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Lelia Zanetti
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1 CORSO DI FORMAZIONE SULLA FAUNA SELVATICA PER MEDICI VETERINARI DI SANITA PUBBLICA FAUNA SELVATICA IN ITALIA E CONCETTI DI BIOECOLOGIA PROPEDEUTICI ALLA GESTIONE SANITARIA PUBBLICA II edizione Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Padova 21 / 22 / 28 /29 aprile 2009 In collaborazione con Università degli Studi di Padova Ce.R.M.A.S. IZS Piemonte, Liguria, Valle d Aosta Premessa La Fauna Selvatica, nell ultimo decennio, ha subito forti cambiamenti facendo registrare un trend positivo sia per entità demografica che per presenza di specie in contesti territoriali da cui erano scomparsi in passato o, ancora di più, del tutto inusuali, al punto da rappresentare, oggi, un problema emergente in quanto fattore di rischio per la diffusione di patologie per i domestici che con essa li condividono e per l uomo stesso (zoonosi). In passato, l interesse della Veterinaria, pubblica e privata, per i selvatici, è stato molto marginale visto che un settore così contenuto (stimabile intorno al 2 % della popolazione animale allora esistente) non rappresentava né un entità epidemiologica significativa per la sanità pubblica, né una garanzia lavorativa per il professionista. Questo stato di cose ha fatto sì che una conoscenza sanitaria approfondita e un ampia disponibilità di qualificati professionisti si sviluppassero in modo quasi esclusivo nel settore domestico. Attualmente, in virtù del mutato scenario che vede una sensibile presenza di selvatici liberi di circolare sul territorio, si registra un disagio operativo per i veterinari pubblici, coinvolti nel settore emergente, non solo per la scarsa confidenza operativa con i selvatici ma anche per una preparazione di settore non altrettanto qualificata quanto quella conseguita per i domestici. Inoltre, per un verso la maggiore richiesta di alimenti derivanti da animali selvatici o domestici allevati in condivisione degli stessi ambienti, per l altro il crescente interesse ecologico e la maggiore necessità di fruizione di natura espressi dalla popolazione, amplificano l esigenza di una crescita culturale della veterinaria pubblica nel settore, a tutela della collettività. I veterinari di sanità pubblica, infatti, devono essere in grado di operare, come richiesto dalla normativa vigente, sia nel loro comparto che in strutture di spiccata configurazione naturalistica (comunque in rapporto con la prima), per assicurare le dovute condizioni di biosicurezza a garanzia del benessere collettivo inteso come qualità di vita per l uomo e gli Pagina 1 di 5

udi di Padova 21 / 22 / 28 /29 aprile 2009 In collaborazione con Università degli St

2 animali, selvatici e domestici, nell ambiente condiviso. Obiettivi Formativi In sintonia con quanto spiegato in premessa, e nella volontà di adeguare la professionalità della Sanità Pubblica Veterinaria alle emergenti problematiche sanitarie, generate dal mutato scenario sopra descritto e afferenti la propria competenza istituzionale, questa Società ha ritenuto opportuno organizzare un progetto formativo di elevata preparazione, finalizzato alla gestione sanitaria della fauna italiana ed articolato in quattro corsi. Il corso di apertura, denominato Fauna Selvatica in Italia e concetti di Bioecologia Propedeutici alla Gestione Sanitaria Pubblica, si propone come obiettivo l acquisizione delle nozioni fondamentali di bioecologia dei selvatici, necessariamente propedeutiche alla elaborazione, in prospettiva, di modelli e piani di monitoraggio, profilassi e programmazione di interventi in ambito sanitario. A tale scopo vengono trattate tematiche ecologiche inerenti le dinamiche di popolazione, gli habitat e le reti ecologiche, le risorse trofiche e la capacità portante ambientale, i corridoi faunistici e gli spostamenti, i meccanismi fisio-etologici delle migrazioni, le specie più significativamente presenti sul territorio (per densità, per rischio epidemiologico), il loro riconoscimento in natura e le relative tecniche di censimento. Alla fine del corso i partecipanti avranno una adeguata conoscenza biologico-naturalistica sulla fauna da sottoporre a controllo in programmi gestionali sanitari integrati. Destinatari: Medici veterinari del SSN, consigliato per Area A e C Metodologia didattica: Lezioni frontali Strumenti di valutazione dei risultati: Post questionario di apprendimento Strumenti di valutazione della qualità: Questionario di gradimento Responsabile Scientifico Dr. Roberto Zuccarini Comitato Scientifico Dr. Roberto Zuccarini Prof. Castagnaro Massimo Prof. Mazzariol Sandro Dott. Gelli Donatella Dr. Orusa Riccardo Prof. Marsilio Fulvio Pagina 2 di 5

mutato scenario sopra descritto e afferenti la propria competenza istituzionale, questa Società ha ritenuto opportuno organizzare un progetto formativo di elevata preparazione, finalizzato alla

3 I GIORNATA 21 aprile 2009 Dinamica e Struttura delle popolazioni animali, ed applicazioni di gestione e conservazione- dott. Paolo Ciucci Università La Sapienza di Roma Saluto Autorità Il concetto di popolazione, sua struttura e dinamica Modelli di dinamica di popolazione e concetto di regolazione Pausa caffè Capacità portante del sistema Popolazioni r e k selezionate Dibattito Pausa pranzo Fattori di limitazione e regolazione Popolazione e metapopolazione Pausa Caffè Riduzione della variabilità genetica ( bottleneck ) Popolazione minima vitale Interventi gestionali sulle popolazioni: traslocazioni, reintroduzioni, ripopolamenti Dibattito II GIORNATA 22 aprile 2009 Uso dello spazio e dell'habitat nelle popolazioni animali ed implicazioni di gestione; il monitoraggio delle popolazioni animali - dott. Paolo Ciucci - Università La Sapienza di Roma Concetti di distribuzione, dispersione, dispersal e ruolo rilevanza ecologica e gestionale Home range e core areas Concetti di habitat, uso e selezione delle risorse Pausa caffè Nicchia ecologica, concetto di idoneità ambientale e modelli su base GIS, corridoi faunistici e reti ecologiche Dibattito Pausa Pranzo Teorie e tecniche di monitoraggio/censimento della fauna (I parte) Pausa caffè Teorie e tecniche di monitoraggio/censimento della fauna (II parte) Dibattito III GIORNATA 28 aprile 2009 Gli uccelli migratori quali componente ambientale altamente mobile nel tempo e nello spazio dott. Fernando Spina Istituto Nazionale della Fauna Selvatica Il fenomeno della migrazione: basi evolutive, genetiche, adattative Tecniche di studio e monitoraggio della migrazione: attività del Centro Nazionale di Inanellamento italiano Pausa caffè Pagina 3 di 5

30 Capacità portante del sistema 12.30-13.00 Popolazioni r e k selezionate 13.00-13.30 Dibattito 13.30-15.00 Pausa pranzo 15.00-15.45 Fattori di limitazione e regolazione 15.45-16.

4 Ruolo dell Italia nel sistema migratorio Paleartico-Africano Dibattito Pausa Pranzo Aspetti applicativi dei risultati di progetti di studio della migrazione Potenziale ruolo degli uccelli migratori nella trasmissione di patogeni: il contributo degli ornitologi alla gestione dell emergenza legata all influenza aviaria Pausa caffè Identificazione, biologia ed ecologia di specie - dott. Mario Posillico Corpo Forestale dello Stato UTB Castel di Sangro Origine della fauna italiana Specie autoctone ed alloctone Dibattito IV GIORNATA 29 aprile 2009 Carnivori e ungulati: gestione, ecologia, identificazione- dott. Mario Posillico Corpo Forestale dello Stato UTB Castel di Sangro Ungulati: biologia, ecologia, distribuzione, riproduzione di specie di interesse gestionale, riconoscimento in natura degli individui e segni di presenza (I parte) Cervo, capriolo, daino Pausa caffè Ungulati: biologia, ecologia, distribuzione, riproduzione di specie di interesse gestionale, riconoscimento in natura degli individui e segni di presenza (II parte) Stambecco, camoscio alpino e appenninico, muflone; cinghiale Dibattito Pausa Pranzo Carnivori: biologia, ecologia, distribuzione, riproduzione di specie di interesse gestionale, riconoscimento in natura degli individui e segni di presenza Lupo, orso, tasso, volpe Pausa caffè Il riconoscimento delle specie: Questionario elementi di analisi dei reperti, affidabilità del riconoscimento, caratteri distintivi, attribuzione del sesso e dell età esercitazione pratica Pagina 4 di 5

45 Potenziale ruolo degli uccelli migratori nella trasmissione di patogeni: il contributo degli ornitologi alla gestione dell emergenza legata all influenza aviaria 16.45-17.

5 INFORMAZIONI GENERALI Condizioni generali La frequenza è obbligatoria per tutte le ore di durata del Corso, che terminerà con una prova scritta di accertamento (questionario) e di valutazione dell evento. Quota iscrizione Al corso si prevede di far partecipare solo medici veterinari per un numero massimo di 35. La quota d iscrizione al corso è di 300,00. Per gli iscritti SIVeMP e SIMeVeP la quota è di 150,00. Sede del corso Edificio Pentagono - Aula 15 (I piano) Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Padova Alberghi convenzionati Hotel Baretta Via Roma 33 Legnaro-Padova Tel Fax Euro 55,00 camera singola a notte Euro 90,00 camera doppia a notte Hotel Marconi **** via G.Marconi, Roncaglia di Ponte San Nicolò - Padova Tel Fax Euro 65,00 BB camera singola a notte Euro 85,00 BB camera doppia a notte Segreteria Organizzativa Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Tel fax e.mail segreteria@veterinariapreventiva.it Iscrizioni Pagina 5 di 5

Per gli iscritti SIVeMP e SIMeVeP la quota è di 150,00.

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