26 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del DELIBERAZIONE 27 dicembre 2011, n. 1208

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1 26 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del DELIBERAZIONE 27 dicembre 2011, n D.Lgs. 152/2006 come modificato dal D.Lgs. 4/08. Procedimento di valutazione dell impatto ambientale del progetto dell impianto eolico Foce di Cornia nel Comune di Piombino (LI) proposto da F.E.R.A. S.r.l. Provvedimento conclusivo. LA GIUNTA REGIONALE Vista la L.R. 8 gennaio 2009, n.1 Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale e s.m.i.; Vista la Parte II del D.Lgs. 152/2006; Visto il D.Lgs. 4/2008; Vista la L.R. 79/98; Vista la deliberazione G.R. 9 febbraio 2009, n. 87 concernente D. Lgs. 152/ Indirizzi applicativi nelle more dell approvazione della legge regionale in materia di VAS e di VIA ; Vista la L.R. 10/2010 e s.m.i.; Visto il D. Lgs. 128/2010; Visto l art. 14 della L. 241/90 e successive modifiche e integrazioni; Vista la L.R. 40/2009 e s.m.i.; Visto che F.E.R.A. S.r.l., con nota del pervenuta in data , ha presentato alla Regione Toscana l istanza di pronuncia di compatibilità ambientale in ordine al progetto dell impianto eolico Foce di Cornia con potenza complessiva pari a 18 MW situato nel Comune di Piombino (LI), provvedendo in data e al deposito del progetto definitivo, dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) e della sintesi non tecnica presso la Regione Toscana e le amministrazioni interessate, ai fini dello svolgimento della procedura di VIA ai sensi degli articoli 23 e seguenti del D.Lgs. 152/2006; Rilevato che l intervento di progetto, riguardante la realizzazione di un impianto eolico, è contemplato nell Allegato B1, lettera d della L.R. 10/2010 e s.m.i. ed è stato sottoposto a procedura di VIA su iniziativa del Pro ponente; Dato atto che: - in data il Proponente ha provveduto alla pubblicazione del regolare avviso al pubblico sul quotidiano La Nazione e tale data ha costituito avvio del procedimento in oggetto; - tutta la documentazione è stata pubblicata sul sito web della Regione Toscana ed è rimasta a disposizione del pubblico presso l U.R.P. della Giunta Regionale dal al ed è pervenuta una osservazione da parte del pubblico; - il Settore VIA procedente, con note del e del ha chiesto sulla documentazione presentata i pareri delle amministrazioni interessate (Provincia di Livorno, Comune di Piombino, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Pisa e Livorno, Bacino di rilievo regionale Toscana Costa), compresi la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell Ambiente in relazione alla localizzazione dell intervento all interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Piombino e l Autorità Portuale di Piombino, attesa la vicinanza degli impianti di progetto alla zona demaniale marittima, nonché i contributi tecnici dell ARPAT Area VIA/VAS - GIM, dell Ufficio Tecnico del Genio Civile di Livorno e di vari Uffici regionali; - sono stati acquisiti i pareri della Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell Ambiente, della Provincia di Livorno, del Comune di Piombino, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Pisa e Livorno, del Bacino di rilievo regionale Toscana Costa e dell Autorità Portuale di Piombino e i contributi tecnici dell ARPAT Area VIA/VAS-GIM, dell Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Livorno e dei seguenti Settori regionali: Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilità e della Logistica, Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati, Programmazione Agricolo Forestale, Tutela dall Inquinamento Elettromagnetico ed acustico e Radioattività Ambientale, Infrastrutture di trasporto strategiche e cave nel governo del territorio e Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (con allegata nota della USL 6 di Livorno); - in data si è tenuto un sopralluogo tecnico sul sito di progetto; - con nota del è stata richiesta al Proponente documentazione integrativa, con assegnazione di un termine poi prorogato ai sensi di legge su richiesta del Proponente; - in data è pervenuta da parte del Proponente la documentazione integrativa richiesta; - in merito alla documentazione integrativa pervenuta, l Ufficio procedente, con note del ha chiesto i pareri ed i contributi tecnici delle stesse Amministrazioni, Enti e Uffici interessati già coinvolti inizialmente, nonché dell Ente Gestore della Riserva Naturale

2 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del in esame, subordinatamente al rispetto di prescrizioni e raccomandazioni; Orti-Bottagone, attesa la vicinanza degli impianti di progetto a tale area protetta; - sono stati acquisiti, a seguito di tali ultime richieste, i pareri della Provincia di Livorno, del Comune di Piombino, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Pisa e Livorno, del Bacino di rilievo regionale Toscana Costa e dell Autorità Portuale di Piombino e i contributi tecnici dell ARPAT Area VIA/VAS-GIM, dell Ufficio Tecnico del Genio Civile di Livorno e dei seguenti Settori: Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati, Programmazione Agricolo Forestale, Infrastrutture di trasporto strategiche e cave nel governo del territorio, Tutela e Gestione delle Risorse Idriche e Pianificazione del Territorio, Tutela e Valorizzazione delle Risorse Ambientali, Energia, Tutela della Qualità dell aria e dall inquinamento elettromagnetico ed acustico, Viabilità di Interesse Regionale, Protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell ambiente marino e USL 6 di Livorno; - in data il Proponente ha depositato presso la Regione Toscana e la Soprintendenza competente documentazione integrativa volontaria, in relazione al parere espresso dalla Soprintendenza stessa con nota prot del ; - in riferimento a tale documentazione, in data è pervenuto un ulteriore parere da parte della Soprintendenza; - di tutta la documentazione integrativa presentata è stata data notizia sul sito web dell autorità competente e non sono pervenute ulteriori osservazioni da parte del pubblico; - con nota del , inviata al Comune di Piombino ed alla competente Soprintendenza, sono stati chiesti chiarimenti circa la necessità di rilascio di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell art. 146 del D.Lgs. 42/2004, in relazione alla circostanza, rilevata nel corso dell istruttoria, che il cavidotto interrato previsto nel progetto per il trasporto della corrente elettrica prodotta attraversa in sotterraneo il Fosso del Cornia Vecchio, sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi dell art. 142 comma 1 lettera c) del citato decreto; - a seguito di detta richiesta, il Servizio Edilizia e Gestione Vincoli del Comune di Piombino, con nota del pervenuta il , che in data è stata trasmessa per opportuna conoscenza alla competente Soprintendenza, ha comunicato che non è necessario il rilascio dell autorizzazione paesaggistica; - in data si è tenuta la riunione istruttoria degli Uffici regionali, a conclusione della quale, esaminato e discusso approfonditamente ogni aspetto del progetto in esame e dei relativi impatti sull ambiente alla luce di quanto raccolto nel corso dell istruttoria, è stato deciso di esprimere parere tecnico favorevole ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale del progetto Visto il verbale della suddetta riunione istruttoria del , allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale (Allegato A); Ritenuto di condividere le conclusioni espresse nel suindicato verbale della riunione istruttoria del ; A voti unanimi, DELIBERA 1) di esprimere, ai sensi dell art. 23 del D.Lgs. 152/2006, pronuncia favorevole di compatibilità ambientale sul progetto per la Realizzazione dell impianto eolico Foce di Cornia, nel Comune di Piombino (LI), proposto da F.E.R.A. s.r.l., subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni di cui al verbale della riunione istruttoria del costituente parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato A); 2) di stabilire in anni cinque la durata dell efficacia della pronuncia di compatibilità ambientale di cui al precedente punto 1); 3) di notificare, a cura del Settore VIA, il presente atto alla proponente F.E.R.A. S.r.l.; 4) di comunicare, a cura del Settore VIA, il presente atto alla Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell Ambiente, alla Provincia di Livorno, al Comune di Piombino, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Pisa e Livorno, al Bacino di rilievo regionale Toscana Costa, all Autorità Portuale di Piombino, all Ente Gestore della Riserva Naturale Orti-Bottagone, all Area VIA/VAS-GIM dell ARPAT, all Ufficio Tecnico del Genio Civile di Livorno, nonché agli Uffici regionali interessati. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 comma 1 lettera g) della L.R. 23/2007 e s.m.i. e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima legge regionale. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO

3 28 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del ALLEGATO A Regione Toscana Direzione Generale della Presidenza Area di Coordinamento Programmazione Settore Valutazione Impatto Ambientale RIUNIONE ISTRUTTORIA Riunione del 15 dicembre 2011 Oggetto: Procedimento di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale, art. 52 e seguenti della L.R. 10/2010 e smi: Parco eolico Foce di Cornia, Comune di Piombino (LI). Proponente: FERA S.r.l. VISTI La L.R. 8 gennaio 2009, n. 1 e smi Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale ; La Legge Regionale 3 novembre 1998 n.79 e smi (Norme per l applicazione della valutazione di impatto ambientale); Il D.Lgs. 152/2006 e smi; Il D.Lgs. 4/2008; Il D. Lgs. 128/2010; La Delibera G. R. n. 87 del (Indirizzi transitori applicativi nelle more dell approvazione della legge regionale in materia di VIA VAS); La L.R. 10/2010 e smi; PREMESSO LA RIUNIONE ISTRUTTORIA che la Società FERA Srl in data ha depositato presso la Regione Toscana istanza di avvio del procedimento di VIA ai sensi degli articoli 52 e seguenti della L.R. 10/2010, riguardante il progetto del Parco eolico Foce di Cornia, sito nel Comune di Piombino (LI) ed il relativo studio di impatto ambientale (SIA) e ha depositato in data e la documentazione relativa; che la pubblicazione del relativo avviso sul quotidiano La Nazione è avvenuta in data e che tale data ha costituito avvio del procedimento in oggetto; che la documentazione è stata pubblicata sul sito web della Regione Toscana ed è rimasta a disposizione del pubblico presso l U.R.P. della Giunta Regionale dal al e che è pervenuta una osservazione da parte del pubblico (Oasi WWF Orti-Bottagone); che il Proponente ha provveduto al prescritto pagamento della somma pari allo 0,5 per mille del costo delle opere pari a 8.902,89, come da nota di accertamento n del ; che l intervento di progetto, riguardante la realizzazione di un impianto eolico, è contemplato nell Allegato 1

4 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del B1, lettera d della L.R. 10/2010 e s.m.i. ed è stato sottoposto a procedura di VIA su iniziativa del Proponente; che in data sono state inviate richieste di parere alle amministrazioni interessate, compresa la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell'ambiente in relazione alla localizzazione dell'intervento all'interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Piombino; inoltre in data è stata inviata richiesta di parere all'autorità Portuale di Piombino, attesa la vicinanza degli impianti di progetto alla zona demaniale marittima; che a seguito di tali richieste sono pervenuti i pareri delle seguenti amministrazioni: Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell'ambiente; Provincia di Livorno; Comune di Piombino; Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana; Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Pisa e Livorno; Bacino di rilievo regionale Toscana Costa; Autorità Portuale di Piombino; che in data sono state inviate le richieste di contributo istruttorio all Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Livorno-Lucca-Pisa (Sede di Livorno), all ARPAT e agli Uffici regionali interessati; che a seguito delle citate richieste sono pervenuti contributi tecnici da parte di: Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Livorno-Lucca-Pisa (Sede di Livorno); ARPAT; Settore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilità e della Logistica; Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati; Settore Programmazione Agricolo Forestale; Settore Tutela dall'inquinamento Elettromagnetico ed acustico e Radioattività Ambientale; Settore Infrastrutture di trasporto strategiche e cave nel governo del territorio; Settore Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (con allegata nota della USL 6 di Livorno); che in data si è svolto un sopralluogo tecnico sul sito di progetto; che in data la Regione Toscana ha chiesto integrazioni alla Società FERA Srl; che in data la Società FERA Srl ha avanzato istanza di proroga di 60 giorni dei termini di presentazione della documentazione integrativa; che in data la Società FERA Srl ha depositato presso la Regione Toscana e le amministrazioni interessate la documentazione integrativa richiesta; che, in merito alla documentazione integrativa depositata dal Proponente, in data sono state inviate richieste di parere alle amministrazioni interessate, compresi il Ministero dell'ambiente, l'autorità Portuale di Piombino e l'ente Gestore della Riserva Naturale Orti-Bottagone, attesa la vicinanza degli impianti di progetto a tale area protetta; che a seguito di tali richieste sono pervenuti i pareri delle seguenti amministrazioni: Provincia di Livorno; Comune di Piombino; Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Pisa e Livorno; 2

5 30 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del Bacino di rilievo regionale Toscana Costa; Autorità Portuale di Piombino; che, in merito alla documentazione integrativa depositata dal Proponente, in data sono state inviate le richieste di contributo istruttorio all Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Livorno- Lucca-Pisa (Sede di Livorno), all ARPAT e agli Uffici regionali interessati; che a seguito delle citate richieste sono pervenuti contributi tecnici da parte di: Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Livorno-Lucca-Pisa (Sede di Livorno); ARPAT; Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati; Settore Programmazione Agricolo Forestale; Settore Infrastrutture di trasporto strategiche e cave nel governo del territorio; Settore Tutela e Gestione delle Risorse Idriche; Settore Pianificazione del Territorio; Settore Tutela e Valorizzazione delle Risorse Ambientali; Settore Viabilità di Interesse Regionale; Settore Energia, Tutela della Qualità dell'aria e dall'inquinamento elettromagnetico ed acustico; USL 6 di Livorno; che in data la Società FERA Srl ha depositato presso la Regione Toscana e la Soprintendenza competente documentazione integrativa volontaria, consistente nell'elaborato intitolato Relazione integrativa sul paesaggio, in relazione al parere espresso dalla Soprintendenza stessa con nota prot del ; che, in riferimento a tale documentazione, in data è pervenuto un ulteriore parere da parte della Soprintendenza; che con nota del , inviata al Comune di Piombino ed alla competente Soprintendenza, sono stati chiesti chiarimenti circa la necessità di rilascio di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004, in relazione alla circostanza, rilevata nel corso dell'istruttoria, che il cavidotto interrato previsto nel progetto per il trasporto della corrente elettrica prodotta attraversa in sotterraneo il Fosso del Cornia Vecchio, sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi dell'art. 142 comma 1 lettera c) del citato decreto; che il Servizio Edilizia e Gestione Vincoli del Comune di Piombino, con nota del pervenuta in data , ha comunicato che in relazione al tipo di attraversamento del Fosso del Cornia Vecchio, di tipo interrato, ( ) tali opere, in quanto non incidenti sullo stato dei luoghi, non sono soggette al rilascio di autorizzazione paesaggistica ex art. 146 del D. Lgs. 42/2004 ; che l'ufficio procedente, con nota del , ha trasmesso alla competente Soprintendenza la citata nota del Comune di Piombino del ; che la documentazione complessivamente depositata dal Proponente consiste in: - Documentazione iniziale febbraio e ottobre 2010, così composta: BNF: Caratterizzazione del SIN e relazione con le opere a progetto; Coerenza del progetto del parco eolico con le Linee Guida Nazionali per l'autorizzazione di impianti da fonti rinnovabili; RTD: Relazione tecnica descrittiva; RLE: Relazione linea elettrica; CMT: Computo metrico; SPE: Studio del potenziale eolico; SIA: Studio di impatto ambientale; RPS: Relazione paesaggistica; 3

6 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del SNT: Sintesi non tecnica; Relazione geologica; Valutazione previsionale di impatto acustico; Indagine storico-ambientale-paesaggistica; Relazione di incidenza; UB-01: Ubicazione e vie d'accesso; AV-01: AIP area impatto potenziale; AV-02: AIL area impatto locale; AV-03: Analisi visiva fotosimulazioni; LO-01: Planimetria generale e vie d'cesso; LO-02: Layout d'impianto e inquadramento catastale; LO-03: Particolari opere civili; IE-01: Particolari cavidotto; IE-02: Planimetria cabina primaria; OC-01: Piazzola di montaggio tipo; - Documentazione integrativa giugno 2011, presentata in riscontro alla richiesta di integrazioni della Regione Toscana del , così composta: INT: Risposta alla richiesta di integrazioni della Regione Toscana; ARS: Analisi del rischio sanitario-ambientale; P: Analisi di coerenza programmatica; ADP: Alternative di progetto; RLE: Relazione linea elettrica (rev. B); RAI: Relazione ambiente idrico; CNT: Cantierizzazione e gestione dei rifiuti; STF: Stima flussi di traffico; U: Integrazione relazione acustica; APS: Approfondimenti paesaggistici; OSC: Opere straordinarie di compensazione; PMA: Programma di monitoraggio avifaunistico; RVA: Relazione viabilità d'accesso; IDP: Relazione sugli impatti da polveri; LO-01: Planimetria generale e vie d'accesso (rev. B); LO-02: Layout d'impianto e inquadramento catastale (rev. B); CT-01: Planimetria generale su catastale; IE-02: Planimetria cabina primaria (rev. B); IE-03: Planimetria sottostazione Terna; LC-01: Layout di cantiere; AI-01: Ambiente idrico; AI-02: Aree esondabili e vasca di compensazione; AV-04: Fotosimulazioni integrative; - Documentazione integrativa agosto 2011, presentata in relazione al parere della Soprintendenza competente del , così composta: RPI: Relazione integrativa sul paesaggio; RILEVATO, in base alla documentazione presentata dal Proponente, che: il progetto sottoposto a VIA prevede la realizzazione di un impianto eolico costituito da sei aerogeneratori da 3 MW per una potenza nominale totale di 18 MW ed una producibilità attesa di circa MW/anno, pari a ore equivalenti; l area interessata dal progetto, situata nel territorio comunale di Piombino, è una zona di bonifica per colmata dai sedimenti del Fiume Cornia. Si tratta dell'area di cuscinetto tra la costa e lo stabilimento industriale 4

7 32 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del Lucchini, delimitata rispettivamente a est dalla vecchia foce e ad ovest dal diversivo del Fiume Cornia. Tale area è stata individuata come SIN ai sensi dell'art. 1, comma 4, della Legge 426/98, perimetrata con Decreto del Ministro dell'ambiente del e successivamente modificata con D.M Nuova perimetrazione del sito di bonifica di interesse nazionale di Piombino ; gli areogeneratori (AG) sono allineati parallelamente alla linea di costa ed equidistanti tra di loro, ad una distanza di circa 400 m dal mare; hanno un'altezza massima al mozzo di 120 m, un rotore tripala con diametro delle pale di 120 m, per un altezza totale di 180 m; sono posti ad una distanza tra loro di circa 320 m, per uno sviluppo lineare totale dell impianto di circa 1,6 km. L area spazzata dalle pale è di m2, la velocità nominale di rotazione del rotore è di 8,5 giri al minuto; è prevista la realizzazione di un cavidotto interrato in MT a kv per una lunghezza di circa 7,5 km, per il trasporto della corrente prodotta fino alla cabina elettrica di trasformazione MT/AT denominata Populonia, situata in località Montegemoli; poi la corrente sarà inserita sulla linea AT della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) Cafaggio Piombino Cotone a 132 kv, come previsto nella Soluzione Tecnica Minima Generale (STMG) fornita dalla società Terna S.p.A. al Proponente in data e allegata alla documentazione integrativa; il cavidotto presenta una profondità di scavo di circa 1,25 m ed una larghezza di scavo pari a circa 0,6 m; il tracciato del cavidotto parte dall'ag01 attraversando in subalveo un fosso di raccolta della zona di colmata, poi percorre il confine dello stabilimento industriale lungo la strada sterrata che costeggia l'argine del Fiume Cornia, attraversa in sottopasso la S.P. 23 bis Strada della Base Geodetica all'altezza del viadotto del fiume e continua al fianco di essa lungo una strada sterrata fino ad incontrare la S.S. 398; l'attraversamento di quest'ultima è previsto in sotterranea, mediante la tecnica dello spingitubo. Successivamente il cavidotto percorre la Via dell'ombrone per circa 250 m, per poi correre lungo una strada sterrata fino alla sottostazione Populonia in loc. Montegemoli; in quest'ultimo tratto di strada sono presenti due intersezioni con canali d'acqua (il canale allacciante destro al fosso Montegemoli e il canale che adduce alle idrovore dello stesso fosso), superate mediante lo staffaggio del cavidotto sulla spalletta del ponte, a lato valle rispetto al senso del corso d'acqua. E prevista altresì la realizzazione di una nuova cabina di trasformazione MT/AT, di dimensioni in pianta di circa 50x70 m, in adiacenza alla cabina primaria Populonia attualmente in fase di ampliamento, al fine di ospitare lo stallo di collegamento dell'impianto eolico in esame; la vita utile dell impianto è stimata in anni; tra le operazioni di manutenzione è prevista la sostituzione ogni cinque anni dei lubrificanti presenti nelle componenti degli aerogeneratori; lo studio anemometrico condotto dal Proponente ha evidenziato una velocità media del vento di 5,77 m/s ed un funzionamento previsto dell impianto per ore equivalenti all anno, per una produzione annua di energia elettrica di MWh. Lo studio suddetto ha preso in considerazione i dati raccolti dal 06/11/2009 al 24/11/2009 presso l anemometro 0911 di altezza 40 m, installato appositamente in posizione baricentrica nell'area scelta per l'impianto eolico, nonché i dati disponibili dal dicembre 1996 al dicembre 2001 dell'anemometro Torre del Sale di altezza 100 m e i dati climatici relativi all'arco temporale della vicina stazione metereologica ARPAT situata a Piombino; per la fase di costruzione sono state individuate dal Proponente le seguenti categorie di lavorazioni: aree di cantiere e di stoccaggio dei materiali; realizzazione ex-novo della viabilità interna al parco eolico; regimazione delle acque superficiali; realizzazione di una vasca di compensazione; realizzazione di sei piazzole degli aerogeneratori con realizzazione delle fondazioni delle torri; cavidotto; sottostazione elettrica; sistemazione dell'area e ripristino; sono previsti due cantieri di supporto: il cantiere 1 riguardante l'area di layout da realizzare nei pressi dell'ag01 (uffici, mensa, servizi igienici, pronto soccorso, spogliatoio, parcheggio, deposito e rifornimento carburante mezzi da cantiere, silos intoni, cassone rifiuti) ed il cantiere 2 riguardante la sottostazione 5

8 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del elettrica in adiacenza alla cabina primaria Populonia (uffici, servizi igienici, pronto soccorso, spogliatoio, parcheggio, deposito e rifornimento carburante mezzi da cantiere, cassone rifiuti); sono previste sei piazzole di montaggio per gli aerogeneratori di dimensioni pari a 45 x 30 m, rialzate di 50 cm dal piano di campagna e sei plinti di fondazione su pali di forma circolare di diametro 17 m, situati fino ad una quota di 1,9 m dal piano di campagna, dotati di 20 pali ciascuno della lunghezza di 30 m e diametro di 0,4 m; per quanto riguarda la realizzazione ex-novo della viabilità interna al parco eolico, sono previsti un primo tratto che dai cancelli dello stabilimento industriale arriva all'ag01 attraversando a quota del piano di campagna l'area est della palude Ischia di Crociano e poi brevi tratti di collegamento tra le piazzole degli aerogeneratori; tutta la viabilità da realizzare ex-novo prevede opere di regimazione idraulica; è prevista la riutilizzazione in sito di mc di terre e rocce provenienti dagli scavi (7.022 mc). Il Proponente dichiara che il terreno vegetale in esubero (pari a circa mc), nel caso non sia possibile un riutilizzo in cantieri limitrofi, verrà conferito in discarica. In aggiunta, sono necessari 7.483,5 mc di materiale di cava per la realizzazione delle piazzole di montaggio degli aerogeneratori, per i nuovi tronchi di strada da realizzare e per le aree di manovra e movimentazione all'interno della sottostazione elettrica; la durata dei cantieri prevista è di circa nove mesi; sono state individuate due alternative per la viabilità da utilizzare in fase di costruzione per l'accesso al sito; nell'alternativa prescelta sia i trasporti eccezionali che i mezzi di cantiere percorrono le seguenti strade: S.S.1 Variante Aurelia fino all'uscita Piombino ; S.S.398 fino all'intersezione con la S.P.23 bis Strada della Base Geodetica ; S.P.23 bis fino all'intersezione con la strada comunale non asfaltata in direzione Quagliodromo ; strada comunale non asfaltata fino al cancello di accesso alla proprietà; nell'alternativa secondaria i trasporti eccezionali arrivano dal porto di Piombino e percorrono strade urbane fino ad arrivare alla S.P.23 bis, in cui si ricongiungono al precedente percorso, mentre i mezzi di cantiere percorrono la prima alternativa; sono previsti i seguenti interventi di adeguamento della viabilità utilizzata: solo per la prima alternativa, all'intersezione tra la S.S.398 e la S.P.23 bis: rimozione dello spartitraffico centrale per permettere l'imbocco della rampa in senso di marcia contrario; rimozione della segnaletica; copertura con materiale stabilizzato dell'aiuola spartitraffico per renderla carrabile; per entrambe le alternative, all'intersezione tra la S.P.23 bis e la strada comunale sterrata in direzione Quagliodromo : pulizia, ampliamento e sistemazione dell'imbocco tramite posa di materiale stabilizzato; rimozione di albero; in corrispondenza della prima curva della strada comunale non asfaltata: pulizia, ampliamento e sistemazione della parte interna ed esterna della curva, tramite la posa di materiale stabilizzato; rimozione del traliccio dismesso e relativa fondazione; pulizia, ampliamento e sistemazione della parte sinistra della strada, tramite la posa di materiale stabilizzato; in corrispondenza della seconda curva della strada comunale non asfaltata: tombamento del fosso ed ampliamento del ponte per circa 6 m; pulizia, ampliamento e sistemazione della parte interna ed esterna della curva, tramite la posa di materiale stabilizzato; rimozione dei parapetti del ponte; rimozione della segnaletica; nei pressi del cancello di accesso alla proprietà: rimozione della cancellata, recinzione e segnaletica; pulizia, riempimento e sistemazione della parte lato mare della strada, in modo da renderla carrabile; tombamento del fosso ed ampliamento del ponte per circa 4 m; il Proponente ha effettuato una stima dei volumi di traffico previsti, per tutte le principali fasi di costruzione dell opera, stimando complessivamente viaggi tra andata e ritorno, la maggior parte dei quali dovuti all apporto di materiali da cava e di materiali costituenti le fondazioni degli aerogeneratori. Risulta, considerando il cronoprogramma dei lavori, una media di 12 viaggi al giorno, che comporta un incremento considerato dal Proponente ininfluente rispetto al traffico abitualmente presente nell area; 6

9 34 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del l importo delle opere previste è pari a ; per quanto riguarda le alternative di progetto, il Proponente ha preso in esame cinque alternative di localizzazione, compresa quella prescelta, tutte collocate nella zona industriale piombinese. La prima alternativa ipotizzava l'installazione di aerogeneratori nell'area antistante lo stabilimento industriale, immediatamente a nord della S.P.23 bis ed è stata scartata data la vicinanza a zone insediative. La seconda alternativa considerava l'area a sud-est dello stabilimento industriale denominata Quagliodromo, scartata per i suoi caratteri di naturalità, essendo ritenuta un habitat faunistico importante. La terza alternativa (quella prescelta) prevede l'installazione degli aerogeneratori nell'area situata direttamente a sud degli impianti industriali, nell'area di cuscinetto tra questi e la costa. L'alternativa n. 4 prendeva in esame la zona ad ovest dello stabilimento, scartata per motivi sia gestionali che funzionali (l'area risulta essere attualmente sotto sequestro dal NOE di Grosseto per attività di gestione di rifiuti non autorizzata; inoltre sono presenti una linea AT da 60 kv e linee ferroviarie interne allo stabilimento). L'alternativa n. 5 ipotizzava l'installazione del parco eolico nella zona immediatamente a nord di quella prescelta, al di sopra della scarpata che la delimita dallo stabilimento industriale ed è stata scartata sia per escludere possibili interferenze con le attività dello stabilimento o con i piani di sviluppo industriale, sia per motivi ambientali perché questa zona è situata a una quota superiore a causa di un riporto antropico, costituito da scorie e loppe, presentante valori di contaminazione chimica elevati. Sono state prese inoltre in esame ipotesi di alternative in merito al numero di aerogeneratori, scegliendo infine di puntare su un numero contenuto di aeroturbine di grande taglia, e in merito alla disposizione delle singole torri, optando infine per un allineamento parallelo alla linea di costa; il sito di progetto non è interessato dal vincolo idrogeologico, né dal vincolo paesaggistico di cui all art. 142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.; in relazione alle Linee Guida per la valutazione dell impatto ambientale degli impianti eolici (Regione Toscana, Giunta Regionale, 2004), il progetto non interessa aree inopportune ed è posto ad una distanza di circa 4,1 Km dall area non idonea n. 48 Promontorio di Piombino e Monte Massoncello e di circa 1,1 km dall area non idonea n. 49 Palude Orti-Bottagone ; inoltre non interessa aree critiche poiché le Linee Guida individuano come area critica la fascia costiera di 3 km di larghezza da Cecina a Castiglione della Pescaia, ma escludono le aree industriali ed urbanizzate; il sito di progetto non ricade all'interno di alcuna area protetta. Nell'area vasta si segnalano: SIC IT SIR 56 - ZPS Palude Orti Bottagone (ad una distanza di circa 1,1 km), che coincide parzialmente con l'iba 219 e Riserva Naturale Provinciale omonima (ad una distanza di circa 1 km); SIC IT SIR 55 Promontorio di Piombino e Monte Massoncello (ad una distanza di circa 4,4 km); ANPIL APLI05 Sterpaia (ad una distanza di circa 400 m); ANPIL APLI04 Baratti Populonia (ad una distanza di circa 2,6 km); secondo il Piano Strutturale del Comune di Piombino, l'impianto eolico ricade all interno di una zona classificata come E5 (aree umide palustri), a confine dell'area industriale classificata come D2; il Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) di Piombino classifica l'area interessata dall'impianto in classe VI (area esclusivamente industriale); il Proponente ha preso in esame gli impatti dell opera sulle componenti ambientali: aria, acque superficiali e sotterranee, suolo e sottosuolo, vegetazione e flora, fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, paesaggio e aspetti storico-culturali. In particolare, dallo SIA redatto a cura del Proponente, risulta che: la realizzazione dell'impianto eolico comporta interferenze con la qualità dell'aria nella fase di cantierizzazione per la produzione di polveri, dovute all'attività di movimentazione delle terre nella fase di scavo, deposito e trasporto; in particolare le operazioni considerate sorgenti di polveri diffuse 7

10 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del si riferiscono alle seguenti attività: scotico e sbancamento del materiale superficiale, formazione e stoccaggio dei cumuli, erosione da parte del vento dei cumuli e transito di mezzi su strade non asfaltate. Per ognuno di questi aspetti, sulla base delle Linee Guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti redatte da ARPAT, è stato calcolato il fattore di emissione totale e quello orario, sia delle PTS (polveri totali sospese) che del particolato fine. I valori di emissione di PM10 sono poi stati confrontati con i valori soglia di emissione previsti, considerando come recettori gli edifici civili presenti nelle vicinanze, che nel caso dei cantieri di installazione dell'impianto e della sottostazione sono siti ad oltre 150 m dalle aree di lavoro, mentre per il cavidotto sono presenti edifici civili anche in prossimità del tracciato. I risultati presentati mostrano che per nessuna lavorazione vengono superati i valori soglia tabellari di PM10, ma sono comunque proposti i seguenti sistemi di controllo o abbattimento delle polveri: - trattamento della superficie stradale tramite bagnamento con acqua; - copertura dei cumuli con teli; - restrizione del limite di velocità dei mezzi all interno del sito; - ottimizzazione dell'uso dei veicoli di trasporto, in modo da avere il massimo risparmio di combustibile; in fase di costruzione ed esercizio è prevista la regimazione delle acque meteoriche mediante la deviazione del tratto compreso tra gli AG01 e AG04 del fosso di raccolta delle acque provenienti dalla scarpata di confine con lo stabilimento industriale; tale fosso, che attualmente corre al piede della scarpata, viene deviato al piede della nuova viabilità interna e delle piazzole di montaggio, in modo da intercettare tutte le acque provenienti da quote maggiori a quelle dell'area umida; una parte del layout risulta ricadere all'interno di aree allagabili per onde di piena trentennali e duecentennali del Fiume Cornia, previste nel PAI del Bacino di rilievo regionale Toscana Costa. E' quindi prevista la realizzazione di un volume di scavo pari a 690 mc, di dimensioni in pianta di 20 x 32 m, a compensazione della sottrazione del terreno deputato al contenimento delle esondazioni del fiume, dovuta alla viabilità interna, alle fondazioni delle torri ed alle piazzole di montaggio; tale vasca di compensazione è prevista nella zona a sud dell'ag05; in merito ad eventuali interazioni con l'acquifero, il Proponente prevede misure cautelative che verranno adottate in fase di posa dei pali; in particolare, dichiara che, durante la messa in opera delle fondazioni, il progetto prevede la realizzazione di appositi prefori di dimensioni maggiori del palo stesso, opportunamente incamiciati ed attestati sull'orizzonte argilloso naturale presente in loco; dal punto di vista geognostico, per la caratterizzazione geologica e geotecnica del sito sono stati utilizzati i risultati di alcuni sondaggi effettuati nell'ottobre - novembre 2006 in punti vicini ai sei aerogeneratori, che hanno evidenziato in superficie un orizzonte caratterizzato da argille limose per uno spessore variabile dagli 1,8 ai 5 m; relativamente alla componente ambientale flora e vegetazione, il Proponente dichiara che l area interessata dal progetto è quella tipica dei prati incolti caratterizzati da un certo grado di umidità, dominata da un fitto canneto di Phragmites australis. Il mosaico di formazioni vegetali igrofile di alto valore ecologico è tipico dell area: le vicine aree tutelate (Padule Orti-Bottagone e ANPIL della Sterpaia) presentano infatti simili caratteri vegetazionali, alla base della loro capacità di ospitare e sostenere vaste e diversificate popolazioni ornitiche. Le fasi di costruzione dell'impianto (piazzole, fondazioni, piste di collegamento, ecc.), così come i movimenti di terra associati a questi interventi implicano un danneggiamento alla vegetazione presente; pertanto il Proponente dichiara che, nella realizzazione della viabilità interna, cercherà di impattare il meno possibile sulla componente e, per quanto riguarda le piazzole di montaggio, al termine dei lavori avrà cura di ripristinare lo stato dei luoghi e facilitare il recupero vegetazionale; il Proponente dichiara che nessuna superficie a bosco sarà trasformata a seguito delle opere di progetto; come misure di mitigazione e protezione della componente ambientale flora e vegetazione viene previsto di procedere ad operazioni di ri-vegetazione utilizzando specie autoctone, laddove se ne mostri la necessità, e di ripristinare le superfici occupate temporaneamente durante la costruzione, mediante decompattazione e livellamento dello strato di terra superficiale, così come il ripristino della struttura vegetale originaria; è stato predisposto una specifico studio di incidenza, relativo al SIC IT SIR 56 - ZPS Palude Orti Bottagone ed al SIC IT SIR 55 Promontorio di Piombino e Monte 8

11 36 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del Massoncello, da cui risulta che la ZPS riveste notevole importanza per la sosta dell avifauna e per la presenza di importanti nuclei nidificanti di Tarabuso, Falco di palude, Avocetta e Pettegola. Viene dichiarato che l impianto non andrà a creare disturbi diretti all area protetta, ma la presenza delle torri eoliche con le pale in movimento, potrebbero esercitare un impatto negativo per disturbo, perdita di zone di alimentazione ed eventuale collisione su avifauna e chirotteri. Nella relazione si legge altresì che le opere infrastrutturali di realizzazione e di esercizio dell'impianto eolico avranno limitate ripercussioni sul SIC, in quanto la distanza riduce il potenziale impatto sull avifauna presente; relativamente all IBA 219, il Proponente mette in evidenza che il criterio adottato per la sua istituzione è quello che il sito è uno dei più importanti per la specie Falco di Palude, inclusa nell'allegato I della Direttiva Uccelli. Sono comunque presenti altre specie sia appartenenti all Allegato I della Direttiva 147/09 come il Cavaliere d Italia, il Calandro, la calandrella ecc, che non qualificate, ma comunque prioritarie, come il Tarabuso, il Tarabusino e l Airone rosso; le principali criticità ambientali emerse sono di origine avifaunistica: nelle conclusioni del monitoraggio ornitico condotto, si dichiara che l area in esame (essendo in prossimità della costa) è interessata da una discreta consistenza migratoria (passaggio e sosta temporanea soprattutto di Limicoli); il Proponente ha effettuato un indagine ornitologica tramite l effettuazione di rilevamenti sul campo nel periodo marzo-ottobre Per i migratori sono stati effettuati rilevamenti dal 16 marzo al 26 giugno e dal 19 settembre al 11 ottobre. Per i nidificanti sono stati effettuati, nei mesi di Maggio e Giugno, rilevamenti serali e all alba utilizzando la tecnica dei punti di ascolto e del playback. E stato inoltre effettuato il calcolo del rischio di collisione con le pale, per le specie di maggiore interesse naturalistico, utilizzando il modello di Band; per quanto concerne i rapaci, il Falco di palude sembra preferire l area del Quagliodromo per la sua attività trofica; il Gheppio (presente con due coppie) frequenta invece l area verde antistante lo stabilimento industriale. Se si considera il rischio di collisione secondo il modello predittivo di Band, si nota che le tra le specie rilevate quelle che presentano una stima d impatto elevato (maggiore di una collisione/anno) sono: Gheppio, Gabbiano reale mediterraneo, Gazza, Cornacchia grigia e Rondine. Tali specie risultano essere abbastanza comuni e, comunque, non oggetto di tutela da parte di Direttive Comunitarie. Delle ventitre specie contenute nell'allegato I della Direttiva Uccelli presenti nel Formulario Standard della ZPS e del SIC, sono state rilevate le seguenti nove, anche durante i monitoraggi in situ: Airone rosso, Airone bianco maggiore, Avocetta, Garzetta, Fenicottero rosa, Biancone, Falco pellegrino, Falco di palude e Calandro; per quanto riguarda la verifica della presenza di Chirotteri nel sito di intervento, il Proponente ha effettuato dei monitoraggi nei mesi di Agosto ed Ottobre 2009 e dichiara che dai risultati ottenuti non risulta la presenza di significativi roost all interno del sito nel suo complesso. Le specie antropofile rilevate possono trovare rifugio in una diversificata serie di piccole cavità negli edifici anche attivi e abitati. Nelle conclusioni dello studio sulle presenze dei chirotteri nell area dell'impianto eolico, si legge che l area è utilizzata da cinque specie di chirotteri: Pipistrellus kuhlii, P. pygmaeus, Hypsugo savii, Eptesicus serotinus e un rappresentante del genere Myotis, probabilmente M. daubentonii. Per due di queste, la zona è chiaramente anche area di alimentazione e, sia Pipistrellus kuhlii che Hypsugo savii, sono stati rilevati in attività di feeding. Non sembrano esserci rifugi con grandi colonie o assembramenti in prossimità del potenziale sito eolico. Le specie contattate non hanno particolare rilevanza per la conservazione ai sensi della normativa vigente. Tutte le specie, inoltre, hanno una sensibilità al potenziale impatto eolico bassa sia per il loro foraggiare a quote minori dal suolo (tra 2 e 6 m) sia per la scarsa vagilità con home range contenuti. In definitiva il sito appare avere un popolamento scarso in termini di diversità e alte concentrazioni di attività da parte degli individui presenti solo nelle zone specifiche ove si centrano le aree di alimentazione. In considerazione di quanto rilevato, il Proponente suggerisce di incrementare la frequentazione da parte dei chirotteri delle zone vicinali, migliorando la disponibilità di rifugi, magari istallando nelle vicine zone protette roost artificiali che portino in breve tempo i chirotteri a frequentare prevalentemente altre situazioni e incentrare la propria opera di foraggiamento in zone senza pericolosità da potenziali impatti; nella documentazione integratica il Proponente ha presentato un piano di monitoraggio 9

12 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del dell avifauna, che verrà effettuato a valle dell autorizzazione. Verranno utilizzate varie tecniche di rilevamento: visual count, point count, playback, transetti di ascolto o avvistamento. Per i migranti verranno effettuate giornate di rilevamento da Marzo a Giugno e in Settembre-Ottobre, con in media 2-3 rilevamenti al mese; i nidificanti verranno censiti con diverse metodologie, prevedendo circa 6 uscite per i Passeriformi nei mesi di Maggio-Giugno, 3-4 uscite al mese (sempre in Maggio-Giugno) per i rapaci, per gli Strigiformi 1-2 uscite mensili da Marzo a Giugno. Verranno inoltre predisposti specifici monitoraggi ad hoc per i limicoli (in virtù della vicina presenza della ZPS Palude Orti- Bottagone ) e, considerato che tale ZPS è zona di svernamento per alcune specie, sono previste tre/quattro uscite nel Novembre 2011 e Febbraio E stato inoltre allestito un protocollo di ricerca delle eventuali carcasse. Al termine di un anno solare a partire dall installazione della prima torre verranno elaborati i dati e compilata una relazione relativa all'impianto eolico; dal punto di vista della salute pubblica, il Proponente individua come unico impatto sulla popolazione quello dovuto, durante le fasi di cantiere, al peggioramento della qualità dell'aria per il funzionamento dei macchinari e per l'aumento di particelle sospese a causa dei movimenti di terra; tuttavia dichiara che questi inconvenienti saranno sentiti nelle strette vicinanze dell'area oggetto dei lavori e pertanto non si avranno ripercussioni nei centri abitati; l'attrezzatura che produce maggiore rumorosità consiste nel rotore in movimento dell'impianto eolico e la rumorosità è funzione della velocità del vento. Sono stati presi in considerazione quattro recettori, denominati R1, R2 Loc. Pianacce e gli stabilimenti balneari Quagliodromo e La Capannina ; il recettore sensibile più vicino all'impianto eolico è R2, situato ad una distanza compresa tra 1,2 e 2,2 Km. Nella fase di cantiere le lavorazioni maggiormente rumorose consistono nello svolgimento degli scavi per la realizzazione delle fondazioni nei pressi delle piazzole di ciascuna torre (nel periodo diurno). I risultati ottenuti dall'analisi del clima acustico mostrano come il contributo dell'impianto eolico sia trascurabile rispetto al rumore di fondo e la totale compatibilità con le classi acustiche in cui si inseriscono i recettori considerati; per quanto concerne le vibrazioni prodotte dai macchinari pesanti nelle fasi di costruzione e di smantellamento, il Proponente ritiene questo aspetto non particolarmente rilevante, dal momento che è di carattere temporaneo e che l'impianto si trova vicino ad un'area industriale, lontana dai principali nuclei abitativi, nonché già caratterizzata da questo tipo di impatto; l'induzione magnetica prodotta in condizioni cautelative di intensità di corrente a vari livelli rispetto al suolo in funzione della distanza presenta valori trascurabili (inferiori a 0,2 microtesla) già a distanze di 4 m dal centro della linea; il Proponente ha predisposto una specifica relazione paesaggistica ed ha preso in esame l area di impatto visuale assoluto, l'area di impatto potenziale con relativa analisi di sensibilità e studio di intervisibilità dell impianto, l area di impatto locale, la mappatura dei beni tutelati del patrimonio culturale e un'indagine storica estesa all'area vasta. Ha altresì elaborato fotosimulazioni da punti di vista prossimi all impianto, nonché da diversi punti panoramici della Val di Cornia, da edifici di interesse storico artistico posti nel centro storico di Piombino, dalla foce del Fiume Cornia, dalla S.S. 398, dalle spiagge prossime all'impianto, dal porto di Piombino e dal mare; come misure di mitigazione e protezione per la componente paesaggio, il Proponente individua: la copertura delle fondazioni delle torri mediante vegetazione autoctona, il ripristino dello stato originale dei luoghi al termine della vita utile dell'impianto, la dismissione di alcuni tralicci esistenti in disuso e l'interramento della conduttura industriale lungo il fosso Tombolo ; inoltre viene proposta, come opera straordinaria di compensazione, la realizzazione di interventi di ripristino e conservazione della fascia dunale antistante l impianto, attraverso la creazione di barriere di cumulo e frangivento con elementi vegetali. Nell ambito del progetto della Provincia di Livorno Ripristino morfologico sistema dunale e retrodunale del golfo di Follonica nel tratto compreso tra Torre del Sale e Torre Mozza, il Proponente, analizzato il progetto stesso, fa notare come gli interventi di ripristino previsti non interessino la fascia dunale antistante l impianto e si rende disponibile per future collaborazioni con gli organi competenti per un eventuale proseguimento degli interventi anche in questo tratto. Al riguardo il Proponente afferma, inoltre, di aver già sviluppato competenze nell ambito della cartellonistica informativa e nella creazione di percorsi naturalistici a corredo dei parchi eolici; 10

13 38 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del tra gli impatti positivi il Proponente indica quanto segue: l esercizio dell impianto evita annualmente l emissione di t di CO 2, 255 t di SO X, 178 t di NO x, 23 t di polveri e t di ceneri, nonché il risparmio di circa t annue di petrolio; possibilità di beneficiare la comunità locale attraverso la generazione di posti di lavoro di carattere temporaneo, nelle fasi di costruzione e di smantellamento dell'impianto; sensibilizzazione del pubblico all uso delle energie rinnovabili e promozione di uno sviluppo eco compatibile; DATO ATTO che agli uffici regionali è pervenuta complessivamente una osservazione scritta congiuntamente dalla Sezione Regionale Toscana del WWF e dalla Riserva Naturale-Oasi WWF Palude Orti-Bottagone, che segnala un importante corridoio di migrazione di numerose specie di uccelli, anche di elevato interesse conservazionistico (Falco di palude, Biancone, Falco pescatore, Gru, Fenicottero, Cavaliere d'italia), sia in primavera che in autunno/inverno, per la presenza dell'attigua Riserva Naturale SIC-SIR-ZPS Padule Orti- Bottagone e della zona a vocazione umida del "Quagliodromo Montini", particolarmente frequentata in primavera ed in autunno/inverno dalle specie migratrici e svernanti. Per tale situazione di elevata criticità, gli scriventi chiedono che sia valutata la possibilità tecnica ed urbanistica di ricollocare le due torri poste ad est e prossime alla Riserva Naturale, in area più lontana (ad ovest) rispetto alle aree sensibili di frequentazione degli uccelli migratori, riducendo potenziali episodi di impatto; che di tale osservazione si è tenuto conto nell ambito dell istruttoria condotta; che il Proponente, riconoscendo le eventuali interferenze dell impianto eolico con i corridoi avifaunistici degli Orti-Bottagone e l'opportunità di rendere edotto il Gestore dell'oasi circa le misure di mitigazione proposte, ha trasmesso in data l'elaborato RIA Relazione di incidenza sia al WWF, in qualità di Gestore dell'oasi, sia a Legambiente. In tale elaborato si sottolinea che i rischi di impatto sui migratori e sulle specie nidificanti di rilevante importanza naturalistica e conservazionistica sono estremamente bassi, visti l'antropizzazione del tessuto locale, lo sbarramento fisico costituito dagli stabilimenti industriali ed i corridoi liberi presenti sul territorio; che, a fronte della richiesta della Regione Toscana del che il Gestore dell Oasi fosse coinvolto nella valutazione delle interferenze e delle possibili opere di mitigazione e compensazione e che con il medesimo fossero presi accordi circa integrazioni della documentazione eventualmente ritenute necessarie, il Proponente, a seguito di nuovi contatti con il WWF, ha ritenuto opportuno approfondire alcuni aspetti, che sono stati inclusi nella documentazione progettuale integrativa depositata il , con particolare riferimento all'elaborato PMA Programma di monitoraggio avifaunistico ; che la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell'ambiente, nel proprio parere del , evidenzia quanto segue: 1. l'area sulla quale è prevista la realizzazione del progetto del parco eolico Foce di Cornia è ubicata all'interno della perimetrazione del sito di bonifica d'interesse nazionale (S.I.N.) di Piombino, inizialmente perimetrato con D.M. 10 gennaio 2000 e successivamente ampliato, con D.M. 7 aprile 2006; 2. la realizzazione di una qualunque struttura impiantistica che comporta interferenze con le matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque di falda di un'area ubicata all'interno della perimetrazione di un S.I.N. deve essere preceduta da idonee indagini di caratterizzazione, eseguite sulla base dei criteri fissati da un Piano di caratterizzazione approvato e finalizzato alla verifica della conformità delle matrici ambientali indagate (suolo, sottosuolo e acque di falda) ai limiti fissati dalla vigente normativa in materia (D.Lgs. 152/2006); 3. il soggetto proponente F.E.R.A. S.r.l., con nota del , ha trasmesso l'elaborato Caratterizzazione del SIN e relazione con le opere a progetto che sintetizza i risultati delle indagini di caratterizzazione delle matrici ambientali, effettuate dalla società Lucchini Piombino S.p.A., quale attuale soggetto titolare della concessione demaniale anche dell'area denominata Palude di Piombino. Quest'ultima area, scelta per la realizzazione del parco eolico, è un'area naturale che pur non essendo 11

14 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del occupata da insediamenti antropici, dall'esame del predetto elaborato risulta essere interessata da una situazione di compromissione ambientale, con superamenti dei limiti fissati dalle tabelle dell'allegato 5, Titolo V, Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., rispettivamente: nei suoli, dovuti sostanzialmente ad arsenico nei sondaggi Pz173, Pz203 e Pz216, anche se potenzialmente riconducibile all'anomalia, presente nella Val di Cornia, delle concentrazioni di questo elemento sia nei terreni naturali che nelle acque di falda; nelle acque di falda, molto più evidenti e dovuti prevalentemente a metalli pesanti (As, B, Cu, Co, Fe, Mn, Pb e Zn), composti aromatici, IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) ed Idrocarburi pesanti; 4. per quanto sinteticamente evidenziato al punto precedente, ai fini del riutilizzo delle aree per la realizzazione del Parco eolico, è necessario che il Soggetto proponente, titolare dell'area (proprietario e/o soggetto titolare della concessione demaniale) trasmetta al Comune di Piombino, competente in materia di edilizia e urbanistica: a) il decreto concernente il provvedimento finale di adozione delle determinazioni della CdS decisoria che ha ritenuto approvabile il progetto di bonifica delle acque di falda; b) il progetto dell'opera da realizzare, ivi incluso il dettaglio degli interventi accessori quali scavi, aggottamenti, aree di stoccaggio provvisorio dei materiali; c) la stima, condotta in modalità diretta secondo la metodologia riportata nel manuale Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati, rev. 2, disponibile sul sito dell'ispra (ex APAT) ( del rischio sanitario-ambientale associato a tutte le vie di esposizione attive e/o attivabili della sorgente di falda in relazione alla definizione del progetto dell'opera da realizzare di cui alla lettera b) e il piano dei monitoraggi dell'aria indoor/outdoor che si rendessero eventualmente necessari sulla base delle risultanze dell'analisi di rischio condotta; d) l'attestazione che l'opera non comporta impedimento né ostolo agli interventi di m.i.s.e. e di bonifica della falda e che non comporta alcuna variazione del modello concettuale del sito, rispetto all'analisi di rischio eventualmente presentata per i suoli ; che la Provincia di Livorno, nel parere espresso: - detta una serie di prescrizioni riguardanti le seguenti componenti ambientali: terre e rocce da scavo, emissioni in atmosfera, ambiente idrico, agenti fisici - impatto elettromagnetico, aspetti naturalistici - protezione avifauna, e, in merito al rapporto con la pianificazione provinciale, riporta le conclusioni del contributo del Settore U.S. Mobilità, Trasporti e Pianificazione; - allega il contributo di cui sopra, che di seguito si riporta per estratto: In relazione alla disciplina del PTC, l'impianto collocandosi ad una distanza inferiore ai mt dalla linea di costa, va ad incidere su alcune invarianti strutturali di connotato del 'Sistema Territoriale della linea di costa' che vede nei waterfront dei sistemi insediativi e nell'orizzonte percettivo paesistico che si estende per la profondità di 1 km elementi che dovranno essere salvaguardati al fine di mantenere l'efficacia del sistema stesso che è identificato come la fascia di contatto tra l'ambiente marino e quello terriero, la cui esistenza, qualità e condizione fisica dipende dalle condizioni e dagli usi degli ambienti contermini che lo compongono. Tale sistema tende, quindi ad individuare, da una parte, quali siano le condizioni indispensabili, dall'altra a disciplinare gli usi e determinare le condizioni di trasformabilità compatibili. Il PTC individua la linea di costa come elemento identitario del territorio provinciale 'il minimo comune denominatore' ed identificativo del sistema fascia costiera nel quale si concentrano in quest'ambito geografico tutte le problematiche territoriali inerenti gli aspetti paesaggistici, ambientali, economici, sociali, insediativi, storici e culturali. In tale contestualità si colloca l'industria siderurgica e metallurgica piombinese, che nonostante abbia comportato pesanti alterazioni dei caratteri paesaggistici, ha rappresentato, soprattutto la prima, un pezzo importante della storia di questi luoghi, che ha fortemente connotato sia la città che l'intero promontorio; e alle quali è riferibile la riconoscibilità dei luoghi. ( ) Altresì il PTC individua l'intero sistema insediativo di Piombino come uno dei 'Sistemi paesaggistici dei nuclei urbani costieri maggiori' e come uno dei 'Paesaggi urbani dei nuclei costieri maggiori' ( ); evidenziandolo come elemento di grande rilievo nella relazione costa-entroterra, rilevandone la potenzialità per interventi di ricomposizione delle connessioni, in relazione ai margini urbani delle espansioni residenziali, alle zone produttive e commerciali, alle aree portuali, alle grandi infrastrutture, attraverso la definizione delle aree che necessitano di interventi di ristrutturazione urbanistica in chiave paesaggistica, favorendo specifici progetti per il potenziamento dei caratteri di connettività. 12

15 40 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del Fermo restando l'indirizzo strategico della valorizzazione di quei coni visuali di forte rilievo al fine di un miglioramento dei caratteri percettivi e il rafforzamento relazionale tra il sistema insediativo costiero e l'immediato entroterra. Altresì il PTC rileva l'importante rilevanza percettiva delle aree insediate di Piombino, non discernendo dagli aspetti negativi legati all'impatto visivo degli insediamenti periferici a carattere prettamente industriale, per i quali vede un superamento nella riqualificazione delle aree di interfaccia fra la città, l'area siderurgica ed il porto, anche attraverso l'inserimento di fasce di margine e di compensazione per limitare gli impatti visivi delle strutture industriali e delle infrastrutture di servizio. Valorizzazione delle relazioni visuali, storicamente consolidate tra la città e il mare... Pertanto per gli aspetti peculiari del territorio interessato evidenziati dal PTC, e per gli obiettivi e le strategie dello stesso sopra esposti, si ritiene che sussistano criticità in relazione al contesto paesaggistico ; che il Comune di Piombino, nel proprio parere dell' , rileva che è stato dato seguito alle richieste di integrazione avanzate nel parere del 13 gennaio 2011 ( ) e ritiene che: - sotto il profilo dell'impatto acustico, la valutazione effettuata non evidenzia incompatibilità delle emissioni sonore prodotte dal nuovo impianto eolico con i limiti assoluti e differenziali vigenti; - in relazione all'interferenza dell'opera con il SIN, la valutazione dell'analisi di rischio sanitaria-ambientale specifica, condotta dalla soc. FERA Srl per dimostrare l'assenza del suddetto rischio, debba essere effettuata dall'autorità ministeriale competente; - rispetto al contesto territoriale prescelto per la localizzazione dell'intervento, pur prendendo atto delle motivazioni addotte dalla società che rendono impossibile la traslazione ad ovest della linea dei sei aerogeneratori, l'allineamento degli stessi, prospettata con la nuova soluzione progettuale, costituisce un parziale miglioramento degli impatti sul paesaggio. Al contrario, la previsione della nuova viabilità interferisce con le aree umide, in modo particolare nel tratto compreso tra gli aerogeneratori AG04 e AG06. A tal fine si propone di prevedere una viabilità che segua maggiormente i confini tra la zona di riporto industriale e le aree umide, con diramazioni puntuali verso i singoli aerogeneratori. Dal punto di vista della conformità urbanistica, il Comune conferma che la localizzazione degli aerogeneratori permane in una zona agricola E5 - Aree umide palustri nella quale sono vietate costruzioni di qualsiasi tipo. In merito alle due alternative individuate dal Proponente per la viabilità di accesso alle aree di cantiere, il Comune ritiene che la prima soluzione, non interferente con la viabilità urbana, sia da privilegiare rispetto alla seconda, ritenuta non adatta al transito di carichi speciali e maggiormente impattante sulla qualità dell'aria. Tuttavia, anche in riferimento alla prima soluzione, rileva le seguenti criticità: - lungo la strada S.P. n. 23 bis Base geodetica tra l'ingresso degli stabilimenti Dalmine e Lucchini fino alla rotatoria di uscita della S.S. n. 1 Variante Aurelia in Loc. Riotorto è vietato il transito dei mezzi pesanti aventi massa complessiva a pieno carico superiore alle 19 ton in entrambi i sensi di marcia (Ordinanza della Provincia di Livorno n. 127 del 06/11/2008). Dalla relazione tecnico-descrittiva del progetto, al paragrafo si evince che il peso massimo di alcuni veicoli può raggiungere le 60 tonnellate, per cui sarà necessario acquisire deroghe dagli enti competenti; - il tratto di strada comunale non asfaltato che dalla S.P.23 bis raggiunge il Quagliodromo non risulta idoneo al transito di mezzi pesanti e carichi eccezionali, in particolare nel tratto parallelo alla S.P.23 bis per motivi di sezione e di stabilità del fondo stradale. Nel periodo estivo, inoltre, è frequentata dai bagnanti e adibita alla sosta dei mezzi privati nel tratto terminale. Per queste ragioni i lavori di adeguamento previsti (che dovranno essere realizzati nel rispetto delle norme geologiche tecniche del PRG vigente) e il transito sulla suddetta viabilità dovranno essere limitati ai periodi che non interferiscono con la stagione balneare (giugno-settembre). Al termine dei lavori la strada dovrà risultare perfettamente agibile rispetto alle funzioni attuali. Pertanto il Comune di Piombino conclude segnalando l'opportunità di verificare la possibilità di accesso alle aree di cantiere da viabilità interna alle aree industriali ; che la Soprintendenza competente, nel proprio parere del , in riferimento alla documentazione integrativa presentata dal Proponente in data , comunica che la realizzazione del parco eolico così come progettato in prossimità dell'oasi Orti Bottagone e sul fronte mare, oltre a creare interferenze con l'avifauna stanziale e migratoria, viene ad amplificare sia l'impatto usuale che il generale disordine del luogo, compromettendo, ulteriormente, l'area industriale esistente di estrema delicatezza, di grande 13

16 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del equilibrio formale e largamente percepibile dal mare. La Soprintendenza infine ritiene che è possibile installare l'impianto eolico di minore altezza ad una distanza minima di 3-4 km dalla costa o in alternativa l'utilizzo di fonti di energia alternativa (come ad es. il fotovoltaico applicato sulle coperture dell'impianto industriale) ; che la stessa Soprintendenza, a seguito della documentazione integrativa presentata volontariamente dal Proponente in data , ha aggiornato il proprio parere in data , comunicando che, fermo restando il precedente parere del , Visto che l'impianto eolico di progetto non ricade nell'area perimetrata dal vincolo paesaggistico ai sensi della parte III del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (ex Legge 431/85), comunque per la sua realizzazione dovranno essere seguite e osservate anche le linee guida e le direttive della Convenzione Europea del Paesaggio del 20 ottobre 2000 e successive modifiche; Vista la determinazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno approvato con C.P. n. 52 del 25/03/09 art. 58 che pone distanze sull'orizzonte percettivo paesistico terrestre e marino di 1 km dalla costa per la realizzazione di tali impianti; ( ) ritiene assentibile un intervento che preveda il posizionamento dei pali eolici preferibilmente dietro alle aree industriali e al complesso esistente quindi, più lontano possibile dalla linea di costa, con strutture di altezza possibilmente più ridotta rispetto a quella proposta, tale da garantirne il funzionamento; Inoltre dovrà essere effettuata un'adeguata indagine geologica e sulla consistenza dei terreni per quanto concerne la stabilità delle fondamenta, dei pali stessi e le fondazioni delle torri dovranno essere coperte mediante vegetazione autoctona, così da rendere il minor possibile l'impatto sul territorio; E' necessario un'ulteriore e capillare verifica dell'aspetto faunistico rispetto all'impianto eolico proposto; Al termine della vita utile dell'impianto dovrà essere ripristinato lo stato originale dei luoghi. che la Soprintendenza per i Beni Archeologici esprime parere favorevole con prescrizioni; che il Bacino di rilievo regionale Toscana Costa osserva che l'intervento in oggetto risulta compreso in area a Pericolosità Molto Elevata PIME del Piano di Assetto Idrogeologico del Bacino Regionale Toscana Costa e detta alcune condizioni legate al rispetto delle norme del PAI; che l'autorità Portuale di Piombino, nel proprio parere del , comunica che il progetto in oggetto non è in contrasto né con il vigente Piano Regolatore Portuale, né con quello al momento in corso di approvazione e ritiene ai fini di un parere definitivo, da ricondursi ai soli fini demaniali marittimi, ( ) di dover procedere ad uno studio approfondito sull'impatto acustico... ; che la stessa Autorità Portuale, nel proprio parere del , in riferimento alla documentazione integrativa presentata dal Proponente in data , ritiene che la relazione acustica prodotta non sia ancora esaustiva per potersi esprimere, poiché l'area costiera denominata Quagliodromo facente parte della giurisdizione demaniale di competenza ( ) ed interessata dalle emissioni acustiche dell'impianto di cui trattasi, è una delle località più frequentate dai bagnanti nel periodo estivo e per la quale si ritiene necessario che le verifiche acustiche siano effettuate in più punti della stessa. Invero, la relazione di che trattasi contempla solo un ricettore presso tale area, posto in prossimità dello stabilimento balneare presente in loco che, rispetto al restante tratto di arenile, non è certamente il sito più prossimo all'impianto eolico, bensì uno dei più distanti. Pertanto l'autorità Portuale ritiene che i rilevamenti effettuati pressi il sito in parola, per il quale peraltro non è stato neanche tenuto di conto dei valori acustici di base della zona stessa, non siano sufficientemente utili a rappresentare il reale impatto acustico che detto impianto potrebbe produrre presso tale area costiera e che dunque debbano essere integrati alla luce delle considerazioni svolte. Inoltre ritiene necessario che la campagna dei rilievi debba interessare anche il tratto costiero compreso tra l'arenile sopra richiamato e il porto commerciale di Piombino. Presso l'area di cui sopra infatti, sono previsti i banchinamenti e le opere oggetto del nuovo Piano Regolatore Portuale del Porto di Piombino di cui alla Variante Urbanistica Comunale approvata il 15 aprile 2009, che avranno funzioni connesse al settore della pesca, della nautica da diporto e alle attività portuali in genere ; 14

17 42 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del CONSIDERATI gli impatti significativi positivi dovuti alla realizzazione ed all esercizio dell impianto in esame: riduzione delle emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici, diminuzione dell utilizzo di combustibili fossili; contributo al raggiungimento della previsione di massima di 300 MW di potenza installabile, di cui al Piano di indirizzo energetico regionale (D.C.R. 47/2008), nonché al raggiungimento delle quote di energia prodotta da fonti rinnovabili, previste dalla normativa comunitaria e nazionale; benefici socio economici per la comunità locale, in fase di costruzione e di esercizio; sensibilizzazione del pubblico all uso delle energie rinnovabili e promozione di uno sviluppo eco compatibile; CONSIDERATO che nell'area vasta della Val di Cornia non sono presenti impianti eolici; in relazione agli indirizzi regionali in materia di energia, secondo il contributo tecnico del Settore Energia, Tutela della Qualità dell'aria e dall'inquinamento elettromagnetico ed acustico, il progetto in esame è compatibile con il Piano di Indirizzo Energetico Regionale (PIER), approvato dal Consiglio regionale in data 8 luglio 2008, il quale contiene una previsione, al 2020, di 300 MW di potenza installata. Va inoltre considerato che la Toscana è ad oggi (dati Terna) in deficit elettrico. L impianto in oggetto quindi contribuisce ad: - una riduzione del deficit elettrico; - all obiettivo di produzione da fonti rinnovabili al 2020; - all obiettivo di riduzione di C02 al Si può pertanto correttamente parlare, nel caso di attivazione dell impianto, di esternalità negative evitate. Si ritiene che tale aspetto possa essere considerato in sede di valutazione assieme alle problematiche connesse alla tutela paesaggistica ed ambientale ; in relazione al SIN di Piombino, il nuovo Accordo di Programma del 2008 tra Ministero dell'ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino e Autorità Portuale di Piombino si pone come obiettivo il completamento della bonifica e della riqualificazione ambientale del SIN, in quanto funzionali e propedeutici agli obiettivi di sviluppo produttivo e portuale che il territorio intende perseguire sulla medesima area, attraverso la messa in sicurezza e la bonifica dei suoli, delle falde e delle superfici comprese nel SIN stesso; il sito di progetto non è interessato né dal vincolo idrogeologico né dal vincolo paesaggistico di cui all art. 142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.; per il cavidotto interrato, che attraversa in sotterraneo il Fosso del Cornia Vecchio, sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi dell'art. 142 comma 1 lettera c) del D. Lgs. 42/2004, è stato accertato, come sopra premesso, che non è necessario il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004; gli aerogeneratori del progetto in esame presentano una distanza minima di circa: 1,1 km dal SIC IT SIR 56 - ZPS Palude Orti Bottagone, che coincide parzialmente con l'iba 219 e Riserva Naturale Provinciale omonima (ad una distanza di circa 1 km), area per cui è stato richiesto il riconoscimento di zona Ramsar (tuttora in fase di istruttoria ministeriale); 4,4 km dal SIC IT SIR 55 Promontorio di Piombino e Monte Massoncello ; 400 m dall'anpil APLI05 Sterpaia ; 2,6 km dall'anpil APLI04 Baratti Populonia ; in relazione alle Linee Guida per la valutazione dell impatto ambientale degli impianti eolici (Regione Toscana, Giunta Regionale, 2004), il progetto non interessa aree inopportune, poiché è posto ad una distanza di circa 4,1 Km dall area non idonea n. 48 Promontorio di Piombino e Monte Massoncello e di circa 1,1 15

18 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del km dall area non idonea n. 49 Palude Orti-Bottagone ; inoltre non interessa aree critiche poiché le Linee Guida individuano come area critica la fascia costiera di 3 km di larghezza da Cecina a Castiglione della Pescaia, ma escludono le aree industriali ed urbanizzate; il progetto risulta conforme a quanto prescritto al paragrafo 7.2 dell Allegato 4 (intitolato Impianti eolici: elementi per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio) delle Linee Guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di cui al D.M , che, nell indicare le possibili misure di mitigazione relative al rischio di incidenti, specifica che la distanza di ogni turbina eolica da una strada provinciale o nazionale deve essere minore all altezza massima dell elica comprensiva del rotore e comunque non inferiore a 150 m dalla base della torre; nell'area pianeggiante del cantiere 1, il Proponente non prevede la possibilità di sversamenti e non rileva il rischio di possibili flussi preferenziali delle acque meteoriche rispetto al naturale deflusso, in quanto l area sarà mantenuta allo stato naturale e le strutture prefabbricate non richiedono fondazioni e saranno smontate al termine del cantiere. E stata fornita planimetria dell area con individuazione delle zone adibite a ricovero mezzi e di quelle adibite a rifornimento carburante: queste ultime occuperanno un area di dimensioni in pianta di 16 x 8 m, ricoperta con telo impermeabilizzante picchettato al suolo e provvista di canaletta di raccolta in materiale impermeabile che, una volta convogliato l eventuale contaminante sversato, permetterà di agire con materiale assorbente, che, dichiara il Proponente, sarà poi rimosso e smaltito secondo normativa. Le stesse piazzole di montaggio fungeranno da cantiere per quanto riguarda le fondazioni degli aerogeneratori e le conseguenti movimentazioni di mezzi; per ogni piazzola è prevista un area adiacente di deposito delle terre, con cumuli che non dovrebbero superare i 2 m di altezza. Piazzole di montaggio e vie di cesso saranno oggetto di regimazione delle acque meteoriche (canaline, schive). Nel cantiere 2 è prevista una zona per il ricovero macchine (due escavatori ed una betoniera), all interno della quale sarà allestito il punto di rifornimento dei mezzi, che avrà le caratteristiche già descritte per l analogo punto di rifornimento del cantiere 1. E inoltre prevista un area di circa 175 mq per il deposito temporaneo degli scavi necessari all approntamento della cabina; anche in questo caso l altezza media dei cumuli risulterà inferiore ai 2 m. Contro il dilavamento di quest area sarà realizzata una scolina di raccolta delle acque meteoriche. In merito agli accorgimenti inerenti il deposito temporaneo delle terre di scavo, a pag. 9 del documento IDP (Impatti da Polveri) si legge che in particolare il primo strato di terreno vegetale, per uno spessore di circa 10 cm, verrà conservato in cumuli alti non oltre 4 m e protetto con appositi teli al fine di evitare un dilavamento delle sostanze organiche presenti. ( ) Anche il materiale prelevato a profondità superiore verrà conservato in appositi cumuli ed in parte verrà utilizzato nella fase di cantiere ; riguardo alla stima dei volumi di traffico previsti, a fronte della bassa media oraria di passaggi globali, il Proponente non ha indicato eventuali situazioni di picco dei transiti che, si presume, possano essere ascrivibili a particolari fasi delle lavorazioni (ad esempio si ipotizza il caso della fase di getto delle fondazioni). Dai dati forniti si può comunque ipotizzare che eventuali situazioni di picco dei transiti possano risultare compatibili con il traffico abitualmente presente sulle tratte impegnate; in merito ad eventuali interazioni con l'acquifero, il Proponente ha fornito sufficienti informazioni tecniche sulle misure cautelative che verranno adottate in fase di posa dei pali; in relazione agli impatti sulla fauna e all'incidenza del progetto sul SIC IT SIR 56 - ZPS Palude Orti Bottagone e sul SIC IT SIR 55 Promontorio di Piombino e Monte Massoncello, il Settore Tutela e Valorizzazione delle risorse ambientali, nel contributo tecnico di competenza, tenendo conto dei risultati emersi dall indagine faunistica effettuata dal Proponente e del programma di monitoraggio predisposto nella documentazione integrativa, in base al principio di precauzione, considerato che sono proprio gli uccelli ed i chirotteri i gruppi faunistici che potenzialmente risentono in misura maggiore della realizzazione di un impianto eolico, individua misure di monitoraggio da attuare in corso d opera ed in fase di esercizio; 16

19 44 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del per quanto riguarda la valutazione dell'impatto acustico contenuta nella documentazione integrativa, si rileva che: - le misure di clima acustico sono state ripetute utilizzando un tempo di misura di 20 minuti; i risultati ottenuti confermano i valori indicati nella valutazione precedente; - diversamente da quanto fatto per la valutazione del rumore immesso presso gli edifici più vicini, la modellizzazione non è stata effettuata considerando la situazione emissiva peggiore (vento a 25 m/s e conseguentemente Livello di potenza sonora pari a LW= 106,5 db), ma sono state analizzate le situazioni più frequenti relativamente ai due periodi Primavera/estate e Autunno/inverno, entrambi diversificati per periodo diurno e periodo notturno. Vengono quindi presentate le isolinee su quattro mappe senza scala non chiaramente leggibili, in quanto non vengono sovrapposte ad una cartografia idonea (viene riportata soltanto la posizione degli aerogeneratori e la linea di costa) né facilmente confrontabili con la classificazione acustica in quanto non viene effettuata la sovrapposizione delle isolinee sulla classificazione acustica. Nelle valutazioni manca anche la dichiarazione della potenza sonora considerata per le sorgenti dato che essa varia in funzione della velocità del vento. I valori specificatamente previsti presso i due nuovi ricettori puntuali individuati, nelle condizioni medie considerate, risultano del tutto trascurabili. Dalla verifica di tutta la documentazione presentata, non evidenziano comunque incompatibilità delle emissioni sonore prodotte dal nuovo impianto eolico con i limiti assoluti e differenziali vigenti; la valutazione effettuata dal Proponente riporta i livelli di induzione magnetica prodotti in condizioni cautelative di intensità di corrente a vari livelli rispetto al suolo in funzione della distanza; in entrambi i casi si hanno valori trascurabili di induzione magnetica (inferiori a 0,2 microtesla) già a distanze di 4 metri dal centro della linea. Visto l'ambito in cui tali linee sono inserite, si ritiene che l'impatto elettromagnetico da esse prodotto sia del tutto trascurabile; l Ufficio regionale competente in materia di paesaggio nel proprio contributo istruttorio rileva quanto segue. Il Parco eolico interessa un area prossima alla linea di costa (circa 350 mt.) nei pressi del porto di Piombino, costituita da una zona bonificata per colmata dai sedimenti del Fiume Cornia, con valenza di area smi-umida e quindi di pregio ambientale. In particolare tale area è compresa tra la linea di costa e lo stabilimento industriale dell acciaieria Lucchini S.p.A. ed è delimitata ad est dalla vecchia foce e ad ovest dal diversivo del fiume Cornia. Il contesto è prevalentemente pianeggiante e caratterizzato dalla presenza di vegetazione litoranea e della duna costiera, in prossimità del SIR-ZPS palude di Bottegone. L area è stata individuata come sito di bonifica di interesse nazionale (SIN) ai sensi dell art. 1, comma 4, della Legge 426/98, perimetrata con Decreto del Ministero dell Ambiente del 10/1/2000 e successivamente modificato con DM 7 aprile 2006 Nuova perimetrazione del sito di bonifica di interesse nazionale di Piombino. L area inoltre risulta a pericolosità idraulica elevata ed è prossima a quella interessata dal vincolo paesaggistico D.Lgs. 42/2004, art. 142, comma 1, lettera a) territori costieri. Il progetto del Parco eolico prevede la messa in opera ni d. 6 torri di 3 MW (circa mt. 180 completi di rotore), l adeguamento di strade esistenti, fondazioni e un cavidotto di 7,5 km. Gli aerogeneratori sono collocati al margine dell area Lucchini, a circa 350 mt dalla linea di costa e quindi esternamente ma prossimi all area a vincolo paesaggistico. La Disciplina di piano del PIT, articoli 26-28, prescrive che tutte le previsioni siano valutate in funzione della loro incidenza sulla visibilità della linea di costa e dal mare. La scheda di paesaggio Ambito 23 Val di Cornia, contiene tra gli obiettivi di qualità la tutela delle aree umide, mentre tra le azioni prioritarie è menzionata la riqualificazione ambientale ed urbanistica delle aree di contatto fra la città di Piombino e le aree industriali delle acciaierie, l'attivazione di processi di recupero e riqualificazione delle aree e delle strutture di interfaccia fra la città e la zona industriale delle acciaierie in relazione sia al loro uso che alla percezione visiva da esse offerta. Inoltre la scheda di paesaggio di cui all'implementazione paesaggistica del PIT adottata con DCR n. 32 del , contiene tra gli obiettivi il mantenimento di zone umide e con riferimento ai SIR prevede il mantenimento degli ambienti naturali ad esso circostanti. Inoltre la Disciplina generale dell'implementazione paesaggistica del PIT, all'art. 34 bis Prescrizioni a tutela del paesaggio in funzione del Piano di indirizzo energetico regionale (PIER), prevede che la localizzazione degli impianti di altezza superiore a 25 mt deve garantire il perseguimento degli obiettivi di qualità contenuti nelle schede di paesaggio. 17

20 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 2 del L'esame degli elaborati integrativi del Procedimento di Impatto ambientale di cui all oggetto ed in particolare: - risposta alla richiesta di integrazioni della Regione Toscana - analisi di coerenza programmatica - alternative di progetto - approfondimenti paesaggistici - fotosimulazioni integrative - opere straordinarie di compensazione, quali la realizzazione degli interventi di ripristino del sistema dunale ad ovest del fiume Cornia (in proseguimento degli interventi previsti dalla Provincia di Livorno ad est della foce) e la realizzazione di un percorso ecologico. mette in evidenza comunque come gli interventi siano di rilevante impatto sul contesto paesaggisticoterritoriale di riferimento, anche se tale contesto risulta già ampiamente compromesso dall'attività industriale in esso presente. Infine non risulta approfondita, nemmeno nelle integrazioni fornite dal proponente, la compatibilità e coerenza tra il progetto dell'impianto eolico ed il PRG e Piano Strutturale vigenti, nonché il rapporto con il Regolamento Urbanistico in corso di adozione. Dallo studio di impatto ambientale l area ove insiste il progetto risulta a destinazione urbanistica dell area E5 aree umide e palustri, caratterizzata da una protezione assoluta e che la realizzazione del parco eolico necessiterà di una deroga al PRG. Poi nella relazione tecnica descrittiva si aggiunge che l area è stata considerata, sempre dal PRG, appartenente alle aree con funzione paesaggistica e ambientale di cui all art. 29 delle NTA, ambiti agricolo ambientali, zone omogenee. E tali destinazioni urbanistiche evidenziano come, pur insistendo l impianto eolico su una zona agricola, sono state imposte dallo stesso PRG norme più restrittive di tutela degli aspetti paesaggistico-ambientali presenti nel contesto territoriale di riferimento. In conclusione, anche a seguito delle integrazioni pervenute, considerate le problematiche urbanistiche sopra evidenziate e presa visione anche delle opere di compensazione ambientale previste, si rileva come sussistano specifiche criticità in relazione al contesto paesaggistico-ambientale di riferimento ; DATO ATTO che con lettera prot. A00GRT/304985/P del a firma del Responsabile del Settore VIA della Regione Toscana è stata convocata per la data odierna la riunione istruttoria, alla quale sono stati invitati i soggetti responsabili dei seguenti Uffici per esprimere le valutazioni di rispettiva competenza sull intervento di cui trattasi: Settore Energia, Tutela della Qualità dell'aria e dall'inquinamento elettromagnetico e acustico Settore Pianificazione integrata della Mobilità e della Logistica Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali Settore Prevenzione del rischio idraulico ed idrogeologico Settore Tutela e gestione delle risorse idriche Settore Viabilità di interesse regionale Settore Infrastrutture di trasporto strategiche e cave nel governo del territorio Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati Settore Pianificazione del Territorio Settore Protezione e Valorizzazione della Fascia Costiera e dell'ambiente Marino Settore Politiche agroambientali, attività faunistico venatoria e pesca dilettantistica Settore Prevenzione Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro Settore Programmazione Agricola Forestale Ufficio Tecnico del Genio Civile di Livorno Area VIA VAS GIM dell ARPAT che l odierna seduta della riunione, avente luogo in data presso gli uffici del Settore VIA, in Firenze, Piazza dell'unità Italiana n. 1, è stata aperta alle ore dal Presidente della riunione Fabio Zita che ha verificato la validità delle presenze nonché delle deleghe prodotte, con i seguenti risultati: 18

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