I MODULI FOTOVOLTAICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I MODULI FOTOVOLTAICI"

Transcript

1 I MODULI FOTOVOLTAICI E LA NEVE Dr. Thomas Friesen Via Gerbiasco, 272 I Mercallo (VA)

2 Oggi giorno l impianto fotovoltaico deve essere progettato per una durata di almeno venticinque anni. Durante questo periodo i moduli sono esposti alle condizioni climatiche ed eventuali altri fattori ambientali come l inquinamento. Per questo i moduli, il sistema di fissaggio e la struttura portante su cui poggiano devono resistere alle intemperie climatiche e ambientali. Escursione termica, umidità, vento, neve, grandine e l irraggiamento UV sono fenomeni climatici che determinano in modo rilevante la durata di vita dell impianto. Per alcuni luoghi d installazione, in particolar modo nelle regioni alpine e prealpine, due fattori importanti da tenere in considerazione sono lo stress dal carico da neve e da grandine che interagiranno sul sistema FV nel corso della sua vita. Questi due stress possono causare anche il danno totale del modulo FV con la necessità di rimpiazzo a volte difficili e costose. Per impianti a campo aperto la sostituzione può essere semplice, ma nel caso che i moduli FV sono integrati per esempio in un tetto, la loro sostituzione sarà molto più laboriosa e costosa. Questa prima monografia vuole illustrare l impatto della neve sul modulo fotovoltaico, illustra le norme in vigore e metodi di calcolo per il carico neve e da indicazioni per eseguire una progettazione corretta. 1. L impianto fotovoltaico I principali tipi d impianti fotovoltaici illustrati nella seguente tabella si distinguono secondo il luogo d installazione e il loro grado d integrazione nella costruzione. Secondo del tipo d installazione il modulo FV sarà soggetto in modo diverso allo stress da carico da neve e di conseguenza sono diverse anche le considerazioni da tenere presenti nella fase di progettazione. Tipologia d impianto Tetto a falda Non integrato Particolarità Considerare la possibilità di caduta neve su persone o cose sottostanti. Tetto piano Accumulo neve potrebbe aumentare il carico sul tetto. Impianto a campo libero Accumulo di neve sotto i moduli Tetto a falda Integrato Considerare la possibilità di caduta neve su persone o cose sottostanti. Moduli in facciata Integrati o non integrati Nessun problema particolare Tabella 1: tipologie d installazioni fotovoltaiche e alcune particolarità L impianto fotovoltaico esposto all ambiente è composto dal modulo, da una struttura portante e un fissaggio tra modulo e struttura. In seguito saranno illustrati più in dettaglio questi elementi. Pagina 2

3 1.1. Il modulo FV Il principio costruttivo di un modulo FV non è cambiato nel tempo: un sandwich composto da uno strato superiore trasparente, un substrato e in mezzo un materiale polimero con inglobate le celle fotovoltaiche. Il polimero inglobante, in genere EVA, protegge le celle dagli agenti atmosferici e garantisce l isolamento elettrico, il substrato e il superstrato principalmente servono a proteggere le celle dall esterno e garantiscono la stabilità meccanica. Questo sandwich è chiamato laminato fotovoltaico se il substrato è composto da un polimero (ossia backsheet). Il modulo FV più comune è composto dal laminato munito di una cornice, di norma in alluminio anodizzato, incollata con biadesivo o silicone. La cornice garantisce la stabilità meccanica e permette il fissaggio del modulo alla struttura di sostegno. Sul mercato sono presenti anche moduli con substrati in vetro formando detti moduli vetro-vetro, con o senza cornice. Per l argomento trattato è importante la resistenza meccanica del modulo che è determinata dal tipo di trattamento del vetro, dal suo spessore e dimensioni e dalla cornice. La seguente tabella riassume le caratteristiche più comuni dei moduli in silicio cristallino e con film sottile. Modulo Silicio cristallino Film sottile Strato superiore vetro 3.2 o 4 mm temprato vetro 3.2 o 4 mm temprato Laminazione EVA (più raramente PVB) PVB (più raramente EVA) Celle Silicio mono o poli cristallino Film sottile Si amorfo, CIGS, CdTe.. Substrato Polimero (p.e. Tedlar) o vetro Vetro (float) Cornice Alluminio anodizzato Alluminio anodizzato Dimensioni Fino a 1000 x 2000 mm, h 40 mm 1300 x 1300 mm, h 8 mm Peso Fino a 22 kg 10 kg Tabella 2: design più comune e alcune caratteristiche dei moduli con celle a silicio cristallino e a tecnologia film sottile (CIGS, CdTe o Si amorfo) 1.2. Fissaggio del modulo e la struttura portante Il modulo FV deve essere fissato alla sua struttura portante in modo sicuro e affidabile. Il fissaggio non deve richiedere nessun tipo di manutenzione per tutta la durata di vita del sistema FV e la struttura portante deve essere costruita in materiali resistenti alle influenze climatiche. Esistono diversi metodi di fissaggio del modulo FV a secondo del tipo di modulo e della struttura. Tipologia di fissaggio Morsetto Struttura Morsetto pre assemblato per moduli con cornici (Morsetto finale e centrale) Morsetto per moduli film sottile senza cornice o laminati Pagina 3

4 Porta moduli a incastro Moduli incollati su una struttura (tetto metallico, facciata, ) Tabella 3: alcuni esempi fissaggi per moduli e relative strutture portanti Le combinazioni tra tipologia d impianto, design del modulo e metodo di fissaggio sono numerose. Ogni progetto richiede il suo studio non solo dal punto di vista elettrico, ma anche meccanico e edile. Inoltre deve essere anche progettata e costruita secondo le richieste meccaniche tenendo conto del carico da neve e vento definite nello standard EN La neve L altezza delle nevicate e lo spessore del manto nevoso sono indicati in cm. L altezza della neve caduta fino alle 7.30 di mattina da un giorno all altro è definita come altezza della nevicata U. Si deve, però, distinguere tra l altezza della nevicata U e lo spessore C del manto nevoso sul suolo come descritto in figura 1. È da notare che la neve fresca dello spessore U 1 con il tempo si compatta a causa del suo stesso peso e delle Figura 2: stratificazione del manto nevoso. Figura 1: Altezza del manto nevoso formato dalle nevicate di altezza U condizioni climatiche, come la temperatura e l umidità dell aria. Lo spessore del manto nevoso diminuisce anche per scioglimento o per sublimazione. Se sul suolo è presente un manto nevoso compattato C 1, formato dalla prima nevicata U 1, con una nuova nevicata con un altezza U 2 lo spessore della coltre nevosa aumenta aggiungendosi allo spessore della nevicata compattata C 1. Il nuovo spessore del manto nevoso è C 2. A causa della compattazione e dello scioglimento l altezza del manto nevoso non è la somma delle altezze delle singole nevicate, bensì risulta essere inferiore. Figura 2 illustra la stratificazione del manto nevoso sul terreno formato dalle nevicate. La neve è distinta in quattro tipologie: Il peso specifico (peso per volume) della neve è misurato in N/m 3 e può variare notevolmente - come indicato nella Tabella 4 - a secondo delle condizioni climatiche. Tipologia di neve Peso specifico (N/m 3 ) Densità (Kg/m 3 ) Fresca Appena caduta Compatta Dopo alcuni giorni senza pioggia o disgelo Vecchia neve dopo alcune settimane Umida neve bagnata da pioggia o da elevate temperature Pagina 4

5 Tabella 4: peso specifico in N/m 3 e densità in kg/m 3 delle quattro tipologie di neve Il carico da neve a differenza della sua densità - viene indicato in N/m 3 (Newton / 1 N = 1 kg/(m 2 sec) perché il carico esercita una forza. Un carico di 10 N viene esercitato da una massa di 1 kg. 3. Il calcolo del carico da neve Il carico provocato dalla neve sul modulo viene calcolato secondo gli standard in vigore, che sono l EN nella Comunità Europea e la SIA 261 in Svizzera. Oltre il metodo di calcolo gli standard indicano il carico da neve da considerarsi per il luogo d installazione del sistema FV. Il valore indicato nella norma per un luogo equivale a una probabilità del 98% che nell arco di cinquanta anni in un inverno si accumuli un tale carico. L impianto FV composto dai moduli e dalle strutture deve essere progettato e costruito per resistere a questo carico. Per calcolare il carico da neve sul modulo fotovoltaico si deve tenere conto dei seguenti parametri: 1. La regione climatica in cui si trova l installazione fotovoltaica (cartina in figura 3). 2. L altitudine sopra il livello del mare (s.l.m.) in cui è installato l impianto (figura 4) 3. L inclinazione del modulo FV (figura 4) Figura 3: La suddivisione del Europa in zone climatiche Figura 4: altezza della neve sul suolo e sul modulo Lo standard EUROCODE definisce la seguente formula per calcolare il carico da neve S sul modulo: S = μ c e c t S k S carico da neve sul modulo μ coefficiente forma dato dalla inclinazione dei moduli c e coefficiente correttivo per l esposizione p.e. vento c t coefficiente correttivo termico S k carico da neve normalizzato sul suolo Nei successivi capitoli andremo a spiegare i singoli passaggi per ottenere i calcoli corretti. Pagina 5

6 3.1. Le regioni climatiche europee La prima informazione necessaria è stabilire in quale regione climatica si trova l installazione fotovoltaica. Figura 3 rappresenta gran parte del continente europeo suddiviso nelle sue regioni climatiche secondo la norma EUROCODE Per ciascuna regione climatica è stata stabilita una formula per il calcolo che andiamo a vedere nel capitolo successivo Il carico da neve al suolo S k Per ogni regione climatica la normativa EN definisce l equazione per calcolare il carico da neve S k normalizzato al suolo basata sulla storia delle precipitazioni e caratteristiche della zona. Il carico normalizzato al suolo è definito come l altezza che può raggiungere il manto nevoso al suolo senza tenere conto di fattori che possono diminuire o aumentare l altezza del manto nevoso. Le formule sono riportate qua di seguito: Regioni alpine Regioni centro europee Grecia Zona mediterranea Penisola iberica Regione europea centro occidentale Svezia Finlandia Gran Bretagna Irlanda S k = (0.642 Z ) [1 + ( A 728 )2 ] S k = (0.264 Z 0.002) [1 + ( A 256 )2 ] S k = (0.420 Z 0.030) [1 + ( A 917 )2 ] S k = (0.498 Z 0.209) [1 + ( A 452 )2 ] S k = (0.190 Z 0.095) [1 + ( A 524 )2 ] S k = (0.164 Z 0.082) + A 966 S k = (0.164 Z ) + A S k = (0.164 Z 0.1) + A Le variabili usate nelle formule sono Z numero della zona neve da 1 a 5 secondo EN A altitudine sopra il livello del mare in metri 3.3 Il coefficiente di esposizione c e Lo spessore del manto nevoso, con l esposizione al vento, può aumentare, a causa di un accumulo, o diminuire per asportazione. Il coefficiente di esposizione c e tiene conto ti questa variazione e corregge il carico della neve normalizzato S k tenendo conto dell esposizione. Il coefficiente può assumere un valore tra lo 0.8 e l 1.2 a secondo delle condizioni d esposizione. Il valore 0.8 indica una forte esposizione al vento con conseguente riduzione dello spessore del manto nevoso. Il valore 1 indica un esposizione normale e l 1.2 un esposizione con possibilità di accumulo Il coefficiente termico c t Il coefficiente termico c t tiene conto dello scioglimento elevato della neve causato, per esempio, da uno scarso isolamento di un tetto. In genere questo coefficiente è uguale a 1 e solo in particolari situazioni il coefficiente può essere scelto inferiore al valore Il coefficiente di forma μ Pagina 6

7 coefficiente forma μ I moduli fotovoltaici e la neve Il coefficiente di forma μ coregge il valore S k dell altezza della neve al suolo tenendo conto dell inclinazione α dei moduli FV (vedi figura 4). Più inclinato è il modulo, meno neve si accumula e il carico diminuisce. Per moduli inclinati con un angolo α inferiore a 30 (come nel caso di moduli su tetti industriali piani), l altezza neve al suolo viene corretta con il valore fisso di 0.8. Per un angolo d inclinazione da 30 a 60 (è il caso di moduli installati su un tetto a falda o in un campo libero), il valore μ decresce velocemente con l aumentare dell inclinazione, mentre per pannelli inclinati con più di 60 non sarà necessario tenere conto del carico da neve visto che il coefficiente è (60 ) inclinazione modulo α ( ) Figura 5: coefficiente di forma μ per correggere l altezza della neve in funzione all inclinazione α del modulo RIEPILOGO per eseguire il calcolo del carico neve 1. Stabilire regione climatica europea 2. Stabilire zona neve 3. Stabilire altitudine dell installazione 4. Calcolare carico neve al suolo con altitudine e zona neve 5. Valutare coefficienti di correzione 6. Calcolo valore carico neve TUTTO IL SISTEMA FV COMPOSTO DA MODULO FISSAGGIO STRUTTURA DEVE SOSTENERE IL CARICO NEVE INDICATO DALLO STANDARD. Pagina 7

8 carico neve (kn/m 2 ) I moduli fotovoltaici e la neve 4. Il carico neve 4.1. Carico da neve per le regioni alpine Figura 6 mostra la mappa per la regione alpina delle zone carico da neve Z da 1 a 4 secondo la norma EN , tra qui anche quella italiana carico neve in funzione della altitudine per le diverse zone Zona 1 Zona 2 Zona 3 Zona 4 IEC IEC alto altitudine s.l.m. (metri) Figura 6: Mappa del valore caratteristico del carico neve al suolo per la zona alpina Figura 7: valore del carico neve per le differenti zone in funzione della altitudine Il carico da neve normalizzato S k al suolo in funzione della zona neve Z - da 1 a 4 - e dell altitudine A, viene calcolato facendo riferimento alla norma con la seguente formula S k = (0.642 Z ) [1 + ( A ) ] S k altezza neve normalizzata al suolo Z zona neve A altitudine sopra il livello del mare (in metri) Il carico da neve S minimo da considerare per tutta la regione alpina indipendente dalla zona e dell altitudine è di 900 N e l altitudine massima per quale vale il calcolo è di 1500 m. Oltre a quest altitudine si deve richiedere il valore agli uffici competenti Il carico da neve per l Italia mediterranea L Italia si divide in due zone climatiche la regione alpina già trattata in 4.1 e la regione mediterranea. Per la regione mediterranea vale la formula: S k = (0.498 Z 0.209) [1 + ( A ) ] S k altezza neve normalizzata al suolo Z zona neve A altitudine sopra il livello del mare in metri Il carico da neve s minimo da considerare per tutta la regione alpina indipendente dalla zona e dell altitudine è di 900 N e l altitudine massima per quale vale il calcolo è di 1500 m. Oltre a quest altitudine si deve richiedere il valore agli uffici competenti. Pagina 8

9 Figura 8: Mappa del valore caratteristico del carico neve al suolo per la zona mediterranea Figura 9: valore del carico neve per le differenti zone in funzione della altitudine 4.3. Austria Anche l Austria si è allineata alla normativa europea con l ÖNORM B Viene utilizzata sempre la formula per la zona alpina come in capitolo 4.1. ma con fattori per le zona Z leggermente diversi come illustrato in figura 10. Zona 2* Z = 1.6 Zona 2 Z = 2 Zona 3 Z = 3 Zona 4 Z = 4 Figura 10: Mappa del valore caratteristico del carico neve al suolo per l Austria Figura 11: valore del carico neve per le differenti zone in funzione della altitudine Il carico da neve S minimo da considerare per tutta la regione alpina indipendente dalla zona e dell altitudine è di 900 N e l altitudine massima per quale vale il calcolo è di 1500 m. Oltre a quest altitudine si deve richiedere il valore agli uffici competenti Il carico da neve in Svizzera Per il territorio svizzero il carico da neve viene calcolato secondo la norma SIA Il calcolo non è eseguito con le diverse zone di carico da neve Z e l altitudine A come nella norma europea, ma con un altitudine h 0 corretta in funzione della zona con un fattore da -200 m a +500 m come visualizzato nella cartina in figura 12. La seguente formula di calcolo di fatto si differenzia per la sostituzione del fattore Z con l altitudine corretta h 0 Pagina 9

10 s k 2 h kn / m Il carico da neve minimo da considerare per tutta la Svizzera è di 900 N e il calcolo vale fino a un altitudine di 2000 m. Per installazione ad altitudini maggiori si deve richiedere il valore agli uffici competenti, p. es. uffici tecnici comunali. Il grafico in figura 13 visualizza il carico da neve calcolato secondo la formula per le diverse altitudini con correzione h 0 in funzione all altitudine dell impianto fotovoltaico. Figura 12: mappa delle zone neve in Svizzera Figura 13: valore del carico neve per le differenti zone in funzione della altitudine Pagina 10

11 5. La prova meccanica dei moduli fotovoltaici Nell introduzione abbiamo illustrato brevemente le numerose possibilità d installazione fotovoltaiche legate al tipo di modulo e al suo design costruttivo, compreso il tipo d impianto e il suo luogo d installazione. Il design del modulo FV viene qualificato secondo gli standard IEC (International Electric Committee): IEC per i moduli terrestri di silicio cristallino IEC per i moduli terrestri a film sottile Entrambi gli standard prevedono la prova di carico meccanico. Lo scopo di questa prova è di verificare la resistenza del modulo alle sollecitazioni meccaniche statiche con l obiettivo di simulare il carico da neve e le sollecitazioni del vento costante. Il test eseguito a temperatura ambiente non tiene conto dei possibili cambiamenti delle caratteristiche per materiali a basse temperature come potrebbe avvenire in realtà. Per valutare lo stato iniziale e finale del modulo in prova devono essere eseguiti test e misure di controllo in accordo con gli standard IEC: I. Ispezione visiva: Nessun difetto visivo come celle rotte, delaminazioni, interruzioni dei collegamenti elettrici come definito nello standard IEC e cap II. Misura d isolamento elettrico: a una tensione di 3000 V l isolamento delle celle deve essere maggiore di 40 MOhm * m 2 III. Misura d isolamento in ambiente umido: a una tensione di 1000 V l isolamento delle celle deve essere maggiore di 40 MOhm * m 2 IV. Misura della massima potenza del modulo a condizioni standard (STC) Per verificare i danni causati dalla prova di carico meccanico alle celle FV, si utilizza la fotografia a elettroluminescenza (EL). Questa tecnica sviluppata negli ultimi anni permette di visualizzare le celle come in una radiografia. Per eseguire la foto si applica una tensione alle celle del modulo in modo che passi corrente in genere per moduli in silicio viene scelta la corrente di corto circuito. La tensione provoca l emissione di fotoni con una lunghezza d onda caratteristica per il silicio di 1100 nm. In forma semplificata, si tratta dell inversione dell effetto fotovoltaico come illustrato in figura 14. Per visualizzare eventuali danni è necessario fotografare il modulo prima e dopo la prova al fine di permettere il confronto. Per la valutazione della funzionalità del modulo non esiste ancora uno standard. Figura 14: Principio di funzionamento elettroluminescenza Figura 15: fotografia EL di un modulo danneggiato dalla prova di carico meccanico Prova di carico meccanico secondo standard IEC e Nella sequenza di prova per la qualifica IEC il carico meccanico viene eseguito sul modulo invecchiato, ossia dopo la prova umido statica di 1000 ore a 85 C e 85% di umidità relativa. La prova può essere eseguita anche singolarmente per testare configurazioni di montaggio particolari rispettando sempre le regole per le prove iniziali e finali descritte prima. La prova dovrebbe essere eseguita da personale specializzato in un centro di prove accreditate ISO con strumentazioni e impianti controllati e tarati regolarmente. Pagina 11

12 Il sistema di prova Per l esecuzione della prova è necessario avere un apparato che abbia la possibilità di esercitare delle forze controllate sul modulo FV con i requisiti richiesti dallo standard IEC - Esercitare una forza sulla superficie del modulo con una tolleranza di 0 / pa - Esercitare la forza per 60 min - Una struttura rigida di montaggio per il modulo Da notare che lo standard non determina come viene applicato la forza sul modulo. Il carico può essere applicato al modulo fotovoltaico con pesi come sacchi di sabbia o con una vasca d acqua. In questi casi è necessario scaricare il modulo dal peso e giralo per caricare il retro. Il metodo con pistoni pneumatici muniti di ventose permette di esercitare la forza sia in spinta che in tiro.(vedi ). Figura 16: diversi sistema di prova per il carico meccanico: (a) con pistoni pneumatici, (b) con pesi appoggiati manualmente, (c) pesi appoggiati con un sistema meccanico Procedura di prova secondo standard IEC Il modulo FV viene fissato sulla struttura di prova seguendo le istruzioni di montaggio forniti dal produttore. Se il produttore indica più metodi o punti di fissaggio, il modulo deve essere fissato in considerazione dei punti più distanti tra di loro o con il metodo meno conveniente. La prova IEC consiste in tre ripetizioni di un ciclo composto da un ora di carico di 2400 pa sul fronte e un ora di carico sempre di 2400 pa sul retro del modulo (vedi Figura 17). Se il sistema di prova è munito di pistoni pneumatici, il carico frontale corrisponde alla spinta e il carico sul retro al tiro con i pistoni. Il carico di 2400 pa rappresenta la velocità del vento di 130 km/h (± 800 pa) con un fattore di sicurezza 3. Per simulare carichi da neve elevati, per l ultima fase di carico frontale la forza può essere aumentata a 5400 pa. Per tutta la durata della prova si monitora la continuità del circuito elettrico del modulo. Figura 17: ciclo di prova secondo la norma IEC Condizioni di superamento della prova Per superare la prova il modulo deve passare i test di verifica: ispezione visiva, isolamento elettrico e per i moduli cristallini la perdita di potenza dopo la prova non deve superare il 5%. Inoltre, durante la prova di carico la continuità elettrica non deve essere mai interrotta Prove meccaniche per sistemi di montaggio Nel capitolo precedente abbiamo illustrato la prova di carico meccanico che i moduli devono superare per essere qualificati IEC. La prova IEC è studiata principalmente per il modulo e non tanto per il sistema di montaggio. Per esigenze particolari un progettista può cambiare il metodo di fissaggio e la struttura di sostegno o usare i moduli standard per l integrazione in edifici. In questi casi è indicato testare l intero sistema composto dal Pagina 12

13 modulo, il suo fissaggio e la struttura di sostegno. Figura 18 illustra come un sistema FV viene montato, più completo possibile e nei limiti dimensionali del sistema, per l esecuzione della prova come da indicazione dal produttore. Le condizioni di prova sono da stabilire per ogni struttura sotto test secondo le richieste normative e del progetto. Durante la prova il carico può variare nei seguenti modi: Secondo il ciclo d prova IEC ma con carichi e tempi diversi Aumento del carico passo passo in trazione o pressione senza ritorno a zero Aumento del carico passo passo in trazione o pressione con ritorno a zero Il carico massimo è stabilito dal valore richiesto dalla norma o la prova può essere proseguita fino a rottura di un elemento della struttura per stabilire un valore limite permesso. Figura 18: esempi di sistemi FV montati sul sistema di prova (SUPSI SWISS PV module test centre) I grafici in figura 19 illustrano lo spostamento verticale del modulo FV misurato con appositi sensori posizionati su più punti del modulo, in genere in centro e sugli angoli, in funzione del tempo di prova. A sinistra è rappresentato il grafico per un modulo FV del tipo vetro / backsheet con cornice, montato con dei morsetti su una struttura molto rigida. Il modulo ha in centro una massima escursione di ±40 mm e non mostra nessuna deformazione plastica. Nel grafico in figura 19 (b) si può notare il comportamento di un modulo vetro - vetro a film sottile senza cornice. Si nota che il modulo vetro/vetro ha delle proprietà elastiche/plastiche e che da ciclo a ciclo la deformazione aumenta. Dal grafico si nota che durante la prova si è verificato una rottura durante il secondo ciclo. Figura 19: Spostamento verticale del modulo (a) Grafico a sinistra: modulo Si cristallino con cornice (b) Grafico a destra: modulo vetro/vetro si nota la deformazione plastica elastica da un ciclo al altro e un punto di rottura.. Questo tipo di prova dà indicazioni sul comportamento del modulo abbinato a diverse strutture di appoggio, tipo di morsetti e punti di fissaggio. E ciò permette di trovare una configurazione ottimale. Pagina 13

14 6. Problemi particolari causati dalla neve Durante gli ultimi anni le esperienze sul campo hanno evidenziato diverse problematiche causate dalla neve sui moduli, o per un difetto di progettazione ad esempio non sono stati considerati i carichi giusti o da problematiche particolari che andremo a esaminare nei prossimi paragrafi La caduta della neve dai moduli FV Che la neve scivoli via dai moduli è una caratteristica normalmente desiderata: prima il modulo FV si libera dalla neve, più energia viene prodotta. Ma, in certi casi, il fatto che la neve scivoli da un tetto fotovoltaico può rappresentare un problema, e causa di possibili danni a cose o persone. Quando, per esempio i pannelli sono montati sopra zone di passaggio pedonale o aree di parcheggio, la caduta della neve in modo improvviso e violento può creare seri danni a persone o automobili. In questi casi è necessario prevedere la costruzione di tettoie sottostanti per prevenire la caduta della neve al suolo, impedire l accesso alle persone o prevedere ferma neve o zone di scarico sul tetto. Esistono sul mercato anche sistemi i quali sciolgono la neve sul modulo, o con una corrente inversa o con altri sistemi. Non per ultimo il proprietario deve provvedere allo sgombero controllato del modulo dalla neve per prevenire danni. La neve scivola via dai moduli molto prima e in modo più violento che da un tetto in tegole a causa del fattore d attrito molto basso tra neve e modulo con la sua superficie in vetro. Un film d acqua può ridurre ulteriormente il fattore d attrito. Figura 20: ferma neve per moduli FV Figura 21: i moduli distanziati fermano la neve 6.2. Distacco della cornice dal laminato Un problema riscontrato in particolare nelle zone alpine in bassa quota o nelle zone pre-alpine è il distacco della cornice dal laminato a causa di un carico eccessivo come mostrato nella figura 22. Questo fenomeno può accadere quando un primo strato di neve bagnata gela sul modulo. Questo strato di ghiaccio fa si che tutta la forza di carico agisce sulla cornice come illustrato in figura 23. Se questa forza supera la forza dell incollaggio tra cornice e laminato, la giunzione cede. La giunzione è inoltre indebolita a causa delle basse temperature e dai tempi prolungati in qui agisce la forza. Con il distacco della cornice viene a mancare la rigidità strutturale del modulo e il suo sfondamento è molto probabile. È in preparazione una prova IEC in laboratorio per testare la resistenza al distacco della cornice. Pagina 14

15 Figura 22: distacco della cornice dal laminato causato dal carico di neve Figura 23: distacco della cornice dal laminato causato dal carico di neve 6.2 Rottura del modulo FV causata da accumulo di neve Dopo inverni molto nevosi si è riscontrato in installazioni fotovoltaiche su campo aperto e più raramente su tetti piani, la rottura dei moduli nella fila inferiore più vicina al suolo. Come illustrato nella figura 22, la neve scivolando si accumula ai piedi della struttura di sostegno e sulla fila inferiore dei moduli. Qui, se non c è spazio sufficiente, si forma un accumulo di neve che esercita una forza di carico eccessiva provocando la rottura del modulo. I laminati senza cornice sono più soggetti alla rottura che i moduli con cornice. Per evitare questo tipo di rottura è sufficiente tenere conto dello spazio tra modulo e terreno e montare i pannelli a un altezza sufficientemente sicura. Quest accorgimento porta anche a una maggiore produzione d energia, visto che i moduli tendono e essere velocemente sgombri dalla neve. Figura 22: distacco della cornice dal laminato causato dal carico di neve Figura 23: accumulo di neve sotto i moduli 6.4. Carico aggiuntivo su un tetto piano L installazione di un impianto FV su un tetto piano può causare problemi particolari legati all accumulo di neve. Il carico neve sul tetto può aumentare in modo anomalo a causa del accumulo di neve tra i moduli originato dal vento e dallo scivolamento. Pagina 15

16 Figura 24: accumulo di neve dai moduli su un tetto piano causato 7. Conclusioni e riassunto Un sistema fotovoltaico deve essere progettato secondo la norma EN che definisce il carico il quale è sottoposto l impianto FV ed eventuali altre norme in vigore per il luogo d installazione. Il modulo FV qualificato secondo lo standard IEC o è testato per un carico di 2400 pa o per 5400 pa per il carico neve elevato. La seguente tabella mostra come, per le installazioni ad altitudini elevate nelle zone alpine, e soprattutto nelle regioni molto nevose, i carici da neve potrebbero superare questi valori. P. es. a 800 metri di altitudine 60 cm di neve bagnata supera il valore standard di 2400 pa e il valore di 5400 pa è sufficiente solo fino ad altitudini di 1200 m. carico neve (kn/m2) altezza neve (metri) fresca compatta vecchia umida 0 Altitudine h0 (m) 1 kn/m3 2 kn/m3 3 kn/m3 4 kn/m IEC norm IEC alt : Tabella 5: peso specifico in N/m 3 e densità in kg/m 3 delle quattro tipologie di neve Inoltre, è necessario tenere conto di alcuni fattori in fase di progettazione per un impianto fotovoltaico. Le diverse tipologie d impianto richiedono differenti considerazioni: - A CAMPO LIBERO: valutare solo il carico da neve secondo l inclinazione del modulo. Considerare l accumulo della neve ai piedi dei pannelli- - INSTALLAZIONI SU TETTO PIANO: valutare eventuale carico aggiuntivo a causa dell accumulo accumulo da vene - INSTALLAZIONE SU TETTO A FALDA: valutare i rischi dati dalla caduta neve carichi aggiuntivi se la neve si accumula - FV INTEGRATO in facciata: nessuna considerazione particolare da fare, a parte l eventuale caduta di neve su persone o cose sottostanti Pagina 16

17 Alcune raccomandazioni: Interpellare le autorità locali e/o competenti per verifica zona neve e il carico definito per il luogo d installazione Rispettare tutte le norme e regole (EN, costruttive applicabili all impianto FV) La progettazione deve essere eseguita da tecnici competenti ed esperti. Il montaggio di ogni installazione deve essere approvato da un esperto FV Utilizzo di materiali e componenti testati e certificati: moduli FV, fissaggio viti bulloni, strutture Se necessario richiedere garanzie aggiuntive ai fornitori. Eseguire, se necessario, prove aggiuntive presso laboratori accreditati. Montare i moduli con le stringhe delle celle in orizzontale per aumentare la produzione in caso di accumulo neve Normative di riferimento: IEC Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri - Progettazione e Omologazione IEC Moduli fotovoltaici a film sottili per usi terrestri - Progettazione e Omologazione IEC Qualifica per la sicurezza dei moduli fotovoltaici EN Criteri generali di progettazione strutturale- Azioni in generale - Carichi da neve Pagina 17

RELAZIONE SULLA TENUTA DEL GANCIO A MOLLA PER FISSAGGIO PANNELLI FOTOVOLTAICI

RELAZIONE SULLA TENUTA DEL GANCIO A MOLLA PER FISSAGGIO PANNELLI FOTOVOLTAICI RELAZIONE SULLA TENUTA DEL GANCIO A MOLLA PER FISSAGGIO PANNELLI FOTOVOLTAICI EDIZIONE RELAZIONE: GIUGNO - 2009 INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DELLA RELAZIONE... 3 2 DISEGNI DI IDENTIFICAZIONE MOLLA...

Dettagli

PERFORMANCE QUALITÀ E AFFIDABILITÀ GARANZIE

PERFORMANCE QUALITÀ E AFFIDABILITÀ GARANZIE SERIE X 300 PERFORMANCE La tolleranza positiva 0/+3W garantisce che il modulo non possa mai produrre meno energia di quella dichiarata, contribuendo a ridurre al minimo le perdite di disallineamento dei

Dettagli

IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN CONTO ENERGIA

IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN CONTO ENERGIA IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN CONTO ENERGIA Impianto Fotovoltaico - Schema Generale Obbiettivi L obbiettivo principale della tecnologia fotovoltaica e quello di ottenere un prodotto che permetta la conversione

Dettagli

IL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUL TUO NUOVO TETTO

IL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUL TUO NUOVO TETTO Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, 1 88040 PIANOPOLI (CZ) tel/fax 0968/32180 IL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUL TUO NUOVO TETTO TUTTO IN UNO! TUTTO DA UNICO FORNITORE! SE DEVI SOSTITUIRE UN TETTO CONTENENTE

Dettagli

Q300 T O TA L B L A C K

Q300 T O TA L B L A C K TOTAL BLACK 25 Fino a 15 anni di anni di garanzia garanzia sulla sul prodotto potenza Tolleranza sulla potenza 0/+3% +25% Spessore Vetro Vetro ad alta trasmittanza 4mm +50% Resistenza Meccanica Testati

Dettagli

15 anni di anni di garanzia

15 anni di anni di garanzia I moduli fotovoltaici Invent Q vengono prodotti in Italia, in regime di qualità certificata con una linea automatizzata di elevata capacità produttiva. Il modulo solare Invent Q si contraddistingue per

Dettagli

SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani.

SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani. SOLON SOLfixx Black / Blue IT SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani. Novitá: Struttura di supporto a cuneo per l'impiego in zone montagnose Miglior rendimento per metro quadrato: elevato

Dettagli

SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani.

SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani. SOLON SOLfixx Black / Blue IT SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani. SOLON Innovation Miglior rendimento per metro quadrato: elevato sfruttamento della superficie Adatto a coperture a capacità

Dettagli

POLICRISTALLINO Q250

POLICRISTALLINO Q250 POLICRISTALLINO Q250 MODULI INVENT Q: IL FOTOVOLTAICO ITALIANO Q250 I moduli fotovoltaici Invent Q vengono prodotti in Italia, in regime di qualità certificata con una linea automatizzata di elevata capacità

Dettagli

SMART. Techtile Smart: Impianti fotovoltaici integrati modulari

SMART. Techtile Smart: Impianti fotovoltaici integrati modulari SMART Techtile Smart: Impianti fotovoltaici integrati modulari SMART Techtile Smart Techtile Smart è il nuovo modo di pensare l'integrazione del fotovoltaico tradizionale nelle coperture. Techtile Smart

Dettagli

FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR. Ufficio Tecnico Würth Srl

FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR. Ufficio Tecnico Würth Srl FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR Ufficio Tecnico Würth Srl AGENDA Premessa materiali Descrizione prodotti Zebra Solar Descrizione fasi di montaggio Servizio i Tecnico 2 FOTOVOLTAICO ZEBRA SOLAR - Uffico Tecnico

Dettagli

Istruzioni di montaggio

Istruzioni di montaggio Istruzioni di montaggio SOLON Blue 230/07 SOLON Black 230/07 (01, 02) SOLON Blue 220/03 (01, 07) SOLON P220/6+/07 SOLON M230/6+/07 (01) SOLON P220/6+ SOLON M230/6+ SOLON P180/6+ SOLON P130/6+ Kontakt SOLON

Dettagli

Page 2 of 44 Report Number _003

Page 2 of 44 Report Number _003 SOMMARIO Page 2 of 44 Report Number 28109432_003 Descrizione dei campioni... 3 Installazione in galleria del vento... 3 Metodo di prova... 4 Scopo... 4 Galleria del vento e strumentazione... 4 Analisi

Dettagli

Diffusori lineari a feritoia HELLA-A

Diffusori lineari a feritoia HELLA-A Diffusori lineari a feritoia HEA-A I diffusori lineari HEA-A sono progettati per il raffreddamento o il riscaldamento di locali con altezze comprese tra 2,5 m a 3,5 m. Per garantire basse velocità terminali

Dettagli

ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA MODULI MONOCRISTALLINI - SI-ESF-M-M156-66

ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA MODULI MONOCRISTALLINI - SI-ESF-M-M156-66 Solar Innova utilizza materiali di ultima generazione per la fabbricazione dei suoi moduli fotovoltaici. I nostri moduli sono ideali per qualsiasi applicazione che utilizzi l'effetto fotoelettrico come

Dettagli

SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani.

SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani. SOLON SOLfixx Black/Blue IT SOLON SOLfixx. Sistema fotovoltaico per tetti piani. Novitá: Struttura di supporto a cuneo per l'impiego in zone montagnose Miglior rendimento per metro quadrato: elevato sfruttamento

Dettagli

ISTRUZIONI DI MONTAGGIO

ISTRUZIONI DI MONTAGGIO ISTRUZIONI DI MONTAGGIO INDICE 1. Impianto fotovoltaico su un tetto inclinato con tegola 36 37 2. Impianto fotovoltaico su un tetto inclinato: lastra ondulato o lamiera grecata 38 2.1 Fissaggio con viti

Dettagli

REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: PROGETTO ESECUTIVO

REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO ENRICO PESTALOZZI - REL DI CALCOLO Servizio Lavori Pubblici REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: 4F Scuola dell infanzia

Dettagli

ANALISI DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO

ANALISI DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO ANALISI DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO Il presente progetto è relativo alla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza di picco pari

Dettagli

LAVORI SULLA COPERTURA: UTILIZZO DEI «GUARDACORPO» (PROTEZIONE DEI BORDI) ANZICHE SEMPLICE PREDISPOSIZIONE DEL PONTEGGIO E RELATIVO PARAPETTO

LAVORI SULLA COPERTURA: UTILIZZO DEI «GUARDACORPO» (PROTEZIONE DEI BORDI) ANZICHE SEMPLICE PREDISPOSIZIONE DEL PONTEGGIO E RELATIVO PARAPETTO LAVORI SULLA COPERTURA: UTILIZZO DEI «GUARDACORPO» (PROTEZIONE DEI BORDI) ANZICHE SEMPLICE PREDISPOSIZIONE DEL PONTEGGIO E RELATIVO PARAPETTO Geom. CHIESA Daniele 1 LAVORI SULLA COPERTURA Art. 125. Disposizione

Dettagli

Il sistema di drenaggio ha una funzione chiave nelle coperture verdi

Il sistema di drenaggio ha una funzione chiave nelle coperture verdi Il sistema di drenaggio ha una funzione chiave nelle coperture verdi Quando si progettano coperture verdi bisogna essere consci che questi rappresentano degli ambienti estremi per le piante. Forte insolazione,

Dettagli

Il sistema di drenaggio ha una funzione chiave nelle coperture verdi

Il sistema di drenaggio ha una funzione chiave nelle coperture verdi Il sistema di drenaggio ha una funzione chiave nelle coperture verdi Quando si progettano coperture verdi bisogna essere consci che questi rappresentano degli ambienti estremi per le piante. Forte insolazione,

Dettagli

SCHATZER Dachtechnik GmbH

SCHATZER Dachtechnik GmbH Bressanone il 22.03.2016 INFORMATIVA TECNICA E DI MONTAGGIO DEI MORSETTI-FV CERTIFICATI PER IL FISSAGGIO DI PANNELLI FOTOVOLTAICI SU COPERTURE A DOPPIA AGGRAFFATURA Caratteristiche fondamentali del prodotto:

Dettagli

BISOL Production Ltd., febbraio Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza

BISOL Production Ltd., febbraio Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza BISOL Production Ltd., febbraio 2016. Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Indice INDICE 2 INFORMAZIONI SUL PRODOTTO 3

Dettagli

Sistema di fissaggio rapido per moduli film sottile senza cornice.

Sistema di fissaggio rapido per moduli film sottile senza cornice. Sistema di fissaggio rapido per moduli film sottile senza cornice. Around You ti aiuta a risparmiare tempo. Tempo da dedicare a nuove energie. Montaggio rapido. I tempi di montaggio si riducono del 57%.

Dettagli

LIBRETTO PER LA MANUTENZIONE E IL SOLLEVAMENTO

LIBRETTO PER LA MANUTENZIONE E IL SOLLEVAMENTO LIBRETTO PER LA MANUTENZIONE E IL SOLLEVAMENTO MODULO ROMA Libretto per la manutenzione e il sollevamento pag. 2 INDICE 1. SCOPO DEL DOCUMENTO... 3 2. DESCRIZIONE GENERALE... 3 3. CRITERI DI PROGETTAZIONE...

Dettagli

20ENERGÍA SOLAR FOTOVOLTAICA MODULI POLICRISTALLINI - SI-ESF-M-BIPV-SM-P125-60

20ENERGÍA SOLAR FOTOVOLTAICA MODULI POLICRISTALLINI - SI-ESF-M-BIPV-SM-P125-60 20ENERGÍA SOLAR FOTOVOLTAICA Solar Innova utilizza materiali di ultima generazione per la fabbricazione dei suoi moduli fotovoltaici. I nostri moduli sono ideali per qualsiasi applicazione che utilizzi

Dettagli

ALLEGATO III. Fig. I. Mappa delle zone in cui è suddiviso il territorio italiano

ALLEGATO III. Fig. I. Mappa delle zone in cui è suddiviso il territorio italiano ALLEGATO III Azione del vento: nel dimensionamento dei depositi di balle deve essere considerato il carico dovuto all azione del vento. Per le costruzioni usuali tali azioni sono convenzionalmente ricondotte

Dettagli

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative

Dettagli

ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA MODULI MONOCRISTALLINI - SI-ESF-M-M125-88

ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA MODULI MONOCRISTALLINI - SI-ESF-M-M125-88 Solar Innova utilizza materiali di ultima generazione per la fabbricazione dei suoi moduli fotovoltaici. I nostri moduli sono ideali per qualsiasi applicazione che utilizzi l'effetto fotoelettrico come

Dettagli

Progettazione e Sviluppo Prodotti SCHEDA DATI TECNICI

Progettazione e Sviluppo Prodotti SCHEDA DATI TECNICI Data: 2/2/6 Doc. n. SDT13A2 Rev. 1 del 5/12/11 Pagina 1 di 54 Data: 2/2/6 Doc. n. SDT13A2 Rev. 1 del 5/12/11 Pagina 2 di 54 INDICE 1 Generalità... 3 1.1 Descrizione generale... 3 1.2 Documenti di riferimento...

Dettagli

FINESTRA PER TETTI PIATTI

FINESTRA PER TETTI PIATTI FINESTRA PER TETTI PIATTI V 2013 invita la luce ad entrare in casa tua FINESTRE PER TETTI PIATTI In edifici con tetto piatto accade spesso che all interno si trovano dei vani dove non c è la possibilità

Dettagli

SOLON SOLbond Integra.

SOLON SOLbond Integra. SOLON SOLbond Black/Blue IT SOLON SOLbond Integra. Sistema fotovoltaico rivoluzionario per le installazioni su tetti. Sistema fotovoltaico per impianti su tetto composto da un modulo e un tetto realizzato

Dettagli

6. MONTAGGIO DEI TRIANGOLI

6. MONTAGGIO DEI TRIANGOLI 6. MONTAGGIO DEI TRIANGOLI Ogni impianto di pannelli fotovoltaici che va montato su dei triangoli, è da verificare per progetto. Il fissaggio deve essere scelto sempre in base alla località dell impianto

Dettagli

COLLETTORE A TUBI SOTTOVUOTO VK CPC

COLLETTORE A TUBI SOTTOVUOTO VK CPC COLLETTORE A TUBI SOTTOVUOTO VK 120-2 CPC Metodi di installazione Sopratetto Su tetto piano Su facciata I vantaggi in breve Collettore solare a tubi sottovuoto per sistema a circolazione forzata, con 6

Dettagli

Direttamente dal Produttore all Utente Privato. Impianto fotovoltaico Techtile Smart

Direttamente dal Produttore all Utente Privato. Impianto fotovoltaico Techtile Smart Direttamente dal Produttore all Utente Privato Impianto fotovoltaico Impianto fotovoltaico è il nuovo modo di pensare l integrazione dei sistemi fotovoltaici nelle coperture. è costituito da dei supporti

Dettagli

Meccanica. 1. Lavoro, forze conservative e teorema dell energia cinetica 2. Energia potenziale e conservazione dell energia meccanica

Meccanica. 1. Lavoro, forze conservative e teorema dell energia cinetica 2. Energia potenziale e conservazione dell energia meccanica Meccanica 1. Lavoro, forze conservative e teorema dell energia cinetica 2. Energia potenziale e conservazione dell energia meccanica Lavoro di una forza Forza costante Forza non costante Unità di misura

Dettagli

Mario Seccafien Ingegnere Studio Tecnico

Mario Seccafien Ingegnere Studio Tecnico Egr. sig. CERANTOLA ROBERTO Sede Oggetto: Chiarimenti in merito Azioni Sismiche, Carico neve e carico vento Si riporta quanto in relazione di calcolo per la costruzione di edificio plurifamiliare in ditta

Dettagli

BISOL Production Ltd., febbraio 2016. Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza

BISOL Production Ltd., febbraio 2016. Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza BISOL Production Ltd., febbraio 2016. Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Indice INDICE 2 INFORMAZIONI SUL PRODOTTO 3

Dettagli

IL PROGETTO SOSTENIBILE: LA RISORSA SOLE - Milano 5/12/2003. INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN EDILIZIA F.

IL PROGETTO SOSTENIBILE: LA RISORSA SOLE - Milano 5/12/2003. INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN EDILIZIA F. INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN EDILIZIA F. Groppi CESI CESI Fondato nel 1956 da società elettriche italiane e costruttori elettro-meccanici Sette Business Unit: rete automazione ambiente servizi

Dettagli

La nuova era fotovoltaica

La nuova era fotovoltaica La nuova era fotovoltaica Solarpan Plus rispecchia i requisiti richiesti per la detrazione fiscale del 55% (secondo quanto prescritto dalla legge vigente) l alloggio a 5 stelle per i pannelli fotovoltaici

Dettagli

Azienda con sistema di qualità certificato

Azienda con sistema di qualità certificato Azienda con sistema di qualità certificato SISTEMA ANTICADUTA A BINARIO SISTEMA ANTICADUTA A BINARIO Sicurezza in copertura con bassissimo impatto visivo Binario utilizzabile per creare: Linee Vita rigide

Dettagli

DK 500V SCHEDA TECNICA ROOF INDICE. 1. Anagrafica. 2. Caratteristiche Tecniche. 3. Certificazioni. 4. Utilizzo. 5. Posa in Opera. 6.

DK 500V SCHEDA TECNICA ROOF INDICE. 1. Anagrafica. 2. Caratteristiche Tecniche. 3. Certificazioni. 4. Utilizzo. 5. Posa in Opera. 6. INDICE 1. Anagrafica 2. Caratteristiche Tecniche 3. Certificazioni 4. Utilizzo 5. Posa in Opera 6. Dati tecnici 7. Voce di capitolato 1/11 1. ANAGRAFICA CODICE PRODOTTO: GRUPPO: FAMIGLIA: NOME: 1-4010V

Dettagli

INSTALLAZIONE E USO DEI MODULI FOTOVOLTAICI SCHLAEFER

INSTALLAZIONE E USO DEI MODULI FOTOVOLTAICI SCHLAEFER 1 INSTALLAZIONE E USO DEI MODULI FOTOVOLTAICI SCHLAEFER (001_2016_IT rev 1.0 del 01/12/2016) 1. Introduzione Gentile cliente, la ringraziamo innanzitutto per la scelta dei moduli fotovoltaici Schlaefer.

Dettagli

Captatori solari Oertli TERZA 251

Captatori solari Oertli TERZA 251 Captatori solari Oertli TERZA 251 Schwerzenbach, 26 gennaio 2015 Captatori solari Oertli TERZA 251 Sommario 1. Il fabbricante GREENoneTEC 2. I captatori piatti TERZA 251 3. Le diverse possibilità d installazione

Dettagli

Modulo solare. ASM BASIC mono x Wp Wp Wp ALGATEC. suoi vantaggi. ASM BASIC mono x- 6

Modulo solare. ASM BASIC mono x Wp Wp Wp ALGATEC. suoi vantaggi. ASM BASIC mono x- 6 ASM BASIC mono x- 6 suoi vantaggi - Impiego di celle altamente pregiate - garantita secondo le classi di potenza - Collaudo e misurazione singola dei moduli; - Elevata stabilità e rigidezza a torsione

Dettagli

ITIS G. CARDANO GENERATORE FOTOVOLTAICO

ITIS G. CARDANO GENERATORE FOTOVOLTAICO GENERATORE FOTOVOLTAICO CELLA FOTOVOLTAICA Prodotto intermedio della tecnologia fotovoltaica in quanto forniscono tensione e corrente limitate in rapporto a quelli richiesti dagli utilizzatori Sono fragili

Dettagli

VERIFICA SECONDO UNI EN 13374

VERIFICA SECONDO UNI EN 13374 Ferro-met SRL Via Medici 22/24/24a - 25080 Prevalle (BS) Tel. +39 030 6801973 Fax. +39 030 6801163 P.IVA - C.F. - C.C.I.A.A. BS: 01757240989 REA 349144 Cap. Soc. 300.000 Int. Vers. www.ferro-met.com info@ferro-met.com

Dettagli

La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti.

La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Stato di sforzo La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Questo comportamento include deformazioni, fratture e separazione di parti,

Dettagli

Sistema di montaggio su tetti piani verdi. Pacchetto informativo

Sistema di montaggio su tetti piani verdi. Pacchetto informativo Sistema di montaggio su tetti piani verdi Pacchetto informativo Sistema di Montaggio su tetti piani verdi Indice Il sistema di montaggio 100/20...3 Specifiche tecniche...4 Guida rapida di riferimento...5

Dettagli

Analisi dinamica lineare

Analisi dinamica lineare Analisi dinamica lineare 5.1 Introduzione. Nel presente capitolo è illustrata l analisi dinamica lineare del Nuovo Mercato delle Vettovaglie di Livorno secondo la normativa tecnica italiana attualmente

Dettagli

ACQUA PLUS DTH VANTAGGI

ACQUA PLUS DTH VANTAGGI VANTAGGI Esperienza industriale di lungo termine nella produzione di scambiatori di calore Investimento in ricerca e sviluppo attraverso la cooperazione tecnica con istituti universitari Controllo qualità

Dettagli

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA DIREZIONE TECNICA Identificazione n 371231 Esp. 01 Pagina 1 di 8 Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

BISOL Production Ltd., febbraio Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza

BISOL Production Ltd., febbraio Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza BISOL Production Ltd., febbraio 2016. Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Indice INDICE 2 INFORMAZIONI SUL PRODOTTO 3

Dettagli

Progettazione e Sviluppo Prodotti SCHEDA DATI TECNICI

Progettazione e Sviluppo Prodotti SCHEDA DATI TECNICI Pagina 1 di 13 Pagina 2 di 13 INDICE 1 Generalità... 3 1.1 Descrizione generale... 3 1.2 Documenti di riferimento... 3 1.3 Campo di applicazione... 3 2 Prescrizioni costruttive... 4 2.1 Composizione sistema

Dettagli

Esempi di montaggio Varifix 1: Montaggio a muro e soffitto. Montaggio da muro a muro

Esempi di montaggio Varifix 1: Montaggio a muro e soffitto. Montaggio da muro a muro Esempi di montaggio Varifix 1: Montaggio a muro e soffitto 1 staffe feina 2 viti testa martello 3 ancoranti in acciaio 4 collari 5 graffe 6 viti testa martello o barra filettata 7 angolo di giunzione 90

Dettagli

Schöck Isokorb Tipo K

Schöck Isokorb Tipo K Schöck Isokorb Tipo Schöck Isokorb Tipo Adatto a balconi a sbalzo. Trasferisce momenti negativi e forze di taglio positive. Schöck Isokorb Tipo, nella classe portante VV trasferisce momenti negativi nonché

Dettagli

DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE Nº DKFV

DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE Nº DKFV DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE Nº 122014DKFV Nome e codice identificativo: Prodotto: Dekton Nome e indirizzo del produttore: Azienda: Cosentino S.A Indirizzo: Carretera A-334, km 59, CAP 04850 Cantoria (Almería)

Dettagli

2 - PLEION - Manuale di montaggio e messa in funzione del collettore solare X-AIR 14 - Ver. 02 del 29/01/2015

2 - PLEION - Manuale di montaggio e messa in funzione del collettore solare X-AIR 14 - Ver. 02 del 29/01/2015 2 - PLEION - Manuale di montaggio e messa in funzione del collettore solare X-AIR 14 - Ver. 02 del 29/01/2015 Informazioni generali L installazione deve essere effettuata esclusivamente da personale

Dettagli

Azioni sulle strutture portanti Errata-corrige C1 alla norma SIA 261:2014

Azioni sulle strutture portanti Errata-corrige C1 alla norma SIA 261:2014 SIA 261-C1:2019 Costruzione 505 261-C1 Azioni sulle strutture portanti Errata-corrige C1 alla norma SIA 261:2014 Numero di riferimento SN 505261-C1:2019 it Valida a partire da: 2019-08-01 Editore Società

Dettagli

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n.

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n. ANALISI DEI CARICHI (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C10.1. - Paragrafo 1.1 Circ. n. 617/2009) Carichi permanenti Per la determinazione dei pesi propri

Dettagli

Giorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004

Giorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004 CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo di Compositi Fibrorinforzati Capitolo 3: CONCETTI BASILARI DEL

Dettagli

Gennaio Altersol SA. Contrada Vecchia CH 6934 Bioggio

Gennaio Altersol SA. Contrada Vecchia CH 6934 Bioggio Sistemi ad energia solare Schweizer: Descrizioni tecniche. Sistema a collettore solare per tetti piani FK1-H4 Orizzontale Per grossi campi di collettori Gennaio 2008 Montaggio 4 5 1 3 2 (1) Assorbente

Dettagli

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm Un pendolo conico è formato da un sassolino di 53 g attaccato ad un filo lungo 1,4 m. Il sassolino gira lungo una circonferenza di raggio uguale 25 cm. Qual è: (a) la velocità del sassolino; (b) la sua

Dettagli

UTILIZZAZIONE DEL SOSTEGNO NV

UTILIZZAZIONE DEL SOSTEGNO NV Pagina 1 di 8 LINEA ELETTRICA AEREA A 380 kv SEMPLICE TERNA AD Y ISOLAMENTO NORMALE Conduttori Ø 31,5 trinati Zona B EDS 0% Storia delle revisioni Rev. 00 del 03/06/008 Prima emissione. Eseguite modifiche

Dettagli

Azioni della Neve e del Vento. Prof. Fabrizio Mollaioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

Azioni della Neve e del Vento. Prof. Fabrizio Mollaioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Azioni della Neve e del Vento Prof. Fabrizio Mollaioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Si definisce AZIONE ogni causa o insieme di cause capaci di indurre stati limite in una struttura.

Dettagli

DK 500V SCHEDA TECNICA ROOF INDICE 1. DATI E DOCUMENTAZIONE 2. UTILIZZO. 1. Dati e documentazione. 2. Utilizzo. 3. Sistema di ventilazione/accessori

DK 500V SCHEDA TECNICA ROOF INDICE 1. DATI E DOCUMENTAZIONE 2. UTILIZZO. 1. Dati e documentazione. 2. Utilizzo. 3. Sistema di ventilazione/accessori INDICE 1. Dati e documentazione 2. Utilizzo 3. Sistema di ventilazione/accessori 4. Dati Tecnici 5. Voci di capitolato 1. DATI E DOCUMENTAZIONE Codice Descrizione Misure (mm) Peso Pkg / Pallet 1-4010V

Dettagli

POLICRISTALLINO Q250HP

POLICRISTALLINO Q250HP POLICRISTALLINO Q250HP Q250HP 35 Fino a 25 anni di anni garanzia di garanzia sulla sul prodotto potenza Trattamento Nanoclean Tolleranza sulla potenza 0/+6% Testati per classe 1 di reazione al fuoco +25%

Dettagli

STUDIO DI MASSIMA DI UNA STRUTTURA TRASPORTABILE PER UN AEROGENERATORE DI CONCEZIONE INNOVATIVA

STUDIO DI MASSIMA DI UNA STRUTTURA TRASPORTABILE PER UN AEROGENERATORE DI CONCEZIONE INNOVATIVA Università degli Studi di Bologna FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Laboratorio di CAD STUDIO DI MASSIMA DI UNA STRUTTURA TRASPORTABILE PER UN AEROGENERATORE DI CONCEZIONE INNOVATIVA

Dettagli

(riferito a PCI/PCS) % 101,1 / 95,4 100,8 / 95,1 100,5 / 94,8 100,0 / 94,3

(riferito a PCI/PCS) % 101,1 / 95,4 100,8 / 95,1 100,5 / 94,8 100,0 / 94,3 Dati Tecnici UltraOil Tipo (110) (130) (160) (200) Potenzialità nominale con 80/60 C 1 kw 105 124 152 190 Potenzialità nominale con 40/30 C 1 kw 110 130 160 200 Campo potenza utile con 80/60 C kw 77,0-110,0

Dettagli

gancio universale zebra Art

gancio universale zebra Art ZEBRA SOLAR - GAMMA PER IL FISSAGGIO DI PANNELLI FOTOVOLTAICI gancio universale zebra Art. 08 99 8 in acciaio inox A gancio verticale con zigrinatuura per un ottimo fissaggio tra profilo e gancio regolazione

Dettagli

Fino a. 25 anni di anni. garanzia di garanzia. Tolleranza sulla potenza 0/+6% +50% Resistenza Meccanica. pressione di 7500 Pa

Fino a. 25 anni di anni. garanzia di garanzia. Tolleranza sulla potenza 0/+6% +50% Resistenza Meccanica. pressione di 7500 Pa I moduli fotovoltaici Invent Qhp vengono prodotti in Italia, in regime di qualità certificata con una linea automatizzata di elevata capacità produttiva. Il modulo solare Invent Qhp si contraddistingue

Dettagli

Progettazione e Sviluppo Prodotti SCHEDA DATI TECNICI

Progettazione e Sviluppo Prodotti SCHEDA DATI TECNICI Data: 2/2/6 Doc. n. SDT13A1 Rev. 2 del 5/12/11 Pagina 1 di 27 Data: 2/2/6 Doc. n. SDT13A1 Rev. 2 del 5/12/11 Pagina 2 di 27 INDICE 1 Generalità... 3 1.1 Descrizione generale... 3 1.2 Documenti di riferimento...

Dettagli

Moduli Astronergy made in Germany Nessun compromesso sulla qualità

Moduli Astronergy made in Germany Nessun compromesso sulla qualità Moduli Astronergy made in Germany Nessun compromesso sulla qualità 1 CHINT Electric : la ABB cinese Il principale produttore cinese di componenti e apparecchiature elettriche BT, MT e AT 32 anni di attività

Dettagli

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione

Dettagli

Installazione dei tubi flessibili (DIN 20066)

Installazione dei tubi flessibili (DIN 20066) Installazione dei tubi flessibili (DIN 20066) Per garantire la funzionalità, la sicurezza e la durata dei tubi flessibili e dei relativi raccordi è necessario non superare la pressione di esercizio e le

Dettagli

HEMERA. Il sistema completo di copertura coibentata fotovoltaica per tetti a coppi. INNOVATIVO - SI INTEGRA TOTALMENTE CON IL PAESAGGIO.

HEMERA. Il sistema completo di copertura coibentata fotovoltaica per tetti a coppi. INNOVATIVO - SI INTEGRA TOTALMENTE CON IL PAESAGGIO. HEMERA Il sistema completo di copertura coibentata fotovoltaica per tetti a coppi. INNOVATIVO - SI INTEGRA TOTALMENTE CON IL PAESAGGIO. TETTO FOTOVOLTAICO - brevetto pending HEMERA Hemera è ideale sia

Dettagli

Calcolo degli spessori

Calcolo degli spessori Il metodo di dimensionamento dei vetri nelle applicazioni trattate in questo Manuale è conforme alle nome in vigore al momento della redazione. Formula generale Lo spessore teorico minimo ammesso per le

Dettagli

LA MANUTENZIONE. Ing. S.Iannello

LA MANUTENZIONE. Ing. S.Iannello LA MANUTENZIONE Ing. S.Iannello Strumenti di un impianto fotovoltaico Descriviamo in questa sezione alcuni strumenti utilizzati per trasformare e trasferire l energia catturata da ogni impianto fotovoltaico.

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE Introduzione L escursionismo su neve, in tutte le sue forme e modalità, porta il praticante ad accostarsi ad un mondo diverso, fantastico,

Dettagli

Esame di un sistema per finestre in materiale plastico secondo RAL-RG 716/1, paragrafo III : Eurodur 3S con varianti Design, 3K, KM e Kontur

Esame di un sistema per finestre in materiale plastico secondo RAL-RG 716/1, paragrafo III : Eurodur 3S con varianti Design, 3K, KM e Kontur CERTIFICATO D ESAME Nr. 101 24138 Ordine Committente Esame di un sistema per finestre in materiale plastico secondo RAL-RG 716/1, paragrafo III : 2000-01 KÖMMERLING KUNSTSTOFF GmbH Zweibrücker Str. 200

Dettagli

COLLETTORE MODULARE PFM

COLLETTORE MODULARE PFM DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Collettore modulare Plug & Flow (PFM): Può essere montato sia verticalmente che orizzontalmente. Sono disponibili i relativi sistemi di fissaggio per diversi tipi di coperture

Dettagli

Sistema MSP. Hilti. Passione. Performance.

Sistema MSP. Hilti. Passione. Performance. Sistema MSP Hilti. Passione. Performance. Prodotti Ganci per tetto MSP-RH Pagina 204 Ganci per tetto MSP-RH-A Pagina 205 Gancio per tetto MSP-RH-B Pagina 205 Gancio per tetto MSP-RH-S Pagina 206 Gancio

Dettagli

RECINZIONE MOBILE PER CANTIERE MODELLO PESANTE

RECINZIONE MOBILE PER CANTIERE MODELLO PESANTE RECINZIONE MOBILE PER CANTIERE MODELLO PESANTE 3480x2000 RELAZIONE TECNICA INDICE 1. Obiettivo della relazione 3 2. Descrizione della struttura 4 3. Metodologia di calcolo 5 4. Verifica al ribaltamento

Dettagli

1. Scelta dei materiali. 2. Analisi dei carichi. 2.1 Solaio tipo

1. Scelta dei materiali. 2. Analisi dei carichi. 2.1 Solaio tipo 1. Scelta dei materiali Per la scelta dei materiali utilizzati nella progettazione e per la relativa definizione delle loro resistenze di progetto, si richiede di far riferimento alle NTC del 14/01/2008

Dettagli

Dimensioni del telaio di protezione Altezza del telaio di protezione dai supporti: Larghezza del telaio di protezione:

Dimensioni del telaio di protezione Altezza del telaio di protezione dai supporti: Larghezza del telaio di protezione: Scheda 1: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER MOTOAGRICOLE CON STRUTTURA PORTANTE DI TIPO ARTICOLATO O RIGIDO CON POSTO DI GUIDA ARRETRATO CON MASSA COMPRESA FRA 400 kg E 1000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI

Dettagli

Ridurre gli eccessi della pressione Criteri per la selezione degli accessori per i manometri

Ridurre gli eccessi della pressione Criteri per la selezione degli accessori per i manometri Ridurre gli eccessi della pressione Criteri per la selezione degli accessori per i manometri Nonostante la progressiva digitalizzazione delle tecnologie di misura e controllo, i manometri meccanici continuano

Dettagli

SISTEMA PROTEZIONE MARGINE - CLASSE A

SISTEMA PROTEZIONE MARGINE - CLASSE A SISTEMA PROTEZIONE MARGINE - CLASSE A e B FT6 Art. 50610 - Montante Art. 50600 - Supporto Art. 50611 - Prolunga montante accessoria Dispositivo di protezione anticaduta per fissaggio a muro con possibilità

Dettagli

10/98 N/I A seguito delle continue ricerche e sviluppi del prodotto, ci riserviamo il diritto di modificare

10/98 N/I A seguito delle continue ricerche e sviluppi del prodotto, ci riserviamo il diritto di modificare PM/31 Cilindri elastici compatti Semplice effetto Diametro nominale 2 3/4 12 Pollici Funzionamento in assenza di attriti Manutenzione e lubrificazione non richiesta Ideale per corse brevi ed elevati carichi

Dettagli

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE MATERIALI PER L EDILIZIA Prof. L. Coppola MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE Coffetti Denny PhD Candidate Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università

Dettagli

Caratteristiche tecniche

Caratteristiche tecniche Modulo fotovoltaico KANEKA, in silicio amorfo, incorniciato. Caratteristiche tecniche Produzione d'energia elevata anche con alta temperatura e basso irraggiamento 20 anni di garanzia sull'80% della potenza

Dettagli

Il Coppo di Alubel SCHEDA TECNICA. Prodotto in: Alluminio Alluminio preverniciato Acciaio preverniciato Rame

Il Coppo di Alubel SCHEDA TECNICA. Prodotto in: Alluminio Alluminio preverniciato Acciaio preverniciato Rame SCHEDA TECNICA 64 985 197 197 197 197 197 51 10 Prodotto in: Alluminio Alluminio preverniciato Acciaio preverniciato Rame Una lastra a grandi elementi; può essere prodotta, in una unica lunghezza, sino

Dettagli

MANUALE DI MONTAGGIO STAFFE PER PANNELLI SOLARI PIANI ELIOTERM ARIS 2004 2504 PER IMPIANTI A CIRCOLAZIONE FORZATA

MANUALE DI MONTAGGIO STAFFE PER PANNELLI SOLARI PIANI ELIOTERM ARIS 2004 2504 PER IMPIANTI A CIRCOLAZIONE FORZATA MANUALE DI MONTAGGIO STAFFE PER PANNELLI SOLARI PIANI ELIOTERM ARIS 2004 2504 PER IMPIANTI A CIRCOLAZIONE FORZATA VALIDO PER I MODELLI COD. 5231469003388 ELIOTERM ARIS 2004 TELAIO MULTIUSO TEGOLE E ORIZZ

Dettagli

Bruschetta Luciano & C. s.n.c. - Via 6 Martiri, 20 - Megliadino San Vitale (PD) ITALIA 0429.88109

Bruschetta Luciano & C. s.n.c. - Via 6 Martiri, 20 - Megliadino San Vitale (PD) ITALIA 0429.88109 Montaggio semplice e rapido per impianti integrati su ogni copertura BRUSCHETTASOLAR è un sistema di montaggio per l integrazione totale dei moduli fotovoltaici su coperture inclinate. Facile e veloce

Dettagli

CODICE: CODICE:

CODICE: CODICE: UNI EN 795:2002 Dispositivo che utilizza una linea di ancoraggio rigida con un inclinazione sull asse orizzontale non superiore a 15 (misurato tra gli ancoraggi di estremità e gli ancoraggi intermedi in

Dettagli

Il carico da neve sulle strutture secondo le NTC 2018

Il carico da neve sulle strutture secondo le NTC 2018 Il carico da neve sulle strutture secondo le NTC 2018 Le azioni che agiscono su di un opera ingegneristica sono molteplici ed il progettista strutturale deve tenerne conto in fase di dimensionamento dei

Dettagli

SCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI

SCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI SCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata dalla Regione

Dettagli

Green Utility S.p.A. Via G. Mercalli 80 00197 Roma Phone +39 06 8077668 Fax +39 06 8075225 P. IVA 02886140546 Capitale Sociale: 1.000.000,00 i.v.

Green Utility S.p.A. Via G. Mercalli 80 00197 Roma Phone +39 06 8077668 Fax +39 06 8075225 P. IVA 02886140546 Capitale Sociale: 1.000.000,00 i.v. Green Utility S.p.A. Via G. Mercalli 80 00197 Roma Phone +39 06 8077668 Fax +39 06 8075225 P. IVA 02886140546 Capitale Sociale: 1.000.000,00 i.v. Il prodotto sviluppato per il progetto Fiera di Roma Green

Dettagli