OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI DI APPALTO D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ai sensi dell art. 26 commi 1 e 2 del D.Lgs. 81/08. Ditta.

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1 Pag. 1 di 14 OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI DI APPALTO D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ai sensi dell art. 26 commi 1 e 2 del D.Lgs. 81/08 Informativa fornita dall AUSL di Ravenna (Committente) a: Ditta Sede Legale Oggetto del contratto Fornitura triennale di apparecchi ortodontici (fabbricazione e consegna di apparecchi ortodonzia e odontoiatria, su prescrizione degli specialisti o odontoiatri operanti presso gli ambulatori delle Aziende In riferimento ai rapporti di collaborazione in corso tra la ditta Fornitrice e la Committente Azienda USL di Ravenna, inerenti il contratto di cui all oggetto, questi sono da considerarsi mere forniture / servizi di natura intellettuale e pertanto la Committente AUSL ha valutato che, allo stato attuale delle conoscenze, l attività che il Fornitore dovrà svolgere presso la Committenza non presenta e non comporta criticità interferenziali per la salute e la sicurezza dei lavoratori di ambo i contraenti. In ottemperanza a quanto previsto dall art. 26 commi 1 e 2 del D.Lgs. 81/08, si forniscono comunque di seguito le informazioni sui pericoli normalmente presenti e caratteristici della struttura sanitaria AUSL di Ravenna, la cui attività lavorativa è principalmente relativa alla diagnosi e cura delle malattie dei pazienti nei luoghi di degenza e negli ambulatori. Alcuni dei pericoli evidenziati sono presenti solo quando le lavorazioni oggetto dell appalto avvengono in concomitanza o vicino alle normali attività di diagnosi e cura. Nel caso in cui si dovessero ravvisare delle criticità in fase di espletamento del presente appalto, sia da parte del Committente che da parte del Fornitore, il presente documento dovrà essere riformulato con le specifiche integrazioni di valutazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione da adottare conseguentemente.

2 Pag. 2 di 14 SOMMARIO SOMMARIO INFORMAZIONI E NOTIZIE FORNITE SUI PERICOLI PRESENTI NEGLI AMBIENTE DELLA COMMITTENZA DATI DEL COMMITTENTE PERICOLI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DELLA COMMITTENZA EMERGENZA ANTINCENDIO E PRONTO SOCCORSO DISPOSIZIONI GENERALI DI CORRETTO COMPORTAMENTO DATI DEL FORNITORE ALLEGATO Lay out viabilità e lay out sosta per automezzi fornitori MAGAZZINO ECONOMALE AZIENDALE e Magazzino Farmaceutico Pad. F, Servizio Fisica Sanitaria Pad.L e Ospedale, c/o Presidio di Lugo Lay out viabilità e sosta per automezzi fornitori Magazzino Farmaceutico Bl.2, Servizio Fisica Sanitaria Bl.9 e Ospedale c/o Presidio di Ravenna Lay out viabilità e sosta per automezzi fornitori Uff. Farmacia, Servizio Fisica Sanitaria e Ospedale c/o Presidio di Faenza... 14

3 Pag. 3 di INFORMAZIONI E NOTIZIE FORNITE SUI PERICOLI PRESENTI NEGLI AMBIENTE DELLA COMMITTENZA 1.1. DATI DEL COMMITTENTE Azienda USL di Ravenna Sede Legale in Via De Gasperi, RAVENNA Tel Fax Partita IVA: CF: Posizione INAIL Datore di Lavoro: Dott. Andrea De Dorides Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: Dr. Stefano Gaiardi (tel , fa.spp@ausl.ra.it) Rappresentanti dei Lavoratori: Coordinatore Sig. Carlo Galdelli Medici Competenti/Autorizzati: Dott.ssa Francesca Gnudi (tel. amb. Ravenna , tel. amb. Lugo , tel amb. Faenza ) Esperto Qualificato: Ing. Marco Gasperoni (tel. e Fax ) Attività svolta: Sanitaria

4 Pag. 4 di PERICOLI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DELLA COMMITTENZA Si considera che, effettuando di prassi la propria specifica attività in ambienti sanitari ed ospedalieri, per il Fornitore i pericoli del contesto lavorativo in cui effettuerà la presente fornitura, rientrino nei rischi propri specifici del Fornitore medesimo, anche in considerazione del fatto che i percorsi utilizzati per raggiungere i luoghi di intervento sono quelli a disposizione del pubblico e che non è permesso al personale del Fornitore l accesso ad aeree tecniche se non accompagnato da personale AUSL. Pericolo AGENTI BIOLOGICI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI NON IONIZZANTI Informazioni e note E un rischio ubiquitario nelle strutture sanitarie; gli ambienti a rischio maggiore sono i reparti di Malattie Infettive, Pneumologia, Sala Autoptica e Laboratorio di Microbiologia. Le occasioni di esposizione sono legate alla contaminazione di superfici, alla puntura accidentale con taglienti contaminati, all imbrattamento della cute non protetta con liquidi biologici contaminati. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio biologico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati, sono collocati nei reparti e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. Gli agenti biologici più rilevanti da considerarsi in materia di rischio per il personale esposto sono quelli dell Epatite A, Epatite B, Epatite C, HIV, Tubercolosi, Meningite. Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate), oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). L impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi, in forma sigillata e non) avviene sia nelle aree radiologiche tradizionali (Radiologia, Radioterapia) sia in altre Unità Operative e, in particolare, nelle Sale Operatorie, Medicina Nucleare (solo nel P.O. di Faenza), Radioterapia/Brachiterapia (solo nel P.O. di Ravenna), Emodinamica, Endoscopia Digestiva, Cardiologia, Ambulatori Odontoiatrici. L accesso alle Zone Controllate è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica ed è subordinata ad esplicita autorizzazione del personale sanitario. Uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso). Esposizione a radiazioni elettromagnetiche (raggi x o gamma) della stessa natura della luce o delle onde radio, dovute all uso di sistemi ed apparecchiature che comportano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze alte (superiori a GHz). Nei locali destinati a diagnostica con Risonanza Magnetica Nucleare le radiazioni sono dovute a presenza del campo magnetico statico; si impone la massima attenzione poiché esso è SEMPRE ATTIVO: introdurre elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete può condurre a seri danni alle apparecchiature e soprattutto al verificarsi di gravi incidenti qualora all interno sia presente il paziente. In Dermatologia sono presenti attrezzature che emettono raggi UV: la luce diretta è lesiva per l occhio, pertanto devono essere attivate possibilmente

5 Pericolo RADIAZIONI LASER AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI SOSTANZE CRIOGENICHE GAS MEDICALI E TECNICI (in impianti e/o in bombole) Pag. 5 di 14 Informazioni e note senza l assistenza del personale. Ove sia necessario, per brevi periodi, l avvicinamento dell operatore alla macchina, occorre munirsi di schermi specifici (visiere; occhiali anti-uv). Impiego di apparecchi laser di Classe 3 - Rischio medio o Classe 4 - Rischio alto (pericolosi particolarmente per l occhio con osservazione diretta, riflessione speculare, diffusione: emettono un particolare tipo di luce concentrando grandi quantità di energia in un punto preciso. Sono utilizzati in apparecchiature utilizzate in Sala Operatoria e Ambulatori Chirurgici dedicati (Oculistica, Otorinolaringoiatria, Dermatologia, Endoscopia, Fisioterapia, ecc.). Rischio dovuto a presenza/uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e medicinali (soprattutto antiblastici). E costituito dalla possibilità di esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sotto forma di solidi, liquidi, aerosol, vapori. Può essere legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all interazione accidentale con lavorazioni che avvengono nelle vicinanze. E presente soprattutto nei laboratori (analisi, anatomia patologica, ecc.), nelle zone di preparazione e somministrazione antiblastici, nelle zone di disinfezione degli strumenti e nei locali tecnici (personalizzare in relazione ai reparti di ogni singola azienda). Va posta particolare attenzione alle interazioni fra attività che possono comportare rischi di incendio (possibilità di inneschi nelle vicinanze di sostanze chimiche infiammabili o combustibili). Le principali sostanze presenti sono ossigeno, azoto ed elio, i cui pericoli sono prevalentemente legati a: bassa temperatura, che può comportare gravi ustioni da contatto o alterazione delle proprietà fisiche di alcuni materiali (materiali flessibili possono diventare rigidi e fragili in caso di contatto); saturazione dovuta all evaporazione in ambienti chiusi che può provocare stati di asfissia (per azoto: nei casi di concentrazione superiore al 78 %). Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: il trasporto avviene mediante l utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei; lo stoccaggio avviene in ambienti ben aerati e controllati; la manipolazione avviene con l utilizzo da parte degli operatori di appositi DPI antifreddo. Tali sostanze sono maggiormente presenti negli ambienti di Dermatologia, Medicina Trasfusionale, Anatomia Patologica, Dermatologia. Le principali sostanze impiegate sono ossigeno, CO2, miscele di gas, acetilene, protossido, ecc. i cui pericoli sono prevalentemente legati a: -rottura di componenti di impianto e/o di bombole, che può determinare rischi infortunistici e/o rischi di incendio; -esposizione alla sostanza, che può determinare rischi per la salute in base alle proprietà della stessa; Gli impianti fissi di erogazione, le bombole ed i loro componenti vengono installati e periodicamente manutentati da personale abilitato in ottemperanza alle normative vigenti. Le fasi maggiormente pericolose nell utilizzo dei gas si verificano durante: -il trasporto di bombole, che avviene mediante attrezzature idonee (contenitori e/o carrelli). Le bombole sono dotate di dispositivo di protezione del riduttore;

6 Pericolo RIFIUTI PERICOLOSI Pag. 6 di 14 Informazioni e note -lo stoccaggio dei gas a servizio degli impianti fissi, che avviene attraverso depositi esterni opportunamente confinati e segnalati; -il deposito delle bombole, che avviene in depositi esterni dedicati e ancorando le bombole in modo da scongiurare il rischio di cadute accidentali; -la manipolazione, ma effettuata esclusivamente da personale addestrato. Tali sostanze sono presenti in maniera diffusa all interno delle strutture aziendali. I principali rifiuti pericolosi derivanti dalle attività Aziendali sono: - Rifiuti sanitari a rischio infettivo; - Rifiuti sanitari taglienti e pungenti Questi sono contenuti negli appositi contenitori qui sotto rappresentati e detenuti in specifici vani presso le UU.OO. Successivamente vengono conferiti presso le isole ecologiche delle strutture ospedaliere. AMIANTO In base a quanto riportato nell art. 2 del D.M. 06/09/94 (Normative e metodologie tecniche di applicazione dell art. 6, comma 3, e dell art. 12, comma 2 della L. 27/03/92 n 257, relativa alla ces sazione dell uso dell amianto) pubblicata sul S.O.G.U. n 220 del 20 /09/94: la presenza di materiali contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Se invece il materiale viene danneggiato per interventi di manutenzione si verifica un rilascio che costituisce un rischio potenziale. Da analisi effettuate sui materiali sospetti di contenere amianto delle strutture dell AUSL di Ravenna, è risultato che in alcuni di queste (pavimenti, coibentazione di tubazioni del vapore dalle centrali termiche e dell acqua calda e fredda, ecc.) è presente amianto (crisotilo) in matrice compatta prevalentemente concentrati nelle costruzioni originarie degli ospedali. Nell azienda AUSL di Ravenna vi sono inoltre degli ambienti rivestiti da pannelli di Glasal (es. rivestimento delle pareti dell ex Laboratorio Analisi di Faenza), cioè fibrocemento di amianto prodotto con particolari miscele ad alta pressione e particolarmente duro, nonché tettoie esterne costituite da lastre di eternit ondulato. In attesa della rimozione e della ristrutturazione di questi ambienti e di queste zone, si deve prestare particolare attenzione a non lesionare e/o deteriorare i pannelli e le lastre di eternit e a mantenerli il più possibile integri. Sulla base delle indicazioni contenute al punto 2c) del decreto sopra citato, l Azienda si è immediatamente attivata per realizzare il provvedimento di incapsulamento o di confinamento dei materiali se non di riparazione delle zone danneggiate con eliminazione delle cause di potenziale danneggiamento, e/o di eliminazione completa.

7 Pericolo ELETTRICO MOVIMENTAZIONE CARICHI CADUTE E SCIVOLAMENTI RUMORE INCENDIO Pag. 7 di 14 Informazioni e note Per quanto sopra detto è necessario che tutte le attività che possono comportare disturbo ali materiali contenenti amianto (ad es. durante gli interventi di manutenzione) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell U.O. Attività Tecniche ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94. In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi a specifiche norme, verificati e gestiti da personale qualificato. E vietato intervenire o utilizzare energia senza precisa autorizzazione e accordi con l U.O. Attività Tecniche. Movimento delle merci all interno delle Strutture Ospedaliere e Distrettuali. Le movimentazioni avvengono sia manualmente che con mezzi meccanici. I magazzini sono dotati di transpallet, i reparti sono dotati di carrelli e roller. L utilizzo di queste attrezzature di proprietà della committenza è precluso al Fornitore, salvo autorizzazioni specifiche. Possono occasionalmente essere presenti zone con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti, segnalati adeguatamente dalla committenza o da assuntori terzi autorizzati dalla committenza Per lavori in altezza come ad es. attività di pulizia, di manutenzione e di ispezione che vengono svolte a soffitto, per infissi alti, in copertura, è possibile la caduta di oggetti. In relazione alla valutazione dei rischi si evidenzia che sono presenti aree in cui vengono svolte attività che generano livelli di rumore superiori al valore limite di esposizione. In particolare: nei locali dove si esegue la pulizia dello strumentario endoscopico/chirurgico, in relazione all uso di getti di aria compressa. nei lavori meccanici e di falegnameria, durante l uso di attrezzature fisse o portatili all interno delle Centrali termiche durante il funzionamento dei gruppi elettrogeni (per verifica periodica sotto carico o in caso di emergenza) negli ambienti del Centro Stampa In tutti i luoghi di lavoro dell AUSL di Ravenna sono presenti lavoratori specificamente formati alla lotta antincendio, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione in caso di incendio. Le imprese esterne sono comunque invitate ad osservare quanto previsto dal D.M. 10/03/98, in particolare le misure di tipo organizzativo e gestionale quali: - rispetto dell ordine e della pulizia - informazione/formazione dei rispettivi lavoratori - controllo delle misure e procedure di sicurezza Occorrerà, in particolare durante lavori di manutenzione e ristrutturazione, evitare: l accumulo di materiali combustibili od infiammabili l ostruzione delle vie d esodo il bloccaggio delle porte tagliafuoco l uso di sorgenti di innesco (saldature od uso di fiamme libere) o la realizzazione di aperture su componenti resistenti al fuoco.

8 Pericolo Pag. 8 di 14 Informazioni e note Si ricorda e si raccomanda di non bloccare le porte tagliafuoco dei compartimenti antincendio (ad es. degli ascensori, montacarichi, dei locali tecnici, dei corridoi) con cunei o altri mezzi che ne impediscano la chiusura, con ciò vanificandone la funzione protettiva nei confronti di un estensione dell incendio EMERGENZA ANTINCENDIO E PRONTO SOCCORSO In tutti i luoghi di lavoro dell AUSL di Ravenna sono presenti lavoratori formati alla lotta antincendio, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione in caso d incendio. Qualora il personale del Fornitore riscontri situazioni di emergenza (ad es. incendio, fumo, allagamento, fuga di gas, ecc.) che non siano già state rilevate dal personale dell Azienda, dovrà: 1. avvisare immediatamente il personale dipendente AUSL presente; 2. in assenza di personale AUSL comporre da qualsiasi telefono interno in numeri: 199 per l ambito di Faenza, 499 per l ambito di Lugo, 799 per l ambito di Ravenna e rispondere alle domande che verranno poste; 3. mettersi a disposizione del personale AUSL e seguire le indicazioni ricevute; 4. in caso di evacuare dalla struttura, seguire le indicazioni impartite dal personale dell AUSL e la cartellonistica di esodo presente; allontanarsi senza gridare e senza ingombrare le vie d esodo con ostacoli di alcun tipo ed evitando di trasportare oggetti non strettamente personali. Il personale esterno (non AUSL) è autorizzato all uso di estintori a polvere o a CO 2 presenti in loco solo ed unicamente se specificatamente formato ed addestrato all antincendio DISPOSIZIONI GENERALI DI CORRETTO COMPORTAMENTO Il personale del Fornitore (e dei Corrieri), per poter accedere ed operare nelle aree e negli edifici di pertinenza dell Azienda Committente, deve: essere individuabile nominativamente, mediante esposizione di apposito tesserino di riconoscimento; concordare le tempistiche (Es: giorni ed orari di accesso ai locali del Committente) con i riferimenti Aziendali forniti in sede di aggiudicazione onde evitare eventuali interferenze con l attività dell Azienda USL Committente e Ditte terze; visionare le planimetrie di evacuazione rapida in caso di emergenza apposte in prossimità dei luoghi in cui verranno svolti i lavori e deve prendere fisicamente visione delle vie di esodo prima dell inizio della propria attività; accedere alle aree aziendali seguendo scrupolosamente i dettami previsti dall Azienda Committente onde evitare eventuali interferenze con percorsi pedonali e/o dedicati alle emergenze; disporre ed attuare, prima dell inizio dei lavori, tutte le necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla tutela della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro (opere provvisionali, delimitazioni, recinzioni, segnaletica, dispositivi di protezione individuale, ecc.) sia per i rischi propri, sia per quelli specificatamente individuati dal Committente ai fini dell eliminazione dei rischi interferenti; scaricare il proprio materiale, se necessario, nel luogo indicato all atto dell aggiudicazione e/o dal personale AUSL presente in loco;

9 Pag. 9 di 14 effettuare la movimentazione di materiale in sicurezza con l utilizzo, se necessario, di appositi carrelli o ausili di proprietà del Fornitore medesimo e non di proprietà della Committenza; consultare sempre, per gli interventi su impianti/attrezzature e/o macchinari, i libretti di istruzione tecnica e/o i referenti tecnici di competenza della Committenza, prima dell inizio dei lavori e deve accertarsi che il fermo macchina/impianto e/ attrezzatura non possa essere di pregiudizio dell incolumità fisica del personale, dei pazienti e dei visitatori e non vada ad inficiare l organizzazione dei singoli settori della Committenza. In caso di necessità di fermo macchina/impianto, deve preventivamente programmare l intervento con i referenti tecnici e sanitari della Committenza; attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall apposita segnaletica e cartellonistica specifica presente (deposito infiammabili, zona protetta, contaminazione biologica, pericolo carichi sospesi, ecc.) sia all esterno che all interno delle strutture della Committenza; seguire le istruzioni del personale in servizio dell Azienda USL Committente in caso di evento pericoloso per persone o cose (ad esempio, incendio, scoppio, allagamento, emergenza ecc.) e in caso di evacuazione; utilizzare, se del caso, i servizi igienici riservati agli utenti/personale opportunamente segnalati e facilmente identificabili; utilizzare, solo in caso di emergenza, gli apparecchi telefonici disponibili nelle unità operative e nei singoli settori lavorativi; contattare, per problematiche tecniche, gli operatori tecnici reperibili dell Azienda Committente; essere formato ed informato, in particolare se non di nazionalità italiana, sul significato della segnaletica/cartellonistica di sicurezza e di emergenza secondo la normativa italiana vigente, ai fini della corretta gestione dell emergenza da parte della Committenza stessa; e contemporaneamente, non deve: ingombrare i percorsi di esodo e le uscite di emergenza con mezzi, materiali e/o attrezzature; abbandonare materiali e/o attrezzature che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro, se non autorizzati e in condizioni di sicurezza; abbandonare materiali e/o attrezzature in posizione di equilibrio instabile o, qualora ciò fosse indispensabile, deve segnalarne la presenza; usare i materiali e/o attrezzature di proprietà della Committenza senza specifica autorizzazione; inoltre E VIETATO: fumare e utilizzare fiamme libere all interno degli ambienti della Committenza ed in prossimità degli accessi, secondo quanto regolamentato con apposita segnaletica; gettare mozziconi, sigarette e materiale infiammabile nelle aree ed in prossimità delle aree della Committenza; a qualsiasi lavoratore della Committenza e del Fornitore, assumere presso l Azienda USL Committente e durante l orario di lavoro, alcool in qualsiasi quantità nonché sostanze stupefacenti.

10 2. DATI DEL FORNITORE Ragione Sociale Sede Legale Via n. Pag. 10 di 14 Tel. Fax P.IVA C.F. Iscrizione C.C.I.A.A. Posizione INAIL Datore di Lavoro (ai sensi del DLgs. N. 81/2008 e smi) Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione Tel. Medico Competente Rappresentante/i dei Lavoratori o dichiarazione di adesione all Organismo Territoriale Specifico Breve descrizione dell attività svolta presso la Committenza e modalità lavorative del Fornitore: Per lo svolgimento dell attività/servizio di mera fornitura o consegna di materiali e/o di attrezzature oggetto del presente appalto, il Fornitore prevede l utilizzo di: automezzi e personale propri automezzi e personale di Corrieri specificare denominazione Il Fornitore che per le attività di consegna materiali e/o attrezzature all AUSL, fa ricorso all utilizzo di Corrieri, deve obbligatoriamente mettere a conoscenza i Corrieri medesimi dei contenuti del presente documento, anche ed eventualmente consegnandone copia integrale, al fine di garantirne il rispetto da parte di tutti i soggetti coinvolti. Presa visione Il Fornitore dichiara che il proprio personale (o Corriere) che svolge l attività presso gli ambienti della Committenza in regime di appalto e/o subappalto: è stato idoneamente informato e formato sui rischi specifici della propria attività lavorativa (ai sensi del capo III sez.iv art del D.Lgs 81/2008), è identificabile mediante apposita tessera di riconoscimento (ai sensi del capo III sez.i art 26 comma 8 del D.Lgs 81/2008) corredata di fotografia e contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro, comprende la lingua italiana e conosce la segnaletica di sicurezza e di emergenza come da normativa vigente. data Firma e timbro del Datore di Lavoro Fornitore (DdL ai sensi del DLgs. n. 81/2008 e smi) N.B. Il presente documento è da compilare e sottoscrivere a cura del Fornitore e da inviare al Responsabile dell Appalto dell AUSL Committente

11 Pag. 11 di 14 Allegato 1 Lay out viabilità e lay out sosta per automezzi fornitori MAGAZZINO ECONOMALE AZIENDALE e Magazzino Farmaceutico Pad. F, Servizio Fisica Sanitaria Pad.L e Ospedale, c/o Presidio di Lugo Ingresso v.le MASI

12 Pag. 12 di 14

13 Pag. 13 di 14 Lay out viabilità e sosta per automezzi fornitori Magazzino Farmaceutico Bl.2, Servizio Fisica Sanitaria Bl.9 e Ospedale c/o Presidio di Ravenna

14 Pag. 14 di 14 Lay out viabilità e sosta per automezzi fornitori Uff. Farmacia, Servizio Fisica Sanitaria e Ospedale c/o Presidio di Faenza Ingresso Ospedale da v.le Stradone n.9 punto sosta fornitori Pronto Soccorso

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