Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto Sistemi di arresto caduta Guida per la selezione e l uso

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1 NORMA ITALIANA Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto Sistemi di arresto caduta Guida per la selezione e l uso UNI LUGLIO 2005 Personal protective equipment against falls from a height Fall arrest systems Guidelines for selection and use La norma ha lo scopo di fornire linee guida per l individuazione e l uso dei dispositivi di protezione individuale destinati a proteggere l utilizzatore contro le cadute dall alto, da utilizzarsi eventualmente combinati tra di loro per formare i "sistemi di arresto caduta". TESTO ITALIANO ICS UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B Milano, Italia UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell UNI. Pagina I

2 PREMESSA La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Sicurezza La Commissione Centrale Tecnica dell UNI ha dato la sua approvazione il 30 settembre La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell UNI, con delibera del 27 maggio Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione per l eventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI Pagina II

3 INDICE 0 INTRODUZIONE 1 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2 3 TERMINI E DEFINIZIONI 2 4 VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CADUTA DALL ALTO Analisi del rischio di caduta dall alto Tipologie di rischi Esposizione ai rischi Riduzione dei rischi... 6 figura 1 Analisi del rischio di caduta dall alto: schema metodologico generale indicante le fasi di eliminazione e di riduzione dei rischi professionali specifici Piano di emergenza CLASSIFICAZIONE 7 figura 2 Suddivisione dei DPI da utilizzare in luoghi di lavoro in quota DESCRIZIONE DI SISTEMI, SOTTOSISTEMI E COMPONENTI DELLE ATTREZZATURE DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO Sistemi di arresto caduta... 8 figura 3 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata con cordino corto al dispositivo anticaduta su una linea di ancoraggio rigida per salite lungo pali, scale e tralicci...9 figura 4 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata con cordino con assorbitore di energia al dispositivo anticaduta su una linea di ancoraggio flessibile...10 figura 5 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata ad un dispositivo anticaduta di tipo retrattile...11 figura 6 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata ad un cordino con assorbitore di energia Imbracatura per il corpo figura 7a Esempi di imbracatura per il corpo - Imbracatura con cintura di posizionamento sul lavoro figura 7b Esempi di imbracatura per il corpo - Imbracatura senza cintura di posizionamento sul lavoro Cordini e assorbitori di energia Connettori Cinture e cordini di posizionamento sul lavoro e/o di trattenuta REQUISITI GENERALI PER LA SELEZIONE DEI SISTEMI DI ARRESTO CADUTA Generalità Requisiti Tipologie di caduta figura 8 Situazioni tipiche per tipologie di caduta Selezione dei sistemi di arresto caduta figura 9 Priorità dei livelli di protezione delle cadute dall alto Selezione delle imbracature per il corpo, cinture, cordini ed accessori prospetto 1 Uso di dispositivi e componenti anticaduta e di posizionamento Selezione dei dispositivi anticaduta figura 10 Limiti operativi del dispositivo anticaduta di tipo retrattile Selezione delle linee di ancoraggio orizzontali figura 11 Linea di ancoraggio flessibile con due punti di ancoraggio mobili e ancoraggio fisso UNI Pagina III

4 figura 12 Effetto pendolo Selezione degli ancoraggi prospetto 2 Requisiti di resistenza degli ancoraggi per i dispositivi anticaduta prospetto 3 Requisiti di resistenza degli ancoraggi a corpo morto figura 13 Ancoraggio a cravatta Spazio libero di caduta in sicurezza figura 14 Determinazione del minimo spazio libero di caduta figura 15 Effetto del disassamento laterale rispetto al punto di ancoraggio Distanza di caduta libera figura 16 Esempi di caduta libera figura 17 Esempio di disallineamento tra punto di caduta e punto di attacco UTILIZZO DEI SISTEMI DI ARRESTO CADUTA Generalità figura 18 Esempi di protezione da caduta da piattaforme mobili Uso in sicurezza dei sistemi di arresto caduta indicati nel punto Uso in sicurezza delle imbracature per il corpo, cordini e elementi di attacco figura 19 Connettori usati impropriamente, sollecitazioni di flessione figura 20 Connettori usati impropriamente, carichi non in asse con la spina figura 21 Uso dei connettori Uso in sicurezza dei dispositivi anticaduta figura 22 Esempi di ancoraggio figura 23 Ancoraggio non in asse rispetto al punto di caduta Uso in sicurezza delle linee di ancoraggio orizzontali Uso in sicurezza degli ancoraggi figura 24 Effetto pendolo figura 25 Ancoraggi di deviazione figura 26 Fermi sul bordo ISPEZIONE, IMMAGAZZINAMENTO, TRASPORTO E MANUTENZIONE Ispezione prospetto 4 Sommario dei requisiti di ispezione prospetto 5 Lista di controllo dei singoli componenti prospetto 6 Lista di controllo dei singoli componenti di dispositivi anticaduta Immagazzinamento e trasporto Manutenzione Registrazione delle ispezioni, manutenzioni periodiche e straordinarie prospetto 7 Scheda di manutenzione BIBLIOGRAFIA 47 UNI Pagina IV

5 0 INTRODUZIONE I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall alto e ad altri gravi infortuni sul lavoro, che rappresentano una percentuale elevata del numero di infortuni, soprattutto mortali. Il miglioramento della sicurezza, dell igiene e della salute sul luogo di lavoro è un obiettivo essenziale, per il cui conseguimento le Direttive europee costituiscono il mezzo più appropriato, insieme alle disposizioni nazionali vigenti. La presente norma vuole essere un contributo concreto al miglioramento della sicurezza sul lavoro fornendo, al datore di lavoro e agli operatori della sicurezza, le indicazioni relative ai contenuti minimi del documento di valutazione dei rischi ed i criteri per l individuazione e l uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) contro le cadute dall alto. Tali dispositivi di protezione individuale, in conformità all art. 41 del Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626 e successive modifiche ed integrazioni, "devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro". Sono state prese in considerazione le seguenti aree di intervento: valutazione dei rischi di caduta dall alto, descrizione dei sistemi di arresto caduta, scelta, uso, ispezione, manutenzione, immagazzinamento e trasporto degli stessi. Nei casi in cui i lavori in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza ed in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, devono essere scelte attrezzature di lavoro idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure dando priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale. Quando, queste misure da sole non bastano ad evitare o ridurre sufficientemente i rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, in relazione alla quota ineliminabile di rischio residuo, subentra l obbligo del ricorso ai dispositivi di protezione individuale (DPI). Per l individuazione di un idoneo dispositivo di protezione individuale è indispensabile la determinazione preliminare della natura e dell entità dei rischi residui ineliminabili sul luogo di lavoro, con particolare riguardo ai seguenti elementi: durata e probabilità del rischio, tipologia dei possibili pericoli per i lavoratori, condizioni lavorative. Poiché non esistono dispositivi di protezione individuale capaci di proteggere dalla totalità o almeno dalla maggior parte dei rischi lavorativi senza provocare impedimenti inaccettabili, nella scelta del dispositivo più adatto si dovrà cercare la migliore soluzione di compromesso fra la massima sicurezza possibile e le esigenze di confortevolezza. Gli obblighi del datore di lavoro, riguardanti l uso dei dispositivi di protezione individuale, sono determinati al titolo IV del Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626, art. 43. Gli obblighi dei lavoratori, riguardanti l uso dei dispositivi di protezione individuale sono determinati al titolo IV del Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626, art. 44. Inoltre, il succitato Decreto Legislativo all art. 40, comma 1, dispone che "si intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo" e all art. 43 comma 5, dispone che l utilizzatore di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto sia soggetto all addestramento. I dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto sono classificati in III categoria (protezione da rischi di morte o di lesioni gravi e a carattere permanente) come definite nel Decreto Legislativo 4 dicembre 1992, n 475. Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto, si deve considerare dispositivo di protezione individuale non la sola parte dell attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore, ma l intero sistema di arresto caduta completo di ogni complemento o accessorio (collegamento) raccordabile ad un punto di ancoraggio sicuro. UNI Pagina 1

6 Nel punto è riportato un elenco non esaustivo di lavori per i quali trovano impiego i sistemi di arresto caduta. 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma ha lo scopo di fornire linee guida per l individuazione e l uso dei dispositivi di protezione individuale destinati a proteggere l utilizzatore contro le cadute dall alto, da utilizzarsi eventualmente combinati tra di loro per formare i "sistemi di arresto caduta". Essa fornisce inoltre indicazioni che possono essere utilizzate per la redazione del documento di valutazione dei rischi e la susseguente individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, come richiesto dalla legislazione vigente 1). La presente norma indica una metodologia per la valutazione dei rischi nel lavoro in quota quando, contro il rischio di caduta dall alto, si utilizzano sistemi di arresto caduta. La presente norma non si applica ai sistemi per il posizionamento sul lavoro e/o trattenuta (cinture di posizionamento sul lavoro e di trattenuta e cordini di posizionamento sul lavoro conformi alla UNI EN 358) e ai dispositivi di discesa (conformi alla UNI EN 341). Tali dispositivi sono menzionati nel testo unicamente a scopo informativo. Il contenuto della presente norma non esime dalla necessità di porre a confronto le indicazioni date con le reali condizioni e le esigenze di protezione di ogni specifico ambiente di lavoro. Il compito di proteggere dai rischi residui che non siano derivanti da quelli di caduta dall alto, deve essere affidato ad un ulteriore dispositivo di protezione individuale. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI EN 341 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Dispositivi di discesa UNI EN 358 Dispositivi di protezione individuale per il posizionamento sul lavoro e la prevenzione delle cadute dall alto - Cinture di posizionamento sul lavoro e di trattenuta e cordini di posizionamento sul lavoro UNI EN 363 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Sistemi di arresto caduta UNI EN 795 Protezione contro le cadute dall alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove 3 TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni seguenti. 3.1 assorbitore di energia: Elemento o componente di un sistema di arresto caduta progettato per dissipare l energia cinetica sviluppata durante una caduta dall alto [UNI EN 363]. 1) Al momento della pubblicazione della presente norma sono in vigore il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626 e successive modifiche ed integrazioni ed il Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n 494 e successive modifiche ed integrazioni. UNI Pagina 2

7 3.2 cintura di posizionamento sul lavoro: Componente che circonda il corpo composto da elementi che, disposti e montati in modo adeguato con un cordino di posizionamento sul lavoro, sostengono l utilizzatore in altezza durante il lavoro consentendogli di poter lavorare con entrambe le mani libere. Questo componente non è destinato all arresto delle cadute. 3.3 cintura di trattenuta: Componente che circonda il corpo composto da elementi che, disposti e montati in modo adeguato con un cordino di trattenuta, limitano il movimento in orizzontale dell utilizzatore impedendo il raggiungimento di posizioni a rischio di caduta dall alto durante il lavoro. Questo componente non è destinato all arresto delle cadute. 3.4 componente: Parte di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, marcatura e informazioni fornite dal fabbricante. Supporti per il corpo e cordini sono esempi di componenti dei sistemi [UNI EN 363]. 3.5 connettore: Elemento di collegamento o componente di un sistema di arresto caduta. 3.6 cordino: Elemento di collegamento o componente di un sistema di arresto caduta. Un cordino può essere costituito da una corda di fibra sintetica, una fune metallica, una cinghia o una catena [UNI EN 363]. Nota Nella legislazione vigente può essere definito "organo di trattenuta". 3.7 cordino di posizionamento sul lavoro: Componente usato per collegare una cintura ad un punto di ancoraggio, o a una struttura, circondandola, costituendo un mezzo di supporto [UNI EN 358]. Questo componente non è destinato all arresto delle cadute. 3.8 cordino retrattile: Elemento di collegamento di un dispositivo anticaduta di tipo retrattile. Un cordino retrattile può essere costituito da una fune metallica, una cinghia o una corda di fibra sintetica e può avere una lunghezza maggiore di 2 m [UNI EN 363]. 3.9 dispositivo anticaduta di tipo guidato: Dispositivo anticaduta dotato di funzione autobloccante e sistema di guida. Il dispositivo anticaduta di tipo guidato si muove lungo una linea di ancoraggio, accompagna l utilizzatore senza necessità di una regolazione manuale durante i cambiamenti di posizione verso l alto o verso il basso e, in caso di caduta, si blocca automaticamente sulla linea di ancoraggio [UNI EN 363] dispositivo anticaduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio flessibile: Sottosistema costituito da una linea di ancoraggio flessibile, da un dispositivo anticaduta di tipo guidato autobloccante fissato alla linea di ancoraggio flessibile e da un connettore o un cordino terminato in un connettore. Una funzione di dissipazione di energia può essere installata tra il dispositivo anticaduta e la linea di ancoraggio oppure un assorbitore di energia può essere incorporato nel cordino o nella linea di ancoraggio [UNI EN 363] dispositivo anticaduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio rigida: Sottosistema costituito da una linea di ancoraggio rigida, da un dispositivo anticaduta di tipo guidato autobloccante fissato alla linea di ancoraggio rigida e da un connettore o un cordino terminato in un connettore. Una funzione di dissipazione di energia può essere installata tra il dispositivo anticaduta e la linea di ancoraggio oppure un assorbitore di energia può essere incorporato nel cordino o nella linea di ancoraggio [UNI EN 363] dispositivo anticaduta di tipo retrattile: Dispositivo anticaduta dotato di funzione autobloccante e di sistema automatico di tensione e di ritorno del cordino, ovvero del cordino retrattile. Una funzione di dissipazione di energia può essere incorporata nel dispositivo stesso oppure un assorbitore di energia può essere incorporato nel cordino retrattile [UNI EN 363]. UNI Pagina 3

8 3.13 dispositivo di ancoraggio: Elemento o serie di elementi o componenti contenente uno o più punti di ancoraggio dispositivo di protezione individuale (DPI): Qualsiasi prodotto che ha la funzione di salvaguardare la persona che l indossa o comunque lo porta con sé da rischi per la salute e la sicurezza, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo dispositivo di protezione individuale (DPI) contro le cadute dall alto: Dispositivo atto ad assicurare una persona ad un punto di ancoraggio in modo tale da prevenire o arrestare in condizioni di sicurezza una caduta dall alto [UNI EN 363] distanza di arresto: Distanza verticale H, in metri, misurata sul punto mobile di supporto del carico del sottosistema di collegamento dalla posizione iniziale (inizio della caduta libera) alla posizione finale (equilibrio dopo l arresto), escludendo gli spostamenti dell imbracatura per il corpo e del relativo elemento di fissaggio [UNI EN 363] distanza orizzontale: Distanza orizzontale A, in metri, misurata tra il lato frontale della linea di ancoraggio e il punto di supporto del carico del connettore destinato ad essere fissato all imbracatura per il corpo [UNI EN 363] elemento: Parte di un componente o di un sottosistema. Corde, cinghie, elementi di attacco, accessori e linee di ancoraggio sono esempi di elementi [UNI EN 363] elemento di dissipazione di energia: Elemento di un sottosistema di collegamento che ha lo scopo di arrestare la caduta. Nel dispositivo anticaduta, nel cordino o nella linea di ancoraggio può essere incorporato un elemento di dissipazione di energia forza frenante: Forza massima F max, in kilonewton, misurata sul punto di ancoraggio o sulla linea di ancoraggio durante il periodo di frenatura della prova delle prestazioni dinamiche [UNI EN 363] gancio: Connettore con sistema di chiusura automatico e sistema di bloccaggio automatico o manuale imbracatura per il corpo: Supporto per il corpo che ha principalmente lo scopo di arrestare la caduta, cioè un componente di un sistema di arresto caduta. L imbracatura per il corpo può comprendere cinghie, accessori, fibbie o altri elementi disposti e assemblati opportunamente per sostenere tutto il corpo di una persona e tenerla durante una caduta e dopo l arresto della caduta [UNI EN 363] lavoro in quota: Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza maggiore di 2 m rispetto ad un piano stabile linea di ancoraggio: Elemento di collegamento specificato per un sottosistema con dispositivo anticaduta di tipo guidato [UNI EN 363] linea di ancoraggio flessibile: Elemento di collegamento specificato per un sottosistema con dispositivo anticaduta di tipo guidato. Una linea di ancoraggio flessibile può essere una corda di fibra sintetica o una fune metallica ed è destinata ad essere fissata ad un punto di ancoraggio superiore [UNI EN 363] linea di ancoraggio rigida: Elemento di collegamento specificato per un sottosistema con dispositivo anticaduta di tipo guidato. Una linea di ancoraggio rigida può essere una rotaia o una fune metallica ed è destinata ad essere fissata ad una struttura in modo che i movimenti laterali della linea siano limitati [UNI EN 363] moschettone: Tipo particolare di gancio punto di attacco/distacco: Punto sulla linea di ancoraggio in cui può essere attaccato o staccato il dispositivo anticaduta di tipo guidato [UNI EN 363]. UNI Pagina 4

9 3.29 sistema di arresto caduta: Dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall alto comprendente un imbracatura per il corpo e un sottosistema di collegamento ai fini dell arresto caduta [UNI EN 363] sottosistema: Gruppo di elementi e/o componenti che costituiscono una parte notevole di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, marcatura e informazioni fornite dal fabbricante [UNI EN 363]. 4 VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CADUTA DALL ALTO 4.1 Analisi del rischio di caduta dall alto Nei lavori in quota, dove i lavoratori sono esposti a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall alto, e quando il dislivello è maggiore di quello imposto dalla legislazione vigente, devono essere adottate misure di protezione collettive (parapetti, impalcati, reti, ecc.). I rischi residui devono essere eliminati o ridotti mediante l uso di dispositivi di protezione individuale (nel seguito denominati "DPI") di posizionamento o di arresto caduta. 4.2 Tipologie di rischi Nei lavori in quota l utilizzatore è esposto a rischi sia di caduta dall alto o strettamente connessi ad essa, sia di natura diversa in relazione all attività specifica da svolgere e che possono essere causa di morte o lesioni al corpo o danni alla salute. Si individuano le seguenti tipologie: a) rischio prevalente di caduta a seguito di caduta dall alto; b) rischio susseguente alla caduta derivante da: - oscillazione del corpo con urto contro ostacoli ("effetto pendolo"), - arresto del moto di caduta per effetto delle sollecitazioni trasmesse dall imbracatura sul corpo, - sospensione inerte del corpo dell utilizzatore che resta appeso al dispositivo di arresto caduta e da tempo di permanenza in tale posizione; c) rischio connesso al DPI anticaduta derivante da: - non perfetta adattabilità del DPI, - intralcio alla libertà dei movimenti causato dal DPI stesso, - inciampo su parti del DPI; d) rischio innescante la caduta derivante da: - insufficiente aderenza delle calzature, - insorgenza di vertigini, - abbagliamento, - scarsa visibilità, - colpo di calore o di sole, - rapido abbassamento della temperatura; e) rischio specifico dell attività lavorativa: - di natura meccanica (bordi spigolosi, attrezzi taglienti, caduta di oggetti, ecc.), - di natura termica (scintille, fiamme libere, ecc.), - di natura chimica, - di natura elettrica; f) rischio di natura atmosferica derivante da: - vento, pioggia o ghiaccio su superfici di calpestio, ecc. UNI Pagina 5

10 4.3 Esposizione ai rischi In ogni istante dell attività lavorativa l esposizione ai rischi, specialmente se tali rischi non sono tempestivamente percepibili dall utilizzatore prima dell evento e se gli effetti dell evento possono procurare morte o lesioni permanenti, deve essere nulla. Si sottolinea l importanza di non sottovalutare il rischio di sospensione inerte in condizioni di incoscienza, in quanto possibile causa di complicazioni che possono compromettere le funzioni vitali; in tali condizioni, tempi di sospensione anche minori di 30 min, possono portare a gravi malesseri a causa dell azione dell imbracatura. Il documento di valutazione dei rischi e il piano operativo devono prevedere, oltre il rischio di caduta dall alto, anche il rischio di sospensione inerte e devono indicare le misure o gli interventi di emergenza che riducano il tempo di sospensione inerte a pochi minuti. 4.4 Riduzione dei rischi Ai fini della prevenzione degli infortuni e dei rischi per la salute, deve essere attribuita importanza prioritaria ai provvedimenti d ordine tecnico-organizzativo diretti ad eliminare o ridurre sufficientemente i pericoli alla fonte ed a proteggere i lavoratori mediante mezzi di protezione collettivi. Tuttavia, ove queste misure da sole non bastino ad evitare o ridurre sufficientemente i rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, in relazione alla quota ineliminabile di rischio residuo, subentra l obbligo del ricorso ai DPI. La figura 1 mostra una metodologia di individuazione, di eliminazione e riduzione dei rischi specifici professionali. figura 1 Analisi del rischio di caduta dall alto: schema metodologico generale indicante le fasi di eliminazione e di riduzione dei rischi professionali specifici UNI Pagina 6

11 4.5 Piano di emergenza Deve essere predisposta, nell ambito della valutazione dei rischi, una procedura che preveda l intervento di emergenza in aiuto dell utilizzatore, rimasto sospeso al sistema di arresto caduta, che necessiti di assistenza o aiuto da parte di altri lavoratori. Quindi, nel caso in cui nei lavori in quota si renda necessario l uso di un sistema di arresto caduta, all interno dell unità di lavoro deve essere prevista la presenza di lavoratori che posseggano la capacità operativa di garantire autonomamente l intervento di emergenza in aiuto all utilizzatore sospeso al sistema di arresto caduta. Nel caso in cui, a seguito di analisi del rischio e della conformità dei luoghi di lavoro, si ritiene che non sia possibile operare in maniera autonoma, deve essere determinata un apposita procedura del soccorso pubblico. 5 CLASSIFICAZIONE I DPI da utilizzare sui luoghi di lavoro dove esiste il rischio di caduta si possono suddividere come segue (vedere figura 2): a) posizionamento sul lavoro e prevenzione della caduta dall alto: - sistemi di posizionamento sul lavoro destinati solamente a sostenere chi deve operare in altezza con sostegno su pali o altre strutture consentendo di poter lavorare con entrambe le mani libere (guardafili e altri addetti). Questi sistemi non sono destinati all arresto delle cadute; b) contro le cadute dall alto - sistemi di arresto caduta: - dispositivi destinati ad arrestare le cadute che comprendono un imbracatura per il corpo, un assorbitore di energia ed un collegamento. Tali dispositivi devono essere collegati ad un punto di ancoraggio; c) contro le cadute dall alto - dispositivi di discesa: - dispositivi di salvataggio per mezzo dei quali una persona può scendere da sola, o con l assistenza di una seconda persona, a velocità limitata da una posizione elevata ad una posizione più bassa. figura 2 Suddivisione dei DPI da utilizzare in luoghi di lavoro in quota UNI Pagina 7

12 6 DESCRIZIONE DI SISTEMI, SOTTOSISTEMI E COMPONENTI DELLE ATTREZZATURE DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO 6.1 Sistemi di arresto caduta Sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta di tipo guidato su linea rigida Il sistema è costituito da un imbracatura per il corpo e da un dispositivo vincolato ad una guida fissa, sostanzialmente verticale rigida, che si può muovere lungo tale guida per seguire il movimento dell utilizzatore. L utilizzatore è vincolato al dispositivo per mezzo di un connettore o di un cordino corto terminante con un connettore e un sistema di leveraggio che aziona il dispositivo nel caso di caduta. Se il dispositivo anticaduta non dispone di una funzione di dissipazione di energia, può essere incorporato nel cordino o nella linea di ancoraggio un assorbitore di energia. Il vincolo al dispositivo nel caso di linea rigida deve essere effettuato tramite l attacco sternale (vedere figura 3). Il dispositivo anticaduta di tipo guidato si muove lungo la linea di ancoraggio, accompagna l utilizzatore senza la necessità di regolazioni manuali durante i cambiamenti di posizione verso l alto e, per alcuni anche verso il basso e, in caso di caduta, si blocca automaticamente sulla linea di ancoraggio. La linea di ancoraggio rigida può essere una rotaia o una fune metallica ed è fissata ad una struttura in modo che i movimenti laterali della stessa siano limitati. Per limitare i movimenti laterali la linea di ancoraggio rigida deve essere fissata ad una struttura a intervalli definiti, oppure le due estremità della fune metallica di ancoraggio devono essere fissate ad una struttura e la fune metallica deve essere tesa. La linea di ancoraggio è progettata in modo da permettere il movimento del dispositivo anticaduta di tipo guidato soltanto nelle direzioni prescritte e in modo da impedire la separazione involontaria. Tutti i punti di attacco/distacco della linea di ancoraggio rigida sono dotati di un fine corsa o sono predisposti in modo da poter essere dotati di un fine corsa per impedire che il dispositivo anticaduta di tipo guidato si distacchi involontariamente dalla linea di ancoraggio. Il cordino può essere costituito da una corda di fibra sintetica, una cinghia, una fune metallica o una catena. Il dispositivo anticaduta deve essere dotato di un connettore o di un connettore posto all estremità di un cordino. Se il dispositivo anticaduta è solamente equipaggiato con un connettore, esso può essere permanentemente fissato al dispositivo anticaduta o essere rimovibile dallo stesso. Quando il dispositivo anticaduta è dotato di un cordino, una estremità del cordino deve essere permanentemente connessa al dispositivo stesso, mentre l altra estremità deve terminare con un connettore. Il fabbricante deve specificare la lunghezza necessaria del cordino riportandola nelle informazioni che accompagnano il prodotto. Se il dispositivo anticaduta di tipo guidato è dotato di un dispositivo di apertura, quest ultimo deve essere progettato in modo che possa essere attaccato o staccato soltanto eseguendo almeno due azioni manuali consecutive volontarie. UNI Pagina 8

13 figura 3 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata con cordino corto al dispositivo anticaduta su una linea di ancoraggio rigida per salite lungo pali, scale e tralicci Legenda 1 Punto di attacco/distacco/fine corsa 2 Linea di ancoraggio rigida 3 Staffa 4 Dispositivo anticaduta di tipo guidato 5 Cordino 6 Imbracatura per il corpo con attacco sternale Sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta di tipo guidato su linea flessibile Il sistema è costituito da un imbracatura per il corpo e da un sottosistema comprendente una linea di ancoraggio flessibile, un dispositivo anticaduta di tipo guidato autobloccante fissato alla linea di ancoraggio flessibile e un connettore o un cordino terminante con un UNI Pagina 9

14 connettore. Se il dispositivo anticaduta non dispone di una funzione di dissipazione di energia, può essere incorporato nel cordino o nella linea di ancoraggio un assorbitore di energia. La linea di ancoraggio flessibile può essere una corda di fibra sintetica o una fune metallica. Le linee di ancoraggio flessibili sono fissate ad un punto di ancoraggio posto più in alto e devono essere dotate di un fine corsa, o predisposte in modo da poter essere dotate di un fine corsa, per impedire che il dispositivo di arresto caduta di tipo guidato si distacchi involontariamente dalla linea di ancoraggio. I dispositivi anticaduta di tipo guidato non devono funzionare soltanto per inerzia. Se il dispositivo di arresto caduta di tipo guidato è dotato di sistema di bloccaggio manuale, l estremità inferiore della linea di ancoraggio flessibile può essere assicurata, per esempio mediante un terminale inferiore fissato da un peso. Le funi metalliche flessibili di ancoraggio sono dotate in ogni caso di un terminale inferiore fissato o di un peso. Il cordino può essere costituito da una corda di fibra sintetica, una cinghia, una fune metallica o una catena. Il dispositivo anticaduta deve essere dotato di un connettore o di un connettore posto all estremità di un cordino. Se il dispositivo anticaduta è equipaggiato solamente con un connettore, esso può essere permanentemente fissato al dispositivo anticaduta o essere rimovibile dallo stesso. Quando il dispositivo anticaduta è dotato di un cordino, un estremità del cordino deve essere permanentemente connessa al dispositivo stesso, mentre l altra estremità deve terminare con un connettore. Il fabbricante deve specificare la lunghezza necessaria del cordino riportandola nelle informazioni che accompagnano il prodotto. La lunghezza del cordino, compresi il connettore e l elemento di dissipazione di energia, non deve essere maggiore di 1,0 m. Il vincolo al dispositivo nel caso di linea flessibile può essere effettuato anche tramite l attacco dorsale (vedere figura 4). figura 4 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata con cordino con assorbitore di energia al dispositivo anticaduta su una linea di ancoraggio flessibile Legenda 1 Punto di ancoraggio 2 Dispositivo anticaduta di tipo guidato 3 Linea di ancoraggio flessibile 4 Cordino UNI Pagina 10

15 6.1.3 Sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta di tipo retrattile Il sistema è costituito da un imbracatura per il corpo e da un dispositivo anticaduta di tipo retrattile, comprendente un arrotolatore e un cordino retrattile, vincolato ad un punto di ancoraggio fisso. La lunghezza del cordino è regolata automaticamente per mezzo di un sistema di tensionamento e di richiamo dello stesso, consentendo all utilizzatore un libero spostamento verticale ed un arresto rapido in caso di caduta (vedere figura 5). Un assorbitore di energia può essere incorporato nel cordino, se il dispositivo anticaduta di tipo retrattile non dispone di una funzione di dissipazione di energia. La lunghezza del cordino può essere maggiore di 2 m. figura 5 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata ad un dispositivo anticaduta di tipo retrattile Legenda 1 Ancoraggio 2 Arrotolatore 3 Cordino di tipo retrattile 4 Imbracatura per il corpo Nota Il dispositivo anticaduta di tipo retrattile è composto, in maniera indissociabile, da un arrotolatore (2) e da un cordino retrattile (3) Sistema di arresto caduta con assorbitore di energia Il sistema è costituito da un dispositivo generalmente vincolato ad un punto di ancoraggio fisso con cordino di lunghezza fissa o regolabile al quale è collegata l imbracatura per il corpo. Il sistema deve incorporare un assorbitore di energia (vedere figura 6). UNI Pagina 11

16 figura 6 Esempio di sistema di arresto caduta composto da imbracatura per il corpo collegata ad un cordino con assorbitore di energia Legenda 1 Punto di ancoraggio 2 Assorbitore di energia 3 Cordino 4 Imbracatura per il corpo 6.2 Imbracatura per il corpo L imbracatura per il corpo può comprendere cinghie, accessori, fibbie o altri elementi disposti e montati opportunamente per sostenere tutto il corpo di una persona e tenerla durante la caduta e dopo l arresto della caduta (vedere figura 7). Le cinghie primarie di un imbracatura per il corpo sono quelle che sostengono il corpo o esercitano pressione su di esso durante la caduta e dopo l arresto della caduta. Le altre cinghie sono quelle secondarie. Un corretto uso dell imbracatura prevede che questa sia adattata al corpo dell utilizzatore agendo sugli appositi mezzi di regolazione previsti dal fabbricante e illustrati nel manuale di istruzioni. Un imbracatura è correttamente adattata al corpo quando le cinghie non si spostano e/o si allentano da sole. L imbracatura è dotata di punti di attacco per i connettori terminali dei dispositivi anticaduta. I punti di attacco, una volta indossata e regolata l imbracatura, si devono posizionare sul corpo dell utilizzatore. Una corretta regolazione dell imbracatura per il corpo comporta il posizionamento dei punti di attacco rispettivamente: - davanti al torace per imbracature con "attacco sternale"; - in mezzo alla schiena per imbracature con "attacco dorsale". L imbracatura per il corpo può risultare incorporata in un indumento solo quando è possibile effettuare l esame visivo di tutto il dispositivo. L uso di una eventuale prolunga dell elemento di attacco dorsale, fissa o staccabile e utilizzabile esclusivamente con componenti e sistemi dichiarati compatibili, è consentito per facilitare la connessione con i restanti componenti il sistema di arresto caduta. UNI Pagina 12

17 figura 7a Esempi di imbracatura per il corpo - Imbracatura con cintura di posizionamento sul lavoro Legenda 1 Bretella (cinghia primaria) 2 Cinghia secondaria 3 Cinghia di seduta (cinghia primaria) 4 Cosciale (cinghia primaria) 5 Supporto schiena per posizionamento sul lavoro (cinturone) 6 Elemento di regolazione 7 Elemento di attacco per il dispositivo anticaduta 8 Fibbia UNI Pagina 13

18 figura 7b Esempi di imbracatura per il corpo - Imbracatura senza cintura di posizionamento sul lavoro Legenda A Vista anteriore B Vista posteriore 1 Bretella (cinghia primaria) 2 Cinghia di trattenuta (cinghia primaria) 3 Cosciali (cinghie primarie) 4 Fibbia 5 Cinghia di seduta (cinghia primaria) 6 Prolunga dorsale facoltativa 7 Elemento di attacco dorsale per il dispositivo anticaduta 8 Elemento di attacco sternale per il dispositivo anticaduta 9 Cinghia secondaria 6.3 Cordini e assorbitori di energia Il cordino garantisce il collegamento tra l imbracatura per il corpo e il punto di ancoraggio, sia esso fisso sia esso scorrevole su guide rigide o flessibili. Il cordino è dotato di terminali idonei per il collegamento all imbracatura per il corpo e al punto di ancoraggio, può essere di lunghezza fissa o regolabile e può comprendere un assorbitore di energia. Un assieme formato da cordino con un assorbitore di energia serve a limitare a 6 kn la forza che agisce sull attacco di una imbracatura per il corpo durante un arresto di caduta. La lunghezza massima L t di un cordino, compresi l eventuale assorbitore di energia ed i connettori terminali, deve essere minore o uguale a 2 m. L estensione massima dell elemento assorbitore di energia, sotto carico dinamico, deve essere minore di 1,75 m, dovendo essere la distanza di arresto H < 2 L t + 1,75 m, secondo la lunghezza totale L t del cordino con assorbitore di energia integrato. 6.4 Connettori I connettori sono a chiusura automatica e a bloccaggio automatico o manuale. Essi si aprono solo con almeno due movimenti manuali consecutivi ed intenzionali. UNI Pagina 14

19 6.5 Cinture e cordini di posizionamento sul lavoro e/o di trattenuta Le cinture di posizionamento sul lavoro e/o di trattenuta sono generalmente costituite da un nastro (fascia in vita) con uno schienale di supporto ed almeno due elementi di attacco per il collegamento di un cordino di posizionamento sul lavoro e/o di trattenuta che può essere fisso o regolabile. Una cintura di posizionamento sul lavoro può essere utilizzata come cintura di trattenuta. Analogamente un cordino di posizionamento sul lavoro può essere utilizzato come cordino di trattenuta. Le cinture e i cordini utilizzati per la trattenuta limitano il movimento orizzontale dell utilizzatore dal punto di ancoraggio, in modo che non sia possibile raggiungere fisicamente una posizione con rischio di caduta. Essi possono essere utilizzati quando il movimento è previsto su una superficie orizzontale o per un pendio avente inclinazione sull orizzontale non maggiore di 15. Quando il cordino di trattenuta e/o posizionamento sul lavoro è regolabile, la massima lunghezza possibile non deve mai permettere all utilizzatore di raggiungere una posizione di rischio di caduta dall alto in qualsiasi situazione di lavoro. Cinture e cordini di posizionamento sul lavoro e/o di trattenuta non possono essere utilizzati come componenti in un sistema di arresto caduta. 7 REQUISITI GENERALI PER LA SELEZIONE DEI SISTEMI DI ARRESTO CADUTA 7.1 Generalità Il datore di lavoro, dopo aver effettuato l analisi dei rischi, provvede alla scelta e all acquisto dei DPI, obbligatoriamente muniti di marcatura CE, idonei a proteggere dai rischi residui relativi alle varie attività. L apposizione sui DPI della marcatura CE attesta, da parte del fabbricante, la conformità del prodotto ai requisiti essenziali di salute e sicurezza dettati dalla legislazione vigente 2). Il DPI deve essere accompagnato dalla nota informativa che deve essere rilasciata dal fabbricante e redatta secondo la legislazione vigente 2). 7.2 Requisiti I sistemi di arresto caduta comprendono un imbracatura per il corpo e un sistema di collegamento raccordabile ad un punto di ancoraggio sicuro. Un sistema di arresto caduta deve essere costituito da componenti ed elementi compatibili fra di loro. Essi devono essere progettati, fabbricati ed utilizzati in modo tale che: - la forza frenante non raggiunga la soglia in cui: - sopravvengono lesioni corporali sull utilizzatore, - si determina l apertura o la rottura di un componente del DPI con conseguente caduta dell utilizzatore; - il dislivello di caduta libera dell utilizzatore sia il minore possibile; - la prevista traiettoria del corpo dell utilizzatore durante la caduta sia tale da evitare impatti contro qualsiasi ostacolo; - la posizione finale del corpo ("posizione di attesa") permetta all utilizzatore di raggiungere autonomamente un luogo sicuro o di attendere i soccorsi senza ulteriori rischi; - gli elementi costituenti l imbracatura siano tali da non causare strangolamenti o limitare la circolazione sanguigna. Nella nota informativa il fabbricante deve in particolare precisare i dati utili relativi: - alle caratteristiche necessarie per il punto di ancoraggio, nonché allo spazio libero di caduta in sicurezza sotto il sistema di arresto caduta; 2) Al momento della pubblicazione della presente norma è in vigore il Decreto Legislativo 4 dicembre 1992, n 475 e successive modifiche ed integrazioni. UNI Pagina 15

20 - al modo adeguato di indossare l imbracatura per il corpo e di raccordarne il sistema di collegamento. 7.3 Tipologie di caduta La selezione dei sistemi di arresto caduta deve essere effettuata tenendo in considerazione le seguenti tipologie di caduta: caduta libera, caduta libera limitata, caduta contenuta, caduta totalmente prevenuta Caduta libera È una caduta dove la distanza di caduta, prima che il sistema di arresto caduta entri in azione, è maggiore di 0,6 m sia in direzione verticale, sia lungo un pendio sul quale non è possibile camminare senza l assistenza di un corrimano. La massima caduta libera ammessa è di 4,0 m oppure di 1,5 m, rispettivamente se è presente o no un assorbitore di energia. Per esempio, la massima distanza di arresto con una caduta libera di 4 m e con un sistema anticaduta costituito da imbracatura per il corpo e cordino con assorbitore di energia integrato, non può essere maggiore di 5,75 m. Alcune situazioni tipiche sono illustrate nella figura 8 a) Caduta libera limitata È una caduta dove la distanza di caduta, prima che il sistema di arresto caduta entri in azione, è minore o uguale a 0,6 m sia in direzione verticale, sia su un pendio sul quale non è possibile camminare senza l assistenza di un corrimano. Per esempio, la massima distanza di arresto con una caduta libera di 0,6 m con un sistema anticaduta costituito da imbracatura per il corpo e dispositivo anticaduta su linea rigida verticale, non può essere maggiore di 1 m. Alcune situazioni tipiche sono illustrate nella figura 8 b) Caduta contenuta È una caduta dove la persona che sta cadendo è trattenuta dall azione combinata di una idonea posizione dell ancoraggio ed una idonea lunghezza del cordino che permettono solo una caduta contenuta o uno scivolamento contenuto. In tale modalità di caduta, la distanza di caduta valutata in direzione verticale risulta sempre minore di quella consentita da una caduta libera limitata. Per esempio, la massima distanza di arresto non può essere maggiore di 0,6 m. Una situazione tipica è illustrata nella figura 8 c) Caduta totalmente prevenuta Si intende la situazione in cui si realizza la condizione di prevenzione totale di rischio di caduta dall alto. Alcune situazioni tipiche sono illustrate nella figura 8 d). UNI Pagina 16

21 figura 8 Situazioni tipiche per tipologie di caduta Legenda a) Caduta libera - distanza di caduta libera >0,6 m b) Caduta libera limitata - distanza di caduta libera 0,6 m c) Caduta contenuta d) Caduta totalmente prevenuta - caduta impossibile a) b) c) d) UNI Pagina 17

22 7.4 Selezione dei sistemi di arresto caduta Criteri di selezione La scelta delle priorità dei livelli di protezione dalle cadute dall alto dovrebbe essere effettuata secondo lo schema riportato nella figura 9. figura 9 Priorità dei livelli di protezione delle cadute dall alto Per la selezione dei sistemi di arresto caduta devono essere tenuti in considerazione, per esempio, gli aspetti riportati nei punti da a Quando si prevede un rischio di caduta dall alto, sia libera, sia limitata, sia contenuta, l utilizzatore deve usare una imbracatura per il corpo con relativo dispositivo anticaduta. In ogni caso il sistema di arresto caduta non deve trasmettere all utilizzatore una forza maggiore di 6,0 kn Tipo di lavoro Fra le attività nell ambito delle quali si utilizzano sistemi di arresto caduta devono essere tenute in considerazione anche le seguenti: - lavori su pali o tralicci; - lavori presso gronde e cornicioni; - lavori su tetti; - lavori su scale; - lavori su opere in demolizione; - lavori su piattaforme mobili in elevazione; - lavori su piattaforme sospese; - montaggio di elementi prefabbricati; - lavori su ponteggi; - lavori su piloni Severità della caduta - Caduta libera; - caduta libera limitata; - caduta contenuta; - caduta totalmente prevenuta - caduta impossibile Requisiti di mobilità laterale, verticale per l attività considerata UNI Pagina 18

23 Limitazione nella distanza di caduta e spazio libero sia in direzione verticale sia in direzione orizzontale Requisiti ergonomici - Ergonomia: vestibilità, regolazioni, aspetti sensoriali; - libertà di movimento: lunghezze adeguate dei vari cordini; - associabilità dei sistemi con la tipologia di intervento; - disponibilità ed adeguatezza dei punti di ancoraggio (vedere punto 7.8.1) Conseguenze di una caduta - Impatto con il suolo; - impatto con ostacoli sotto il piano di lavoro, quali strutture di sostegno; - imbracatura, come risultato dell arresto della caduta; - impatto con componenti costituenti il sistema di arresto caduta Influenza delle attività lavorative pericolose o delle condizioni ambientali avverse sulla selezione dei sistemi di arresto caduta Nel caso di attività lavorative pericolose o con condizioni ambientali avverse si devono tenere in considerazione eventuali rischi aggiuntivi, come per esempio i seguenti: - rischi di natura atmosferica (vento, pioggia o ghiaccio su superfici di calpestio, ecc.); - rischi di natura meccanica (bordi spigolosi, attrezzi taglienti, attrezzi abrasivi, ecc); - rischi di natura termica (scintille, fiamme libere, ecc.); - rischi di natura chimica; - rischi di natura elettrica, e nella selezione dei sistemi di arresto caduta si deve considerare quanto segue: - adozione di procedure di lavoro adeguate; - predisposizione di elementi o di sistemi di protezione adeguati; - uso di equipaggiamenti speciali per fronteggiare i rischi sopraelencati. Nel caso si preveda l utilizzo di equipaggiamenti speciali, per una loro corretta selezione può essere opportuno interpellare direttamente il fornitore degli equipaggiamenti stessi. 7.5 Selezione delle imbracature per il corpo, cinture, cordini ed accessori Generalità Nel prospetto 1 sono elencati i dispositivi ed i componenti anticaduta e di posizionamento sul lavoro e, per ognuno di essi, sono indicati l uso principale e la tipologia di caduta in cui ne è ammesso l impiego. prospetto 1 Uso di dispositivi e componenti anticaduta e di posizionamento Dispositivo/componente Uso principale Dispositivo ammesso come arresto caduta Cintura di trattenuta Cordino di trattenuta Cintura di posizionamento (anche se integrata in un imbracatura per il corpo) Cordino di posizionamento Imbracatura per il corpo (contro le cadute dall alto) Caduta libera Caduta libera limitata Caduta contenuta Elementi di un sistema di trattenuta orizzontale No No No Elementi di un sistema di posizionamento sul lavoro No No No Componente di un sistema di arresto di caduta Sì Sì Sì UNI Pagina 19

24 prospetto 1 Uso di dispositivi e componenti anticaduta e di posizionamento (Continua) Dispositivo/componente Uso principale Dispositivo ammesso come arresto caduta Caduta libera Caduta libera Caduta contenuta limitata Cordino + assorbitore di energia Componente di un sistema di arresto di caduta Sì Sì Sì Dispositivo anticaduta: a) tipo retrattile; b) tipo guidato su guida flessibile; c) tipo guidato su guida rigida. Dispositivo atto ad assicurare una persona ad un punto di ancoraggio in modo da prevenire completamente o di arrestare in condizioni di sicurezza la caduta Sì Sì Sì Imbracatura per il corpo La selezione di una corretta imbracatura per il corpo deve essere effettuata tenendo in considerazione quanto segue: - presenza di punti di attacco adeguati per l attività da svolgere (per esempio: attacco sternale e dorsale, solo attacco dorsale, ecc.); - facilità nell indossare e nel togliere l imbracatura; - facilità di regolazione dei componenti rispetto alle diverse conformazioni del corpo Cinture e cordini di posizionamento e/o trattenuta Le cinture e i cordini di posizionamento sul lavoro e/o di trattenuta non devono essere utilizzati nel caso di rischio di caduta libera, caduta libera limitata e caduta contenuta (vedere punto 6.5) Cordino più assorbitore di energia La selezione di un corretto cordino deve essere effettuata tenendo in considerazione quanto segue: - caratteristiche (lunghezza, tipo di connettori, presenza o meno di assorbitore di energia, ecc.) adeguate all attività da svolgere e al sistema di arresto caduta utilizzato. Un sistema di arresto caduta costituito da imbracatura per il corpo e cordino deve sempre essere dotato di un assorbitore di energia; - facilità nell assemblaggio e nelle eventuali regolazioni. Quando il cordino può essere soggetto a fiamma, a calore, a taglio o ad azione abrasiva, si deve utilizzare una fune metallica o una catena o un cordino esplicitamente progettato dal fabbricante per tali impieghi. L assorbitore di energia, ad eccezione dei sistemi di arresto caduta costituiti da imbracatura per il corpo e cordino, può essere escluso se: - il materiale del cordino è in grado da solo di limitare a 6 kn la forza frenante che agisce sull attacco dell imbracatura per il corpo; tale caratteristica deve essere indicata nel manuale di istruzioni; - il sistema di arresto caduta non prevede un assorbitore di energia, oppure il dispositivo di arresto al quale il cordino è collegato è in grado di limitare la forza di arresto caduta a 6 kn (per esempio dispositivi anticaduta retrattili); - si opera con possibilità di caduta contenuta con una distanza di caduta libera talmente limitata (distanza totale di arresto caduta minore di 0,6 m) che la forza di arresto caduta non può raggiungere i 6 kn Connettori La selezione dei connettori (o dei dispositivi che montano connettori) deve essere effettuata tenendo in considerazione quanto segue: - tipo di connettori (ovale, gancio, pinza, ecc.) e loro dimensioni adeguati al tipo di ancoraggio presente nell area di lavoro; UNI Pagina 20

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