AVIS. Luca Cornelli 5^ C
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- Gabriele Graziano
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1 AVIS Luca Cornelli 5^ C A.S / 2012
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3 Sommario Capitolo 1 Avis nazionale 1.1 Premessa Descrizione Scopi Chi può aderire Sedi Come si finanzia Requisiti del donatore Come avviene la donazione Tipi di donazione Lavorazione sangue Permessi Avis Benemerenze Capitolo 2 Avis Brescia 2.1 Costituzione Soci, scopi sociali e attività Organi Situazione attuale ed obiettivi Bilancio Allegati 4 Bibliografia 5 Ringraziamenti 3
4 Premessa Ho deciso, d'accordo con i docenti del Consiglio di classe, di sviluppare questo argomento in quanto nel triennio abbiamo riflettuto sul concetto di Economia sostenibile, Terzo Settore, Cooperazione ed iniziative di solidarietà, ciò ha chiamato in causa anche tutto il mondo del volontariato e della collaborazione tra le persone. Ritengo che un gesto di solidarietà non solo sia utile alla persona che lo riceve ma gratifica anche colui che lo compie: aiutare gli altri fa stare bene anche noi stessi. I grandi esempi di persone che hanno praticato il volontariato come ideale di vita, devono incoraggiarci perché ogni azione volta all accoglienza, alla solidarietà, alla pace o alla giustizia rende migliori noi e tutta la società. In particolare mi sono interessato all'avis in quanto molto spesso si sente parlare di bisogno sempre crescente di sangue per poter far fronte a malattie, calamità naturali, ecc... Oltre alla descrizione dell attività dell AVIS, mi sono soffermato ad analizzare lo statuto e il bilancio dell Associazione, due ambiti, quello giuridico ed economico, di particolare interesse per il mio indirizzo di studi. Ho preferito non dilungarmi nella redazione del presente studio su tali argomenti perché penso che gli articoli dello statuto e le cifre del bilancio siano più eloquenti di qualsiasi commento ed analisi scritta, ma soprattutto perché confido in un confronto nel merito con i docenti della Commissione d Esame. 4
5 Descrizione L'AVIS è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. Il sangue, nonostante i progressi della medicina e della scienza, non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile alla vita e tutti potremmo un giorno averne bisogno. Nessun ospedale può assicurare alcuna trasfusione senza la disponibilità dei donatori, la disponibilità del sangue non dipende dal mercato e quindi non ha un prezzo economico. Donare il sangue è un gesto di solidarietà, un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri. E un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. L'AVIS è un associazione apartitica, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana. Fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, costituitasi ufficialmente come Associazione Volontari Italiani del Sangue nel 1946, riconosciuta nel 1950 con una legge dello Stato Italiano, l'avis è oggi un ente privato con personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore della collettività. Scopi Gli scopi dell'associazione fissati dallo Statuto sono: venire incontro alla crescente domanda di sangue, avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute, lottare per eliminare la compravendita del sangue, donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione, raggiungere massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue. 5
6 Chi può aderire All'AVIS possono aderire gratuitamente sia coloro che donano volontariamente e anonimamente il proprio sangue e sia coloro che, pur non potendo per motivi di inidoneità fare la donazione, collaborano però gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione. Sedi AVIS L'AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in sedi Comunali, Provinciali, Regionali. Come si finanzia l'avis L AVIS sostiene economicamente la propria attività (spese per la promozione della donazione, per la raccolta diretta delle unità di sangue, per accertamenti medici ecc..) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere. Il servizio sanitario nazionale riconosce all AVIS provinciale euro 71 per ogni sacca di sangue intero. L AVIS provinciale riconosce, poi, all AVIS comunale euro 18,80 mentre per ogni donazione di plasma o piastrine, il servizio sanitario nazionale riconosce all AVIS provinciale euro 20,50 che, dedotti euro 1,50 per spese di ristoro, vengono interamente girati all AVIS comunale. Pertanto i proventi netti per l AVIS comunale sono di euro 17,30 per ogni donazione di sangue intero e euro 19 per ogni donazione di plasma o piastrine. Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di Enti Locali e donazioni private e dal contributo del 5 per mille che i contribuenti possono devolvere esprimendo la preferenza nella propria dichiarazione dei redditi. Nessun socio impegnato nell associazione a qualunque titolo e con qualunque funzione, percepisce compensi. Sono stipendiati invece i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell associazione. Requisiti del donatore Requisiti principali del socio donatore: 1. Età: minima 18 anni, massima 65 (se donatore periodico) o 60 (se nuovo donatore). 2. Peso minimo 50 kg 3. Emoglobina pre-donazione: donne 12,5 g/dl, 13,5 g/dl se uomo 4. Polso: frequenza tra 50/100 pulsazioni al minuto 5. Pressione: massima tra 110 e 180, minima tra 60 e Buona salute generale 7. Non assunzione di sostanze stupefacenti e non abuso di sostanze alcoliche 8. Assenza di rapporti sessuali a rischio 6
7 Come avviene la donazione Prima di ogni donazione il donatore viene sottoposto ad una valutazione clinica (viene effettuata la prova dell'emoglobina, vengono misurati la pressione arteriosa e il numero di battiti cardiaci e verificato il peso). Se tutti questi requisiti sono rispettati, il donatore viene sottoposto ad un'intervista da parte del medico per l'accertamento di eventuali situazioni che rendano la donazione controindicata tanto per la sicurezza del donatore che per quella del ricevente (tra cui i comportamenti a rischio intercorsi dall'ultima donazione, per esempio utilizzo di farmaci vari, comportamenti sessuali a rischio, utilizzo di droghe, viaggi all'estero, interventi chirurgici subiti, tatuaggi, piercing o agopunture) e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione. Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno; è però possibile bere thè o caffè non zuccherati. Il prelievo di sangue intero è innocuo per il donatore e generalmente dura dai 5 ai 10 minuti circa. Ad ogni donazione il donatore viene sottoposto ad esami di routine tra i quali i test delle transaminasi, dell'epatite, dell'aids e viene effettuata la conferma del gruppo sanguigno e del fattore RH. Tra una donazione e l'altra devono essere trascorsi almeno 90 giorni. Dopo il prelievo viene offerto al donatore un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort post donazione. Visita medica Donazione sangue 7
8 Fac - simile modulo per consenso donazione Tipi di donazione I principali tipi di donazione sono: sangue intero, plasma, piastrine, donazione multipla di emocomponenti e autotrasfusione. Donazione di sangue intero: il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il quantitativo di sangue prelevato, stabilito per legge, è pari a 450 centimetri cubici con una variazione in più o in meno del 10%. Il numero massimo delle donazioni annuali di sangue intero è di 4 per l'uomo o per la donna in menopausa e di 2 nella donna in età fertile. Donazione di plasma (plasmafaresi): il plasma rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare, è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale sono disciolte molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione. Si esegue con apparecchiature che prelevano il sangue e ne separano i componenti (separatori cellulari), conservando il solo plasma e restituendo le cellule al donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 minuti a 50 minuti circa, si effettua preferibilmente su appuntamento poiché sono necessarie apparecchiature specifiche I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. L'intervallo tra una donazione e l'altra di solo plasma, può essere anche di solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto rapidamente senza alcuna conseguenza per il donatore. Viene utilizzato, tra l'altro, nel trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni (grazie all'albumina ricavata), per le persone che non hanno anticorpi specifici per una determinata malattia (grazie alle immunoglobine) ed è fondamentale per le persone affette da emofilia (grazie ai fattori per la coagulazione; negli ultimi anni l'uso di questi preparati altamente purificati e assai efficaci ha permesso una vita quasi normale a chi soffre di emofilia). 8
9 Donazione di piastrine (piastrinoaferesi): consiste nel prelievo delle sole piastrine. Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo. Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante alcuni cicli durante i quali l apparecchiatura utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore. Dalla parte corpuscolata vengono estratte automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita sacca. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo punto inizia il nuovo ciclo, fino al raggiungimento della quota desiderata di piastrine. Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l anno; l intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi è di quattordici giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi è di un mese. Tutto il procedimento dura circa un ora e mezza. Le piastrine raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo. Donazione multipla di emocomponenti: grazie all impiego di separatori cellulari è possibile effettuare anche donazioni multiple di emocomponenti come ad esempio una eritroplasmaferesi (donazione di plasma e globuli rossi), una eritropiastrinoaferesi (donazione di globuli rossi e piastrine), una donazione di piastrine raccolta in due sacche, una plasmapiastrinoaferesi (donazione di plasma e piastrine). Autotrasfusione: l autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza principalmente tramite il predeposito, una tecnica trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici programmati. Alcuni giorni prima dell intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l eventuale utilizzo durante l intervento operatorio e/o successivamente allo stesso. Il sangue prelevato viene conservato secondo i metodi tradizionali e quindi trasfuso, in caso di necessità. 9
10 Sacche di sangue Lavorazione del sangue Dopo la donazione il sangue viene lavorato attraverso la centrifugazione e separazione dei componenti ematici ottenendo così una sacca di globuli rossi, una sacca di plasma ed una sacca di buffy-coat (piastrine e globuli bianchi o leucociti). Le tre sacche ottenute vengono conservate a temperature idonee al loro mantenimento ma non possono essere utilizzate finchè non vengono validate: vengono effettuati esami siero-virologici molto sofisticati al fine di riscontrare eventuali presenze di virus soprattutto quelli dell'epatite e dell'hiv (Aids). Questi esami, in aggiunta ad un'attenta selezione dei donatori, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie nell'ordine di una possibile infezione su centinaia di migliaia o addirittura milioni di donazioni. Il sangue è indispensabile nei servizi di primo soccorso e di emergenza, negli interventi chirurgici e trapianti di organo, nella cura delle malattie oncologiche e nelle varie forme di anemia cronica. Il fabbisogno di sangue e di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti,... Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza e nello specifico i globuli bianchi servono per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci, i globuli rossi per la cura di anemie ed emorragie, le piastrine per malattie emorragiche, il plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione mentre i plasmaderivati sono impiegati principalmente nella cura di malattie immunologiche e in alcune patologie del fegato e dell'intestino. 10
11 Processo di lavorazione del sangue Permessi AVIS A tutti i lavoratori dipendenti assicurati all'inps con qualsiasi qualifica e di qualunque settore, che donano gratuitamente il proprio sangue (minimo 250 grammi) presso centri di raccolta autorizzati, viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita. Il lavoratore verrà retribuito regolarmente dal datore di lavoro il quale chiederà il rimborso, alla sede Inps di competenza, di quanto anticipato al lavoratore. Il datore di lavoro deve conservare ed eventualmente esibire su richiesta degli ispettori, il certificato firmato dal medico che effettua il prelievo, rilasciato dal Centro trasfusionale dove è avvenuta la donazione di sangue, attestante gli estremi dell autorizzazione del Ministero della Sanità, il quantitativo di sangue prelevato, i dati anagrafici del donatore, la gratuità della donazione, il giorno e l ora del prelievo. 11
12 Fac - simile certificato rilasciato dal centro di raccolta Benemerenze L'AVIS riconosce delle benemerenze in base al numero di donazioni e al numero di anni di iscrizione all associazione, quindi viene premiata non solo l attività donazionale ma anche la fedeltà associativa. Ai fini dell attribuzione delle benemerenze il numero delle donazioni effettuate dalle donatrici fino al compimento del cinquantesimo anno di età viene considerato doppio. Per tutte le benemerenze non possono comunque essere prese in considerazione, sia per gli uomini che per le donne, più di quattro donazioni all anno. Il formato delle benemerenze è uguale per tutti i soci, fino al 31/12/2006 venivano consegnate delle medaglie mentre dall'01/01/2007 si è passati ai pick up e alle spille. 12
13 Benemerenze per i soci donatori: 3 anni di iscrizione e almeno 6 donazioni oppure 8 donazioni: distintivo VERDE 5 anni di iscrizione e almeno 12 donazioni oppure 16 donazioni: distintivo BLU 10 anni di iscrizione e almeno 24 donazioni oppure 36 donazioni): distintivo ROSSO 13
14 20 anni di iscrizione e almeno 40 donazioni oppure 50 donazioni: distintivo ORO 30 anni di iscrizione e almeno 60 donazioni oppure 75 donazioni: distintivo RUBINO 40 anni di iscrizione e almeno 80 donazioni oppure 100 donazioni: distintivo SMERALDO 14
15 Per i donatori che per raggiunti limiti di età o per motivi di salute non possono più donare ed abbiano raggiunto le 120 donazioni: distintivo DIAMANTE 15
16 AVIS COMUNALE BRESCIA Costituzione L'AVIS comunale di Brescia è stata costituita il 1 gennaio 1935 ed attualmente ha sede in Brescia, Piazzetta AVIS 1 e svolge la sua attività in armonia con le direttive dell'avis nazionale. Soci, scopi sociali e attività E' socio dell'avis comunale di Brescia chi dona gratuitamente e periodicamente il proprio sangue e chi, avendo cessato l'attività di donazione continua a partecipare all'attività associativa. Inoltre, possono essere iscritti come soci le persone che, pur non effettuando donazioni, svolgono funzioni non retribuite di riconosciuta validità in ambito associativo. Queste ultime, non possono superare 1/6 del numero dei donatori periodici dell'avis comunale e la loro adesione all'associazione deve essere deliberata dal consiglio direttivo. Ogni socio partecipa all'assemblea degli associati con diritto di voto ed è eleggibile nelle cariche sociali. La qualifica di socio si perde principalmente per dimissioni o per cessazione dell'attività donazionale senza giustificato motivo per un periodo di due anni. Tutti i dati dei soci sono soggetti alla normativa sulla privacy di cui è responsabile il presidente o un suo delegato. L'elenco dei soci al 31/12 deve essere comunicato entro il 31/03 dell'anno successivo all'avis nazionale. Il socio donatore non può accettare alcun compenso per la donazione effettuata, deve fornire ai medici dati veritieri sul proprio stato di salute, osservare scrupolosamente le disposizioni fornite per indagini sanitarie e la periodicità delle donazioni. Gli scopi sociali dell'avis di Brescia, oltre a quelli sopra descritti, sono di promuovere l'informazione e l'educazione sanitaria dei cittadini, favorire l'incremento della propria associazione e promuovere lo sviluppo del volontariato e dell'associazionismo. Per perseguire i propri scopi sociali, l'avis concorda convenzioni con le pubbliche istituzioni, collabora con i sanitari alla stesura dei programmi di raccolta sangue, convoca i propri iscritti per le donazioni e controlli sanitari, promuove manifestazioni di comunicazione sociale e collabora con altre associazioni per l'informazione e promozione della donazione, pubblica riviste, svolge attività di formazione specialmente nelle scuole, promuove e partecipa ad iniziative di raccolta fondi finalizzate a scopi solidali e alla ricerca scientifica. L'esercizio finanziario ha la durata di un anno solare. 16
17 Organi Gli organi dell'avis comunale di Brescia sono: Assemblea degli associati Consiglio direttivo Presidente e Vicepresidente Collegio revisore dei conti Tutte le cariche hanno durata quadriennale e non sono retribuite ad eccezione dell'eventuale revisore dei conti non socio ma spetta il rimborso spese sostenute per l'assolvimento dell'incarico. L'assemblea degli associati è costituita da tutti i soci, ogni socio ha diritto ad un voto ed in caso di impossibilità a partecipare all'assemblea può farsi rappresentare rilasciando delega scritta ad un altro socio. L'assemblea dell'avis comunale di Brescia si riunisce in via ordinaria almeno una volta all'anno, entro il mese di febbraio per l'approvazione del bilancio consuntivo e del preventivo finanziario predisposti dal consiglio direttivo. L'assemblea può essere convocata in caso di necessità ogni qualvolta lo riterrà necessario il presidente, il presidente del collegio dei revisori o da almeno 1/10 dei soci. La convocazione dell'assemblea ordinaria avviene per iscritto almeno 15 giorni prima della seduta (7 giorni in caso di urgenza); la validità della stessa si raggiunge in prima convocazione qualora siano presenti la metà più uno degli aventi diritto, mentre in seconda convocazione è valida qualunque sia il numero dei presenti. Le delibere dell'assemblea sono valide quando viene raggiunta la maggioranza dei soci presenti, mentre per lo scioglimento dell'associazione e la devoluzione del patrimonio è necessario il voto favorevole di almeno 3/4 dei soci. Le delibere per il bilancio consuntivo o che riguardano la responsabilità dei componenti del consiglio, prevedono che gli stessi non partecipino al voto. La comunicazione di convocazione dell'assemblea deve essere trasmessa all'avis provinciale che potrà mandare un proprio rappresentante. I principali compiti dell'assemblea sono: approvare il bilancio consuntivo e il preventivo finanziario, eventuali linee guida proposte dal consiglio direttivo per il funzionamento dell'associazione, nominare e revocare i componenti del consiglio direttivo, nominare i delegati che rappresenteranno l'avis comunale nella assemblea provinciale, nominare e revocare i componenti del collegio dei revisori dei conti e approvare eventuali modifiche statutarie e del regolamento. Il consiglio direttivo, eletto dall'assemblea degli associati, elegge al proprio interno il presidente, il vicepresidente (più un vicario), il segretario, il tesoriere e il direttore sanitario che costituiscono l'ufficio di presidenza. Il consiglio direttivo si riunisce in via ordinaria almeno due volte all'anno, entro il 31/12 (per l'approvazione del bilancio preventivo) e il 31/01 (per l'approvazione del bilancio consuntivo da portare in assemblea), mentre in via straordinaria qualsiasi volta lo ritenga il presidente o un terzo dei consiglieri o il presidente del collegio dei revisori. Le sedute del consiglio, che devono essere convocate almeno 8 giorni prima (2 giorni in caso di urgenza), sono valide con la presenza della maggioranza dei consiglieri e le delibere sono prese in base alla maggioranza dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del presidente. In caso di assenza non giustificata per tre volte consecutive di un consigliere, viene a decadere il consiglio. 17
18 Al consiglio direttivo spettano tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria e la mancata approvazione del bilancio consuntivo determina la decadenza del consiglio direttivo. Il Presidente è eletto dal Consiglio direttivo, non può ricoprire la carica per più di 2 mandati consecutivi ed ha la rappresentanza legale e la firma sociale. I principali compiti sono convocare e presiedere l'assemblea degli associati e del consiglio direttivo, stabilire l'ordine del giorno, curare l'attuazione delle delibere del consiglio, proporre i nominativi delle persone che dovranno collaborare con l'associazione a titolo di lavoro subordinato o autonomo. In caso di assenza o impedimento temporaneo il Presidente sarà sostituito dal vicepresidente Attuale presidente dell AVIS comunale di Brescia è il dott. Alberto Facella. Il collegio dei revisori dei conti è composto di tre membri effettivi e due supplenti nominati dall'assemblea degli associati tra le persone con i requisiti necessari, durano in carica quattro anni e possono essere rinominati. I principali compiti dei revisori dei conti sono il controllo del bilancio, la stesura di una relazione. I revisori partecipano all'assemblea degli associati senza diritto di voto, intervengono nel consiglio direttivo in merito al preventivo finanziario ed al bilancio. Nel caso non fosse possibile costituire il collegio dei revisori tra i soci disponibili il consiglio può chiedere di nominare un solo revisore anche non socio purché in possesso dei requisiti professionali. Situazione attuale ed obiettivi I donatori attivi nel 2011 ammontano a 3569 pari all 1,98 % della popolazione del comune di Brescia. Nel triennio si è avuto un incremento del 17,48 % pari ad un incremento medio annuo del 5,5 %. Se questo trend di crescita verrà mantenuto, l AVIS comunale di Brescia arriverà nel 2016 a 4500 soci attivi che rappresenterebbero il 2,5 % della popolazione del comune di Brescia. Questo permetterebbe di avvicinarsi alla percentuale ideale del 3% della popolazione indicata dall Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel solo 2011 i nuovi aspiranti donatori sono stati 793 di cui 415 hanno già effettuato la prima donazione, 98 sono in attesa del primo prelievo e 169 non sono stati ritenuti idonei (gran parte di giovani tra anni hanno spontaneamente dichiarato di aver fatto uso di droghe leggere o pesanti). E aumentato anche il numero di cittadini extracomunitari, soprattutto dall est Europa e l obiettivo dell AVIS è di integrarli sempre di più. Oltre a questo importante obiettivo, l AVIS di Brescia si prefigge di investire nelle attività di propaganda nelle scuole e di puntare su nuovi gruppi AVIS territoriali, di collaborare con gruppi sportivi e potenziare i vari gruppi sul territorio. L AVIS comunale si prefigge di rivedere l importo che l AVIS provinciale paga per ogni sacca di sangue (euro 71 incassati dal servizio sanitario ma solo euro 17,30 girati all AVIS comunale) in quanto gli importi erano stati concordati con l obiettivo di realizzare la nuova sede provinciale; essendo questa sede completamente pagata, l importo potrebbe essere rivisto. 18
19 Bilancio anno 2011 Allegato copia bilancio con relazione del Consiglio Direttivo, nota integrativa, relazione del Collegio dei Revisori dei conti e relazione del Direttore sanitario Conclusioni Il rischio che si corre quando si entra in contatto con una realtà come l AVIS è quello di sentirsi piccoli, poco adatti ad affrontare i problemi che ci circondano e incapaci rispetto a persone che si rimboccano le maniche per operare nell ottica del Bene Comune. E mentre scrivo penso che un altro pericolo sia quello di diventare un po barocchi e retorici. Il primo elemento che mi piace sottolineare a proposito dell AVIS è il compito delicato che tale associazione si assume: la disponibilità di sangue permette di salvare vite umane. A tale finalità, già di per sé di enorme importanza, va aggiunto che nell immaginario collettivo e nella psicologia del singolo il sangue è sinonimo di vita, ma anche di una parte intima di sé. È come donare il proprio vissuto, i propri pregi, quasi un segreto della propria esistenza. Sensibilizzare le persone in tale direzione implica quindi aiutarle a concepirsi come persone che hanno senso se sono in relazione ad altri, ad uscire dall individualismo e dall autoreferenzialità, dare spazio al bisogno dell altro e non chiudersi nel proprio spazio. Il secondo elemento è l atmosfera che anima l associazione, uno spirito di servizio che rifugge qualsiasi protagonismo personale per valorizzare nei soci la dimensione, appunto della socialità. Ringraziamenti Ringrazio vivamente il Dott. Alberto Facella, presidente dell Avis comunale di Brescia, per la disponibilità dimostrata, per il Suo intervento nelle Giornate dell Economia presso l Istituto Abba - Ballini e per la pronta consegna del materiale richiesto per la redazione del presente documento (bilancio e relazioni). Ringrazio inoltre i miei docenti perché, oltre ad insegnarmi le materie prettamente scolastiche, hanno saputo sensibilizzarmi alla solidarietà e al valore del volontariato. Allegati: Bilancio al 31/12/2011 e relativi allegati Dati statistici relativi alle donazioni Articoli pubblicati sui quotidiani locali relativi all attività dell AVIS comunale 19
20 Bibliografia e sitografia: Periodico trimestrale Avis, La goccia, direttore: Marcello Zane, stampa Tipolitografia Pagani Sito AVIS Sito AVIS Comunale di Brescia Sito INPS Quotidiani locali Giornale di Brescia e Bresciaoggi Statuto, regolamenti e bilancio AVIS comunale. 20
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