colpo accidentale al centro del torace, cosa comune nel calcio o in altri sport fisici, che può portare ad arresto cardiaco.

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1 Ci piacerebbe poter dire, durante la settimana di sensibilizzazione dedicata all arresto cardiaco, che Arese è già pronta. Questo crediamo essere un obiettivo importante da condividere e su cui invitiamo questa nuova Amministrazione a lavorare. IL PROBLEMA seguito della drammatica morte in campo del pallavolista Bovolenta e del calciatore A Morosini, considerato che un tempestivo intervento avrebbe potenzialmente salvato loro la vita, il legislatore nazionale si é occupato della dotazione e dell utilizzo di defibrillatori semiautomatici (DAE: defibrillatore automatico esterno), presso le associazioni sportive. strumenti in grado di fare ripartire con una scarica elettrica il cuore in caso di fibrillazione ventricolare. L arresto é una situazione nella quale il cuore cessa le proprie funzioni, di solito in modo improvviso, causando la morte del soggetto che ne é colpito. ogni anno, in Italia, circa persone muoiono in conseguenza di arresto cardiaco, spesso improvviso e senza essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. La Morte Cardiaca Improvvisa colpisce infatti individui di ogni età, ragazzi e bambini compresi, anche se spesso sono apparentemente in buone condizioni di salute. In Italia ogni settimana muoiono più di 10 bambini di arresto cardiaco. Ricordiamo inoltre che, secondo alcuni studi, un bambino su circa 500 è affetto da cardiomiopatie spesso non diagnosticate che, nel corso di un normale esercizio fisico, possono provocare un arresto cardiaco improvviso. Altro comunissimo incidente è un

2 colpo accidentale al centro del torace, cosa comune nel calcio o in altri sport fisici, che può portare ad arresto cardiaco. La letteratura internazionale ha dimostrato che in caso di arresto cardiaco improvviso un Intervento di primo soccorso, tempestivo ed adeguato, contribuisce, in modo statisticamente significativo, a salvare fino al 30% in più delle persone colpite. La percentuale di sopravvivenza per chi è colpito da arresto cardiaco è connessa alla tempestività del soccorso con la quale si interviene: diventano di massima importanza quindi il tempo ed i mezzi. In particolare é dimostrato che la maggiore determinante per la sopravvivenza é rappresentata dalle compressioni toraciche esterne (massaggio cardiaco) applicate il prima possibile ed anche da personale non sanitario, Senza queste tempestive manovre, che possono essere apprese in corsi di formazione di poche ore, il Soccorso successivo ha poche probabilità di successo. A questo primo fondamentale trattamento deve seguire, in tempi stretti, la disponibilità di un defibrillatore semiautomatico esterno che consente anche a personale non sanitario di erogare una scarica elettrica dosata in grado, in determinate situazioni, di far riprendere un attività cardiaca spontanea. L intervento di soccorso avanzato del sistema di emergenza del 118 completa la catena della sopravvivenza. Ogni anno in Europa circa persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso. Il manifestarsi di un arresto cardiaco può colpire chiunque senza preavviso ed in qualsiasi situazione, indipendentemente dall età, dal sesso e dalle condizioni fisiche. In caso di arresto cardiaco, provocato da fibrillazione o tachicardia ventricolare, se non trattato in tempo, al trascorrere di ogni minuto riduce la possibilità di sopravvivenza di un individuo del 10%. Superato il limite dei 10 minuti la possibilità di vita à è ridotta a rarissimi casi Uno studio effettuato su pazienti con arresto cardiaco ha mostrato che la sopravvivenza aumenta del 9% quando la rianimazione viene eseguita da un testimone prima dell arrivo dei soccorsi; percentuale che sale al 38% nel caso in cui il testimone abbia usato tempestivamente il defibrillatore.

3 Superare la paura di utilizzare un defibrillatore diventa fondamentale per la salvezza di molte vite. In presenza di un arresto cardiaco difficilmente il servizio di emergenza è in grado di raggiungere il soggetto da soccorrere nei 4/6 minuti di tempo che rimangono prima che sopravvengano gravi danni celebrali dovuti al mancato trasporto di ossigeno da parte del sistema cardiocircolatorio. Dopo 10 minuti dall arresto cardiaco, le probabilità di salvezza per il paziente sono praticamente nulle. A Piacenza, nel 1999, sono stati distribuiti 39 defibrillatori esterni semiautomatici per una popolazione di persone: 12 in postazione fisse, 12 su autoambulanze e 15 su macchine della polizia; grazie a questa distribuzione di mezzi, più del 40% dei casi di arresto cardiaco sono stati trattati da volontari o da personale esperto e, dopo due anni dall inizio del progetto, il tasso di sopravvivenza è aumentato dal 4,3% al 15.5%. Un esperimento simile a Brescia, con 49 defibrillatori in ambulatori e autoambulanze, ha portato ad un incremento del tasso di sopravvivenza del 70%. Negli Stati Uniti ed in molti paesi europei, sopratutto nei paesi con un elevato numero di anziani, questi dispositivi si trovano ovunque e fanno parte del quotidiano. Per questa ragione secondo il legislatore occorre che le tecniche di primo soccorso diventino bagaglio di conoscenza comune e diffusa, che sia tempestivamente disponibile un defibrillatore e che sia presente personale non sanitario certificato all utilizzo.

4 I TERMINI PER LE SOCIETA SPORTIVE E LA SETTIMANA DI SENSIBILIZZAZIONE Alla luce di questi dati, dando priorità alla tutela della salute e della vita, il legislatore ha stabilito che entro ottobre 2013 tutte le società sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Quelle dilettantistiche, invece, avranno tempo fino all ottobre Le società potranno anche accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsi carico degli oneri relativi alla presenza di defibrillatori ed alla loro corretta manutenzione quindi anche le società sportive Aresine dovranno misurarsi a breve con quest obbligo di legge. Il Parlamento europeo ha invitato gli Stati Membri a istituire una Settimana di sensibilizzazione dedicata all arresto cardiaco al fine migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare. Questa settimana si terrà in Italia tra il 14 e il 20 ottobre 2013 con l obiettivo di realizzare una ampia gamma di eventi volti a informare le diverse fasce della popolazione italiana circa la rilevanza dell arresto cardiaco e l importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita: manovre semplici e sicure che, chiunque di noi, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare quando è testimone di un arresto cardiaco. è obbligatoria la presenza di un DAE presso Società Sportive sia professionistiche che dilettantistiche e all interno degli impianti sportivi, secondo quanto previsto dal Decreto Legge Sanità n.158 (13 settembre 2012) nonchè durante lo svolgimento delle attività sportive. Obblighi e responsabilità ricadranno ovviamente anche in capo ai responsabili delle società sportive ed ai gestori degli impianti. Sarà inoltre obbligatoria la presenza di un soggetto abilitato all uso del defribillatore durante ogni accesso in palestra, sia per allenamenti che per partite. cosa prevede la normativa regionale in merito. Il legislatore regionale ha rimarcato l obbligatoria la presenza di un DAE presso Società Sportive sia professionistiche che dilettantistiche e all interno di impianti sportivi, sulla base di quanto previsto dal Decreto Legge Sanità n. 158 (13 settembre 2012) nonché durante lo svolgimento delle attività sportive. Inolte, si rende obbligatorio che ogni Società Sportiva (sia professionistica che dilettantistica) disponga di un numero sufficiente di affiliati addestrati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e abilitati all utilizzo dei defibrillatori semiautomatici DAE tali da consentire la presenza in ogni attività sportiva di almeno una persona addestrata ed abilitata all uso del DAE Per una funzionale ed efficace diffusione dei defibrillatori semiautomatici e delle manovre di rianimazione cardio polmonari la Regione Lombardia dichiara opportuno che anche il personale appartenente agli organismi istituzionali (tra cui la polizia locale), sia addestrato alle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e abilitato all utilizzo dei DAE. In merito ai Familiari di persone cardiopatiche o con precedenti di arresto cardiaco si ritiene accettabile, pur con limitata evidenza scientifica, che familiari o accompagnatori di persone definibili a rischio di evento cardiaco acuto (morte cardiaca improvvisa), siano addestrati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e abilitati all uso dei DAE.

5 LA NOSTRA PROPOSTA Alla luce di queste risultanze proponiamo al Sindaco, alla Giunta, ai Consiglieri comunali di dare vita a questa iniziativa che abbiamo denominato DEFIBRILLIAMO ARESE. 1.Considerata l importanza della presenza e la diffusione di defibrillatori semiautomatici (DAE) in caso di emergenza e di personale non medico istruito in grado di usarli per poter salvare la vita dei cittadini, riteniamo sia utile non attendere la scadenza del termine finale indicato dalla normativa e dotare da subito le palestre comunali (ove operano società sportive dilettantistiche) di siffatti presidi a spese del Comune di Arese. Dotare da subito le palestre comunali (ove operano società sportive dilettantistiche) di Defibrillatori DAE per evitare di dover rimpiangere di non averci pensato prima. 2. la presenza di Defibrillatori semiautomatici all interno delle palestre permetterebbe chiaramente agli istituti scolastici di poter contare sulla loro presenza in caso di necessità e poter intervenire per tutelare la salute di tutti gli alunni e del personale. 3.Inoltre, crediamo sia utile avviare a livello comunale un progetto diretto non solo alla fornitura dei defibrillatori automatici nelle palestre comunali (estensibile anche a palazzo comunale, farmacia, sede dei vigili, oratorio, biblitoeca...) ma anche alla formazione di persone sul territorio in grado di utilizzarli in caso di emergenza e di necessità coordinando tali inziative formative con ASL, AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), associazioni e Regione Lombardia.

6 ALCUNE INFORMAZIONI SUI DEFIBRILLATORI Occorre sapere che i defibrillatori semiautomatici sono apparecchi di piccole dimensioni, che contengono al loro interno due piastre adesive in grado di rilevare le alterazioni dell attività elettrica del cuore (aritmia, fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare...) ed erogare una scarica solo se e quanto necessario. Sono composti da un corpo centrale che analizza i dati trasmessi dalle piastre e fornisce indicazioni all utente che lo sta utilizzando (anche vocali) in merito alle procedure da mettere in atto. Proprio in quanto semiautomatici, non necessitano di grande preparazione, ma solo di un corso ufficiale di cinque ore dove si insegnano le modalità di utilizzo dell apparecchio. Lo sviluppo dell elettronica medicale ha quindi permesso un grado di precisione e di automazione tale da permetterne e consentirne l utilizzo anche ad operatori non sanitari o poco esperti: l utilizzo in caso di emergenza, in attesa dei soccorsi, può, come dimostrato da diversi studi, salvare una vita ed evitare danni celebrali irreversibili. Se é vero che l uso di questi strumenti può salvare una vita umana, peraltro é anche vero che un simile evento può accadere in qualsiasi momento (ed a qualsiasi età) ed è un dramma pensare di dover rimpiangere una vita solo perché in attesa della scadenza del termine del 2015 per dotarsi di strumenti fondamentali per far fronte adeguatamente all evento. I l defibrillatore viene collegato ad una vittima di arresto cardio-circolatorio (ACC) mediante elettrodi adesivi, è in grado di riconoscere automaticamente se c è presenza di ritmo defibrillabile con elevata sensibilità e specificità. L apparecchio guida (con messaggi verbali) l operatore nelle varie fasi della rianimazione di base e se il ritmo cardiaco è defibrillabile si carica da solo a livelli di energia preimpostati, lasciando che la fase di erogazione dello shock sia in mano all operatore stesso. Questi può impartire mediante un pulsante la scarica elettrica, ma solo se il DAE lo consente (l operatore non può forzare lo shock).

7 La nostra proposta é pertanto questa. Una proposta che ovviamente solo l amministrazione comunale può sviluppare e che sicuramente può, se correttamente articolata e strutturata, ottenere il patrocinio di autorità sovracomunali e mirare ad ottenere finanziamenti. Ci piacerebbe poter dire, durante la settimana di sensibilizzazione dedicata all arresto cardiaco, che Arese è già pronta. Un arresto cardiaco può colpire chiunque senza preavviso ed in qualsiasi situazione, indipendentemente dall età, dal sesso e dalle condizioni fisiche. In caso di arresto cardiaco, provocato da fibrillazione o tachicardia ventricolare, se non trattato in tempo, al trascorrere di ogni minuto riduce la possibilità di sopravvivenza di un individuo del 10%. Superato il limite dei 10 minuti la possibilità di vita à è ridotta a rarissimi casi Ci piacerebbe non dover leggere che una tragedia si poteva evitare ed una vita poteva essere salvata. Questo crediamo essere un obiettivo importante da condividere e su cui invitiamo questa nuova Amministrazione a lavorare per renderla possibile. UNA PROPOSTA DI ALESSANDRO CORNIANI E MASSIMILIANO SEREGNI IO AMO ARESE DATI, STUDI E NORMATIVE NAZIONALI E REGIONALI DISPONIBILI SU

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