BENESSERE ANIMALE E CONDIZIONALITA

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1 BENESSERE ANIMALE E CONDIZIONALITA Nicoletta Colombo Veterinario L.P. Servizio Tecnico SATA Lodi 1 marzo 2011

2 Pagamento unico per azienda (PUA) slegato dalla produzione (disaccoppiamento). L erogazione dei pagamenti vincolata (condizionalità) al rispetto di specifiche norme e tecniche di campo pena la riduzione del pagamento unico.

3 S.A.T.A. Benessere animale Qualità e sicurezza alimentare

4 Convenzione europea 1976 Direttiva 98/58 firmata dall Italia nel 1980 ed entrata in vigore nel Tutela del benessere degli animali allevati, le 5 libertà. Dalla fame, dalla sete, dalla paura, dalle ferite, dal dolore, dalla malattia, da un ambiente disagiato, libero di esprimere il proprio comportamento.

5 Benessere animale e condizionalità Dal 1 gennaio 2007 ogni allevatore deve rispettare le norme minime per la protezione dei vitelli (direttiva 91/629/CEE), norme minime per la protezione dei suini (dir 91/630/CEE), norme minime per la protezione degli animali negli allevamenti (98/58/CEE).

6 Controllo ufficiale Compilazione check-list Prescrizioni Sanzioni Registrazione e controllo in BDN AGEA Riduzione /esclusione premi

7 A B C Categorie della non conformità Richiesta di rimediare entro un termine inferiore ai tre mesi.nessuna sanzione amministrativa o penale Richiesta di rimediare entro un termine superiore ai tre mesi.nessuna sanzione amministrativa o penale. Sanzione amministrativa o penale immediata

8 PIANO DI SVILUPPO RURALE Nuovi incentivi per la qualità degli alimenti, per il rispetto delle norme e per il benessere degli animali Giovani agricoltori Agroambiente

9 ASSE 2 Misura Indennitàper interventi a favore del benessere degli animali Le indennità per il benessere degli animali sono concesse agli agricoltori che assumono impegni per il benessere degli animali su base volontaria. Le indennità per il benessere degli animali coprono solo quegli impegni che vanno al di là dei requisiti obbligatori stabiliti dalle normative vigenti sul benessere degli animali ( es. maggiori superfici di stabulazione, miglioramento microclima, migliore alimentazione, ecc.. ). Questi impegni sono assunti per un periodo di cinque anni. Le indennità sono assegnate annualmente e coprono i costi aggiuntivi e i mancati redditi risultanti dagli impegni assunti.

10 D.Lgs 146/2001 stabilisce le misure MINIME per la protezione degli animali negli allevamenti.

11 Benessere vitello Riferimenti normativi vanno dal 1992 al Decreto legislativo 146/2001. Decreto legislativo 533/92.

12 Definizione vitello Animale appartenente alla specie bovina di etàinferiore ai 6 mesi.

13 Sezioni S.A.T.A. 1. Personale 2. Controllo degli animali 3. Registrazione dei dati 4. Libertà di movimento/densità 5. Requisiti fabbricati/stabulazione/macromicroclima/illuminazione 6. Impianti 7. Mangimi/alimentazione/abbeveraggio 8. Mutilazioni 9. Pratiche di allevamento

14 1. Personale N di addetti,gli animali sono accuditi da un numero sufficiente di addetti Corsi di formazione per il personale addetto.

15 Due categorie di impegni Criteri di gestione obbligatori Anagrafe Fitosanitari Ormoni Sicurezza alimentare TSE Afta, MVS, BT Benessere animale Buone condizioni agronomiche e ambientali

16 1. Personale Conoscere il comportamento dell animale che si alleva. Conoscere il comportamento normale per individuare tempestivamente eventuali problemi. Come manipolare gli animali. Sicurezza personale. S.A.T.A.

17 2. Controllo degli animali Nei locali di stabulazione almeno due volte al giorno, all aperto una volta. Adeguata illuminazione. Gli animali ammalati o fertiti vengono isolati e ricevono adeguato trattamento.

18 3. Registrazione dei dati È presente il registro dei trattamenti. Èpresente il registro di carico e scarico degli animali, la mortalitàèregolarmente registrata. Gli animali sono correttamente identificati. Esiste un piano di autocontrollo. Èpresente la registrazione dei prelievi per dosaggio dell Hb.

19 4. Libertàdi movimento I vitelli non vengono legati ad eccezione del momento della somministrazione del latte e per un periodo massimo di un ora. Lo spazio a disposizione deve consentire un adeguata libertàdi movimento e tale da evitare inutili sofferenze o lesioni i vitelli di etàsopra le 8 settimane non sono allevati in recinti individuali.

20 4. Libertàdi movimento/densità Lo spazio libero disponibile deve essere di almeno: mq 1,5 per vitelli p.v. < 150 kg mq 1,7 per vitelli p.v > 150 e 220 < Kg mq 1,8 per vitelli p.v. > 220 K Gli attacchi non provocano lesioni.

21 4-libertàdi movimento I recinti hanno dimensioni adeguate. Ministero della salute : H garrese x (nasotuberosità ischiatica x 1,1). Condizionalità : 85 x 135 cm. Conferenza Strasburgo : 100 x 130 cm.

22 5. Requisiti dei fabbricati I materiali e le attrezzature con le quali gli animali possono venire a contatto non sono nocivi per gli animali,tutte le superfici sono facilmente lavabili e disinfettabili, non vi sono spigoli taglienti o sporgenti.

23 5. Stabulazione I locali di stabulazione sono costruiti in modo da permettere agli animali di coricarsi, giacere in decubito, alzarsi ed accudire a se stessi senza difficoltà. La zona in cui si coricano èconfortevole pulita e ben drenata, èpresente lettiera per i vitelli < le 2 sett di vita. Gli animali stabulati all aperto dispongono di un riparo adeguato.

24 5. Stabulazione I pavimenti non devono essere sdrucciolevoli e devono essere privi di asperità, costruiti e mantenuti in maniera tale da non arrecare sofferenza o lesioni alle zampe e adeguati al peso dei vitelli. Lettiera sempre presente per i vitelli sotto le due settimane di età.

25 5. Stabulazione Linee guida regionali per grigliati. Vitello fino a 200 Kg. Larghezza max fessure 25 mm. Larghezza massima travetti 80 mm. Vitello > 200 kg. Larghezza 35 mm. Larghezza minima travetti 95 mm.

26 5. Stabulazione Presente recinto infermeria con presenza di lettiera asciutta e acqua fresca in quantità adeguata. I locali adibiti alla preparazione degli alimenti sono adeguatamente separati e soddisfano i requisiti minimi dal punto di vista igienicosanitario.

27 5. Stabulazione Macro-microclima Ventilazione

28 6. Illuminazione Gli animali custoditi nei fabbricati non sono tenuti al buio, ad essi sono garantiti un adeguato periodo di luce ed un adeguato periodo di riposo.

29 7. Impianti Gli impianti sono ispezionati almeno una volta al giorno. Sono presenti idonei dispositivi per la somministrazione dell acqua nei peridi di intenso calore.

30 8. Alimentazione L alimentazione è adeguata in rapporto all età e alle esigenze fisiologiche del vitello. Dalla seconda settimana di etàviene somministrata una quantitàdi alimenti fibrosi (da 8-20 sett, 50 a 250 gr). I vitelli sono nutriti almeno due volte al giorno. Èassicurato l accesso agli alimenti a tutti i vitelli contemporaneamente.

31 8. Alimentazione A partire dalla 2 settimana di etài vitelli hanno a disposizione acqua fresca in quantitàe qualità, (14 vitelli per abbeveratoio singolo, 24 vitelli per ogni metro di abbeveratoio collettivo ). Gli abbeveratoi e le attrezzature per l alimentazione devono essere puliti (secchi, poppatoi ).

32 8. Alimentazione I vitelli ricevono il colostro entro le prime 6 ore di vita. Verifiche qualitàdel colostro, provenienza, trattamenti. Banca del colostro-

33 9. Tasso di emoglobina Alimentazione con tasso di ferro adeguato per garantire un tasso di emoglobina almeno di 7,25g/dl.

34 10. Mutilazioni Cauterizzazione dell abbozzo corneale entro le tre settimane sotto controllo veterinario. Taglio della coda eseguito da un veterinario e solo a fine terapeutico.

35 11. Pratiche di allevamento Fabbricati, recinti e locali di stabulazione e le attrezzature sono puliti e disinfettati regolarmente. Vengono messe in atto azioni e interventi contro mosche, roditori e parassiti. È rispettato il divieto di mettere la museruola ai vitelli I vitelli in arrivo o in partenza dall azienda devono avere piùdi 10 gg di vita. Si mettono i evidenza in un numero significativo di soggetti fenomeni di meteorismo, succhiamento reciproco, movimento della lingua.

36 Benessere vacche da latte e bufali Direttiva 98/58/CEE Decreto legislativo 146/2001

37 1. Personale Gli animali sono accuditi da un numero sufficiente di addetti Partecipazione a corsi sul benessere animale Il personale èin grado di comprendere la necessità dell intervento veterinario Il personale ha una interazione con il bestiame che non genera paura

38 TEMPI DI UN BOVINO 3-5 ore di alimentazione 9 14 numero di pasti 7 10 ore di ruminazione 30 minuti di abbeverata circa 3-4 volte 2-3 ore di mungitura Pascolo 7 ore Necessita di piùdi 10 ore per riposare

39 2. Ispezione Ispezionati almeno una volta al giorno. Presenza di recinto di isolamento. Gli animali malati o feriti sono isolati. Lo stato di nutrizione degli animali è corretto. Gli animali sono mantenuti in buono stato di pulizia.

40 3. Tenuta dei registri Presenza del registro dei trattamenti Carico e scarico e mortalità Animali sono identificati correttamente Presenza di un piano di autocontrollo

41 4. Libertàdi movimento Lo spazio a disposizione èsufficiente per un adeguata libertàdi movimento ed ètale da non provocare lesioni o sofferenze Gli animali possono coricarsi,giacere in decubito,alzarsi e accudire a se stessi senza difficoltà Gli attacchi non provocano lesioni I recinti di isolamento hanno dimensioni adeguate

42 4. Stabulazione libera Spazio adeguato : Lattazione > 8 mq Asciutta > 10 mq Pre e post-parto > 15 mq Rimonta Kg > 3,5 mq Rimonta > 400 Kg > 4 mq Lettiera adeguata e rinnovata

43 4. Stabulazione libera a cuccette Numero delle cuccette adeguato. Dimensione della cuccetta. Passaggi di idonea ampiezza. Non ci sono fondi ciechi.

44 4. Stabulazione posta fissa Dimensione adeguata alla dimensione dell animale Il pavimento della posta ècostituito da materiale idoneo e con lettiera adeguata La posta viene pulita e la lettiera rinnovata con frequenza idonea

45 5. Edifici Materiali ed attrezzature con i quali gli animali possono venire a contatto non sono nocivi o possono provocare lesioni Gli animali stabulati all aperto dispongono di un riparo adeguato Apparecchiature e impianti elettrici sono a norma e evitano scosse elettriche Ventilazione garantita

46 5. Edifici Attrezzature per l alimentazione automatica pulite regolarmente Escrementi, urina ed alimenti avanzati sono rimossi con regolarità La pavimentazione assicura la necessaria aderenza Pavimenti sono idonei Presenza di un locale /recinto infermeria con lettiera e acqua a disposizione

47 5. Edifici I locali per la preparazione degli alimenti sono separati e soddisfano ai requisiti minimi delle norme igienico-sanitarie Gli animali sono tenuti in idonee condizioni di illuminazione Esistono sistemi di cattura idonei e sufficienti Il livello di rumorosità ambientale è compatibile con il tipo di allevamento

48 6. Attrezzature Gli impianti automatici o meccanici sono ispezionati almeno una volta al giorno presenza di idonei dispositivi per la somministrazione dell acqua Impianti di ventilazione artificiale allarme e sistemi alternativi in caso di mancato funzionamento Viene effettuata la manutenzione degli impianti

49 6. Attrezzature Impianto di mungitura dimensionato ai capi in lattazione. I gruppi di mungitura sono gestiti in modo da non avere tempi di attesa superiori a minuti. Dimensioni della sala d attesa per vacca di almeno 1,3-1,5 m2

50 7. Alimentazione e abbeveraggio Trattamenti terapeutici e profilattici prescritti da un veterinario L alimentazione è adeguata in rapporto all età Èassicurato l accesso all alimentazione a tutti gli animali contemporaneamente Somministrazione dell acqua che consente una adeguata idratazione Mangiatoia ed abbeveratoi sono in condizioni di pulizia ed igiene

51 7. Alimentazione Gli abbeveratoi sono in numero sufficiente ed efficienti. Lo spazio mangiatoia èadeguato al numero di capi (0,60 m. a capo). Gli alimenti somministrati con frequenza regolare e sono macroscopicamente idonei. Gli alimenti prodotti in azienda sono sottoposti a controlli.

52 8. Mutilazioni Decornazione, legge sui vitelli. Castrazione ammessa se viene effettuata prima del raggiungimento della maturità sessuale e sotto il controllo del medico veterinario.

53 9. Procedure di allevamento Fabbricati,recinti, attrezzature e utensili sono pulite e disinfettate regolarmente. Vengono messe in atto azioni preventive contro mosche, roditori e parassiti. Sistema di gestione per garantire una adeguata biosicurezza. La stabulazione èorganizzata per categorie di animali.

54 9. Procedure di allevamento Area parto ben drenata, asciutta e pulita. L eutanasia viene eseguita su animali non trasportabili. Gli animali sono intrappolati per il minimo necessario. Viene effettuato, se necessario, il pareggio funzionale del piede. Le manualità di mungitura sono corrette.

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