Azienda U.l.s.s. n 10 Veneto Orientale Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale LA LEGISLAZIONE MINORILE

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1 Azienda U.l.s.s. n 10 Veneto Orientale Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale LA LEGISLAZIONE MINORILE

2 LA NORMATIVA INTERNAZIONALE Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo -New York Convenzione europea sull esercizio dei diritti dei fanciulli -Strasburgo1996-

3 Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo ratificata dall Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991 DIRITTI Viene sancito il diritto di ogni fanciullo ad un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. TUTELA Gli Stati assicurano la protezione e le cure necessarie al benessere del fanciullo. Art.19 tutela del fanciullo, con misure legislative, amministrative, sociali ed educative contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento compresa la violenza sessuale;

4 NON DISCRIMINAZIONE i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori. SUPERIORE INTERESSE in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità. ASCOLTO DELLE OPINIONI DEL MINORE prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

5 Convenzione europea sull esercizio dei diritti dei fanciulli ratificata dall Italia con Legge n. 77 del 20 marzo 1996 DIRITTI PROCEDURALI I fanciulli, direttamente o per il tramite di altre persone o organi, devono essere informati ed autorizzati a partecipare alle procedure che li riguardano dinnanzi all Autorità Giudiziaria (art.111 Cost. riguardante il giusto processo); Ha il diritto di chiedere, personalmente o tramite altre persone o organi, la designazione di un rappresentante speciale nelle procedure dinnanzi l Autorità Giudiziaria. OBBLIGO DI AGIRE e PROCEDERE D UFFICIO Art. 7 e 8: nelle procedure che riguardano i minori l Autorità Giudiziaria deve procedere con prontezza e ha la facoltà di adottare decisioni immediatamente esecutive; Nei casi di grave minaccia al benessere del fanciullo l Autorità Giudiziaria ha facoltà di procedere d ufficio (reati perseguibili d ufficio).

6 LEGISLAZIONE NAZIONALE Costituzione Italiana Codice Civile Codice Penale e codice di procedura penale Legge n. 184 del 4 maggio 1983 Dpr 616/77 Legge 328/2000

7 La Costituzione Italiana Libertà personale Riconoscimento della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio Riconoscimento e tutela dei diritti inviolabili dell uomo art. 2 La difesa è diritto inviolabile Pari dignità sociale

8 Art. 30 è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. Art. 111 La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.

9 Codice Civile DECADENZA dalla potestà sui figli (art. 330) Quando un genitore VIOLA o TRASCURA i doveri inerenti la potestà o ABUSA DEI POTERI ad essa inerenti il giudice può pronunciare la decadenza oltre che, per gravi motivi, ordinare l allontanamento del figlio dalla casa familiare ovvero del genitore maltrattante/abusante. Condotta del genitore PREGIUDIZIEVOLE ai figli(art. 333) Quando la condotta non è tale da dar luogo alla pronuncia di decadenza ma è comunque pregiudizievole per il figlio il giudice può adottare provvedimenti convenienti ovvero allontanamento del minore o del genitore abusante/maltrattante. REVOCABILITA del provvedimento

10 Intervento della pubblica autorità a favore dei minori(art. 403) In caso di abbandono morale e/o materiale, di crescita in luoghi insalubri e/o pericolosi, allevato da persone che per motivi diversi sono incapaci di provvedere alla sua educazione la pubblica autorità, attraverso gli organi di protezione dell infanzia, lo colloca in luogo sicuro. Apertura della tutela (art. 343) funzioni del G.T. (art. 344) e del tutore(art.357) La tutela si apre in caso di morte di entrambi i genitori o se entrambi non possono esercitare la potestà. La tutela viene aperta presso il Tribunale del circondario di residenza del minore. Il tutore ha la cura del minore, lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni L.R.42 del 1988 Istituzione dell ufficio di protezione e pubblica tutela dei minori

11 Codice Penale e Codice di Procedura Penale Violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570) Chiunque (omissis) si sottrae, abbandonando il domicilio domestico, agli obblighi di assistenza inerenti la potestà dei genitori o alla qualità del coniuge è punito con la reclusione (omissis) Violazione degli obblighi di assistenza: 1. Chi adotta una condotta contraria all ordine o alla morale delle famiglie 2. Chi malversa o dilapida i beni del figlio minore o del coniuge 3. Chi fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, agli ascendenti o al coniuge

12 Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (art. 571) e maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli (art. 572) Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina ovvero maltratta una persona della famiglia, o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o una persona a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l esercizio di una professione o di un arte, è punito con la reclusione. La pena è correlata al danno, fisico o mentale, che viene causato. Percosse e lesioni personali (art ) Chiunque percuote o cagiona a qualcuno una lesione personale è punito distinguendo se da tale azione derivano o meno malattie nel corpo o nella mente.

13 Abbandono di persone minori o incapaci(art. 591) Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, una persona incapace per diversi motivi di provvedere a se stessa e della quale abbia la custodia o debba avere cura è punito con la reclusione. La pena si aggrava nei casi in cui tale reato venga commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore, dal coniuge dall adottante o dall adottato Sottrazione consensuale di minorenni (art. 573) e sottrazione di persone incapaci(art. 574) Chiunque sottrae un minore, con o senza il suo consenso, al genitore esercente la potestà, al tutore o al curatore, a chi ne abbia la vigilanza o la custodia è punito con la reclusione.

14 Quali sono i reati perseguibili d ufficio? MINACCIA grave, con armi(art. 612) MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA (art. 572) LESIONI PERSONALI (Art. 582) con prognosi superiore ai 20 giorni CIRCOSTANZE AGGRAVANTI LESIONE PERSONALE (art. 583) PRATICHE DI MUTILAZIONE DEGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI (art. 583-bis) VIOLENZA SESSUALE (art:609-bis) VIOLENZA PRIVATA (art. 610) ATTI PERSECUTORI (stalking) NEI CONFRONTI DI MINORI O PERSONE DISABILI (art. 612-bis) ESTORSIONE (art. 629) OMICIDIO (art.575)

15 Denuncia d ufficio (art. 331 c.p.p.) Obbligo di referto (art. 334 c.p.p.) I pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio che, nell esercizio o a causa delle loro funzioni o servizio vengano a conoscenza di reati perseguibili d ufficio DEVONO fare denuncia per iscritto, anche quando non sia individuata la persona alla quale è attribuito il reato. Il personale medico e tecnico-sanitario è obbligato, oltre alla denuncia, a trasmettere un referto scritto che indichi la persona, il luogo, l ora e le altre circostanze dell intervento.

16 Pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio Pubblici ufficiali (art.357 c.p.) coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. La qualifica di pubblico ufficiale va attribuita a: Soggetti che formano o concorrano a formare la volontà dell ente pubblico ovvero lo rappresentano all esterno; Soggetti che sono muniti di poteri autoritativi; Soggetti che sono muniti di poteri di certificazione. A mero titolo esemplificativo sono pubblici ufficiali: ufficiale giudiziario, consulente tecnico del giudice, fattorino postale, consigliere comunale, insegnanti delle scuole pubbliche, ufficiale sanitario, notaio, etc.

17 Incaricati di pubblico servizio (358 c.p.) coloro i quali, a qualunque titolo prestano un pubblico servizio. Pur svolgendo un attività pertinente allo Stato o ad un altro Ente Pubblico non è dotato dei poteri tipici del pubblico ufficiale. A mero titolo esemplificativo sono incaricati di pubblico servizio: dipendente postale addetto allo smistamento della corrispondenza, guardie giurate che conducono furgoni portavalori, etc.

18 Denuncia e segnalazione emergono fatti Fatti penalmente rilevanti penalmente rilevanti emergono fatti Condizioni di rischio di penalmente pregiudizio o di pregiudizio rilevanti Obbligo di denuncia Obbligo di segnalazione

19 Reati perseguibili a querela di parte Art. 336 c.p.p.: per i reati a querela di parte potrà decidere solo la persona offesa dal reato se vuole presentarla entro i termini indicati dalla legge (per i minori di anni quattordici decidono gli esercenti la potestà). INGIURIA (art. 594) MINACCIA (art.612) PERCOSSE (art. 581) LESIONE PERSONALE (art. 582) inferiore a 20 giorni di prognosi ATTI PERSECUTORI (stalking) art. 612 bis

20 Segreto professionale I ministri di confessioni religiose; Gli avvocati, gli investigatori privati autorizzati, i consulenti tecnici e i notai; I medici e i chirurghi, i farmacisti, le ostetriche e ogni altro esercente una professione sanitaria; Gli esercenti altri uffici o professioni ai quali la legge riconosce la facoltà di astenersi dal deporre determinata dal segreto professionale (assistenti sociali, psicologi, etc.) Non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione (art. 200 c.p.p.)

21 Legge n. 184 del 4 maggio 1983 (modificata dalla L. n. 149/2000) Diritto del minore ad una famiglia Sancisce il DIRITTO del minore a crescere ed essere educato all interno della propria famiglia evidenziando come le condizioni di indigenza dei/l genitori/e non possono essere di ostacolo all esercizio di tale diritto. Lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali sostengono con aiuti idonei e in base alle risorse disponibili i nuclei familiari a rischio, al fine di prevenire l abbandono e di consentire al minore di crescere nella propria famiglia. Quando, nonostante gli interventi attuati, il minore risulta privo di un ambiente familiare idoneo si applicano gli istituti previsti dalla legge (affidamento, inserimento in comunità familiare)

22 AFFIDAMENTO FAMILIARE L affidamento familiare è disposto previo consenso dei genitori, sentito il minore, e viene formalizzato dal G.T. del luogo dove si trova il minore. Nel caso di mancato assenso dei genitori provvede il T.M. Che indica il servizio sociale locale a cui è attribuita la responsabilità del programma di assistenza. ADOZIONE È consentita a favore dei minori dichiarati in stato di adottabilità cioè dichiarati dal T.M. in situazione di abbandono perché privi di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi, purchè tale mancanza non sia dovuta a cause di forza maggiore di carattere transitorio.

23 ART.9 Chiunque ha la facoltà di segnalare all autorità pubblica situazioni di abbandono di minori d età. I pubblici ufficiali, gli incaricati di pubblico servizio, gli esercenti un servizio di pubblica necessità devono riferire alla Procura della Repubblica presso il T.M. sulle condizioni di ogni minore in situazione di abbandono di cui vengano a conoscenza. ART. 70 I pubblici ufficiali o gli incaricati di pubblico servizio che omettono di riferire alla Procura sulle condizioni di ogni minore in situazione di abbandono di cui vengano a conoscenza in ragione del proprio ufficio sono puniti ai sensi dell art. 328 del c.p.

24 D.P.R. 616/77 Il D.P.R. 616/77 ha ad oggetto il trasferimento e le deleghe delle funzioni amministrative dello Stato. In particolare nel nostro territorio i Comuni hanno affidato all Azienda Ulss n.10 la gestione delle attività e degli interventi relativamente alle competenze civili ed amministrative (non economiche) previste dall art. 23 lett. C) del succitato d.p.r. ; nella fattispecie tutti gli interventi in favore di minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili nell'ambito della competenza amministrativa e civile. A seguito di tale delega i servizi consultoriali dell Azienda Ulss si sono organizzati e strutturati con competenze specifiche e diverse.

25 L. 328/2000 Oggetto della Legge Quadro 328/2000 è la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali intendendo tutte le attività relative alle predisposizione ed erogazione di servizi e prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e difficoltà della persona. La finalità è quella di assicurare alle persone e alle famiglie interventi integrati atti a garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza.

26 LEGISLAZIONE REGIONALE LR 42 del 1988 istituzione dell ufficio di protezione e pubblica tutela dei minori Linee Guida 2008 (approvate con dgr 569 del ) tutela e protezione del minore Linee Guida sull affido familiare DGR 3898 del 9,12,2008 orientamenti per la comunicazione tra la scuola, i servizi sociali e sociosanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico

27 L.R. 42 del 1988 istituzione dell ufficio di protezione e pubblica tutela dei minori FUNZIONI: Reperisce, seleziona e prepara persone disponibili a svolgere l attività di tutore e fornisce loro consulenza Vigila sull assistenza prestata ai minori nelle strutture residenziali o comunque in ambienti esterni alla famiglia Promuove in collaborazione con gli Enti Locali iniziative per la prevenzione e il trattamento dell abuso e del disadattamento, nonché promuove iniziative per la diffusione di una cultura dell infanzia e dell adolescenza che rispetti i diritti dei minori Esprime pareri su provvedimenti regionali riguardanti i minori Segnala situazioni che richiedono interventi, assistenziali e giudiziari, immediati Segnala alle amministrazioni pubbliche fattori di rischio/danno per i minori che derivano da carenti condizioni igienico-sanitarie, abitative e urbanistiche

28 Linee Guida 2008 per i servizi sociali e sociosanitari La cura e la segnalazione Fornisce orientamenti utili agli operatori sociali e a tutte le figure professionali che si occupano di tutela e protezione del minore. Definisce le diverse competenza e la rete dei servizi che ruotano attorno al minore (Enti Locali, Ulss, Oprocura della Repubblica, T.M., T.O., etc) Approfondisce la tipologia di interventi a tutela del minore, a partire dalla raccolta di possibili situazioni di rischio di pregiudizio e di pregiudizio fino alla segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria.

29 Linee Guida 2008 per i servizi sociali e sociosanitari l affido familiare in Veneto Approfondisce il tema dell affido familiare in tutte le sue fasi e ruoli; Definisce infatti compiti e ruoli delle famiglie affidatarie e d origine, dei servizi e dell Autorità Giudiziaria; Differenzia le diverse tipologie di affido familiare; Descrive le buone prassi per la gestione dei processi di affido familiare.

30 DGR 3898 del orientamenti per la comunicazione tra scuola e i servizi sociali e sociosanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico Tale documento è stato redatto dalla Regione Veneto in collaborazione con il Pubblico Tutore dei Minori e l Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Contiene una descrizione delle problematiche più comuni che gli insegnanti affrontano in classe. Il documento è suddiviso in 5 schede che affrontano diverse problematiche e forniscono indicazioni utili e modalità di intervento. Viene sottolineata l importanza della collaborazione tra scuola e servizi sociali e sociaosanitari.

31 Scheda 1: vengono descritti i comportamenti legati ai conflitti, all aggressività, al bullismo e alla scarsa disciplina. Scheda 2: Sospetti di trascuratezza o di reati contro il minore Scheda 3: condizioni familiari carenti Scheda 4: classi e alunni fragili Scheda 5: inserimento dei bambini/ragazzi stranieri di recente arrivo

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