Il MERCATO DEL LAVORO IN PUGLIA NEL I TRIMESTRE 2016

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1 Il MERCATO DEL LAVORO IN PUGLIA NEL I TRIMESTRE Introduzione e sintesi Gli occupati in Puglia nel primo trimestre del 2016 ammontano a circa persone, evidenziando una leggera ripresa dell occupazione rispetto al trimestre precedente ( unità), dopo il calo del quarto trimestre Tale incremento è da attribuire esclusivamente all occupazione indipendente, a fronte di una contrazione dell occupazione dipendente e alla componente maschile. Rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, invece, si osservano una riduzione dell occupazione sia dipendente sia indipendente per un totale di unità. Tale riduzione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. E il segnale di un certo rallentamento della dinamica positiva dell occupazione registrata nel 2015 anche a seguito della misura che riduce gli incentivi all occupazione per il I disoccupati ammontano a persone, in diminuzione di circa unità rispetto al quarto trimestre del 2015, da attribuire principalmente alla componente maschile. Rispetto allo stesso periodo del 2015 la disoccupazione aumenta di unità da attribuire esclusivamente alla componente femminile. L effetto congiunto della dinamica dell occupazione e della disoccupazione è una riduzione delle forze di lavoro di unità rispetto al quarto trimestre del 2015 e un aumento degli inattivi in età da lavoro. Questa situazione si conferma anche rispetto al primo trimestre Il tasso di occupazione delle persone è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente e pari al 42,3% della popolazione in età da lavoro (15-64 anni), quindi poco più di quattro pugliesi su dieci in età da lavoro hanno un occupazione. Rispetto al primo trimestre dell anno precedente, invece, il tasso di occupazione diminuisce di 1,2 punti percentuali e vi contribuiscono sia la componente maschile sia quella femminile. Il tasso di occupazione femminile è ritornato a livelli contenuti (28,9%). Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 20,4% delle forze di lavoro, cioè circa una su cinque delle persone presenti sul mercato del lavoro regionale è disoccupata. Il tasso di disoccupazione diminuisce di 1,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, mentre aumenta di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre dell anno precedente. Quest ultimo incremento è da attribuire soprattutto alla componente

2 Nota tecnica n femminile. Le donne sono quelle che subiscono maggiormente la situazione di difficoltà della ricerca e dell ottenimento di un occupazione in Puglia. Il tasso di disoccupazione femminile ha raggiunto la quota del 24% delle forze di lavoro femminili, cioè quasi una donna su quattro presente sul mercato del lavoro è disoccupata. Il rallentamento della crescita dell occupazione nei primi mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015 è rilevabile anche attraverso la fonte INPS in base ai dati disponibili dell Osservatorio sul precariato. Rispetto ai primi tre mesi del 2015 si osserva una riduzione sia dei nuovi rapporti di lavoro attivati ( ) sia delle trasformazioni contrattuali di rapporti di lavoro esistenti (-1.457). Aumentano i rapporti di lavoro in apprendistato (+111), dopo una robusta contrazione nel E evidente che con la consistente riduzione degli incentivi sulla decontribuzione nel 2016, i contratti di apprendistato sono ritornati ad essere convenienti per le imprese. Le cessazioni sono diminuite rispetto allo stesso periodo dell anno precedente di circa rapporti di lavoro. La variazione netta (attivazioni meno cessazioni) dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nel primo trimestre 2016 è inferiore di circa rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Queste dinamiche sono sostanzialmente confermate dall analisi delle Comunicazioni Obbligatorie, cha rilevano rapporti di lavoro per una base più ampia di condizioni lavorative rispetto a quelle considerate dall INPS. Nel primo trimestre 2016 emergono da un lato una contrazione dei rapporti di lavoro attivati rispetto allo stesso periodo del Dall altro lato si riducono anche le cessazioni di rapporti di lavoro; ciò implica rapporti di lavoro più stabili.

3 Nota tecnica n I ercat de avr idicatri di sitesi 1 Nel primo trimestre del 2016 l'occupazione regionale ammonta a unità e aumenta di unità rispetto al trimestre precedente (valore congiunturale +0,6%), ma si contrae di unità su base tendenziale (rispetto al primo trimestre del 2015, -2,8%). Tabella 1 - Puglia: popolazione in età da 15 anni in su, per condizione lavorativa nel I trimestre 2016* - Valori assoluti (in migliaia), variazioni assolute (in migliaia) e percentuali Variazioni su trimestre precedente Variazioni su I trim anno precedente Valori assoluti Assolute % Assolute % Occupati , ,8 Disoccupati ,8 7 2,5 Forze di lavoro , ,8 Inattivi (15-64) ,1 20 1,7 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati Mentre su base congiunturale l occupazione è aumentata in sintonia con il dato nazionale (+0,1%), su base tendenziale si osserva una divergenza significativa tra una contrazione a livello regionale ed un aumento a livello nazionale (circa occupati in più). Come abbiamo scritto in una nota precedente 2, la Puglia è arrivata con una fase declinante del tasso di crescita tendenziale dell occupazione a fine 2015 a differenza dell Italia; questa dinamica si è trascinata per il primo trimestre I disoccupati ammontano unità e diminuiscono di unità su base congiunturale (-5,8%), ma aumentano di appena unità su base tendenziale (+2,5%). Le forze di lavoro ammontano a e diminuiscono di unità su base congiunturale (-0,7%) e di unità su base tendenziale (-1,8%). Questa situazione si rispecchia nell'aumento della popolazione inattiva in età da lavoro che ammonta a unità, con un aumento di unità su base congiunturale (+1,1%) e di unità su base tendenziale (+1,7%). Il tasso di occupazione anni è pari al 42,3% della popolazione attiva nella medesima classe di età, stazionario su base congiunturale ma in diminuzione su base tendenziale (-1,2%). Il tasso di occupazione della Puglia è inferiore di circa 14 punti 1 I dati utilizzati sono quelli grezzi e non quelli destagionalizzati disponibili solo a livello nazionale e non a livello regionale. Infatti, anche l Istat utilizza i dati grezzi per il confronto annuale tra il I trimestre 2016 e il I trimestre del 2015 quando analizza i dati per ripartizione. Cfr. ISTAT Il mercato del lavoro I trimestre 2016, Statistiche Flash del 9 giugno Cfr. IPRES nota tecnica n

4 Nota tecnica n percentuali rispetto a quello medio nazionale e mostra andamenti divergenti rispetto alle tendenze medie nazionali soprattutto su base tendenziale (variazioni annuali). Tabella 2 - Indicatori del mercato del lavoro nel I trimestre 2016* anni - Valori percentuali Indicatori Valori % Puglia Italia Variazioni su Variazioni Variazioni su Variazioni trimestre su anno Valori trimestre su anno precedente precedente % precedente precedente in punti % in punti % Tasso di occupazione 42,3 0,0-1,2 56,3-0,4 0,8 Tasso di disoccupazione 20,4-1,1 0,8 12,1 0,2-0,9 Tasso di attività 53,3-0,6-0,9 64,2-0,3 0,3 Tasso di inattività 46,7 0,6 0,9 35,8 0,3-0,3 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati Il tasso di disoccupazione raggiunge nel I trimestre 2016 il 20,4% delle forze di lavoro, un valore che non si registrava da circa un decennio. Tale valore diminuisce e su base congiunturale (-1,1%) e su base tendenziale (-0,9%). Il tasso di attività è pari al 53,3% della popolazione in età da lavoro, diminuisce nel quarto trimestre del 2015 e nel primo trimestre dell anno precedente. Figura 1- Variazione tendenziale dell occupazione* in Puglia, Italia e Mezzogiorno - Valori percentuali. 4,0 3,0 Variazione % 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T Italia Puglia Mezzogiorno Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati

5 Nota tecnica n Anche rispetto a questi indicatori caratteristici emerge il rallentamento nella creazione di occupazione netta addizionale nei primi tre mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del Tuttavia, il rallentamento è più pronunciato in Puglia sia confrontando il dato medio nazionale che quello del Mezzogiorno. Infatti, la Puglia mostra dei picchi di crescita tendenziale nei primi tre trimestri del 2015 nettamente superiori a quelli medi nazionali e del Mezzogiorno; nei due trimestri successivi rileva, invece, una caduta più intensa del tasso tendenziale. Da questi dati sembra che la spinta propulsiva degli strumenti di incentivazioni (decontribuzione per i nuovi contratti a tempo indeterminato) e le innovazioni nelle regolamentazioni contrattuali nella creazione di occupazione addizionale netta stia diminuendo con un effetto più intenso per la Puglia. 3 I ercat de avr tra uii e de i Pugia e I triestre 2016 I maschi occupati ammontano a unità e rappresentano circa il 66% dell'occupazione totale; le donne occupate ammontano a unità. Mentre l occupazione maschile aumenta rispetto al trimestre precedente, quella femminile diminuisce. Su base tendenziale l occupazione diminuisce sia per i maschi sia per le femmine nella stessa percentuale (-2,8%). Tabella 3 - Puglia: popolazione in età da 15 anni in su, per condizione lavorativa e sesso nel I trimestre 2016* - Valori assoluti (in migliaia), variazioni assolute (in migliaia) e percentuali Variazioni su trimestre Variazioni su I trim. Valori precedente anno precedente assoluti Assolute % Assolute % Maschi Occupati , ,8 Disoccupati ,9-4 -2,3 Forze di lavoro , ,7 Inattivi ,0 25 6,5 Femmine Occupati , ,8 Disoccupati ,1 11 9,7 Forze di lavoro ,3 0-0,1 Inattivi ,6-5 -0,6 Totale Occupati , ,8 Disoccupati ,8 7 2,5 Forze di lavoro , ,8 Inattivi (15-64) ,1 20 1,7 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL * Dati non destagionalizzati.

6 Nota tecnica n La disoccupazione diminuisce sia per i maschi sia per le femmine rispetto al trimestre precedente, mentre un andamento divergente si rileva su base tendenziale: diminuisce la disoccupazione maschile, aumenta quella femminile (+9,7%). La combinazione della dinamica dell'occupazione e della disoccupazione porta ad una diminuzione delle forze di lavoro su base tendenziale, con una maggiore intensità per i maschi (-2,7%) a fronte di una stazionarietà delle donne. Il tasso di occupazione maschile è pari al 55,9% nel I trimestre 2016, circa 27 punti percentuali in più rispetto al tasso di occupazione femminile (28,9%), questo divario sembra molto difficile da superare in forma permanente. Il tasso di occupazione diminuisce sia per i maschi sia per le donne rispetto al I trimestre dell anno precedente. Tabella 4 - Puglia: Indicatori del mercato del lavoro per sesso nel I trimestre 2016* anni Valori percentuali Valori % Maschi Variazioni su trimestre precedente in punti % Variazioni su I trim. anno precedente Tasso di occupazione 55,9 0,5-1,7 Tasso di disoccupazione 18,4-1,7 0,1 Tasso di attività 68,7-0,6-2,0 Tasso di inattività 31,3 0,6 2,0 Femmine Tasso di occupazione 28,9-0,4-0,8 Tasso di disoccupazione 24,0 0,0 2,1 Tasso di attività 38,1-0,5 0,1 Tasso di inattività 61,9 0,5-0,1 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati. Il tasso di disoccupazione è pari al 18,4% per i maschi contro il 24% delle donne. Il tasso di disoccupazione aumenta per la componente femminile su base tendenziale (+2,1%). Il tasso di attività maschile è pari al 68,7% contro appena il 38,1% delle donne. Questa situazione è l aspetto speculare del tasso di inattività che è intorno al 62% delle donne contro circa il 31% dei maschi. Tuttavia, il tasso di inattività su base tendenziale aumenta per i maschi e rimane stazionario per le donne.

7 Nota tecnica n I disoccupati ex occupati, con unità nel I trimestre del 2016, rappresentano il 52,4% dei disoccupati totali. L'analisi dei disoccupati per tipologia di disoccupazione rileva un significativo aumento delle donne che hanno perso il lavoro rispetto sia al trimestre precedente sia all anno precedente. Per i maschi si rileva, invece, una riduzione dei disoccupati ex occupati. Nell ambito della disoccupazione aumenta in modo significativo la componente relativa agli ex inattivi (+36,3% su base tendenziale). Questo aspetto è il sintomo della difficoltà a trovare lavoro nel passaggio dall inattività alla ricerca di un lavoro, soprattutto quando la permanenza nell inattività non è per un breve periodo. Tabella 5 - Puglia: i disoccupati per tipologia di disoccupazione e sesso - I trimestre 2016* - Valori assoluti (in migliaia), variazioni assolute (in migliaia) e percentuali Valori assoluti Variazioni su trimestre precedente Variazioni su I trim. anno precedente Assolute % Assolute % Maschi Ex inattivi , ,9 Ex occupati ,9-9 -8,3 Senza esperienza di lavoro , ,5 Femmine Ex inattivi ,6 5 18,6 Ex occupati ,8 8 17,5 Senza esperienza di lavoro ,9-2 -4,0 Totale Ex inattivi , ,3 Ex occupati ,6-2 -1,2 Senza esperienza di lavoro ,2-7 -8,3 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati. Tra gli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) l'istat propone anche il tasso di mancata partecipazione al lavoro delle persone nella classe di età anni. Questo valore è dato dalla quota di disoccupati più una quota delle forze di lavoro potenziali 3. Si tratta, quindi, di un indicatore che stima una sorta di gap delle forze di 3 Le forze potenziali riguardano gli inattivi che non cercano lavoro ma sono disponibili a lavorare e gli inattivi che cercano lavoro ma non sono disponibili a lavorare immediatamente.

8 Nota tecnica n lavoro potenzialmente impiegabili ma che sono escluse da relazioni e rapporti di lavoro effettivo. In Puglia il tasso della mancata partecipazione al lavoro è pari a circa il 37% delle forze di lavoro anni "potenziali" nel I trimestre In valore assoluto tale quota è pari a circa persone ( forze di lavoro potenziali e disoccupati). Ci sono circa 16 punti percentuali di differenza nel tasso di non partecipazione tra maschi e femmine in Puglia, contro un gap di appena 7 punti percentuali a livello nazionale. Il maggiore gap è da attribuire in modo particolare al più elevato valore del tasso di non partecipazione delle donne in Puglia rispetto al dato medio nazionale. Tabella 6 -Tasso di non partecipazione per sesso anni - I trimestre 2016 Valori percentuali Valori % Variazioni su trimestre precedente Puglia in punti % Variazioni su I trim. anno precedente Maschi 30,2-0,5 1,4 Femmine 46,6 0,0-0,4 Totale 36,9-0,3 0,5 Italia Maschi 19,2 0,6-1,1 Femmine 26,3 0,1-1,5 Totale 22,3 0,3-1,3 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. La questione delle forze di lavoro potenziali è molto importante nell analisi del mercato del lavoro. Infatti, spesso si usa il tasso di disoccupazione come indicatore delle difficoltà di sviluppo di un sistema economico e del suo mercato del lavoro. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è un buon indicatore delle difficoltà del mercato del lavoro in presenza di elevati tassi di attività (intorno almeno al 65% delle forze di lavoro), ciò significa che nell ambito dell inattività ricadono i ragazzi sotto i 15 anni, gli adulti in pensione, persone che studiano e una quota di popolazione attiva fisiologica per il funzionamento efficiente del mercato del lavoro. La Puglia ha tassi di attività di poco superiore al 50%, con un tasso di attività delle donne pari ad appena il 38%. Vi è quindi un ampia fascia di popolazione in età da

9 Nota tecnica n lavoro che non lavora e non ricerca attivamente il lavoro, ma sarebbe disponibile a lavorare se ci fossero le condizioni opportune. In effetti, vi è una correlazione negativa tra disoccupazione e forze di lavoro potenziali in Puglia (-0,45); queste due variabili sono rappresentate nel grafico n.2. Si può osservare una sorta di andamento speculare tra disoccupazione e forze di lavoro di potenziali. E questa condizione strutturale che determina alcune situazioni in cui si osservano un aumento dell occupazione e un contestuale aumento della disoccupazione. Ciò accade perché c è ancora un ampia disponibilità di popolazione in età da lavoro che è inattiva ma è anche disponibile a lavorare subito. Figura 2- Puglia: Disoccupazione e Forze di lavoro potenziali trimestrali Valori assoluti (in migliaia) 450 Valori assoluti in migiaia T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T Forze Lavoro Potenziali Disoccupazione Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. 3. Carattere dell'occupazione L occupazione alle dipendenze ammonta a circa unità nel I trimestre 2016 e rappresenta il 73,6 del totale dell occupazione. L occupazione dipendente si riduce di circa unità rispetto al I trimestre dell anno precedente (-2,3%). In termini assoluti, tale riduzione è da attribuire alle due componenti maschile e femminile in misura sostanzialmente paritaria; mentre in termini percentuali la contrazione è maggiore per le donne rispetto ai maschi a causa della minore dimensione quantitativa delle donne dipendenti. Più della metà dell occupazione alle dipendenze è maschile (63%).

10 Nota tecnica n Tabella 7 - Puglia: carattere dell'occupazione per sesso - I trimestre* Valori assoluti (in migliaia), variazioni assolute (in migliaia) e percentuali Valori assoluti Variazioni su trimestre precedente Variazioni su I trim. anno precedente Assolute % Assolute % Maschi Dipendenti , ,9 Indipendenti , ,8 Femmine Dipendenti ,1-9 -2,8 Indipendenti ,3-2 -2,7 Totale Dipendenti , ,3 Indipendenti , ,3 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati. L occupazione indipendente ammonta a 302 unità nel I trimestre Anche l occupazione indipendente diminuisce nel I trimestre 2016 rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente ( unità). In termini percentuali, la contrazione è quasi il doppio rispetto all occupazione alle dipendenze. Pertanto, la riduzione dell'occupazione che si è osservata su base tendenziale è da attribuire sia ai dipendenti sia agli indipendenti ed ha riguardato sia la componente maschile che quella femminile. Un confronto in termini di variazione tendenziale dell occupazione dipendente e indipendente e riferita agli ultimi 13 trimestri (medio periodo dal I trimestre 2013 al I trimestre 2016) consente di mostrare andamenti divergenti tra la Puglia e il dato medio nazionale (figura 3). I maggiori scostamenti si osservano soprattutto per l occupazione indipendente che in Puglia assume oscillazioni nettamente più ampie rispetto al dato nazionale tra i valori minimi (-15%) e i valori massimi (+10%), a fronte di oscillazioni molto più contenute a livello nazionale. Anche l occupazione dipendente mostra oscillazioni più ampie in Puglia rispetto al relativo dato medio nazionale. Inoltre, mentre a livello nazionale il tasso di crescita tendenziale dell occupazione dipendente si mantiene su valori positivi, a livello regionale si osservano tassi di crescita positivi dal secondo semestre del 2014 al primo semestre del 2015 per poi declinare negli ultimi due trimestri.

11 Nota tecnica n Fig.3 Variazione tendenziale dell'occupazione* dipendente e indipendente in Puglia e Italia Valori percentuali Variazione tendenziale - % 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T Dip. - Puglia Dip. - Italia Indip. - Puglia Indip. - Italia Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati. Sotto il profilo dinamico l occupazione dipendente e indipendente mostra andamenti molto differenti tra la componente maschile e quella femminile. Questa situazione mostra ancora una volta come la segmentazione per genere dell occupazione richiede un attenzione adeguata e, probabilmente, azioni specifiche di politiche per l occupazione femminile. Fig.4 Puglia: Variazione tendenziale dell'occupazione* dipendente e indipendente per sesso Valori percentuali Variazione tendenziale - % 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0 Dipendenti Variazione tendenziale - % 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0-10,0-20,0 Indipendenti -6,0 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T Maschi Femmine -30,0 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T Femmine Maschi Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati.

12 Nota tecnica n Attivazioni e trasformazione dei rapporti di lavoro nel I trimestre 2016 Il rallentamento della crescita dell occupazione nei primi mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015 è rilevabile anche secondo la fonte INPS attraverso l Osservatorio sul precariato. Tali informazioni costituiscono un insieme più ridotto e in parte diverso dai dati contenuti nelle Comunicazioni Obbligatorie 4. I dati dell Osservatorio sul precariato dell INPS disponibili, hanno una disaggregazione nei contenuti a livello regionale, inoltre consentono di rilevare i rapporti di lavoro attivati attraverso la misura dell esonero contributivo per le nuove assunzioni e per le trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato dei contratti a termine. Nei primi tre mesi del 2016 in Puglia si sono attivati circa nuovi rapporti di lavoro, di cui il 32% a tempo indeterminato, il 65% a tempo determinato e il 3% in apprendistato. Le trasformazioni contrattuali da temporanei a stabili nei primi tre mesi del 2016 ammontano a circa 4.700, di cui l 82 % riguarda trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Tabella 8 - Puglia: Rapporti di lavoro*: attivazioni e trasformazioni nei mesi di gennaio marzo Valori assoluti, variazioni assolute e percentuali Gennaio - Marzo Variazione Assoluta % A. Nuovi rapporti di lavoro Tempo indeterminato ,5 Tempo determinato ,7 Apprendistato ,0 Totale ,7 B. Variazioni contrattuali di rapporti di lavoro esistenti A tempo indeterminato di rapporti a termine ,1 Apprendisti trasformati a tempo indeterminato ,4 Totale ,7 Fonte: INPS Osservatorio sul precariato, elaborazioni IPRES. *Sono stati rilevati tutti i rapporti di lavoro attivati nel periodo, anche quelli in capo ad uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente. 4 I dati ricavati dalle dichiarazioni UNIEMENS differiscono da quelli pubblicati mensilmente dal Ministero del lavoro, tratti dalle Comunicazioni Obbligatorie, essenzialmente per il diverso campo di osservazione: in particolare questi ultimi includono tutti i rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato ma escludono le missioni dei rapporti di lavoro in somministrazione.

13 Nota tecnica n Rispetto ai primi tre mesi del 2015 si osserva una riduzione sia dei nuovi rapporti di lavoro attivati ( ) sia delle trasformazioni contrattuali di rapporti di lavoro esistenti (-1.457). E da sottolineare l incremento dei rapporti di lavoro attivati nella forma dell apprendistato (+111), dopo una robusta contrazione nel E evidente che con la consistente riduzione degli incentivi sulla decontribuzione nel 2016, i contratti di apprendistato sono ritornati ad essere convenienti per le imprese. Le cessazioni dei rapporti di lavoro nei primi tre mesi del 2016 ammontano a circa , di cui 43% a tempo indeterminato e 56% a tempo determinato. Le cessazioni sono diminuite rispetto allo stesso periodo dell anno precedente di circa rapporti di lavoro. Tabella 9 - Puglia: Cessazioni di rapporti di lavoro* nei mesi di gennaio marzo. Valori assoluti, variazione assoluta e percentuale Gennaio - Marzo Variazione Assoluta % Cessazioni a tempo indeterminato ,9 Cessazioni di apprendisti ,7 Cessazione di rapporti a termine ,9 Totale ,2 Fonte: INPS Osservatorio sul precariato, elaborazioni IPRES. *Sono stati rilevati tutti i rapporti di lavoro attivati nel periodo, anche quelli in capo ad uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente. Tabella 10- Puglia: Variazione netta dei rapporti di lavoro* a tempo indeterminato nei mesi di gennaio marzo. Valori assoluti, variazioni assolute e percentuali Assoluta % Nuovi rapporti di lavoro ,5 Trasformazioni di rapporti a termine ,1 Apprendisti trasformati a tempo indeterminato ,4 Cessazioni rapporti di lavoro ,9 Variazione netta Fonte: INPS Osservatorio sul precariato, elaborazioni IPRES. *Sono stati rilevati tutti i rapporti di lavoro attivati nel periodo, anche quelli in capo ad uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente.

14 Nota tecnica n La variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nel primo trimestre 2016 è pari ad appena con una riduzione rispetto allo stesso periodo dell anno precedente di circa rapporti di lavoro. La maggiore quota di tale riduzione è da attribuire ai nuovi rapporti di lavoro. Dinamiche sostanzialmente simili si verificano anche a livello medio nazionale. 5. Le Comunicazioni Obbligatorie nel primo trimestre 2016 L analisi delle Comunicazioni Obbligatorie rileva i flussi di rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato a cadenza trimestrale, fonte Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) e considerano una platea di lavoratori più ampia di quella rilevata dall INPS nel paragrafo precedente. In base a questi dati, nel I trimestre del 2016 sono stati attivati rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, con un decremento di rapporti di lavoro rispetto al I trimestre del 2015 (-1,1%). I lavoratori attivati ammontano a circa unità, con un leggero increment0 di 150 unità (+0,1%). In generale si rileva un numero medio di 1,39 rapporti di lavoro attivati per lavoratore. Tab Puglia: Rapporti di lavoro e numero di lavoratori attivati, cessati e saldo I trimestre 2016 e variazioni su I trimestre dell anno precedente I trimestre 2016 Variazione su I trimestre 2015 Valori assoluti Assoluta % Attivazioni Rapporti di lavoro ,1 Lavoratori ,1 N. Medio di rapporti di lavoro 1,39 0,0 Cessazioni Rapporti di lavoro ,4 Lavoratori ,2 N. Medio di rapporti di lavoro 1,43-0,1 Saldo Rapporti di lavoro Lavoratori Fonte: Comunicazioni Obbligatorie, Ministero del Lavoro, Elaborazioni IPRES

15 Nota tecnica n Le cessazioni ammontano nel I trimestre 2016 a rapporti di lavoro, con un decremento di rapporti di lavoro rispetto al I trimestre 2015 (- 4,4%). I lavoratori cessati ammontano a unità, con un leggero decremento di 193 unità rispetto al I trimestre 2015 (-0,2). Pertanto, le attivazioni sono state nettamente superiori alle cessazioni sia per i rapporti di lavoro che per i lavoratori interessati. Di conseguenza il saldo è positivo sia per quanto riguarda i rapporti di lavoro ( ) sia per i lavoratori attivati ( ). L analisi dell andamento tendenziale trimestrale dei rapporti di lavoro attivati con riferimento agli ultimi 9 trimestri consente di evidenziare due picchi di positivi nel terzo trimestre 2014 e nel quarto trimestre 2015: il primo è successivo alla parziale riforma del contratto di lavoro a tempo determinato, il secondo con la fine del regime agevolato attraverso la decontribuzione delle nuove assunzioni e delle trasformazioni contrattuali. Nel primo trimestre 2016 si osserva un leggero decremento. E evidente l effetto prodotto dalla riduzione significativa del regime di agevolazione della decontribuzione a valere dal 1 gennaio Purtroppo i dati disponibili non consentono una disaggregazione per tipologia contrattuale. Tuttavia, i dati INPS analizzati in precedenza hanno consentito di verificare il contributo delle diverse tipologie contrattuali. Fig. 5 Puglia: Variazione del trimestre su stesso periodo dell anno precedente dei rapporti di lavoro attivati e cessati. Valori percentuali 10,0 8,0 6,0 Valori % 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T Rapporti di lavoro attivati Rapporti di lavoro cessati Fonte: Comunicazioni Obbligatorie, Ministero del Lavoro, Elaborazioni IPRES

16 Nota tecnica n Le cessazioni, dopo un picco positivo nel terzo trimestre 2014, rallentano sotto il profilo dinamico fino ad azzerarsi nel quarto trimestre 2015 e a ridursi nel primo trimestre Pertanto, anche l analisi delle Comunicazioni Obbligatorie evidenzia da un lato una contrazione dei rapporti di lavoro attivati all indomani della modifica quantitativa del regime di agevolazione per le nuove assunzioni e le trasformazioni contrattuali di precedenti rapporti di lavoro precari. Dall altro lato si riducono le cessazioni di rapporti di lavoro: sia per effetto di un minor numero di contratti a tempo determinato (che hanno un tempo di cessazione fissato), sia perché sembra esserci stabilizzazione dei contratti attivati. Sotto questo profilo, sarà interessante verificare a fine 2016 un bilancio della dinamica annuale rispetto ai due anni precedenti. Fonti e sitografia IPRES nota tecnica n ISTAT Il mercato del lavoro I trimestre 2016, Statistiche Flash del 9 giugno 2016; Ministero del lavoro Comunicazioni Obbligatorie, Allegato statistico - 1 trimestre 2016; ; A cura di Rocco Vincenzo Santandrea (vincenzo.santandrea@ipres.it) LUGLIO 2016 IPRES Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali Bari Piazza Garibaldi, 13 T F ipres@ipres.it - ipres_certificata@pec.it -