COMUNE DI SEZZE PROVINCIA DI LATINA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI SEZZE PROVINCIA DI LATINA"

Transcript

1 COMUNE DI SEZZE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI Art. 1 Principi generali Il funzionamento dei Centri Sociali per Anziani, istituiti dal Comune di Sezze nell ambito delle competenze attribuite agli Enti Locali dagli artt. 128 e 132 D.L. 112/98, dalla L.328/2000, dall art.26 della L.R. 38/1996, è disciplinato dal presente regolamento. I Centri Sociali Anziani costituiscono, a livello comunale, un luogo di aggregazione, di incontro sociale, culturale e ricreativo in stretto collegamento con il Servizio Sociale del Comune di Sezze. I Centri Sociali Anziani si pongono come completamento delle altre strutture sociali già funzionanti nel territorio comunale (centri diurni, scuole, biblioteca, centri ricreativi, servizi assistenziali ). Art. 2 Attività istituzionali Il Centro Sociale Anziani, esplica la propria attività istituzionale in piena autonomia di programmazione e di gestione. Le attività, riservate agli iscritti, potranno essere le seguenti: a) attività ricreativa culturale (partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative nell ambito del Comune, organizzazione di riunioni conviviali limitatamente a particolari festività sia all interno che all esterno del Centro Sociale Anziani) b) attività di tipo ludico-motorio (organizzazione di corsi sia presso il centro sia presso altri impianti sportivi comunali o presso palestre convenzionate a prezzi agevolati), istituzione di una eventuale sezione bocciofila; c) attività di scambio culturale intergenerazionale attraverso l esperienza degli anziani al fine di trasmettere alle nuove generazioni i valori culturali e le tradizioni tipiche, in particolare, attraverso l assistenza di antichi artigiani esperti, la rivalutazione degli antichi mestieri in via di estinzione e del territorio setino alle generazioni più giovani. d) attività formativa e informativa (corsi di promozione e tutela della salute, di divulgazione su temi letterari, artistici, sportivi e di attualità, con l impiego di 1/10

2 idonei strumenti (proiettori cinematografici, impianti fonici, giochi vari, televisori, etc.) e) attività sociale al fine di promuovere la partecipazione degli anziani a varie forme di collaborazione nell ambito del volontariato sociale, vigilanza presso le scuole, la biblioteca ed i giardini pubblici, in raccordo, per quanto riguarda la formazione e l informazione, con il Servizio Sociale e con gli altri Enti territoriali. Art. 3 Attività supplementari Per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali, il Centro Sociale Anziani può svolgere le seguenti attività supplementari: a) partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici etc, usufruendo dei benefici previsti dalla normativa vigente; b) attività di turismo, quali gite e soggiorni senza scopi di lucro. Il Centro Sociale Anziani può prevedere al proprio interno un servizio bar per la somministrazione di alimenti e bevande non alcoliche. Per la gestione del bar, sarà la Giunta Comunale che stabilirà i requisiti per l assegnazione, le forme di gestione e la contrattualizzazione dei rapporti tra la gestione del bar ed il Centro Sociale Anziani. Il Comune definirà gli accordi necessari con Enti (quali SIAE, RAI, etc.) per la regolamentazione fiscale delle attività presso il Centro Sociale Anziani. Art. 4 Partecipazione ai non anziani Al solo fine di favorire la socializzazione, il Centro Sociale Anziani può prevedere la partecipazione anche di persone non anziane e non iscritte, tuttavia le eventuali attività finanziate dal Comune sono riservate esclusivamente agli anziani iscritti. L eventuale partecipazione di non anziani potrà essere prevista e regolamentata dal Comitato di Gestione del Centro Sociale Anziani a seconda delle realtà specifiche e con decisioni motivate, purchè venga rispettata la percentuale del 70% di iscritti con età superiore ai 55 anni. Art. 5 Struttura Il Centro Sociale Anziani ha sede nella struttura posta a disposizione dal Comune e sita in Sezze Tale struttura ha idonei locali, per lo svolgimento delle molteplici attività previste, i cui arredi, eccetto il bar, saranno messi a disposizione dall Ente. La frequenza giornaliera, nei locali del Centro Sociale Anziani, deve essere rapportata alla capienza dei locali stessi in rapporto al numero dei presenti, nel pieno rispetto delle norme di ordine pubblico e della sicurezza in relazione alla legislazione vigente. In caso di sovrannumero di presenti, gli iscritti hanno titolo di preferenza. Il Comune effettuerà tutti gli adempimenti necessari perchè la struttura sia e resti in regola con le normative vigenti in materia di istituzione di Centri Sociali Anziani: 2/10

3 a) mediante adeguamento alle norme in materia di igiene, antinfortunistica, abbattimento di barriere architettoniche, sicurezza, antincendio etc. b) provvedendo all allaccio delle utenze (acqua, luce, gas, telefono); c) provvedendo all attivazione della copertura assicurativa. In caso di eventuali donazioni di arredi, suppellettili al Centro Sociale Anziani da parte di terzi, deve essere preventivamente informato il Comune. Il Comune potrà utilizzare i locali del Centro Sociale Anziani per realizzare le proprie iniziative, sia in favore degli anziani sia di tutti i cittadini, compatibilmente con le attività programmate dal Comitato di Gestione del Centro medesimo. Art. 6 Requisiti per le iscrizioni Le iscrizioni e la partecipazione alle attività del Centro Sociale Anziani sono consentite a tutti i cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Sezze purchè abbiano compiuto i 55 anni di età. Qualora nel territorio Comunale funzionino più Centri Sociali Anziani, gli interessati potranno aderire ad uno solo di essi. Gli iscritti on autosufficienti e/o con problematiche particolari anche di carattere comportamentale, potranno partecipare alle attività del Centro previa assistenza di familiare od altra persona designata e autorizzata dai Servizi Sociali. Allo scopo di consentire la massima socializzazione è consentita l iscrizione al Centro del coniuge o del convivente non anziano di un iscritto effettivo, con fruizione di tutte le iniziative e attività del Centro. Art. 7 Modalità di iscrizione E prevista una quota di iscrizione (stabilita annualmente dal Comitato di Gestione e comunicata alla Giunta Comunale) che può essere effettuata in qualsiasi momento dell anno presso il Centro. Le iscrizioni sono raccolte su apposite schede che, oltre i dati anagrafici, dovranno riportare: a) data di iscrizione o di rinnovo della stessa; b) firma per esteso dell iscritto; c) autorizzazione al trattamento dei dati personali come previsto dalle vigenti disposizioni legislative; d) firma del Presidente o del componente il Comitato di Gestione da lui delegato. Le schede di iscrizione sono conservate presso i locali del Centro Sociale Anziani a cura del Comitato di Gestione. Art. 8 Casi particolari di iscrizioni Le iscrizioni di anziani di altro Comune confinante, dove non è presente un Centro Sociale Anziani, devono essere ratificate dal Comune con apposito atto 3/10

4 dirigenziale e l avvenuta iscrizione deve essere comunicata, con apposito atto scritto, al Comune di residenza del socio. Art. 9 Rinnovo delle iscrizioni Le iscrizioni devono essere rinnovate annualmente nell arco temporale espressamente indicato e pubblicizzato dal Comune e dal Centro Sociale Anziani. Presso i Servizi Sociali sono conservati gli elenchi degli iscritti, tali elenchi dovranno essere aggiornati annualmente, con le variazioni comunicate dal Centro Sociale Anziani. Art. 10 Organismi di gestione Sono organismi di gestione del Centro Sociale Anziani: a) Assemblea dei Soci; b) Comitato di Gestione; c) Presidente. Art. 11 Assemblea dei Soci L Assemblea dei Soci è composta da tutti i cittadini regolarmente iscritti al Centro Sociale Anziani. E convocata e presieduta dal Presidente del Comitato di Gestione. La convocazione dell Assemblea deve essere effettuata tramite avviso scritto affisso nei locali del Centro Sociale Anziani almeno 10 (dieci) giorni prima della data di svolgimento, indicando l ordine del giorno, copia della convocazione deve essere inviata per opportuna conoscenza al Sindaco ed all Assessore ai Servizi Sociali, i quali potranno partecipare alle sedute, in qualità di uditori, anche attraverso propri rappresentanti. E validamente costituita in prima convocazione con la presenza del 50% + 1 degli iscritti ed in seconda convocazione con almeno il 10% degli iscritti. La seconda convocazione potrà essere fissata non meno di 1 ora dopo la prima convocazione. Le decisioni dell Assemblea degli iscritti sono valide se approvate a maggioranza semplice dei presenti. Le riunioni dell Assemblea si distinguono in ordinarie e straordinarie. Le sedute ordinarie si svolgono due volte l anno. Le sedute straordinarie sono convocate: a) su richiesta della metà dei membri del Comitato di Gestione; b) su richiesta di almeno 3/10 degli iscritti; c) su richiesta del Presidente del Comitato di Gestione. Art. 12 Competenze dell Assemblea 4/10

5 Stabilire gli indirizzi generali di programmazione dell attività del Centro Sociale Anziani. Approvare annualmente i bilanci di previsione e i consuntivi di tutte le entrate a qualsiasi titolo, suddivise per finanziamenti comunali, proventi di attività supplementari ed altre entrate varie. I bilanci vanno consegnati dal Presidente agli uffici preposti del Comune. Raccogliere le candidature a componente il Comitato di Gestione e componenti del seggio elettorale. Decidere per lo svolgimento delle attività supplementari. Art. 13 Comitato di Gestione Il Comitato di Gestione è composto da un numero di iscritti eletto proporzionalmente al numero degli iscritti al Centro Sociale Anziani secondo il seguente rapporto: a) numero di iscritti fino a 250: 5 (cinque ) componenti; b) numero di iscritti oltre 250 : 7 ( sette ) componenti. E ulteriore componente del Comitato di Gestione un dipendente del Servizio Sociale del Comune e da esso nominato senza diritto di voto. Il dipendente comunale svolge le funzioni di segretario. In caso di elezione di iscritti di età inferiore a 55 anni di età, il Comitato di Gestione deve essere composto da almeno quattro anziani, che abbiano almeno 55 anni di età, se il Comitato è composto da sette membri, e da almeno tre anziani che abbiano almeno 55 anni di età, se il Comitato è composto da cinque membri. Non può far parte del Comitato di Gestione più di un membro dello stesso nucleo familiare. Qualora risultassero eletti più membri di una stessa famiglia, rimarrà in carica quello che ha ottenuto più voti. A parità di voti il più anziano di età. E auspicabile la piena realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna, all interno del Comitato di Gestione. Art. 14 Competenze del Comitato di Gestione Il Comitato di Gestione oltre alle competenze nelle materie previste dall art.2: a) Predispone, dopo le dovute consultazioni con l Assemblea degli iscritti un regolamento interno per il funzionamento del Centro Sociale Anziani, che non deve essere in contrasto con il presente regolamento e che dovrà essere ratificato ed approvato dal Dirigente Comunale di settore. b) Si impegna a favorire la più ampia partecipazione degli utenti alla gestione del Centro Sociale Anziani in esecuzione delle finalità di cui all art.2 del presente regolamento, anche mediante la costituzione di gruppi di lavoro. c) Stabilisce l orario di apertura e chiusura del Centro Sociale Anziani garantendone l apertura anche nei periodi festivi ed estivi, a secondo della richiesta dell utenza e qualora se ne ravvisi la necessità assegna turni di presenza ai membri del Comitato di Gestione all interno del Centro nella gestione ordinaria delle attività. d) Stabilisce la quota di iscrizione annuale. 5/10

6 e) Assicura, durante l orario di apertura, la custodia di tutto il materiale esistente presso il Centro ( utensili, attrezzature, arredamento, apparecchiature varie etc.). f) Ha l obbligo di promuovere la convocazione dell Assemblea ordinaria degli iscritti almeno due volte l anno, quella straordinaria tutte le volte che lo ritiene necessario e tutte le volte che viene richiesto ai sensi dell art.11 del presente regolamento. g) Effettua proposte in merito all organizzazione, ampliamento e potenziamento delle attività. h) Può avvalersi di Associazioni Nazionali dei Centri e/o Associazioni di anziani e/o di volontariato per la realizzazione di servizi e/o iniziative. i) Trasmette agli uffici competenti del Comune: Il programma annuale delle attività del Centro secondo gli indirizzi generali indicati dall Assemblea degli iscritti. Le indicazioni delle singole spese riferite ai piani di utilizzo delle entrate disponibili e dei fondi eventualmente destinati dall Amministrazione Comunale per le attività socio-culturali del Centro Sociale Anziani. Tali programmi validi per l anno successivo, devono pervenire al Servizio Sociale, per gli adempimenti di competenza, entro il 31 gennaio di ogni anno. l) Vigila sull attuazione dei programmi da realizzare, nonchè sulla partecipazione di tutti gli iscritti alle attività del Centro. m) Inoltra ai competenti uffici comunali, eventuali richieste di intervento per opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, relativamente all immobile adibito a sede del Centro Sociale Anziani, nonchè ogni altra richiesta che comporti l utilizzo dei vari servizi del Comune, qualora questi non siano stati segnalati dai Servizi Sociali. n) Predispone annualmente, e lo sottopone all approvazione dell Assemblea degli iscritti: il programma di lavoro, il Bilancio di Previsione per le attività dell anno sociale, il Bilancio Consuntivo delle attività svolte nell anno precedente. Art. 15 Requisiti per la candidatura di Presidente, Vice Presidente, Comitato di Gestione I candidati alla carica di componente del Comitato di Gestione devono essere iscritti al Centro Sociale Anziani da almeno sei mesi prima della data fissata per le elezioni. I candidati a Presidente e Vice Presidente devono essere iscritti al Centro Sociale Anziani da almeno un anno. Detti vincoli non si applicano per i Centri Sociali Anziani di nuova istituzione. Gli iscritti che intendono candidarsi, devono manifestare la propria disponibilità, in forma scritta, durante lo svolgimento dell Assemblea all uopo convocata, a detta Assemblea presenzierà un funzionario del Servizio Sociale con compito di segretario verbalizzante. Sarà cura dello stesso funzionario comunale, consegnare i verbali agli uffici competenti al fine di poter stilare un elenco di candidati, in ordine alfabetico, che dovrà essere affisso presso la sede del Centro Sociale 6/10

7 Anziani ed all Albo Pretorio almeno quindici giorni prima delle elezioni, al fine di consentire agli elettori di scegliere i propri candidati. Art. 16 Elezione del Comitato di Gestione La data di svolgimento delle operazioni di voto è stabilita dal Dirigente Comunale di settore con propria risoluzione entro i sessanta giorni successivi alla scadenza del Comitato in carica, e ne sarà data comunicazione mediante avviso pubblico affisso almeno trenta giorni prima dell espletamento delle votazioni. Il seggio dovrà essere costituito presso il Centro Sociale Anziani. Il Dirigente designerà il Presidente del seggio tra il personale degli uffici del Servizio Sociale e/o del Comune. L Assemblea degli iscritti designerà, nella stessa seduta convocata per le candidature, i componenti di seggio (tre unità) tra gli iscritti non candidati. Le votazioni avvengono in un solo giorno feriale presso i locali del Centro Sociale Anziani dalle ore 09,00 alle ore 19,00. Le procedure di elezione del Comitato di Gestione da parte dell Assemblea degli iscritti sono valide solo se partecipano alla votazione almeno il 50% + 1 degli iscritti. Gli elettori possono esprimere fino a 3 (tre) preferenze, apponendo il segno di croce di fianco al nome prestampato del candidato. La stampa delle schede contenenti i nomi dei candidati in ordine alfabetico sarà effettuata dagli uffuci comunali competenti. Lo spoglio delle schede deve avvenire, in seduta pubblica e senza interruzioni, subito dopo la chiusura del seggio. Per le operazioni pre-elettorali, di scrutinio e per quanto non espressamente previsto, valgono i principi generali di cui alla normativa vigente in materia di consultazioni elettorali comunali. Risulteranno eletti, quali membri effettivi del Comitato di Gestione, i primi cinque/sette che avranno riportato il maggior numero di voti. In caso di parità di preferenze procederà il più anziano di età. Art. 17 Procedura per l insediamento del Comitato di Gestione Delle elezioni, di cui agli articoli precedenti, dovranno essere redatti appositi verbali da parte dei funzionari incaricati, che verranno affissi al Centro Sociale Anziani e all Albo Pretorio del Comune. Il Comitato di Gestione che risulta eletto, entro dieci giorni dall affissione dei suddetti verbali, viene convocato per l insediamento e per l elezione del Presidente e delle altre cariche così come previsto dall art.18 del presente regolamento. Art. 18 Elezione del Presidente 7/10

8 Il Presidente viene eletto a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta tra coloro che risulteranno eletti membri effettivi del Comitato di Gestione in base a quanto previsto nei precedenti articoli. A parità di preferenze, si effettua una seconda votazione di ballottaggio tra i candidati che hanno raggiunto il maggior numero di voti. nella stessa seduta, e con le stesse modalità di elezione del Presidente, deve essere eletto il Vice Presidente, il Tesoriere ed il Segretario. Dette nomine devono essere comunicate al Sindaco, all Assessore ai Servizi Sociali ed al Dirigente di settore ed affisse nella bacheca del Centro Sociale Anziani ed all Albo Pretorio del Comune. Art. 19 Presidente E Presidente onorario del Centro Sociale Anziani il Sindaco del Comune di Sezze. Il Presidente rappresenta legalmente il Centro Sociale Anziani, è il rappresentante referente dell Amministrazione Comunale per tutti gli aspetti relativi al funzionamento, all utilizzo ed alle attività del Centro Sociale Anziani. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in tutte le funzioni nei momenti di assenza dello stesso. Il Presidente: Convoca il Comitato di Gestione e l Assemblea degli iscritti in base a quanto previsto dal presente regolamento e presiede le sedute di entrambi gli organismi. Ha facoltà di invitare a partecipare alle sedute del Comitato di Gestione ed all Assemblea, a titolo consultivo, operatori e rappresentanti di Associazioni o organismi che si occupano di problemi dell Anziano o che comunque operano nella realtà sociale. Può attribuire incarichi relativi ai molteplici compiti indicati agli artt. 2 e 3 del presente regolamento, previo parere favorevole del Comitato di Gestione. Nel caso di dimissioni e/o rinuncia dell incarico da parte del Presidente, il Vice Presidente assume la carica di Presidente e la Vice Presidenza viene assunta dal candidato che verrà eletto dal Comitato di Gestione così come stabilito dall art.17 del presente regolamento. Il Comitato di Gestione, viene reintegrato della figura mancante con le modalità previste dal successivo art.21 del presente regolamento. In caso di dimissioni del Presidente e del Vice Presidente, il Comitato di Gestione, nella figura del consigliere più anziano che assumerà il ruolo di reggente, provvederà a gestire l ordinaria amministrazione in attesa che il Dirigente Comunale preposto, proceda ad indire nuove elezioni. Art. 20 Validità delle sedute 8/10

9 Le sedute del Comitato di Gestione sono valide se è presente almeno il 51% dei suoi membri. Le sue decisioni son valide solo se approvate a maggioranza semplice dei presenti. Il Comitato di Gestione dovrà riunirsi almeno una volta ogni due mesi. Art. 21 Durata del Comitato di Gestione Il Comitato di Gestione dura in carica tre anni a decorrere dal giorno della proclamazione degli eletti e comunque fino all insediamento del nuovo Comitato di Gestione ed i membri dello stesso sono rieleggibili per un solo altro mandato. I componenti del Comitato decadono dalla carica per: espresse dimissioni volontarie, per assenza ingiustificata a tre riunioni consecutive oppure per impedimento. La sostituzione avviene con il primo dei non eletti in graduatoria. Tale graduatoria rimane valida fino alla scadenza del Comitato di Gestione. Nel caso in cui la graduatoria sia esaurita e/o sia impossibile procedere alla surroga dei membri decaduti, si procede alle elezioni suppletive dei membri mancanti. Nominati, i nuovi componenti restano in carica fino alla data di scadenza del Comitato di Gestione precedentemente eletto. Art. 22 Comportamento degli iscritti Tutti gli iscritti devono tenere un comportamento dignitoso e rispettoso di se e degli altri, dei locali, del materiale di cui il Centro è dotato e devono rispettare il Regolamento Comunale vigente ed il regolamento interno. Sono vietati il turpiloquio, bestemmie, schiamazzi, danneggiamenti alle cose di proprietà del Centro Sociale Anziani. E vietata altresì ogni turbativa che non consenta agli iscritti il normale e corretto svolgimento delle varie attività. E fatto divieto di fumare nei locali del Centro Sociale Anziani. In caso di gravi e persistenti violazioni o atti contrari alla partecipazione della civile convivenza, il Comitato di Gestione a maggioranza dei due terzi può decidere sulle sanzioni da comminare, che possono essere: a. Richiamo verbale; b. Richiamo scritto; c. Allontanamento temporaneo o definitivo dalle attività che hanno provocato l inadempienza; d. La sospensione della frequenza per un periodo da determinare; e. Radiazione. Le ipotesi di cui alle lettere b-c-d-e devono essere notificate all interessato per iscritto. Quest ultimo può presentare, entro quindici giorni dalla notifica del provvedimento, le opportune contro deduzioni al Dirigente Comunale di settore. Art. 23 Commissariamento 9/10

10 Il Sindaco nominerà un Commissario qualora si verificassero i seguenti inadempimenti: a. Mancata approvazione del Bilancio sia consuntivo che preventivo; b. Mancato rispetto dei termini delle elezioni; c. Mancata convocazione dell Assemblee annuali previste dal presente regolamento. Il Commissario nominato, convocherà entro trenta giorni le nuove elezioni del Comitato di Gestione. Art. 24 Vigenza del regolamento Il presente regolamento abroga tutte le precedenti regolamentazioni adottate incompatibili con esso. Il presente regolamento entra in vigore dal_20/07/2005 0/10 1

Comune di Arcinazzo Romano Provincia di Roma

Comune di Arcinazzo Romano Provincia di Roma REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE ANZIANI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 33 del 29 settembre 2005 Art. 1 -Principi generali: Il funzionamento del Centro Sociale Anziani, istituito dal Comune

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO COMUNALE ANZIANI

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO COMUNALE ANZIANI REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO COMUNALE ANZIANI Approvato con delibera di consiglio comunale n 14. del 04/03/2010 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO ANZIANI Vista la Legge Regionale n.19/06

Dettagli

COMUNE DI PETACCIATO

COMUNE DI PETACCIATO COMUNE DI PETACCIATO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE PER ANZIANI Art.1 Principi generali 1. Il funzionamento del centro sociale degli anziani istituito dal Comune di Petacciato nell ambito

Dettagli

Allegato "A" alla deliberazione di C.C. n. 43 del 30/03/2017. Regolamento per il funzionamento del" Centro sociale per anziani"

Allegato A alla deliberazione di C.C. n. 43 del 30/03/2017. Regolamento per il funzionamento del Centro sociale per anziani Allegato "A" alla deliberazione di C.C. n. 43 del 30/03/2017 Regolamento per il funzionamento del" Centro sociale per anziani" Art 1. Principi generali Il funzionamento del "Centro sociale per anziani"

Dettagli

Comune di Pietra Ligure

Comune di Pietra Ligure Comune di Pietra Ligure RIVIERA LIGURE DELLE PALME COMUNE DI PIETRA LIGURE Provincia di Savona ============ Regolamento di gestione del Centro Ricreativo Sociale e Culturale per Anziani ============ (Approvato

Dettagli

COMUNE DI MONTALBANO JONICO

COMUNE DI MONTALBANO JONICO COMUNE DI MONTALBANO JONICO PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO DI GESTIONE CENTRO SOCIALE ANZIANI (Approvato con deliberazione di C.C. n. 4 del 12.02.2004) COMUNE DI MONTALBANO JONICO PROVINCIA DI MATERA

Dettagli

Comune di Biccari Provincia di Foggia REGOLAMENTO CIRCOLO ANZIANI

Comune di Biccari Provincia di Foggia REGOLAMENTO CIRCOLO ANZIANI Comune di Biccari Provincia di Foggia REGOLAMENTO CIRCOLO ANZIANI Art. 1 Principi generali Il funzionamento del Circolo Anziani istituito dal Comune di Biccari è disciplinato dal presente Regolamento.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI POLIVALENTI PER ANZIANI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI POLIVALENTI PER ANZIANI Comune di Tivoli REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI POLIVALENTI PER ANZIANI 1 Art. 1 Principi generali 1) L'Amministrazione Comunale di Tivoli, al fine di favorire la permanenza degli

Dettagli

COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE

COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE Provincia di Torino REGOLAMENTO DEL CENTRO D'INCONTRO ANZIANI DEL COMUNE DI VILLAFRANCA P.TE APRROVATO CON D.C.C. N. 4 del 15/02/2005. Pagina 1 di 5 Art. 1 - Istituzione

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA REGOLAMENTO CENTRO ANZIANI ART. 1 - Principi generali 1 - Il funzionamento dei centri sociali degli anziani, istituiti dal Comune di Cisterna di Latina nell ambito delle competenze

Dettagli

PRENESTINA REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO CENTRO COMUNALE ANZIANI

PRENESTINA REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO CENTRO COMUNALE ANZIANI COMUNE di CAPRANICA PRENESTINA REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO CENTRO COMUNALE ANZIANI Approvato con delibera di C.C. n 12 del 21.03.2007 Modificato con delib. Di C.C. n 27 del 30.11.2011 Art. 1 Principi generali

Dettagli

COMUNE DI BELLANTE PROVINCIA DI TERAMO

COMUNE DI BELLANTE PROVINCIA DI TERAMO COMUNE DI BELLANTE PROVINCIA DI TERAMO REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO ANZIANI COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 38 del 24 Settembre 2008 COMUNE di BELLANTE Provincia di Teramo REGOLAMENTO CENTRO

Dettagli

COMUNE DI ARNAD REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO RICREATIVO SOCIO-CULTURALE PER ANZIANI

COMUNE DI ARNAD REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO RICREATIVO SOCIO-CULTURALE PER ANZIANI COMUNE DI ARNAD REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO RICREATIVO SOCIO-CULTURALE PER ANZIANI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 10.04.2008

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL CENTRO ANZIANI

REGOLAMENTO COMUNALE DEL CENTRO ANZIANI art. 1 - Principi generali REGOLAMENTO COMUNALE DEL CENTRO ANZIANI 1. Il funzionamento del Centro Anziani, di seguito denominato Centro Anziani Comune di Torrice, istituito dal Comune di Torrice nell'ambito

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI REGOLAMENTO PER L ORDINAMENTO ED IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI Approvato con Delibera di C.C. n. 20 del 23 febbraio 2007 1 Regolamento per il funzionamento del Centro Sociale degli Anziani

Dettagli

COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE ANZIANI VIA CAGLIARI (APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C.. N. 86 DEL

COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE ANZIANI VIA CAGLIARI (APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C.. N. 86 DEL COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE ANZIANI VIA CAGLIARI (APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C.. N. 86 DEL 02.09.2004) I N D I C E Art. 1 Principi generali..... pag. 2 Art. 2 Obiettivi

Dettagli

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali) CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Principi generali) 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dello Statuto d autonomia e della legge regionale

Dettagli

Comune di San Vito Romano Provincia di Roma Via Borgo Mario Theodoli n San Vito Romano

Comune di San Vito Romano Provincia di Roma Via Borgo Mario Theodoli n San Vito Romano Comune di San Vito Romano Provincia di Roma Via Borgo Mario Theodoli n. 34 00030 San Vito Romano 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL CENTRO ANZIANI Art. 1 Principi generali 1. Il funzionamento del Centro Sociale

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA S. Giacomantonio

CONSERVATORIO DI MUSICA S. Giacomantonio CONSERVATORIO DI MUSICA S. Giacomantonio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica COSENZA REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE ELETTORALI PER IL

Dettagli

C O M U N E D I O P E R A P R O V I N C I A D I M I L A N O

C O M U N E D I O P E R A P R O V I N C I A D I M I L A N O C O M U N E D I O P E R A P R O V I N C I A D I M I L A N O REGOLAMENTO DEL CENTRO ANZIANI APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 26 DEL 10 MAGGIO 2001 INDICE Art. 1 Finalità pag. 3 Art. 2 Giorni

Dettagli

Comune di Monte San Biagio

Comune di Monte San Biagio Comune di Monte San Biagio Provincia di Latina REGOLAMENTO COMUNALE DEL CENTRO ANZIANI ART. 1 PRINCIPI GENERALI 1. Il funzionamento del Centro Sociale per Anziani, di seguito denominato Centro Anziani,

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI ANZIANI

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI ANZIANI ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C.C. N. 27 DEL 17.12.2004 Modificato ed integrato con Deliberazioni C.C. N. 20 del 27.9.2010, N. 19 del 14.10.2013 e N. 7 del 26.6.2015 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO

Dettagli

Centri di Aggregazione Sociale

Centri di Aggregazione Sociale Documento Sistema di Gestione Qualità ISO 9001:2008 norma 7.3.3 Certificato CSQ N. 9159.CMPD del 27/05/2010 T P51 MD01 Rev. 2 www.comune.paderno-dugnano.mi.it Processo trasversale a tutti i settori Assessorato

Dettagli

COMUNE DI GIOIOSA IONICA REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE PER ANZIANI DEL COMUNE DI GIOIOSA IONICA

COMUNE DI GIOIOSA IONICA REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE PER ANZIANI DEL COMUNE DI GIOIOSA IONICA COMUNE DI GIOIOSA IONICA REGOLAMENTO CENTRO SOCIALE PER ANZIANI DEL COMUNE DI GIOIOSA IONICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 28/12/2016 INDICE Art. 1 Principi generali Finalità

Dettagli

COMUNE DI QUALIANO (Provincia di Napoli) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE PER ANZIANI

COMUNE DI QUALIANO (Provincia di Napoli) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE PER ANZIANI COMUNE DI QUALIANO (Provincia di Napoli) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE PER ANZIANI 1 Indice: Art 1 Principi generali Finalità. Art 2 Strutture. Art 3 Requisiti per l iscrizione. Art 4 Gestione delle attività

Dettagli

STATUTO DEL CENTRO ANZIANI (Centro Sociale Terza Età)

STATUTO DEL CENTRO ANZIANI (Centro Sociale Terza Età) COMUNE DI VIVARO ROMANO (RM) STATUTO DEL CENTRO ANZIANI (Centro Sociale Terza Età) INDIRIZZO AMMINISTRATIVO Art. 1 Il Sindaco e la Giunta Comunale sono responsabili amministrativi del Centro Anziani e,

Dettagli

COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO PROVINCIA DI ROMA

COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO PROVINCIA DI ROMA COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO PROVINCIA DI ROMA AREAV - POLITICHE SOCIALI E S ANITÁ REGOLAMENTO COMUNALE DEI CENTRI ANZIANI Art. 1 - Principi generali. 1) Il funzionamento del Centro Sociale per Anziani,

Dettagli

REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.)

REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) COMUNE DI DAVOLI REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) Premessa Al fine di assicurare a tutti i cittadini pari dignità, senza distinzioni di sorta, anche

Dettagli

CITTÀ DI BIELLA ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI REGOLAMENTO COMUNALE PER I CENTRI D INCONTRO SOCIALI E CULTURALI PER ANZIANI. Art. 1 (Principi generali)

CITTÀ DI BIELLA ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI REGOLAMENTO COMUNALE PER I CENTRI D INCONTRO SOCIALI E CULTURALI PER ANZIANI. Art. 1 (Principi generali) CITTÀ DI BIELLA ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI REGOLAMENTO COMUNALE PER I CENTRI D INCONTRO SOCIALI E CULTURALI PER ANZIANI Art. 1 (Principi generali) 1) Il Comune di Biella riconosce e tutela il valore

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n 3, del 31.01.2015 Art. 1 Promozione dei Comitato di Partecipazione Il Comune di Menconico,

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' Citta'di Casoria REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' approvato dal Consiglio Comunale con atto n 9 del 23.03.2017-1 Articolo 1 ISTITUZIONE E SEDE Al fine di favorire la piena integrazione

Dettagli

STATUTO. dell Associazione di Promozione Turistica Pro Loco CURTOMARTINO con sede in Acquaviva delle Fonti.

STATUTO. dell Associazione di Promozione Turistica Pro Loco CURTOMARTINO con sede in Acquaviva delle Fonti. STATUTO STATUTO dell Associazione di Promozione Turistica Pro Loco CURTOMARTINO con sede in Acquaviva delle Fonti. 1) DENOMINAZIONE E SEDE E costituita l Associazione di Promozione Turistica Pro Loco denominata

Dettagli

COMUNE DI MORLUPO. (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI

COMUNE DI MORLUPO. (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI COMUNE DI MORLUPO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 9 del 30.05.2005 Modificato con delibera del Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO AL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

REGOLAMENTO RELATIVO AL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI REGOLAMENTO RELATIVO AL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 44 DEL 19.11.2005 INTEGRATO E MODIFICATO CON DELIBERE DI C.C. NN.: - 75 del 20/11/2007-78 del 26/10/2009-42 del

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI CITTA DI MONTESILVANO (Provincia di Pescara) REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI (Approvato con Delibera di C.C. n. 11 del 24.05.2018) Regolamento comunale per il funzionamento

Dettagli

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO Art. 1 Sede legale e sede operativa 1.1 La sede legale e operativa è in Roma, via in Miranda n. 1. 1.2 Per motivate esigenze l Assemblea dei Soci,

Dettagli

COMITATO DI QUARTIERE TORRESINA STATUTO (APPROVATO DALL ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 29/11/2014) TITOLO PRIMO COSTITUZIONE - FINALITA - SOCI

COMITATO DI QUARTIERE TORRESINA STATUTO (APPROVATO DALL ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 29/11/2014) TITOLO PRIMO COSTITUZIONE - FINALITA - SOCI COMITATO DI QUARTIERE TORRESINA STATUTO (APPROVATO DALL ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 29/11/2014) TITOLO PRIMO COSTITUZIONE - FINALITA - SOCI ART. 1 Il Comitato di quartiere Torresina (di seguito

Dettagli

TITOLO III - ORGANISMI DI GESTIONE E COORDINAMENTO... 3 TITOLO IV - RAPPRESENTANZA, PARTECIPAZIONE DEI FREQUENTATORI... 4

TITOLO III - ORGANISMI DI GESTIONE E COORDINAMENTO... 3 TITOLO IV - RAPPRESENTANZA, PARTECIPAZIONE DEI FREQUENTATORI... 4 CITTA DI SEREGNO AREA ORGANIZZAZIONE E SERVIZI ALLA PERSONA REGOLAMENTO SERVIZIO CENTRO DIURNO NOBILI TITOLO I - NOZIONI GENERALI... 2 ART. 1 - DEFINIZIONE E FINALITA...2 TITOLO II - SERVIZI... 2 ART.

Dettagli

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...

Dettagli

(allegato B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE COMUNALE PER ANZIANI

(allegato B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE COMUNALE PER ANZIANI (allegato B) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE COMUNALE PER ANZIANI Art. 1 Principi generali 1. Il funzionamento del Centro Sociale Comunale per Anziani, di seguito denominato Centro Anziani, istituito dal

Dettagli

Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Art. 1 Istituzione 1. Il presente regolamento disciplina l organizzazione, i compiti e le funzioni della CONSULTA GIOVANILE COMUNALE, di

Dettagli

Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne

Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne COMUNE DI MONTELANICO Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne Approvato con Deliberazione di Consiglio comunale n del 1 Art. 1 Istituzione In attuazione del principio di parità sancito dall art.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO ANZIANI

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO ANZIANI Comune di CAPENA (Provincia di Roma) - Città d Arte - REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO ANZIANI Conforme alla direttive di cui alla Deliberazione della Giunta Regione Lazio n. 67 del

Dettagli

COMUNE DI AGLIE Provincia di Torino CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI REGOLAMENTO

COMUNE DI AGLIE Provincia di Torino CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI REGOLAMENTO COMUNE DI AGLIE Provincia di Torino CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI REGOLAMENTO TITOLO I COSTITUZIONE - FINALITA - SUPPORTI Art. 1 Costituzione 1. Il Comune di Agliè organizza, ogni anno, a partire dall

Dettagli

C I T T À D I R E C A N A T I

C I T T À D I R E C A N A T I C I T T À D I R E C A N A T I REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNE DI RECANATI P R E M E S S A La Consulta Giovanile, nello spirito dello Statuto comunale, della Carta europea per la partecipazione

Dettagli

REGOLAMENTO GENERALE PER LA GESTIONE DELL ASILO NIDO

REGOLAMENTO GENERALE PER LA GESTIONE DELL ASILO NIDO REGOLAMENTO GENERALE PER LA GESTIONE DELL ASILO NIDO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 16 DEL 29 MAGGIO 1997 DIVENUTA ESECUTIVA A TUTTI GLI EFFETTI DI LEGGE DAL 1.8.1997 Articolo 1

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO GOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ART.1 Il Consiglio di Istituto si riunisce tutte le volte che se ne ravvisi la necessità su convocazione del suo Presidente. In caso di assenza o impedimento del Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI COMUNE DI DUEVILLE PROVINCIA DI VICENZA ***** REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI ART.1 (Costituzione) 1. Sono costituite le Commissioni consiliari permanenti aventi funzioni preparatorie, referenti, propositive

Dettagli

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO 1 INDICE Art.1 Oggetto, funzioni e sede...3 Art.2 Attribuzioni...3 Art.3 Funzionamento della Conferenza...3

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO COMUNALE IL GIRASOLE

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO COMUNALE IL GIRASOLE REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO COMUNALE IL GIRASOLE ART. 1 - CENTRO RICREATIVO IL GIRASOLE Il Centro ricreativo Il girasole ha sede in Desio, via San Pietro n.14, è una struttura dell Amministrazione Comunale

Dettagli

STATUTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL

STATUTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL (Provincia di Frosinone) STATUTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE PER GLI ANZIANI APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE n 022 DEL 23 SETTEMBRE 2008. Art. 1 Principi generali 1. Il funzionamento

Dettagli

REGOLAMENTO SEZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA SItI. Capo I NORME GENERALI

REGOLAMENTO SEZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA SItI. Capo I NORME GENERALI SItI Sez Reg ER Regolamento 2012 REGOLAMENTO SEZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA SItI Capo I NORME GENERALI Art. 1 La Sezione Regionale Emilia Romagna SItI è un organo periferico della Società Italiana di

Dettagli

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO. Provincia di Salerno

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO. Provincia di Salerno COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO Provincia di Salerno REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N

Dettagli

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte Città di Seregno Regolamento delle Consulte Art. 1 - Istituzione delle Consulte Comunali 1. Il Comune di Seregno valorizza le libere forme associative per la partecipazione dei cittadini all attività amministrativa,

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA MEDAGLIA D ARGENTO AL VALOR CIVILE REGOLAMENTO DEI CENTRI ANZIANI COMUNALE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.57 del 30/11/2015 Art. 1 - Principi generali 1. Il

Dettagli

COMUNE DI ACI CASTELLO Città Metropolitana di Catania REGOLAMENTO CENTRO DIURNO ANZIANI

COMUNE DI ACI CASTELLO Città Metropolitana di Catania REGOLAMENTO CENTRO DIURNO ANZIANI COMUNE DI ACI CASTELLO Città Metropolitana di Catania REGOLAMENTO CENTRO DIURNO ANZIANI Approvato con Delibera Consiliare n.63 del 09.08.2016 1 -Premesso che l Amministrazione Comunale di Aci Castello

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI

REGOLAMENTO COMUNALE DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI CITTA' DI GUIDONIA MONTECELIO PROVINCIA DI ROMA AREA V POLITICHE SOCIALI E SANITA' "" REGOLAMENTO COMUNALE DEI CENTRI SOCIALI PER ANZIANI Approvato con delibera di C.C. n. 85 del 22.12.2014 e con delibera

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA. Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA. Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014 Art. 1 (Istituzione) 1. Il Comune di Cesena riconosce la cultura

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA MEDAGLIA D ARGENTO AL VALOR CIVILE REGOLAMENTO DEI CENTRI ANZIANI COMUNALI Approvato con D.C.C. n. 42 del 14 maggio 2019 Art. 1 - Principi generali 1. Il funzionamento dei

Dettagli

COMUNE DI CORNATE D ADDA PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI DI FRAZIONE

COMUNE DI CORNATE D ADDA PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI DI FRAZIONE COMUNE DI CORNATE D ADDA PROVINCIA DI MILANO Regolamento per il funzionamento dei Comitati di Frazione REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI DI FRAZIONE Approvato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

Regolamento per il funzionamento e la gestione dei Centri Sociali del Comune di Prato

Regolamento per il funzionamento e la gestione dei Centri Sociali del Comune di Prato Regolamento per il funzionamento e la gestione dei Centri Sociali del Comune di Prato Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 68 del 15.09.2016 INDICE Art. 1 - Principi generali Art. 2 - Attività

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE

REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE (artt. 34 e 35 dello Statuto Comunale) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 del 30.09.1996 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale

Dettagli

AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO)

AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO) Gruppo Regionale AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO) Art. 1. ISTITUZIONE DEL GRUPPO Art. 2 ATTO DI ISTITUZIONE DEL GRUPPO

Dettagli

COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO

COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO Art. 1 Istituzione del Consiglio Comunale dei ragazzi

Dettagli

DENOMINAZIONE SEDE SCOPI E COMPITI ART. 1. Denominazione sede

DENOMINAZIONE SEDE SCOPI E COMPITI ART. 1. Denominazione sede DENOMINAZIONE SEDE SCOPI E COMPITI ART. 1 Denominazione sede E istituita nel Comune di Catenanuova, con deliberazione del Consiglio Comunale su proposta della Giunta Municipale, l Associazione definita

Dettagli

Segreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili

Segreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili In ottemperanza a quanto previsto dall art. 10 della Legge n. 91 del 30 luglio 2007, su proposta della con delega per, viene emanato il seguente Regolamento che disciplina l organizzazione ed il funzionamento

Dettagli

PROVINCIA DI GORIZIA

PROVINCIA DI GORIZIA PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Approvato con deliberazione consiliare n. 9 dd. 17 marzo 2005. In vigore dal 6 aprile 2005 1 Art. 1 Costituzione 1. Il Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE. Art 1 Premesse

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE. Art 1 Premesse REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Art 1 Premesse Il consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze è un organismo consultivo a base democratica che promuove

Dettagli

STATUTO DEL CENTRO ANZIANI

STATUTO DEL CENTRO ANZIANI COMUNE DI VIVARO ROMANO (RM) STATUTO DEL CENTRO ANZIANI Approvato con Delibera di Consiglio comunale n. 39 del 12/12/2016 INDIRIZZO AMMINISTRATIVO Art. 1 Il Sindaco e la Giunta Comunale sono responsabili

Dettagli

Regolamento Consulta delle Associazioni e delle organizzazioni di volontariato. V Municipalità Arenella/Arenella. Norme di carattere generale ART 1

Regolamento Consulta delle Associazioni e delle organizzazioni di volontariato. V Municipalità Arenella/Arenella. Norme di carattere generale ART 1 Regolamento Consulta delle Associazioni e delle organizzazioni di volontariato. V Municipalità Arenella/Arenella Norme di carattere generale ART 1 Istituzione e sede 1. La Consulta dell associazionismo

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE-RICREATIVA Sullo Stesso Piano

REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE-RICREATIVA Sullo Stesso Piano REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE-RICREATIVA Sullo Stesso Piano Partecipazione alla vita dell Associazione Art. 1 La partecipazione alla vita dell Associazione avviene attraverso l iscrizione.

Dettagli

( Provincia di Napoli )

( Provincia di Napoli ) COMUNE DI BACOLI ( Provincia di Napoli ) Regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi approvato con delibera di C.C. n. 4/2004 modificato con delibera di C.C. n. 50/2006 modificato con delibera di C.C.

Dettagli

PARTITO DEMOCRATICO. Unione Regionale Abruzzo. Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale

PARTITO DEMOCRATICO. Unione Regionale Abruzzo. Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale PARTITO DEMOCRATICO Unione Regionale Abruzzo Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale Convocazione e svolgimento delle Convenzioni regionale e provinciali e delle riunioni di

Dettagli

DELIBERAZIONE DELCONSIGLIO DIRETTIVO DEL COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA

DELIBERAZIONE DELCONSIGLIO DIRETTIVO DEL COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA DELIBERAZIONE DELCONSIGLIO DIRETTIVO DEL COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA SEDUTA DEL 04/04/2002 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO del Consiglio

Dettagli

Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia

Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia Estratto Art.li dal 18 al 21 Revisione del 22.11.2011 Revisione del 08.05.2012 Revisione del 24.09.2012 Revisione del 17.10.2012 Revisione del 29.11.2012

Dettagli

COMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE Provincia di Vicenza

COMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE Provincia di Vicenza COMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (Art. 7 Statuto Comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 in data 27.04.2010 Regolamento

Dettagli

Statuto della Società Italiana di Luce di Sincrotrone (S.I.L.S.)

Statuto della Società Italiana di Luce di Sincrotrone (S.I.L.S.) Statuto della Società Italiana di Luce di Sincrotrone (S.I.L.S.) Art. 1 È costituita la Società Italiana di Luce di Sincrotrone (SILS); la sede legale è stabilita dalla Giunta Esecutiva. Gli scopi della

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 124 DEL 01.12.2009) I N D I C E TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Finalità

Dettagli

Comune di Camogli. Regolamento

Comune di Camogli. Regolamento Comune di Camogli (Provincia di Genova) Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari permanenti ALLEGATO A REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Art.

Dettagli

CITTÀ DI FRATTAMAGGIORE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI CARMINE PEZZULLO. ---==ooooo==--

CITTÀ DI FRATTAMAGGIORE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI CARMINE PEZZULLO. ---==ooooo==-- CITTÀ DI FRATTAMAGGIORE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI CARMINE PEZZULLO ---==ooooo==-- Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 26/11/2013 ARTICOLO 1 PRINCIPI

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL COMMERCIO, ARTIGIANATO, ATTIVITA TURISTICHE E RICETTIVE DEL COMUNE DI SONA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL COMMERCIO, ARTIGIANATO, ATTIVITA TURISTICHE E RICETTIVE DEL COMUNE DI SONA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL COMMERCIO, ARTIGIANATO, ATTIVITA TURISTICHE E RICETTIVE DEL COMUNE DI SONA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 20 del 12.05.2015 1 INDICE Art. 1 Istituzione

Dettagli

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA GIOVANILE Approvato con delibera di C.C. n. 33 del 15/10/2015 1 Articolo 1 - Istituzioni e scopi 1.E istituita dal Comune di Artegna

Dettagli

Su relazione dell assessore Chinello Mario che riferisce sulla proposta deliberativa;

Su relazione dell assessore Chinello Mario che riferisce sulla proposta deliberativa; OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO ANZIANI CENTRO D INCONTRO Su relazione dell assessore Chinello Mario che riferisce sulla proposta deliberativa; PREMESSO - che il vigente Regolamento del Centro d incontro

Dettagli

REGOLAMENTO GENERALE. sarà fornito il formulario di delega. prima della data stabilita per le elezioni.

REGOLAMENTO GENERALE. sarà fornito il formulario di delega. prima della data stabilita per le elezioni. Associazione di Promozione Sociale e Culturale Università del Tempo Libero Città di Mestre SOCI Articolo 1 REGOLAMENTO GENERALE Approvato dall Assemblea dei soci il 10.12.2014 A completamento di quanto

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CENTRO AGGREGATIVO PER ANZIANI ISTITUITO IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO 42 EX LEGGE 328/00

REGOLAMENTO INTERNO DEL CENTRO AGGREGATIVO PER ANZIANI ISTITUITO IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO 42 EX LEGGE 328/00 REGOLAMENTO INTERNO DEL CENTRO AGGREGATIVO PER ANZIANI ISTITUITO IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO 42 EX LEGGE 328/00 Art. 1 - Principi generali Il funzionamento del Centro

Dettagli

Comune di ALTAMURA (Provincia di Bari) Statuto della Consulta Comunale Giovanile

Comune di ALTAMURA (Provincia di Bari) Statuto della Consulta Comunale Giovanile Comune di ALTAMURA (Provincia di Bari) Statuto della Consulta Comunale Giovanile Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del n. Art. 1 ISTITUZIONE E istituita dal Comune di ALTAMURA, con deliberazione

Dettagli

Titolo I Caratteristiche

Titolo I Caratteristiche Regolamento del Comitato per la promozione dell Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Lucca Sommario Titolo I Caratteristiche Art. 1 Definizione Art. 2 Competenze Art. 3 Composizione Titolo

Dettagli

CONSULTA NAZIONALE ANCI GIOVANI AMMINISTRATORI REGOLAMENTO

CONSULTA NAZIONALE ANCI GIOVANI AMMINISTRATORI REGOLAMENTO CONSULTA NAZIONALE ANCI GIOVANI AMMINISTRATORI REGOLAMENTO Art. 1 Istituzione È istituita in ANCI la Consulta Nazionale dei Giovani Amministratori Locali, di seguito ANCI Giovani. Anci Giovani rappresenta

Dettagli

Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia

Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia Indice Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Funzioni Art. 3 - Ammissione alla Consulta e sua composizione Art. 4 - Decadenza Art. 5 - Organi della Consulta Art.

Dettagli

REGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI. Art. 1. Oggetto

REGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI. Art. 1. Oggetto REGOLAMENTO per L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER GLI STRANIERI Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina l'istituzione ed il funzionamento della "Consulta Comunale

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d'argento al Valor Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con atto di C.C. n.18 del 31/03/2015 Art.1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Il Comune

Dettagli

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Approvato con deliberazione n 3 del 25/01/2000 Modificato con deliberazione n 32 del 24/7/2007. Modificato con Deliberazione n 25 del 07/11/2013 1 INDICE

Dettagli

COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO (Provincia di Roma)

COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO (Provincia di Roma) COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO COMUNALE DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 53 del 30/11/2012 Art. 1 Principi generali 1. Il funzionamento

Dettagli

ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO

ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO Articolo 1 (Nome e sede) 1. È costituita l Associazione: Dirigenti per l innovazione - Associazione Allievi

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE SEGRETERIE REGIONALI

REGOLAMENTO DELLE SEGRETERIE REGIONALI REGOLAMENTO DELLE SEGRETERIE REGIONALI Firma Data Redatto Segretario Nazionale 01/06/2009 Verificato 01/06/2009 Rappresentante della Direzione Approvato Presidente SIFO 01/06/2009 Rev Data Modifica Redazione

Dettagli

ASSOCIAZIONE DIPENDENTI ENTI LOCALI (A.D.E.L.E.)

ASSOCIAZIONE DIPENDENTI ENTI LOCALI (A.D.E.L.E.) ASSOCIAZIONE DIPENDENTI ENTI LOCALI (A.D.E.L.E.) ART. I DENOMINAZIONE STATUTO E costituita l Associazione Dipendenti Enti Locali Eventi (A.D.E.L.E.) con sede legale in Varese, via Como 40, salvo diversa

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER ANZIANI E DIVERAMENTE ABILI. Approvato con delibera del C.S. n.63 del

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER ANZIANI E DIVERAMENTE ABILI. Approvato con delibera del C.S. n.63 del REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER ANZIANI E DIVERAMENTE ABILI Approvato con delibera del C.S. n.63 del 16.06.2009 NORME GENERALI Il presente regolamento disciplina la

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Art. 1 Il presente regolamento ha per oggetto la disciplina del Consiglio Comunale dei ragazzi previsto dall art. 13 bis dello statuto Comunale. La finalità

Dettagli