Il Sistema Nazionale di Valutazione: tempistiche di attuazione, priorità strategiche e implicazioni dirette. Milano, 3 dicembre 2014

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1 Il Sistema Nazionale di Valutazione: tempistiche di attuazione, priorità strategiche e implicazioni dirette Milano, 3 dicembre 2014

2 L iter legislativo del SNV

3 La Legge 10 del 26/2/2011 Conversione in Legge del DL 225 del 29/12/2010 milleproroghe Il legislatore definisce in modo sintetico e chiarissimo un sistema ben bilanciato tra tre soggetti che concorrono in modo paritario e indipendente alle azioni di valutazione delle scuole: 1 l INVALSI si occupa della valutazione degli apprendimenti degli studenti e partecipa alle indagini nazionali e internazionali in questo settore 2 il corpo ispettivo autonomo e indipendente valuta le scuole e i loro Dirigenti 3 l INDIRE fornisce un sostegno al miglioramento scolastico

4 I tre protagonisti dello scenario della Legge 10 già nel 2011 i due istituti nazionali erano pronti a svolgere in pieno questi compiti: L INVALSI conduceva dal 2005 prove nazionali per valutare gli apprendimenti; l INDIRE svolgeva da diversi anni progetti e ricerche funzionali al miglioramento delle performances delle scuole. Il corpo ispettivo autonomo e indipendente invece non c è: il numero di ispettori in servizio (meno di 100) è insufficiente quelli che chiamiamo ispettori sono in reatà dirigenti tecnici di II fascia alle dirette dipendenze dei loro Direttori Generali. Non è un corpo di ispettori autonomo e indipendente, che il legislatore prevede in analogia con il modello inglese (OCSTED), dove gli ispettori di sua maestà hanno uno stato giuridico di corpi indipendenti come la magistratura.

5 Il Regolamento del SNV, emanato con il DPR 80 del 28/3/ /DPR_80_2013_Regolamento_SNV.pdf

6 ART. 1 Definizioni CONTINGENTE ISPETTIVO contingente di dirigenti di seconda fascia con funzione tecnico-ispettiva, appartenenti alla dotazione organica dirigenziale del Ministero, che svolgono l'attivita' di valutazione nei nuclei di cui all'articolo 6 del presente decreto.

7 Art. 2 - Obiettivi e organizzazione dell's.n.v. Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l's.n.v. valuta l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione. Esso si compone dell'invalsi, che ne assume il coordinamento funzionale, dell'indire e del contingente ispettivo.

8 Art. 3- Invalsi a) assicura il coordinamento funzionale dell's.n.v b) propone i protocolli di valutazione c) definisce gli indicatori per individuare le istituzioni scolastiche da sottoporre prioritariamente a valutazione esterna; d) mette a disposizione delle scuole strumenti di autovalutazione e) definisce gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici f) cura la selezione, la formazione e l'inserimento in un apposito elenco degli esperti dei nuclei per la valutazione esterna; cura, altresi', la formazione degli ispettori che partecipano ai nuclei; g) redige le relazioni al Ministro e i rapporti sul sistema scolastico e formativo, h) partecipa alle indagini internazionali in materia di valutazione, in rappresentanza dell'italia.

9 Art. 4 - Indire Fornisce il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizionee attuazione dei piani di miglioramento della qualita' dell'offertaformativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti, autonomamente adottati dalle stesse. A tale fine, cura il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla diffusione e sull'utilizzo delle nuove tecnologie, attivando coerenti progetti di ricerca tesi al miglioramento della didattica, nonche' interventi di consulenza e di formazione in servizio del personale della scuola, anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni scolastiche.

10 Art. 5- Contingente ispettivo Il contingente ispettivo concorre a realizzare gli obiettivi dell's.n.v. partecipando ai nuclei di valutazione. Il numero di dirigenti che ne fanno parte è individuato, tenuto conto delle altre funzioni, nell'ambito della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia. I relativi incarichi sono conferiti dal direttore generale per gli Ordinamenti Scolastici e dai direttori generali degli USR

11 Art. 6 - Procedimento di valutazione a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche: 1) analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; 2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;

12 Art. 6 - Procedimento di valutazione b) valutazione esterna: 1) individuazione da parte dell'invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia definiti dall'invalsi medesimo; 2) visite dei nuclei secondo il programma e i protocolli di valutazione adottati dalla conferenza ; 3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei;

13 Art. 6 - Procedimento di valutazione c) azioni di miglioramento: definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi anche con il supporto dell'indire o attraverso la collaborazione con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Tale collaborazione avviene nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

14 Art. 6 - Procedimento di valutazione d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunita' di appartenenza.

15 Art. 6 - Procedimento di valutazione I nuclei di valutazione esterna sono costituiti da un dirigente tecnico e da due esperti scelti dall INVALSI L autovalutazione serve anche a evidenziare le aree di miglioramento organizzativo e gestionale direttamente riconducibili al dirigente scolastico, per la sua valutazione I piani di miglioramento sono comunicati al direttore generale dell USR, che ne tiene conto per assegnare al dirigente scolastico gli obiettivi del successivo incarico

16 Direttiva Ministeriale n 11 del 18 settembre 2014 (Priorità strategiche del SNV per gli a.s. 2014/15, 2015/16 e 2016/17) Il sistema Nazionale di Valutazione (SNV) è finalizzato al miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti.

17 A - Priorità strategiche Riduzione della dispersione e dell insuccesso Riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche Rafforzamento delle competenze di base Valorizzazione degli esiti a distanza

18 a1 - Autovalutazione Inizia nell a.s. 2014/15 Tutte le scuole compilano un Rapporto di Autuvalutazione (RAV) in formato elettronico L INVALSI fornisce i dati, gli indicatori e il format del RAV Tutto confluisce in un unica piattaforma digitale del MIUR Partirà un piano di formazione per tutte le scuole con particolare attenzione ai DS

19 a2 valutazione esterna Nell a.s. 2015/16 sarà valutato il 10% delle scuole (3% campione casuale, 7% su criteri dettati dall INVALSI) I nuclei di V. saranno coordinati dai dirigenti tecnici L INVALSI, entro 60gg avvia le procedure di selezione e formazione degli esperti Sarà ancora l INVLSI costituire i nuclei, assicurandone con opportuni criteri imparzialità e terzietà

20 a3 Valutazione DS Entro dicembre l INVALSI definirà gli indicatori Il MIUR aprirà il confronto con sindacati e associazioni professionali dei DS La valutazione dovrà prestare attenzione agli obbiettivi di miglioramento espressi nel RAV e alle aree di miglioramento organizzativo e gestionali riconducibili all operato del DS

21 A4 rilevazione nazionale degli apprendimenti e partecipazione alle indagini nazionali I dati saranno restituiti alle scuole come base per l autovalutazione e il miglioramento Si potenzierà l analisi longitudinale e il calcolo del valore aggiunto A5 valutazione di sistema L INVALSI redige un rapporto annuale sullo stato della scuola italiana considerando i dati degli apprendimenti e quelli che emergono dalla valutazione delle scuole

22 B- criteri generali per assicurare l autonomia del contingente ispettivo Vengono indicate le procedure di individuazione degli ispettori che saranno destinati all SNV Si ribadisce che essi assumeranno il coordinamento dei nuclei di valutazione e sterna

23 C criteri generali per la valorizzazione delle scuole statali e paritarie nel processo di autovalutazione Il RAV esprime la capacità della scuola di analizzare i propri punti di forza e di criticità alla luce di dati comparabili Consente di porre in relazione gli esiti di apprendimento con i processi didattici e organizzativi, rapportarli al contesto e individuare le priorità e gli obiettivi di migliorammento Consolida l identità e l autonomia della scuola

24 C le azioni Nel primo semestre 2015 le scuole predispongono il RAV (con i dati e il supporto di INVALSI e tenedo conto di eventuali esperienze precedenti) Entro luglio 2015 il RAV viene pubblicato in Scuola in Chiaro e sul sito della scuola Nell a.s. 2015/16 partono le azioni di miglioramento Entro luglio 2016 le scuole aggiornano il RAV Nell a.s. 2016/17 le scuole pubblicani in Scuola in Chiaro un primo rapporto di rendicontazione sociale

25 C il miglioramento L INDIRE mette a disposizione strumenti ed esperti qualificati per predisporre i Piani di Miglioramento (PdM) Le scuole, per lo sviluppo dei PdM possono avvalersi di INDIRE o di università, centri di ricerca, associazioni professionali e culturali

26 La Circolare n 47 del 21 ottobre 2014 (trasmissione della Direttiva n 11) La valutazione è oggi collocata tra le priorità del Governo o per il suo valore strategico, come risulta dal documento "La buona scuola. la Direttiva è stata adottata non solo per dare, nell'immediato, attuazione ad una previsione normativa, ma anche al fine di completare, dopo quasi quindici anni, il disegno tracciato dal regolamento sull'autonomia scolastica adottato con il DPR n. 275/1999

27 L'idea di base della Direttiva è quella di favorire, in ogni fase della valutazione, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale. Un buon processo valutativo, infatti, consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo.

28 Fasi e attori

29 Qualcosa in più le scuole si doteranno di un'unità di autovalutazione, costituita preferibilmente dal DS, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti. Nei mesi di gennaio e febbraio le scuole inseriranno i dati nella piattaforma MIUR ed entro la fine di marzo gli stessi dati verranno restituiti con valori di riferimento esterni (benchmark). Così ogni scuola potrà confrontare la propria situazione con quella di istituzioni scolastiche simili per un più efficace processo di autovalutazione in ciascuna delle aree in cui è articolato il RAV

30 Nella scuola dell'infanzia non sono previste rilevazioni esterne degli apprendimenti. Tuttavia, essa fornisce un fondamentale contributo alla qualità del sistema educativo. I docenti della scuola dell'infanzia parteciperanno al processo di autovalutazione anche se il RAV non contiene dati relativi ai risultati di apprendimento.

31 I tempi

32 I tempi della valutazione esterna e del miglioramento

33 E ancora Il processo delineato nel Regolamento non si conclude con la formulazione di un giudizio o con l'attribuzione di un punteggio o con il rilascio di una certificazione; la valutazione devediventare un modus operandi per sostenere la scuola in un processo di miglioramento continuo.

34 La formazione.. in una prima fase (dicembre e gennaio) verrà avviata un azione informativa-formativa sugli strumenti e le modalità dell autovalutazione, i caratteri e le funzioni dei piani di miglioramento, il contenuto e le finalità dei protocolli di valutazione. Gli incontri regionali o interprovinciali, anche in modalità on-line, in collaborazione tra i soggetti dell'snv e dell'amministrazione, saranno rivolti ai DS e a un docente referente per ogni istituto. Presso ogni USR saranno costituiti appositi staff (anche avvalendosi dell'invalsi e dell'indire) per supportare le scuole anche valorizzando le competenze già presenti sul territorio, in particolare, nelle scuole impegnate in progetti nazionali sperimentali in materia.

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