SERVIZI VETERINARI e SSN

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1 SERVIZI VETERINARI e SSN Storia dei Servizi Veterinari Pubblici Legge 22 dicembre 1888 n. 5849: Veterinario provinciale Veterinario di confine e porto Condotte veterinarie comunali e consorziali Decreto luogotenenziale 12 luglio 1945, n. 417 istituzione ACIS (Alto Commissariato per l Igiene e la Sanità Pubblica) alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri Autorità locale: PREFETTO Legge n. 296/1958 istituzione del Ministero della Sanità 1

2 LEGGE n. 296/1958 MINISTERO DELLA SANITA ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA DIREZIONE GENERALE SERVIZI VETERINARI VETERINARI PROVINCIALI UFFICI VETERINARI DI CONFINE, PORTO, AEROPORTO SINDACI VETERINARI COMUNALI (Ufficiali di Governo) Storia dei Servizi Veterinari Pubblici DPR 14 gennaio 1972 n passaggio dell assistenza sanitaria alle REGIONI STATO REGIONI Legge 23 dicembre 1978, n. 833: ISTITUZIONE DEL SSN, COMUNI USL USL: complesso dei presidi, uffici, servizi sanitari che assolvono i compiti del SSN in ambito locale 2

3 LEGGE 833/1978:RIFORMA SANITARIA sostituzione di tutte le mutue di categoria con un unico Servizio Sanitario Nazionale (SSN) finanziamento: i contributi sociali vengono fatti confluire nel Fondo sanitario nazionale e da qui redistribuiti alle Regioni la struttura amministrativa assume una configurazione decentrata: - il sistema si articola su 3 livelli dotati di autonomia politicoistituzionale: STATO REGIONI ENTI LOCALI LEGGE 833/1978: RIFORMA SANITARIA STATO REGIONI COMUNI Ministro Sanità Presidente Giunta Regionale AUTORITA SANITARIA LOCALE provvedimenti autorizzativi, concessivi, prescrittivi SINDACO 3

4 CARATTERISTICHE SSN ART. 32 COSTITUZIONE ITALIANA La Repubblica italiana tutela la salute come diritto fondamentale dell individuo e interesse della collettività PRINCIPI FONDAMENTALI - responsabilità pubblica della tutela della salute; - universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari; - finanziamento pubblico attraverso la fiscalità generale; - globalità della copertura assistenziale -"portabilità" dei diritti in tutto il territorio nazionale e reciprocità di assistenza con le altre regioni LEGGE 833/1978: OBIETTIVI SSN Educazione sanitaria Prevenzione malattie ed infortuni negli ambienti di vita e di lavoro Promozione e tutela dell igiene dell ambiente naturale di vita e di lavoro diagnosi e terapia Igiene degli alimenti, dei prodotti e avanzi di origine animale Prevenzione e difesa sanitaria degli allevamenti, controllo dell alimentazione umana Controllo produzione e commercio medicinali Formazione e aggiornamento professionale e scientifico degli operatori del SSN 4

5 Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ENTI ED ORGANI DI LIVELLO NAZIONALE Ministero della Salute, organo centrale, coadiuvato dal Consiglio Superiore di Sanità (CSS) Istituto Superiore di Sanità (ISS), organo tecnico-scientifico, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo e formazione per quanto concerne la salute pubblica Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro (ISPESL), centro di riferimento nazionale di informazione, documentazione, ricerca, sperimentazione, controllo e formazione per tutela salute, sicurezza e benessere nei luoghi di lavoro Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR): supporto alle attività regionali Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS): ospedali di eccellenza, con prestazioni di ricovero e cura; ricerca in campo biomedico Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS): strumento tecnico e operativo del SSN per la sanità animale, controllo di salubrità e qualità degli alimenti di OA, igiene degli allevamenti ORGANIZZAZIONE 3 Dipartimenti: Dipartimento della sanità pubblica e dell'innovazione Dipartimento della programmazione e dell'ordinamento del Servizio sanitario nazionale Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela 5

6 Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute 1. Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari 2. Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione 3. Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti provvede, ai fini della tutela della salute umana e animale, alle attività di coordinamento e di vigilanza e di diretto intervento in tema di: sanità pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza alimentare benessere degli animali ricerca e sperimentazione nel settore alimentare e veterinario coordinamento e finanziamento degli Istituti zooprofilattici sperimentali e vigilanza sugli stessi valutazione del rischio in materia di sicurezza alimentare funzionamento del Consiglio superiore di sanità dietetici e integratori alimentari farmaci veterinari fitofarmaci alimentazione animale cura i rapporti internazionali con organismi internazionali e comunitari (OIE, FAO, OMS, UE) è sede del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali e l'unità centrale di crisi 6

7 UFFICI PERIFERICI E TERRITORIALI - UVAC UVAC: UFFICI VETERINARI PER GLI ADEMPIMENTI COMUNITARI DL 30 gennaio 1993 n. 27- attuazione della Direttiva 89/608/CEE, relativa alla mutua assistenza tra autorità amministrative per assicurare la corretta applicazione della legislazione veterinaria e zootecnica Nati in seguito abolizione frontiere nella UE Mantengono a livello statale la responsabilità dei controlli a destinazione sulle merci di provenienza comunitaria 17 UVAC; ogni UVAC ha una competenza territoriale che copre una regione, in alcuni casi 2 UVAC 7

8 COMPITI UVAC Decreto MS 18 febbraio 1993 MERCI animali e prodotti OA provenienti dagli altri Paesi UE Determinazione delle percentuali di controllo in funzione del tipo di merce e della provenienza; Applicazioni dei provvedimenti restrittivi emanati dal Ministero della Salute, in concerto con i SV delle Regioni e delle ASL Coordinamento e verifica delle attività di controllo svolte dai SV delle ASL Gestione flussi informativi relativi alle merci oggetto di scambio intracomunitario Consulenza tecnico-legislativa in caso di contenzioso comunitario FLUSSO DELLE MERCI 1. I destinatari delle partite di animali vivi provenienti da un altro Stato Membro hanno l obbligo di segnalare nelle 24 ore precedenti l arrivo delle merci all UVAC e ai SV dell ASL competente per territorio. 2. SISTEMA ANIMO (ANImal Movement)/TRACES: l autorità veterinaria locale del Paese speditore segnala al Paese ricevente i dati della partita spedita Dal 1 maggio 2004: sistema ANIMO sostituito dal TRACES (TRAde Control and Expert System) Dal 1 gennaio 2006 TRACES comprende anche i prodotti OA non contemplati in ANIMO UFFICI PERIFERICI E TERRITORIALI - PIF PIF: Posti di Ispezione frontaliera controlli su animali vivi, prodotti di OA e mangimi provenienti da Paesi Terzi e destinati al mercato comunitario o in transito azione di verifica delle garanzie sanitarie fornite dal paese esportatore per ogni singola partita di merce diretta all'ue controlli sul benessere degli animali vivi, in particolare bovini, destinati all esportazione verso Paesi Terzi situati presso i principali confini stradali, ferroviari, aeroportuali e portuali, in relazione alle esigenze geografiche e commerciali alcuni UVAC PIF dal 1991: PIF sottoposti a sopralluoghi periodici da ispettori comunitari al fine di verificare il mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali come richiesto dalla normativa vigente 8

9 PIF 38 PIF; 232 nella UE ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI Enti sanitari di diritto pubblico dotati di autonomia gestionale ed amministrativa strumento tecnico ed operativo del SSN relativamente a: sanità animale controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale igiene degli allevamenti corretto rapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente garantiscono ai Servizi Veterinari regionali e delle ASL le prestazioni e la collaborazione tecnico-scientifica nell ambito dell igiene e della sanità pubblica veterinaria 9

10 IZS 10 sedi 90 sezioni diagnostiche IZS COMPITI 1. Ricerca/sperimentazione sulle malattie infettive/diffusive animali 2. Ricerca su igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche 3. Servizio diagnostico Malattie animali e zoonosi Analisi microbiologiche e chimiche sugli alimenti OA 4. Sorveglianza epidemiologica (centri di referenza) Sanità animale Igiene allevamenti Igiene produzioni zootecniche 5. Farmaco-vigilanza 6. Consulenza/assistenza agli allevatori 7. Formazione del personale 8. Preparazione/distribuzione presidi medici (vaccini) 9. Cooperazione/collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed esteri 10

11 IZS ATTIVITA Controlli ufficiali sicurezza alimenti Sorveglianza epidemiologica piani di profilassi, risanamento ed eradicazione azioni di polizia veterinaria, farmaco-vigilanza Formazione del personale Fonte di dati e informazioni al servizio della collettività IZS CENTRI DI REFERENZA NAZIONALI confermare la diagnosi effettuata da altri laboratori standardizzare delle metodiche diagnostiche avviare ring test tra IIZZSS utilizzare e diffondere metodi ufficiali di analisi predisporre piani di intervento collaborare con altri centri di referenza fornire al Ministero della Salute, assistenza e informazioni specialistiche 11

12 Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) IZS Piemonte - Liguria - Valle d'aosta Centri di Referenza Nazionale (CdRN) Encefalopatie animali e neuropatologie comparate Torino Sede centrale: Torino Malattie degli Animali Selvatici Aosta Oncologia veterinaria e comparata Genova Sorveglianza e controllo degli alimenti per animali Torino IZS Lombardia - Emilia Romagna Afta epizootica e malattie vescicolari Brescia Sede centrale: Brescia Tubercolosi da Mycobacterium bovis Brescia Tularemia Pavia Leptosirosi Brescia Clamidiosi Pavia Pseudorabbia Brescia Malattie dei Lagomorfi Brescia Qualità del Latte bovino Brescia Substrati cellulari Brescia Benessere animale Brescia Paratubercolosi Piacenza IZS Venezie Malattia di Newcastle e Influenza aviare Padova Sede centrale: Padova Salmonellosi Padova Ittiopatologia Basadella di Campoformido (UD) Rabbia Padova Apicoltura Padova IZS Umbria e Marche Pesti Suine Perugia Sede centrale: Perugia Leucosi bovina enzootica Perugia Controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi Ancona IZS Lazio - Toscana Malattie Equini Roma Sede centrale:roma Anemia infettiva Equini Pisa Antibioticoresistenza Roma Ricerca OGM Roma IZS AM Malattie Esotiche Teramo Abruzzo e Molise Brucellosi Teramo Sede centrale: Teramo Epidemiologia, informazione e programmazione veterinaria (COVEPI) Teramo IZS Mezzogiorno Igiene e Tecnologie dell'allevamento e delle Produzioni Bufaline Salerno Sede centrale: Portici (Na) IZS Puglia e Basilicata Antrace Foggia IZS Sicilia Babesia, Anaplasma, Rickettsia e Theileria Palermo Sede centrale: Palermo Leishmaniosi Palermo IZS Sardegna Zootecnia Biologica Sassari Sede centrale: Sassari Echinococcosi/Idatidosi Sassari Mastopatie degli ovini e dei caprini Sassari Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ENTI ED ORGANI TERRITORIALI Regioni e province autonome Programmano/organizzano sul proprio territorio servizi e attività destinate alla tutela della salute Coordinano azione AUSL e AO Aziende Sanitarie Locali Programmano/organizzano l assistenza sanitaria nel proprio ambito territoriale Garantiscono l erogazione dell assistenza sanitaria attraverso strutture pubbliche o private accreditate Aziende Ospedaliere Ospedali di rilievo nazionale o regionale organizzati in aziende 12

13 AZIENDE SANITARIE LOCALI Enti dotati di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica organizzano l'assistenza sanitaria nel proprio ambito territoriale che viene erogata attraverso strutture pubbliche o private accreditate. in totale 195 garantiscono tutte le prestazioni fissate a livello nazionale nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) La riforma delle riforme (D.Lgs. 502/92-517/93) REGIONALIZZAZIONE maggior potere alle Regioni in materia sanitaria AZIENDALIZZAZIONE Le ASL da strutture operative dei comuni diventano enti regionali ed acquistano personalità giuridica Snellimento delle pratiche burocratiche Introduzione del Direttore Generale Introduzione di nuovi sistemi di gestione: contabile, del personale, di marketing 13

14 D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria Art. 1 programmazione sanitaria Piano sanitario nazionale Durata triennale, serve per stabilire le linee generali di indirizzo del SSN, gli obiettivi fondamentali di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché i livelli di assistenza sanitaria da applicare in condizione di uniformità sul territorio nazionale. Stabilisce: Aree prioritarie di intervento LEA Finanziamenti alle Regioni Obiettivi, finalità, settori della ricerca bio-medica e sanitaria Formazione del personale Piano sanitario regionale D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria Art. 7 le Regioni istituiscono presso ciascuna ASL un DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE articolato in diversi servizi: Igiene e Sanità pubblica Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro Igiene degli alimenti e della nutrizione Servizio Veterinario, articolato in tre aree funzionali: A. Sanità animale B. Igiene produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di O. A. e derivati C. Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche 14

15 Il Dipartimento di Prevenzione garantisce funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica relative a: a) Profilassi delle malattie infettive e diffusive b) Tutela dell ambiente fisico c) Tutela igienico-sanitaria dell ambiente di vita e di lavoro d) Sanità pubblica veterinaria e) Tutela igienico-sanitaria degli alimenti D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229 Norme per la razionalizzazione del SSN (Riforma ter o Riforma Bindi) riaffermazione principi e impostazioni della legge 833/78 maggiore autonomia locale e responsabilità alle Regioni definizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) fondi integrativi locali 15

16 AREA A SANITA ANIMALE ASL DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO VETERINARIO AREA C IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE AREA B IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 16

17 AREA A SANITA ANIMALE LEA AREA A SANITA ANIMALE COMPITI 1. PROFILASSI E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE (ZOONOSI COMPRESE!!!!) - profilassi di Stato - piani di sorveglianza epidemiologica 2. GESTIONE ANAGRAFE ZOOTECNICA - registrazione presso il Servizio Veterinario delle aziende zootecniche e di tutte le movimentazioni degli animali, in entrata ed in uscita. 17

18 AREA A SANITA ANIMALE COMPITI 3. ATTIVITA DI IGIENE URBANA VETERINARIA - lotta al randagismo e controllo della popolazione canina (anagrafe canina, cattura e ricovero dei cani vaganti) - sterilizzazione degli animali randagi - pronto soccorso agli animali senza padrone - osservazione degli animali morsicatori ai fini della profilassi della rabbia, certificazioni sanitarie per l espatrio e l importazione degli animali - controllo colonie feline - controllo della popolazioni sinantropiche (colombi) 4. RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI SANITARIE (es. trasporto animali, detenzione animali). 5. CONTROLLO POPOLAZIONI SELVATICHE AREA B IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Tutela della salute dell uomo attraverso la vigilanza ed il controllo dell animale destinato a divenire alimento, dalle fasi di macellazione in poi e degli alimenti OA 18

19 AREA B IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Controllo sugli alimenti OA Vigilanza igienico-sanitaria sulle strutture di produzione degli alimenti. Vigilanza del personale addetto ai settori di produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto, deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine animale. AREA B IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Le varie fasi del processo produttivo prendono il nome di FILIERE carni fresche; carni di volatili da cortile; carni macinate e preparazioni a base di carne; prodotti a base di carni e altri prodotti di origine animale; prodotti della pesca; carni di selvaggina cacciata; carni di coniglio e selvaggina allevata; latte e derivati; uova e ovoprodotti; miele e prodotti dell'alveare 19

20 AREA B IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE ispezione degli impianti di macellazione controllo igienico-sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto, deposito, distribuzione e somministrazione (ristorazione collettiva) degli alimenti di OA indagini microbiologiche, ricerca dei residui di farmaci e contaminanti ambientali negli alimenti di OA prelievo, campionamento e monitoraggio di alimenti secondo piani Comunitari, Nazionali, Regionali e in caso di necessità indagini per sospette tossinfezioni alimentari AREA B IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE autorizzazioni sanitarie per chi intende svolgere attività di produzione, trasformazione, deposito, trasporto, vendita e commercializzazione in genere dei prodotti alimentari di OA e loro derivati, destinati al consumo alimentare umano (es. esercizi commerciali, laboratori, depositi, veicoli adibiti al trasporto di alimenti di origine animale e surgelati, ecc.). certificazioni sanitarie sui prodotti destinati all'esportazione o ad usi particolari; educazione sanitaria: igiene dell alimentazione e della nutrizione con anche sorveglianza nutrizionale ed educazione alimentare 20

21 AREA C IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE Assicura la corretta gestione igienicosanitaria degli allevamenti ai fini di tutelare il benessere degli animali e la salute umana e animale AREA C IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE Vigilanza sull'igiene degli allevamenti e delle produzioni animali Vigilanza preventiva sugli impianti animali, sugli impianti di raccolta, trasformazione, distruzione, risanamento dei sottoprodotti, e degli avanzi di origine animale Controllo sull'igiene dei ricoveri animali anche in relazione all'ambiente Controllo e vigilanza sulla produzione, distribuzione e impiego dei mangimi e degli integratori Ispezione, vigilanza e controllo sulla somministrazione dei farmaci per uso veterinario 21

22 AREA C IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE sorveglianza sul BENESSERE di ANIMALI DA REDDITO (allevamento, trasporto, macellazione) ANIMALI DA AFFEZIONE (verifica azioni di maltrattamento, canili) ANIMALI DA ESPERIMENTO (vigilanza su sperimentazione animale) AREA C IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE Sorveglianza e controlli sui MEDICINALI che vengono somministrati agli animali e sull impiego di SOSTANZE ILLECITE in zootecnica rispetto tempi di somministrazione, ricerca di residui di principi farmacologicamente attivi o di contaminanti ambientali, di sostanze illecite negli animali da reddito e negli alimenti per uso zootecnico. 22

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