La legislazione sulle OP, stato attuale e prospettive alla luce della riforma PAC

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1 La legislazione sulle OP, stato attuale e prospettive alla luce della riforma PAC Marianna Garlanda Regione Lombardia DG Agricoltura Struttura OCM e Distretti agricoli Cremona 16 marzo 2012

2 Da Associazioni produttori a Organizzazioni produttori Reg. CEE 1360/1978, vuole favorire l aggregazione in agricoltura, nei Paesi o Regioni dell UE ad agricoltura strutturalmente non organizzata a fini di mercato. E previsto un sostegno finanziario alla creazione e gestione della AP Legge 674/1978, è intesa a favorire la partecipazione dei produttori alla programmazione agricola nazionale e regionale, quanto ai meccanismi di mercato è prevista per le AP il potere di stipula di contratti in rappresentanza dei propri associati Dlgs 228/2001 introduce gli obblighi di adozione forme giuridiche (soc. di capitali, cooperative, consorzi) e obbligo di commercializzazione diretta del prodotto dei soci. Vincoli rappresentatività fissati a livello nazionale. Dlgs 102/2005 Regolazione dei mercati (VIGENTE). Vincoli rappresentatività «minimi» e facoltà alle Regioni di stabilire limiti più stringenti.

3 Novità del dlgs 102/2005 Le OP e le OC devono essere costituite attraverso una delle seguenti forme giuridico-societarie: società cooperative agricole e loro consorzi; società di capitali, con capitale sociale sottoscritto interamente da imprenditori agricoli o da loro società o da cooperative agricole e loro consorzi; società consortili, costituiti comunque da imprenditori agricoli o loro forme societarie. Lo scopo primario è la commercializzazione della produzione degli aderenti, i quali hanno l obbligo di far vendere almeno il 75% della produzione alla OP. La norma nazionale vuole estendere le finalità dell OCM ortofrutta agli altri settori.

4 SCOPI DELLE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI Assicurare la programmazione della produzione e l adeguamento della stessa alla domanda, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo Concentrare l offerta e commercializzare direttamente la produzione degli associati Favorire l accesso a nuovi mercati, anche attraverso l apertura di sedi e uffici commerciali Assicurare la trasparenza e la regolarità dei rapporti economici con gli associati nella determinazione dei prezzi di vendita dei prodotti

5 SCOPI DELLE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI Partecipare alla gestione delle crisi di mercato Ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione Promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell ambiente e del benessere degli animali, allo scopo di migliorare la qualità delle produzioni e l igiene degli alimenti, di tutelare la qualità delle acque, dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversità, nonché favorire processi di rintracciabilità, anche ai fini dell assolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n. 178/2002 Realizzare iniziative relative alla logistica Adottare tecnologie innovative

6 REQUISITI BASE DELLE OP Rappresentatività minima in termini di numero di aderenti e volume della produzione commercializzata I parametri di rappresentatività sono definiti a livello nazionale per le OP e per le OC Le Regioni possono stabilire criteri più restrittivi in funzione delle specifiche realtà territoriali. Obblighi dei soci

7 OBBLIGHI DEI SOCI APPLICARE IN MATERIA DI PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE, TUTELA AMBIENTALE LE REGOLE DETTATE DALL ORGANIZZAZIONE ADERIRE AD UNA SOLA OP PER LO STESSO PRODOTTO/SETTORE FAR VENDERE ALMENO IL 75% DELLA PROPRIA PRODUZIONE DIRETTAMENTE DALL OP CON FACOLTA DI COMMERCIALIZZARE IN NOME E PER CONTO DEI SOCI FINO AL 25% DEL PRODOTTO - L OP ACQUISISCE LA PIENA DISPONIBILITA E TITOLARITA DEL PRODOTTO CONFERITO DAI SOCI (75%) E LO VENDE IN NOME E PER CONTO DELL OP - QUALORA LO STATUTO LO CONTEMPLI, SU DELEGA DEL SOCIO L OP PUO COMMERCIALIZZARE IN NOME E PER CONTO DEL SOCIO IL RESTANTE 25% DELLA PRODUZIONE AZIENDALE DEL MEDESIMO

8 OBBLIGHI DEI SOCI MANTENERE IL VINCOLO ASSOCIATIVO PER ALMENO 3 ANNI E, AI FINI DEL RECESSO, OSSERVARE UN PREAVVISO DI ALMENO 6 MESI DALL INIZIO DELLA CAMPAGNA DI COMMERCIALIZZAZIONE NEL CASO DI PRODUTTORI DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO, ESSERE IN REGOLA CON LA NORMATIVA NAZIONALE IN MATERIA DI PRELIEVO SUPPLEMENTARE (QUOTE LATTE), PER CUI PREVEDERE UNA SANZIONE ADEGUATA FINO ALL ESCLUSIONE DEL SOCIO DALLA OP I SOCI SOVVENTORI NON POSSONO PARTECIPARE ALLE DECISIONI O AI BENEFICI RICONOSCIBILI ALLA OP, IN QUANTO NON ADERISCONO IN QUALITA DI PRODUTTORI AGRICOLI

9 LA NORMATIVA REGIONALE Dgr Regione Lombardia 5100/2007 e ddg 8381/2007- provvedimenti che regolano il riconoscimento delle organizzazioni di produttori agricoli, definendo i parametri di rappresentatività in Regione Lombardia.

10 PARAMETRI MINIMI DI RICONOSCIMENTO IN REGIONE LOMBARDIA SETTORE NUMERO MINIMO DI PRODUTTORI VOLUME DI PRODUZIONE COMMERCIALIZZATA MINIMO APISTICO t AVICUNICOLO: derivati (uova) u. CARNI: animali vivi e derivati Bovini, carne bovina capi Suini, carne suina capi Ovicaprini, carne ovi-caprina capi Avicunicolo capi CEREALI E GRANDI COLTURE t Riso Soia e altre colture in pieno campo LATTE E DERIVATI 50 Latte bovino e bufalino Latte ovi caprino OLIVICOLO t FLOROVIVAISTICO t t t 100 t Fiori e piante ornamentali in piena aria, serra e tunnel Vivai nel complesso

11 PARAMETRI MINIMI DI RICONOSCIMENTO IN REGIONE LOMBARDIA SETTORE NUMERO MINIMO DI PRODUTTORI VOLUME DI PRODUZIONE COMMERCIALIZZATA MINIMO PATATICOLO t VITIVINICOLO 50 Uva da vino Vino t hl Vini VQPRD 20% produttori della zona classificata 20% volume prodotto rivendicato SEMENTIERO 25 3% in volume del prodotto AGROENERGETICO PRODOTTI BIOLOGICI CERTIFICATI ALTRI SETTORI 25 3% in volume del prodotto

12 PARAMETRI MINIMI DI RICONOSCIMENTO PREVISTI DAL DM n. 85/2007 SETTORE NUMERO MINIMO DI PRODUTTORI VOLUME MINIMO DI PRODUZIONE COMMERCIALIZZATA ( ) APISTICO ,00 CARNI: animali vivi e derivati Bovini, carne bovina ,00 Suini, carne suina ,00 Ovicaprini, carne ovi-caprina ,00 Avicunicolo ,00 CEREALI E GRANDI COLTURE ,00 LATTE E DERIVATI ,00 OLIVICOLO ,00 FLOROVIVAISTICO ,00 PATATICOLO ,00 SEMENTIERO ,00 VITIVINICOLO ,00 AGROENERGETICO ,00 PRODOTTI BIOLOGICI CERTIFICATI ,00 ALTRI SETTORI ,00

13 LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI RICONOSCIUTE IN REGIONE LOMBARDIA N. DENOMINAZIONE SEDE LEGALE SETTORE PRODUTTIVO 1 O.P.A.S. Soc. Coop. Organizzazione Prodotto Allevatori Suini società cooperativa Via Ghisiolo, Tripoli di San Giorgio (MN) CARNI SUINE 2 ASSOCOM SCarl Strada per Leno, Manerbio Brescia (BS) 3 UNIPEG Sca Via Due Canali, Reggio Emilia 4 ASSOLAMI Soc. Cons. a r.l. Via 2 Giugno, Peschiera Borromeo (MI) 5 LATTERIA SORESINA Soc. Coop. Ag. Via Dei Mille, 13/ Soresina (CR) 6 SANTANGIOLINA LATTE FATTORIE LOMBARDE SaC Via del Marzano, San Colombano al Lambro (MI) CARNI SUINE CARNI BOVINE LATTE LATTE LATTE 7 COOPERATIVA PRODUTTORI LATTE INDENNE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Scarl Via della Volta, Brescia LATTE 8 LATTE BRESCIA sca Via Dalmazia, Brescia (BS) LATTE 9 GRANLATTE Sca Via Cadriano, Bologna LATTE 10 PRODUTTORI LATTE ASSOCIATI CREMONA Sca Via Ostiano Persico Dosimo (CR) 11 AL.PRO.PAT Sca rl Via Boncompagni, 96/ Milano (MI) 12 OP NAZIONALE ITALIA CEREALI PER FILIERE DIQUALITA s.r.l Via C. Monteverdi, Cremona LATTE PATATICOLO CEREALI E GRANDI COLTURE

14 IMPORTANZA DELLE OP NELLA NUOVA PAC La nuova PAC è orientata a rafforzare il ruolo delle OP: PREVEDE UN SOSTEGNO ALLA CREAZIONE DI ORGANISMI DI AGGREGAZIONE DELL OFFERTA IN TUTTI I SETTORI PRODUTTIVI PROMUOVE TRAMITE LE OP E LE OI IL RAFFORZAMENTO DELLE RELAZIONI DI FILIERA E LO SVILUPPO DI MODELLI CONTRATTUALI E DI ACCORDI INTERPROFESSIONALI RICONOSCE CHE OP E OI POSSONO FACILITARE L ADEGUAMENTO DELL OFFERTA ALLE ESIGENZE DEL MERCATO

15 Nuovo regolamento OCM Le OP e le loro Associazioni possono svolgere un utile ruolo nella concentrazione dell offerta e nella promozione di buone pratiche Le OI possono svolgere un ruolo importante per il dialogo tra i soggetti della filiera, la promozione di buone pratiche, la trasparenza del mercato Estensione a tutti i settori mediante armonizzazione delle regole a livello Comunitario Ruolo di programmazione produzione e qualità, adeguamento alle esigenze di mercato, rilevazione e previsione prezzi

16 Nuovo Regolamento Sviluppo Rurale Misura di sostegno alle Associazioni di Produttori finalità analoghe alle OP sulla base di un piano aziendale (art. 28 «Costituzione di Associazioni di Produttori»). La Misura prevede un aiuto a carattere forfettario in proporzione al volume della produzione commercializzata ed è rivolta a piccolissime associazioni.

17 IL FUTURO DELLE OP: OPZIONI POSSIBILI MODELLO PACCHETTO LATTE MODELLO OP ORTOFRUTTA

18 Pacchetto latte L accordo raggiunto introduce norme specifiche per le OP e OI con le seguenti finalità: Relazioni Contrattuali Più ampio ricorso ai contratti scritti, stipulati in anticipo, (prezzo, volume, scadenza e durata). E facoltà degli Stati membri rendere obbligatorio il ricorso ai contratti. Potere di contrattazione collettiva Autorizzazione alle organizzazione dei produttori, a negoziare collettivamente le condizioni contrattuali (compreso il prezzo) in una % stabilita Ruolo delle organizzazioni interprofessionali Costituiscono l integrazione verticale della filiera. Estensione al settore lattiero-caseario di alcune disposizioni sulle OI in vigore nel settore ortofrutticolo

19 OP Negoziazione contratti in nome degli aderenti senza passaggio di proprietà del latte; adeguamento offerta per le DOP OI Migliorare la trasparenza del mercato e la circolazione di informazioni utili alla filiera, promuovere l innovazione, la sicurezza, i consumi, le DOP OI Deputate a redigere contratti tipo per la cessione di latte crudo

20 PRODUTTORI Possibile per gli Stati membri introdurre l obbligo di contratti I produttori possono unirsi in OP per negoziare collettivamente le condizioni dei contratti OI: attività finalizzate alla trasparenza dei mercati, promozione, innovazione

21 MODELLO OP ORTOFRUTTA Riconoscimento delle OP Requisiti di rappresentatività Costituzione di un fondo di esercizio all interno delle OP finalizzato al finanziamento di un Programma Operativo (PO) che preveda: pianificazione della produzione, concentrazione dell offerta, miglioramento della qualità dei prodotti, Incremento del valore commerciale dei prodotti ottimizzazione dei costi di produzione, disciplina ambientale stabilizzazione dei prezzi alla produzione, promozione dei prodotti, freschi o trasformati Prevenzione e gestione delle crisi Ricerca e produzione sperimentale, Attività di formazione

22 PROSPETTIVE A LIVELLO REGIONALE? PROMUOVERE IL CONFRONTO E L ANALISI DELLE PROPOSTE DELLA PAC IN FUNZIONE DI UNA EVOLUZIONE NORMATIVA AI LIVELLI REGIONALE E NAZIONALE PROMUOVERE UN MAGGIOR LIVELLO DI AGGREGAZIONE IN FUNZIONE DEL POTERE CONTRATTUALE ASSEGNATO ALLE OP DAL «PACCHETTO LATTE», CON RIGUARDO ALL ESPERIENZA DI ALTRI PAESI AUMENTARE LA RAPPRESENTATIVITA DEL SETTORE PRODUTTIVO UNA REVISIONE DEI CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO TERRA CONTO DELLE EVOLUZIONI IN ATTO

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