COMUNE DI SCHIGNANO Provincia di Como ADEGUAMENTO DELLE RETI FOGNARIE COMUNALI E DELL INTERCONNESSIONE CON QUELLA CONSORTILE
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1 Ing. Robe rto M ag na gh i Ing. A lessandro M agnaghi P.i.e. Paolo Epistolio COMUNE DI SCHIGNANO Provincia di Como ADEGUAMENTO DELLE RETI FOGNARIE COMUNALI E DELL INTERCONNESSIONE CON QUELLA CONSORTILE STUDIO TECNICO M AGNAGHI & A SSOCIATI Ingegneria& architettura Viale G.Matteotti 18/c Cernobbio (CO) tel fax ing.m agnaghi@libero.it PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO COMMITTENTE: IL TECNICO: RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA E QUADRO ECONOMICO ELABORATO N. 1 Comune di Schignano Via Giobbi, Schignano (Co) Ing. Magnaghi Roberto Viale G. Matteotti, 18/c Cernobbio (Co) Novembre 2009
2 RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA 1. PREMESSA Con il presente progetto l Amministrazione intende cantierizzare gli interventi di allacciamento al collettore sovracomunale (realizzato con appalto della Comunità Montana Lario Intelvese), per l adduzione dei reflui fognari all impianto di depurazione di Colonno. La particolare conformazione del territorio comunale e la tipologia delle reti fognarie prevalentemente di tipo misto comportano valutazioni approfondite sulle modalità realizzative delle interconnessioni tra i terminali fognari e il collettore comunitario; la razionalizzazione degli schemi idraulici, con la soluzione di alcune criticità, unitamente a valutazioni prettamente economiche, sono stati il presupposto discriminante nella definizione della proposta progettuale. E opportuno evidenziare che in questa sede non sono affrontate le problematiche relative alla razionalizzazione delle reti fognarie e di drenaggio nelle diverse frazioni, così come le aree del centro abitato non servite da pubblica fognatura, perché non oggetto del presente lavoro. E però evidente la necessità di coordinare e di pianificare nell immediato futuro gli interventi sulle reti e di valutare gli eventuali ampliamenti delle stesse, mantenendo sempre ben in evidenza la necessità di individuare soluzioni efficienti, efficaci ed economiche. Per quanto sopra, la presente proposta, prioritaria rispetto agli adeguamenti e ampliamenti delle reti fognarie interne, è, quindi, propedeutica a questi ultimi, che dovranno essere adeguatamente pianificati sia tecnicamente che economicamente. Per opportunità gli interventi sono stati suddivisi in tratti funzionali, così da confinare sia gli aspetti tecnici, che quelli economici di ogni intervento. Lo svolgimento dei sopralluoghi e il reperimento dei dati e delle informazioni è stato possibile anche grazie alla concreta collaborazione del personale incaricato dall Amministrazione (in particolare Sig. Bagnis), che si ringrazia per la disponibilità e la pazienza dimostrata. Con nota prot. n (pratica n. 355) del della Provincia di Como (rif.: prot. n del del Comune di Schignano), è stata formalizzata l erogazione
3 del contributo di ,00 per le opere in progetto, con l accensione di uno specifico mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO L abitato di Schignano si sviluppa sul pendio occidentale della Valle Intelvi, caratterizzata dall asta idrica del Fiume Telo; il territorio comunale è inciso da valli e torrenti che affluiscono nel Telo, dopo aver seguito percorsi spesso tortuosi e superato significativi dislivelli. In corrispondenza degli spartiacque topografici tra le aste idriche secondarie sono sorti piccoli agglomerati urbani, individuati con le principali frazioni di Santa Maria, Ovrascio, Retegno, Occagno e Macchero. La conformazione topografica del territorio ha condizionato, nei decenni, lo sviluppo delle reti e delle sottoreti, con una non sempre organica pianificazione delle stesse e con interventi puntuali non sempre idonei a risolvere compiutamente tutte le problematiche. L assenza di separazione delle acque bianche, meteoriche e sorgive, dalle nere ha ulteriormente aggravato le problematiche, con singolari criticità che si manifestano principalmente in occasione degli eventi piovosi particolarmente intensi o prolungati; l effetto di laminazione delle reti è sostanzialmente nullo e, considerata l entità delle livellette (condizionata dalla significativa pendenza media del pendio), il tempo di corrivazione è dell ordine dei minuti, con rapida formazione della piena. Le scelte tecniche ed esecutive adottate nei decenni passati trovano probabilmente riscontro con l osservazione che gli scarichi avvenivano nell ambiente (non esisteva l impianto di depurazione) e, quindi, era opportuno diluire il carico biologico abbassando la concentrazione degli inquinanti e ridurre così il potenziale rischio igienico sanitario. Sono stati eseguiti alcuni sopralluoghi per verificare l effettiva presenza dei terminali delle reti e la consistenza delle stesse; l assenza di un compiuto supporto cartografico con la mappatura delle reti di drenaggio urbane ha reso particolarmente laboriosa la fase iniziale, conoscitiva, per valutare compiutamente lo stato di fatto. Come esplicitato in premessa, la ricerca si è prevalentemente orientata sui tratti fognari terminali e non sulle reti interne nelle diverse frazioni, per le quali sono necessari ulteriori sopralluoghi e approfondimenti. Il risultato delle elaborazioni, di primo livello, sono sommariamente riportate nell elaborato grafico riportante lo stato di fatto. 3
4 3. LA PROPOSTA DI PROGETTO La proposta di progetto prevede l organizzazione degli interventi in tratti, così come esplicitato in premessa. Sono stati analizzati i condizionamenti progettuali, che si possono così sintetizzare: - Preesistenza di condotte fognarie di tipo unitario (misto); - Dislivelli plano altimetrici tra le vie oggetto d intervento; - Posizionamento degli allacciamenti alle utenze private; - Posizione dei collettori fognari esistenti. Nel dettaglio: - Intervento A: Riguarda prevalentemente il collettamento dei reflui della rete di Ovrascio e di Retegno; considerata la posizione del terminale del collettore comunitario attualmente collegato all impianto, al fine di realizzare interventi funzionali, è proposta la formazione dei due rami. Il primo, è lungo la strada provinciale e raccorda gli scarichi di Santa Maria e Ovrascio verso un collettore fognario esistente; si estende per circa 60 m, ed è proposto in PVC diametro 250 mm. Lungo la strada provinciale sono già stati posati due collettori (PVC, diametro 250 mm) per separare le acque nere da quelle bianche: l intervento in progetto s integrerà con i due collettori in questione, consentendo, di fatto, il completamento della dorsale delle acque nere, fino alla frazione di Santa Maria. Le acque bianche, invece, saranno scaricate nel valletto, utilizzando il terminale esistente. Il secondo tratto in progetto, è più articolato e si compone di una prima parte a gravità e una seconda in pressione; è proposta la realizzazione di un sollevamento lungo la via pedonale in corrispondenza dell attraversamento della Valle Pissarotta : il carico stimato in termini di abitanti equivalenti è di circa 150 abitanti residenti e 200 abitanti fluttuanti, per un totale di circa 350 abitanti (questo valore è cautelativo ma, comunque, non discriminante ai fini dei costi finali delle infrastrutture in progetto). Lo scarico di emergenza è previsto nell asta idrica della valle; la stazione di pompaggio è proposta con due pompe in parallelo con funzionamento ridondante. 4
5 Il tratto in esame è complessivamente lungo 470 m, con la condotta a gravità sempre in PVC e diametro 250 mm e la condotta premente in polietilene DN 110, PN Interventi B e C: Riguardano il prolungamento dei terminali delle fognature al servizio della frazione di Occagno; le dorsali discendenti delle sottoreti scorrono longitudinalmente lungo le aste idriche di due torrenti che affluiscono nella Valle Pissarotta. L intervento B prevede che la condotta scorra parallelamente all alveo, con la trincea realizzata in alcuni prati privati, per una lunghezza complessiva di 125 m. Nel intervento C si è preferito seguire il tracciato di una via pedonale sterrata, perché si evita di intervenire all interno dell alveo (particolarmente ripido e tortuoso); il costo dello specifico tratto non cambia rispetto alle previsioni originarie del progetto preliminare, perché il maggior onere dovuto all incremento della lunghezza è ampiamente compensato dai minori costi di lavorazione rispetto a quelli che si avrebbero operando direttamente nell alveo. La lunghezza di quest intervento è pari a 170 m circa. Come per i tratti precedenti le fognature sono di tipo misto e, quindi, prima dell innesto nel collettore comunitario è necessario prevedere adeguati scolmatori di piena. - Intervento D: riguarda l allacciamento dell abitato di Schignano verso il confine con Argegno, servendo anche gli edifici adibiti alle attività artigianali presenti. Il terminale e il relativo sfioratore di piena è proposto in corrispondenza del confine comunale con Argegno, nella Valle di Macchero. La condotta è proposta posizionata prevalentemente ai lati della via carrabile altimetricamente a valle dell abitato; la nuova tubazione viene quindi a costituire un collettore di gronda per i reflui del comprensorio. Le acque bianche, meteoriche e di drenaggio, scorreranno nell attuale condotta, oggi utilizzata per le miste. E evidente che in futuro sarà necessario intervenire sulle condotte a monte dell attuale innesto, al fine di completare la separazione delle acque. Il tratto in progetto ha lunghezza di circa 310 m ed è proposto in PVC diametro 250 mm. 5
6 3.1 Relazione idraulica e Calcoli di progetto Per il dimensionamento delle condotte di drenaggio dei reflui, si procede ad calcolo della portata massima teorica generata dalle utenze attraverso la seguente formula: dove: Q nere α q = ab T c p γ N α = coefficiente che tiene conto dell effettivo apporto idrico in fognatura; l q ab = 280 dotazione idrica media per abitante equivalente; abgiorno c p =1.5 - coefficiente che tiene conto del giorno di massimo consumo; γ =1.3 - coefficiente che tiene conto dell utilizzo nell ora di punta; N rappresenta il numero di abitanti equivalenti; T rappresenta il tempo medio giornaliero di funzionamento delle condutture. Per il calcolo e la verifica idraulica delle tubazioni si è fatto riferimento alla formula di Chezy Q= A C R i e alla curva delle portate dedotta secondo il coefficiente di scabrezza di Manning. Tratto A Considerando cautelativamente un utenza complessiva di 400 abitanti equivalenti, si determina la portata massima generata: Q A nere α qab cp γ = N T = l 12 s 6
7 Nella verifica della condotta si considera il tratto con pendenza minore, ovvero i =5% ; utilizzando un tubo in PVC (coefficiente di scabrezza 100) con diametro D= 250 determina, sulla base di un grado di riempimento del 60%, una portata di deflusso di: mm, si QMAX nere = A C R i =110 l s Q MAX Risulta dunque che le condutture in progetto garantiscono il drenaggio delle acque generate dalle abitazioni servite da questo tratto di fognatura. La portata calcolata sarà quella che affluirà alla stazione di pompaggio. Il gruppo di pompaggio viene quindi dimensionato ipotizzando di sollevare l intero valore della portata entrante, realizzando comunque uno scarico di emergenza in caso di malfunzionamenti o di mancanza dell energia elettrica. Qprogetto =4.3 l s =15m 3 h I dati utilizzati nei calcoli di dimensionamento delle pompe e della condotta sono i seguenti: - dislivello geodetico: z 8 m - Portata massima di calcolo: Q = 15m 3 h - Lunghezza condotta premente: L= 105m - Perdita di carico massima J = 1bar Impiegando un tubo in PEAD PN 16 diametro esterno D e = 110 mm e diametro interno D i = 90 mm e ipotizzando condizioni di regime permanente della corrente idrica, si ricava che la velocità del flusso idrico sarà: Q v= =0.68 m A s Si sceglie di impiegare due elettropompe sommergibili, installate in parallelo a funzionamento ridondante o eventualmente in caso di necessità contemporaneo, con punto idraulico di lavoro = 10 H m e portata di progetto Q= 15 m 3 ora. 7
8 Il tubo in polietilene PN16 DN 110 verrà per la maggior parte del suo sviluppo posato all interno di un tubo in polietilene strutturato corrugato esternamente e liscio internamente, dal diametro esterno di 160 mm, la cui funzione sarà quella di fornire una protezione alla condotta premente. I tubi verranno quindi affrancati al muro di contenimento della strada e lungo il ponte, opportunamente affrancati con zanche di acciaio, cosi da impedire qualsiasi movimento della condotta. Tratto B e C L utenza associata a tale tratto viene stimata, in via cautelativa, di circa 300 abitanti equivalenti: si determina quindi la portata massima generata: Q A nere α qab cp γ = N T =3.2l s Nella verifica della condotta si considera il tratto con pendenza minore, ovvero i =10% ; utilizzando un tubo in PVC (coefficiente di scabrezza 100) con diametro D= 250 determina, sulla base di un grado di riempimento del 60%, una portata di deflusso di: nere = A C R i =150 l s Q MAX mm, si QMAX Risulta dunque che le condutture in progetto garantiscono il drenaggio delle acque generate dalle abitazioni servite da questo tratto di fognatura. Questi tratti hanno risultano avere pendenza elevata: per questo motivo lungo il percorso del tubo verranno posizionate camerette di salto, con lo scopo di rallentare il flusso idrico. In corrispondenza della cameretta di collegamento tra il nuovo tubo in progetto e il collettore si realizzerà uno scarico di emergenza opportunamente sifonato, cosi di evitare fenomeni di sviluppo di pressioni sia nella cameretta che nel collettore. 8
9 Tratto D L utenza associata a tale tratto viene stimata, in via cautelativa, di circa 400 abitanti equivalenti: si determina quindi la portata massima generata: Q A nere α qab cp γ = N T =4.3l s Nella verifica della condotta si considera il tratto con pendenza minore, ovvero i =10% ; utilizzando un tubo in PVC (coefficiente di scabrezza 100) con diametro D= 250 determina, sulla base di un grado di riempimento del 60%, una portata di deflusso di: nere = A C R i =150 l s Q MAX mm, si QMAX Risulta dunque che le condutture in progetto garantiscono il drenaggio delle acque generate dalle abitazioni servite da questo tratto di fognatura Per quanto non specificato nella presente relazione e ai dettagli progettuali si rimanda agli elaborati grafici di progetto e al computo metrico. Il Progettista Ing. Magnaghi Roberto Cernobbio (CO), novembre 2009 Allegati: Quadro economico di progetto 9
10 QUADRO ECONOMICO FINANZIARIO IMPORTO DEI LAVORI: Importo lavori a base d asta (soggetti a ribasso) ,00 Oneri per la Sicurezza - (non soggetti a ribasso d asta) 4.800, totale importo lavori (A): , ,00 SOMME A DISPOSIZIONE DELL A. C.: IVA 10 % sull importo totale dei lavori: ,00 Progettazione, D.L., contabilità lavori (oneri previdenziali e IVA compresi) ,00 Coordinamento della Sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/2008 (oneri previdenziali e IVA compresi) Oneri per espropri e convenzioni Oneri per validazione del Progetto e competenze R.U.P , , ,00 Imprevisti e ulteriori somme a disposizione: 7.268, totale somme a disposizione (B): , , IMPORTO TOTALE DI PROGETTO (A+B): ,00 Il Tecnico: Ing. Roberto Magnaghi Cernobbio, novembre 2009
1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE
1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale
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