ALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l.
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2 1 INDICE 1. PREMESSA IL CALCOLO DEI CARICHI IDRAULICI AFFERENTI ALL IMPIANTO DI SALVATRONDA I COMUNI INTERESSATI DALL INTERVENTO DI PROGETTO PORTATE NERE TEORICHE PORTATE EFFETTIVE SCHEMI DEI CONTRIBUTI DELLE PORTATE VERIFICA IDRAULICA DELLE CONDOTTE DI PROGETTO PREMESSA COLLETTORE PRINCIPALE COLLETTORE SECONDARIO VIA SILE, COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO RISULTATI DEL DIMENSIONAMENTO IDRAULICO... 21
3 2 1. PREMESSA L intervento oggetto della presente progettazione esecutiva riguarda il I stralcio della realizzazione del Collettore Fognario Cornuda Salvatronda; interessa, quindi, i territori comunali di Altivole, Castelfranco Veneto e Vedelago ed ha come obiettivo la realizzazione del collettamento dei reflui dei comuni sopra elencati all impianto di depurazione di Salvatronda in Castelfranco Veneto. Il dimensionamento della rete di fognatura, e quindi le considerazioni e i calcoli riportati nei paragrafi successivi, però, sono stati eseguiti tenendo in considerazione anche le portate provenienti dai Comuni di Maser, Montebelluna, Caerano San Marco e Cornuda, che rientrano nel II Stralcio del Progetto Collettore Fognario Cornuda-Salvatronda. Il Piano d Ambito redatto dall AATO Veneto Orientale, che individua la programmazione del ciclo dell acqua e gestione del territorio compreso fra Friuli Venezia Giulia e Fiume Piave, prevede nella sua configurazione una condotta che raccoglie i reflui del Comune di Cornuda, scende in territorio di Caerano San Marco, Altivole e Vedelago, per poi giungere al depuratore di Salvatronda, sito in Castelfranco Veneto. Si riporta di seguito la planimetria proposta nel Piano d Ambito Veneto Orientale.
4 3 Schema fognario afferente all impianto di Salvatronda (P.d.A.) Per dare completamento allo schema di collettamento proposto nel Piano d Ambito, è previsto di incrementare la potenzialità dell impianto di Salvatronda, dagli attuali AE a AE. Attualmente è in atto la fase di progettazione esecutiva di tale intervento e la sua realizzazione dovrebbe procedere di pari passo con quella del collettore fognario Cornuda Salvatronda.
5 4 2. IL CALCOLO DEI CARICHI IDRAULICI AFFERENTI ALL IMPIANTO DI SALVATRONDA 2.1 I COMUNI INTERESSATI DALL INTERVENTO DI PROGETTO Come anticipato in premessa, i Comuni interessati dall intervento di progetto sono quelli relativi sia al I che al II stralcio del Progetto del Collettore Fognario Cornuda Salvatronda; esso prevede il collettamento all impianto di Salvatronda dei comuni di Cornuda e Vedelago e di parte dei reflui provenienti da Maser, Altivole, Montebelluna, Caerano San Marco e Castelfranco Veneto. Attualmente lo stesso impianto riceve già i reflui provenienti dai Comuni della dorsale nord-ovest a monte di Castelfranco. Oltre alla configurazione di progetto sopra citata, si sono svolte delle verifiche anche in una configurazione di emergenza ; essa consiste nel considerare che le condotte di progetto raccolgano i reflui dell intero comune di Altivole e di Maser, andando a sgravare parzialmente il carico in termini di portate afferenti al collettore esistente. 2.2 PORTATE NERE TEORICHE In accordo con le valutazioni tratte dal piano d Ambito, per il calcolo delle portate all Impianto di depurazione di Salvatronda sono stati utilizzati i fabbisogni idrici dei comuni afferenti secondo lo schema di calcolo tratto dal Piano Regolatore Generale degli Acquedotti. Una volta ottenuti i fabbisogni idrici si è stimata la percentuale del territorio comunale allacciabile alla rete fognaria. Considerando le case sparse non allacciabili si ritiene che la percentuale dell 80% di allacciati per ciascun Comune rappresenti l effettiva copertura di tutto il territorio dello stesso. Ipotizzando un coefficiente di deflusso pari a 0,9 si sono ricavate le portate medie teoriche nere afferenti all impianto di depurazione di valle. Come verifica di tali valori si sono determinati gli A.E. allacciati considerando la formula per il calcolo della portata media nera (1 e) d P Q0 = 86400
6 5 dove: Q 0 è la portata media nera [l/s]; P è il numero di abitanti equivalenti; d è la dotazione idrica media annua [l/(ab d)], che è stata ipotizzata pari a 250 l / giorno x abitante; e è il coefficiente di dispersione che tiene conto dell aliquota di dotazione idrica che non raggiunge la fognatura, che si è supposto pari a 0,1; (1-e) è quindi il coefficiente di deflusso, pari a 0,9. La portata di punta, invece, è stata calcolata moltiplicando la portata media per un coefficiente di punta orario; i coefficienti di punta utilizzati per i singoli comuni sono stati desunti dal Piano d Ambito e vengono riportati nella tabella sottostante: COMUNE Coeff. Di punta 1 CASTELFRANCO 1,35 2 VEDELAGO 1,41 3 ALTIVOLE 1,22 4 MASER 1,25 5 MONTEBELLUNA 1,23 6 CAERANO DI SAN MARCO 1,22 7 CORNUDA 1,19 I risultati ottenuti riguardo il calcolo delle portate e degli Abitanti Equivalenti relativi a ciascun comune interessato dalla posa della fognatura sono riportati nelle seguenti tabelle:
7 6 FABBISOGNO IDROPOTABILE al 2015 DA PIANO AATO VOLUMI ALLA RETE FOGNARIA Uso abitativo residenti e fluttuanti Attività ind.le e commercial e Usi pubblici media di punta Coeff. Di punta % civili afferenti a Salvatronda % industriali afferenti a Salvatronda Uso abitativo residenti e fluttuanti Attività ind.le e commercial e Usi pubblici Totale netto coeff. defl. media nera di punta nera A.E. COMUNE [1000 mc] [1000 mc] [1000 mc] [l/s] [l/s] [1000 mc] [1000 mc] [1000 mc] [1000 mc] [l/s] [l/s] [l/s] 1 CASTELFRANCO 2195,90 739, ,10 151,84 205,70 1,35 15% 50% 329,39 369,60 212,72 911,70 0,90 26,02 35, VEDELAGO 1111,60 661,40 304,50 72,46 102,50 1,41 35% 50% 389,06 330,70 106,58 826,34 0,90 23,58 33, ALTIVOLE 434,40 336,10 252,40 35,68 43,40 1,22 50% 60% 217,20 201,66 126,20 545,06 0,90 15,56 18, MASER 385,20 242,10 175,90 28,02 34,90 1,25 10% 55% 38,52 133,16 17,59 189,27 0,90 5,40 6, MONTEBELLUNA 1946,10 612, ,10 131,25 161,10 1,23 5% 5% 97,31 30,64 60,21 188,15 0,90 5,37 6, CAERANO DI SAN MARCO 535,20 231,30 248,90 35,42 43,10 1,22 10% 45% 53,52 104,09 24,89 182,50 0,90 5,21 6, CORNUDA 377,10 365,10 193,80 32,65 38,80 1,19 35% 45% 131,99 164,30 67,83 364,11 0,90 10,39 12, TOTALI 91,53 119, Stima degli abitanti equivalenti (A.E.) in configurazione di progetto
8 7 FABBISOGNO IDROPOTABILE al 2015 DA PIANO AATO VOLUMI ALLA RETE FOGNARIA Uso abitativo residenti e fluttuanti Attività ind.le e commercial e Usi pubblici media di punta Coeff. Di punta % civili afferenti a Salvatronda % industriali afferenti a Salvatronda Uso abitativo residenti e fluttuanti Attività ind.le e commercial e Usi pubblici Totale netto coeff. defl. media nera di punta nera A.E. COMUNE [1000 mc] [1000 mc] [1000 mc] [l/s] [l/s] [1000 mc] [1000 mc] [1000 mc] [1000 mc] [l/s] [l/s] [l/s] 1 CASTELFRANCO 2195,90 739, ,10 151,84 205,70 1,35 15% 50% 329,39 369,60 212,72 911,70 0,90 26,02 35, VEDELAGO 1111,60 661,40 304,50 72,46 102,50 1,41 35% 50% 389,06 330,70 106,58 826,34 0,90 23,58 33, ALTIVOLE 434,40 336,10 252,40 35,68 43,40 1,22 80% 85% 347,52 285,69 201,92 835,13 0,90 23,83 28, MASER 385,20 242,10 175,90 28,02 34,90 1,25 80% 85% 308,16 205,79 140,72 654,67 0,90 18,68 23, MONTEBELLUNA 1946,10 612, ,10 131,25 161,10 1,23 5% 5% 97,31 30,64 60,21 188,15 0,90 5,37 6, CAERANO DI SAN MARCO 535,20 231,30 248,90 35,42 43,10 1,22 10% 45% 53,52 104,09 24,89 182,50 0,90 5,21 6, CORNUDA 377,10 365,10 193,80 32,65 38,80 1,19 35% 45% 131,99 164,30 67,83 364,11 0,90 10,39 12, TOTALI 113,09 146, Stima degli abitanti equivalenti (A.E.) in configurazione di emergenza
9 8 2.3 PORTATE EFFETTIVE Una volta note le portate teoriche, si è ritenuto opportuno incrementare i valori ottenuti del 10% data l inevitabile presenza di acque parassite, stimando in tal modo le portate effettive in tempo asciutto. I risultati ottenuti, calcolati sia nella configurazione di progetto che nella configurazione di emergenza, sono riportati nelle tabelle sottostanti. VOLUMI ALLA RETE FOGNARIA media nera di punta nera A.E. nera media + 10% parassite di punta nera + 10% parassite COMUNE [l/s] [l/s] [l/s] [l/s] 1 CASTELFRANCO 26,02 35, ,62 38,77 2 VEDELAGO 23,58 33, ,94 36,69 3 ALTIVOLE 15,56 18, ,11 20,81 4 MASER 5,40 6, ,94 7,40 5 MONTEBELLUNA 5,37 6, ,91 7,25 6 CAERANO DI SAN MARCO 5,21 6, ,73 6,97 7 CORNUDA 10,39 12, ,43 13,58 TOTALI 91,53 119, ,68 131,49 Stima delle portate effettive in configurazione di progetto
10 9 VOLUMI ALLA RETE FOGNARIA media nera di punta nera A.E. nera media + 10% parassite di punta nera + 10% parassite COMUNE [l/s] [l/s] [l/s] [l/s] 1 CASTELFRANCO 26,02 35, ,62 38,77 2 VEDELAGO 23,58 33, ,94 36,69 3 ALTIVOLE 23,83 28, ,22 31,89 4 MASER 18,68 23, ,55 25,60 5 MONTEBELLUNA 5,37 6, ,91 7,25 6 CAERANO DI SAN MARCO 5,21 6, ,73 6,97 7 CORNUDA 10,39 12, ,43 13,58 TOTALI 113,08 146, ,4 160,75 Stima delle portate effettive in configurazione di emergenza 2.4 SCHEMI DEI CONTRIBUTI DELLE PORTATE Nel presente paragrafo si è ritenuto opportuno riportare degli schemi di calcolo che illustrino come i vari contributi di portata si immettano nell asse Cornuda Salvatronda. Si sono considerate le seguenti portate: portata media, ossia la portata teorica incrementata del 10% per tener conto della presenza di acque parassite; portata minima, ossia il 20% della portata nera media; portata massima, calcolata adottando un coefficiente di punta orario pari a 2 volte quello utilizzato per calcolare la portata nera di punta, ad eccezione della portata relativa al Comune di Cornuda.
11 10 Per tale Comune, infatti, essendo caratterizzato da fognatura di tipo misto, si applicano le indicazioni del Piano Regionale di Tutela delle Acque; all art. 33 delle Norme Tecniche di Attuazione, si prescrive che per gli sfioratori di piena vi sia un rapporto minimo consentito tra la portata di punta in tempo di pioggia e la portata media di tempo secco nelle ventiquattrore (Qm) pari a 5; si presuppone quindi che vengano inseriti degli sfioratori prima della consegna alla condotta consortile di progetto. Nella tabella sottostante si riportano i risultati ottenuti: media minima massima massima in configurazione di in configurazione di in configurazione di in configurazione di progetto progetto progetto emergenza COMUNE [l/s] [l/s] [l/s] [l/s] 1 CASTELFRANCO 28,62 5,72 77,54 77,54 2 VEDELAGO 25,94 5,19 73,39 73,39 3 ALTIVOLE 17,11 3,42 41,63 63,78 4 MASER 5,94 1,19 14,80 51,20 5 MONTEBELLUNA 5,91 1,18 14,50 14,50 6 CAERANO DI SAN MARCO 5,73 1,15 13,94 13,94 7 CORNUDA 11, ,96 51,96 TOTALI 100, ,76 346,31 Portate medie, minime e massime in configurazione di progetto e massima in configurazione di emergenza Tali portate, inoltre, sono state utilizzate per effettuare la verifica idraulica delle condotte.
12 11 PORTATA MEDIA (l/s) - CONFIGURAZIONE DI PROGETTO 11,43 l/s CORNUDA Ab Q = 11,43 l/s MASER Ab Q = 5,94 l/s 5,94 l/s 5,73 l/s CAERANO SAN MARCO Ab Q = 5,73 l/s 23,10 l/s 23,02 l/s CASELLE DI ALTIVOLE 5,91 l/s BUSTA Ab Q = 17,11 l/s Ab Q = 5,91 l/s 46,12 l/s FANZOLO Ab Q = 8,59 l/s 8,59 l/s 54,71 l/s S. FLORIANO (CASTELFRANCO) Ab Q = 8,59 l/s 8,59 l/s CASTELFRANCO (SALVATRONDA) Ab Q = 20,03 l/s 20,03 l/s 63,30 l/s VEDELAGO Ab Q = 17,35 l/s 17,35 l/s 100,68 l/s IMPIANTO DI SALVATRONDA
13 12 PORTATA MINIMA (l/s) - CONFIGURAZIONE DI PROGETTO CORNUDA Ab Q = 2,29 l/s 2,29 l/s MASER Ab Q = 1,19 l/s 1,19 l/s 1,15 l/s CAERANO SAN MARCO Ab Q = 1,15 l/s 4,63 l/s 4,60 l/s CASELLE DI ALTIVOLE 1,18 l/s BUSTA Ab Q = 3,42 l/s Ab Q = 1,18 l/s 9,23 l/s FANZOLO Ab Q = 1,72 l/s 1,72 l/s 10,95 l/s S. FLORIANO (CASTELFRANCO) Ab Q = 1,72 l/s 1,72 l/s CASTELFRANCO (SALVATRONDA) Ab Q = 4,00 l/s 4,00 l/s 12,67 l/s VEDELAGO Ab Q = 3,47 l/s 3,47 l/s 20,14 l/s IMPIANTO DI SALVATRONDA
14 13 PORTATA MASSIMA (l/s) - CONFIGURAZIONE DI PROGETTO CORNUDA Ab Q =51,96 l/s 51,96 l/s MASER Ab Q = 14,80 l/s 14,80 l/s 13,94 l/s CAERANO SAN MARCO Ab Q = 13,94 l/s 80,70 l/s 56,13 l/s CASELLE DI ALTIVOLE 14,50 l/s BUSTA Ab Q = 41,63 l/s Ab Q = 14,50 l/s 136,83 l/s FANZOLO Ab Q = 24,31 l/s 24,31 l/s 161,14 l/s S. FLORIANO (CASTELFRANCO) Ab Q = 23,28 l/s 23,28 l/s CASTELFRANCO (SALVATRONDA) Ab Q = 54,26 l/s 54,26 l/s 184,42 l/s VEDELAGO Ab Q = 49,08 l/s 49,08 l/s 287,76 l/s IMPIANTO DI SALVATRONDA
15 14 PORTATA MASSIMA (l/s) - CONFIGURAZIONE DI EMERGENZA CORNUDA Ab Q =51,96 l/s 51,96 l/s MASER Ab Q = 51,20 l/s 51,20 l/s 13,94 l/s CAERANO SAN MARCO Ab Q = 13,94 l/s 117,1 l/s 78,28 l/s CASELLE DI ALTIVOLE 14,50 l/s BUSTA Ab Q = 63,78 l/s Ab Q = 14,50 l/s 195,38 l/s FANZOLO Ab Q = 24,31 l/s 24,31 l/s 219,69 l/s S. FLORIANO (CASTELFRANCO) Ab Q = 23,28 l/s 23,28 l/s CASTELFRANCO (SALVATRONDA) Ab Q = 54,26 l/s 54,26 l/s 242,97 l/s VEDELAGO Ab Q = 49,08 l/s 49,08 l/s 346,31 l/s IMPIANTO DI SALVATRONDA
16 15 3. VERIFICA IDRAULICA DELLE CONDOTTE DI PROGETTO 3.1 PREMESSA La verifica idraulica delle condotte di progetto è stata eseguita a moto uniforme applicando la nota formula di Gauckler Strickler, qui di seguito descritta, in riferimento alla portata massima convogliabile dalla stessa: 2 / 3 1/ 2 Q= K s * Rh * i * A dove: Q = portata massima convogliata [m 3 /s]; K S = coefficiente di scabrezza secondo Gauckler Strickler [m 1/3 /s]; R h = raggio idraulico, rapporto tra area bagnata e contorno bagnato [m]; i = pendenza della condotta [m/m]. Le verifiche idrauliche eseguite riguardano il collettore principale, per il quale la portata ai nodi è stata incrementata lungo il tracciato considerando i contributi degli agglomerati urbani che si incontrano per giungere al collegamento con la fognatura esistente in Via Sile, in località Salvatronda. Una ulteriore verifica è stata svolta sul collettore secondario DN 500, posato nel tratto di Via Sile, che parte dal Comune di Vedelago e giunge all incrocio con Via. Inoltre, per poter effettuare le verifiche, sono stati utilizzati i seguenti dati: pendenza longitudinale delle condotte, visibile negli elaborati grafici rappresentanti i profili di posa delle condotte; coefficiente di scabrezza, posto pari a 80 m 1/3 /s, ritenuto sufficientemente cautelativo per condotte in ghisa non nuove. Nelle tabelle alle pagine seguenti sono state riportate, per ciascun tratto, le seguenti grandezze: la lunghezza del tratto; la pendenza del tratto;
17 16 il diametro del collettore di progetto; la portata di progetto; il grado di riempimento realizzato; lo sforzo tangenziale. 3.2 COLLETTORE PRINCIPALE LOTTO I LOTTO II LOTTO III iniziale finale Lunghezza tratto (m) Pendenza (m/m) DN (mm) (l/s) Grado di riempimento (%) Sforzo tangenziale (Pa) ,5 0, ,1 15,43% 2, , ,12 27,25% 1, ,5 0, ,12 21,65% 3, , ,12 22,89% 3, , ,12 21,65% 3, , ,12 22,89% 3, , ,12 21,75% 1, , ,12 21,65% 3, , ,12 22,89% 3, , ,12 21,65% 3, , ,12 22,89% 3, , ,12 21,65% 3, , ,12 22,89% 3, , ,71 24,93% 3, , ,71 26,81% 2, , ,71 23,57% 4, ,5 0, ,71 33,29% 2, , ,71 24,92% 4, , ,71 26,81% 2, , ,71 29,73% 1, ,5 0, ,30 32,07% 2, ,5 0, ,30 16,60% 4, ,5 0, ,30 19,66% 2,79 media in configurazione di progetto
18 17 LOTTO I LOTTO II LOTTO III iniziale finale Lunghezza tratto (m) Pendenza (m/m) DN (mm) (l/s) Grado di riempimento (%) Sforzo tangenziale (Pa) ,5 0, ,63 7,18% 1, , ,23 12,37% 0, ,5 0, ,23 9,95% 1, , ,23 10,49% 1, , ,23 9,95% 1, , ,23 10,49% 1, , ,23 9,99% 0, , ,23 9,95% 1, , ,23 10,49% 1, , ,23 9,95% 1, , ,23 10,49% 1, , ,23 9,95% 1, , ,23 10,49% 1, , ,95 11,38% 1, , ,95 12,19% 1, , ,95 10,79% 2, ,5 0, ,95 15,43% 1, , ,95 11,05% 2, , ,95 12,19% 1, , ,95 13,43% 0, ,5 0, ,67 14,41% 1, ,5 0, ,67 7,70% 2, ,5 0, ,67 9,07% 1,36 minima in configurazione di progetto
19 18 LOTTO I LOTTO II LOTTO III iniziale finale Lunghezza tratto (m) Pendenza (m/m) DN (mm) (l/s) Grado di riempimento (%) Sforzo tangenziale (Pa) ,5 0, ,7 28,69% 4, , ,83 48,85% 2, ,5 0, ,83 37,84% 6, , ,83 40,20% 5, , ,83 37,84% 6, , ,83 40,20% 5, , ,83 38,02% 2, , ,83 37,84% 6, , ,83 40,20% 5, , ,83 37,84% 6, , ,83 40,20% 5, , ,83 37,84% 6, , ,83 40,20% 5, , ,14 44,00% 5, , ,14 47,75% 4, , ,14 41,36% 6, ,5 0, ,14 66,03% 3, , ,14 42,48% 6, , ,14 47,75% 4, , ,14 53,83% 3, ,5 0, ,42 58,56% 3, ,5 0, ,42 28,23% 7, ,5 0, ,42 33,78% 4,42 massima in configurazione di progetto
20 19 LOTTO I LOTTO II LOTTO III iniziale finale Lunghezza tratto (m) Pendenza (m/m) DN (mm) (l/s) Grado di riempimento (%) Sforzo tangenziale (Pa) ,5 0, ,1 34,82% 5, , ,38 60,80% 3, ,5 0, ,38 46,06% 6, , ,38 49,12% 5, , ,38 46,06% 6, , ,38 49,12% 5, , ,38 46,31% 3, , ,38 46,06% 6, , ,38 49,12% 5, , ,38 46,06% 6, , ,38 49,12% 5, , ,38 46,06% 6, , ,38 49,12% 5, , ,69 52,65% 6, , ,69 57,54% 4, , ,69 49,28% 7, ,5 0, ,69 73,34% 3, , ,69 47,90% 7, , ,69 57,54% 4, , ,69 65,85% 3, ,5 0, ,97 70,94% 3, ,5 0, ,97 32,55% 8, ,5 0, ,97 39,13% 4,95 massima in configurazione di emergenza
21 COLLETTORE SECONDARIO VIA SILE, COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO iniziale finale Lunghezza tratto (m) Pendenza (m/m) DN (mm) (l/s) Grado di riempimento (%) Sforzo tangenziale (Pa) , ,35 21,30% 1,25 media in configurazione di progetto iniziale finale Lunghezza tratto (m) Pendenza (m/m) DN (mm) (l/s) Grado di riempimento (%) Sforzo tangenziale (Pa) , ,08 36,23% 1,95 massima in configurazione di progetto
22 21 4. RISULTATI DEL DIMENSIONAMENTO IDRAULICO Analizzando i risultati delle verifiche idrauliche riportate nel capitolo precedente per il collettore principale, si può concludere che: il grado di riempimento delle condotte del collettore principale in progetto varia tra il 15% e 32% nel caso di portata media, tra 7% e 14% nel caso di portata minima, tra 28% e 58% nel caso di portata massima ed infine tra 32% e 70% nel caso di portata massima in configurazione di emergenza; esso risulta, dunque, soddisfacente e con adeguati margini di sicurezza anche qualora dovessero verificarsi eventuali trasformazioni del territorio interessato non ipotizzabili in fase progettuale; in termini di sforzi tangenziali, si può notare che i valori ottenuti nei casi di portata media, massima e massima in configurazione di emergenza variano complessivamente tra 1,85 Pa e 8,58 Pa; in entrambi i casi di portata massima lo sforzo tangenziale risulta sempre superiore ai 2 Pa, rispettando quanto previsto in letteratura. Nel caso della portata media, in alcuni tratti a bassa pendenza (0,002 m/m), il valore dello sforzo tangenziale scende al di sotto dei 2 Pa; data tuttavia l esiguità dei casi si possono comunque considerare accettabili i risultati ottenuti.
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