ANALISI PRELIMINARE DEL RISCHIO DI STRESS LAVORO- CORRELATO Decreto Legislativo 09/04/08 n.81

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1 ANALISI PRELIMINARE DEL RISCHIO DI STRESS LAVORO- CORRELATO Decreto Legislativo 09/04/08 n.81 CHECK LIST Revisione Oggetto Data 00 Prima emissione 10/03/2011 Via dell Albarotto TRESCORE BALNEARIO (BG) Insediamento: Viale Locatelli - ORATORIO DI TRESCORE BALNEARIO Data: 10 marzo 2011 Timbro e firma Datore di Lavoro

2 INDICE 1. PREMESSA INTRODUZIONE ANALISI INDICATORI SPECIFICI DESCRIZIONE CICLO PRODUTTIVO CRITERI DI SCELTA DEI GRUPPI OMOGENEI OGGETTO DELL ANALISI 6 4. CONCLUSIONI ALLEGATI APPENDICE...11

3 1. PREMESSA Il documento stress lavoro-correlato è stato elaborato dal gruppo di lavoro composto dal Datore di lavoro in collaborazione con il tecnico Dott.ssa Viviana Rota. Incarico Nominativo Firma Datore di Lavoro: Prof. Carlo Maria Coppolillo Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Ing. Gianfausto Gorini Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza: non eletto dai lavoratori Medico Competente: non nominato Consulente Tecnico: ECOSERVICE S.R.L. Dott.ssa Viviana Rota Supervisore: ECOSERVICE S.R.L. T.S.P. Alessandro Persico 3

4 2. INTRODUZIONE Il D.Lgs. 81/2008 ed il relativo aggiornamento D.Lgs. 106/2009, testo unico in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, introduce con l art. 28 c. 1-bis l obbligo di valutazione dello stress lavoro-correlato in tutte le aziende, in attuazione dell Accordo europeo sullo stress nei posti di lavoro, del 8 ottobre 2004 e quindi dell accordo interconfederale 9 giugno 2008, tenendo conto degli Indirizzi Generali per la valutazione e gestione dello stress lavorativo contenuti nel DDG del 10 dicembre 2009 emesso dalla Direzione Generale della Sanità Regione Lombardia. Il documento è stato inoltre redatto tenendo conto: degli Indirizzi Generali per la valutazione e gestione dello stress lavorativo contenuti nel DDG del 10 dicembre 2009 emesso dalla Direzione Generale della Sanità Regione Lombardia; della guida operativa per la valutazione del rischio stress redatta dal Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro. Il metodo di valutazione del rischio stress lavoro-correlato ha valore di indicazione per le aziende. La valutazione, come per tutti gli altri rischi, deve essere effettuata dal Datore di Lavoro il quale ne ha la responsabilità; è comunque previsto il coinvolgimento anche delle altre figure aziendali come Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, il Medico Competente, oltre ad eventuali altri soggetti interni e/o esterni indicati dalle organizzazioni. Lo stress da lavoro è considerato, a livello internazionale, europeo e nazionale, un problema sia dai Datori di Lavoro che dai lavoratori. Lo stress, potenzialmente, può colpire in qualunque luogo e qualunque lavoratore, a prescindere dalla dimensione dell azienda, dal campo di attività, dal tipo di contratto o di rapporto di lavoro. Nel considerare lo stress da lavoro è essenziale tener conto delle diversità che caratterizzano i lavoratori. Lo scopo è migliorare la consapevolezza e la comprensione dello stress da lavoro da parte dei Datori di Lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti attirando l attenzione sui sintomi che possono indicare l insorgenza di problemi di stress. È nell interesse dell intera organizzazione che i rischi vengano riconosciuti ancor prima del loro manifestarsi, infatti fin dal primo momento incidono sulla qualità del lavoro, sulla produzione, sul clima lavorativo e su molti altri aspetti organizzativi legati al fattore umano. In particolare, oltre ad incidere sul benessere organizzativo, contribuiscono anche a creare dei veri e propri costi per l organizzazione. Lo stress può essere definito come un esperienza soggettiva che ha origine dalla valutazione della differenza che esiste fra le risorse a disposizione del soggetto e le condizioni ambientali, manifestandosi in forme e sintomi differenti. Gli indicatori principali riconoscibili in un contesto lavorativo possono essere sintomi fisici, emozionali e l eventuale ricorso a sostanze psicoattive. L osservazione dei sintomi individuali non risulta comunque un buon indicatore per l analisi dello stress organizzativo, il quale deve essere valutato considerando altre metodologie e strumenti. La lettura deve riguardare nozioni che necessitano di essere inserite all interno di una struttura dotata di obiettivi, a tale proposito è opportuno porre attenzione a cosa osservare ed a come osservarlo. La leadership rappresenta una delle leve più efficaci nel saper gestire gli addetti e saper riconoscere eventuali situazioni critiche e trovarne un adeguata soluzione. 4

5 Obiettivo di questa prima analisi del rischio specifico, è quello di qualificare gli aspetti oggettivi riconoscibili come favorenti lo stress, quantificarne l impatto, per poi classificare l azienda in base al rischio di stress. In linea con il dettame normativo, in coerenza con il modello di diagnosi ed intervento dell accordo 8 ottobre 2004, recepito nell accordo interconfederali del 9 giugno 2008, e tenuto conto degli indirizzi generali per la valutazione e gestione dello rischio stress lavorativo alla luce dell accordo europeo redatti dalla Direzione Sanità della Regione Lombardia e della Guida operativa per la valutazione del rischio stress redatta dal Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro, l azienda ha attivato un processo di analisi del rischio stress lavoro correlato ed ha messo a punto una metodologia di prevenzione ed intervento. Di seguito viene spiegato il metodo di valutazione adottato, il quale si articola in due FASI principali: - FASE 1 Valutazione degli indicatori oggettivi di stress al lavoro, mediante la compilazione della check-list). - FASE 2 Identificazione della condizione di rischio (BASSO MEDIO ALTO) e della pianificazione delle azioni di miglioramento. 5

6 3. ANALISI INDICATORI SPECIFICI 3.1 DESCRIZIONE CICLO PRODUTTIVO L Istituto Superiore Lorenzo Lotto è situato nel Comune di Trescore Balneario, in Provincia di Bergamo, all inizio della Valcavallina. L Istituto ha sede in Via dell Albarotto. La sede, in un edificio condiviso con altro istituto Scolastico Superiore il Liceo Federici, è collocata alla periferia di Trescore, in un territorio suburbano destinato ad edilizia residenziale e per servizi, con aziende di piccola attività industriale /artigianale/commerciale/ di servizi. La scuola è circondata da verde agricolo, in via di ridestinazione anche per attività sportiva all aperto e in strutture coperte. L edificio sorge in uno spazio adatto allo svolgimento di attività scolastica e, apparentemente, risponde alla normativa concernente le caratteristiche degli spazi da destinare ad edilizia scolastica. Alcuni spazi (Biblioteca, Palestre, Auditorium, Laboratorio di Chimica) sono condivisi con l Istituto Lorenzo Federici. 3.2 CRITERI DI SCELTA DEI GRUPPI OMOGENEI OGGETTO DELL ANALISI L analisi riportata in allegato considera gruppi omogenei anche in relazione alle problematiche e difficoltà che gli stessi devono affrontare. La suddivisione può riguardare: - il reparto/mansione, - la distinzione tra uomo e donna, - le diverse età e culture (italiano vs straniero), - il tipo di contratto in cui gli addetti rientrano (franchising, lavoro a turni, lavoro stagionale), - obiettivi di budget da raggiungere. Si è scelto di suddividere i lavoratori nei seguenti gruppi omogenei, in quanto ciascun gruppo è caratterizzato dalla medesima tipologia di lavoro ed è soggetto agli stessi rischi lavorativi: Assistenti amministrativi: si occupano delle attività amministrative e di segreteria dell Istituto; Assistenti tecnici - area fisico-chimica: si occupano dell attività di assistenza tecnica nei laboratori di chimica e di fisica, attività di manutenzione delle apparecchiature, gestione dello stoccaggio delle materie prime utilizzate negli esperimenti; Assistenti tecnici - area informatica: si occupano dell attività di assistenza tecnica del laboratorio di informatica; effettuano attività di manutenzione delle apparecchiature (pc, stampanti ecc ) intervenendo su hardwere e softwere. 6

7 Docenti (di ruolo e per supplenza annuale) (A): si occupano dello svolgimento dell attività didattica; la loro attività è pianificata è pianificata di anno in anno. Docenti (temporanei per supplenze brevi e per attività) (B): si occupano dello svolgimento dell attività didattica; non c è una pianificazione della loro attività nel lungo raggio di tempo; la loro attività segue le esigenze del momento. Collabotatori Scolastici: addetti alla manutenzione, portineria, pulizia dell istituto ed alla sala stampa. 7

8 4. CONCLUSIONI Sulla base dei dati analizzati e utilizzando la metodica spiegata nell introduzione, è possibile classificare in via preliminare l azienda come segue: GRUPPO OMOGENEO PUNTEGGI O TOTALE LIVELLO DI RISCHIO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 11 Basso ASSISTENTI TECNICI area fisico-chimica ASSISTENTI TECNICI area informatica DOCENTI di ruolo e per supplenza annuale DOCENTI temporanei per supplenze brevi e per attività 12 Basso 12 Basso 13 Basso 13 Basso COLLABOTATORI SCOLASTICI 10 Basso La lista di controllo prevista dalla metodologia applicata è riportata in allegato. RISCHIO BASSO L Istituto non presenta condizioni oggettive di rischio di stress lavoro-correlato, tuttavia è nota l incidenza degli aspetti relazionali per quanto riguarda la mansione di docente, che quindi non può essere considerata a rischio basso. Ad ogni modo si segnala che alcuni indicatori oggettivi sono degni di nota in quanto, seppur in situazioni complessivamente a rischio basso, evidenziano condizioni di criticità da non trascurare. Nello specifico: per la mansione di Addetto Amministrativo l indicatore Evoluzione della carriera ; per la mansione di Collaboratore scolastico gli indicatori autonomia decisionale controllo del lavoro e carico / ritmo di lavoro ; per le mansioni di Assistente Tecnico Informativo e di Assistente Tecnico Area Chimico-Fisica gli indicatori evoluzione della carriera e autonomia decisionale controllo del lavoro; per la mansione di Docenti (sia di ruolo che non) gli indicatori Evoluzione della carriera e Autonomia decisionale controllo del lavoro. È opportuno sottolineare che, per tutte le mansioni considerate, nell area A indicatori aziendali non risultano applicabili gli indicatori 8 e 9 in quanto non è stato al momento nominato il medico competente. Nella stessa area A non rientrano nella valutazione l indicatore assenteismo, in quanto non è possibile la determinazione dell andamento negli ultimi 3 anni scolastici, e l indicatore cessazione rapporti di lavoro/turnover, per la difficoltà di reperimento del dato per specifica mansione. 8

9 Note esplicative Quanto sopra costituisce un giudizio preliminare derivante dall analisi dei fattori oggettivi che possono essere causa di stress. L esito della presente analisi deve essere sottoposto al Medico Competente per una valutazione specialistica. Il contenuto e l organizzazione del lavoro, l ambiente di lavoro, una carenza di comunicazione, ecc. possono essere fattori che creano problemi di stress, e devono quindi essere identificati, intervenendo per prevenirli, eliminarli o ridurli. La responsabilità di stabilire le misure adeguate da adottare spetta al datore di lavoro. Attività di coinvolgimento, informazione e formazione possono essere interventi di prevenzione adeguati, dato il carattere variabile del fenomeno stress, legati a fattori di diversa reazione dei gruppi omogenei nei confronti della medesima scelta aziendale (che sia tecnica, gestionale, amministrativa). La riorganizzazione procedurale, preceduta da una ristrutturazione delle attività e ove necessario un alternanza di mansioni nei limiti del contratto, può essere una misura di prevenzione e protezione. Se l organizzazione aziendale consente di individuare gruppi omogenei di lavoratori potenzialmente esposti a rischio di stress lavoro-correlato, possono rientrare nella valutazione gli indicatori oggettivi di potenziale esposizione. Tra i segnali che possono denotare la presenza del problema gli indicatori aziendali valutati nell area A del presente documento sono quelli che meglio possono rilevare la presenza di possibili cause di stress lavoro-correlato. Il Medico Competente, tramite i colloqui e durante la visita medica periodica, può riscontrare se i lavoratori presentano sintomi di stress lavoro-correlato; così facendo il momento di orientamento (diagnosi) diventa già un intervento. La gestione temporale dello stress deve modulare i momenti di recupero che devono essere calibrati rispetto allo stile di vita. 9

10 5. ALLEGATI Appendice Tabella di lettura A1 - Tabelle di identificazione del livello di rischio da stress lavoro-correlato. 10

11 6. APPENDICE TABELLA DI LETTURA 0-14 RISCHIO BASSO 25% L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro, si consiglia di monitorare l organizzazione ogni due anni (in assenza di cambiante organizzativi). Per ogni eventuale condizione identificata in zona di rischio medio, è comunque consigliabile adottare le azioni di miglioramento evidenziate RISCHIO MEDIO 25% 50% L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione identificata si devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. Si consiglia di attuare una politica di prevenzione per lo stress al lavoro e di coinvolgere attivamente il medico competente ed i preposti. Monitoraggio annuale degli indicatori RISCHIO ALTO 50% 100% L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che indicano la presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori, coinvolgendo il medico competente o altre figurare specializzate. Monitoraggio delle condizioni di stress e dell efficacia delle azioni di miglioramento. VALUTAZIONE PERCEZIONE DELLO STRESS DEI LAVORATORI Quando sia stata sufficientemente compresa la natura dei fattori oggettivi analizzati con la CHECK LIST ed attuate le misure di miglioramento identificate, in caso di RISCHIO ALTO è necessario procedere alla valutazione soggettiva dello stress lavorocorrelato. METODO Questo livello di intervento implica procedere con l identificazione dei referenti, responsabili aziendali (direttori di struttura), i responsabili qualità ed eventuali consulenti coinvolti per l intervento sul campione/settori/unità operative in cui si è evidenziato la condizione RISCHIO ALTO. Questa fase prevede la scelta di: - questionario - modalità di rilevazione che garantiscano a tutti i lavoratori l informazione, la partecipazione e l anonimato - modalità di analisi dei risultati per aggregazione di interesse aziendale - pianificazione delle azioni di miglioramento. 11

12 La scelta dello strumento di valutazione più adatto alla realtà aziendale aumenta la partecipazione, riduce le barriere al cambiamento e costituisce il primo passo per la prevenzione stessa. La finalità della valutazione è offrire ai datori di lavoro e ai lavoratori un quadro di riferimento per individuare e prevenire o gestire problemi di stress lavoro-correlato, non è invece quello di attribuire la responsabilità dello stress all individuo. Per approfondimenti si rimanda al Medico Competente e allo specialista. 12