PROGETTO ESECUTIVO COMUNITA' MONTANA PARTENIO -VALLO DI LAURO. provincia di Avellino. Piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti;

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1 COMUNITA' MONTANA PARTENIO -VALLO DI LAURO provincia di Avellino PROGETTO ESECUTIVO POR CAMPANIA FESR 2007/13 D.G.R. n. 378 del 24/09/2013 -Misure di accelerazione della spesa: attuazione DGR n. 148/2013 Sistemazione idraulico forestale dei movimenti franosi nella fascia pubblica a monte ed a valle della dorsale Montevergine-Acqua delle Vene. Piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti; Il Responsabile del Procedimento Ing. Domenico Combatti I Progettisti Ufficio Tecnico Visto: Il Presidente Domenico Biancardi

2 CM PARTENIO VALLO DI LAURO Provincia di Avellino PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: COMUNITA MONTANA PARTENIO VALLO DI LAURO - POR CAMPANIA FESR 2007/13. D.G.R. n. 378 del 24/09/2013 Misure di accelerazione della spesa: attuazione DGR n.148/2013. LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE DEI MOVIMENTI FRANOSI NELLA FASCIA PUBBLICA A MONTE ED A VALLE DELLA DORSALE MONTEVERGINE ACQUA DELLE VENE. PROGETTO ESECUTIVO COMMITTENTE: COMUNITA MONTANA PARTENIO VALLO DI LAURO Pietrastornina, IL TECNICO Pagina 1

3 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: CM PARTENIO VALLO DI LAURO Avellino COMUNITA MONTANA PARTENIO VALLO DI LAURO - POR CAMPANIA FESR 2007/13. D.G.R. n. 378 del 24/09/2013 Misure di accelerazione della spesa: attuazione DGR n.148/2013. LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE DEI MOVIMENTI FRANOSI NELLA FASCIA PUBBLICA A MONTE ED A VALLE DELLA DORSALE MONTEVERGINE ACQUA DELLE VENE. PROGETTO ESECUTIVO ATTIVITA' DI MANUTENZIONE DELLE OPERE Saranno attuate, dagli operatori idraulici forestali dell'ente addetti al settore forestazione, che periodicamente controlleranno, le condizioni delle opere realizzate, dalle opere di ingegneria naturalistica ai pozzetti in particolar modo in prossimità dei periodi di maggiore rischio. Successivamente sarà sempre garantita dagli operatori forestali dipendenti dell'ente, la realizzazione di controlli periodici alle sistemazioni realizzate, soprattutto, oltre che nei citati mesi estivi di maggiore rischio, a seguito di eventi atmosferici particolarmente violenti (piogge insistenti, allagamenti, forti venti e nevicate, etc.). Nello specifico delle realizzazioni in progetto, è già stato fatto riferimento, ma si riporta per completezza, che tutta l'attività di manutenzione delle opere realizzate, è già previsto dettagliatamente dal piano della forestazione della Comunità Montana Partenio - Vallo di Lauro. L.R. 11/1996 art. 2 comma h-i Quanto esposto, conferma quanto precedentemente previsto per la manutenzione delle opere in progetto. E in questo modo, oltre ai termini di gestione fissati dalla misura 226, si assicurerà anche la maggiore efficacia all'intervento che è stato ritenuto necessario e utile alla messa in sicurezza e alla corretta valorizzazione e protezione del territorio comunitario. Gli interventi previsti di Ingegneria Naturalistica si differenziano dagli altri interventi di difesa del suolo in quanto raggiungono la loro efficacia solo dopo un certo periodo di tempo. Subito dopo la loro realizzazione gli interventi biotecnici affidano la loro efficacia ad altri elementi e materiali; col tempo questi diminuiscono di resistenza e si deteriorano mentre aumenta proporzionalmente la resistenza delle piante in quanto si sviluppa un idoneo apparato radicale di consolidamento del terreno. E' conseguenzialmente importante effettuare, per massimizzare l'efficacia di tali interventi, una corretta serie di interventi di manutenzione, innanzitutto per migliorare il terreno e per favorire il corretto e funzionale attecchimento delle piante usate. E' inoltre utile che nei primi 3-5 anni si facciano verifiche annuali e in concomitanza con gli interventi di manutenzione, successivamente è sempre funzionale realizzare dei controlli periodici, soprattutto a seguito di eventi atmosferici particolarmente violenti (piogge insistenti, allagamenti, forti venti e nevicate, etc.). Vista la natura e la consistenza degli interventi proposti, ci si affiderà, come peraltro prevede l'ampia letteratura di settore e le diverse esperienze pregresse, ad operazioni come quelle che si riportano di seguito schematicamente: Pulizia periodica zanelle Opere In Verifica periodica delle strutture e del funzionamento del sistema attraverso la pulizia e la sostituzione degli elementi deteriorati. Gabbioni Indagine visiva mirata a verificare il corretto stato di funzione dell'opera e del terreno sottostante. Interventi mirati alla risarcitura dei gabbioni danneggiati. Tali interventi saranno eseguibili a mano da operai specializzati prestando particolare attenzione per la presenza di massi di notevoli dimensioni e per l'asperità del terreno. Terre Armate e Sovrastante Scarpata Ispezione visiva sullo stato generale del rilevato e della scarpata In caso di eventi meteorici violenti Individuazione di fenomeni di Pagina 2

4 Manuale d'uso erosione o di movimentazione In caso di eventi meteorici violenti Controllare il buono stato dell'inerbimento, verificando che esso ricopra interamente il vallo. Verificare inoltre la corretta inclinazione (verso monte e valle) della parete di contenimento e l'assenza di dissesti e cedimenti. Muri in pietra Sigillatura delle fessurazioni ed eventuale rifacimento delle porzioni di muratura particolarmente ammalorata e pertanto instabile. Pozzetti e canalizzazioni acque Esecuzione di pulizia dei sedimenti formatisi all'interno che provocano ostruzioni diminuendo la capacità di smaltimento dell'acqua. Nello specifico delle realizzazioni in progetto, ci si potrà avvalere, per una buona parte dell'attività di manutenzione delle opere necessaria, di quanto (sempre in termini di attività periodiche) è stato previsto anche nel Piano Forestale (11/96) vigente, nel capitolo riguardante i miglioramenti, dove, nello specifico della descrizione degli interventi, si trovano i dettagli dei risultati dei propedeutici sopralluoghi funzionali nelle aree da sistemare, dal quale si ricava puntualmente che: " I fattori climatici e geopedologici, in concomitanza tra loro, provocano fenomeni franosi ed erosivi le cui ripercussioni si fanno risentire a valle, specialmente in ordine alla regimazione delle acque. Infatti si notano dissesti determinati dall'azione erosiva delle acque, incanalate e selvagge, nonché da quei movimenti del terreno che interessano la porzione più superficiale dei versanti. Intanto sussiste la necessità di provvedimenti a media e lunga scadenza su quei valloni che minacciano le strade, la pubblica incolumità. I fenomeni di degradazione idrogeologica costituiscono la riprova dell'importanza del ruolo dei boschi, inteso non solo come attività produttiva, ma anche di conservazione del suolo e di salvaguardia del territorio. Dunque si ritengono necessarie alcune opere di ripulitura, disgaggio dei massi pericolanti ed allontanamento dal sedime dell' alveo dei tronchi di alberi tranciati o sradicati, nel letto delle incisioni naturali che si trovano lungo la dorsale a monte dei centri abitati Tali opere di miglioramento devono essere accurate, specialmente in prossimità della confluenza dei valloni della montagna con strade di servizio forestale e sentieri utilizzati anche dai turisti." Elenco dei Corpi d'opera: 01 LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE DEI MOVIMENTI FRANOSI NELLA FASCIA PUBBLICA A MONTE ED A VALLE DELLA DORSALE Pagina 3

5 Manuale d'uso Corpo d'opera: 01 LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE DEI MOVIMENTI FRANOSI NELLA FASCIA PUBBLICA A MONTE ED A VALLE DELLA DORSALE Decespugliamento di scarpate stradali e fluviali Fornitura e posa in opera di bacheca bifacciale Viminata viva Palizzata costituita da pali in legname Canalette in legname e pietrame a forma di trapezio Realizzazione di un drenaggio in trincea attraverso la posa in opera nello scavo (profondità cm 50) di fascine costituite da verghe di specie arbustive o arboree ad alta capacità vegetativa; riempimento con terreno di riporto e posa di talee, ogni 70 cm, aventi una funzione di fissaggio delle fascine; compresi ogni altro onere ed accessorio per eseguire il lavoro a regola d'arte, escluso lo scavo. Opere di sostegno Tubazione corrugata a doppia parete in PP per condotte di scarico interrate non in pressione a norma EN (tipo B), Ripristino di pozzetti e tombini Ripristino zanelle e canalizzazioni smaltimento acque meteoriche Pacchetto rinnovo manto stradale Fornitura e posa in opera di barriera stradale di sicurezza misto metallo-legno Ripristino aree attrezzate esistenti (tavoli, panchine,cestini, Staccionata realizzata a Croce di Sant'Andrea, muri in pietra) Ripristino murature in pietra Gabbionate Struttura di sostegno in terra rinforzata Unità Tecnologiche: Opere di ingegneria naturalistica Strade Arredo urbano Aree a verde Pagina 4

6 Unità Tecnologica: Opere di ingegneria naturalistica Manuale d'uso L ingegneria naturalistica si applica per attenuare i danni creati dal dissesto idrogeologico; in particolare essa adopera le piante vive, abbinate ad altri materiali quali il legno, la pietra, la terra, ecc., per operazioni di consolidamento e interventi antierosivi, per la riproduzione di ecosistemi simili ai naturali e per l incremento della biodiversità. I campi di intervento sono: - consolidamento dei versanti e delle frane; - recupero di aree degradate; - attenuazione degli impatti causati da opere di ingegneria: barriere antirumore e visive, filtri per le polveri, ecc.; - inserimento ambientale delle infrastrutture. Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. Per realizzare un intervento di ingegneria naturalistica occorre realizzare un attento studio bibliografico, geologico, geomorfologico, podologico, floristico e vegetazionale per scegliere le specie e le tipologie vegetazionali d intervento. Alla fase di studio e di indagine deve seguire l individuazione dei criteri progettuali, la definizione delle tipologie di ingegneria naturalistica e la lista delle specie flogistiche da utilizzare. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Fascinate Gabbionate Terre rinforzate Pagina 5

7 Elemento Manutenibile: Fascinate Manuale d'uso Unità Tecnologica: Opere di ingegneria naturalistica Le fascinate sono realizzate con fascine di ramaglia (sono da preferirsi specie con elevata capacità vegetativa quali pioppi, salici) che vengono collocate lungo i pendii (max pendenza ) e fissate a pali di legno infissi nel terreno. Possono essere utilizzate sia lungo i pendii montani sia lungo gli argini dei fiumi al piede delle sponde soggette ad erosione. Modalità di uso corretto: La corretta posa in opera delle fascinate prevede: - scavo di una banchina (lungo le curve di livello) di 40 cm di larghezza e 40 cm di altezza; - riempimento degli scavi con fascine di ramaglia e fissaggio delle stesse a pali di legno infissi nel terreno per almeno cm; - riempimento della banchina con il terreno risultante dallo scavo effettuato; - eventuale messa a dimora di piantine radicate che realizzeranno il popolamento definitivo A01 Corrosione Fenomeni di corrosione delle armature metalliche delle fascinate A02 Deformazioni Deformazioni della struttura per cui si verificano difetti di tenuta dei pali A03 Eccessiva vegetazione Eccessiva presenza di vegetazione che non favorisce lo sviluppo delle talee A04 Infradiciamento Infradiciamento dei pali che sostengono la fascinata. Elemento Manutenibile: Gabbionate Unità Tecnologica: Opere di ingegneria naturalistica Le gabbionate sono dei dispositivi realizzati con reti metalliche all'interno delle quali sono posizionati conci di pietra. Tali dispositivi vengono utilizzati per realizzare diaframmi di contenimento lungo scarpate e declivi naturali. Rappresentazione grafica e descrizione Pagina 6

8 Manuale d'uso Gabbionata con talee Modalità di uso corretto: Le gabbionate devono essere poste in opera con particolare cura in modo da realizzare un diaframma continuo; per migliorare la tenuta dei gabbioni possono essere eseguite delle talee di salice vivo che vengono inserite nel terreno dietro ai gabbioni. Inoltre durante il montaggio cucire tra di loro i gabbioni prima di riempirli con il pietrame e disporre dei tiranti di ferro all'interno della gabbia per renderla meno deformabile. In seguito a precipitazioni meteoriche eccessive controllare la tenuta delle reti e che non ci siano depositi di materiale portati dall'acqua che possano compromettere la funzionalità delle gabbionate A01 Corrosione Fenomeni di corrosione delle reti di protezione dei gabbioni A02 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei A03 Difetti di tenuta Difetti di tenuta dei gabbioni dovuti ad erronea posa in opera degli stessi A04 Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio A05 Perdita di materiale Perdita dei conci di pietra che costituiscono i gabbioni A06 Rotture Rotture delle reti di protezione che causano la fuoriuscita dei conci di pietra. Pagina 7

9 Elemento Manutenibile: Terre rinforzate Manuale d'uso Unità Tecnologica: Opere di ingegneria naturalistica Le terre rinforzate dette anche "muri verdi" o "terre armate" sono strutture per il contenimento e/o la stabilizzazione di scarpate e rilevati. Le terre rinforzate possono essere utilizzate anche su terreni a debole portanza e in grado di adattarsi agli assestamenti di base con deformazioni modeste in quanto agiscono mediante la presenza di elementi di rinforzo resistenti a trazione e quindi sono soluzioni ottimali per: - opere di sostegno stradali; - rilevati per discariche; - argini fluviali; - rilevati paramassi; - opere fonoassorbenti. Modalità di uso corretto: Le terre rinforzate devono essere preparate in maniera opportuna per consentire ai materiali utilizzati di svolgere il loro compito di contenimento e di stabilizzazione. Fissare le reti ai picchetti inseriti nel terreno e ricoprire con terreno vegetale soprattutto in prossimità dei bordi esterni. Per agevolare la filtrazione ed il drenaggio dei versanti seminare con specie erbacce selezionate A01 Anomalie reti Difetti di tenuta delle reti o delle griglie per cui si verifica la perdita di materiale A02 Corrosione Fenomeni di corrosione delle strutture portanti delle terre A03 Difetti di attecchimento Difetti di attecchimento delle piante erbacee A04 Mancanza di terreno Mancanza di terreno che mette a nudo la struttura delle terre rinforzate. Pagina 8

10 Unità Tecnologica: Strade Manuale d'uso Le strade rappresentano parte delle infrastrutture della viabilità che permettono il movimento o la sosta veicolare e il movimento pedonale. La classificazione e la distinzione delle strade viene fatta in base alla loro natura ed alle loro caratteristiche: - autostrade; - strade extraurbane principali; - strade extraurbane secondarie; - strade urbane di scorrimento; - strade urbane di quartiere; - strade locali. Da un punto di vista delle caratteristiche degli elementi della sezione stradale si possono individuare: la carreggiata, la banchina, il margine centrale, i cigli, le cunette, le scarpate e le piazzole di sosta. Le strade e tutti gli elementi che ne fanno parte vanno manutenuti periodicamente non solo per assicurare la normale circolazione di veicoli e pedoni ma soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezza e la prevenzione di infortuni a mezzi e persone. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Banchina Canalette Carreggiata Cigli o arginelli Confine stradale Cunette Dispositivi di ritenuta Marciapiede Pavimentazione stradale in bitumi Piazzole di sosta Scarpate Spartitraffico Stalli di sosta Pagina 9

11 Elemento Manutenibile: Banchina Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade È una parte della strada, libera da qualsiasi ostacolo (segnaletica verticale, delineatori di margine, dispositivi di ritenuta), compresa tra il margine della carreggiata e il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta e ciglio superiore della scarpata nei rilevati. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza A01 Cedimenti Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per cause diverse (frane, diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali. Elemento Manutenibile: Canalette Unità Tecnologica: Strade Opere di raccolta per lo smaltimento delle acque meteoriche. Possono essere in conglomerato cementizio e/o in materiale lapideo, talvolta complete di griglie di protezione. Trovano utilizzo ai bordi delle strade, lungo i sentieri, in prossimità dei piazzali di parcheggio, a servizio dei garage, in prossimità aree industriali con normale traffico, ecc.. Modalità di uso corretto: Vanno poste in opera tenendo conto della massima pendenza delle scarpate stradali o delle pendici del terreno. Inoltre va curata la costipazione del terreno di appoggio e il bloccaggio mediante tondini di acciaio fissi nel terreno. È importante effettuare la pulizia delle canalette periodicamente ed in particolar modo in prossimità di eventi meteo stagionali. Inoltre i proprietari e gli utenti di canali artificiali in prossimità del confine stradale hanno l'obbligo di porre in essere tutte le misure di carattere tecnico idonee ad impedire l'afflusso delle acque sulla sede stradale e ogni conseguente danno al corpo stradale e alle fasce di pertinenza. Pagina 10

12 Manuale d'uso A01 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A02 Mancanza deflusso acque meteoriche Può essere causata da insufficiente pendenza del corpo canalette o dal deposito di detriti lungo il letto A03 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali A04 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti. Elemento Manutenibile: Carreggiata Unità Tecnologica: Strade È la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli. Essa può essere composta da una o più corsie di marcia. La superficie stradale è pavimentata ed è limitata da strisce di margine (segnaletica orizzontale). Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Cedimenti Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per cause diverse (frane, diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.) A03 Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale A04 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in Pagina 11

13 genere. Manuale d'uso Elemento Manutenibile: Cigli o arginelli Unità Tecnologica: Strade I cigli rappresentano delle fasce di raccordo destinati ad accogliere eventuali dispositivi di ritenuta o elementi di arredo. Modalità di uso corretto: La dimensione dell'arginello o ciglio varia in funzione dello spazio richiesto per il funzionamento e in base al tipo di strada A01 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale dell'elemento A02 Riduzione altezza Riduzione dell'altezza rispetto al piano della banchina per usura degli strati. Elemento Manutenibile: Confine stradale Unità Tecnologica: Strade Limite della proprietà stradale quale risulta dagli atti di acquisizione o dalle fasce di esproprio del progetto approvato. In alternativa il confine è costituito dal ciglio esterno del fosso di guardia o della cunetta, se presenti, oppure dal piede della scarpata se la strada è in rilevato o dal ciglio superiore della scarpata se la strada è in trincea. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle recinzioni e/o altri elementi di confine stradale A01 Mancanza Mancanza di elementi nella recinzione dei confini stradali. Pagina 12

14 Elemento Manutenibile: Cunette Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade La cunetta è un manufatto destinato allo smaltimento delle acque meteoriche o di drenaggio, realizzato longitudinalmente od anche trasversalmente all'andamento della strada. Modalità di uso corretto: Le sezioni delle cunette vanno dimensionate in base a calcoli idraulici A01 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A02 Mancanza deflusso acque meteoriche Può essere causata da insufficiente pendenza del corpo cunette o dal deposito di detriti lungo di esse A03 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali A04 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti. Elemento Manutenibile: Dispositivi di ritenuta Unità Tecnologica: Strade È l'elemento la cui funzione è quella di evitare la fuoriuscita dei veicoli dalla piattaforma e/o a ridurne i danni conseguenti. È situato all'interno dello spartitraffico o del margine esterno alla piattaforma. Modalità di uso corretto: Controllare che le condizioni di installazione dei dispositivi di ritenuta siano tali da consentire il corretto funzionamento. In fase di progettazione particolare attenzione va posta al loro dimensionamento, adottando, se necessario per i diversi margini, misure maggiori di quelle richieste dalla norma. Controllare e verificare che sia assicurata la necessaria azione di contenimento sui sostegni delle barriere. Pagina 13

15 Manuale d'uso A01 Altezza inadeguata Altezza inferiore rispetto ai riferimenti di norma A02 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto A03 Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti. Elemento Manutenibile: Marciapiede Unità Tecnologica: Strade Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiede possono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione, segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari, semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc.. Modalità di uso corretto: La cartellonistica va ubicata nel senso longitudinale alla strada. In caso di occupazione di suolo pubblico da parte di edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc., la larghezza minima del passaggio pedonale dovrà essere non inferiore a 2 m, salvo diverse disposizioni di regolamenti locali. Controllare periodicamente lo stato generale al fine di verifica l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/o comunque danneggiati con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla rimozione di depositi o di eventuali ostacoli A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A04 Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. Pagina 14

16 Manuale d'uso A05 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali. Elemento Manutenibile: Pavimentazione stradale in bitumi Unità Tecnologica: Strade Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione del petrolio greggio. In generale i bitumi per le applicazioni stradali vengono suddivisi in insiemi di classi caratterizzate dai valori delle penetrazioni nominali e dai valori delle viscosità dinamiche. Tali parametri variano a secondo del paese di utilizzazione. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale A05 Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale A06 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. Elemento Manutenibile: Pagina 15

17 Piazzole di sosta Manuale d'uso Unità Tecnologica: Strade È la parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra. In particolare le strade di tipo B, C, e F extraurbane devono essere dotate di piazzole per la sosta. Modalità di uso corretto: Le piazzole di sosta devono essere distanziate l'una dall'altra in maniera opportuna per una maggiore sicurezza della circolazione. Controllare periodicamente l'efficienza della segnaletica orizzontale e verticale. Controllare periodicamente lo stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/o comunque danneggiate con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla rimozione di depositi o di eventuali ostacoli A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Presenza di ostacoli Presenza di ostacoli (vegetazione, depositi, ecc.) di intralcio alle manovre degli autoveicoli A04 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali A05 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. Elemento Manutenibile: Scarpate Unità Tecnologica: Strade La scarpata rappresenta la parte inclinata al margine esterno alla strada. E' generalmente costituita da terreno ricoperto da manto erboso e/o da ghiaia e pietrisco. Pagina 16

18 Modalità di uso corretto: A01 Deposito Accumulo di detriti e di altri materiali estranei A02 Frane Movimenti franosi dei pendii in prossimità delle scarpate. Manuale d'uso Controllare periodicamente l'integrità dei pendii e la crescita di vegetazione spontanea. Nel caso che la pendenza della scarpata sia >= 2/3 oppure nel caso che la differenza di quota tra il ciglio e il piede della scarpata sia > 3,50 m e non sia possibile realizzare una pendenza < 1/5, la barriera di sicurezza va disposta sullo stesso ciglio. Elemento Manutenibile: Spartitraffico Unità Tecnologica: Strade E' la parte non carrabile del margine interno o laterale, destinata alla separazione fisica di correnti veicolari. Lo spartitraffico comprende anche lo spazio destinato al funzionamento dei dispositivi di ritenuta. Modalità di uso corretto: Controllare che l'installazione degli spartitraffico rispetti le condizioni di invalicabilità. Controllare e verificare che sia assicurata la necessaria azione di contenimento sui sostegni delle barriere A01 Mancanza Mancanza di parti e/o elementi di connessione dall'elemento di sicurezza A02 Rottura Rottura di parti e/o fissaggi costituenti l'elemento di sicurezza. Elemento Manutenibile: Stalli di sosta Unità Tecnologica: Strade Pagina 17

19 Manuale d'uso Si tratta di spazi connessi con la strada principale la cui disposizione può essere rispetto ad essa in senso longitudinale o trasversale. Modalità di uso corretto: Gli stalli di sosta vanno delimitati con la segnaletica orizzontale. Essi devono essere liberi da qualsiasi ostacolo che possa rendere difficoltose le manovre degli autoveicoli. Controllare periodicamente lo stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/o comunque danneggiati con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla rimozione di depositi o di eventuali ostacoli A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei A03 Presenza di ostacoli Presenza di ostacoli (vegetazione, depositi, ecc.) di intralcio alle manovre degli autoveicoli A04 Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, a crescita spontanea, lungo le superfici di sosta A05 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. Pagina 18

20 Unità Tecnologica: Arredo urbano Manuale d'uso Si tratta di attrezzature utilizzate nella sistemazione degli spazi pubblici. Esse devono relazionarsi con gli spazi creando ambienti confortevoli e gradevoli sotto i diversi profili. Negli arredi urbani va controllato periodicamente l'integrità degli elementi e della loro funzionalità anche in rapporto ad attività di pubblico esercizio. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Bacheche portamanifesti Fioriere in legno Fontane Fontanelle Panchine senza schienali Panchine amovibili Sedute Pagina 19

21 Elemento Manutenibile: Bacheche portamanifesti Manuale d'uso Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta di elementi di arredo utilizzati per l'esposizione di locandine e/o manifesti informativi. La forma, le dimensioni e i materiali variano a secondo dei diversi prodotti presenti sul mercato. Possono anche essere collocate all'interno di fioriere e/o in corrispondenza di segnaletica urbana. Modalità di uso corretto: Provvedere periodicamente alla pulizia delle superfici trasparenti nonché di quelle a vista con prodotti idonei. Verificare la stabilità degli ancoraggi al suolo A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi A02 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A03 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie dell'elemento. Elemento Manutenibile: Fioriere in legno Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta di elementi per il contenimento di piante ed essenze vegetali contraddistinte da forme, dimensioni e materiali diversi a secondo degli innumerevoli prodotti presenti sul mercato. Sono generalmente costituite da contenitori in legno (pino, lamellare, ecc.) trattati con impregnanti colorati per esterni, atossici con funzione antidegrado. All'interno sono disposte vaschette zincate per l'alloggiamento del terreno e delle piante. Possono anche essere collocate unitamente a segnaletiche informative. Modalità di uso corretto: Provvedere alla rimozione e pulizia all'interno delle fioriere di materiali estranei (lattine, carte, mozziconi, ecc.). Verificare la loro corretta posizione rispetto alle condizioni di traffico pedonale, veicolare, visibilità, ecc. La scelta della tipologia deve opportunamente tener conto degli altri elementi di arredo presenti. Pagina 20

22 Manuale d'uso A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore dei manufatti A02 Azzurratura Colorazione del legno in seguito ad eccessi di umidità e rigetto degli strati di pittura A03 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie manufatto A04 Infracidamento Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulenti dovuta ad eccesso di umidità. Elemento Manutenibile: Fontane Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta elementi di valorizzazione di spazi (piazze, strade, ecc.) caratterizzati da forme monumentali o di semplici geometrie corredate da impianti e da canalizzazioni di distribuzione dei liquidi in modo da creare effetti e giochi d'acqua. Sono generalmente costituite da vasche di raccolta dell'acqua con forme geometriche e/o irregolari, all'interno delle quali si sviluppano composizioni e/o sagome diverse (statue, bassorilievi, incisioni,ecc.) secondo temi artistici o non. La circolazione e la mandata a pressione dell'acqua nell'impianto è generalmente affidata ad elettropompe unitamente a centraline elettroniche per la gestione degli effetti. Modalità di uso corretto: Provvedere ad effettuare cicli di pulizia all'interno delle vasche mediante l'uso di getti d'acqua unitamente all'impiego di prodotti detergenti idonei. Rimozione di eventuali depositi o altri oggetti estranei lungo le superfici. Ripristino delle finiture e dei valori cromatici originari mediante l'applicazione di tecniche idonee a secondo dei casi. Controllo e verifica del perfetto funzionamento delle elettropompe unitamente alle centraline elettroniche di gestione A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi A02 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A03 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie Pagina 21

23 dell'elemento. Manuale d'uso A04 Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale del manufatto. Elemento Manutenibile: Fontanelle Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta di elementi per la distribuzione di acqua (generalmente potabile) dislocate in vari ambiti urbani (giardini pubblici, strade, piazze, ecc.) al servizio delle persone. La forma, le dimensioni, i materiali, i colori, ecc, variano a secondo delle molteplici varietà di prodotti presenti sul mercato. Modalità di uso corretto: La distribuzione degli elementi va concordata unitamente agli enti gestori di consorzi idrici cittadini. Provvedere ad effettuare periodicamente prelievi campione di acqua atti a verificare l'assenza di agenti patogeni connessi all'elemento. Riparare eventuali perdite o gocciolamenti di acqua affidandosi a personale specializzato A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi A02 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A03 Gocciolamento Gocciolamento dei rubinetti per usura delle guarnizioni. Elemento Manutenibile: Panchine senza schienali Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta di elementi di seduta con più posti a sedere disposti ad una certa altezza dal suolo e ad esso fissati in modo permanente. Generalmente sono composte da colonnine e mensole in fusione di ghisa con funzione di sostegno e tavole di listelli in legno di iroko per la seduta. Pagina 22

24 Modalità di uso corretto: Prevedere cicli di pulizia continui e di rimozione di depositi per consentirne la fruizione giornaliera. Controllare l'assenza di eventuali anomalie che ne possano compromettere l'uso. Manuale d'uso A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi A02 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie dell'elemento A03 Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale del manufatto A04 Scheggiature Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli dei manufatti. Elemento Manutenibile: Panchine amovibili Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta di elementi di seduta (di peso <= 200 kg) con più posti a sedere, con o senza schienali, disposti ad una certa altezza dal suolo e ad esso appoggiati. Le tipologie, le dimensioni, il design, i materiali, ecc. variano a secondo dei diversi prodotti presenti sul mercato. Vengono generalmente utilizzati materiali diversi accoppiati tra di loro. Nella maggior parte dei casi le strutture sono in metallo (acciaio, ghisa, ecc.) mentre le sedute sono realizzate in legno, elementi prefabbricati, lamiere di acciaio laminate in plastico, ecc.. Modalità di uso corretto: Le panchine dovranno essere progettate, realizzate e installate tenendo conto delle prescrizioni generali di sicurezza. Esse dovranno essere prive di spigoli, angoli e sporgenze nonché di aperture e spazi accessibili. Le forme e i profili dovranno consentire il facile deflusso di acque meteoriche o di lavaggio. I materiali in uso non dovranno presentare incompatibilità chimico-fisica. Dovranno inoltre assicurare la stabilità ossia la capacità di resistere a forze di ribaltamento. Periodicamente va verificata la stabilità e i relativi ancoraggi al suolo. Prevedere cicli di pulizia continui e di rimozione di depositi per consentirne la fruizione giornaliera. Esse dovranno essere accessibili e non da intralcio a persone portatori di handicap A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi. Pagina 23

25 Manuale d'uso A02 Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.) A03 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie dell'elemento. Elemento Manutenibile: Sedute Unità Tecnologica: Arredo urbano Si tratta di elementi di seduta, con o senza schienali, singoli o accoppiati ad altri manufatti (muretti, recinzioni, fioriere, ecc.) per adagiarsi in prossimità di spazi o aree attrezzate. Le tipologie, le dimensioni, i materiali, ecc. variano a secondo dei manufatti di origine e/o comunque dei diversi prodotti presenti sul mercato. Modalità di uso corretto: Prevedere cicli di pulizia continui e di rimozione di depositi per consentirne la fruizione giornaliera. Controllare l'assenza di eventuali anomalie che ne possano compromettere l'uso A01 Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi A02 Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie dell'elemento A03 Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale del manufatto A04 Scheggiature Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli dei manufatti. Pagina 24

26 Unità Tecnologica: Aree a verde Manuale d'uso Le aree a verde costituiscono l'insieme dei parchi, dei giardini e delle varietà arboree degli spazi urbani ed extra urbani. La distribuzione degli spazi verdi varia in funzione a standard urbanistici ed esigenze di protezione ambientale. Il verde urbano può avere molteplici funzioni di protezione ambientale: ossigenazione dell'aria, assorbimento del calore atmosferico e barriera contro i rumori ed altre fonti di inquinamento. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Alberi Altre piante Arbusti e cespugli Staccionate Tappeti erbosi Tubi in polipropilene Pagina 25

27 Elemento Manutenibile: Alberi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Aree a verde Si tratta di piante legnose caratterizzate da tronchi eretti e ramificati formanti una chioma posta ad una certa distanza dalla base. Gli alberi si differenziano per: tipo, specie, caratteristiche botaniche, caratteristiche ornamentali, caratteristiche agronomiche, caratteristiche ambientali e tipologia d'impiego. Modalità di uso corretto: La scelta dei tipi di alberi va fatta: in funzione dell'impiego previsto (viali, alberate stradali, filari, giardini, parchi, ecc.), delle condizioni al contorno (edifici, impianti, inquinamento atmosferico, ecc.), della massima altezza di crescita, della velocità di accrescimento, delle caratteristiche del terreno, delle temperature stagionali, dell'umidità, del soleggiamento e della tolleranza alla salinità. In ogni caso in fase di progettazione e scelta di piante affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previste riguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina e messa a dimora A01 Crescita confusa Crescita sproporzionata (chioma e/o apparato radici) rispetto all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce, nelle piante di alto fusto A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. Elemento Manutenibile: Altre piante Pagina 26

28 Manuale d'uso Unità Tecnologica: Aree a verde Sotto la questa denominazione vengono raggruppate le seguenti piante: acquatiche, palustri, erbacee annuali, biennali, perenni, bulbose, rizomatose, tuberose, tappezzanti, rampicanti, ricadenti e sarmentose. Modalità di uso corretto: In fase di progettazione e scelta di piante affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previste riguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina e messa a dimora A01 Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico A04 Terreno arido L'aridità del terreno, spesso per mancanza di acqua, si manifesta con spaccature e lesioni degli strati superficiali e con il deperimento della vegetazione esistente. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. Elemento Manutenibile: Arbusti e cespugli Unità Tecnologica: Aree a verde Si tratta di piante perenni, legnose, aventi tronco con ramificazioni prevalenti a sviluppo dalla base. Possono essere del tipo a Pagina 27

29 foglia decidua o sempreverdi. Manuale d'uso Modalità di uso corretto: In fase di progettazione e scelta di piante affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previste riguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina e messa a dimora A01 Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento A02 Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni di ingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce A03 Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Le molteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso con prodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivo di indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene in tempo ed in modo specifico. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE I02 Innaffiaggio Cadenza: quando occorre Innaffiaggio delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni. Elemento Manutenibile: Staccionate Unità Tecnologica: Aree a verde Si tratta di elementi generalmente realizzati in pali di pino o di castagno, con trattamento della parte appuntita interrata, decorticati e di diametro diverso (10-12 cm) posti a croce di Sant Andrea costituiti da corrimano e diagonali a sezione semicircolare posti su montati verticali ad un altezza di circa 1 m fuori terra e ad un interasse di circa 2 m, ed assemblati con elementi di acciaio zincato ed eventuali plinti di fondazione. In genere vengono impiegati lungo i percorsi montani e congiuntamente ad interventi di opere di ingegneria naturalistica. Modalità di uso corretto: Pagina 28

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