SERVIZIO RESOCONTI BOZZA NON CORRETTA. MISSIONE IN CASERTA 13 maggio 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA. La seduta inizia alle

Transcript

1 MISSIONE IN CASERTA 13 maggio /8 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Buongiorno, dottor Santillo. Per favore, chiamate anche il dottor Orabona e l avvocato Cundari. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Mi scusi, ma non ritengo giusto generalizzare. PRESIDENTE. Ciascuno risponderà per sé. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Non è corretto generalizzare. PRESIDENTE. In che senso? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Perché parliamo di problemi separati e di realtà diverse. Io vengo da una realtà e ho subìto un ingiustizia, loro non penso. PRESIDENTE. Allora sentiamo, poiché lei si ritiene diverso dagli altri GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Assolutamente no, non mi ritengo diverso dagli altri. Dico soltanto che ho subìto un ingiustizia, in quanto provengo da un Consorzio di Comuni ubicati su un territorio che si sviluppa lungo un costone della montagna, che abbracciava abitanti. GIOVANNI FAVA. Può precisare il territorio? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Da Gioia Sannitica a Piedimonte Matese e Capriati al Volturno, ai confini con la provincia di Campobasso da un lato e con la

2 2/8 provincia di Benevento dall altro. Effettuavamo una raccolta in due parchi e tre comunità montane: una realtà nell entroterra della provincia di Caserta. L agro aversano e la conurbazione di Marcianise e Maddaloni costituiscono una realtà totalmente diversa. Ho amministrato il Consorzio per ben otto anni, prendendolo con 500 milioni di vecchie lire di deficit e portandolo a un bilancio di diversi milioni di euro, con 1,5 milioni di avanzo di amministrazione annua. GIOVANNI FAVA. È una bella notizia. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Il piano industriale fu approvato dal Prefetto Pansa e ricevetti gli elogi dell allora Commissario straordinario per i rifiuti Stancanelli, che dichiarò che ero l unico titolato a gestire i rifiuti in provincia di Caserta. Oggi, quando invio il mio curriculum con l indicazione «Presidente del Consorzio CE/1 dal 2001 al 2008» incontro puntualmente problemi, perché sono stato sciolto allo stesso modo di Consorzi, tre dei quali già commissariati dalla Prefettura, che hanno sperperato milioni di euro. Io invece non solo dovevo fare altre trenta assunzioni, ma avevo un avanzo di amministrazione, come possono confermare il dottor Tortorano e il dottor Bagnato. Il Consorzio è stato sciolto allo stesso modo di Consorzi che hanno sperperato milioni, con debiti che vanno al di là di qualsiasi gestione. Io ho amministrato correttamente, in quanto ero anche sindaco, senza avere nessun procedimento né penale, né amministrativa. Non ho avuto alcun problema con la giustizia, ma sono stato sciolto, presidente Pecorella, allo stesso modo di chi ha sperperato 150, 250 o 300 milioni di euro. Ho quindi difficoltà nell essere giudicato, al di là dei complimenti del Prefetto Pansa che approvò il piano industriale, al di là dei complimenti del Commissario Stancanelli sul piano personale.. Ho avuto innanzitutto il problema di far parte della provincia di Caserta come Consorzio, e questo mi dispiace dirlo. Oggi, la Lega parla di federalismo, ma noi l abbiamo già attuato, perché non volevamo proprio appartenere a questa realtà e paghiamo con tutta quella realtà per ogni problema. Un altro problema è rappresentato dal fatto che il mio Consorzio fosse ente totalmente pubblico. Nel 2000, con la vecchia gestione fu bandita una gara per l affidamento del braccio operativo. Nel 2001 feci la ratifica per una società per il 51 per cento pubblica e il 49 per cento privata. Nel 2007, in seguito a voci che circolavano insistentemente negli ambienti della Prefettura, perché ho sempre frequentato le istituzioni, essendo anche sindaco, vengo a sapere che questa società non aveva più i requisiti antimafia necessari per

3 3/8 GIOVANNI FAVA. Come si chiamava la società? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Matese Ambiente. La Green Line faceva capo a una società proveniente dalla realtà casertana, e venni a sapere con discrezione della mancanza di questi requisiti. Agli atti della Prefettura di Caserta ci sono diverse mie richieste per sapere se la società avesse il certificato antimafia, ma non ho mai ricevuto risposta fino a quando ho fatto richiesta tramite l avvocato, e mi è giunta notifica che la società non aveva i requisiti. Ho tolto immediatamente, ad horas, la società che gestiva il 49 per cento del braccio operativo del Consorzio, passando il personale all interno della società al Consorzio. Abbiamo gestito, seppur con un altra anomalia PRESIDENTE. Mi scusi, ma vorrei capire a chi facesse capo questa società che era il braccio operativo e se fosse privata. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Era una società privata che aveva riferimenti con Green Line PRESIDENTE. Come si chiamava? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Matese Ambiente. La Green Line insieme al Consorzio formavano la Matese Ambiente. PRESIDENTE. Quindi, la società privata era Green Line. COSIMO IZZO. Chi era il proprietario della Green Line? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Faceva capo a un consigliere regionale, fra l altro un amico, Nicola Ferraro. PRESIDENTE. E non aveva il certificato antimafia.

4 4/8 GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Nel 2008 non aveva il certificato antimafia. PRESIDENTE. Non ho capito perché poi sia stato assorbito il personale della Green Line, che era una società privata. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Era comunque con capitale pubblico. Il 51 per cento era pubblico. PRESIDENTE. Il 51 per cento era la Matese. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Sì, ma la Matese Ambiente era una società del Consorzio. PRESIDENTE. I dipendenti della Green Line sono stati GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. No, i dipendenti della Matese Ambiente. Questo passaggio avvenne anche su consiglio dei dirigenti della prefettura, ci fu questo passaggio. Questo è stato il problema. Mentre io ho difficoltà, non hanno difficoltà i dirigenti, perché si verificano due cose importanti in provincia di Caserta. Con la gestione Bertolaso, che ha usato un criterio scellerato consentitemi di dirlo, me ne assumo la responsabilità, viene sciolto chi vi parla, generalizzando un problema a causa di altri che magari hanno commesso errori, ma non commissariata la Prefettura mentre per motivi riguardanti il settore dei rifiuti arrestano De Gennaro e company. Io ho pagato allo stesso modo, lui no. Desidero poi spiegarvi il vero problema dei rifiuti, perché sono amareggiato più amareggiato, e in questa Commissione vi sono realtà di tutta Italia, per cui non vedevo l ora di poter esprimere il mio punto di vista. Mentre come politico non posso partecipare alla gestione per quanto concerne il futuro dei rifiuti in Campania pur avendo amministrato bene, gli stessi dirigenti sono già stati assunti dalla Provincia e trasferiti dai Consorzi. Un dirigente del Consorzio CE/2, che ha sperperato 200 milioni di euro, è il primo dirigente della provincia. Mi assumo la responsabilità di quello che dico.

5 COSIMO IZZO. Come si chiama? 5/8 GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Madonna. Hanno sperperato 200 milioni di euro e oggi è il primo dirigente. COSIMO IZZO. Madonna ha avuto anche problemi finanziari. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Non so se ha avuto problemi, ma non mi interessa. Evidenzio un altro problema. PRESIDENTE. Le chiederei solo di rendere la sua deposizione con calma. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Sono amareggiato. Chiedo scusa. PRESIDENTE. Siamo una Commissione parlamentare e non siamo qui per ascoltare un comizio. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Chiedo scusa. PRESIDENTE. Lei dica pure quello che vuole, ma con un tono diverso. GIANPIERO DE TONI. Io però lo capisco. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Non so se lei abbia mai subìto umiliazioni, ma da due anni io non sono più nulla. Il vero problema dei rifiuti in Campania è il trasporto su gomma. È necessario chiedersi se vi sia differenza tra la gestione che facevamo noi Consorzi e la gestione attuale commissariata con dirigenti della Protezione civile o della Prefettura. Sono le stesse aziende di trasporto dei rifiuti. Dovreste chiedervi quindi chi sia stato punito. COSIMO IZZO. Cose si chiamava l azienda che trasportava i rifiuti della Matese Ambiente? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. No, parlavo in generale. Erano mezzi di aziende che oggi fanno appalti di noleggio a caldo, in quanto i Consorzi

6 6/8 COSIMO IZZO. Lei era presidente del Consorzio, quindi ricorderà. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Questi sono stati sospesi perché avevamo mezzi nostri. Quelli del Consorzio sono rimasti in servizio, mentre quelli della Matese Ambiente, perdendo il certificato antimafia, sono decaduti. COSIMO IZZO. Erano della Green Line GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. No, erano mezzi intestati a Matese Ambiente. C è un problema di fondo: non avendo dato all epoca l opportunità ai Consorzi, perché la politica era del nolo a caldo, nessun Consorzio si iscriveva in maniera autonoma per fare il trasporto dei rifiuti in proprio, ragion per cui le stesse aziende che si occupavano del trasporto dei rifiuti all epoca lo fanno allo stesso modo oggi, perché ci sono le aziende private. Il mio Comune, in cui sono un semplice cittadino, ha fatto istanza ad un dirigente, chiedendo come dovesse trasportare l umido. Apro un inciso: la raccolta differenziata non si fa più. Il mio Consorzio aveva raggiunto il 25 per cento, che era il parametro base per avere l autonomia. Il dirigente gli ha risposto invitandolo a rivolgersi ai privati. Io invece operavo per il pubblico. PRESIDENTE. Vorrei sapere quanti dipendenti della Matese Ambiente abbiate assorbito. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Erano 78, più interni al Consorzio, in quanto ci trovammo una quindicina dei più dei 2000 del decreto di assunzione di Bassolino del Poiché eravamo lontani dalla realtà di Napoli, erano solo 15 persone di Napoli. PRESIDENTE. Al posto di Matese Ambiente quale fu la società operativa? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Fu il Consorzio in proprio con nolo a caldo dei mezzi. PRESIDENTE. Quindi avete sciolto la società. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Sì. Questo è stato anche motivo di

7 7/8 disquisizione giuridica. Non sono avvocato, ma c è un altro aspetto importante. Il Consorzio si occupava direttamente della gestione dei rifiuti, cioè il Comune all ente pubblico in house. In seguito, una disquisizione giuridica stabilì che non si poteva affidare più, quindi si è andati avanti con queste anomalie. Conservando le spese generali per la funzionalità dell ente e altri tipi di servizi connessi, davamo alla Matese Ambiente l appalto. Dopo la vicenda del certificato antimafia, l abbiamo gestito in proprio. L albo trasportatori iniziò l iscrizione, ma non si fece in tempo, perché il 24 luglio intervenne questo provvedimento di scioglimento insieme ad altri nove Consorzi in Campania, Napoli e Caserta come banditi dei rifiuti, mentre le realtà di Avellino, Salerno e Benevento immuni da ogni provvedimento. Io che sono molisano, pur avendo fatto proposta di passare nella provincia molisana, purtroppo faccio parte della provincia di Caserta. PRESIDENTE. Vorrei chiederle un ultimo chiarimento, perché abbiamo avuto adesso un documento. Vorrei sapere se lei abbia qualche procedimento pendente relativo allo smaltimento dei rifiuti o comunque all attività. GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Ho un procedimento in corso per la discarica di Pietramelara. Il Comune fa l ordinanza per Pietramelara e Piedimonte Matese, per trasferire i rifiuti dal compattatore in un area di stoccaggio provvisorio. Sono stato ritenuto responsabile di aver autorizzato il compattatore a sversare in quell area, ma a seguito dell ordinanza del sindaco, sia a Pietramelara che a Piedimonte Matese. Il sindaco di allora è l attuale senatore Sarro: fece l ordinanza come sindaco e andai a sversare in quell area in quanto gestore del servizio. Ho ricevuto anche una condanna per gli armadietti della sicurezza degli operatori. PRESIDENTE. Qui si fa riferimento a un procedimento penale con una citazione a giudizio nel dicembre Si parla di inosservanza alle norme di cui alla legge n. 210 del 2008, misure straordinarie per l emergenza. Lei fa riferimento a questo? GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Sì. Ho subìto anche un altra condanna dalla Corte dei conti, perché, quando sono stato candidato alla Camera, mi trovavo all ultimo posto e non sapevo di dover fare la dichiarazione delle spese elettorali.

8 PRESIDENTE. Va bene. SERVIZIO RESOCONTI 8/8 GIANLUIGI SANTILLO, Ex presidente del Consorzio CE/1. Chiedo ancora scusa per il tono. PRESIDENTE. Non si preoccupi. Nel ringraziare il nostro ospite dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle