Posta e telegrafo a Pereto. a cura di Massimo Basilici Pereto, 21 maggio 2011
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- Giuliana Elia
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1 Posta e telegrafo a Pereto a cura di Massimo Basilici Pereto, 21 maggio 2011
2 Introduzione Grazie per la presenza Grazie a tutti quelli che mi hanno fornito fotografie o notizie per questa presentazione Sono tanti Grazie particolare a Sonia Iannola e Gianni Di Blasio Richiesta una presentazione per questo anno scolastico dell Università della III età di Pereto Ringrazio il presidente Maria Cicchetti, il consiglio e gli iscritti Il tema trattato è uno degli ultimi argomenti di una delle mie ricerche Le cartoline illustrate di Pereto
3 Cartoline illustrate oggi Realizzate diversi anni fa ed in vendita da Tonino e da Schizzo
4 Attività: ricercare cartoline Cartoline illustrate di Pereto Negozianti di Pereto Ex negozianti di Pereto Parenti di ex negozianti di Pereto Amici Internet
5 Cartoline illustrate di Pereto
6 Risultato Cartolina postale: anno 1903 Rintracciate oltre 100 cartoline illustrate Stampati dei cartelloni utilizzati in altre manifestazioni Predisposta una pubblicazione sulle cartoline di Pereto che si trova alle correzioni Prossima la stampa: Stanno uscendo altre cartoline antiche
7 Domande Chi aveva commissionato queste cartoline? Chi le aveva stampate? Chi le vendeva Dove si spedivano? Chi consegnava la posta in paese? Chi portava la posta alla stazione ferroviaria o agli altri uffici postali dei paesi vicini? Il telegrafo funzionava? Quando inizio l attività? Chi lo gestiva? Quali rapporti tra chi gestiva la posta e chi gestiva il telegrafo?
8 Il retro delle cartoline Letto il retro delle cartoline ed individuati i committenti di questi cartoncini In alcuni mancano i riferimenti In quasi tutte si trova riportata la tipografia in cui fu prodotta
9 Chi le ha stampate?
10 Tipografie che stamparono le cartoline illustrate
11 Chi le ha commissionate?
12 I committenti Francesco Penna Filippo Iadeluca Albino Giustini Vincenzo Penna Mario Iannucci Armida Giustini in Balla Michele Vendetti I fratelli Nicolai Mauro Giammarco
13 Curiosità: Pereto alla rovescia Francesco Penna Vincenzo Penna
14 Un capolavoro dipinto a mano
15 Chi le vendeva?
16 La rivendita N. 1 Giuseppe Balla Edvige Iacuitti Albino Giustini Armida Giustini in Balla Piero Fiorentini Giovanni Nicolai
17 La rivendita N. 1 Giuseppe Giustini "Giappone" Anna Maria Giustini I fratelli Nicolai Nicolò Falcone Michele Vendetti Mauro Giammarco
18 La rivendita N. 1 oggi
19 Altri venditori Giona Camposecco Negozio di Giona Camposecco
20 Il negozio Penna Vincenzo Penna Francesco Cristofari
21 La cooperativa Giuseppe Camerlengo Antonio Meuti
22 Mario Iannucci Domenico Iannucci Mario Iannucci Camposecco Felicetto
23 Silvestro Pettorini Altri venditori
24 Dove si trovava l ufficio telegrafico
25 Ufficio telegrafico Piazza Mazzini Notare la scritta Regio Ufficio Telegrafico Telefonico Non si parla di posta
26 Chi erano i postini? Dove lavoravano?
27 Postini Inizialmente la posta non era un servizio governativo, bensì familiare La famiglia Iadeluca si tramandò il ruolo di postino di padre in figlio Gabriele Antonio Alla morte di Antonio, per un breve periodo l ufficio fu gestito dalla figlia Maria Al ritorno dalla I Guerra Mondiale, Filippo gestì l ufficio postale Antonio Iadeluca Filippo Iadeluca
28 I Iadeluca svolgevano attività presso l ufficio che si trovava in Via Vittorio Veneto, civico numero 16, presso il rione La Ota Ufficio postale E il più antico ufficio che si ricordi Era al piano terra della sua abitazione
29 Ufficio postale Nel periodo l ufficio si trovava tra l incrocio Via della catena e Piazza della fonte, oggi via San Giorgio, 15 L ufficio postale situato in casa Iadeluca non era più operativo
30 Ufficio postale Qui lavorò anche una certa Giuditta, persona che proveniva da L Aquila A Pereto abitava alla casa di Ianniccio, sotto ponte, ovvero all attuale vicolo I Vittorio Veneto, al civico 11, di fronte all ufficio di Filippo Iadeluca Vi lavorarono poi Alberto Penna Sor Alberto Telegrafista Luigia Balla Gigia Addetta ai servizi postali Segno questo che il telegrafo e la posta erano gestiti nello stesso locale Penna Alberto Balla Luigia
31 Ufficio postale oggi Dal 1950 l ufficio si trova in Corso Umberto I, 47, al piano terra dell attuale Municipio Per spedire la posta fu installata una buca realizzata con placca metallica con la scritta: BUCA PER LETTERE, apposta su un muro
32 I francobolli Inizialmente erano venduti presso l ufficio postale del paese Armida Giustini fu la prima a vendere i francobolli, oltre l ufficio postale Verranno venduti successivamente da Piero Fiorentini Fratelli Nicolai Michele Vendetti Oggi sono venduti solo dall ufficio postale
33 Chi trasportava la posta?
34 I portalettere Nel periodo in cui operava Filippo Iadeluca, svolgeva la funzione di portalettere Elena Cicchetti Elena e Picone Moglie di Filippo e sorella di Giuseppe Giona e Picone Poi la corrispondenza fu consegnata da Maddalena Sciò Nena Moglie di Benedetto Leonio Giacchileo Fino al 1958, Maddalena consegnò la corrispondenza per il paese, aiutata a volte dalla figlia Adalgisa Leonio Elena Cicchetti Maddalena Sciò Adalgisa Leonio
35 Dubbi sui portalettere Manca qualcuno? È ricordato Giustino Leonio Guardia comunale
36 I portalettere Rita Balla Domenico Camerlengo Anna Camerlengo
37 Trasportatori della posta Andrea Picone Giuseppe Cicchetti Antonio Fiorentini
38 Trasportatori della posta Felicetta Giustini Angelo Giustini Romolo Giustini Anna Camerlengo e Gigia Balla Corriera Servizi PPTT
39 Tutto qui? Questo quello che la gente mi ha raccontato perché Vissuto in prima persona Raccontato da gente più anziana e la ricerca dove sta? e le nuove scoperte?
40 Vediamo di aggiungere altro
41 Il tempo 1. Trasporto tariffato in funzione del peso 2. Le lettere potessero essere spedite senza essere obbligati a recarsi all'ufficio postale per stabilire la tariffa, ma semplicemente gettate in buca a qualsiasi ora 3. Se l'invio fosse stato a carico del destinatario, cioè non affrancato, si facesse pagare per l'invio un importo di tassazione superiore 4. La tariffa fosse uniforme su tutto il territorio nazionale Francobollo 1837 Telegrafo 1844 Privativa dello Stato sul servizio postale 1862 Regno d Italia 1861
42 Uffici postali La località dove era istituito un ufficio di posta doveva Garantire un minimo di introito postale, tale da giustificare le spese per il personale, l affitto, ecc. Un tempo le comunità sprovviste di ufficio, a causa dello scarso traffico postale, si organizzavano in proprio per andare a portare e prendere la posta all ufficio più vicino, a mezzo di un proprio addetto Il Regno d Italia promosse la creazione di portalettere rurali e poi dei collettori, dipendenti dell ufficio postale anche se in gran parte stipendiati dalle comunità che servivano In seguito anche le collettorie furono elevate a ufficio, anche se con diversi limiti nei servizi a cui erano abilitati e nelle somme gestite nei servizi a denaro
43 Uffici telegrafici In Italia iniziarono ad installarsi dieci anni prima del processo di unificazione Seguì, nei primi anni, lo sviluppo della Ferrovia Il sistema ferroviario aveva necessità di comunicazioni tempestive da un capo all'altro dei suoi terminali Era agevole mettere pali portafili lungo le rotaie facilmente controllabili dal treno La tassa telegrafica era costituita dal computo delle parole usate nella presentazione a seconda della distanza necessaria Nel 1870 si stabilì che la tassa è dovuta solo in base alle parole per l'interno del Regno
44 Uffici telegrafici Messi inizialmente sotto l'amministrazione dei lavori pubblici come Telegrafi dello Stato Nel 1889 riuniti nel Ministero delle Poste e dei Telegrafi incaricato di dotare il territorio nazionale di una rete capillare di uffici presso i quali fosse possibile inoltrare e ricevere corrispondenza, anche telegrafica, effettuare e ricevere chiamate telefoniche e realizzare operazioni finanziarie e di gestione del risparmio Il processo di unificazione si concluderà solo nel 1900
45 Domanda Qual era il servizio postale più importante? Quello necessario?
46 Il procaccia postale Doveva portare e ritirare la corrispondenza e i pacchi dai mezzi di linea Il servizio, detto procacciato postale, era costituto per lo più da muli o cavalli e che percorreva un determinato tragitto Ogni amministrazione comunale era tenuta ad avere la sua corriera per la posta per portare e riportare ai rispettivi comuni la corrispondenza Il procaccio o procaccia, durante i suoi tragitti, veniva scortato da squadre di uomini armati, soprattutto quando viaggiava di notte o per zone impervie Oltre al procaccio la corrispondenza veniva affidata anche ai corrieri che potevano essere ordinari (se partivano in giorni ed orari stabiliti) e straordinari (incaricati nel trasporto celere di missive e ordini delle autorità)
47 Il procaccia postale Visto che alla stazione ferroviaria, punto in cui veniva inoltrata o recuperata la corrispondenza, arrivavano passeggeri, il procaccia oltre a trasportare la posta svolgeva il servizio taxi locale Per chi arrivava in stazione, bisognava avvertirlo prima della partenza, prenotarlo, e lettere e telegrammi correvano per dare ed avere assicurazioni e conferme della disponibilità del servizio Nel caso di Pereto, il procaccia ritirava la corrispondenza alla stazione di Oricola-Pereto e la consegnava all'ufficio postale del paese La ferrovia Roma Sulmona fu inaugura nel 1888 e con essa, nello stesso anno, fu inaugurata la stazione del Cavaliere, che poi si chiamerà Oricola-Pereto
48 Chi era il procaccia postale a Pereto?
49 Il procaccia postale di Pereto
50 Andrea Piconi Nato a Pereto il 29 luglio 1865 Figlio di Giuseppe e Maria Camposecco Professione: procaccia postale Secondo quanto riportato nelle carte d identità del Comune di Pereto Sposato con Maria Roselli, ebbe alcuni figli In paese ricordano un maschio ed una femmina Successivamente visse, senza essere spostato, con Margherita Cicchetti con cui ebbe dei figli che presero il cognome della madre: Giuseppe conosciuto come Giona e Picone Elena conosciuta come Elena e Picone Maria conosciuta come Mariuccia Elsa
51 Andrea Piconi Abitava presso corso Umberto I, 43 Riponeva la carrozza presso il locale sito presso Corso Umberto I, al civico 13 Dalla gente del luogo il locale veniva indicato con il termine la rimessa I cavalli addetti al trasporto, invece, avevano la stalla presso un locale sito vicino il lavatoio del Comune, in località Fonte vecchia La carrozza era nera simile ad una diligenza del Far West aveva 4 ruote trainata da due cavalli Veniva utilizzata come mezzo di trasporto di passeggeri e della corrispondenza da e verso la stazione di Oricola-Pereto
52 Andrea Piconi: procaccia Istituito procaccia postale nel 1902 Fu il primo e per conto del Comune Prese in concessione il servizio il 9 giugno 1902 Nel 1903 il Ministero delle Poste concedeva un sussidio di 200 per il trasporto della posta A seguire Andrea Piconi nel 1903 ha un contratto con il Comune per il trasporto postale Chiederà diversi sussidi a fronte di viaggi ulteriori, come carrozza passeggeri e postale Faceva due viaggi al giorno La tariffa di andata era minore di quella del ritorno
53 Andrea Piconi: la svolta Nel 1926 L amministrazione comunale intendeva sostituire la carrozza addetta al servizio postale con un autovettura Nel 1927 Andrea Piconi, con un sussidio del Comune, acquistò una autovettura per lo svolgimento del servizio Cambiano le tariffe Aveva iniziato il servizio automobilistico il 1 gennaio 1928 Nel frattempo utilizzava ancora la carrozza e non svolgeva regolare servizio, come richiesto dal contratto
54 Andrea Piconi: a finire Vari capitolati di appalto con mansioni, servizio e tariffe Nel 1933, probabilmente per la rottura della autovettura, Andrea Piconi riutilizzo il cavallo Ricambio di tariffe e di capitolati Dopo 40 anni di attività ininterrotta, all età di 77 anni, Andrea Piconi termina nel 1942 il servizio di procacciato postale La carrozza usata dal Piconi nel 1943 fu acquistata ed adibita nuovamente per il trasporto postale Richiese subito un intervento di riparazione
55 Andrea Piconi: la fine In tarda età, aiutato dal figlio Giuseppe Giona e Picone Aiutò il padre a gestire il servizio per un certo periodo, poi andò a lavorare a Roma Singolare è la storia di Giuseppe che in paese era conosciuto con il soprannome di Giona e Picone a tal punto che sulla sua tomba, al cimitero di Pereto, si trova scritto Giona Piconi, al posto di Giuseppe Cicchetti Morì a Pereto il 4 ottobre 1945
56 Dopo Andrea Piconi Qualcuno racconta che per un brevissimo periodo Antonio Fiorentini Scarparu finu svolse il servizio di procacciato Non si conosce se dopo la morte o durante il regolare servizio Il servizio di procacciato fu svolto da Angelo Giustini Ngilinu e Alessio Aiutato dai figli Romolo e Felicetta Svolsero il servizio tra il 1943 ed il 1945 Fatti due viaggi al giorno da Pereto alla stazione per il trasporto della corrispondenza Andavano anche a prendere la posta al convento di San Francesco, presso Carsoli, a causa degli eventi bellici Era utilizzata una carrozza a due ruote, chiamata in dialetto vignarola, trainata principalmente da un mulo e qualche volta da un cavallo Qualcuno racconta che con la bicicletta o con qualche passaggio prestato da chi si dirigeva alla stazione, Felicetta raggiungeva la stazione per recuperare la corrispondenza. Visto il basso stipendio percepito dal Comune e viste le condizioni economiche del paese, Angelo e i figli lasciarono il servizio
57 Dopo i Giustini Nel 1945 Angelo Giustini scrive al Comune chiedendo una sussidio mensile non inferiore a Dopo varie lettere intercorse, probabilmente, Angelo lasciò il servizio Finisce il servizio di procacciato
58 Il servizio dei trasporti A partire dal 1947 fu attivo un servizio automobilistico svolto dalla ditta Becherini Nicola di Tivoli Collegava Pereto a Roma Con una delibera fu concesso a questa ditta un sussidio di mensili per il trasporto di passeggeri tra Pereto e lo scalo ferroviario, a partire dal 1 giugno Il servizio metteva, inoltre, in contatto Pereto con Carsoli, Oricola, Rocca di Botte e Camerata nuova, in quanto la ditta collegava questi paesi L amministrazione comunale, dietro indicazione della Prefettura, l anno successivo, con altra delibera, accordava nuovamente il sussidio mensile di alla ditta Becherini Lo stesso avverrà l anno successivo, con altra delibera Comincia il servizio delle PPTT utilizzando auto dei dipendenti, la corriera, i mezzi sociali Gigia Balla Anna Camerlengo
59 La più antica notizia della posta E del 1870 Unità d Italia 1861 Acquisto della valigia postale Un contenitore a chiave Spedizione della posta a Tagliacozzo Il treno non esisteva Utilizzato il cavallo
60 La prima rivendita N. 1 Nel 1871 non esisteva in Pereto una rivendita per i sali e tabacchi
61 Federico Reginella Richiesta della Guardia Doganale Federico Reginella (Porto San Giorgio, 24 marzo ??) Approvato Rivenditore de generi di privativa in Pereto Non potendo da solo aprire la rivendita, chiede dal Comune un anticipazione per un anno di 150 colla garanzia di Giuseppe Penna di Antonio Si voleva agevolare la classe indigente che per fornirsi dei generi di prima necessità, ossia il sale, dovevano recarsi o ad Oricola o a Carsoli, dove non tutte le volte erano fornite Ad unanimità delibera accordarsi al Reginella la richiesta somma di 150 purché il suo garante si obbligasse a restituire tale somma alla fine del corrente anno 1871
62 Primo ufficio postale a Pereto Nel 1886 a Pereto ancora non c era un ufficio postale Con una nota l amministrazione comunale chiedeva alle autorità competenti l apertura di un ufficio In questo periodo la maggior parte della corrispondenza era generata dall amministrazione comunale il privato che doveva spedire o ricevere la corrispondenza, andava presso l edificio comunale per inoltrare/ricevere la corrispondenza personale Il Comune è chiamato a impegnare una somma in denaro al fine di avere operativo il servizio postale
63 Primo ufficio postale a Pereto Fino al 1891 la posta veniva smistata presso l ufficio postale di Carsoli Con una delibera viene richiesto di levare la corrispondenza presso la stazione del Cavaliere La ferrovia Roma-Sulmona e con essa la stazione del Cavaliere fu inaugurata nel 1888 Nella delibera si fa riferimento ad incaricati del trasporto della posta chiamati inservienti Non c è riferimento al procaccia postale La posta veniva consegnata al Comune, segno che l ufficio postale non esisteva ancora
64 Primo ufficio postale a Pereto Dove stava il Comune? Allo stato attuale non si hanno notizie Nel 1893 il Comune decise di spostare gli uffici in Piazza della Fonte, nella casa del signor Giuseppe Camposecco Nel 1893 ancora non esisteva una collettoria a Pereto, ovvero l ufficio postale non era attivo
65 Primo ufficio postale a Pereto Nel 1895 si pone in discussione l istituzione delle collettorie postali in Pereto e nelle due frazioni La retribuzione da corrispondersi a ciascun collettore Per Pereto 50 mensili Per Oricola 49 Per Rocca di Botte 30 Il Comune s impegna alla spesa del Servizio di procacciato tra Pereto e il Cavaliere Collocamento della piastra e cassette occorrenti al Cavaliere, Oricola e Rocca di Botte Manutenzione delle medesime
66 Primo ufficio postale a Pereto Nel con altre delibere si deliberava la costituzione della collettoria postale in Pereto e la presa in carico del servizio di procaccia postale Ancora non erano operativi
67 Spostamento della posta Inizialmente si andava a Tagliacozzo per lo smistamento della posta Con l arrivo della ferrovia, si andava a Carsoli Nel 1898 si chiedeva di far fermare due treni giornalieri alla stazione del Cavaliere Nel 1901 si chiedeva di ritirare la corrispondenza alla stazione del Cavaliere e non a Carsoli Si utilizzava un pedone e non il procaccia postale
68 Nascita della collettoria Il giorno 1 febbraio 1898 si istituiva la collettoria di seconda classe in Pereto Già nel novembre dello stesso anno si chiedeva al Ministero di promuovere da II a I classe l ufficio postale Segno che c erano state delle buone movimentazioni Nel 1911 Antonio Iadeluca era collettore postale in Pereto Nel 1925 Filippo Iadeluca era addetto postale in Pereto
69 Il telegrafo a Pereto Nel 1900, su proposta dei Vicario, è richiesta l approvazione dell istituzione dell ufficio telegrafico a Pereto Nel 1901 si deliberava definitivamente l istituzione Gli uffici comunali nel 1902 si trovavano alla Piazza della Fonte, nell edifico di Giuseppe Camposecco, a piano terra si deliberava di mettere l ufficio telegrafico Le frazioni sarebbero state collegate con Pereto mediante il telefono L ufficio telegrafico, prima del 1913, era stato spostato
70 Alberto Penna Fu il primo addetto al telegrafo in Pereto Insediato prima del 1908 Studiò di Istituto tecnico sezione fisicomatematica Eseguiva lavori comunali, piante topografiche rilievi per conto del Comune Lavorava anche fuori orario per il Comune e per il telegrafo Lo stipendio parte era fornito dal Governo e parte dal Comune Vicissitudini sulla retribuzione Aumentata e diminuita più volte La posta ed il telegrafo erano separati inizialmente Penna Alberto
71 Alberto Penna Nel 1927 Alberto Penna svolgeva ancora il ruolo di telegrafista Nel 1932 Alberto Penna era telegrafista e Filippo Iadeluca addetto postale Nel 1941 Alberto Penna era ancora telegrafista Nel 1943 Gigia Balla è il gerente dell ufficio postale
72 Rivendita N. 1 Data in concessione a Giuseppe Pettorini Seguì la moglie, Maria Felice Sciò, che resse l attività, morto il marito, per dieci anni Poi Lucia Buttafuoco di Aquila Questa morì e provvisoriamente l attività fu gestita da Sestilio Laurenti, che era commesso al servizio della Buttafuoco nella gestione della rivendita Nel 1915 Laurenti Sestilio gestiva la rivendita N. 1
73 Per chiudere Cerco foto Carrozza Autovettura Personaggi Qualunque informazione o documento utile per continuare le ricerche
74 Grazie a tutti
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