ROVINCIA DI PAVIA. Codice Fiscale Settore Organizzazione interna, Promozione della Comunità e del Territorio

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1 ROVINCIA DI PAVIA Codice Fiscale Settore Organizzazione interna, Promozione della Comunità e del Territorio PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA URBACT III: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA CREAZIONE DI 20 RETI TEMATICHE PER LA PIANIFICAZIONE DI AZIONI (ACTION-PLANNING NETWORKS) termine per la presentazione delle proposte il giorno 16 giugno 2015 ( fase1) Si è aperto l invito a presentare proposte per la creazione di reti tematiche per la pianificazione di azioni (action-planning networks) nell ambito del Programma di cooperazione territoriale europea URBACT III ( ) di cui qui di seguito si propone una sintesi. PREMESSA/CARATTERISTICHE DEL PROGRAMMA URBACTIII: Si tratta del 1 invito a presentare proposte della nuova programmazione , del Programma di Cooperazione Territoriale europea (CTE) URBACT III. URBACT III è il Programma per la promozione dello sviluppo urbano sostenibile ed è finanziato attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e dagli Stati membri UE e funziona come un programma di scambio e di apprendimento volto a consentire alle città europee di lavorare insieme per sviluppare soluzioni alle sfide urbane comuni e condividere buone pratiche, lezioni e soluzioni con tutti i soggetti impegnati nella politica urbana in tutta Europa. Attraverso le attività di rete, di capacity building e di capitalizzazione delle buone pratiche, fornisce un supporto importante ai policy makers e agli altri attori urbani a livello europeo, nazionale, regionale e locale. Gli obiettivi principali del nuovo URBACT sono: 1. Migliorare la capacità delle città di gestire politiche e progetti di sviluppo urbano sostenibile in maniera integrata e partecipativa; 2. Migliorare i processi di elaborazione delle politiche/strategie di sviluppo urbano sostenibile; 3. Migliorare le capacità delle città di attuare le politiche/strategie di sviluppo urbano sostenibile; 4. Garantire che i responsabili delle politiche urbane, i decisori e i tecnici abbiano accesso alla conoscenze e condividano il know how riguardo tutti gli aspetti dello sviluppo urbano sostenibile. L attività principale del programma consiste nella creazione di reti tematiche di scambio e apprendimento. Le reti tematiche possono essere di tre tipi: Reti per la pianificazione di azioni che riuniscono città che presentano problemi simili a livello urbano e intendono risolverli con un approccio integrato. Il loro obiettivo è di aiutare le città che ne fanno parte nell elaborazione di strategie di sviluppo urbano o piani d azione integrati. I network dovrebbero sostenere un processo organizzato di scambio e apprendimento fra pari al fine di migliorare le politiche locali attraverso un idoneo processo di pianificazione; Reti per l implementazione di strategie o piani d azione che riuniscono città che implementano strategie integrate e piani d azione avendo già garantiti diversi tipi di finanziamenti e città che implementano strategie integrate e piani d azione sulla base dell art. 7. Il loro scopo è di aiutarle nell implementazione di strategie di sviluppo urbano o piani d azione integrati; Reti per il trasferimento di buone pratiche che riuniscono città che vogliono trasferire localmente pratiche di sviluppo urbano integrato identificate in altre città, Il loro obiettivo è di sostener tali città nel trasferimento di buone pratiche al fine di migliorare l implementazione delle politiche urbane sostenibili o dei piani d azione. Nonostante la tipologia e la natura dei problemi urbani siano molteplici e varino da città a città, URBACT III concentra il 70% delle sue risorse per attività di scambio e apprendimento su un 1

2 numero limitato di questioni comuni relative soltanto ad alcuni degli obiettivi tematici (OT) previsti per i fondi strutturali e di investimento (politica di coesione 1 ) e cioè: OT1: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; OT4: sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; OT6: proteggere l ambiente e promuovere l'efficienza delle risorse; OT8: promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; OT9: promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà e ogni discriminazione Tuttavia questo primo invito a presentare proposte per la creazioni di reti tematiche per la pianificazione di azioni è aperto a tutti i 10 obiettivi tematici OT (elencati nella nota 1). OBIETTIVO/RISULTATI ATTESI: Questo invito a presentare proposte finanzia quindi Reti per la pianificazione di azioni (action-planning network) su tutti gli obiettivi tematici (OT) delle politiche di coesione. L obiettivo principale di una rete per la pianificazione di azioni è quello di migliorare la capacità delle città di gestire politiche urbane sostenibili e più in particolare di rafforzare la capacità di elaborare strategie integrate per lo sviluppo urbano sostenibile. La rete dovrebbe sostenere un processo organizzato di scambio e di apprendimento tra pari in tutta Europa, con l obiettivo di migliorare le politiche locali attraverso la pianificazione azioni concrete. Prendendo parte a una rete per la pianificazione di azioni, le città si scambiano e condividono le loro esperienze su specifiche sfide politiche, sui problemi e sulle possibili soluzioni, generando nuove idee per affrontare le sfide legate allo sviluppo urbano sostenibile. Come punto di partenza, le città che desiderano essere coinvolte in una rete per la pianificazione di azioni, devono identificare una sfida politica che vogliono affrontare a livello locale; poi si impegnano a sviluppare un piano d'azione integrato volto ad affrontare questa sfida. Questo piano d azione integrato sarà quindi il motore delle attività di scambio e di apprendimento, e il risultato concreto chiave della loro partecipazione al network. Le città disposte a mettersi in gioco in una rete per la pianificazione di azioni si devono anche impegnare a lavorare sulle loro sfide politiche con un approccio partecipativo che coinvolga tutti gli stakeholder (all interno dell amministrazione locale e all esterno, la società civile, il settore privato, le associazioni, ecc.) nel processo di pianificazione dell azione. Questi stakeholder saranno raccolti in un URBACT-Group locale. L'approccio partecipativo consentirà di migliorare il processo di progettazione dell azione e la successiva implementazione delle politiche locali (rafforzare la base di conoscenze, garantendo la titolarità dei problemi individuati, delle soluzioni/politiche sviluppate, creando le condizioni per l attuazione di politiche di successo). BENEFICIARI/AREA GEOGRAFICA DEL PROGRAMMA/PARTENARIATO: Per le attività di scambio e di apprendimento transnazionale (e, quindi, per la costruzione di reti per la pianificazione di azioni), il programma operativo URBACT III identifica l area del programma e 1 Nell ambito del nuovo quadro finanziario l obiettivo Cooperazione territoriale europea è finanziato dal FESR, secondo quanto stabilito dal Regolamento (UE) n. 1299/2013. I nuovi regolamenti hanno delineato un nuovo approccio nella programmazione dei Fondi Strutturali che ha richiesto la concentrazione delle risorse finanziarie su pochi obiettivi tematici (OT) allo scopo di massimizzare il contributo offerto dai Programmi per il raggiungimento dei target fissati dalla Strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva) ed in particolare: e in particolare: Crescita intelligente: OT1.Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; OT2.Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime; OT3.Accrescere la competitività delle piccole e medie imprese; Crescita sostenibile: OT4.Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; OT5.Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; OT6.Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; OT7.Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; Crescita inclusiva:ot8.promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; OT9.Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà; OT10.Investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente; OT 11. Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un amministrazione pubblica efficiente (Obiettivo trasversale). URBACT III si concentra sugli obiettivi tematici OT1, OT4, OT6; OT8 E OT9. 2

3 definisce due categorie di beneficiari: i beneficiari principali (partner città) e altri beneficiari (partner non-città). L'area del programma URBACT III è composta da: i 28 Stati membri dell'unione europea; gli Stati partner: Norvegia e Svizzera. I partner di Norvegia e la Svizzera non possono usufruire dei finanziamenti del FESR, ma, come paesi partner ufficiali nel Programma URBACT III sono co-finanziati al 50% da fondi nazionali; gli Stati IPA (strumento di assistenza e preadesione). I partner di paesi IPA possono partecipare alle reti che utilizzano i finanziamenti IPA, senza ricevere cofinanziamento FESR; altri paesi. I partner di altri paesi, in qualsiasi parte del mondo, possono partecipare con un proprio finanziamento. I principali beneficiari (partner città) sono le città dei 28 Stati membri UE, la Norvegia e la Svizzera che siano disposte a sviluppare strategie integrate e piani d'azione per lo sviluppo urbano sostenibile. Nell ambito del Programma CTE URBACT III, per città beneficiaria si deve intendere una public local authority (un ente locale): le città, i comuni, i distretti; i livelli amministrativi infra-municipali con competenze nella elaborazione e attuazione di politiche rientranti nelle tematiche Urbact; le autorità metropolitane e gli agglomerati organizzati nei casi in cui sono rappresentati da un istituto politico-amministrativo con competenze delegate per il processo decisionale e di attuazione nel settore della politica coperta dalla rete URBACT. Non ci sono limiti dimensionali (in termini di popolazione) per le città che intendono partecipare alle attività URBACT. Oltre alle città partner, la rete può anche includere un numero limitato di altri beneficiari (i c.d. partner non-città) quali: le agenzie locali definite come organizzazioni pubbliche o semi-pubbliche istituite da una città, parzialmente o interamente controllata dall'autorità munipale, responsabile per la progettazione e l attuazione di politiche specifiche (sviluppo economico, approvvigionamento energetico, servizi sanitari, trasporti, ecc.); autorità provinciali, regionali e nazionali, per quanto riguarda le problematiche urbane; università e centri di ricerca, per quanto concerne le questioni urbane. Per essere ammissibili i partner non-città devono essere autorità pubbliche o enti pubblici equivalenti. I beneficiari non città potranno aderire alla rete per la pianificazione di azioni solo dopo l approvazione della Fase 1. Tutti i partner coinvolti nella fase 1 devono essere città (nell accezione del Programma URBACT). Il partenariato finale (Fase 2) potrà in ogni caso includere al massimo 3 partner non città. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione 4 della call for proposals. Pertanto per presentare una proposta a valere su questo invito occorrerà, ai fini dell ammissibilità, che il partenariato (da implementare in due step si veda per ulteriori approfondimenti la sezione 7 della call) soddisfi queste caratteristiche: sia un partenariato transnazionale che abbia come lead partner 2 una città designata dagli altri partner della rete; solo le città (nell accezione URBACT) dei 28 Stati membri UE, della Svizzera e della Norvegia (Stati partner) possono essere Lead Partner di Action Planning Networks. Inoltre la partnership transnazionale andrà costituita in 2 fasi. La partnership da proporre per la fase 1 di una rete per la pianificazione di azioni deve rispettare le seguenti regole: 2 i Lead Partner sono attori chiave della partnership transnazionali per le reti per la pianificazione di azioni (piena responsabilità di gestione, coordinamento delle attività tra i partner coinvolti, attuazione del work-programme, comunicazione e diffusione dei risultati del progetto oltre piena responsabilità finanziaria e legale e per l'intero partenariato nei confronti dell'autorità di Gestione). 3

4 comprendere un minimo di 4 e un massimo di 6 città provenienti da almeno 3 Stati membri UE e Stati partner, che hanno designato una delle città come lead partner (capofila); comprendere almeno 2 città di regioni meno sviluppate; In caso di positiva valutazione della proposta progettuale (fase 1) la compagine dei partner dovrà essere allargata in vista della candidatura alla fase 2. La partnership da proporre per la fase 2 dovrà rispettare le seguenti regole: il partenariato deve comprendere un minimo di 8 e un massimo 12 partner, provenienti da almeno 3 diversi Stati e Stati partner; il partenariato comprende minimo 4 partner di regioni meno sviluppate ( ); la partnership potrà includere, al massimo, altri 3 beneficiari partner non-città [i non citypartner per essere eleggibili devono essere autorità pubbliche o organismi pubblici equivalenti (public equivalent body)]. Sul sito del programma URBACT III è previsto uno strumento di ricerca partner (Partner Marketplace) attraverso il quale le città, che intendono avviare una rete, possono segnalare il loro interesse mentre quelle che desiderano semplicemente farne parte possono vedere le proposte presenti TEMI: I temi sui quali è possibile costruire le reti sono tutti i 10 obiettivi tematici (OT) della politica di coesione ovvero: 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; 2. Migliorare l'accesso e l utilizzo di TIC (Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione) di qualità 3. Promuovere la competitività delle PMI; 4. Sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5. Promuovere l adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6. Proteggere l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; 7. Promuovere trasporti sostenibili ed eliminare le strozzature nelle reti infrastrutturali chiave; 8. Promuovere l occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9. Promuovere l inclusione sociale, combattere la povertà; 10. Investire nell istruzione, nelle competenze e nell apprendimento permanente attraverso lo sviluppo di infrastrutture di istruzione e formazione. ATTIVITA : Le attività da attuare da parte della rete per la pianificazione di azioni, in ciascuna delle 2 fasi, sono organizzati attorno a pacchetti di lavoro. Ogni pacchetto di lavoro ha obiettivi specifici, azioni definite e relativi risultati attesi. Fase 1 è strutturata intorno 2 pacchetti di lavoro: Work Package 1 - Project management e coordinamento; Work Package 2 - Sviluppo dei progetti; Fase 2 è strutturata intorno 4 pacchetti di lavoro: Work Package 1 - Project management e coordinamento; Work Package 2 - Scambio e apprendimento transnazionale; Work Package 3 - Impatto sulla governance locale e sulle politiche urbane; Work Package 4 - Comunicazione e diffusione; Al fine di sostenere l attuazione delle attività della rete, il programma URBACT fornisce a ciascuna proposta approvata un budget specifico supplementare per il supporto di esperti. Gli esperti sosterranno i partner per l attuazione delle loro attività transnazionali (sotto il profilo dei contenuti tematici e dei metodi per lo scambio e l'apprendimento). BUDGET DELLA PROPOSTA/CARATTERISTICHE DELLA SOVVENZIONE: Il bando sosterrà 20 reti ciascuna con costi eleggibili ricompresi tra ,00 e ,00 [per la fase 4

5 1) il budget iniziale in termini di costi eleggibili 3 non potrà eccedere ,00]. La sovvenzione FESR consiste in un finanziamento a fondo perduto la cui intensità oscilla in relazione allo Stato di provenienza dei partecipanti: per i partner delle regioni più sviluppate il tasso di cofinanziamento è del 70%, per quelli delle regioni meno sviluppate e in transizione è dell 85%. I partner di Norvegia e Svizzera sono cofinanziati al 50% dai rispettivi fondi nazionali. Con riferimento all Italia occorre precisare che la Delibera Cipe 28 gennaio 2015 avente ad oggetto: Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi di cui all art. 1, comma 242, della Legge 147/2013 previsti nell Accordo di Partenariato definisce i criteri per la determinazione del cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo, dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), dei programmi cofinanziati nell ambito della Cooperazione Territoriale Europea, compresi quelli finanziati con lo strumento europeo di vicinato (ENI) e di assistenza alla preadesione (IPA II), del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (FEAD), e della Iniziativa per l Occupazione Giovanile (IOG). In considerazione degli obblighi in materia di addizionalità previsti dall art. 95 del Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, prevede che per i programmi di cooperazione territoriale europea di cui è parte la Repubblica italiana, compresi quelli finanziati con lo strumento europeo di vicinato (ENI) e di assistenza alla preadesione (IPA II) con autorità di gestione italiana, il cofinanziamento nazionale è pari, indicativamente, al 15 per cento della spesa pubblica totale (quota comunitaria più cofinanziamento nazionale). La relativa copertura finanziaria è posta a totale carico del Fondo di rotazione, eccetto la quota nazionale a carico dei privati, nei programmi in cui viene prevista. Per i programmi di cooperazione territoriale, la Ragioneria Generale dello Stato IGRUE (Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l'unione europea) nomina il rappresentante italiano nei gruppi di controllori che verranno istituiti per assistere le Autorità di audit, in base all art. 25 del Regolamento (CE) n. 1299/2013. MODALITA E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE: Le proposte dovranno essere presentate (step 1) entro e non oltre il giorno 16 giugno 2015 ore 3 p.m. CET con le modalità dettagliate nella sezione 8, paragrafi 8.1 e 8.2 della call for proposals cui si rinvia per approfondimenti. ULTERIORI INFORMAZIONI: Tutta la documentazione relativa alla call for proposals è disponibile sul sito del Programma URBACT III alla pagina Punto di diffusione di informazioni su URBACT III per i proponenti italiani è : : 3 Il budget di progetto dovrà essere costruito sulla base delle seguenti tipologie di spesa ammissibili: Staff costs; Office and Administration Costs; Travel and Accommodation Costs; External expertise and services; Equipment [al riguardo si legga il Manuale del Programma URBACT III, Fact Sheet 2F - Financial management and control]. 5

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