L. Coppola Cum Solidare Capitolati

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1 LA REDAZIONE DEL PROGETTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E DEI CAPITOLATI D APPALTO PER I MATERIALI E PRODOTTI DESTINATI AL RIPRISTINO DI STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ESISTENTI IN ACCORDO ALLE NORME EN 1504 Prof. Ing. Luigi Coppola L. Coppola Cum Solidare Capitolati

2 INTERVENTI DI REGOLARIZZAZIONE/OMOGENEIZZAZIONE DELLE SUPERFICI VERTICALI/ORIZZONTALI ORIZZONTALI AEREE IDRAULICHE PEDONABILI O CICLABILI COMPATIBILITA CON IL SUBSTRATO RESISTENZA ALL ABRASIONE E AL DILAVAMENTO RESISTENZA ALL ABRASIONE E ALL USURA RASATURE CON MODULO ELASTICO <<< E SUPPORTO RASATURE CON MODULO ELASTICO < E SUPPORTO

3 INTERVENTI DI REGOLARIZZAZIONE/OMOGENEIZZAZIONE DELLE SUPERFICI VERTICALI/ORIZZONTALI AEREE MISTE CLS INTONACO AEREE IDRAULICHE RICOSTRUITE CON MALTE MT1 RICOSTRUITE CON MALTE MT1 o MT2 RICOSTRUITE CON MALTE MT1 o MT2 RASATURE MR1 RASATURE MR2 RASATURE MR2

4 INTERVENTI DI REGOLARIZZAZIONE/OMOGENEIZZAZIONE DELLE SUPERFICI VERTICALI/ORIZZONTALI AEREE o IDRAULICHE AEREE PEDONABILI O CICLABILI RICOSTRUITE CON MALTE MC o MSC RICOSTRUITE CON MALTE MC o MSC RASATURE MR3 RASATURE MR3

5 INTERVENTI DI REGOLARIZZAZIONE/OMOGENEIZZAZIONE DELLE SUPERFICI VERTICALI/ORIZZONTALI ORIZZONTALI AEREE IDRAULICHE PEDONABILI O CICLABILI RIPORTO DI MATERIALE: 1-3 mm APPLICAZIONE A SPATOLA E FRATAZZO L. Coppola Cum Solidare Rasature

6 1.8.1) Malte cementizie, polimero-modificate, monocomponenti (MR1) per la rasatura (ammannitura) di superfici in calcestruzzo non sottoposte ad azioni abrasive, né all azione dell acqua in movimento, da applicare in spessori millimetrici (1-3 mm). Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le specifiche di capitolato relative alle malte cementizie da utilizzare per la rasatura superficiale delle strutture in calcestruzzo non sottoposte ad azioni abrasive, né all azione dell acqua in movimento, allorquando l obiettivo primario è quello di ottenere una superficie uniforme dal punto di vista estetico e l opera deve rimanere faccia-vista. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

7 RASATURE MR1 Le malte MR1 sono particolarmente indicate per i lavori di manutenzione e ripristino di facciate di edifici laddove occorre rasare sia elementi in calcestruzzo che intonaci esistenti che presentano degrado delle stabiliture. Questo tipo di malte è particolarmente indicato per la rasatura di strutture per le quali la ricostruzione centimetrica della sezione è avvenuta utilizzando malte tissotropiche di tipo MT1. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

8 AVVERTENZE Per l eventuale rasatura di strutture ripristinate con malte di tipo MT2 usare le malte per rasatura di tipo MR2. Per le malte colabili di tipo MC utilizzare le malte per rasatura di tipo MR3. Le malte per rasatura di tipo MR1 sono non strutturali di classe R1 in accordo alla EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

9 PRESTAZIONE REQUISITO NORMATIVA DI RIFERIMENTO Spessore di applicazione 1-3 mm - Lavorabilità: spandimento mm EN Modulo elastico secante a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): Resistenza a trazione per flessione a 1 giorno (T= C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza a trazione per flessione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo < EN N/mm N/mm 2 EN N/mm 2 EN N/mm 2 EN 1542 Contenuto di cloruri: valore massimo 0.05% EN Compatibilità termica cicli di gelo-disgelo all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo di adesione 0.8 N/mm 2 EN Resistenza a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%) > 10 N/mm 2 EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

10 PRESTAZIONE REQUISITO NORMATIVA DI RIFERIMENTO Lavorabilità: spandimento mm EN Modulo elastico secante a compressione a 28 giorni all aria < N/mm 2 EN (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): Resistenza a trazione per flessione a 1 giorno (T= C e 1.5 N/mm 2 EN U.R.=95%): valore minimo Resistenza a trazione per flessione a 28 giorni all aria (T= 3 N/mm 2 EN C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni all aria (T= C 0.8 N/mm 2 EN 1542 e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%) > 10 N/mm 2 EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

11 PRESTAZIONE REQUISITO NORMATIVA DI FREQUENZA RIFERIMENTO Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni 0.6 N/mm 2 EN PROVA (5 all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore STRAPPI SU 1 m 2 ) OGNI 50 m 2 minimo L. Coppola Cum Solidare Capitolati

12 1.8.2) Malte cementizie, polimero-modificate, monocomponenti (MR2) per la rasatura (ammannitura) di superfici in calcestruzzo non sottoposte ad azioni abrasive, ma resistenti all azione dell acqua in movimento, da applicare in spessori millimetrici (1-3 mm). Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le specifiche di capitolato relative alle malte cementizie da utilizzare per la rasatura superficiale delle strutture in calcestruzzo non sottoposte ad azioni abrasive, ma sottoposte all azione dell acqua in movimento, allorquando l obiettivo primario è quello di ottenere una superficie uniforme dal punto di vista estetico e l opera deve rimanere faccia-vista. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

13 RASATURE MR2 Le malte, inoltre, possono essere utilizzate anche quando la struttura è sottoposta all azione abrasiva, ma si prevede di utilizzare un ulteriore rivestimento resistente all abrasione. Questo tipo di malte è particolarmente indicato per la rasatura di strutture per le quali la ricostruzione centimetrica della sezione è avvenuta utilizzando malte tissotropiche di tipo MT1 o MT2. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

14 AVVERTENZE Per l eventuale rasatura di strutture ripristinate con malte colabili di tipo MC1 utilizzare le malte per rasatura di tipo MR3 le cui prestazioni sono riportate nel paragrafo che segue. Le malte per rasatura di tipo MR2 sono non strutturali di classe R2 in accordo alla EN Nelle specifiche di capitolato che seguono il valore di adesione richiesto per questa tipologia di malte (2 N/mm 2 ) è maggiore di quello minimo richiesto dalla EN (0.8 N/mm 2 ) in quanto i prodotti disponibili sul mercato di maggior pregio sono in grado di soddisfare questa specifica L. Coppola Cum Solidare Capitolati

15 PRESTAZIONE REQUISITO NORMATIVA DI RIFERIMENTO Spessore di applicazione 1-3 mm - Lavorabilità: spandimento mm EN Modulo elastico secante a compressione a 28 < N/mm 2 EN giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): Resistenza a trazione per flessione a 1 giorno (T= 2 N/mm 2 EN C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza a trazione per flessione a 28 giorni 4 N/mm 2 EN all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo 2.0 N/mm 2 EN 1542 Resistenza alla carbonatazione (non richiesta se è d k non superiore al EN previsto un rivestimento protettivo conforme alla calcestruzzo di EN ) controllo (MC 0.45) Contenuto di cloruri: valore massimo 0.05% EN Compatibilità termica cicli di gelo-disgelo all aria 2.0 N/mm 2 EN (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo di adesione Resistenza a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%) > 15 N/mm 2 EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

16 1.8.3) Malte cementizie, polimero-modificate, monocomponenti (MR3) per la rasatura (ammannitura) di superfici in calcestruzzo sottoposte o meno all azione di acqua in movimento o ad azioni abrasive, da applicare in spessori millimetrici (1-3 mm) Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le specifiche di capitolato relative alle malte cementizie monocomponenti da utilizzare per la rasatura superficiale delle strutture in calcestruzzo sottoposte o meno ad azioni abrasive o a quelle dell acqua in movimento, allorquando l obiettivo primario è quello di ottenere una superficie uniforme dal punto di vista estetico e l opera deve rimanere faccia-vista o prima dell applicazione di un rivestimento protettivo a basso spessore. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

17 AVVERTENZE Questo tipo di malte è particolarmente indicato per la rasatura di strutture per le quali la ricostruzione centimetrica della sezione è avvenuta utilizzando malte colabili di tipo MC o MSC. Le malte per rasatura di tipo MR3 sono di classe R3 in accordo alla EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

18 PRECISAZIONI Nelle specifiche di capitolato che seguono il valore di adesione richiesto per questa tipologia di malte (2 N/mm 2 ) è maggiore di quello minimo richiesto dalla EN (1.5 N/mm 2 ) in quanto i prodotti disponibili sul mercato di maggior pregio sono in grado di soddisfare questa specifica. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

19 PRESTAZIONE REQUISITO NORMATIVA DI RIFERIMENTO Spessore di applicazione 1-3 mm - Lavorabilità: spandimento mm EN Modulo elastico secante a compressione a 28 < N/mm 2 EN giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): Resistenza a trazione per flessione a 1 giorno (T= 3 N/mm 2 EN C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza a trazione per flessione a 28 giorni 8 N/mm 2 EN all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo 2.0 N/mm 2 EN 1542 Resistenza alla carbonatazione (non richiesta se è d k non superiore al EN previsto un rivestimento protettivo conforme alla calcestruzzo di EN ) controllo (MC 0.45) Contenuto di cloruri: valore massimo 0.05% EN Compatibilità termica cicli di gelo-disgelo all aria 2.0 N/mm 2 EN (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo di adesione Resistenza a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%) > 25 N/mm 2 EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

20 PRESTAZIONE REQUISITO REQUISITO REQUISITO NORMATIVA DI RIFERIMENTO Tipo di malta cementizia MR1 MR2 MR3 polimero-modificata per rasature Spessore di applicazione 1-3 mm 1-3 mm 1-3 mm - Lavorabilità: spandimento mm mm mm EN Modulo elastico secante a < < N/mm 2 EN compressione a 28 giorni N/mm 2 all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): Resistenza a trazione per 1.5 N/mm 2 2 N/mm 2 3 N/mm 2 EN flessione a 1 giorno (T= C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza a trazione per 3 N/mm 2 4 N/mm 2 8 N/mm 2 EN flessione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in 0.8 N/mm N/mm N/mm 2 EN 1542 acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza alla d k non superiore d k non superiore EN carbonatazione (non richiesta se è previsto un rivestimento protettivo conforme alla EN ) Contenuto di cloruri: valore massimo Compatibilità termica cicli di gelo-disgelo all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo di adesione Resistenza a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%) - al calcestruzzo di controllo (MC 0.45) al calcestruzzo di controllo (MC 0.45) 0.05% 0.05% 0.05% EN N/mm N/mm N/mm 2 EN > 10 N/mm 2 > 15 N/mm 2 > 25 N/mm 2 EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

21 MALTE DA RICOSTRUZIONE E MALTE PER RASATURA Malte tixotropiche per la ricostruzione della sezione: spessore minimo di applicazione 10 mm Malte per la rasatura: spessore max di applicazione 3 mm L. Coppola Cum Solidare

22 IMPOSSIBILE Utilizzare le malte tixo da ricostruzione per rasare in quanto: - La malta per l esiguo spessore si distaccherebbe dal supporto - La tessitura superficiale sarebbe troppo grossolana contenendo queste malte aggregati con Dmax mm L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

23 IMPOSSIBILE Utilizzare le malte da rasatura per la ricostruzione in quanto: - Non posseggono prestazioni richieste per una malta strutturale - Per l alto contenuto di polimero e per la necessità di asciugarsi rapidamente all aria presenterebbero prestazioni decisamente scadenti rispetto ad una applicazione su spessore sottile ed evidenzierebbero fessurazioni importanti L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

24 CONSEGUENZA Le operazioni di ricostruzione della sezione e di rasatura, pertanto, debbono essere necessariamente effettuate con due prodotti distinti L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

25 GRANDI LAVORI-SUPERFICI ESTESE Nei lavori di ripristino che interessano grandi superfici l intervento effettuato in due momenti distinti (rasatura 24 ore dopo almeno dalla ricostruzione della sezione) non costituisce un problema. Né tantomeno l utilizzo di due prodotti diversi. L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

26 PICCOLA CANTIERISTICA Nei lavori che interessano piccole superfici: - ricostruzione di frontalini e cornicioni - ripristino localizzato di travi, pilastri e marcapiani - rifacimento di modanature di finestre L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

27 PICCOLA CANTIERISTICA (cont d) - ricostruzione di angoli, spigoli e gocciolatoi -posa di angolari e riferimenti di quote l esecuzione dell intervento in due momenti distinti comporta un allungamento dei tempi di realizzazione L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

28 PROBLEMA Occorre prima ricostruire la sezione con malte a spessore Anche se l intervento richiede pochi minuti o al massimo 1-2 ore occorre comunque interrompere la lavorazione e attendere il giorno dopo per effettuare le operazioni di rasatura L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

29 PROTEZIONE E DECORAZIONE Dopo aver effettuato l intervento di ricostruzione e rasatura l applicazione della protezione/decorazione superficiale deve avvenire dopo che la rasatura sia asciugata attendendo da 7 a 21 giorni a seconda del clima L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

30 PROTEZIONE E DECORAZIONE L applicazione del rivestimento protettivo/decorativo troppo precoce, infatti, determinerebbe, la comparsa di macchie biancastre sulla superficie con l opacizzazione del colore della decorazione. L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

31 MALTE A BASE DI LEGANTI NON TRADIZIONALI A granulometria fine identica a quella di una rasatura applicabile: - sia a spessori centimetrici (10-40 mm) per la ricostruzione della sezione - che millimetrici per la rasatura della superficie in calcestruzzo con finitura a civile L. Coppola Cum Solidare

32 1.9.1) Malte cementizie espansive in fase plastica e a ritiro compensato per l ancoraggio (MA) di tondini di armatura ad elementi in calcestruzzo preesistenti o di tirafondi di elementi metallici (piastre) a strutture e blocchi di fondazione in calcestruzzo o per il ripristino di elementi in calcestruzzo che inglobano tirafondi di piastre metalliche per spessori di riporto compresi tra 10 e 60 mm. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

33 ANCORAGGIO DI FERRI D ARMATURA, FISSAGGIO DI TIRAFONDI DI PIASTRE METALLICHE E RICOSTRUZIONE DI ELEMENTI DI CALCESTRUZZI CHE ALL ESTRADOSSO PRESENTANO PIASTRE METALLICHE ANCORATE MEDIANTE TIRAFONDI ANCORAGGIO DI TONDINI DI ARMATURA COLAGGIO MALTE MA FISSAGGIO DI TIRAFONDI DI MACCHINE O DI PIASTRE METALLICHE A ELEMENTI IN CALCESTRUZZO COLAGGIO MALTE MA L. Coppola Cum Solidare Ancoraggio di tondini e tirafondi metallici RICOSTRUZIONE DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO CHE INGLOBANO TIRAFONDI DI PIASTRE METALLICHE GETTO IN CASSERO RIPORTO DI MATERIALE: mm MALTE MA RIPORTO DI MATERIALE: mm BETONCINI BA - D max 8/12 mm

34 ANCORAGGIO Nel seguito vengono riportate le prescrizioni di capitolato per le malte colabili espansive in fase plastica e a ritiro compensato per il colaggio entro fori realizzati in strutture in calcestruzzo nei quali vengono alloggiati i tondini di armatura necessari per armare nuovi elementi da realizzare ex novo. Queste malte, inoltre, vengono impiegate per la solidarizzazione di piastre metalliche, come ad esempio le piastre di base di un pilastro in acciaio, ad una sottostante fondazione in calcestruzzo ove si richiede il fissaggio dei tirafondi metallici al blocco in conglomerato cementizio. Per queste applicazioni le malte debbono rispondere ai requisiti minimi previsti dalla norma EN per i prodotti da ancoraggio. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

35 RICOSTRUZIONE Queste malte, infine, possono essere impiegate per la ricostruzione parziale di elementi in calcestruzzo, quali le travi dei carriponte, ove all estradosso si prevede il fissaggio dei tirafondi delle piastre di acciaio sulle quali sono fissati i binari. Per queste applicazioni si richiede che esse posseggano i requisiti richiesti per le malte strutturale di classe R4 in accordo alla EN Il supporto, in questi casi, deve essere preparato mediante scarifica con martelli leggeri ad aria compressa oppure mediante idrodemolizione e deve presentare asperità non inferiori a 5 mm. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

36 CEMENTERIA UNICEM AUGUSTA (SR) RIPRISTINO DELLA VIA DI CORSA DI UN CARROPONTE L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

37 TRAVE DOPO LA SCARIFICA L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

38 PARTICOLARE L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

39 RIPRISTINO CON MALTA CEMENTIZIA COLABILE L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

40 INGHISAGGIO CON MALTA ESPANSIVA IN FASE PLASTICA L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

41 VISIONE FINALE L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

42 ESEMPIO DI APPLICAZIONE CASSERO CALCESTRUZZO L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

43 INGHISAGGIO DI PILASTRO IN ACCIAIO L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

44 VISIONE FINALE L. Coppola Concretum Consolidamento delle strutture orizzontali

45 PRESTAZIONE REQUISITO NORMATIVA DI RIFERIMENTO Spessore minimo di applicazione 1.0 cm - Lavorabilità: spandimento mm EN Espansione in fase plastica > 0.5% UNI 8996 Resistenza allo sfilamento delle barre di acciaio (spostamento in mm relativo ad un carico di 75 < 0.6 EN 1881 kn) Modulo elastico secante a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): Resistenza a trazione per flessione a 1 giorno (T= C e U.R.=95%): valore minimo Resistenza a trazione per flessione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo Adesione al calcestruzzo dopo 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo < N/mm 2 > N/mm 2 EN N/mm 2 EN N/mm 2 EN N/mm 2 EN 1542 Resistenza alla carbonatazione (non richiesta se è d k non superiore al EN previsto un rivestimento protettivo conforme alla calcestruzzo di EN ) controllo (MC 0.45) Espansione contrastata a 1 giorno all aria > 20 μm/m UNI 8147 (T=20 C; U.R. = 50%) Contenuto di cloruri: valore massimo 0.05% EN Compatibilità termica cicli di gelo-disgelo all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%): valore minimo di adesione 2.0 N/mm 2 EN Resistenza a compressione a 28 giorni all aria (T= C e U.R.=55-65%) o in acqua (T= C e U.R.=95%) > 45 N/mm 2 EN L. Coppola Cum Solidare Capitolati

46 MAXXI MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO Roma

47 MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO

48 GIUNTI STRUTTURALI

49 GIUNTI STRUTTURALI

50 GIUNTI STRUTTURALI 50 cm

51 GIUNTI STRUTTURALI 50 cm

52 GIUNTI STRUTTURALI 8 cm 50 cm 7 cm

53 GIUNTI STRUTTURALI

54 GIUNTI STRUTTURALI

55 GIUNTI STRUTTURALI

56 GIUNTI STRUTTURALI

57 MANUTENZIONE STRADALE Cuneo

58 MANUTENZIONE STRADALE

59 MANUTENZIONE STRADALE

60 MANUTENZIONE STRADALE

61 MANUTENZIONE STRADALE

62 MANUTENZIONE STRADALE

63 MANUTENZIONE STRADALE

64 ANCORAGGI STRUTTURALI Sassuolo (MO)

65 ANCORAGGI STRUTTURALI

66 ANCORAGGI STRUTTURALI

67 ANCORAGGI STRUTTURALI

68 ANCORAGGI STRUTTURALI

69 ANCORAGGI STRUTTURALI

70 1) CALCESTRUZZI, BETONCINI E MALTE A BASE CEMENTIZIA 1.1) Malte tissotropiche a ritiro compensato (MT) per applicazioni manuali e/o a spruzzo su superfici verticali e all intradosso di superfici orizzontali per spessori di riporto compresi tra 10 e 60 mm. 1.2) Malte colabili a ritiro compensato (MC) per applicazioni all estradosso di superfici orizzontali o per getto entro cassero per spessori di riporto compresi tra 10 e 60 mm. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

71 MALTE E BETONCINI 1.3) Malte autocompattanti a ritiro compensato (Malte Self Compacting: MSC) per applicazioni all estradosso di superfici orizzontali o per getto entro cassero (anche dal basso verso l alto) per spessori di riporto compresi tra 10 e 60 mm. 1.4) Betoncino cementizio colabile a ritiro compensato (BC) confezionato con aggregati di pezzatura massima maggiore o uguale di 8 mm per il ripristino all estradosso di superfici orizzontali e per il getto entro cassero per spessori di riporto compresi tra 60 e 100 mm. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

72 BETONCINI E CALCESTRUZZI 1.5) Betoncino autocompattante a ritiro compensato (Betoncino Self Compacting: BSC) confezionato con aggregati di pezzatura massima maggiore o uguale di 8 mm per il ripristino all estradosso di superfici orizzontali e per il getto entro cassero (anche dal basso verso l alto) per spessori di riporto compresi tra 60 e 100 mm. 1.6) Calcestruzzo superfluido a ritiro compensato (CS) confezionato con aggregati di pezzatura massima maggiore o uguale di 16 mm per il ripristino all estradosso di superfici orizzontali e per il getto entro cassero per spessori di riporto maggiori di 100 mm. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

73 SCC 1.7) Calcestruzzo autocompattante a ritiro compensato (Self Compacting Concrete: SCC) confezionato con aggregati di pezzatura massima maggiore o uguale di 16 mm per il ripristino all estradosso di superfici orizzontali e per il getto entro cassero (anche dal basso verso l alto) per spessori di riporto maggiori di 100 mm. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

74 RASATURE E MALTE PER ANCORAGGI 1.8) Malte cementizie (MR) per la rasatura (ammannitura) di superfici in calcestruzzo da applicare in spessori millimetrici (1-3 mm). 1.9) Malte cementizie espansive in fase plastica e a ritiro compensato per l ancoraggio (MA) di tondini di armatura ad elementi in calcestruzzo preesistenti o di tirafondi di elementi metallici (piastre) a strutture e blocchi di fondazione in calcestruzzo. Betoncini cementizi espansivi in fase plastica (BA) per il ripristino di elementi in calcestruzzo che inglobano tirafondi di piastre metalliche. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

75 PROTEZIONE DEI FERRI 1.10) Malte a base cementizia per la protezione attiva/passiva dei tondini di armatura nei confronti delle azioni aggressive ambientali (Malte Steel Protection: MSP). L. Coppola Cum Solidare Capitolati

76 2.1) RIVESTIMENTI PROTETTIVI DELLE SUPERFICI DEL CALCESTRUZZO A BASE DI RESINE IN DISPERSIONE ACRILICA E DI MALTE POLIMERO-CEMENTO L. Coppola Cum Solidare Capitolati

77 2.1) SISTEMI DI PROTEZIONE SUPERFICIALE 2.1.1) Rivestimenti protettivi coprenti elasto-plastici (o elastomerici) a base di resine in dispersione acrilica (AE); 2.1.2) Rivestimenti protettivi coprenti a base di resine in dispersione acrilica (AC); 2.1.3) Rivestimenti protettivi semi-coprenti a base di resine in dispersione acrilica rigidi a basso spessore (ASC) L. Coppola Cum Solidare Capitolati

78 2.1) SISTEMI DI PROTEZIONE SUPERFICIALE 2.1.5) Rivestimenti protettivi a base di malte polimero-cemento per strutture esposte all azione di acque e spruzzi contenenti cloruri (PC); L. Coppola Cum Solidare Capitolati

79 2.2) TRATTAMENTI IDROREPELLENTI E IMPREGNANTI 2.2.1) Trattamenti idrorepellenti (H) 2.2.2) Trattamenti impregnanti (I); L. Coppola Cum Solidare Capitolati

80 2.3) TRATTAMENTI ANTIGRAFFITI 2.3.1) Trattamenti antigraffiti (AG). L. Coppola Cum Solidare Capitolati

81 3) SISTEMI INIETTANTI PER LA SIGILLATURA DELLE LESIONI 3.1) Sistemi iniettanti per la sigillatura di fessure di ampiezza maggiore di 0.3 mm (SI); 3.2) Sistema epossidico a stucco per la sigillatura superficiale delle lesioni (SE). L. Coppola Cum Solidare Capitolati

82 4) SISTEMI PER L INCOLLAGGIO DI LAMINE IN MATERIALE COMPOSITO O IN ACCIAIO 4.1) Sistemi epossidici per l incollaggio di lamine pultruse o in acciaio (SEL); L. Coppola Cum Solidare Capitolati

83 2) SISTEMI DI PROTEZIONE SUPERFICIALE Le specifiche di capitolato relative ai sistemi di protezione superficiale riportate nel seguito sono state elaborate tenendo conto di quanto riportato nella norma europea EN I sistemi di protezione superficiale delle strutture in calcestruzzo si differenziano in sistemi filmogeni e trattamenti idrorepellenti. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

84 SISTEMI FILMOGENI I sistemi filmogeni vengono utilizzati per la protezione dell elemento strutturale dagli agenti aggressivi esterni. Essi, in particolare possono essere utilizzati: - come sistemi di protezione preventiva allorquando le strutture non presentano fessurazioni o parti di calcestruzzo distaccate e lo spessore di calcestruzzo carbonatato risulta inferiore al copriferro; - come sistemi di protezione di quegli elementi strutturali che, sottoposti ad interventi di ripristino con malte cementizie per la ricostruzione della sezione originaria, presentano copriferri di basso spessore. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

85 OBIETTIVI In entrambi i casi l applicazione dei sistemi protettivi ha lo scopo di impedire o ritardare l insorgere di fenomeni che possono determinare la comparsa di fessurazioni, la corrosione delle barre, la delaminazione, il rigonfiamento o il distacco di parti di calcestruzzo. Per conseguire questi obiettivi, i rivestimenti filmogeni debbono essere in grado di impedire la penetrazione delle sostanze aggressive nel calcestruzzo quali, ossigeno, acqua, anidride carbonica, cloruri etc. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

86 OBIETTIVI In alcuni contesti l applicazione dei rivestimenti filmogeni viene effettuata con l obiettivo di aumentare la resistenza all abrasione di superfici carrabili. L applicazione di un rivestimento filmogeno, infine, può avere come finalità anche quella di migliorare l aspetto estetico dei manufatti. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

87 IDROREPELLENTI E ANTIGRAFFITI I sistemi di protezione idrorepellenti vengono applicati al fine di limitare l assorbimento di acqua del calcestruzzo su quelle strutture laddove è importante non modificare l estetica dei manufatti. Alcuni trattamenti idrorepellenti, infine, possono essere utilizzati per facilitare la pulizia delle superfici in calcestruzzo imbrattate dai graffiti. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

88 SISTEMI PROTETTIVI Nella presente sezione, in particolare, vengono presi in esame: i rivestimenti protettivi coprenti elasto-plastici o elastomerici a base di resine in dispersione acrilica (AE: acrilici elastomerici); i rivestimenti protettivi coprenti a base di resine in dispersione acrilica (AC: acrilici coprenti); i rivestimenti protettivi semi-coprenti a base di resine in dispersione acrilica applicati a basso spessore (ASC: acrilici non coprenti); i rivestimenti protettivi a base di malte polimero-cemento per strutture esposte all azione di acque e spruzzi contenenti cloruri (PC: polimero-cemento); i trattamenti idrorepellenti (Hydrophobe: H) e impregnanti (I); i trattamenti antigraffiti (AG). L. Coppola Cum Solidare Capitolati

89 L. Coppola Cum Solidare Rivestimenti acrilici

90 L. Coppola Concretum Rivestimenti acrilici

91 L. Coppola Concretum Rivestimenti acrilici

92 L. Coppola Cum Solidare Rivestimenti acrilici

93 L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento

94 L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento

95 Canale Crespi a Ghemme (NO) L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento

96 Ponte Storebelt L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento

97 L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento

98 L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento Diga Sabbioni

99 L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento

100 L. Coppola Cum Solidare Sistemi polimero-cemento Diga sul fiume Ala

101 L. Coppola Concretum L umidità nelle costruzioni

102 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE STRUTTURE ESISTENTI ESTETICA PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ANIDRIDE CARBONICA PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ACQUA DI MARE E DAI SALI DISGELANTI PREVENZIONE DEL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO PROMOSSO DAL GELO E DAI SALI DISGELANTI PREVENZIONE DEL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO PROMOSSO DALLE ACQUE CONTENENTI SOLFATI E/O CO 2 AGGRESSIVA CONSEGUIMENTO VITA NOMINALE (CLASSE 1 o 2)

103 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI NON A CONTATTO PERMANENTE CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI OBIETTIVI: - MIGLIORAMENTO DELL ESTETICA DEL MANUFATTO -PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ANIDRIDE CARBONICA MANUFATTO CON FESSURE DI AMPIEZZA<0.1 mm MANUFATTO CON FESSURE DI AMPIEZZA < 0.2 mm MANUFATTO CON FESSURE DI AMPIEZZA < 0.3 mm RIVESTIMENTO ASC Spessore mm RIVESTIMENTO AC Spessore mm RIVESTIMENTO AE Spessore mm

104 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI A CONTATTO PERMANENTE CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI OBIETTIVI: -- PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ANIDRIDE CARBONICA E DAL CLORURO - PREVENZIONE DEL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO PROMOSSO DAL GELO E/O DALLE ACQUE CONTENENTI SOLFATI E/O CO 2 AGGRESSIVA MANUFATTO CON FESSURE DI AMPIEZZA < 0.6 mm RIVESTIMENTO PC Spessore 2 mm

105 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI A CONTATTO SALTUARIO CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI O ESPOSTE ALL AEROSOL MARINO OBIETTIVI: -- PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ANIDRIDE CARBONICA E DAL CLORURO MANUFATTO PRIVO DI FESSURE IMPREGNANTE IDROFOBICO: H

106 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI OBIETTIVI: -- PREVENZIONE DEL DETURPAMENTO ESTETICO DEI MANUFATTI DOVUTO AI GRAFFITI IMPREGNANTE IDROFOBICO ANTIGRAFFITI: AG

107 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI A CONTATTO SALTUARIO CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI O ESPOSTE ALL AEROSOL MARINO OBIETTIVI: -- PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ANIDRIDE CARBONICA E DAL CLORURO E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA SUPERFICIALE DEL MANUFATTO MANUFATTO PRIVO DI FESSURE IMPREGNANTE: I

108 COPRIFERRO MINIMO - EUROCODICE 2 - DURABILITA RESISTENZA AL FUOCO TRASMISSIONE SFORZI ARMATURA/CALCESTRUZZO L. Coppola CUM SOLIDARE

109 COPRIFERRO REALE COPRIFERRO NOMINALE 40 mm V n RICHIESTA (Classe 1) 50 anni COPRIFERRO REALE 10 mm DURABILITÀ?? Vita Nominale?? L. Coppola CUM SOLIDARE

110 DURABILITA e VITA NOMINALE V n (Classe 1) 50 anni COPRIFERRO NOMINALE 40 mm COPRIFERRO REALE 10 mm QUALE DURABILITÁ? L. Coppola CUM SOLIDARE

111 COPRIFERRO REALE COPRIFERRO EFFETTIVO x = 10 mm Sapendo che: x = Kt ½ K = 5.78 mm anno ½ (Rck = 25 N/mm 2 ) t = 10 2 mm 2 /(5.78 mm 2 anno -1 ) 3 anni DURABILITÀ EFFETTIVA: 3-6 anni!!?? L. Coppola CUM SOLIDARE

112 COPRIFERRO REALE COPRIFERRO EFFETTIVO x = 10 mm Sapendo che: x = Kt ½ K = 2.84 mm anno ½ (R4 TIXO) t = 10 2 mm 2 /(2.84 mm 2 anno -1 ) 12 anni DURABILITÀ EFFETTIVA: anni!!?? L. Coppola CUM SOLIDARE

113 Costo degrado INDAGINE SULLO STATO DI DEGRADO E SUGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE DI EDIFICI ED INFRASTRUTTURE IN CALCESTRUZZO COSTO DEGRADO L. Coppola CUM SOLIDARE continua (prevenzione) saltuaria (ripristino) tardiva (ripristino) TIPO DI MANUTENZIONE mancata Tempo

114 RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE DELL ANIDRIDE CARBONICA DEL COPRIFERRO MANCANTE La resistenza alla diffusione dell anidride carbonica (R CO2 ) di x (mm) di copriferro mancanti vale: R CO2 = μ CO2. x (espresso in m)=. m μ CO2 = 800 (Rck =35 40 N/mm 2 ) L. Coppola CUM SOLIDARE

115 RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE DELL ANIDRIDE CARBONICA DEL COPRIFERRO MANCANTE La resistenza alla diffusione dell anidride carbonica (R CO2 ) dei 30 (mm) di copriferro mancanti vale: R CO2 = = 24 m μ CO2 > 800 COPRIFERRO MANCANTE = 0.03 m L. Coppola CUM SOLIDARE

116 ASC :μ CO2color μ CO2color = ; μ CO2color / μ CO2cls = /800=794 ACRILICA SEMICOPRENTE HA UNA RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE DELLA CO VOLTE MAGGIORE DI QUELLA DI UN CALCESTRUZZO DI ALTA QUALITA!! L. Coppola CUM SOLIDARE

117 ASC :μ CO2color Per compensare 30 mm di copriferro mancante è sufficiente applicare ASC IN UNO SPESSORE 794 VOLTE PIÙ BASSO: Spessore ASC = 30 mm / 794 = 0.03 mm = 30 μm; Spessore di applicazione suggerito da PRODUTTORE: μm L. Coppola CUM SOLIDARE

118 ACRILICA SEMI-COPRENTE Spessore ASC 50μm 75 μm 100 μm mm DI COPRIFERRO COMPENSATI L. Coppola CUM SOLIDARE

119 L. Coppola CUM SOLIDARE

120 L. Coppola CUM SOLIDARE

121 L. Coppola CUM SOLIDARE

122 L. Coppola CUM SOLIDARE

123 PROTETTIVI TIPO DI RIVESTIMENTO ASC AC AE μ CO SPESSORE 80 μm 100 μm 150 μm Sd CO2 (m) L. Coppola CUM SOLIDARE

124 S D : RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE DEL VAPORE richiesta dalla norma EN : < 5 m TIPO DI RIVESTIMENTO ASC AC AE μ vap SPESSORE 80 μm 100 μm 150 μm Sdvap (m) L. Coppola CUM SOLIDARE

125 CRACK BRIDGING STATICO TIPO DI RIVESTIMENTO ASC AC AE CLASSE A1 A2 A mm mm mm L. Coppola CUM SOLIDARE

126 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI NON A CONTATTO PERMANENTE CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI AMPIEZZA FESSURE (mm) < 0.1 < 0.2 < 0.3 MATERIALE ASC AC AE SPESSORE DI APPLICAZIONE (mm) L. Coppola CUM SOLIDARE

127 2.1.1) Rivestimenti protettivi elasto-plastici coprenti a base di resine in dispersione acrilica (AE) Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le prescrizioni di capitolato per i rivestimenti protettivi a base di resine in dispersione acrilica coprenti ed elasto-plastici o elastomerici. Suddetti rivestimenti vengono impiegati per aumentare la durabilità delle strutture in calcestruzzo con particolare riferimento all azione aggressiva promossa dall anidride carbonica nei confronti delle armature L. Coppola Cum Solidare Capitolati

128 RIVESTIMENTI AC Questi rivestimenti protettivi non risultano indicati per quegli elementi strutturali a contatto permanente con acqua. Il sistema protettivo applicabile a rullo o ad airless, è costituito da un primer acrilico all acqua applicato in spessore di 50µm e da una finitura acrilica applicata generalmente in spessore di µm per garantire la protezione nei confronti della CO 2, dell ossigeno e dell acqua liquida oltre che dei cicli di gelo-disgelo. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

129 CRACK-BRIDGING Inoltre, il rivestimento protettivo deve essere dotato di capacità di crack-bridging finalizzata alla copertura di fessure presenti sull elemento strutturale purché inferiori a 0.3 mm di ampiezza. Questi rivestimenti debbono essere conformi ai requisiti minimi previsti dalla EN per i prodotti filmogeni (coating: C) e debbono essere di classe di deformabilità A3 in accordo alla stessa norma. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

130 L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

131 2.1.2) Rivestimenti protettivi coprenti a base di resine in dispersione acrilica (AC) Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le prescrizioni di capitolato per i rivestimenti protettivi coprenti a base di resine in dispersione acrilica. Suddetti rivestimenti vengono impiegati per aumentare la durabilità delle strutture in calcestruzzo con particolare riferimento all azione aggressiva promossa dall anidride carbonica nei confronti delle armature. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

132 APPLICAZIONE Questi rivestimenti protettivi non risultano indicati per quegli elementi strutturali a contatto permanente con acqua. Il sistema protettivo applicabile a rullo o ad airless, è costituito da un primer acrilico all acqua applicato in spessore di 50µm e da una finitura acrilica applicata in spessore di µm per garantire la protezione nei confronti della CO 2, dell ossigeno e dell acqua liquida. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

133 CRACK-BRIDGING Questi rivestimenti debbono essere conformi ai requisiti minimi previsti dalla EN per i prodotti filmogeni (coating: C) e debbono essere di classe di deformabilità A2 in accordo alla stessa norma. Pertanto, essi posseggono una minore capacità di crack-bridging rispetto ai rivestimenti elasto-plastici di cui al punto precedente. Quindi, i rivestimenti ASC possono essere utilizzati solo su elementi in calcestruzzo armato che presentano fessure inferiori a 0.2 mm di ampiezza. Su elementi fessurati, purchè le fessure risultino inferiori a 0.3 mm, si deve ricorrere all impiego di rivestimenti protettivi elasto-plastici AE le cui proprietà sono state definite al precedente paragrafo. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

134 L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

135 2.1.3) Rivestimenti protettivi semicoprenti a base di resine in dispersione acrilica a basso spessore (ASC). Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le prescrizioni di capitolato per i rivestimenti protettivi semi-coprenti a base di resine in dispersione acrilica, applicati a basso spessore. Suddetti rivestimenti vengono impiegati principalmente per motivi di carattere estetico soprattutto su strutture in calcestruzzo allorquando non si vuole modificare il faccia vista e la tessitura originaria. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

136 APPLICAZIONE L applicazione di questi rivestimenti, tuttavia, offre anche una resistenza nei confronti dell azione aggressiva promossa dall anidride carbonica nei confronti delle armature. Questi rivestimenti protettivi non risultano indicati per quegli elementi strutturali a contatto permanente con acqua. Il sistema protettivo applicabile a rullo o ad airless, è costituito da un primer acrilico all acqua applicato in spessore di 50µm e da una finitura acrilica applicata in spessore di µm per garantire la protezione nei confronti della CO 2 e dell ossigeno. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

137 CRACK-BRIDGING Questi rivestimenti debbono essere conformi ai requisiti minimi previsti dalla EN per i prodotti filmogeni (coating: C) e debbono essere di classe di deformabilità A1 in accordo alla stessa norma. Pertanto, essi posseggono una minore capacità di crack-bridging rispetto ai rivestimenti di cui ai punti precedenti. Quindi, i rivestimenti ASC possono essere utilizzati solo su elementi in calcestruzzo armato che presentano fessure di ampiezza inferiore a 0.1 mm. Su elementi fessurati, purchè le fessure risultino inferiori a 0.2 e 0.3 mm, si deve ricorrere all impiego rispettivamente di rivestimenti protettivi ASC e AE le cui proprietà sono state definite ai precedenti paragrafi. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

138 L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

139 L. Coppola Cum Solidare

140 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI A CONTATTO PERMANENTE CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI AMPIEZZA FESSURE (mm) < 0.6 MATERIALE PC SPESSORE DI APPLICAZIONE (mm) 2 L. Coppola CUM SOLIDARE

141 2.1.5) Rivestimenti protettivi a base di malte monocomponenti polimero-cemento per strutture esposte all azione di acque e spruzzi contenenti cloruri (PC: polimero-cemento) Nelle Tabelle che seguono vengono riportate le prescrizioni di capitolato per i rivestimenti protettivi a base di malte monocomponenti polimero-cemento (PC). Suddetti rivestimenti vengono impiegati per aumentare la durabilità delle strutture in calcestruzzo con particolare riferimento sia all azione aggressiva promossa dall anidride carbonica nei confronti delle armature che a quella dei cloruri presenti sia nell acqua di mare che nei sali disgelanti utilizzati per la rimozione del ghiaccio dalle sedi stradali. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

142 INDICAZIONI Questi rivestimenti protettivi sono particolarmente indicati per quegli elementi strutturali a contatto permanente con acqua. Il sistema protettivo applicabile a spruzzo o manualmente anche su superfici verticali, è costituito da uno strato di spessore minimo pari a 2 mm e presenta eccellenti proprietà protettive nei confronti della CO 2, dell ossigeno dei cloruri e delle acque contenenti solfati e anidride carbonica aggressiva oltre che dei cicli di gelodisgelo. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

143 CRACK-BRIDGING Inoltre, questi rivestimenti protettivi sono dotati di eccellenti capacità di crack-bridging finalizzate alla copertura di fessure presenti sull elemento strutturale purché inferiori a 0.6 mm di ampiezza. Questi rivestimenti debbono essere conformi ai requisiti minimi previsti dalla EN per i prodotti filmogeni (coating: C) e debbono essere di classe di deformabilità A3 in accordo alla stessa norma. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

144 L. Coppola Cum Solidare

145 INTERVENTI DI PROTEZIONE DELLE SUPERFICI DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO STRUTTURE NUOVE E STRUTTURE ESISTENTI A CONTATTO SALTUARIO CON ACQUA O CON SCHIZZI DI ACQUE CONTENENTI CLORURI O ESPOSTE ALL AEREOSOL MARINO OBIETTIVI: 1. PREVENZIONE DELLA CORROSIONE DELLE ARMATURE PROMOSSA DALL ANIDRIDE CARBONICA E DAL CLORURO/MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA SUPERFICIALE MANUFATTO PRIVO DI FESSURE L. Coppola CUM SOLIDARE PRODOTTI: H, I

146 2.2.1) Trattamenti idrorepellenti (H) Le impregnazioni con prodotti idrofobici sono finalizzate ad ottenere superfici in calcestruzzo idrorepellenti caratterizzate da un ridotto assorbimento di acqua. In accordo alla norma europea EN , a seguito di questi trattamenti le porosità del conglomerato non vengono riempite, ma semplicemente rivestite internamente in modo da non creare alcuna pellicola superficiale. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

147 AVVERTENZE E opportuno ricordare che questi trattamenti di impregnazione idrofobica se da una parte possono produrre un miglioramento delle strutture in calcestruzzo per effetto della riduzione del grado di saturazione, dall altra possono favorire l ingresso delle sostanze aggressive in forma gassosa. Pertanto, questo tipo di trattamenti potrebbe rivelarsi particolarmente dannoso se la sezione in calcestruzzo dovesse fessurarsi. In tal caso, infatti, gli agenti aggressivi sia in forma gassosa che in forma ionica potrebbero facilmente accedere attraverso la soluzione di continuità innescando il processo anodico di corrosione, mentre l ossigeno potrebbe pervenire più facilmente in prossimità delle zone catodiche aumentando la velocità di corrosione. Per questa ragione questo tipo di trattamenti viene impiegato nelle strutture e negli elementi accessori non armati. Il loro utilizzo in elementi in c.a. e c.a.p deve invece essere sottoposto ad un attenta valutazione preliminare da parte del progettista e della direzione lavori. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

148 L. Coppola Cum Solidare

149 2.2.2) Trattamenti Impregnanti (I) Le impregnazioni sono finalizzate ad ottenere un miglioramento della qualità delle superfici in calcestruzzo in modo da ottenere una diminuzione dell assorbimento di acqua. In accordo alla norma europea EN , a seguito di questi trattamenti le porosità del conglomerato vengono parzialmente riempite, senza creare una pellicola superficiale continua. Questo tipo di trattamenti è particolarmente indicato per la protezione di elementi verticali di strutture in calcestruzzo facciavista che presentano superfici porose e scarsamente compatte L. Coppola Cum Solidare Capitolati

150 L. Coppola Cum Solidare

151 2.3.1) Trattamenti antigraffiti (AG) Con questa terminologia vengono generalmente indicati due tipi di prodotti: quelli destinati ad evitare che le vernici spray possano penetrare nelle porosità capillari del calcestruzzo rendendo più agevole la loro eliminazione durante il trattamento di pulizia e i prodotti destinati, invece, a facilitare la pulizia di superfici in calcestruzzo già verniciate che non erano state sottoposte ad alcun trattamento preventivo. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

152 PREVENZIONE Per gli scopi che si prefigge il presente documento, ai fini protettivi in un intervento di ripristino di superfici in calcestruzzo faccia-vista esposte al rischio dei graffiti nel seguito vengono presi in esame i soli prodotti destinati a prevenire l ingresso delle vernici all interno dei pori capillari favorendo così le successive operazioni di pulizia. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

153 PROVA EMPIRICA Sfortunatamente le norme europee 1504 non prevedono alcuna specifica di capitolato per questa tipologia di prodotto. Tuttavia, essendo i trattamenti antigraffiti sostanzialmente basati sull impiego di sostanze idrorepellenti è possibile comunque formulare delle specifiche di capitolato similari a quelle esposte nel precedente paragrafo opportunamente integrate da una prova empirica da condursi in cantiere in fase di qualifica per stabilire la reale efficacia del prodotto nel facilitare la pulizia delle superficie verniciate. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

154 L. Coppola Cum Solidare Mercato delle Costruzioni

155 3) SISTEMI INIETTANTI PER LA SIGILLATURA DELLE LESIONI Questa sezione attiene ai prodotti per l iniezione delle lesioni nelle strutture in calcestruzzo allorquando l obiettivo primario da conseguire consiste nel ripristinare la monoliticità della sezione in modo da garantire una corretta trasmissione degli sforzi tra i due cigli fessurativi. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

156 PRODOTTI EPOSSIDICI In questo contesto è opportuno segnalare che è da escludere l impiego di materiali a base cementizia sia per la ridotta adesione che contraddistingue queste miscele iniettanti, sia perché essendo soggette al naturale fenomeno del ritiro igrometrico esse finirebbero per fessurarsi e distaccarsi in tempi relativamente brevi dall iniezione inficiando così l intervento. Per questo motivo i sistemi iniettanti impiegati per questa tipologia di interventi sono basati sull impiego di prodotti polimerici e in particolare epossidici. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

157 PRESENZA DI ACQUA Questi ultimi sono, invece, da evitare allorquando dalle lesioni percola acqua liquida. E ben noto, infatti, che i sistemi epossidici subiscono in presenza d acqua interferenze nel processo di polimerizzazione con conseguente scadimento delle prestazioni elasto-meccaniche del materiale indurito. In questa evenienza occorrerà valutare caso per caso, in relazione all entità di acqua che interessa la soluzione di continuità quale tipologia di sistema iniettante impiegare. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

158 AMPIEZZA DELLE LESIONI Infine, si fa notare come nonostante le normative relative ai sistemi iniettanti prendano in considerazione la possibilità di iniettare anche fessure di ampiezza inferiore a 0.3 mm, nella pratica queste cavillature, alla luce proprio della ridotta dimensione, vengono di fatte non iniettate in quanto scarsamente comunicanti da costringere a raggiungere pressioni di iniezioni rilevanti che addirittura potrebbero creare proprio durante la fase di iniezione ulteriori soluzioni di continuità. La scelta di non iniettare queste cavillature, inoltre, discende dal fatto che per la modesta ampiezza esse vengono ritenute non pericolose dal punto di vista della durabilità. L. Coppola Cum Solidare Capitolati

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