294' CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
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1 Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 27/09/ ' CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Prima Commissione consiliare consiglio Regionale del l eneto N del 27/09/2016 Prot.: Titolario 2.13 CRV CRV spc-upa Al Signor PRESIDENTE del Consiglio regionale SEDE Oggetto: Proposta di deliberazione amministrativa n. 33: "Revoca del consigliere non dimissionario di Veneto Sviluppo S.p.A." Si trasmette, in allegato alla presente, la proposta di deliberazione amministrativa licenziata dalla Commissione, a maggioranza, in sede referente, nella seduta del 27 settembre Distinti saluti. Allegati: - bozza di provvedimento - scheda di certificazione Politiche istituzionalt, politiche dell'unione Europea e relazioni Mternazionali, politiche di bilancio e di programmazione San Marco 2322 Palazzo Ferro Fini Venezia tel fax com.coml.segreteria@ cons iglioveneto. it
2 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA PRIMA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE (Politiche Istituzionali, politiche dell'unione Europea e relazioni internazionali, politiche di bilancio e di programmazione) Proposta di deliberazione amministrativa n. 33 "REVOCA DEL CONSIGLIERE NON DIMISSIONARIO DI VENETO SVILUPPO S.P.A." Testo licenziato dalla Commissione ai sensi dell'art. 49 del Regolamento del Consiglio regionale del Veneto Licenziata il nella seduta n. 55 con la seguente votazione: Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto Voti rappresentati n Maggioranza richiesta n. 23 Relatore in Aula: il consigliere Marino FINOZZI
3 Proposta di deliberazione amministrativa n. 33 "Revoca del consigliere non dimissionario di Veneto Sviluppo S.p.A" Relazione Relatore: il consiciliere Marino FINOZZI Signor Presidente, colleghi consiglieri, come noto la Regione del Veneto già con propria legge 3 maggio 1975, n. 47 ha costituito la società per azioni Veneto Sviluppo, strumento di attuazione della programmazione regionale per la promozione dello sviluppo economico e sociale del Veneto, riservandosi la maggioranza assoluta del capitale. Veneto Sviluppo spa, nella sua pluridecennale attività ha, tra l altro, ottenuto l iscrizione, funzionale all espletamento delle attribuzioni cui è stata istituzionalmente chiamata, agli appositi elenchi previsti dal Testo unico Bancario (TUB) per i soggetti operanti nel settore finanziario. L approvazione del nuovo Statuto, deliberato dal Consiglio regionale del Veneto, ha visto confermare la sua mission strategica di società finanziaria regionale, operante con lo scopo prevalente di concorrere, nel rispetto degli ambiti delineati dagli articoli 117 e 118 della Costituzione, nonché della normativa regionale in materia vigente, alla attuazione dei programmi regionali di sviluppo economico e sociale del territorio, nelle diverse forme declinate dalla legge e dallo Statuto medesimo. A seguito delle modifiche al Titolo V del Testo Unico Bancario (TUB), tuttavia, la Banca d Italia con circolare n. 288 del 3/4/2015 ha emanato le nuove "Disposizioni di vigilanza per gli Intermediari finanziari", dando così seguito al Decreto M.E.F. n. 53 del 2/4/2015. Tale circolare prevedeva che i soggetti qualificati come intermediari finanziari, già iscritti al c.d. Elenco Speciale, che intendessero mantenere tale qualifica, dovessero presentare - perentoriamente entro il 11/10/ istanza di autorizzazione ai fini dell iscrizione all Albo Unico ex art. 106 TUB, pena l impossibilità, nel caso specifico di Veneto Sviluppo s.p.a., di continuare le attività di credito con patrimonio proprio accanto all attività caratteristica connessa alla gestione dei fondi regionali. Tra la documentazione necessaria per la presentazione della domanda di autorizzazione all iscrizione è annoverato anche lo Statuto sociale dell intermediario finanziario. Proprio a tal fine, l assemblea di Veneto Sviluppo S.p.A. del 28/9/2015 ha approvato un nuovo testo, deliberato precedentemente dal Consiglio regionale con proprio atto n. 52 del 15/9/2015, conforme alle nuove prescrizioni legislative e della Banca d Italia. In particolare, per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione (CdA), il nuovo statuto riduce il numero massimo di consiglieri da tredici a nove. Come risulta dal verbale dell assemblea del 28/9/2015, l efficacia della delibera di approvazione dello statuto "è subordinata al rilascio da parte di Banca d Italia dell autorizzazione disciplinata dalla Circolare n. 288/2015" e pertanto il nuovo testo statutario entrerà in vigore solo in seguito a detta autorizzazione. Nel frattempo, sulla base del vecchio e vigente statuto, il 20 gennaio 2016 è stato nominato un CdA composto da tredici componenti, secondo le designazioni effettuate dai soci privati e le nomine effettuate dal Consiglio regionale con deliberazione n. 14 del 19/1/2016. Tuttavia, come riferito dalla Giunta regionale, la Società ha trasmesso una breve relazione illustrativa, dalla quale si evince che la Banca d Italia ha sospeso i termini riferiti
4 all istanza di iscrizione all Albo Unico ex art. 106 TUB presentata in data 9/10/2015, rappresentando la necessità - per ottenere l autorizzazione - di allineare la composizione del CdA allo statuto approvato dall assemblea straordinaria del 28/9/2015, che entrerà poi in vigore per effetto dell autorizzazione stessa. Considerata l esigenza di evitare la paralisi dell attività societaria, la Giunta regionale con DGR n del 23/8/2016, faceva presente la necessità che il CdA presentasse le sue immediate dimissioni, in modo da procedere ad un rinnovo dell organo entro i limiti previsti dal nuovo statuto e di consentire l iscrizione di Veneto Sviluppo all Albo Unico ex art. 106 TUB, dando mandato al rappresentante regionale nell assemblea societaria convocata il 5/9/2016 di votare in favore di una composizione di sette del nuovo organo. Con il medesimo provvedimento si precisava che in caso di dimissioni si sarebbe avviata la procedura di cui alla L.R. 27/1997, con la pubblicazione dell avviso. La Giunta ha riferito altresì che, nel corso dell assemblea societaria del 5/9/2016, il socio Regione ha appreso che si sono dimessi tutti i consiglieri nominati dai soci privati e tutti i consiglieri di nomina regionale tranne uno, discostatosi dall invito. In merito, non si può non osservare come, diversamente dal nuovo statuto, che prevede espressamente che le dimissioni della maggioranza dei consiglieri di amministrazione, tra i quali sia ricompresa la maggioranza dei consiglieri di nomina regionale, comportano la decadenza dell intero organo, lo statuto vigente non regola la fattispecie rinviando semplicemente alla legge. Per tale ragione il componente non dimissionario, considerato in particolare quanto stabilito dagli artt. 2385, 2386 e 2449 del codice civile, non può considerarsi decaduto ed è tutt ora in carica. Ne è conseguita, come da proposta della Giunta regionale di cui al provvedimento n. 94/CR del 21/9/2016, la richiesta al Consiglio regionale di revocare il suddetto componente, al fine di permettere il successivo rinnovo dell intero CdA. Come emerso nel corso della seduta della Prima commissione che ha esaminato provvedimento di revoca, si ritiene ricorrano nel caso di specie gli estremi di una giusta causa oggettiva; non si tratta infatti di un autonoma scelta della società di dotarsi, a fini gestionali, di un nuovo assetto organizzativo da cui derivi la trasformazione dell organo di amministrazione da collegiale in monocratico, ovvero la riduzione del numero dei consiglieri, bensì di un provvedimento discendente da quanto prescritto da un autorità di vigilanza al fine di dare ulteriore corso alla istanza di autorizzazione necessaria all iscrizione all Albo unico degli intermediari finanziari di cui all articolo 106 TUB, imprescindibile per conservare l autorizzazione all esercizio dell attività propria di Veneto Sviluppo S.p.A. Inoltre, l ingente riduzione già determinatasi del numero dei consiglieri comporta necessariamente la rideterminazione della composizione, dei ruoli e degli equilibri tra tutti i soggetti incaricati dalla Regione all interno del CdA, tenuto conto peraltro dell obbligo del rispetto delle quote a garanzia della presenza del genere meno rappresentato, di cui al DPR n. 251 del 30/11/2012; comporta altresì la necessità di assicurare il mantenimento del corretto equilibrio tra la rappresentatività di maggioranza e la minoranza in Consiglio Regionale, al fine di evitare che si possa determinare una maggioranza nel CdA non rappresentante né rispondente agli equilibri politici attuali e quindi ai programmi strategici della Regione Veneto. Sul punto è infatti opportuno ricordare che la L.R. n. 47/1975 prevede, all articolo 7, che la Regione provveda a nominare propri rappresentanti, in proporzione alla partecipazione azionaria, nel CdA e nel Collegio sindacale, e che, per la nomina dei componenti di spettanza regionale, sia assicurata la rappresentanza della minoranza presente in Consiglio regionale. A tale scopo, è previsto che ciascun Consigliere regionale non possa votare più di due terzi dei nomi proposti.
5 Si ritiene conseguentemente necessario procedere attraverso l approvazione del presente prowedimento alla revoca dell amministratore non dimissionario di Veneto Sviluppo S.p.A, atteso che i componenti regionali, nominati ai sensi dell ad c.c., possono essere revocati soltanto dall Ente che li ha nominati: tale prerogativa risulta, pertanto, in capo al Consiglio regionale, considerato che le leggi regionali n. 27/1997 e n. 47/1975 assegnano al medesimo il potere di nomina. Sarà poi possibile procedere, con successivo e distinto prowedimento, al rinnovo dell intero CdA della Società. La proposta di deliberazione amministrativa n. 33 è stata adottata dalla Giunta il 21 settembre 2016 e trasmessa al Consiglio il giorno stesso. ll 22 settembre è stata assegnata alla Prima Commissione consiliare, che l ha licenziata a maggioranza nella seduta del 27 settembre 2016 con il voto favorevole dei rappresentanti dei gruppi consiliari consiliari Liga Veneta-Lega Nord, Zaia Presidente, Fratelli d Italia-AN-Movimento per la cultura rurale, Forza Italia e il voto di astensione dei rappresentanti dei gruppi consiliari Partito Democratico, Alessandra Moretti Presidente; non hanno partecipato al voto i rappresentanti dei gruppi consiliari Lista Tosi per il Veneto, Il Veneto del fare-flavio Tosi, Area Popolare Veneto, Movimento Cinque Stelle.
6 BOZZA PROINEDIMENTO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO X LEGISLATURA OGGETTO: Proposta di deliberazione amministrativa n. 33 "Revoca del consigliere non dimissionario di Veneto Sviluppo S.p.A.". IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO VISTA la legge regionale 3 maggio 1975, n. 47 "Costituzione della Veneto Sviluppo S.p.A.", in particolare l articolo 7, laddove prevede, ai commi 2 e 3, che La Regione nomini propri rappresentanti, in proporzione alla partecipazione azionaria, nel Consiglio di amministrazione e che per tale nomina vada assicurata la rappresentanza della minoranza e a tale scopo ciascun consigliere non può votare più di due terzi dei nomi proposti; VISTA la Circolare della Banca d Italia 3 aprile 2015, n. 288 recante "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari", che ha dato seguito al Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze 2 aprile 2015, n. 53; CONSIDERATO che con delibera assembleare del è stato approvato il nuovo statuto di Veneto Sviluppo, la cui efficacia è tuttavia subordinata al rilascio da parte della Banca d Italia dell autorizzazione disciplinata dalla richiamata Circolare n. 288/2015; VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 1329/2016, mediante la quale si è rappresentata all Assemblea ordinaria dei soci del 5 settembre 2016 la necessità di immediate dimissioni del Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo, al fine di procedere al rinnovo entro i limiti previsti dal nuovo statuto predeterminando in sette il numero dei componenti del nuovo Organo nonché di consentire l iscrizione della stessa all Albo unico di cui all articolo 106 del testo unico bancario; CONSIDERATO che nel corso della suddetta Assemblea si sono riscontrate le dimissioni di tutti i consiglieri del CdA nominati dai soci privati, nonché di quelli di nomina regionale, ad eccezione di uno; VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 94/CR del 21 settembre 2016, che richiede al Consiglio regionale di revocare il consigliere non dimissionario, per consentire un completo rinnovo del CdA nel rispetto della I.r. 27/1997 e della I.r. 47/1975; CONSIDERATO che, nelle premesse della sopra citata deliberazione 94/CR viene riportato che "...si evince che la Banca d Italia ha sospeso i termini riferiti all istanza di iscrizione all Albo Unico ex art. 106 TUB presentata in data 9 ottobre L Authority bancaria, infatti, ha rappresentato alla Società la necessità, per ottenere l autorizzazione, di allineare la composizione dell organo amministrativo allo statuto approvato dall assemblea straordinaria del 28/9/ "
7 VISTO lo Statuto della Regione del Veneto, in particolare gli articoli 54 - che assegna alla Giunta regionale la definizione e realizzazione degli obiettivi di governo ed amministrazione, tra cui rientra la gestione delle partecipazioni societarie - e l articolo 33, comma 3, lettera d in base al quale Consiglio regionale "nomina i rappresentanti della Regione, in particolare nei casi in cui è necessaria una rappresentanza sia della maggioranza che della minoranza"; VISTI gli articoli 2383 e 2449 del codice civile; VISTO il parere favorevole espresso a maggioranza dalla Prima Commissione consiliare nella seduta del 27 settembre 2016 con il voto favorevole dei rappresentanti dei gruppi consiliari consiliari Liga Veneta-Lega Nord, Zaia Presidente, Fratelli d Italia-AN-Movimento per la cultura rurale, Forza Italia e il voto di astensione dei rappresentanti dei gruppi consiliari Partito Democratico, Alessandra Moretti Presidente; non hanno partecipato al voto i rappresentanti dei gruppi consiliari Lista Tosi per il Veneto, li Veneto del fare-flavio Tosi, Area Popolare Veneto, Movimento Cinque Stelle. DELIBERA di revocare il consigliere non dimissionario del Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo S.p.A., per consentire un completo rinnovo dell organo al fine di riallinearlo, nella composizione, a quanto richiesto dalla Banca d Italia per il rilascio dell autorizzazione richiesta.
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