X LEGISLATURA ATTI: 8751 SEDUTA DEL 31 MARZO 2015 DELIBERAZIONE N. X/672

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1 X LEGISLATURA ATTI: 8751 SEDUTA DEL 31 MARZO 2015 DELIBERAZIONE N. X/672 Presidenza del Presidente CATTANEO Segretari: consigliere CASALINO Consiglieri in carica: ALFIERI Alessandro COLUCCI Alessandro MARTINAZZOLI Donatella ALLONI Agostino CORBETTA Gianmarco MELAZZINI Mario Giovanni ALTITONANTE Fabio D'AVOLIO Massimo MICHELI Paolo AMBROSOLI Umberto DE CORATO Riccardo NANNI Iolanda ANELLI Roberto DEL GOBBO Luca PAROLINI Mauro BALDINI Maria Teresa DOTTI Francesco PAROLO Ugo BARBONI Mario FANETTI Fabio PEDRAZZINI Claudio BARONI Anna Lisa FATUZZO Elisabetta PIAZZA Mauro BARZAGHI Laura FERMI Alessandro PIZZUL Fabio BIANCHI Dario FERRAZZI Luca RIZZI Fabio BORGHETTI Carlo FIASCONARO Andrea ROLFI Fabio BRAMBILLA Enrico FORMENTI Antonello ROMEO Massimiliano BRIANZA Francesca FORONI Pietro ROSATI Onorio BRUNI Roberto FOSSATI Lino SAGGESE Antonio BUFFAGNI Stefano GAFFURI Luca SALA Alessandro BUSI Michele GALLERA Giulio SALA Fabrizio CAPELLI Angelo GALLI Stefano Bruno SANTISI in SAITA Silvana CARCANO Silvana GIRELLI Gian Antonio SCANDELLA Jacopo CARRA Marco LENA Federico SORTE Alessandro CARUGO Stefano MACCABIANI Giampietro STRANIERO Raffaele CASALINO Eugenio MACCHI Paola TIZZONI Marco CASTELLANO Lucia MAGONI Lara TOIA Carolina CATTANEO Raffaele MALVEZZI Salvatore Carlo TOMASI Corrado CAVALLI Alberto MANTOVANI Mario VALMAGGI Sara CECCHETTI Fabrizio MARONI Maria Daniela VILLANI Giuseppe CIOCCA Angelo MARONI Roberto VIOLI Dario COLLA Jari MARSICO Luca Consiglieri in congedo: Consiglieri assenti: BALDINI, MARONI R., PAROLO, SALA F. e SORTE.. ALFIERI, ALLONI, ALTITONANTE, AMBROSOLI, BARBONI, BARZAGHI, BORGHETTI, BRAMBILLA, BRUNI, BUSI, CAPELLI, CARCANO, CARRA, CASTELLANO, CIOCCA, D AVOLIO, DE CORATO, DEL GOBBO, GAFFURI, GALLERA, GIRELLI, MARONI M.D., MICHELI, PAROLINI, PIZZUL, RIZZI, ROSATI, SCANDELLA, STRANIERO, TOMASI, VALMAGGI e VILLANI. Risultano pertanto presenti n. 43 Consiglieri Non partecipano alla votazione: CATTANEO, CASALINO e VIOLI. Assiste il Segretario dell Assemblea Consiliare: MARIO QUAGLINI OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO CONCERNENTE IL TTIP TRANS-ATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP, IL TRATTATO TRANSATLANTICO SUL COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI TRA USA E UE. INIZIATIVA: CONSIGLIERI GALLI e ROMEO. CODICE ATTO: ODG/548

2 IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 548 presentato in data 31 marzo 2015, collegato alla Risoluzione n. 33 concernente il programma di lavoro della Commissione europea - anno e le politiche dell'unione europea di maggiore interesse per il tessuto socio-economico lombardo a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 43 Consiglieri votanti n. 40 Non partecipano alla votazione n. 3 Voti favorevoli n. 40 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 548 concernente il TTIP - Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership, il Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti tra USA e UE, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che dal giugno del 2013 è ufficialmente in corso di negoziazione, tra l Unione europea e gli Stati Uniti, il più imponente accordo commerciale della storia occidentale, denominato Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership (di seguito TTIP); né i parlamentari europei né i Parlamenti nazionali hanno avuto accesso o mandato per il negoziato che dovrebbe concludersi nel corso del 2015 e sarà poi votato dal Parlamento europeo; sebbene i negoziati siano stati condotti nella più totale segretezza, lo scorso 9 ottobre l UE ha diffuso un documento con le sue direttive destinate ai negoziatori e nel corso dell ultimo anno sono state pubblicate alcune bozze del TTIP che contengono attendibili informazioni su molti particolari dell accordo che coinvolgerà tutti gli Stati americani e i 28 Stati dell Unione europea, per un totale di circa 820 milioni di cittadini; osservato che il TTIP in particolare prevede: - la creazione di una zona di libero scambio che interessa circa il 50 per cento del PIL mondiale e il 40 per cento degli scambi internazionali; - l abbattimento dei dazi doganali, che penalizzerebbe particolarmente i produttori europei, visto che i dazi che gravano sulle merci europee sono in media del 3,5 per cento mentre quelli sulle merci americane sono del 5,2 per cento; - la soppressione delle barriere non tariffarie, considerate ostacoli alla libertà di commercio, prenderà corpo attraverso la convergenza delle regolamentazioni in tutti i settori e dovrà avvenire al più alto livello di liberalizzazione esistente (sarà cioè l Europa a dover ridurre le proprie protezioni o a dovervi rinunciare del tutto in alcuni casi); 2

3 nelle direttive per il negoziato, adottate il 17 giugno 2013 dal Consiglio dell Unione europea, è scritto che i regolamenti europei, anche quelli relativi al mercato del lavoro, verranno rispettati purché, facendo ciò, non annullino o compromettano i vantaggi derivanti dall accordo ; con questo trattato le società multinazionali e le aziende quotate, attraverso le loro innumerevoli controllate europee, nel caso in cui ritenessero lesa la loro libertà commerciale dalle leggi e dalle norme europee potranno citare in giudizio, presso un tribunale arbitrale esterno agli organi giurisdizionali pubblici, gli Stati europei e le loro articolazioni territoriali; osservato, in particolare, che rispetto all uniformazione del diritto europeo al liberismo commerciale, il TTIP riguarda: - il modello europeo della filiera agroalimentare che a differenza di quello americano non prevede additivi tossici, pesticidi, animali nutriti con farine animali e cresciuti attraverso anabolizzanti, trattamenti delle carni ad esempio con acido lattico e clorina; - il quadro normativo per l ambiente, in una situazione in cui gli Stati Uniti non riconoscono i principali protocolli del diritto internazionale, come quello di Kyoto sulle emissioni e il riscaldamento dell'atmosfera, quello sul lavoro, quello sulla biodiversità e quelli dell UNESCO; - il settore del mercato farmaceutico e le regole per la distribuzione dei farmaci generici; - il patrimonio culturale, le garanzie di gestione della privacy e dell identità digitale, la neutralità della rete; - i beni comuni come l acqua e l energia, risorse condivise che sono patrimonio di tutti e sono indispensabili per la sopravvivenza; ritenuto che è necessario che gli organi legislativi e le assemblee rappresentative degli stati membri dell Unione europea debbano poter prendere visione delle norme contenute nel trattato per valutare le possibili ricadute sul sistema produttivo e commerciale interno; è esplicita e manifesta, nelle circostanze della negoziazione del TTIP, la rinuncia delle istituzioni europee a rappresentare i cittadini europei, il loro interesse generale e la loro volontà politica, in favore del riconoscimento di una piena soggettività politica alle imprese multinazionali; si sta configurando un sistema di norme tale per cui il Trattato Costituzionale Europeo, che prevale sul diritto degli Stati membri, rischia di essere subordinato agli interessi delle Corporations, anzichè contribuire a governarli; il contenuto del negoziato sul TTIP deve essere reso pubblico al più presto e le istituzioni democratiche di tutta Europa devono poter valutare l esito dei negoziati nelle proprie sedi istituzionali, nei modi e nei tempi propri della democrazia; le istituzioni europee rappresentative e democratiche non possono accettare una sostanziale e oggettiva revoca dei meccanismi partecipativi, necessari per fondare politiche pubbliche rispondenti agli interessi generali dei cittadini di oggi e di domani; il principale studio sui benefici dell accordo, benché citato dalle autorità a sostegno del TTIP, non può in alcun modo essere ritenuto credibile, in quanto è stato condotto dal Center for Economic Policy Research di Londra, finanziato dalle grandi banche internazionali; 3

4 con l entrata in vigore del TTIP si corre il rischio di introdurre sul nostro mercato farmaci meno affidabili, di aumentare la dipendenza dal petrolio, di incorrere in una notevole perdita di posti di lavoro per la scomparsa delle norme sulla preferenza nazionale in materia di forniture pubbliche, con l assoggettamento degli stati a un diritto fatto su misura per le multinazionali; un accordo che avvia un processo di liberalizzazione e deregolamentazione degli scambi internazionali non può non essere vincolato a una preliminare uniformazione delle regole imposte alle imprese operanti nei paesi contraenti, con particolare riguardo alle norme igienicosanitarie del settore agroalimentare; considerato che sta per iniziare EXPO 2015, che sarà un evento strategico soprattutto in tema di alimentazione, nonché sul terreno del commercio internazionale; la Lombardia è parte della Strategia macroregionale alpina EUSALP, un progetto che fonda la propria ragion d essere sulla presenza di un vasto distretto economico e produttivo essenzialmente artigianale e manifatturiero, dalle spiccate vocazioni commerciali, che si snoda nelle diverse regioni alpine appartenenti a sette Stati nel cuore dell Europa; l articolo 6 dello Statuto d autonomia della Lombardia dedicato ai Rapporti internazionali e comunitari prevede (c. 1) che la Regione sviluppi rapporti internazionali con Stati esteri e con altri soggetti di diritto internazionale pubblico e che (c. 2) la Regione concorra al processo di integrazione europea impegnandosi a favorire la piena realizzazione dei principi di autonomia, autogoverno e identità regionali, anche nell ambito dell Unione europea; all accordo TTIP si oppongono numerosi soggetti, enti, associazioni, comitati e organizzazioni europei e statunitensi, come per esempio l organizzazione internazionale Attac o la ben nota Slow Food; a differenza degli Stati Uniti, i paesi dell UE hanno adottato tutte le normative dell ILO, l Organizzazione dell ONU che si occupa di lavoro, e ciò mette in pericolo la salvaguardia dei diritti fondamentali dei lavoratori; l eliminazione delle barriere che frenano i flussi di merci renderà più facile la delocalizzazione delle imprese; l agricoltura europea, frammentata in una miriade di piccole aziende, necessita della protezione di dazi doganali che con l entrata in vigore del TTIP verrebbero di fatto azzerati; il trattato, favorendo le imprese multinazionali, comprometterebbe la possibilità per le altre imprese di restare concorrenziali sul mercato internazionale; innumerevoli sarebbero i rischi per i consumatori a causa della sostanziale differenza tra i principi che reggono le leggi europee rispetto a quelle degli USA: mentre in Europa vige il principio di precauzione e tutela preventiva del consumatore, attraverso l immissione dei prodotti sul mercato solo previa valutazione dei rischi, negli Stati Uniti per molti prodotti la valutazione viene fatta successivamente, e solo attraverso un eventuale e oneroso ricorso collettivo (class action); 4

5 oltre alla possibilità di messa in commercio di prodotti OGM, rischi concreti sono legati alle norme sull utilizzo di pesticidi, agli obblighi sull etichettatura e sulla tracciabilità del cibo, all uso del fracking per estrarre il gas e alla protezione dei brevetti farmaceutici, ambiti in cui la normativa europea offre generalmente tutele molto maggiori; essendo i negoziati orientati alla privatizzazione dei servizi pubblici, sarebbe messo in pericolo tutto il sistema di welfare dei paesi europei, insieme ai settori legati all acqua, all elettricità, all educazione e alla salute; le disposizioni a protezione della proprietà intellettuale e industriale potrebbero minacciare la libertà di espressione su internet o privare gli autori della libertà di scelta sulle modalità di diffusione delle loro opere; impegna il Presidente della Giunta regionale ad agire presso il Governo italiano affinché si affermi il principio che, nel nome della democrazia, della rappresentanza e della partecipazione, nei processi decisionali internazionali, e in particolare per l approvazione del trattato TTIP, siano coinvolti gli organi legislativi degli Stati membri e le Assemblee regionali; a inviare la presente deliberazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere, al Presidente della Commissione europea e al Presidente del Parlamento europeo.. IL PRESIDENTE (f.to Raffaele Cattaneo) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (f.to Eugenio Casalino) IL SEGRETARIO DELL ASSEMBLEA CONSILIARE (f.to Mario Quaglini) 5