Impianti Meccanici Via Motton, Bassano del Grappa (VI) INDICE

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2 36061 Bassano del Grappa (VI) INDICE 1 GENERALITA NORMATIVA DI RIFERIMENTO UNI - IMPIANTI RISCALDAMENTO UNI SISTEMI DI VENTILAZIONE UNI - IMPIANTI IDROSANITARI CRITERI E SCELTE DI PROGETTO PREMESSA TIPOLOGIA IMPIANTISTICA PARAMETRI DI PROGETTO CONDIZIONI ESTERNE DI RIFERIMENTO CONDIZIONI INTERNE DI RIFERIMENTO CRITERI DI DIMENSIONAMENTO CRITERI GENERALI DI PROGETTO PER LE RETI DIMENSIONAMENTO DELLE RETI DIMENSIONAMENTO DELLE TUBAZIONI DIMENSIONAMENTO POMPE DI CIRCOLAZIONE DIMENSIONAMENTO COLLETTORE PRIMARIO DIMENSIONAMENTO BOLLITORE SANITARIO SPOGLIATOI ESTRAZIONE DELL ARIA INDIVIDUAZIONE DELLE PORTATE DISEGNO DEL PERCORSO DELL IMPIANTO CALCOLO DEI CARICHI TERMICI IMPIANTO ANTINCENDIO Pag.1

3 36061 Bassano del Grappa (VI) 1 GENERALITA La presente relazione tecnica, fornita a corredo del progetto esecutivo, illustra i criteri e le modalità di calcolo adottati nella progettazione degli impianti meccanici al fine di consentirne una agevole lettura e verificabilità. I calcoli definitivi sono eseguiti con riferimento alle condizioni di esercizio, alla destinazione specifica e permettono di valutare le quantità di materiali necessarie alla esecuzione dell opera. 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Gli impianti, oggetto dell appalto, nel loro complesso e nei singoli elementi, sono stati progettati conformemente alla legislazione e alla normativa vigente al momento dell esecuzione dei lavori stessi e dovranno essere resi esecutivi nel rispetto di tali norme o eventuali successive modificazioni. In particolare si citano i seguenti riferimenti legislativi: D.Lgs 29/12/2006, n Attuazione della direttiva 16/12/2002, n. 91 relativa al rendimento energetico nell'edilizia; Decreto 27/07/ Norma concernente il regolamento d'attuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante: «norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia»; DM 28/04/ Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi; DM , n Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano; Ordinanza Presidente Consiglio dei Ministri 02/10/2003, n Modifiche ed integrazioni all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003, recante «Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica». D.Lgs 12/6/2003, n Attuazione della direttiva 1999/92/CE (direttiva ATEX) relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento dello tutelo della sicurezza della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive; D.M. 18/09/ Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. Pag.2

4 36061 Bassano del Grappa (VI) (GU n. 227 del ); DPR , n Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge n. 10 (modifiche al DPR 412/93); DPR 24/7/1996, n. 459 (Direttiva Macchine) - Regolamento per l'attuazione delle direttive 9/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relativi alle macchine; DM Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi; DPR , n Regolamento recante norme per la progettazione, l installazione, l esercizio o la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell art. 4, comma 4, della legge n. 10; D.Lgs 15/8/1991, n Attuazione delle direttive in materiali protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro; LEGGE 9/01/91, n Norme per l attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia; D. Lgs. 29 dicembre 2006 n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al decreto 19 agosto 2005 n. 192 recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia. D.Min. 22/01/2008, n Regolamento concernente l attuazione della legge n.248, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno dell edificio. DM 1/12/75 - Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi in pressione (in particolare raccolte R e H ); DPR 22/12/1970, n Regolamento per l'esecuzione della L. 13 luglio 1966, n. 615, recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli impianti termici; Legge , n Provvedimenti contro l inquinamento atmosferico. DPR 19/03/1956 n Norme generali per l igiene sul lavoro; DPR 7/01/1956 n Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni; Altre riferimenti legislativi cogenti in ambito regionale e statale. Pag.3

5 36061 Bassano del Grappa (VI) 2.1 UNI - IMPIANTI RISCALDAMENTO UNI 10200, Impianti di riscaldamento centralizzato. Ripartizione delle spese di riscaldamento. UNI 10202, Impianti di riscaldamento con corpi scaldanti a convezione naturale. Metodi d equilibratura. UNI 10344, - Riscaldamento degli edifici Calcolo del fabbisogno d energia. UNI 10345, - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici Trasmittanza termica dei componenti edilizi finestrati Metodo di calcolo. UNI 10348, - Riscaldamento degli edifici Rendimenti dei sistemi di riscaldamento Metodo di calcolo. UNI 10376, - Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici. UNI 10379, - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici Procedure per l individuazione dei limiti per lo svolgimento delle verifiche per il fabbisogno energetico convenzionalmente normalizzato. UNI 10389, Generatori di calore. Misurazione in opera del rendimento di combustione. UNI 10412, Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni di sicurezza. UNI 10435, Impianti di combustione, alimentati a gas con bruciatori ad aria soffiata di portata termica nominale maggiore di 35 kw. Controllo e manutenzione. UNI 10673, Impianti di riscaldamento ad acqua surriscaldata e vapore. Valvole di regolazione. Caratteristiche e metodi di prova. UNI 5364, Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la presentazione dell offerta e per il collaudo. UNI 8061, Impianti di riscaldamento a fluido diatermico a vaso aperto. Progettazione, costruzione ed esercizio. UNI 8061 FA , Foglio di aggiornamento n.1 alla UNI 8061 (dic.1980). Impianti di riscaldamento a fluido diatermico a vaso aperto. Progettazione, costruzione ed esercizio. UNI 8062, Gruppi di termoventilazione. Caratteristiche e metodo di prova. UNI 8156, Valvole di zona ad uso ripartizione spese di riscaldamento. Requisiti e metodi di prova. UNI 8199, Acustica Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione Linee guida contrattuali e modalità di misurazione. UNI 8465, Sistema di ripartizione delle spese di riscaldamento utilizzante valvola di zona e totalizzatore dei tempi d inserzione. UNI 8631, Totalizzatori dei tempi d inserzione. Caratteristiche e prove. Pag.4

6 36061 Bassano del Grappa (VI) UNI 8852, Impianti di climatizzazione invernale per gli edifici adibiti ad attività industriale ed artigianale. Regole per l ordinazione, l offerta ed il collaudo. UNI 8855, Riscaldamento a distanza. Modalità per l allacciamento d edifici a reti d acqua calda. UNI 9019, Ripartizione delle spese di riscaldamento basata sulla contabilizzazione di gradi-giorno in impianto a zona. Impiego e prova del totalizzatore di gradi-giorno. UNI , - Disegni tecnici - Rappresentazione delle installazioni, segni grafici per impianti di condizionamento dell aria, riscaldamento, ventilazione, idrosanitari, gas per uso domestico. UNI EN 1151, Pompe Pompe rotodinamiche Pompe di circolazione di potenza assorbita non maggiore di 200 W per impianti di riscaldamento e impianti d acqua calda sanitaria per uso domestico Requisiti, prove, marcatura. UNI EN , Regolazioni per impianti di riscaldamento Dispositivi di regolazione in funzione della temperatura esterna per gli impianti di riscaldamento ad acqua calda. UNI EN 442-3, Radiatori e convettori Valutazione della conformità. UNI EN 834, Ripartitori dei costi di riscaldamento per la determinazione del consumo dei radiatori. Apparecchiature ad alimentazione elettrica. UNI EN 835, Ripartitori dei costi di riscaldamento per la determinazione del consumo dei radiatori Apparecchiature basate sul principio d evaporazione, senza l ausilio d energia elettrica. 2.2 UNI SISTEMI DI VENTILAZIONE UNI 10339, Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d offerta, l offerta, l ordine e la fornitura. UNI 10346, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Scambi d energia termica tra terreno e edificio. Metodo di calcolo. UNI 10347, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Energia termica scambiata tra una tubazione e l ambiente circostante. Metodo di calcolo. UNI 10349, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. UNI , Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, progettazione, dimensionamento e posa in opera. UNI , Impianti aeraulici. Componenti di condotte. Classificazioni, dimensioni e caratteristiche costruttive. Pag.5

7 UNI 7831, Filtri d aria per particelle, a secco e ad umido. Classificazione e dati per l ordinazione. UNI 7832, Filtri d aria per particelle a media efficienza. Prova in laboratorio e classificazione. UNI 7833, Filtri d aria per particelle ad alta ed altissima efficienza. Prova in laboratorio e classificazione. UNI , Ventilconvettori. Condizioni di prova e caratteristiche. UNI , Ventilconvettori. Metodi di prova. UNI 7940/1 FA , Foglio di aggiornamento n. 1 alla UNI 7940 parte 1 (set. 1979). Ventilconvettori. Condizioni di prova e caratteristiche. UNI 8062, Gruppi di termoventilazione. Caratteristiche e metodo di prova. UNI 8199, Acustica Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione - Linee guida contrattuali e modalità di misurazione. UNI 8728, Apparecchi per la diffusione dell aria. Prova di funzionalità. UNI 9953, Recuperatori di calore aria-aria negli impianti di condizionamento dell aria. Definizioni, classificazioni, requisiti e prove. UNI EN 378-1, Impianti di refrigerazione e pompe di calore. Requisiti di sicurezza ed ambientali. Requisiti di base. UNI EN 779, Filtri d aria antipolvere per ventilazione generale. Requisiti, prove, marcatura. UNI EN 810, Deumidificatori con compressore elettrico Prove prestazionali, marcatura, requisiti di funzionamento e informazioni tecniche. UNI EN 814-1, Condizionatori e pompe di calore con compressore elettrico Raffreddamento - Termini, definizioni e designazione. UNI EN 814-2, Condizionatori e pompe di calore con compressore elettrico Raffreddamento Prove e requisiti per la marcatura. UNI EN 814-3, Condizionatori e pompe di calore con compressore elettrico Raffreddamento Requisiti. UNI EN ISO 11820, Acustica Misurazioni su silenziatori in sito. UNI ENV 12097, Ventilazione negli edifici Rete delle condotte Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte. UNI ENV 12102, Condizionatori, pompe di calore e deumidificatori con compressori azionati elettricamente Misurazione del rumore aereo Determinazione del livello di potenza. UNI ENV 328, Scambiatori di calore. Procedure di prova per stabilire le prestazioni delle batterie di raffreddamento dell aria d impianti per la refrigerazione. Pag.6

8 2.3 UNI - IMPIANTI IDROSANITARI UNI Edilizia - Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda - Criteri di progettazione, collaudo e gestione. UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Requisiti generali e prestazioni. UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici - Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici - Sistemi per l evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici - Installazione e prove, istruzioni per l esercizio, la manutenzione e l uso. 3 CRITERI E SCELTE DI PROGETTO 3.1 PREMESSA Il presente capitolo descrive i criteri e le regole di calcolo adottati nella progettazione esecutiva degli impianti tecnologici. Le soluzioni tipiche rappresentate descrivono le scelte e le linee guida da adottare nelle successive fasi progettuali. I criteri di progettazione adottati per gli impianti di climatizzazione sono conformi alle normative attualmente in vigore. 3.2 TIPOLOGIA IMPIANTISTICA E previsto un impianto di riscaldamento a pannelli radianti annegati nel pavimento. Il controllo della temperatura sarà assicurato, per ciascuno degli ambienti interessati da una sonda di temperatura. 4 PARAMETRI DI PROGETTO 4.1 CONDIZIONI ESTERNE DI RIFERIMENTO Temperatura esterna invernale: -5 C Pag.7

9 4.2 CONDIZIONI INTERNE DI RIFERIMENTO Temperatura interna invernale: 20±1 C 5 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Il presente capitolo descrive i criteri e le modalità di calcolo adottati nella progettazione degli impianti di distribuzione dei fluidi termovettori dalla sottocentrale ai collettori di distribuzione dei circuiti a pavimento. 5.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTO PER LE RETI Le reti dei fluidi termovettori, distribuiti a partire dalla sottocentrale termica sono riportate nella seguente tabella, con le relative temperature di mandata/ritorno. Circuito acqua calda Temperatura mandata C Temperatura ritorno C Salto termico C Pannelli radianti inv Acqua calda Sanitaria DIMENSIONAMENTO DELLE RETI Il dimensionamento di tutti gli impianti inizia con il fissare per ogni terminale la potenza che esso dovrà fornire nel locale che lo contiene con riferimento alla relazione di calcolo delle dispersioni termiche degli edifici redatta ai sensi della Legge n 10 del 09/01/ DIMENSIONAMENTO DELLE TUBAZIONI Sulla base della differenza di temperatura fissata dell acqua calda tra l ingresso e l uscita dei singoli collettori, con lo seguente relazione si ottengono le varie portate d acqua: Portata = potenza / (calore specifico x salto termico) I diversi salti termici sono definiti nella tabella sopra riportata Dalle portata d acqua attraverso i collettori di distribuzione si risale facilmente alle portate nei vari tronchi del circuito. Pag.8

10 Per le tubazioni si è scelto il metodo di dimensionamento a perdita di carico distribuito unitaria costante. Il valore assunto di riferimento per la perdita di carico unitaria è di 18 mmh2o/m (180 Pa/m), valore scelto in base a criteri di minimo costo totale dell impianto. In base a questo valore e a quello della portata di ciascun tronco si dimensionano le tubazioni da apposite tabelle mettendo in relazione fra di loro, portata, perdita di carico distribuita temperatura fluido e velocità dell acqua. Per quanto riguarda la velocità dell acqua nei tubi si è cercato di limitare il valore, in modo do limitare i problemi di rumore prodotti dalla circolazione del fluido e di permettere comunque il trascinamento dell aria eventualmente contenuta nel circuito. I valori assunti per la velocità massima nei vari tratti possono essere così riassunti: Tratto Velocità minima Velocità massima m/s m/s (Reti principali) Reti secondarie In prossimità delle utenze (terminali) Velocità massimo tubazioni passanti in ambienti occupati = 1,0 m/s DIMENSIONAMENTO POMPE DI CIRCOLAZIONE La somma delle perdite di carico distribuite e delle perdite di carico concentrate di ogni tronco fornisce la perdita di carico totale che rappresenta il valore della prevalenze della pompa da installare. La scelta della pompa si completa calcolando la portata totale, come somma di tutte le portate dei corpi alimentati nell impianto. Per il bilanciamento dei vari circuiti ci sarà possibile farlo agendo sui collettori dell impianto radiante. DISTINTA CIRCUITI A: Circuito Bollitore diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Diretto da Pompa di Calore come priorità sanitario Per il calcolo vedasi capitolo relativo al dimensionamento bollitore acqua calda sanitaria B: Circuito Bollitore diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Da Collettore secondario Per il calcolo vedasi capitolo relativo al dimensionamento bollitore acqua calda sanitaria Pag.9

11 C: Circuito Impianto a pavimento zona Spogliatoi Palestra diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Portata circuiti Collettore 1 14 circuiti lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 2,16 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 2 14 circuiti lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,45 m.c.a. ) Portata totale linea: lt/h Perdita di carico specifica della linea: 7 mm.c.a./mt Lunghezza linea Mandata + Ritorno: 70 mt Perdita di carico linea: 0,49 m.c.a. Punto di lavoro della pompa: 2,5 mc/h 5 m.c.a. prev. max 7 m.c.a. D: Circuito Impianto a pavimento Area di Gioco Palestra diametro 2 ( 63x4,5 ) Portata circuiti n 4 Collettori 35 circuiti lt/h Prevalenza circuiti n 4 Collettori 220 mbar ( 2,20 m.c.a. ) Perdita di carico specifica della linea: 6 mm.c.a./mt Lunghezza linea Mandata + Ritorno: 70 mt Perdita di carico linea: 0,42 m.c.a. Punto di lavoro della pompa: 5 mc/h 2,8 m.c.a. prev. max 4 m.c.a. E: Circuito Impianto a pavimento Collettori dal n 3 al n 7 diametro 2 ( 63x4,5 ) Portata circuiti Collettore 3 10 circuiti 881 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,02 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 4 11 circuiti lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,61 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 5 10 circuiti 739 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 6 9 circuiti 720 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 7 10 circuiti 879 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata totale linea: lt/h Perdita di carico specifica della linea principale e dei relativi stacchi: 6 mm.c.a./mt Lunghezza linea Mandata + Ritorno linea principale e relativi stacchi: 60 mt Perdita di carico linea: 0,36 m.c.a. Punto di lavoro della pompa: 4,5 mc/h 6 m.c.a. prev. max 8 m.c.a. Pag.10

12 F: Circuito Impianto a pavimento Collettori dal n 8 al n 13 diametro 2 ( 63x4,5 ) Portata circuiti Collettore 8 5 circuiti 438 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 9 11 circuiti lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 2,20 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 10 5 circuiti 416 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore circuiti 890 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 12 7 circuiti 762 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 2,10 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore circuiti 929 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata totale linea: lt/h Perdita di carico specifica della linea principale e dei relativi stacchi: 6 mm.c.a./mt Lunghezza linea Mandata + Ritorno linea principale e relativi stacchi: 160 mt Perdita di carico linea: 0,96 m.c.a. Punto di lavoro della pompa: 4,5 mc/h 9,3 m.c.a. prev. max 12 m.c.a. G: Circuito Impianto a pavimento Collettori dal n 14 al n 18 diametro 2 ( 63x4,5 ) Portata circuiti Collettore circuiti 858 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore circuiti 842 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore circuiti 862 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,00 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 17 8 circuiti 740 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 1,28 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore 18 7 circuiti 805 lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 2,20 m.c.a. ) Portata totale linea: lt/h Perdita di carico specifica della linea principale e dei relativi stacchi: 6 mm.c.a./mt Lunghezza linea Mandata + Ritorno linea principale e relativi stacchi: 240 mt Perdita di carico linea: 1,44 m.c.a. Punto di lavoro della pompa: 4,5 mc/h 8 m.c.a. prev. max 12 m.c.a. H: Circuito Impianto a pavimento Mensa diametro 2 ( 63x4,5 ) Portata circuiti Collettore circuiti lt/h Pag.11

13 Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 2,50 m.c.a. ) Portata Circuiti Collettore circuiti lt/h Prevalenza circuiti Collettore mbar ( 2,40 m.c.a. ) Portata totale linea: lt/h Perdita di carico specifica della linea principale e dei relativi stacchi: 4 mm.c.a./mt Lunghezza linea Mandata + Ritorno linea principale e relativi stacchi: 300 mt Perdita di carico linea: 1,2 m.c.a. Punto di lavoro della pompa: 3,0 mc/h 6 m.c.a. prev. max 10 m.c.a DIMENSIONAMENTO COLLETTORE PRIMARIO Il dimensionamento parte dall analisi delle sezioni dei diametri in uscita: A: Circuito Bollitore diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Diretto da Pompa di Calore come priorità sanitario B: Circuito Bollitore diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Da Collettore secondario C: Circuito Impianto a pavimento zona Spogliatoi Palestra diametro 1 1/2 ( 50x4 ) D: Circuito Impianto a pavimento Area di Gioco Palestra diametro 2 ( 63x4,5 ) E: Circuito Impianto a pavimento Collettori dal n 3 al n 7 diametro 2 ( 63x4,5 ) F: Circuito Impianto a pavimento Collettori dal n 8 al n 13 diametro 2 ( 63x4,5 ) G: Circuito Impianto a pavimento Collettori dal n 14 al n 18 diametro 2 ( 63x4,5 ) H: Circuito Impianto a pavimento Mensa diametro 2 ( 63x4,5 ) I: Circuito Impianto a pavimento futuro ampliamento diametro 2 ( 63x4,5 ) Si esegue la sommatoria delle sezioni interne relative ai vari diametri, aumentate di un 50% - N 6 Mandata e Ritorno diametro 2 Sezione 22,8 cmq; - N 3 Mandata e Ritorno diametro 1 1/2 Sezione 14,2 cmq; Totale: [( 22,8 x 6 ) + ( 14,2 x 3 )] x 1,5 = 269,1 cmq Il diametro del collettore primaria ( manda e ritorno ) viene determinato mediante la formula: D = ( Sezione totale / 0,785 ) = ( 269,1 / 0,785 ) = 18,5 cm 185 mm Si sceglie il diametro esterno subito superiore al valore calcolato, quindi un 8 De 216 mm Il diametro precedente 6 ha un De di 165 mm, quindi non puo essere considerato DIMENSIONAMENTO BOLLITORE SANITARIO SPOGLIATOI Con riferimento al manuale di calcolo della ditta CALEFFI, il dimensionamento viene effettuato considerando i seguenti parametri: Destinazione d uso: Palestre e Centri Sportivi Consumi nelle ore di punta: 150 lt per ogni doccia + 60 lt per ogni rubinetto Pag.12

14 Temperatura Utilizzo: Tu=40 C Temperatura acquedotto: Taf=10 C Temperatura di mandata al serpentino: Tm=65 C Temperatura di ritorno dal serpentino: Tr=55 C Temepratura accumulo: Ta=60 C Periodi di punta: t*pu=0,3 ore ( 20 minuti ) Periodo di pre-riscaldo: t*pr=1,5 ore Calore totale: Qt = ( Fabbisogno totale in lt ) x ( Tu Taf ) = ( 150 x x 9 ) x ( ) = kcal Calore orario: Qh = ( Calore totale Qt ) / ( t*pu + t*pr ) = ( kcal ) / ( 0,3 + 1,5 ) = kcal/h Calore da accumulare: Qa = ( Calore orario Qh ) x t*pr = x 1,5 = kcal Volume accumulo: V = ( Calore da accumulare Qa ) / ( Ta - Taf ) = / ( ) = lt Con i parametri di calcolo di cui sopra, si verifica che il bollitore scelto da 1500 lt puo soddisfare contemporaneamente il fabbisogno richiesto per i 20 minuti del periodo di punta con acqua in erogazione continua alla temperatura di 40 C DIMENSIONAMENTO POMPE SERPENTINO BOLLITORE Data la capacità del bollitore ( lt ) il fabbisogno termico dello scambiatore viene calcolato: lt/h x ( ) = kcal/h Δt serpentino 10 C = lt/h = 7,5 mc/h circa. Bollitore corredato di due serpentini. A: Circuito Bollitore diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Diretto da Pompa di Calore come priorità sanitario, pompa a corredo del sistema B: Circuito Bollitore diametro 1 1/2 ( 50x4 ) Da Collettore secondario Punto di lavoro della pompa: 8,0 mc/h 5,5 m.c.a. prev. max 6 m.c.a. Pag.13

15 6 ESTRAZIONE DELL ARIA INDIVIDUAZIONE DELLE PORTATE DI ESTRAZIONE In base alla destinazione d uso dei locali e in riferimento alla norma UNI10339 sono stati dimensionati i vari ventilatori di estrazioni con riferimento ai seguenti valori: DISEGNO DEL PERCORSO DELL IMPIANTO Ambiente Portata min. [Vol/h] Spogliatoi 5 Servizi igienici 5 Docce 8 Il percorso dei canali di estrazione è stato tracciato tenendo sempre presente gli spazi tecnici a disposizione e compatibilmente alle seguenti esigenze: - semplificazione del tracciato, riducendo il più possibile la lunghezza ed il numero di pezzi speciali; - facilità di accesso, per necessità di manutenzione, alla rete dei canali ed ai suoi componenti. 7 CALCOLO DEI CARICHI TERMICI Il calcolo dei carichi termici è stato ottenuto in base alla normativa vigente con dei programmi di calcolo certificati; tale calcolo ha permesso di ottenere, per ogni ambiente, il carico termico massimo in regime di funzionamento invernale. Non sono previsti impianti per il condizionamento/raffrescamento estivi e pertanto non sono stati presi in considerazione i carichi termici estivi indicativi e necessari per il loro dimensionamento. Si rimanda alla relazione di calcolo delle dispersioni termiche degli edifici redatta ai sensi della Legge n 10 del 09/01/ IMPIANTO ANTINCENDIO Con riferimento al DM. 26/08/1992 NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER L EDILIZIA SCOLASTICA, al punto 9.1 viene specificato il criterio di dimensionamento dell impianto: - portata minima dell anello di 360 lt/min ( non sono presenti colonne montanti in quanto trattasi di edificio monopiano ). Pag.14

16 - alimentazione idrica assicurerà l erogazione a n 3 idranti posti in posizione idraulicamente sfavorita di 120 lt/min con pressione residua al bocchello di 2 bar ( 120 x 3 = 360 lt/min 21,6 mc/ h ) per un tempo non inferiore a 60 minuti. - rete di tubazioni è indipendente da quella dei servizi sanitari. - tubazioni saranno protette dal gelo. L impianto sarà tenuto costantemente sotto pressione. Qualora l acquedotto non garantisca le condizioni richieste, sarà prevista una riserva idrica antincendio da circa 25 mc alimentata da acquedotto pubblico. Sarà inoltre installato un gruppo di pressurizzazione antincendio a norma UNI12845 installato secondo le modalità di cui alla norma UNI11292 costituito da n 1 pompa jolly di mantenimento e n 1 pompa principale da 21,6 mc/h e circa 55 m.c.a. di prevalenza entrambe con avviamento automatico e alimentazione da propria linea preferenziale. Anello antincendio dimensionato ai sensi della norma UNI Estintori: Uno ogni 200 mq. Smaniotto ing. Tiberio Pag.15

13/05/2013 UNI ritirate [1 / 5]

13/05/2013 UNI ritirate [1 / 5] 13/05/2013 UNI ritirate [1 / 5] zzz 001 UNI 8199:1981 UNI 8199:1998 Misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione. Acustica

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