LARINGOTRACHEITE INFETTIVA: PATOGENESI, CLINICA E GESTIONE DEL FOCOLAIO

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1 SEMINARIO: MALATTIE RESPIRATORIE DEL POLLAME LARINGOTRACHEITE INFETTIVA: PATOGENESI, CLINICA E GESTIONE DEL FOCOLAIO Luigi Gavazzi Torino 03 ottobre 2013

2 Strutturatassonomicadella famiglia Herpesviridae Subfamily Alphaherpesvirinae Genus Genus Simplexvirus Varicellovirus Genus Mardivirus ("Marek's disease-like viruses") Genus Iltovirus ("Infectious laryngotracheitis-like viruses") Subfamily Betaherpesvirinae Genus Cytomegalovirus Genus Muromegalovirus Genus Roseolovirus Subfamily Gammaherpesvirinae Genus Lymphocryptovirus Genus Rhadinovirus Genus Ictalurivirus ("Ictalurid herpes-like viruses")

3 ILTV NEGLI ALLEVAMENTI BROILER Patologia emergente in Italia Segnalazioni frequenti in: USA (Sellerset al. 2004; Aziz et al. 2009, Linares et al. 1994) Australia (Critcheley 2004; Wells 2004) Canada (Vanderkorput et al. 1993) Olanda (De Witt, comunicazione personale) Germania (Hafez, comunicazione personale) Sostenute da ceppi ILTV altamente correlati con vacc. CEO Vaccino Laringotracheite (VLT)

4 ILTV - PATOGENESI Ospite naturale: pollo Raramente fagiano, pavone Periodo di incubazione: 6-12 giorni Trasmissione orizzontale No trasmissione verticale Vie di penetrazione: Tratto respiratorio superiore e via oculare Eliminazione virale 2gg PI (infez. sperimentale) Eliminazione 4gg dopo comparsa segni clinici (infez. naturale)

5 Animali sensibili > 3 settimane Remissione dei sintomi tra 7 28 gg, normalmente gg

6 LATENZA Principale sito di latenza ganglio del trigemino Diffusione dalla trachea al trigemino 4-7 gg PI Riattivazione delle forme latenti 15 mesi dopo vaccinazione (Kaleta 1986) Capacità dei ceppi riattivati di provocare malattia Persistenza dell infezione latente per 16 mesi nel 50% dei soggetti infettati (bagust 1986)

7 TRASMISSIONE Diretta da capo a capo Introduzione di soggetti infetti o portatori sani Indiretta passiva: Attrezzature contaminate Pollina proveniente da allevameni infetti o vaccinati Personale Trasporto animali vivi

8 Incubazione I sintomi clinici generalmente compaiono entro 4-7 giorni dopo naturale esposizione Morbilità elevata: 50% - 80% Mortalità: 4% - 35% (mediamente 6-7%)

9 RESISTENZA AGLI AGENTI CHIMICI Il virus è sensibile ai comuni disinfettanti Trattamento della lettiera 24 ore a 38 C Compostaggio per 5 gg

10 FORME CLINICHE Dipendono dalla virulenza dei ceppi Dose infettante Età degli animali Presenza di fattori stressanti

11 FORMA IPERACUTA Elevata morbilità e mortalità>50% Gravi sintomi clinici e lesioni Rantoli, dispnea accentuata con respirazione a becco aperto e collo disteso Coaguli e pseudomembrane difteriche nel lume tracheale Espettorato con muco misto a sangue Calo della deposizione

12 FORMA SUBACUTA Mortalità 10-30% Membrane difteriche o essudato mucoso in trachea e laringe

13 Sintomatologia Malattia respiratoria acuta Abbattimento Riduzione consumo di acqua e mangime Scolo nasale Rantoli seguiti da tosse e respiro affannoso

14 cont Dispnea accentuata ed emissione di muco sanguinolento Occhi umidi Congiuntivite Tumefazione dei seni infraorbitali La stragrande maggioranza dei soggetti guarisce in 7-10 giorni

15 FORMA LIEVE Mortalità bassa <5% (1-2%) Congiuntivite, sinusite, lacrimazione Scolo nasale Presenza di membrane difteriche o essudato mucoso in trachea

16 CLINICAL SCORE Punteggio da 1 a 4 quando più del 50% degli animali manifestano i seguenti segni clinici: 1. leggermenti malati: occasionalmente tosse, rantoli, starnuti. Buone condizioni generali 2. malati: segni respiratori permanenti, rinite, congiuntivite, tracheite non emorragica, dispnea, depressione 3. gravemente malato: grave dispnea, respirazione affannosa, tracheite emorragica, emissione di muco macchiato di sangue, congiuntivite, depressione mortalità <10% 4. elevata mortalita: segni clinici uguali al punto 3 e mortalità >10%

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24 Lesioni macroscopiche Le lesioni più caratteristiche si riscontrano a livello di laringe e trachea Infiammazione con essudato mucoide Degenerazione della mucosa, necrosi emorragie

25 cont. Materiale muco-sanguinolento che occupa l intero tratto della trachea Edema e congestione della congiuntiva Edema dei seni infraorbitali

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33 Diagnosi Malattia prontamente diagnosticabile sulla base dei sintomi clinici Ricerca Antigene Virale: PCR Immunofluorescenza Elisa virologica Esame istologico ME AGID Isolamento virale Inoculazione su uova embrionate di pollo Inoculazione su colture cellulari

34 Diagnosi sierologica Elisa SN AGID IFI

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41 FILMATI

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43 Gestione del focolaio Carico controllato Pollina e morti Pulizia e disinfezioni Vuoto sanitario Monitoraggio Controllo personale di allevamento

44 Gestione del focolaio Carico controllato: Macellazione dei volatili provenienti dai capannoni sani, caricati come ultimo ritiro Il capannone interessato dalla malattia è tenuto sotto osservazione fino alla remissione della sintomatologia e avviato alla macellazione

45 Pollina e gestione dei morti Invio dei morti ad azienda autorizzata alla fine dell episodio e dopo macellazione degli animali una volta ristabiliti La pollina accatastata e coperta in area di proprietà dell allevatore Trattamenti efficaci: termico 38 C per 48 ore compostaggio per 5 gg

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48 Vuoto sanitario Almeno 21 giorni dopo l avvenuto lavaggio e disinfezione

49 Monitoraggio Tutti gli allevamenti presenti nell area sono stati monitorati Eventuali forme respiratorie presenti negli allevamenti sono state sottoposte ad indagine diagnostica (real-time PCR) Comunicazione dei focolai

50 Controllo del personale di allevamento Evitare contatti con altri allevamenti Fornire tute e stivali al personale impegnato al ritiro degli animali Evitare di chiamare personale per la gestione di muletti o pale meccaniche, ma gestione familiare

51 Conclusioni Forme cliniche variabili (clinical scor 2-3) Possibili cause di infezione: Sfoltimento Spargimento lettiera da animali vaccinati nelle vicinanze Vicinanza tra allevamenti La PCR non differenzia ceppi di campo dai ceppi vaccinali CEO Sequenziamento ceppi di campo altamente correlati con i ceppi vaccinali CEO

52 Progetto di ricerca corrente 1. Laboratorio di virologia IZS Brescia 2. Sezione diagnostica di Forlì 3. Università di Padova VLT: analisi epidemiologica e differenziazione dei ceppi attraverso il sequenziamento genomico Inizio: Dicembre 2012

53 Raccolta dei campioni (trachea,essudato congiuntivale) da animali con sintomatologia respiratoria Sequenziamento completo del genoma virale di ceppi ILTV scelti Sviluppo di nuovi protocolli end-point PCR Costituzione di un gruppo di lavoro coinvolgendo tutte le categorie professionali Diffusione dei risultati

54 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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