Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza
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1 Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 16 Luglio 2009 Progetto Emergenza: Prepariamoci alla Pandemia
2 LA RETE DEGLI II.ZZ.SS. Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (II.ZZ.SS.) nascono al fine di garantire servizi diagnostici rapidi e attendibili, e per limitare danni provocati da malattie infettive particolarmente gravi e che arrecavano danni al patrimonio zootecnico nazionale.
3 Diverse istituzioni hanno contribuito alla loro costituzione nell'interesse comune di assicurare il servizio per la lotta contro le malattie diffusive degli animali domestici...
4 10 Sedi Centrali oltre 90 Sezioni Diagnostiche Periferiche Forniscono un servizio allo Stato e al Servizio Nazionale, assicurando: Sanitario - sorveglianza epidemiologica - ricerca sperimentale - formazione del personale - supporto di laboratorio - diagnostica nell'attività di controllo alimenti.
5 INFLUENZA SUINA... Troppo spesso si parla con disattenzione di peste......ma il termine corretto è proprio influenza: patologia respiratoria dei suini causata da ceppi di influenza virus A, che rientra nell'insieme delle affezioni respiratorie frequenti del suino.
6 Al momento, i principali ceppi influenzali coinvolti nell'eziologia di questa malattia sono: -l'h1n1 (classico ed avian like ), -l'h3n2 ( human like ), -l'h1n2 ( human avian reassortant ) endemici nella popolazione suina
7 SINTOMATOLOGIA: - Incubazione variabile tra 1 e 3 giorni - Esordio della malattia con febbre elevata (41-42 C), prostrazione e anoressia. - Scolo oculonasale, dispnea, respiro addominale, tosse profonda. - Elevata morbilità (quasi 100%) - Bassa mortalità (circa 1%). - Completa guarigione dopo circa 5-7 giorni di decorso della malattia.
8 EPIDEMIOLOGIA: La malattia può circolare tutto l'anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifestano in tardoautunnoed in inverno. Trasmissione: contatto diretto tra suini infetti o malati e suini recettivi. Eliminazione del virus: attraverso secrezioni nasali o aerosol.
9 DIAGNOSI: - Diretta, attraverso isolamento virale o rilevazione di porzioni del genoma o dell'antigene virale - Indiretta, attraverso rilevazione di anticorpi specifici nei confronti del virus
10 CONTROLLO: - Profilassi vaccinale attraverso l'utilizzo di vaccini contenenti sottotipi H1N1 e H3N2; -La diretta infezione con i sottotipi H1N1 e H3N2, conferisce protezione anche nei confronti del sottotipo H1N2 (ciò non avviene nel caso della vaccinazione).
11 Il SUINO: MIXING VESSEL I maiali possiedono caratteristiche biologiche tali da rendere possibile il riassortimento genico durante l eventuale co-infezione di virus aviari e umani, permettendo così la comparsa di nuovi sottotipi.
12 L epitelio intestinale del suino possiede i recettori sia per i virus influenzali aviari, sia per quelli umani, pertanto l infezione simultanea con entrambi i virus rende possibile la ricombinazione.
13 Questo meccanismo all origine di nuove varianti è responsabile delle principali pandemie influenzali del nostro secolo, dovute alla comparsa di un nuovo sottotipo del virus A verso il quale la popolazione è completamente suscettibile.
14 Nelle zone del nostro Paese ad elevata vocazione zootecnica suinicola gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali svolgono un programma di screening teso non solo alla verifica della presenza di questi virus, ma anche allo studio e al monitoraggio delle caratteristiche antigeniche e genetiche dei ceppi circolanti nell'area geografica di competenza.
15 Centro di eccellenza: I.Z.S. delle Venezie di Padova Dr.ssa Ilaria Capua, responsabile del Centro di referenza nazionale/oie/fao per l'influenza aviaria all'izsve: - Vincitrice del premio annuale Scientific American 50 - Vincitrice per il 2009 del Premio 'Grande Ippocrate per il Ricercatore Medico dell' Anno"
16 Confermata le teorie dei ricercatori italiani... Virus H1 e H3 presenti nel serbatoio animale possono passare la barriera di specie come avvenuto in passato e provocare così l'insorgenza di pandemie... IZS Venezie e Ist. Scientifico Universitario San Raffaele-MI: Sieri prelevati post-vaccinazione raccolti durante la campagna antinfluenzale condotta dal San Raffaele nel 2006 non contengono anticorpi protettivi nei confronti dei ceppi H1 e H3 animali.
17 Pertanto... La realtà di oggi conferma l'ipotesi che un nuovo virus pandemico umano possa essere di sottotipo H1 o H3
18 Attività di sorveglianza: II.ZZ.SS. Screening per monitorare nelle aree nazionali ad allevamento intensivo di suini la presenza-assenza e le caratteristiche genetiche e antigeniche di ceppi SIV circolanti. I campioni pervenuti nei laboratori di analisi sono principalmente organi, quali polmoni e annessi linfonodi, con lesioni anatomo-patologiche riferibili a patologie respiratorie, e tamponi nasali di suini con sintomatologie respiratorie acute.
19 Lo screening iniziale è effettuato tramite real time PCR, cui segue sottotipizzazione del virus influenzale mediante reazioni di inibizione dell'emoagglutinazione (HI) con antisieri sperimentali di pollo e mediante 4 diverse RT-PCR.
20 Nel corso degli anni sono stati isolati 219 ceppi di SIV: Sottotipo Totale H1N H3N H1N Totale
21 Provenienza dei ceppi di SIV divisi per origine geografica (Regione): REGIONE N. CEPPI Lombardia 148 Emilia Romagna 27 Veneto 16 Friuli Venezia Giulia 12 Piemonte 16 Umbria 1 Marche 1 Basilicata 1 Totale 219
22 Conclusioni: - I tre ceppi SIV virali classici (H1N1, H3N2, H1N2) circolano attivamente negli allevamenti suini nazionali; - La circolazione virale, in campioni analizzati provenivano da suini con forme respiratorie in generale non sempre specifiche di influenza, è relativamente bassa e costante negli anni; - Molti dei campioni sono risultati positivi anche ad altri agenti eziologici responsabili di sintomatologie respiratorie quali PRRS, PCV2, Mycoplasma hyopneumoniae, Actinobacillus pleuropneumoniae
23 La pressocchè assenza di allevamenti suini nella Regione Liguria, ha fatto sì che l'izs del Piemonte, Liguria, e Valle d'aosta abbia focalizzato la propria attenzione su selvatici e cinghiali, attraverso indagini epidemiologiche attualmente in corso.
24 Particolare attenzione viene inoltre accordata alle malattie di cui si vogliono chiarire le caratteristiche epidemiologiche e il grado di trasmissibilità all'uomo e alle specie domestiche.
25 Grazie per l'attenzione... Dr. Angelo Ferrari Dr.ssa Irene Schiavetti Dr.ssa Valeria Cosma
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