Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche

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1 AREA SVILUPPO SOSTENIBILE E PIANIFICAZIONE AMBIENTALE Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche Torino, 21 FEB 2007 N /2007 (numero - protocollo / anno) OGGETTO: SOCIETA : SEDE LEGALE E SEDE OPERATIVA: P.IVA: AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59. Augusta Trasporti S.r.l. Strada delle Pignere n Candiolo (TO) POS. n. S1380 Il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche PREMESSO CHE: - Con decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento (che ha abrogato e sostituito il D.Lgs. 372/1999) è stata recepita la normativa europea riguardante l Autorizzazione Integrata Ambientale; - ai sensi dell art. 2, comma 1, lettera l) del D.Lgs. 59/2005 l Autorizzazione Integrata Ambientale è il provvedimento che autorizza l esercizio di un impianto o una parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che l impianto sia conforme ai requisiti del citato decreto. Un Autorizzazione Integrata Ambientale può valere per uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore, - la Società Augusta Trasporti S.r.l. è stata autorizzata all esercizio delle attività di deposito preliminare e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi di cui ai punti D15 ed R13 degli Allegati B e C del D.Lgs. 22/97 e s.m.i. con D.G.P. del 16/7/2002 n /2002 e s.m.i. Tali attività rientrano nella categoria di cui al punto 5.1 dell allegato I al D.Lgs. 59/2005, l impianto inoltre deve considerarsi impianto nuovo ai sensi della definizione di cui all art. 2, comma 1, lettera e) dello stesso decreto; - con D.G.P. n del 31/01/2006 è stato approvato il calendario per la presentazione delle istanze di Autorizzazione Integrata Ambientale; - nel rispetto dei termini previsti dal calendario provinciale, in data 29/03/2006 con nota di prot. prov.le n /2006 la Società Augusta Trasporti S.r.l. presentava istanza finalizzata al rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale per lo stabilimento di Strada delle Pignere n. 3 nel Comune di Candiolo. Successivamente la Società provvedeva ad integrare l istanza con il piano di gestione e prevenzione in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Regionale 1/R in materia di acque meteoriche, depositato agli atti con prot. prov.le n /2006 dell 11/05/2006; - in data 14/04/2006 veniva pubblicato il D.Lgs. 03/04/2006 n. 152 recante norme in materia ambientale. All art. 213 si dispone che le autorizzazioni rilasciate ai sensi del medesimo decreto sono sostituite ad ogni effetto dalle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate ai sensi del D.Lgs. 18/02/2006 n. 59 e s.m.i; Pag. 1 di 15

2 - in data 8/06/2006 la Società provvedeva, a norma dell art. 7 del D.Lgs. 59/2005 alla pubblicazione dell annuncio contenente l indicazione della localizzazione dell impianto, del nominativo del gestore, nonché degli uffici presso i quali sono depositati i documenti e gli atti al fine della consultazione al pubblico; - in data 6/09/2006 i tecnici della Provincia di Torino, unitamente al personale ARPA Dipartimento Provinciale di Torino effettuavano una visita a fini istruttori presso l impianto; - in data 14/09/2006 si svolgeva una conferenza di servizi istruttoria, dove i soggetti intervenuti, congiuntamente alla Società, verificavano lo stato di applicazione delle BAT (Best Available Techniques) all impianto in esame, fornendo, ciascuno per la propria competenza, indicazioni di carattere tecnico e amministrativo sull adeguamento proposto dall istante al D.Lgs. 59/2005; - alla luce di quanto emerso nel corso della conferenza di servizi di cui sopra, in data 20/09/2006 con nota di prot. prov.le n /LB3/RM venivano richieste alcune integrazioni alla documentazione presentata, sospendendo conseguentemente i termini del procedimento; - in data 14/11/2006 con nota di prot. prov.le n /2006 del 16/11/2006, la Società. presentava le integrazioni richieste in data 10/03/2006; - in data 26/1/2007 con nota di prot. prov.le n del 30/1/2007 la Società trasmetteva alcune considerazioni in merito ai quantitativi di rifiuti autorizzati, in peso ed in volume, invitando il servizio in intestazione a tenerne conto nella stesura del provvedimento autorizzativo; - in data 31/01/2007 si svolgeva la conferenza di servizi, convocata ai sensi degli articoli 14, 14- ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, al fine di acquisire le pronunce delle Amministrazioni/Servizi competenti al rilascio dei provvedimenti ambientali sostituiti dall Autorizzazione Integrata Ambientale e di ottenere le prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, così come previsto all articolo 5 comma 11 del D.Lgs. 59/2005; - le risultanze della conferenza con le pronunce favorevoli delle Amministrazioni e dei Servizi intervenuti, sono state riportate nel verbale della conferenza stessa. Ai sensi del comma 6 bis, dell art. 14 ter della legge 241/1990 e s.m.i. è stata di conseguenza determinata la conclusione favorevole del procedimento; - in data 19/2/2007 con nota di prot. prov.le n del 20/2/2007 la SMAT trasmetteva le proprie memorie tecniche in merito agli aspetti inerenti la gestione delle acque meteoriche. PREMESSO ALTRESI CHE: - Attualmente la Società effettua attività di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi ed è titolare delle seguenti autorizzazioni ambientali: - autorizzazione ai sensi dell art. 28 del D.Lgs. 22/1997 con Deliberazione della Giunta Provinciale n /2002 e s.m.i. 16/7/2002 per l esercizio delle attività di deposito preliminare e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi di cui ai punti D15 e R13 degli Allegati B e C del medesimo decreto; - autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in fognatura mista ai sensi dell art. 45 del D.Lgs. 152/1999 e s.m.i. con autorizzazione rilasciata dalla SMAT S.p.A. con atto n del 16/11/2004; - In seguito all emanazione del D.Lgs. 152/2006, il D.Lgs. 22/97 e s.m.i. in materia di gestione rifiuti ed il D.Lgs. 152/99 e s.m.i. in materia di gestione delle risorse idriche sono stati abrogati. I nuovi disposti normativi in materia di autorizzazione all esercizio delle attività di gestione rifiuti e di scarichi idrici sono riportate ai seguenti articoli: - autorizzazione ai sensi dell art.208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la realizzazione e l esercizio degli impianti di gestione rifiuti; Pag. 2 di 15

3 - autorizzazione allo scarico di reflui industriali in pubblica fognatura ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; - Con D.G.P. n del 02/08/2005 Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi la Provincia di Torino ha, tra l altro, aggiornato le competenze dei singoli Servizi e in particolare, per quanto attiene alle competenze relative al presente procedimento, ha individuato a carico del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche il compito di coordinare e sovrintendere i procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente agli impianti di recupero e smaltimento rifiuti. CONSIDERATO CHE: - Nel corso dell istruttoria, così come previsto all art. 3, comma 1, del D.Lgs. 59/2005, nel determinare le condizioni per l Autorizzazione Integrata Ambientale, si è tenuto conto dei principi generali previsti dalla norma IPPC. - Sempre nel corso dell istruttoria sono stati presi a riferimento i BREF (Bat REFerence Documents ) che, a livello europeo, costituiscono, per ciascun settore industriale, i documenti di riferimento per la determinazione delle migliori tecniche disponibili. Tra questi sono stati presi in esame per verificare lo stato di applicazione delle BAT all impianto in esame: waste treatments industries, emissions from storage, common waste water and waste gas treatment/management system in the chemical sector e general principles of monitoring. - In particolare è stato considerato lo stato di applicazione delle BAT relative a ciascuna matrice ambientale e non è risultato necessario richiedere all Azienda alcun piano di adeguamento da attuarsi entro il 30/10/2007. Dall esame della documentazione agli atti e tenuto conto dei pareri espressi dai soggetti competenti nel corso delle conferenze del 14/09/2006 e del 31/01/2007 è emerso che: per quanto concerne gli aspetti legati all attività di gestione rifiuti: - l impianto non è in possesso di un sistema di gestione ambientale, ma ha comunque dimostrato nella documentazione integrativa di possedere delle procedure gestionali che, in considerazione della peculiare attività svolta presso il sito, posso ritenersi in linea con i principi generali individuati dai documenti di riferimento; - le modalità di stoccaggio dei rifiuti sono risultate in linea generale rispondenti ai requisiti individuati dalle BAT; - l azienda ha richiesto di poter rivedere in fase di rilascio dell autorizzazione integrata ambientale i persi specifici di alcune tipologie di rifiuto e quindi riverificare i dati in peso della potenzialità dell impianto, fermo restando il quantitativo massimo in volume autorizzato.in merito si ritiene accettabile la proposta avanzata dal gestore dell impianto; - presso l impianto possono essere conferiti rifiuti che possono contenere od essere contaminati da PCB. In merito il gestore ha dichiarato di procedere alla verifica, all atto del conferimento, della data di immatricolazione delle apparecchiature e di accettare all impianto unicamente quelle messe in commercio in data successiva al Sulla base di tali intendimenti gestionali non è necessario procedere all aggiornamento dell autorizzazione all esercizio dell attività di stoccaggio ai contenuti delle linee guida relative alla gestione di rifiuti contenenti PCB di cui alla DGR del 23/12/2003 e s.m.i. Il presente provvedimento costituisce pertanto la chiusura del procedimento di aggiornamento di cui alla nota di prot. prov.le n /LB3/2005; - in considerazione del fatto che l impianto è di recente realizzazione, è stato sottoposto alla fase di valutazione di impatto ambientale e per la peculiare attività di gestione rifiuti che viene effettuata presso il sito che non prevede operazioni di trattamento, travaso e manipolazione diverse dalla movimentazione, non si sono rilevate particolari criticità e pertanto non si ritengono necessari adeguamenti da attuarsi entro il termine fissato dall art. 5 comma 18 del D.Lgs. 59/2005 e s.m.i. Pag. 3 di 15

4 per quanto riguarda le emissioni in atmosfera: - l attività svolta dall Azienda non originano emissioni in atmosfera soggette ad autorizzazione; - come dichiarato dal rappresentante del Servizio Qualità dell Aria e Risorse Energetiche della Provincia di Torino nel parere inviato con nota di prot. prov.le n. 294/LC5/SC/DM del 14/09/2006, l impianto non necessita, alla luce di quanto sopra specificato, di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006. Pertanto la presente autorizzazione integrata ambientale non sostituirà tale provvedimento. in merito alla gestione degli scarichi ed al risparmio idrico: - l attività di stoccaggio rifiuti conto terzi non origina scarichi di processo. L azienda è in possesso di un autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in fognatura: tale autorizzazione si riferisce unicamente alle acque meteoriche raccolte sui piazzali adibiti alla movimentazione dei rifiuti e trattate in apposita vasca di prima pioggia. Alla luce del nuovo Regolamento Regionale 1/R/2006 così come modificato dal Regolamento 7/R/2006 l immissione delle acque meteoriche in corpo recettore non è soggetta ad autorizzazione, pertanto il presente provvedimento non conterrà l autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; - il gestore ha presentato il piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche previsto dal Regolamento Regionale 1/R. l ente competente al rilascio dell autorizzazione allo scarico, la SMAT S.p.A., ha espresso parere favorevole in merito all approvazione del suddetto piano che pertanto verrà resa nell ambito del presente provvedimento. Con nota di prot. prov.le n del 20/2/2007 la SMAT ha inoltre trasmesso alcune condizioni da inserire nell atto autorizzativo di cui si è tenuto conto nella stesura della presente autorizzazione; per quanto riguarda i consumi energetici, - la Società non presenta consumi energetici significativi e strettamente correlati con l attività di gestione rifiuti; per quanto riguarda la matrice rumore, tenendo conto del ridotto impatto acustico dell impianto i limiti di rispetto sono quelli previsti dalla normativa vigente per le zone di tipo industriali. La presenza di recettori sensibili nelle immediate vicinanze dell impianto rende opportuna l effettuazione di periodici monitoraggio dell impatto acustico generato dallo stesso; - Dal confronto dell attuale situazione impiantistica e gestionale rispetto alle BAT non risultano necessari interventi di adeguamento per soddisfare i requisiti stabiliti dal D.Lgs. 59/2005 e consentire il rispetto dei limiti di emissione in un ottica di prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento. - Le autorizzazioni, i visti ed i pareri da sostituirsi attraverso l Autorizzazione Integrata Ambientale che verrà rilasciata alla Società Augusta Trasporti S.r.l. sono le seguenti: - autorizzazione ai sensi dell art. 208 all esercizio delle attività di deposito preliminare e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti da terzi di cui ai punti D15 e R13 degli Allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006; - approvazione del piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche ai sensi del Regolamento Regionale 1/R e s.m.i.. - Non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico previste all art. 5 comma 8 del D.Lgs. 59/ in Sindaco del Comune di Candiolo non ha individuato prescrizioni in materia igienico sanitaria di cui all art. 216 del TULLS. - I competenti Servizi della Provincia e le altre Amministrazioni presenti nella Conferenza del 31/11/2007 hanno espresso, in tale sede, il proprio assenso al rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale all impianto in oggetto, individuando le modalità da adottare per la protezione Pag. 4 di 15

5 dell ambiente nel suo complesso sottoforma di condizioni e prescrizioni cui il soggetto titolare dovrà attenersi nello svolgimento dell attività autorizzata al fine di garantire il rispetto dei limiti di emissione imposti per ciascuna matrice ambientale. - Ai sensi dell art. 5, comma 14, del D.Lgs. 59/2005 l Autorizzazione Integrata Ambientale sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatte salve le disposizioni di cui al D.Lgs. 334/1999 e le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di recepimento della direttiva 2003/87/CE. Tale autorizzazione costituisce provvedimento finale come previsto all art. 14 ter comma 9 della L. 241/1990 e s.m.i. ed è conforme alla determinazione conclusiva del procedimento. - Ai sensi della vigente normativa, a copertura degli obblighi derivanti dall attività di gestione rifiuti, risulta necessario prescrivere la presentazione di idonee integrazioni alle garanzie finanziarie già prestate dalla Società a copertura dell attività svolta nel periodo di tempo cui si riferisce il presente provvedimento, tenendo debitamente conto dei quantitativi di rifiuti autorizzati. RITENUTO pertanto di: - rilasciare, ai sensi e per gli effetti dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005, alla Società Augusta Trasporti S.r.l. l Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente al sito di Strada delle Pignere n. 3 nel Comune di Candiolo. La stessa sostituisce i seguenti provvedimenti: - autorizzazione ai sensi dell art. 208 all esercizio delle attività di deposito preliminare e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti da terzi di cui ai punti D15 e R13 degli Allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006; - approvazione del piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche ai sensi del Regolamento Regionale 1/R e s.m.i.. - stabilire alcune prescrizioni, condizioni e limiti di emissione cui il titolare dovrà, attenersi nell esercizio delle attività autorizzate, descritti dettagliatamente negli allegati A, B e C che costituiscono parte integrante del presente provvedimento; - stabilire che entro 30 giorni dalla data di conoscenza del presente provvedimento vengano presentate idonee alle garanzie finanziarie a copertura dell attività di gestione rifiuti autorizzata con il presente provvedimento, tenendo conto dei quantitativi di rifiuti autorizzati secondo i criteri di cui alla D.G.R. n del 12/06/2000 e s.m.i. VISTI: - la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi ; - il decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59 recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento; - il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia ambientale ed in particolare la parte quarta che disciplina la gestione dei rifiuti e la parte terza in materia di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche; - la legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, contenente disposizioni normative per l attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112; - la legge regionale 24 ottobre 2002 n. 24, recante norme per la gestione dei rifiuti; - il regolamento regionale del 20/02/2006 n. 1/R recante Disciplina delle acque meteoriche e di dilavamento e di lavaggio piazzali così come modificato dal regolamento regionale 2/08/2006 n. 7/R; Pag. 5 di 15

6 - la D.G.R. n del 12 giugno 2000 e s.m.i. recante criteri e modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie previste per le operazioni di smaltimento e di recupero di rifiuti; - la D.G.P. n del 2 agosto 2005 Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi ; - il verbale della conferenza del 14 settembre 2006; - il verbale della conferenza dei servizi del 31 gennaio Atteso che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'articolo 107 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs 18/08/2000 n. 267 e dell'articolo 35 dello Statuto provinciale; Visti gli artt. 41 e 44 dello Statuto. DETERMINA: 1) di rilasciare, ai sensi e per gli effetti dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005, alla Società Augusta Trasporti S.r.l. l Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente al sito di Strada delle Pignere n. 3 nel Comune di Candiolo. La stessa sostituisce i seguenti provvedimenti: - autorizzazione ai sensi dell art. 208 all esercizio delle attività di deposito preliminare e messa in riserva di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti da terzi di cui ai punti D15 e R13 degli Allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006; - approvazione del piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche ai sensi del Regolamento Regionale 1/R e s.m.i.. 2) Di far salvi gli adempimenti del gestore previsti all art. 11 del D.Lgs. 59/2005 ed in particolare quanto previsto al comma 1 ed ai successivi commi 5, 6 e 10. 3) Di stabilire che, al fine di garantire la protezione ambientale come previsto all art. 5 comma 18 del D.Lgs. 59/2005, il gestore dovrà attenersi alle prescrizioni e condizioni individuate negli allegati A, B, e C al presente provvedimento. 6) Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto ogni altro visto, parere, autorizzazione in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione a far data dalla ricezione del presente provvedimento da parte del gestore. 6) Di stabilire che la durata dell'autorizzazione rilasciata con il presente provvedimento è limitata a cinque anni, come previsto all art. 9 comma 3 del D.Lgs. 59/2005 a decorrere dalla data della presente determinazione; ai fini del rinnovo dell autorizzazione, il gestore deve presentare apposita domanda alla Provincia almeno sei mesi prima dalla data di scadenza. 7) Di dare atto che il presente provvedimento sarà oggetto di riesame da parte dell Amministrazione Provinciale qualora si verifichi una delle condizioni di cui all art. 9, comma 4, del D.Lgs. 59/ ) Di stabilire che entro 60 giorni dalla data di ricevimento del presente provvedimento devono essere presentate idonee garanzie finanziarie a copertura dell attività di gestione rifiuti svolta nel periodo di tempo autorizzato dal presente provvedimento, tenendo conto dei quantitativi di rifiuti autorizzati, secondo i criteri stabiliti dalla D.G.R. n del 12/06/2000 e s.m.i.. 9) Di far salvo il pagamento da parte del gestore delle spese occorse ed occorrenti per l effettuazione dei rilievi, degli accertamenti dei sopralluoghi necessari per l istruttoria della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale e per i successivi controlli. Pag. 6 di 15

7 Fanno parte integrante del presente provvedimento gli Allegati A, B, e C. Avverso il presente provvedimento è esperibile entro il termine perentorio di 60 gg. dalla data della sua conoscenza ricorso innanzi al T.A.R. Piemonte. Il presente provvedimento, non comportando spesa, non assume rilevanza contabile. Torino, RM Il Dirigente del Servizio (Dott. Guglielmo FILIPPINI) Pag. 7 di 15

8 A.1) TIPOLOGIE DI RIFIUTI E MODALITA DI STOCCAGGIO ALLEGATO A Sono di seguito elencate le tipologie di rifiuti di cui è ammesso il conferimento presso l impianto e le relative modalità di stoccaggio. Le lettere A e C si riferiscono alla possibilità di stoccare i materiali all aperto su piazzale pavimentato ed al chiuso sotto il capannone tamponato su tre lati. Le aree di stoccaggio sono quelle descritte al successivo punto A.2). Codice Descrizione Modalità di stoccaggio CER rifiuti di plastica (ad esclusione degli imballaggi) C Contenitori metallici e in HDPE,, casse mobili e cassoni scarrabili rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) C Contenitori metallici e big bags rifiuti da fibre tessili grezze C Contenitori metallici e big bags Rifiuti da fibre tessili lavorate C Contenitori metallici e big bags * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti C Fusti metallici e in HDPE * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti C Fusti metallici e in HDPE rifiuti non specificati ( limitatamente ai materiali in gomma) A/C Contenitori metallici, in HDPE chiusi * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati C Fusti metallici e in HDPE * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti C Fusti metallici e in HDPE * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri C Fusti metallici, in HDPE, * pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose C Contenitori metallici a parete piena, in HDPE chiusi o in pitture e vernici di scarto diverse da quelle di cui alla voce * C Contenitori metallici, in HDPE, fusti in HDPE, big bags * sospensioni acquose contenenti pitture e vernici contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose sospensioni acquose contenenti pitture e vernici diverse da quelle di cui alla voce * C Contenitori metallici a parete piena, in HDPE chiusi o in C Contenitori metallici, in HDPE, fusti in HDPE, big bags toner per stampa esauriti C Contenitori in HDPE Pag. 8 di 15

9 adesivi e sigillanti di scarto diversi da quelli di cui alla voce C Contenitori metallici, in HDPE chiusi rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento diversi da quelli di cui alle voci e A Casse mobili/scarrabili limatura e trucioli di metalli ferrosi A/C Contenitori metallici, casse limatura e trucioli di metalli non ferrosi A/C Contenitori metallici, casse * soluzioni acquose di lavaggio C Fusti metallici, in HDPE, * rifiuti solidi delle camere a sabbia e di prodotti di separazione olio acqua C Fusti metallici e in HDPE, * altri solventi e miscele di solventi alogenati C Fusti metallici, in HDPE, * altri solventi e miscele di solventi C Fusti metallici, in HDPE, imballaggi di carta e cartone A/C Contenitori metallici, in balle, casse mobili o scarrabili imballaggi di plastica C Contenitori metallici e in HDPE,, casse mobili e cassoni scarrabili imballaggi in legno A Contenitori metallici, casse imballaggi metallici A/C Contenitori metallici, casse imballaggi in materiali compositi A/C Contenitori metallici imballaggi in materiali misti A/C Casse mobili, scarrabili e contenitori metallici * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze C Fusti metallici e in HDPE, * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose compresi i contenitori a pressione vuoti C Contenitori metallici, casse e big bags * assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi C Fusti metallici e in HDPE, contaminati da sostanze pericolose assorbenti, materiali filtranti, stracci ed indumenti protettivi diversi da C Contenitori metallici in quelli di cui alla voce * HDPE chiusi pneumatici fuori uso A/C Contenitori metallici, ordinatamente impilati, casse mobili o scarrabili * filtri dell olio C Fusti metallici e in HDPE, pastiglie per i freni diverse da quelle di cui alla voce A/C Contenitori metallici, casse * liquidi per freni C Fusti metallici, in HDPE, * liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose C Fusti metallici, in HDPE, liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce * C Fusti metallici in HDPE metalli ferrosi A/C Contenitori metallici, casse metalli non ferrosi A/C Contenitori metallici, casse plastica C Contenitori metallici e in HDPE,, casse mobili e cassoni scarrabili vetro A/C Casse mobili, cassoni Pag. 9 di 15

10 scarrabili, contenitori in metallo componenti non specificati altrimenti (limitatamente a componenti in plastica) C Contenitori metallici e in HDPE,, casse mobili e cassoni scarrabili * apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi HCFC, HFC C Ordinatamente stoccati in verticale * apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci e C Ordinatamente stoccati in verticale apparecchiature fuori uso diverse da quelle di cui alle voci e C Contenitori metallici e in HDPE, imballati su pedane componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversi da quelli di cui alle voci C Contenitori metallici e in HDPE, imballati su pedane rifiuti organici diversi da quelli di cui alle voci (limitatamente A/C Contenitori metallici, in a materiali in gomma) HDPE chiusi * batterie al piombo C Contenitori metallici, in HDPE resistenti agli acidi * batterie al nichel cadmio C Contenitori metallici, in HDPE resistenti agli acidi * batterie contenenti mercurio C Contenitori metallici, in HDPE resistenti agli acidi * batterie alcaline C Contenitori in HDPE altre batterie ed accumulatori C Contenitori in HDPE catalizzatori esauriti contenenti oror, argento, renio, rodio, palladio, A/C Contenitori metallici, casse iridio o platino cemento A Casse mobili/scarrabili mattoni A Casse mobili/scarrabili mattonelle e ceramiche A Casse mobili/scarrabili miscugli e scorie di cemento mattoni, mattonelle e ceramiche diverse da quelle di cui alla voce A Casse mobili/scarrabili legno A Contenitori metallici, casse vetro A/C Casse mobili, cassoni scarrabili, contenitori in metallo plastica C Contenitori metallici e in HDPE,, casse mobili e cassoni scarrabili alluminio A/C Contenitori metallici, casse ferro e acciaio A/C Contenitori metallici, casse metalli misti A/C Contenitori metallici, casse cavi, diversi da quelli di cui alla voce C Contenitori metallici e in HDPE, imballati su pedane materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla A Casse mobili/scarrabili voce rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci e A Casse mobili/scarrabili carbone attivo esaurito C Contenitori metallici in HDPE chiusi * tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio C Contenitori metallici in HDPE oli e grassi commestibili C Fusti metallici in HDPE Pag. 10 di 15

11 A.2) AREE DI STOCCAGGIO Le aree di stoccaggio sono quelle individuate all interno della planimetria generale allegata all istanza di autorizzazione integrata ambientale. Esse consistono in un area esterna pavimentata e dotata di rete per la raccolta degli eventuali colaticci e delle acque meteoriche ed un capannone coperto e tamponato su tre lati, corrispondenti ad una superficie totale di circa L intera area di stoccaggio è recintata e munita di cancello per l accesso dei mezzi e degli addetti. A.3) QUANTITA AUTORIZZATE Nella tabella che segue vengono riportati i quantitativi massimi stoccabili presso l impianto in metri cubi, suddivisi per categorie merceologiche omogenee. Vengono inoltre riportati i corrispondenti valori in tonnellate ai fini del calcolo delle garanzie finanziarie. Tipologia Area di stoccaggio Quantità in volume Quantità in peso Accumulatori Settore C1 30 mc Rifiuti oleosi (filtri olio) Settore C2 10 mc Rifiuti oleosi ( stracci ecc) Settore C2 15 mc Frigoriferi, CFC e neon Settore C2 35 mc Vernici liquide Settore C3 3 mc Vernici solide ed adesivi induriti Settore C3 5 mc Acque di lavaggio, liquidi auto ed altri liquidi Settore C4 10 mc 75 t Plastica, carta e metallo, adesivi induriti, vernici, solide piccole parti di metalli, materiali tessili stracci, parabrezza ed altri rifiuti non pericolosi Settore C5 275 mc pneumatici, altri imballaggi,, materiali da costruzione, legno, carta, metallo, gomma e vetro Area esterna 405 mc 225 t Pag. 11 di 15

12 ALLEGATO B PRESCRIZIONI IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI È fatto obbligo di rispettare gli elaborati tecnici e gli intendimenti gestionali contenuti nella documentazione tecnica allegata al progetto approvato con D.G.P. n /2002 del 16/7/2002 e s.m.i. e di quanto contenuto all interno dell istanza di autorizzazione integrata ambientale trasmessa con nota di prot. prov.le n /2006 del 29/03/2006 e s.m.i. A conferma ed integrazione di quanto dichiarato dal gestore si prescrive il rispetto di quanto di seguito specificato. B.1. Le tipologie di rifiuti per le quali la Società Augusta Trasporti S.r.l. è autorizzata ad effettuare le operazioni di deposito preliminare e messa in riserva sono esclusivamente quelle riportate al punto A.1) dell allegato A che costituisce parte integrante del presente atto; B.2. I quantitativi massimi di rifiuti stoccabili presso l impianto sono quelli riportati al punto A.3) del medesimo allegato A dove, al punto A.2) sono inoltre indicate le modalità di stoccaggio suddivise nei vari settori e strutture dell impianto; B.3. la capacità massima complessiva di stoccaggio dei rifiuti è pari a 788 m 3 pari a circa 300 t, suddivisi tra rifiuti pericolosi e non pericolosi come riportato nella tabella di cui al precedente punto A.3); B.4. tutti i recipienti contenenti rifiuti devono essere contrassegnati con etichette o targhe ben visibili per dimensione e collocazione indicanti il codice CER e la descrizione dei rifiuti in essi contenuti, fatto salvo il rispetto di quanto espressamente previsto dalla normativa vigente; B.5. tutte le aree interessate dallo stoccaggio e dalla movimentazione dei rifiuti devono essere accuratamente tenute in efficienza. I contenitori destinati allo stoccaggio dei rifiuti devono essere mantenuti in buono stato di conservazione e devono essere di materiale compatibile ed inalterabile con i rifiuti in essi contenuti. Devono inoltre essere mantenuti integri e provvisti di chiusure atte a impedire la fuoriuscita del contenuto; B.6. le operazioni di riduzione volumetrica sono ammesse in quanto ricomprese nelle operazioni di messa in riserva, limitatamente ai rifiuti costituiti da plastica, imballaggi in plastica, legno, imballaggi in legno ed imballaggi in carta e cartone, utilizzando le due presse asservite all esercizio dell attività di gestione rifiuti; B.7. analogamente sui rifiuti conferiti all impianto potranno essere effettuate operazioni di cernita. Nel caso di cernita manuale dovranno essere rispettati i criteri igienico sanitari e le norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori; B.8. le operazioni di travaso dei rifiuti stoccati, ad esclusione dei rifiuti liquidi, sono consentite al solo scopo di accorpare partite omogenee di rifiuti per ottimizzare le successive fasi di movimentazione e trasporto. Non è comunque ammessa la miscelazione di rifiuti pericolosi con rifiuti pericolosi e di categorie diverse di rifiuti così come previsto all art. 187 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; B.9. lo stoccaggio dei rifiuti dovrà avvenire in modo tale che sia assicurata una agevole manovra dei mezzi di movimentazione e ne sia garantita l esecuzione sicurezza: a tal fine i contenitori non potranno essere impilati su più di tre file sovrapposte; B.10. le apparecchiature elettriche ed elettroniche ritirate e stoccate presso l impianto dovranno essere gestite nel rispetto dei disposti del D.Lgs. 151/2005 e s.m.i.; B.11. I codici CER che identificano rifiuti che possono contenere PCB e essere da essi contaminati (ad es. a titolo non esaustivo i codici CER *; *, *, *, *) potranno essere ritirati solo se prodotti successivamente all entrata in vigore del DPR n. Pag. 12 di 15

13 24/05/1988 n. 216 che vieta l immissione sul mercato e l uso delle sostanze e dei preparati pericolosi contenenti PCB e PCT. A tal proposito la Società dovrà tenere sempre a disposizione dell autorità di controllo la documentazione attestante le verifiche effettuate per assicurarsi dell assenza di PCB nei rifiuti ritirati; B.12. i rifiuti costituiti da solventi o contenenti solventi dovranno essere stoccati in modo tale da evitare il loro surriscaldamento ed evitare il rischio di formazione di vapori e gas infiammabili; B.13. i contenitori posti all aperto dovranno essere dotati di idonee coperture atte a proteggerli dalle acque meteoriche e ad evitare l accumulo di tali acque sul fondo; B.14. dovranno sempre essere distinti chiaramente gli pneumatici ricostruibili da quelli non ricostruibili, mediante l impiego di apposita cartellonistica. La cernita degli pneumatici dovrà avvenire secondo le modalità riportate nell apposita procedura allegata alla domanda di autorizzazione integrata ambientale; B.15. dovranno essere effettuate, con idonea frequenza, periodiche campagne di disinfezione sull'intera area destinata allo stoccaggio degli pneumatici non ricostruibili, al fine di limitare la proliferazione di insetti, in particolare della specie "Aedes Albopictus" (zanzara tigre); B.16. i contenitori destinati allo stoccaggio degli accumulatori esausti devono essere realizzati in materiale anticorrosivo, avente adeguate proprietà di resistenza fisico meccanica, deve essere fornito di copertura e dotato di sistemi per la raccolta di eventuali liquidi fuoriusciti dagli accumulatori medesimi; Pag. 13 di 15

14 PRESCRIZIONI GENERALI ALLEGATO C C.1. Sono fatte salve le prescrizioni per la mitigazione, la compensazione ed il monitoraggio degli impatti contenute nella deliberazione della giunta provinciale n /2002 del 16/07/2002 e s.m.i., che si intendono interamente richiamate nel presente provvedimento; C.2. PROTEZIONE DEL SUOLO E GESTIONE DELLE EMERGENZE. C.2.1. deve essere mantenuta in efficienza la pavimentazione delle aree destinate alla movimentazione ed allo stoccaggio dei rifiuti ; C.2.2. le canalette e i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche e di eventuali colaticci generati dall attività di gestione rifiuti effettuata dalla Augusta Trasporti S.r.l. dovranno sempre essere mantenute in efficienza; C.2.3. il gestore dovrà comunicare, con congruo preavviso (non inferiore a 30 giorni) e mediante lettere a raccomandata a.r., la data di fine esercizio dell'attività autorizzata; in merito è fatto obbligo al richiedente di provvedere entro la suddetta data allo smaltimento di tutto il materiale presente presso l'insediamento. L'istante dovrà altresì provvedere alla dismissione delle aree e delle strutture fisse interessate dallo stoccaggio e dal trattamento, secondo il piano di dismissione aggiornato il quale dovrà essere inviato alla Provincia di Torino entro 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento. Tale piano dovrà in seguito essere aggiornato contestualmente alle comunicazioni relative alle variazioni dell'attività e comunque in occasione del preavviso di fine esercizio; C.2.4. nel caso in cui si verifichino situazioni di emergenza, inconvenienti o incidenti, fatto salvo quanto espressamente previsto dall art. 11 comma 3 lett. c del D.Lgs. 59/05, dovranno essere adottate le procedure indicate nel piano di emergenza che dovrà essere trasmesso entro 60 giorni dalla data di ricevimento della presente determinazione. C.3. EMISSIONI IN ATMOSFERA C.13. Nell esercizio dell attività dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari ad evitare la generazione di polveri ed odori molesti, nonché la produzione di vapori. C.4. RUMORE C.4.1. Nell esercizio dell attività di gestione rifiuti autorizzata ed in modo particolare nell esercizio dell attività di pressatura dovranno essere evitati gli inconvenienti derivanti dalla produzione di rumore e vibrazioni. C.4.2. Dovrà essere effettuata annualmente una verifica dell impatto acustico generato dalle lavorazioni in essere presso l impianto, anche attraverso l esecuzione di rilievi fonometrici. Le risultanze di tali valutazioni dovranno essere trasmesse al Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche della Provincia di Torino ed in copia al Comune di Candiolo. C.4.3. Si fa salvo quanto espressamente disposto dal Comune di Candiolo in materia di zonizzazione acustica, per le proprie competenze. C.4.4. I limiti da rispettare sono quelli previsti dai provvedimenti di zonizzazione acustica stabiliti dal Comune di Candiolo. Sono fatti salvi gli eventuali adempimenti previsti dai provvedimenti di competenza comunale. C.5 PRESCRIZIONI GENERALI. C.5.1 Deve essere garantito a qualsiasi ora l'immediato accesso all'impianto da parte del personale di vigilanza e delle autorità competenti al controllo, senza obbligo di approvazione preventiva Pag. 14 di 15

15 da parte della Direzione, e sia reso fattibile il prelievo di qualunque sostanza presente nell'insediamento; sia inoltre possibile reperire, in qualsiasi momento, un responsabile tecnico. C.5.2 Per le modifiche degli impianti o variazioni del gestore si fa salvo il rispetto di quanto previsto dall art. 10 del D.Lgs. 59/05. C.5.3 La presente autorizzazione, corredata di una copia di tutta la documentazione trasmessa in allegato all istanza di autorizzazione integrata ambientale, dovrà essere sempre custodita durante lo svolgimento dell'attività, anche in copia, presso il centro operativo di cui all'oggetto. C.6 PRESCRIZIONI IN MATERIA DI GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE C.6.1) Dovrà essere mantenuta una registrazione delle operazioni di pulizia effettuate sulle superfici scolanti, sia effettuate a secco o con lavaggi, delle operazioni di controllo del buon funzionamento e pulizia del sistema di trattamento per la prima pioggia e delle operazioni di svuotamento delle vasche stagne; C.6.2) il gestore dovrà mantenere in condizioni di efficienza e di accessibilità per l intera durata della presente autorizzazione il pozzetto di prelevamento dei campioni posto sulla tubazione di scarico delle acque meteoriche; C.6.3) lo svuotamento della vasca di prima pioggia dovrà avvenire con la tempistica indicata a pag. 4 della procedura gestionale gestione vasche di raccolta acque di prima pioggia allegata alle integrazioni all istanza di AIA; C.6.4) in caso di sversamenti accidentali relativi a sostanze elencate nella tabella 1/A dell Allegato 1 alla parte III del D.Lgs e s.m.i. dovrà essere previsto il recupero dei materiali ed il loro smaltimento come rifiuti; C.6.5) il gestore dovrà assicurare la presenza nell insediamento di personale in grado di presenziare ai controlli, ai campionamenti, e ai sopralluoghi ed essere abilitato a firmare i relativi verbali; C.6.6) il gestore non dovrà modificare le condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi quando sono iniziate o sono in corso operazioni di controllo; il gestore non dovrà ostacolare le operazioni di controllo delle condizioni, in atto o potenziali, che determinano la formazione di qualunque tipologia di scarico, nonché consentire il prelievo di campioni; C.6.7) il gestore dovrà consentire il controllo dei sistemi di misura sia dell approvigionamento idrico sia dello scarico delle acque; Pag. 15 di 15

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