Prof. Bianca Petrella Lab. Tecnica e Pianificazione Urbanistica

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6 La città del Principe: il Rinascimento Il rapporto tra architettura e spazio urbano non è più casuale. L uomo diventa il motore attivo della città che è lo spazio in cui vivere in armonia. La città è il luogo della socialità della politica e dell economia. A Pienza la parte centrale medievale è demolita e ricostruita, da Rossellino, secondo i princìpi di Alberti e Vitruvio. Ferrara: il duca Ercole I d Este commissiona alla fine del 400 a Biagio Rossetti l ampliamento urbano: nuove mura, più abitazioni, copiosità di orti e giardini articolati con gli edifici in un sistema unitario. P.zzo Schifanoia P.zzo Diamanti Urbino: su ordine del duca Federico da Montefeltro, la disordinata città medievale fu trasformata nel tipo rinascimentale (progetto di Laurana e altri) Piazza e palazzo ducale

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8 La città ideale Pienza, Ferrara, Urbino, Venezia, Roma, Vicenza, Firenze, rappresentano quell'urbanistica dell'umanesimo e del rinascimento che si realizza attraverso piccoli frammenti, singoli edifici o episodi di rinnovamento urbano che si inseriscono come correttivi del disordine medievale. La ricerca della città ideale, della città perfetta produce una urbanistica teorica espressa nei numerosi trattati che si pubblicano. Le tre tavole (di Urbino, di Baltimora e di Berlino) costituiscono il campionario delle teorie architettoniche e urbane del 1400: piazza in prospettiva centrale, edifici pubblici, rivestimenti in romanico fiorentino, pavimentazione che segna la piazza, edifici monumentali classici, statue del buon governo, geometrie regolari,

9 urbane, non indica l'ubicazion e degli edifici Prof. Bianca Petrella Lab. Tecnica e Pianificazione Urbanistica I Trattatisti Antonio Averlino detto il "Filarete", architetto e ingegnere al servizio degli Sforza è autore di un noto trattato urbanistico (1460 ca.) che, per onorare il Principe, descrive una città immaginaria detta "Sforzinda": 8 strade radíocentriche conducono alla piazza centrale porticata, di forma rettangolare, sulla piazza gli edifici delle funzioni civiche più importanti, (attività governative, amministrative, religiose ed economiche). La pianificazione, in gran parte tecnica, tiene in conto i nuovi armamenti con le conseguenti tecniche difensive, la sicurezza sismica, la zonizzazione funzionale, le tipologie di traffico, le vie d acqua per le merci. Francesco di Giorgio Martini: Trattato di architettura civile e militare ( ) nel quale sviluppa il rapporto analogico tra organismo urbano e organismo umano. Schema dei principii: 1. Perimetro poligonale regolare con struttura viaria radiocentrica centralizzata su una vasta piazza centrale. Tipo per città collinare quale razionalizzazione delle soluzioni spontanee medioevali. 2. Perimetro poligonale, regolare o irregolare (in relazione al sito), fortificato, struttura viaria ortogonale, una piazza centrale principale e (eventuali) piazze secondarie simmetriche. In questi casi, lo schema ortogonale può essere interpretato come derivazione da struttura radiale a quattro strade perpendicolari. 3. Perimetro articolato ad angoli retti, struttura viaria ortogonale, due piazze principali e (eventuali) piazze secondarie simmetriche. In linea con il carattere uniforme, privo di elementi di centralizzazione, delle sue invenzioni Leonardo (seconda metà 1400) non scrive un trattato ma lascia numerosi appunti scritti e disegnati che, riprendendo l idea di pianificazione compiuta e dettagliata già utilizzata da Filarete, illustrano i principii di una città ideale sul fiume, organizzata su più livelli di traffico e centrata su igiene e sicurezza: ancora sarà comodità di lavare spesso la città. Leonardo, qualche anno dopo, elaborerà un piano di espansione e di ammodernamento della Milano di Ludovico il Moro, reintroducendo molti dei riferimenti ideali e giungendo fino al dettaglio di piano esecutivo di nuovi quartieri Leonardo: Mappa di Milano Codici atlantici

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11 La città ideale: Trattatisti del 1500 Albrecht Durer (1527, Trattato sulle fortificazioni di città, castelli e borghi) Pietro Cataneo architetto militare: I quattro primi libri di architettura (1554 ). Variazioni di città fortificata poligonale Thomas More -Utopia (1516) Tommaso Campanella: La città del sole (1602) Le reducciones (XVII sec.) costruite dai gesuiti in America latina per alloggiarvi gli indigeni, per proteggerli dalla schiavitù praticata dai conquistadores e per convertirli alla fede cattolica e alla vita civile e produttiva

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14 La città del Monarca Nella città del monarca, il mutamento sociale (prodotto del capitalismo mercantile) si stabilizza, divenendo affermazione concreta ed applicata; la concentrazione del potere politico, economico ed istituzionale è nella grande barocca città-capitale nella quale risiede la Corte. Napoli: il palazzo reale Roma: piazza San Pietro Siracusa: Ortigia Torino: Piazza san Carlo I maestri della scuola barocca trasformano le città Italiane ed europee; lo spazio urbano è organizzato secondo le leggi della prospettiva e della percezione, del tempo e del movimento e delle linee curve. Le abitudini di mobilità in città sono completamente cambiate: il nobile e il mercante sono saliti definitivamente in carrozza. L'innovata modalità di spostamento influenza i rapporti funzionali che generano flussi poli centrici, ma, soprattutto, modifica la percezione dello spazio urbano, ora ordinato dalla nuova velocità degli spostamenti. La diffusione della scienza costruisce il nuovo sapere dell'umanità e la tecnica contribuisce al suo avanzamento.

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18 La città dei lumi Si afferma il gusto per il bello, l'imponente, il sorprendente. Il Seicento ha impresso un nuovo corso alla Scienza ed alla filosofia e ha dato inizio alla Società moderna, ma è nel 1700 che si sancisce la rottura definitiva con la città medioevale: inizia il Moderno. Alla fine del secolo la Rivoluzione francese Versailles Caserta L'Encyclopedie o Dizionario ragionato delle Scienze delle Arti e dei Mestieri, pubblicata tra il 1750 e 1775, rispecchia lo Spirito illuminista, e introduce l innovazione dell immagine quale veicolo informativo. Il gusto per il piccolo, per il particolare, caratterizza questo secolo in cui i biscuit si sostituiscono alle grandi sculture e la ricerca nell'arredamento prevale su quella nell'architettura.

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