ADEMPIMENTI PREVISTI DAL Dlgs. 102/2014; LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE E IL BILANCIAMENTO IDRAULICO COMMISSIONE ENERGIA ORDINE INGEGNERI CAGLIARI
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1 ADEMPIMENTI PREVISTI DAL Dlgs. 102/2014; LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE E IL BILANCIAMENTO IDRAULICO CAGLIARI 19 LUGLIO 2016 Ing. Luigi Berti COMMISSIONE ENERGIA ORDINE INGEGNERI CAGLIARI
2 Il Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 è stato emanato in attuazione della DIRETTIVA EUROPEA 2012/27/UE sulla efficienza energetica. Il Decreto 102 stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico Tra le misure idonee al contenimento dei consumi energetici viene individuata la contabilizzazione dei consumi individuali di energia termica e la suddivisione delle spese relative in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo individuale
3 La contabilizzazione della energia termica è uno strumento di grande interesse nell ambito degli interventi per il contenimento dei consumi energetici. Ma la contabilizzazione della energia termica produce risultati positivi solo se il singolo utente ha la possibilità di agire sull impianto variando la quantità di energia prelevata in funzione delle sue esigenza. Per tale ragione, la contabilizzazione della energia termica deve essere attuata congiuntamente alla regolazione della energia termica prelevata.
4 La stessa DIRETTIVA 2012/27/UE del Parlamento Europeo al punto 28 delle considerazioni in premessa afferma che L'uso di contatori o contabilizzatori di calore individuali per misurare il consumo individuale di riscaldamento. comporta benefici se i clienti finali dispongono di un mezzo per controllare il proprio consumo individuale. Pertanto, il loro uso ha un senso solo negli edifici in cui i corpi scaldanti sono attrezzati di valvole termostatiche.
5 Contabilizzazione e Termoregolazione La contabilizzazione della energia termica abbinata alla termoregolazione permette di gestire autonomamente la temperatura in ogni unità immobiliare suddividendo le spese secondo i singoli consumi. La Contabilizzazione, di per sè, non fa risparmiare energia ma produce un cambiamento comportamentale dell utente che dovrebbe poi portare alla riduzioni dei consumi. La contabilizzazione deve conferire ad ogni utente l autonomia gestionale.
6 Fino agli anni Settanta l autonomia gestionale dell impianto di riscaldamento e la regolazione climatica degli stessi non erano prestazioni molto richieste : il costo dei combustibili era molto basso e non conveniva investire per risparmiare energia. Negli anni la situazione è cambiata e oggi il corretto uso delle fonti energetiche disponibili è diventato un obiettivo politico e sociale di grande rilievo. In Italia la tematica della Contabilizzazione del calore ha assunto un particolare rilievo per effetto della Direttiva dell Unione Europea 2012/27/UE, del D.Lgs. 102/2014 e della norma UNI 10200/2015
7 QUADRO NORMATIVO Legge 10/1991 : Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia L articolo 26 comma 6 prescrive : Gli impianti di riscaldamento al servizio di edifici di nuova costruzione, la cui concessione edilizia sia rilasciata dopo la data di entrata in vigore della presente legge, devono essere progettati e realizzati in modo tale da consentire l'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore per ogni singola unità immobiliare.
8 QUADRO NORMATIVO D.P.R. 412/93 : Norme di progettazione per impianti termici ai fini del contenimento dei consumi energetici Il punto e del comma 6 dell art.9 ( articolo poi abrogato dal DPR 74/2013 ) affermava che : è consentito mantenere in funzione l impianto di riscaldamento centralizzato 24 ore su 24 qualora gli impianti siano dotati di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell'arco delle 24 ore.
9 QUADRO NORMATIVO D.P.R. 551/1999 Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 L art.5 del DPR stabilisce che gli impianti termici al servizio di edifici di nuova costruzione, la cui concessione edilizia sia rilasciata dopo il 30 giugno 2000, devono essere dotati di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del consumo energetico per ogni singola unita' immobiliare".
10 QUADRO NORMATIVO D.P.R. 74/2013 Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio degli impianti termici Il decreto all art.4 comma 6 stabilisce che i limiti imposti al funzionamento giornaliero degli impianti di riscaldamento dal comma 2 dello stesso articolo non si applicano se negli impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate sia installato e funzionante, in ogni singola unità immobiliare, un sistema di contabilizzazione del calore e un sistema di termoregolazione della temperatura ambiente dell'unità immobiliare stessa dotato di un programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura nell'arco delle 24 ore;
11 D.Lgs. 102/2014 : Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica Nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata, è obbligatoria l'installazione, entro il 31 dicembre 2016,. di contatori individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali. L'efficienza in termini di costi può essere valutata con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN Eventuali casi di impossibilità tecnica alla installazione dei suddetti sistemi di contabilizzazione devono essere riportati in apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato;
12 D.Lgs. 102/2014 : Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica Nei casi in cui l'uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del riscaldamento si ricorre all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all'interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 834, con esclusione di quelli situati negli spazi comuni degli edifici, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN In tali casi sono presi in considerazione metodi alternativi efficienti in termini di costi per la misurazione del consumo di calore.
13 D.Lgs. 102/2014 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica Altro punto chiave del DL 102 riguarda l obbligo di progettare l impianto di contabilizzazione e di predisporre le tabelle dei consumi previsionali ed a consuntivo secondo quanto stabilito dalla norma UNI (aggiornata al 2015 ) che diventa quindi norma cogente
14 Decreto 26 giugno 2015 Art. 3.2 comma 8: Nel caso di nuovi edifici o edifici sottoposti a ristrutturazione importante di primo livello, si provvede all installazione di sistemi di misurazione intelligente dell energia consumata, conformemente a quanto previsto all Art. 9 del DLgs 102/04. Art. 3.2 comma 9: Nel caso di impianti termici al servizio di più unità immobiliari è obbligatoria l installazione di un sistema di contabilizzazione del calore, del freddo e dell acqua calda sanitaria, conformemente a quanto previsto all Art. 9 del DLgs 102/04. Art comma 1c: Nel caso di nuova installazione di impianti termici di climatizzazione invernale in edifici esistenti, o ristrutturazione dei medesimi impianti o di sostituzione dei generatori di calore, compresi gli impianti a sistemi ibridi è obbligatoria, nel caso degli impianti a servizio di più unità immobiliari, l installazione di un sistema di contabilizzazione diretta o indiretta del calore che permetta la ripartizione dei consumi per singola unità immobiliare
15 LA CONTABILIZZAZIONE DELLA ENERGIA TERMICA Un impianto di riscaldamento centralizzato dotato di un buon sistema di regolazione, se dotato anche di un buon sistema di contabilizzazione della energia termica volontariamente prelevata, presenta diversi vantaggi. Con la contabilizzazione è possibile mantenere le prerogative di un impianto centralizzato e contemporaneamente avere la libertà di scegliere le temperature e gli orari che più soddisfano le esigenze del singolo utente. Si potrà infatti gestire autonomamente sia l orario di erogazione della energia che le temperature interne :ogni utente pagherà solo in proporzione alla energia termica prelevata. In questo modo, il condomino che agirà per risparmiare energia sarà immediatamente ricompensato.
16 SCOPI DI UN SISTEMA DI CONTABILIZZAZIONE Quantificare il consumo volontario inteso come quantità di energia termica prelevata dall'impianto centralizzato per raggiungere gli scopi di riscaldamento della singola utenza Costituire uno strumento per la eventuale valutazione del consumo involontario, inteso come quota di energia dispersa dall'impianto condominiale nel corso dell'esercizio del servizio Fornire all'utente finale uno strumento continuo di controllo dei propri consumi
17 TIPOLOGIE DI CONTABILIZZAZIONE DIRETTA: utilizza dispositivi di calcolo dell'energia termica fornita all'utenza, basati sulla misura delle grandezze caratteristiche del fluido termovettore (portata e temperatura)) INDIRETTA: nota la potenza nominale del corpo scaldante, il sistema ne ricalcola quella effettiva, misurando i parametri che influenzano l'emissione termica del corpo scaldante stesso
18 Impianti provvisti di contabilizzazione diretta dell'energia termica utile Impianti provvisti di contabilizzazione indiretta dell'energia termica utile
19 IMPIANTI CENTRALIZZATI A DISTRIBUZIONE VERTICALE Si tratta della tipologia più diffusa ( generalmente sino al 1980 ) Mediamente circa il 75% del calore utile prodotto dal generatore di calore è emesso dai corpi scaldanti, mentre il 25% è disperso dal sistema di distribuzione. Parte di queste perdite possono essere recuperate
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21 IMPIANTI CENTRALIZZATI A DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE Tipologia più recente ( dopo il 1980 ) Negli impianti a collettori complanari circa l 80% del calore prodotto dal generatore è emesso dai corpi scaldanti ( 20% disperso dal sistema di distribuzione )
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23 OBBLIGO DEL PROGETTO PER LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE La progettazione dell impianto di contabilizzazione e di regolazione è obbligatoria ai sensi della legge n. 10 del gennaio Il progetto deve essere redatto da un progettista abilitato iscritto all Albo Professionale. Non sono da considerarsi a norma di legge e quindi sanzionabili, tutti gli impianti di termoregolazione e contabilizzazione nuovi ed esistenti non corredati da progetto e non conformi alla UNI10200 vigente (UNI10200:2015)
24 OBBLIGO DEL PROGETTO PER LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE Il progetto si suddivide in due MACRO AREE e deve contenere almeno: Parte impiantistica (con anche il rilievo dei corpi scaldanti installati e la determinazione della potenza termica installata nelle diverse utenze ) Parte amministrativa ( con anche la individuazione dei criteri di riparto delle spese, determinazione delle potenze dei singoli corpi scaldanti)
25 OBBLIGO DEL PROGETTO PER LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE La norma tecnica UNI10200 diventa parte fondamentale del progetto e, a differenza del passato, i criteri di suddivisione dei consumi non devono più essere individuati dall amministratore o dall installatore, ma definiti dal progettista seguendo un accurata metodologia descritta all interno della norma.
26 OBBLIGO DEL PROGETTO PER LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE
27 CONSIDERAZIONI PROGETTUALI
28 CONSIDERAZIONI PROGETTUALI Progettazione idraulica a).esame dei dati tecnici dell impianto e diagnosi preliminare; b).analisi energetica dell edificio; c).determinazione dell effettivo fabbisogno di energia delle singole unità immobiliari; d).rilievo,per quanto visibile,delle reti di distribuzione del fluido ;
29 CONSIDERAZIONI PROGETTUALI Progettazione idraulica e).rilievo delle caratteristiche dell impianti riscaldamento; f).determinazione degli interventi da eseguire in centrale termica; g).scelta della tipologia delle valvole termostatiche e dei ripartitori; h).analisi della eventuale necessità di intervenire sul bilanciamento idraulico dell impianto;
30 k).computo metrico estimativo del sistema di termoregolazione e contabilizzazione, incluse opere accessorie di adeguamento dell impianto; CONSIDERAZIONI PROGETTUALI Progettazione tecnico-amministrativa i).individuazione dei criteri di riparto delle spese dei servizi erogati per la determinazione dei consumi involontari da addebitarsi ad ogni singola unità immobiliare; j).certificazione dei corpi scaldanti installati con produzione delle schede di potenza secondo UNI EN ( mappatura dei radiatori) ;
31 CONSIDERAZIONI PROGETTUALI Progettazione tecnico-amministrativa l).specifiche tecniche delle apparecchiature necessarie per effettuare la contabilizzazione ; m).stesura della relazione tecnica e presentazione ai condomini (in assemblea) dei criteri di utilizzo del sistema di termoregolazione e ripartizione, n).capitolato d oneri per i lavori da eseguirsi ; o).schema di Contratto d appalto;
32 CONSIDERAZIONI PROGETTUALI I contatori di energia termica vanno scelti in base alle esigenze impiantistiche secondo la procedura stabilita dalle norme UNI vigenti La precisione richiesta deve essere garantita sia nelle condizioni nominali di esercizio che nelle reali condizioni di esercizio Le caratteristiche del contatore di calore devono essere compatibili con le caratteristiche dell impianto in modo tale da assicurare errori di misurazione il più possibili limitati Un corretto abbinamento contatore-impianto consente di risparmiare sul costo dei componenti il sistema di contabilizzazione della energia termica ( ad esempio misuratori di portata in classe 3 senza ricorrere a quelli in classe 2 più costosi )
33 La Regolazione Gli impianti di riscaldamento devono quindi essere dotati di sistemi di regolazione. I sistemi di regolazione hanno lo scopo di mantenere la temperatura degli ambienti interni costante, e pari a quella di progetto, al variare delle condizioni climatiche esterne e dei carichi interni. La regolazione può essere effettuata in modi diversi, in relazione al tipo di impianto, al grado di precisione e di automatismo che si vuole raggiungere 33
34 Gli impianti a portata variabile IPV Gli impianti a portata di acqua variabile ( IPV ) consentono un uso razionale e conveniente delle valvole termostatiche. Con gli IPV, infatti, è possibile tener sotto controllo gli squilibri indotti in rete dal continuo aprirsi e chiudersi delle valvole termostatiche: squilibri che possono gravemente compromettere il funzionamento degli impianti e causare seri danni.
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37 La UNI 10200: Panoramica generale
38 UNI CONTENUTI IN SINTESI
39 UNI CONTENUTI IN SINTESI Procedure di calcolo Controllo trend storico, casi anomali e misure inattendibili (si può procedere a ricalcolo e nuova ripartizione) Appendice A (Tipologie impianti termici centralizzati; adattabilità sistemi) Appendice B (Progettazione e conduzione impianti termici centralizzati di contabilizzazione; soluzioni e requisiti minimi) Appendice C (Modulistica) Appendice D (Calcolo potenze dei corpi scaldanti; definizione millesimi potenza installata, programmazione ripartitori; definzione portate fluidi termovettori) Appendice E (Calcolo prestazioni energetiche dell Edificio) Appendice F (Esempi di calcolo)
40 UNI CONTENUTI IN SINTESI Appendice G (Applicazione metodo UNI EN 442-2; potenze corpi scaldanti)
41 UNI CLASSIFICAZIONE IMPIANTI Impianti Centralizzati CON termoregolazione contabilizzazione DIRETTA contabilizzazione INDIRETTA Impianti Centralizzati SENZA Termoregolazione 41
42 Contabilizzatore Diretto misura consumo volontario e prevede regolazione con termostato ambiente e valvole termostatiche Contabilizzatore Indiretto STIMA consumo volontario e deve sempre essere abbinato alla termoregolazione 42
43 Consumo energia termica utile edificio per Cli. Invernale ACS Composizione consumi Consumo energia termica utile edificio per Climatizzazione invernale Consumo energia termica utile edificio per ACS Consumo totale energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per Climatizzazione invernale Consumo totale energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per Climatizzazione invernale Consumo INVOLONTARIO energia termica utile per Climatizzazione invernale Consumo totale energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per ACS Consumo totale energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per ACS Consumo INVOLONTARIO energia termica utile per ACS 43
44 Composizione consumi Consumo energia termica utile edificio per Climatizzazione invernale Consumo totale energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per Climatizzazione invernale Consumo totale energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per Climatizzazione invernale Consumo INVOLONTARIO energia termica utile per Climatizzazione invernale 44
45 Composizione consumi Consumo totale energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per ACS Consumo energia termica utile edificio per ACS Consumo totale energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per ACS Consumo INVOLONTARIO energia termica utile per ACS 45
46 Spesa Totale Cli. invernale ACS Composizione Spesa Spesa totale per Climatizzazione invernale Spesa totale per ACS Spesa totale consumo energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per Climatizzazione invernale Spesa totale consumo energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per Climatizzazione invernale Spesa totale per POTENZA TERMICA installata per Climatizzazione invernale Spesa totale consumo energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per ACS Spesa totale consumo energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per ACS Spesa totale per POTENZA TERMICA installata per per ACS 46
47 Ripartizione Climatizz. Invernale Spesa totale consumo energia termica utile delle UNITA' IMMOBILIARI per Clim. Inv. Consumi energia termica utile singole UNITA' IMMOBILIARI Spesa totale consumo energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per Clim. Invernale Millesimi di proprietà singole unita' immobiliari Spesa totale per POTENZA TERMICA installata per Climatizzazione invernale Termoregolazione NO termoregolazione NO termoregolazione 47
48 Ripartizione spesa Climatizz. Invernale Termoreg. NO Termoreg. NO Termoreg. Spesa totale per POTENZA TERMICA installata per Climatizzazione invernale Millesimi Fabbisogno Energia utile singole U.IMM. Millesimi POT.Termica installata se radiatori o piastre radianti Millesimi Fabbisogno Energia utile singole U.IMM. (termoconvetto ri, ventilconvettori, bocchette, pannelli radianti) 48
49 Ripartizione spesa ACS Spesa totale consumo energia termica utile delle UN.IMM. per ACS Consumi energia termica utile singole UNITA' IMMOBILIARI Spesa totale consumo energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO per ACS Spesa totale per POTENZA TERMICA installata per ACS Millesimi di proprietà singole unita' immobiliari Millesimi Fabbisogno Energia termica utile delle singole unità immobiliari per ACS RIPARTIZIONI NON VALIDE PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA 49
50 Tipologie di millesimi Millesimi potenza termica: determinare la potenza termica emessa dal singolo corpo scaldante (Appendice D) e calcolarlo per tutti i corpi scaldanti dell'edificio Millesimi Fabbisogno energia termica utile UNITA' IMMOBILIARI Climatzz. invernale Si determina il Fabbisogno annuo di energia termica utile di tutte le singole U.IMMOBILIARI per climatizzazione invernale (una ad una con UNI TS /2 Fabb. ideale mensile Fabb. ideale annuale Perdite emissione regolazione distribuzione Fabb. energia termica utle) 50
51 Tipologie di millesimi Millesimi Fabbisogno energia termica utile UNITA' IMMOBILIARI ACS Si determina il Fabbisogno annuo di energia termica utile di tutte le singole U.IMMOBILIARI per ACS(una ad una con UNI TS /2 Fabb. ideale mensile Fabb. ideale annuale Perdite emissione regolazione distribuzione Fabb. energia termica utle) 51
52 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) E' opportuno misurare i consumi attraverso i contabilizzatori di calore sia in singolo appartamento che in uscita dal generatore Se i dispositivi sono asserviti a più servizi i valori misurati devono essere ripartiti tra i servizi attraverso dati teorici calcolati secondo UNI TS /2/4. Se siamo in caso di prospetto previsionale o in assenza di dispositivi di misura, si ricorre a dati teorici calcolati secondo UNI TS /2/4. 52
53 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) 1) Consumo singolo vettore energetico Si determina con lettura del contatore e si ripartisce (K) tra i diversi servizi (Riscaldamento e ACS) attraverso il calcolo dei vari Fabbisogni di quel vettore energetico realizzata secondo UNI TS ) Contributo energia termica utile erogato dai singoli generatori e immesso in rete Lettura contatore di calore coefficiente di ripartizione (climatizzazione invernale e ACS) ricavato in base al fabbisogno di energia termica utile di quel generatore per riscaldamento e per ACS calcolati secondo UNI TS
54 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) Se non c'è il contatore di calore si ricava il l Energia termica utile erogata dal generatore con il η medio del generatore e PCI (Combustione) o con il COP (PdCalore) Q= (L2cb L1cb) x PCI x η x Kcli Generatore a combustione η = (L2cc L1cc) / [(L2cb L1cb) x PCI] Se c è contatore di calore Q= (L2el L1el) x COP x Kcli Pompa di calore COP = (L2cc L1cc) / (L2el L1el) Se c è contatore di calore η e COP sono calcolati secondo UNI TS
55 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) 3) Consumo totale di energia termica utile dell'edificio si sommano i contributi ricavati al punto 2) per tutti i generatori presenti 4) Calcolo della spesa totale per climatizzazione invernale e ACS Spesa totale per Climatizzazione invernale Spesa ENERGETICA per Climatizzazion e invernale Spesa Conduzione e manutenzione dell'impianto per Clim. Invernale Spesa gestione servizio contabilizzazione energia termica per Climatizzazione invernale 55
56 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) Spesa ENERGETICA per Climatizzazione invernale Spesa Conduzione e manutenzione dell'impianto per Climatiz. invernale Spesa gestione servizio contabilizzazione energia termica per Climatizzazione invernale Σ(Consumo vettore energetico (1) x Costo unitario vettore energetico) Spesa totale ripartita in funzione Fab.En.term utile Riscald. Fab.En. termica utile ACS Fab.En.termica utile altri usi Spesa totale ripartita in funzione Fab.En. Term.utile Riscald. Fab.En. termica utile ACS Fabbis.Eneg. termica utile altri usi 56
57 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (RISCLDAMENTO E ACS) 4) Calcolo della spesa totale per climatizzazione invernale e ACS Spesa totale per ACS Spesa ENERGETIC A per ACS Spesa Conduzione e manutenzione dell'impianto per ACS Spesa gestione servizio contabilizzazion e energia termica per ACS 57
58 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (RISCLDAMENTO E ACS) Spesa ENERGETICA per ACS Σ(Consumo vettore energetico (1) xcosto unitario vettore energetico) Spesa Conduzione e manutenzione dell'impianto per ACS Spesa totale ripartita in funzione: Fab.En.termica utile Riscald. Fab.En. termica utile ACS Fab.En. termica utile altri usi Spesa gestione servizio contabilizzazione energia termica per ACS Spesa totale ripartita in funzione Fab.En.Term.utile Riscald. Fab.En.termica utile ACS Fab.En. termica utile altri usi 58
59 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) 5) Costo unitario energia termica utile per Clim.inv. = spesa energetica Cli.Inv calcolata in (4) consumo tot. energia termica edificio (3) per ACS = spesa energetica ACS calcolata in (4) consumo tot. energia termica edificio (3) 59
60 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (RISCLDAMENTO E ACS) 6) Calcolo consumi energia termica utile singole UNITA' IMMOBILIARI Se è presente termoregolazi.e contabiliz. Consumo VOLONTARIO Climatizzazione invernale : lettura contatore calore e si ripartisce tra climatizz.invernale e ACS con il coefficiente Kcli ACS : lettura contatore calore e si ripartisce tra climatizz.invernale e ACS con il coefficiente Kacs Se non c'è contatore si utilizza il Fabbisogno energia termica utile della singola unità immobiliare calcolato secondo UNI TS
61 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (RISCLDAMENTO E ACS) In presenza di ripartitori: Qui= (Qedificio Qcc- Qno_contatore Qinv) x (ur/somma_ur) Tubazioni esterne a vista nei locali Si calcola allora le perdite delle tubazioni a vista Ptub secondo quanto previsto dalla norma UNI TS / 2 In presenza di contatori volumetrici per ACS: Qui= (L2cv L1cv) x mv x qp x (tacs tf) Qp= calore specifico acqua 61
62 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) 7) Consumi energia termica utile per locali ad uso collettivo Si procede come per il punto (6) 8) Consumo totale energia termica utile edificio per climatizzazione inv. e ACS è pari alla somma di (Consumo totale UI)+(consumo totale loc.uso coll) + (Consumo Involont.) (6) + (7) + (Consumi involontari) = (3) per climatizzazione invernale (6) + (7) + (Consumi involontari) = (3) per ACS Consumo involontario clim.inv = (3) cli - (6) cli - (7) cli Consumo involontario ACS = (3) acs - (6) acs - (7) acs 62
63 LA PROCEDURA DI RIPARTIZIONE DELLE SPESE (CLIMAT. INVERNALE E ACS) 8) Consumo totale energia termica utile edificio per climatizzazione inv. e ACS In presenza di ripartitori, Calcolo Analitico Consumo involontario clim.inv = Pcli Calcolo semplificato (per edifici esistenti) Consumo involontario clim.inv = Qhid x kinv Pcli= perdite impianto Cli.Inv. (appendice E e UNI 11300) Qhid= Fabbisogno ideale en.termica edificio (UNI 11300) Kinv= prospetto 10 che da la frazione da dare al cons.inv. 63
64 9) componenti spesa totale per climatiz. invernale e ACS Spesa totale per Climatizzazione invernale Spesa Totale consumo energia termica utile delle UN. IMMOBILIARI Costo unitario energ. termica (5) xconsumo totale en.term.utile delle U. Imm.(6) Spesa totale consumo energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO Costo unitario en.term (5) x Cons. totale energia termica utile dei LOCALI USO COLLETTIVO (7) Spesa totale per POTENZA TERMICA installata Costo unitario energ. Term (5) x Consumo INVOLONTARIO energia termica utile (8) + Spesa cond. e manutenz. + Spesa gest.contabiliz. 64
65 9) componenti spesa totale per climatiz. invernale e ACS Spesa totale per Acqua Calda Sanitaria Spesa Totale consumo energia termica utile delle UNITA' IMMOBIL. ACS Costo unitario energ. termica (5) x Consumo totale energia termica utile delle U. Imm.(6) Spesa totale consumo energia termica utile dei LOCALI AD AUSO COLLETTIVO ACS Costo unitario energ. termica (5) x Consumo totale energia termica utile dei LOCALI USO COLLETTIVO (7) Spesa totale per POTENZA TERMICA installata ACS Costo unitario energ. Term. (5) x Consumo INVOLONTARIO energia termica utile (8) + Spesa conduzione e manutenz. + Spesa gestione contabilizzazione 65
66 10) Spesa singola Unità Immobiliare Spesa singola Unità Immobiliare per Climatiz.invernale Spesa consumo energia termica utile della singola U.I. Cl Spesa consumo en. Term. Utile LOCALI USO COLLETTIVO da attribuire alla singola. U.I. CI Spesa totale per POTENZA TERMICA installata CI Costo unitario energ. termica (5) x Consumo.en.term. utile della singola U. I.(6) Costo unit. en. term(5) x Consumo tot. energia termica utile dei LOCALI USO COLLETTIVO (7) x Millesimi proprietà Costo unit.en. Term. (5) x Cons. INV. En.term utile (8) + Spesa cond.e manutenz. + Spesa gest.contabi. x Milles.Fab.En.Term. U.I. 66
67 10) Spesa singola Unità Immobiliare Spesa singola Unità Immobiliare per Acqua Calda Sanitaria Spesa consumo energia termica utile della singola U.I. ACS Costo unitario energ. termica (5) x Consumo energia termica utile della singola U. I.(6) Spesa tot. Consu. en. Term. Utile LOCALI USO COLLETTIVO da attribuire alla sing. U.I. ACS Costo unitario energ. termica (5) x Consumo totale energia termica utile dei LOCALI USO COLLETTIVO (7) x Millesimi proprietà Spesa totale per POTENZA TERMICA installata ACS Costo unit. energ. Term. (5) x Consu INV. En.term utile(8) + Spesa cond.e manutenz. + Spesa gest.contabiliz. x Millesimi Fabb.En.Term.U.I. 67
68 UNI PRINCIPALI NOVITA (Norma in inchiesta pubblica ultimata il 13 giugno) 1. Inserito il servizio di raffrescamento 2. semplificati e unificati i componenti di spesa e di consumo 68
69 Composizione consumi (UNI ) CONSUMO TOTALE CONSUMO VOLONTARIO TOTALE CONSUMO INVOLONTARIO TOTALE 69
70 Composizione Spesa (UNI ) SPESA TOTALE SPESA ENERGETICA TOTALE SPESA GESTIONE TOTALE SPESA TOTALE PER PRELIEVO VOLONTARIO SPESA TOTALE PER PRELIEVO INVOLONTARIO 70
71 CRITERI DI RIPARTIZIONE (UNI ) SPESA TOTALE PER PRELIEVO VOLONTARIO CONSUMI VOLONTARI DELLA SINGOLA UTENZA (LETTURE) SPESA TOTALE PER PRELIEVO INVOLONTARIO MILLESIMI DI FABBISOGNO DELLE SINGOLE UTENZE SPESA GESTIONALE TOTALE MILLESIMI DI FABBISOGNO DELLE SINGOLE UTENZE 71
72 UNI PRINCIPALI NOVITA 1. Inserito il servizio di raffrescamento 2. semplificati e unificati i componenti di spesa e di consumo 3. metodologia di calcolo più chiara 4. nomenclatura adattata alla UNI TS confermati i riferimenti ai contatori diretti (UNI EN 1434) e indiretti (UNI EN UNI UNI 11388) 72
73 UNI METODOLOGIA DI CALCOLO 1 Calcolo consumo Totale Calcolo energia erogata dal sottosistema di generazione Calcolo energia erogata dall'impianto solare termico 2 Calcolo spesa energetica totale Calcolo spesa del singolo vettore energetico 3 Calcolo costo unitario energia termica utile 73
74 UNI METODOLOGIA DI CALCOLO 4 Calcolo spesa gestionale totale 5 Tipologia contabilizzazione 74
75 UNI METODOLOGIA DI CALCOLO CONTABILIZZAZIONE DIRETTA 5 Calcolo consumi volontari singole utenze 6 Calcolo consumo volontario totale 7 Calcolo consumo involontario totale 8 Calcolo consumi involontari delle singole utenze 9 Calcolo delle spese delle singole unità immobiliari calcolo della spesa per consumo volontario calcolo della spesa per consumo involontario calcolo della spesa gestionale 75
76 UNI METODOLOGIA DI CALCOLO CONTABILIZZAZIONE INDIRETTA 5 Calcolo consumo involontario totale 6 Calcolo consumo volontario totale 7 Calcolo consumi volontari singole utenze 8 Calcolo consumi involontari delle singole utenze 9 Calcolo delle spese delle singole unità immobiliari calcolo della spesa per consumo volontario calcolo della spesa per consumo involontario 76
77 UNI PRINCIPALI NOVITA 1. Inserito il servizio di raffrescamento 2. semplificati e unificati i componenti di spesa e di consumo 3. metodologia di calcolo più chiara 4. nomenclatura adattata alla UNI TS confermati i riferimenti ai contatori diretti (UNI EN 1434) e indiretti (UNI EN UNI UNI 11388) 77
78 UNI PRINCIPALI NOVITA 6 Definito lo stato dell'edificio su cui deve essere effettuato il calcolo della prestazione energetica: A) prospetto previsionale e a consuntivo: valutazioni tipo A3 effettive condizioni di utilizzo cioè su dati climatici standard utenza standard stagione di calcolo reale conduzione impianto reale Stato edificio attuale comprensivo degli interventi su parti comuni e private 78
79 UNI PRINCIPALI NOVITA 6 Definito lo stato dell'edificio su cui deve essere effettuato il calcolo della prestazione energetica: B) millesimi per il calcolo dei millesimi di fabbisogno: Valutazioni A2 su condizioni standard (APE) e lo stato dell'edificio è quello originario comprensivo solo degli interventi sulle parti comuni e NON su quelle private 79
80 UNI PRINCIPALI NOVITA 7 E' stato introdotto il fattore d'uso dell'edificio al fine di determinare l'incidenza del consumo involontario rispetto a quello totale che aumenta al diminuire del grado di occupazione (>0.8) 80
81 ESEMPIO 1 GENERATORE A COMBUSTIONE PER CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E ACS CON CONTATORI DI CALORE E CONTATORI VOLUMETRICI Unità immobiliari 4 Locali ad uso collettivo 0 Spesa annuale per conduzione e manutenzione 500 Spesa annuale gestione servizio contabilizzazione 200 Fabbisogno annuo energia termica utile edificio per Clim.Inv (UNI TS 11300) [Kwh] Fabbisogno annuo energia termica utile edificio per ACS (UNI TS 11300) [Kwh]
82 ESEMPIO 1 Consumo combustibile (contatore) [m3] 6000 Fabb.combust. Climatiz. Inv. (UNI TS 11300) [m3] 4357 Fabbisogno combustibile ACS (UNI TS 11300) [m3] 1867 Costo unitario combustibile [ /m3] 0.67 Consumo energia elettrica (contatore) [Kwh] 400 Fabb. energ.elettr. Climatiz.inv.(UNI TS 11300) [Kwh] 294 Fabb.energia elettrica ACS (UNI TS 11300) [Kwh] 126 Costo unitario combustibile 0.28 Generatore 1 Lettura contatore di calore [Kwh] Fab.ann. ene. term.utile edif per Clim.Inv (11300) [Kwh] Fab.ann. Ene. Term. utile edifiper ACS (11300) [Kwh]
83 ESEMPIO 1 Appartamento 1 Lettura contatore di calore [Kwh] 8700 Lettura contatore volumetrico [m3] 100 Millesimi Fabb.ene. term.utile per Clim.Inv (UNI TS 11300) 220 Millesimi Fabb.ene. Term. utile per ACS (UNI TS 11300) 250 Appartamento 2 Lettura contatore di calore [Kwh] 9700 Lettura contatore volumetrico [m3] 120 Millesimi Fabb.ene. term.utile per Clim.Inv (UNI TS 11300) 220 Millesimi Fabb.ene. Term. utile per ACS (UNI TS 11300)
84 ESEMPIO 1 Appartamento 3 Lettura contatore di calore [Kwh] 8200 Lettura contatore volumetrico [m3] 85 Millesimi Fabb.ene. term.utile per Clim.Inv (UNI TS 11300) 280 Millesimi Fabb.ene. Term. utile per ACS (UNI TS 11300) 250 Appartamento 4 Lettura contatore di calore [Kwh] 7700 Lettura contatore volumetrico [m3] 105 Millesimi Fabb.ene. term.utile per Clim.Inv (UNI TS 11300) 280 Millesimi Fabb.ene. Term. utile per ACS (UNI TS 11300)
85 ESEMPIO Calcolo consumi dei singoli vettori energetici Combustibile Ripartizione climatizzazione invernale: 4357/( ) = 0.7 Ripartizione ACS 1867/( ) = 0.3 Consumo combustibile clim inv: 6000*0.7=4200 m3 Consumo combustibile ACS: 6000*0.3=1800 m3 Energia elettrica Ripartizione climatizzazione invernale: 294/( ) = 0.7 Ripartizione ACS 126/( ) = 0.3 Consumo elettrico clim inv: 400*0.7=280 Kwh Consumo elettrico ACS: 400*0.3=120 Kwh 85
86 ESEMPIO Contributi energia termica utile Generatore Ripartizione climatizzazione invernale: 42000/( ) = 0.7 Ripartizione ACS 18000/( ) = 0.3 Consumo energia termica utile clim inv: 58000*0.7=40600 Kwh Consumo combustibile ACS: 58000*0.3=17400 Kwh Per semplicità vediamo cosa succede per la sola Climatizzazione invernale Per ACS il ragionamento è analogo 86
87 ESEMPIO Spesa energetica climatizzazione invernale 0.67 x 4200 = x 280 = 78.4 Spesa manutenzione : 500 x 0.7 = 350 Spesa gestione contabilizzazione 200 x 0.7= Costo unitario energia termica utile = Spesa energetica climatizzazione invernale /(58000 x 0.7) = /kwh 87
88 ESEMPIO Consumo energia termica Appartamento 1 si desume dal contatore di calore = 8700 Kwh 8 - Calcolo consumo totale e involontario Sommo i consumi dei 4 Appartamenti letti al contatore di calore = Kwh Consumo involontario: (58000 x 0.7)-34300= 6300 Kwh 9 - Spesa totale climatizzazione invernale Edificio ( x 34300) = Spesa totale energ.term.utile (6300 x ) = 938,84 Spesa tot. per Pot. term.instal. 88
89 ESEMPIO Spesa appartamento x 8700 = 619,83 Spesa energia termica utile 938,84 x (mill. fabb.energetico) = 938,84 x 220/1000 = 206,54 Spesa per potenza termica installata 619, ,54 = 826,37 Spesa totale Climatizzazione invernale Si ripete lo stesso ragionamento per ACS e poi per tutti gli appartamenti 89
90 CONCLUSIONI 90
91 CONCLUSIONI Cioè una persona che sa cosa vuol dire progettare (Non solo timbro, firma e parcella ) Nel senso più ampio del termine 91
92 GRAZIE PER L ATTENZIONE 92
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