VADEMECUM DEL RAPPRESENTANTE DEI GENITORI

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1 DIREZIONE DIDATTICA 4 CIRCOLO DI FORLÌ Via Giorgina Saffi, n.12 tel Fax foee00400b@istruzione.it - posta cert: foee00400b@pec.istruzione.it VADEMECUM DEL RAPPRESENTANTE DEI GENITORI

2 INDICE: Cap I.: Diritti e doveri del Rappresentante di Classe pag. 2 il rappresentante di classe ha il diritto di... pag. 2 il rappresentante di classe non ha il diritto di... pag. 2 il rappresentante di classe ha il dovere di... pag. 2 il rappresentante di classe non ha il dovere di... pag. 2 cap II.: Gli Organi Collegiali della scuola pag. 3 Consigli d Interclasse... pag. 3 Consiglio di Circolo... pag. 4 Giunta Esecutiva... pag. 4 Collegio dei Docenti... pag. 4 Comitato per la Valutazione del Servizio degli Insegnanti... pag. 5 Cap III.: Le Assemblee pag. 5 Convocazione delle Assemblee dei Genitori... pag. 5 Cap IV: Altre informazioni utili.pag. 5 Autonomia Scolastica... pag. 5 Il P.O.F... pag. 5 Il Regolamento di Circolo... pag. 5 La Carta dei Servizi... pag. 5 Appendice Calendario degli incontri con la Dirigente scolastica... pag. 6 Scheda recapiti genitori... pag. 7 2

3 Cap. I.: DIRITTI E DOVERI DEL RAPPRESENTANTE DI CLASSE I Rappresentanti dei genitori al Consiglio di Interclasse sono eletti, o riconfermati, una volta l anno. Le elezioni sono indette dal Dirigente Scolastico entro il 31 ottobre. E previsto un rappresentante (membro del Consiglio di Interclasse) per ogni classe della scuola primaria. Una volta eletti, i rappresentanti restano in carica fino alle elezioni successive (quindi anche all'inizio dell'anno Scolastico seguente), a condizione di non aver perso i requisiti di eleggibilità (ad esempio perché il figlio o la figlia siano stati promossi alla prima classe della secondaria di primo grado, o per trasferimento, o per dimissioni, ecc.) in tal caso restano in carica solo fino al 31 agosto. Nell eventualità di decadenza di un rappresentante di classe, il Dirigente nomina come sostituto il primo genitore dei non eletti della classe. Il rappresentante di classe ha il diritto di: farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il Consiglio di Classe di cui fa parte e presso i propri rappresentanti del Consiglio di Circolo; informare i genitori, mediante diffusione di verbali di incontri, relazioni, note, avvisi o altre modalità, circa gli sviluppi d'iniziative avviate o proposte dalla direzione, dal corpo docente, dal Consiglio di Circolo. ricevere le convocazioni alle riunioni del Consiglio con almeno cinque giorni di anticipo; essere convocato alle riunioni del Consiglio in cui è stato eletto in orario compatibile con gli impegni di lavoro (art.39 TU). richiedere la convocazione dell'assemblea della classe che rappresenta qualora i genitori la propongano o egli lo ritenga opportuno. La convocazione dell assemblea deve avvenire previa richiesta scritta indirizzata al Dirigente, in cui sia specificato l'ordine del giorno; avere a disposizione dalla scuola il locale necessario alle riunioni di classe, purché in orari compatibili con l'organizzazione scolastica; accedere ai documenti scolastici, nei limiti stabiliti dalla legge (la segreteria può richiedere il pagamento di eventuali fotocopie); Il rappresentante di classe non ha il diritto di: occuparsi di casi singoli; trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri Organi Collegiali della scuola (per esempio quelli inerenti la didattica ed il metodo di insegnamento che sono di esclusiva competenza del Collegio dei Docenti). Il rappresentante di classe ha il dovere di: fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l'istituzione scolastica; farsi portavoce delle istanze presentate dai genitori; tenersi aggiornato sulle politiche e sulla gestione della scuola; presenziare alle riunioni del Consiglio in cui è eletto; informare i genitori che rappresenta sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola; promuovere iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta; conoscere i documenti della scuola (Regolamento di Circolo, P.O.F., Carta dei Servizi, ecc.); conoscere i compiti e le funzioni dei vari Organi Collegiali della Scuola. Il rappresentante di classe non ha il dovere di: farsi promotore di collette; gestire un fondo cassa della classe; 3

4 comprare materiale necessario alla classe o alla scuola o alla didattica. Cap. II.: GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo circolo. Sono stati istituiti con il Testo Unico del 1974 (D.P.R. 416/74), al fine di realizzare una partecipazione democratica alla gestione della scuola. Il Testo Unico attribuisce ai genitori un ruolo importante nella vita scolastica e ne prevede la partecipazione e la rappresentanza in tutti gli organi collegiali, escluso il Collegio dei Docenti e il Comitato per la Valutazione del Servizio degli Insegnanti.. Gli organi collegiali a livello di scuola primaria sono: 1. Il Consiglio di interclasse 2. Il Consiglio di Circolo 3. La Giunta Esecutiva 4. Il Collegio dei Docenti 5. Il Comitato per la Valutazione del Servizio degli Insegnanti 1) CONSIGLIO D INTERCLASSE ll Consiglio di interclasse è composto dai docenti delle sezioni dello stesso plesso. Fanno parte del Consiglio: i docenti, un rappresentante eletto dai genitori per ciascuna delle classi interessate, e i docenti di sostegno eventualmente contitolari delle cattedre. Il Consiglio d'interclasse o d'intersezione, si riunisce secondo una calendarizzazione che viene comunicata all inizio di ogni anno: è presieduto dal Dirigente Scolastico (o da un docente suo delegato) e vi partecipano i rappresentanti di classe e gli insegnanti. Il Consiglio si riunisce in orario extrascolastico e compatibilmente con I'orario di lavoro dei rappresentanti dei genitori con il ruolo compito di: a livello tecnico: definire la progammazione didattico-educativa per la classe e i singoli alunni; verificare l'andamento complessivo dell'attività didattica in attuazione della programmazione educativa; formulare, al collegio dei docenti, proposte in ordine all'azione educativa e didattica, alle iniziative di sperimentazione e libri di testo, procedere alla certificazione delle competenze nelle classi in cui ciò sia necessario e per gli alunni diversamente abili deliberare sansioni disciplinari, secondo il Regolamento della scuola organizzare le attività ed iniziative integrative all offerta formativa: uscite, visite d istruzione, percorsi specifici esprimere pareri sui libri di testo e sulle attività integrative e di sostegno; con la sola componente dei docenti: valutare il profitto e la capacità relazionale dei singoli alunni a livello socio-educativo: valutare gli interessi, le difficoltà ed i problemi dell età degli alunni approfondire i problemi dell'apprendimento (recupero e sostegno) e dello sviluppo della personalità degli alunni e individuare i modi migliori per stimolarlo e favorirlo, stabilire un rapporto di collaborazione tra docenti, genitori e alunni con i docenti e tra i compagni di classe valutare le condizioni ambientali in cui si svolgono le lezioni (es. aule, banchi, bagni ecc.). Nel corso dei C.d C. non possono essere trattati casi singoli 2) CONSIGLIO DI CIRCOLO E presieduto da un rappresentante dei genitori membro del consiglio. E composto da 19 componenti: 8 4

5 docenti, 8 genitori, 2 rappresentanti del personale ATA e il Dirigente Scolastico. Il Consiglio resta in carica 3 anni. membri che, nel corso del triennio, perdono la titolarità, vengono sostituiti dai primi non eletti nelle rispettive liste. Fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico, del Collegio dei Docenti, dei Consigli di interclasse e degli altri organismi scolastici, il Consiglio di Circolo ha una responsabilità generale con diritto di iniziativa e potere deliberante nelle materie indicate dalla legge. Il Consiglio ha quindi le seguenti prerogative: a) delibera il programma annuale e il conto consuntivo, dispone in ordine all'impegno finanziario per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del Circolo o dell'istituto; b) stabilisce i criteri di carattere generale per la formulazione del P.O.F. c) adotta la Carta dei Servizi della scuola e il Piano dell'offerta Formativa; f) delibera, su proposta della giunta: l adozione del regolamento interno del circolo; l acquisto, il rinnovo e la conservazione di attrezzature e sussidi; l adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; i criteri di programmazione ed attuazione delle attività extracurricolari (corsi di recupero e di sostegno, di libere attività complementari, di visite guidate e di viaggi d'istruzione, ecc.); la promozione di reti con altre scuole, associazioni, enti, ecc; la partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; le forme e le modalità per eventuali iniziative assistenziali g) indica i criteri generali relativi: alla formazione delle classi; all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività alle condizioni ambientali; al coordinamento organizzativo dei Consigli di interclasse. allo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti. Le riunioni del Consiglio sono convocate dal Presidente. Gli atti del consiglio di circolo o di istituto sono pubblicati nell albo elettronico della scuola. 3) GIUNTA ESECUTIVA E presieduta dal Dirigente Scolastico che è componente di diritto della Giunta insieme al D.S.G.A. (segretario della Giunta). Le altre componenti, un docente, un non docente e due genitori, sono elette nel Consiglio di Circolo. La Giunta resta in carica 3 anni, come il Consiglio di Circolo stesso. La Giunta Esecutiva predispone il programma annuale e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio di Circolo e cura l'esecuzione delle relative delibere. 4) IL COLLEGIO DEI DOCENTI Il collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel Circolo o nell'istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Collegio dei Docenti: a) ha competenze esclusive sulla didattica del Circolo, nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente; b) formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, la formulazione dell'orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo; c) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica; d) provvede all'adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici, sentiti i Consigli di Interclasse, e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Circolo; e) adotta o promuove, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione f) promuove iniziative di formazione in servizio dei docenti del Circolo; g) elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Circolo; 5

6 h) elegge i rappresentanti del Comitato per la Valutazione del Servizio degli Insegnanti; i) programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali; j) esprime parere, per gli aspetti didattici, sulle iniziative dirette alla educazione della salute; k) elabora il Piano dell'offerta Formativa in base agli indirizzi generali del Consiglio di Circolo. Il Collegio dei Docenti si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 5) COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Presso ogni Istituto Scolastico è istituito il Comitato per la Valutazione del Servizio degli insegnanti, formato, oltre che dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, da quattro docenti quali membri effettivi e da due membri supplenti. I membri dei Comitato sono eletti annualmente dal Collegio dei Docenti. Il Comitato procede obbligatoriamente alla valutazione dell'operato dei docenti neoimmessi in ruolo durante l'anno di formazione e, su richiesta degli interessati, alla valutazione del servizio dei docenti, sulla base di criteri fissati dalla normativa vigente. Cap. III.: LE ASSEMBLEE CONVOCAZIONE DELLE ASSEMBLEE STRAORIDINARIE DEI GENITORI Le richieste di convocazione devono essere formulate per iscritto, con allegato l'ordine del giorno e almeno cinque giorni prima della riunione, che deve svolgersi al di fuori dell'orario delle lezioni. Il Dirigente Scolastico ha facoltà di autorizzare la convocazione. All'assemblea possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente e/o gli insegnanti delle classi rappresentate. Cap. IV.: ALTRE INFORMAZIONI UTILI AUTONOMIA SCOLASTICA Il regolamento dell'autonomia (DPR 275/99) e' entrato in vigore nel settembre del 2000 ed ha trasferito alle scuole compiti e funzioni esercitate in precedenza dal Ministero della Pubblica Istruzione. L autonomia scolastica riafferma il principio della libertà di insegnamento e dà facoltà ad ogni scuola di utilizzare una parte del monte ore per introdurre flessibilità al piano di studi, per attuare iniziative di recupero, oppure per compensazioni tra discipline diverse. Il POF "E' il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale della scuola che contiene il quadro completo delle attività del Circolo. Una versione abbreviata è consegnata alle famiglie all'atto dell'iscrizione. E disponibile nel sito web della scuola IL REGOLAMENTO DI CIRCOLO Viene formulato dal Consiglio di Circolo ed esplicita le norme interne alla scuola che regolano il suo funzionamento. E' diventato, con la nuova normativa, parte integrante del POF. E disponibile nel sito web della scuola LA CARTA DEI SERVIZI Esplicita i diritti di ciascun utente, orari e funzioni delle segreterie, ecc.. E disponibile nel sito web della scuola 6

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