Corso sui rischi da movimentazione manuale dei pazienti non collaboranti. SPP IOG corso MMP multimed 1

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1 Corso sui rischi da movimentazione manuale dei pazienti non collaboranti SPP IOG corso MMP multimed 1

2 Modulo 1 Normativa ed epidemiologia SPP IOG corso MMP multimed 2

3 Normativa ed epidemiologia Riferimenti Legislativi In questa sezione, vengono illustrati i riferimenti normativi che disciplinano l attività di movimentazione dei carichi e dei pazienti SPP IOG corso MMP multimed 3

4 Normativa ed epidemiologia I dati epidemiologici e l evidenza di incidenza di patologie muscolo scheletriche nei lavoratori soggetti a MMC, soprattutto a livello del rachide dorso-lombare, hanno spinto la Comunità Europea ad emanare specifiche norme che tendono a limitare, entro limiti accettabili, l'impiego della forza manuale nelle operazioni lavorative di movimentazione di carichi. Tali norme sono state recepite in Italia, per la prima volta, con il D. Lgs. 626/94 (titolo V e allegato VI). SPP IOG corso MMP multimed 4

5 Normativa ed epidemiologia Attualmente, il riferimento normativo è il D.Lgs Lgs.. 81/2008 L articolo 167, che definisce il campo di applicazione, chiarisce in particolare che cosa si intende per azioni od operazioni di movimentazione manuale di carichi. SPP IOG corso MMP multimed 5

6 Normativa ed epidemiologia TITOLO VI D.Lgs. 81/08 Art campo di applicazione 1) Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. 2. Si intendono per: a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari; Cosa dice la legge? l organo bersaglio è quindi l apparato muscoloschelettrico Il rischio quindi non dipende solo da quanto pesa l oggetto da movimentare ma da fattori diversi che per ragioni diverse contribuiscono ad aumentare il rischio b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari. SPP IOG corso MMP multimed 6

7 Normativa ed epidemiologia Pertanto, rientrano nel campo di applicazione tutte le azioni che possono comportare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, quali le patologie alle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari (per esempio, le patologie a carico degli arti superiori), e non solo le patologie dorso-lombari, alle quali faceva riferimento il D.Lgs. n. 626/1994 SPP IOG corso MMP multimed 7

8 Normativa ed epidemiologia Questa nuova definizione è in linea con i contenuti dell Allegato XXXIII al D.Lgs Lgs.. n. 81/2008 nel quale sono citate, mediante il riferimento alle norme della serie ISO 11228, anche le operazioni di movimentazione dei carichi leggeri ad alta frequenza, che tipicamente sono la causa di patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori SPP IOG corso MMP multimed 8

9 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Qui si trovano le principali novità rispetto alla normativa previgente. In primo luogo, è importante sottolineare che nel testo dell Allegato al TU, non esiste più un riferimento a un limite quantitativo assoluto di carico pesante, mentre l Allegato VI all ex D.Lgs. n.626/1994 aveva riportato il limite quantitativo dei 30 kg. SPP IOG corso MMP multimed 9

10 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Il limite quantitativo dipende, infatti, da una serie di fattori quali il sesso dell operatore, la tipologia di movimentazione, la frequenza ecc. Pertanto, non è stato indicato un limite di peso assoluto; i parametri di riferimento per valutare le attività di MMC dovranno essere ricercati, invece, nelle norme tecniche. SPP IOG corso MMP multimed 10

11 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII L altra importante novità sta proprio nel fatto che nell Allegato XXXIII sono citate specifiche norme tecniche che devono essere considerate quali riferimento per effettuare la valutazione dei rischi e stabilire le misure di miglioramento. In particolare, sono richiamate le norme della serie ISO 11228, «Ergonomia movimentazione manuale», le quali sono suddivise in tre parti: parte 1 sollevamento e trasporto; parte 2 traino e spinta; parte 3 movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza SPP IOG corso MMP multimed 11

12 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Prima dell entrata in vigore del D.Lgs. n. 81/2008, il principale riferimento utilizzato per effettuare una valutazione dei rischi da MMC era costituito dalle linee guida per l applicazione del Titolo V, D.Lgs. n. 626/1994, elaborate dal Coordinamento tecnico per la prevenzione degli assessorati della sanità delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano. SPP IOG corso MMP multimed 12

13 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII È interessante notare come queste linee guida erano inerenti alle azioni di sollevamento, di trasporto e di traino e di spinta; non erano trattate, invece, le attività di movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza (sebbene in letteratura esistessero diversi metodi di valutazione). SPP IOG corso MMP multimed 13

14 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Il riferimento alla ISO 11228, parte 3, è quindi, un importante novità che interessa tutte quelle realtà lavorative dove sono svolti compiti ciclici che comportano l esecuzione dello stesso movimento (o breve insieme di movimenti) degli arti superiori (dita, mani, braccia) ogni pochi secondi, oppure la ripetizione di un ciclo di movimenti per più di due volte al minuto o per più del 50% della durata del compito lavorativo (per esempio, attività di confezionamento o di cucito a livello industriale). SPP IOG corso MMP multimed 14

15 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Rispetto alle norma ISO 11228, le linee guida adottavano anche un differente procedimento valutativo delle azioni di sollevamento, basato su un modello proposto dal NIOSH (National Institute of Occupational Safety and Health 1993), e riferimenti diversi per la valutazione delle azioni di traino e di spinta, basati sugli studi di Snook e Ciriello (1991). SPP IOG corso MMP multimed 15

16 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Art Obblighi dei datori di lavoro 1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio Per la riduzione del rischio il Datore di lavoro a) organizza il posto di lavoro assicurandone condizioni di salute e sicurezza b) valuta, se possibile, anche in fase di progetto, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione ; c) adotta le misure atte ad evitare o ridurre tra l'altro i rischi di lesioni dorsolombari, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta ; d) sottopone alla sorveglianza sanitaria di cui all'art. 16 gli addetti alle attività di cui al presente titolo. SPP IOG corso MMP multimed 16

17 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Infine, per quanto concerne l art. 169, «Informazione, formazione e addestramento», la principale novità consiste nell addestramento, precedentemente non esplicitamente previsto dal Titolo V, D.Lgs. n. 626/1994. Il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori, infatti, l addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure che devono essere adottate nella movimentazione manuale dei carichi. SPP IOG corso MMP multimed 17

18 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Questa impostazione è in linea con il maggiore risalto dato all addestramento dal D.Lgs. n. 81/2008. Si ricorda che l addestramento deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro (art. 36, D.Lgs. n. 81/2008). SPP IOG corso MMP multimed 18

19 D.Lgs Lgs.. 81/08 All.. XXXIII Il datore di lavoro Art Informazione e formazione fornisce ai lavoratori informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione di attività fornisce ai lavoratori l addestramento adeguato in merito a procedure e manovre SPP IOG corso MMP multimed 19

20 Epidemiologia Dati Epidemiologici In questa sezione vengono illustrati i dati epidemiologici relativi alla presenza di patologie muscolo-scheletriche nei diversi comparti lavorativi raffrontandoli con quello socio-sanitario SPP IOG corso MMP multimed 20

21 Epidemiologia Alla fine degli anni 90 è stata condotta un indagine in Europa sulla percentuale di lavoratori interessati da attività lavorative che li espongono a rischi di patologie muscoloschelettriche Il grafico riportato di seguito, evidenzia l alto livello di esposizione del personale del comparto socio sanitario in particolare per l attività di movimentazione dei carichi (circa 30%) e per le posture disergonomiche (circa 40%) SPP IOG corso MMP multimed 21

22 Epidemiologia SPP IOG corso MMP multimed 22

23 Epidemiologia Nella stessa indagine è stato valutato il livello di percezione del rischio di patologie muscoloscheletriche nei diversi comparti lavorativi: Il grafico riportato di seguito, evidenzia l alta percezione del rischio nell area sociosanitaria SPP IOG corso MMP multimed 23

24 Epidemiologia SPP IOG corso MMP multimed 24

25 Epidemiologia Come si vede dalla slide che segue, a fronte di un alta percezione del rischio, si ha un elevato riscontro in termini epidemiologici di problemi muscoloscheletrici nel comparto socio sanitario SPP IOG corso MMP multimed 25

26 Epidemiologia SPP IOG corso MMP multimed 26

27 Epidemiologia Studi condotti in america alla fine degli anni 90 hanno comunque evidenziato una maggiore prevalenza di casi di patologie muscoloscheletriche nel comparto sanitario rispetto ad altri comparti lavorativi. Del resto è abbastanza evidente come tutta l area sanitaria sia trasversalmente interessata da due fattori di rischio principali, ovvero rischio biologico in primis e quindi rischio da movimentazione dei pazienti SPP IOG corso MMP multimed 27

28 Epidemiologia Analoga evidenza è stata raccolta in due studi multicentrici condotti in Italia tra la fine degli anni 90 e il 2002 dove si evidenzia un rapporto da 1 a 3 tra il comparto infermieristico e altri comparti lavorativi SPP IOG corso MMP multimed 28

29 Epidemiologia Dai dati di uno studio multicentrico italiano, condotto su oltre 3000 addetti all assistenza ospedaliera la prevalenza di tutte le alterazioni malformative del rachide, è risultata pari al 2,4% la prevalenza di ernia discale è pari a 4,3% La popolazione lavorativa infermieristica esposta alla movimentazione dei pazienti, in Italia è di circa lavoratori, prevalentemente di sesso femminile Circa 8-12% soffre di lombalgia, con allettamento e perdita di giorni lavorativi Circa 6-12% ha limitazioni (inidoneità temporanee e/o permanenti) inerente la MMP/MM 12% nelle RSA, 6,3% negli ospedali per acuti SPP IOG corso MMP multimed 29

30 Epidemiologia Ovviamente all interno dello stesso comparto lavorativo socio-sanitario, i livelli di incidenza sono differenti a seconda della specificità delle patologie trattate, così come è emerso dal medesimo studio multicentrico prima detto in cui le prevalenze sono fortemente legate all area medica considerata SPP IOG corso MMP multimed 30

31 Epidemiologia SPP IOG corso MMP multimed 31

32 Epidemiologia I disordini muscoloscheletrici sono un serio problema in molte organizzazioni, comprese quelle sanitarie [ ] Il dolore lombare è comune negli operatori sanitari [ ] I reparti con maggiore incidenza di dolore lombare sono la chirurgia ortopedica, la sala operatoria, la neurologia SPP IOG corso MMP multimed 32

33 Epidemiologia Il dolore lombare è presente con incidenza maggiore fra i Fisioterapisti rispetto al resto della popolazione [ ] Il dolore lombare insorge spesso prima dei 30 anni, durante i primi 5 anni di lavoro [ ] Le attività di MMP sono la principale causa di insorgenza SPP IOG corso MMP multimed 33

34 Epidemiologia Il dolore lombare compromette la capacità lavorativa nel 50% dei casi [ ] Il dolore lombare obbliga a cambiare attività lavorativa nell 11,4% dei casi SPP IOG corso MMP multimed 34

35 Epidemiologia Il dolore lombare è presente con incidenza maggiore fra i Fisioterapisti rispetto al resto della popolazione [ ] Il dolore lombare insorge spesso prima dei 30 anni, durante i primi 5 anni di lavoro [ ] Sollevamenti submassimali e movimenti in inclinazione/rotazione sono frequenti meccanismi lesivi SPP IOG corso MMP multimed 35

36 Analisi dei Rischi da MMP In questa sezione viene illustrata la modalità di determinazione dell indice di rischio da movimentazione dei pazienti quali sono i fattori determinanti il rischio Quali sono gli interventi di bonifica messi in atto all interno dell Istituto SPP IOG corso MMP multimed 36

37 Quali sono le problematiche di movimentazione più frequenti in ambito sanitario? In assoluto l attivitl attività di movimentazione dei pazienti! Da intendere come: - Attività di mobilizzazione del paziente - A letto - Dal letto alla carrozzina/barella/servizi - Attività di trasferimento del paziente - Su letto - Su barella - Su carrozzina - Attività di movimentazione dei carichi - Movimentazione dei pacchi dei ferri in BO e sterilizzazione - Sistemazione materiale sanitario nei depositi - Servizi di facchinaggio (attività per lo più appaltate all impresa di pulizie) Azioni ripetitive Analisi dei Rischi da MMP Metodi di valutazione MAPO o altri sistemi di tipo semiqualitativo utilizzati nel mondo anglosassone CIRIELLO e SNOOK (norma ISO ) NIOSH (norma ISO ) OCRA (norma ISO ) SPP IOG corso MMP multimed 37

38 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? Possiamo avere essenzialmente tre tipologie di attività di movimentazione dei carichi, ovvero: Movimentazione di carichi inanimati come pacchi, materiali, ovvero elementi il cui peso grava completamente sugli arti superiori - è questa una situazione che per la frequenza con cui viene eseguita, si presenta di norma a basso rischio. Si valuta il rischio utilizzando il metodo del NIOSH che valuta se nelle condizioni reali si movimenta un carico ideale a contenere il rischio (quanto, come, dove con che frequenza) Azioni di traino e spinta, situazione frequente tra gli operatori sanitari determinata dalla necessità di trasferire i pazienti in barella, o a letto o in carrozzina da una Unità di degenza all altra o alle aree Diagnostiche e di trattamento specifico. Si valuta utilizzando il metodo di Ciriello e Snoock Movimentazione dei pazienti, situazione in cui risulta difficile comprendere quanto peso grava sull operatore, dal momento che parte di questo viene scaricato sulle superfici di movimentazione -È questa la situazione di maggior rischio per l operatore sanitario, per la frequenza con cui può accadere. Si valuta utilizzando il metodo MAPO SPP IOG corso MMP multimed 38

39 Analisi dei Rischi da MMP Indice N.I.O.S.H. (National Institute of Occupational Safety) Le equazioni del N.I.O.S.H. per l Indice di Sollevamento si basano sull assunto che esiste un massimo peso sollevabile in condizioni ideali (costante di peso CP) e che sia possibile valutare tutti gli elementi sfavorevoli (Altezza, distanza, rotazione del tronco ) che impediscono l utilizzo di tale peso massimo. Tali fattori negativi demoltiplicano la CP fino a ridurla al Peso Raccomandato (PR) Il rapporto fra il peso sollevato e il PR prende il nome di Indice di Sollevamento (IS) SPP IOG corso MMP multimed 39

40 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? Tabelle di Snook e Ciriello Metodo proposto dagli autori per valutare il rischio correlato al trasporto in piano, al traino e alla spinta dei carichi così come richiamato nella norma ISO Alla base del metodo proposto ci sono gli studi condotti da Snook e Ciriello utilizzando analisi psicofisiche, comprese le misure del consumo di ossigeno, della frequenza cardiaca, delle caratteristiche antropometriche. I soggetti esaminati potevano scegliere liberamente i pesi da movimentare; le altre variabili dell operazione (le azioni di sollevamento, spinta, traino, così come altezza, distanza, frequenza) erano decise dagli sperimentatori. I soggetti monitoravano le loro sensazioni di fatica e sforzo rimodulando il peso movimentato o la forza impiegata. Snook S.H. e Ciriello V.M. - The design of manual handling tasks: revised tables of maximum acceptble weights and forces, Ergonomics, 1991, 34, 9, ) SPP IOG corso MMP multimed 40

41 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? Tabelle di Snook e Ciriello I risultati di questi studi sono riassunti nelle cosiddette Tabelle Psicofisiche, le quali forniscono importanti informazioni sulle capacità e limitazioni dei lavoratori riguardo alla movimentazione manuale dei carichi (in senso generale, comprese le azioni di traino, spinta e trasporto). SPP IOG corso MMP multimed 41

42 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? Tabelle di Snook e Ciriello Vengono forniti per ciascuna tipologia di azione, per sesso e per diversi percentili di protezione della popolazione sana, nonché per varianti interne al tipo di azione (frequenza, altezza da terra del punto di applicazione della spinta, distanza di trasporto, ecc.) i valori limite di riferimento del peso (azioni di trasporto) o della forza esercitata (in azioni di spinta o trazionamento) rispettivamente nella fase iniziale (picco di forza) ed in quella di mantenimento dell azione (forza di mantenimento). SPP IOG corso MMP multimed 42

43 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? Tabelle di Snook e Ciriello Nelle tabelle sotto riportate sono forniti i relativi valori ideali rispettivamente per le azioni di spinta, di traino e di trasporto in piano. Sono stati selezionati unicamente i valori che tendono a proteggere il 90% delle rispettive popolazioni adulte sane, maschili e femminili. L uso dei dati riportati nella tabella è estremamente semplice: si tratta di individuare la situazione che meglio rispecchia il reale scenario lavorativo esaminato, decidere se si tratta di proteggere una popolazione solo maschile o anche femminile, estrapolare il valore raccomandato (di peso o di forza) e confrontarlo con il peso o la forza effettivamente sviluppata (misurata con dinamometro) ponendo quest ultima al numeratore e il valore raccomandato al denominatore. Si ottiene così un indice di rischio del tutto analogo a quello ricavato dall analisi delle azioni di sollevamento. SPP IOG corso MMP multimed 43

44 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? SPP IOG corso MMP multimed 44

45 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? SPP IOG corso MMP multimed 45

46 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? SPP IOG corso MMP multimed 46

47 Analisi dei Rischi da MMP Rischi legati alla movimentazione dei carichi in ambito sanitario? SPP IOG corso MMP multimed 47

48 Analisi dei Rischi da MMP Indice M.A.P.O. (Movimentazione Ed Assistenza Pazienti ospedalizzati) È un indice elaborato dagli Istituti clinici di Perfezionamento dell Università di Medicina del Lavoro di Milano negli anni 90 e utilizzato per determinare il grado di rischio presente mediamente in reparto in relazione ai diversi parametri che caratterizzano l attività di movimentazione SPP IOG corso MMP multimed 48

49 Analisi dei Rischi da MMP Indice M.A.P.O. (Movimentazione Ed Assistenza Pazienti ospedalizzati) Il metodo si propone di individuare un indicatore sintetico sulla base della valutazione di fattori di rischio specifici della mobilizzazione dei pazienti. Tale valutazione prevede il rilevamento di: Fattore sollevatori (FS) Fattore Ausili Minori (FA) Fattore carrozzine (FC) Fattore ambientale (FAmb) Fattore formazione (FF) Rapporto pz non collaboranti/operatori (NC/Op) Rapporto pz parzialmente coll./operatori (PC/Op) SPP IOG corso MMP multimed 49

50 Analisi dei Rischi da MMP NC: n medio pazienti totalmente non collaboranti Op: n complessivo operatori nei tre turni giornalieri Come si calcola l?indice Mapo? INDICE MAPO = (NC/Op * FS + PC/Op * FA) * FC * Famb * FF dove PC: n medio di pazienti parzialmente non collaboranti FS: fattore sollevatore - parametro imposto (valori da 0,5 a 4) sulla base dei riscontri raccolti in reparto in merito alla presenza di dispositivi di sollevamento del paziente, quali sollevatori, letti e barelle regolabili in altezza FA: fattore ausili minori - Parametro tabellato (valori da 0,5 a 1) determinato sulla base dei riscontri raccolti in reparto in merito alla presenza di strumenti di ausiliazione alla movimentazione e al trasferimento del paziente e che hanno lo scopo di ridurre i carichi discali sull operatore limitandone le azioni di sollevamento FC: fattore carrozzine - Parametro tabellato (valori da 0,75 a 2) determinato sulla base dei riscontri raccolti in reparto sulla dotazione di carrozzine e sulle loro caratteristiche e condizioni di uso Famb: fattore ambiente - Parametro tabellato (valori da 0,75 a 1,5) determinato sulla base dei riscontri raccolti in reparto sulle caratteristiche ergonomiche degli ambienti (corridoi, stanze, bagni, ) FF: fattore formazione del personale - Parametro tabellato (valori da 0,75 a 2) determinato sulla base del tipo e grado di formazione del personale addetto alla movimentazione SPP IOG corso MMP multimed 50

51 Analisi dei Rischi da MMP INDICE MAPO E un Indice che misura il numero di sollevamenti/pro capite/giorno di pazienti non autosufficienti In base al valore dell indice si correla un rischio di carico discale e pertanto di rischio di patologie professionali, tale per cui quando l indice è > 5 il rischio è elevato 1,5< X < 5 il rischio è medio < 1,5 il rischio è basso SPP IOG corso MMP multimed 51 51

52 Fascia di Rischio Analisi dei Rischi da MMP Indice M.A.P.O. INDICE MAPO Livello di rischio Azioni da intraprendere Verde Da 0.00 a 1.50 Trascurabile Nessuna Gialla Da 1.51 a 5.00 Lieve-Medio Attivare la formazione, la sorveglianza sanitaria e la programmazione di interventi a lungo termine per la rimozione dei fattori di rischio Rossa Superiore a 5.00 Alto Attivare la formazione, la sorveglianza sanitaria e la programmazione di interventi a breve termine per la rimozione dei fattori di rischio SPP IOG corso MMP multimed 52 52

53 Analisi dei Rischi da MMP Dal 2004 l Istituto è stato mappato in classi di rischio sulla base del numero di pazienti non autosufficienti mediamente presenti Tenuto conto del fatto che tra le diverse aree non sussistevano particolari differenze per gli altri fattori: - tipologie letti e barelle - Presenza di sollevatori - Presenza di ausili minori - Caratteristiche ambienti per l assistenza al paziente - Grado di formazione/addestramento Aree classificate 1. Degenze ortopediche e Pronto Soccorso 2. Blocchi operatori; 3 Ambulatori, Diagnostiche, Servizi di fisioterapia SPP IOG corso MMP multimed 53 53

54 Analisi dei Rischi da MMP La VALUTAZIONE DEL RISCHIO da MMP si valuta con l Indice MAPO, indice che si basa sull analisi di più fattori di rischio che consentono l individuazione anche di una gerarchia di interventi di bonifica da mettere in atto, ovvero si può intervenire sulle seguenti aree AUSILIAZIONE: letti, barelle, sollevatori, ausili minori e carrozzine INTERVENTI ORGANIZZATIVI: operatori addetti alla MMP, caratteristiche degli ambienti L insieme di questi fattori può contribuire alla RIDUZIONE DEL RISCHIO SORVEGLIANZA SANITARIA/FORMAZIONE SPP IOG corso MMP multimed 54

55 Analisi dei Rischi da MMP AUSILIAZIONE: letti, barelle, sollevatori, ausili minori e carrozzine INTERVENTI ORGANIZZATIVI: operatori addetti alla MMP, caratteristiche degli ambienti SORVEGLIANZA SANITARIA/FORMAZIONE L insieme di questi fattori può contribuire alla RIDUZIONE DEL RISCHIO In verità le tre aree spesso procedono insieme, ovvero è difficile che si possa intervenire su uno solo di questi fattori senza eseguire un azione conseguente inerente anche gli altri, ad esempio: Non basta introdurre dei sollevatori se -Non si è fatta adeguata formazione sul loro impiego tra gli operatori -Non si è verificata la compatibilità del dispositivo con le dimensioni e gli spazi utili degli ambienti e le caratteristiche degli arredi (letti compresi) -Non si è verificata la compatibilità del dispositivo con le condizioni dei pazienti da trattare (per es. gli operati di protesi d anca non possono essere movimentati con il sollevatore se non con particolari condizioni) SPP IOG corso MMP multimed 55

56 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA METODO OCRA Il metodo OCRA si riferisce alla movimentazione ripetitiva degli arti superori. Si analizzano i singoli fattori di rischio per poi ricomporli attraverso un unica formula. L indice OCRA è dato dal rapporto tra il numero delle azioni effettivamente svolte in un turno di lavoro ed il corrispondente numero di azioni raccomandate( tenuto conto dei diversi fattori di rischio). Tale indice è in grado non solo di identificare, con un unico valore finale, un rischio multifattoriale, ma anche di predire la probabilità di contrarre WMSDs per ogni livello di esposizione stimato. SPP IOG corso MMP multimed 56

57 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA Per individuare i compiti ripetitivi un metodo suggerito è quello di filmare 3-4 cicli (filmare separatamente i movimenti degli arti destro e sinistro). Rivedere il filmato al rallentatore, in ordine di esecuzione Annotarsi il numero di azioni (per singolo arto) durante il ciclo considerato Annotare il tempo dell intero ciclo Calcolare il numero di azioni SPP IOG corso MMP multimed 57

58 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA Procedura di valutazione Uno dei metodi usati per il calcolo degli indici OCRA è quello del check-list. Esso consiste nel determinare cinque fattori principali per poi ricondurli ad un unico valore e quindi confrontarlo con gli indici OCRA FATTORI : Recupero frequenza forza postura rischi complementari La check-list consente, in fase di prima analisi del rischio, di ottenere in tempi brevi la mappatura del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. Il metodo dell indice OCRA è invece più indicato in fase di progettazione o riprogettazione dei posti di lavoro. SPP IOG corso MMP multimed 58

59 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA MODALITÀ DI INTERRUZIONE DEL LAVORO A CICLI CON PAUSE O CON ALTRI LAVORI DI CONTROLLO VISIVO (Massimo punteggio possibile = 10). Scegliere una sola risposta: è possibile scegliere valori intermedi # 0 0 # # 1 0 # # 3 0 # # 4 0 # # 6 0 # Esiste un'interruzione del lavoro ripetitivo di almeno 5 min. ogni ora (contare anche la pausa mensa) Esistono 2 interruzioni al mattino e 2 al pomeriggio, oltre la pausa mensa, di almeno 7-10 minuti in turno di 7-8 ore; o comunque 4 interruzioni, oltre la pausa mensa, in turno di 7-8 ore; o 4 Esistono 2 pause di almeno 7-10 minuti l'una in turno di 6 ore circa (senza pausa mensa), oppure 3 pause oltre la pausa mensa in turno di 7-8 ore Esistono due interruzioni oltre la pausa mensa di almeno 7-10 minuti in turno di 7-8 ore, (o 3 interruzioni senza pausa mensa); oppure in turno di 6 ore, una pausa di almeno 7-10 minuti In un turno di 7 ore circa senza pausa mensa è presente una sola pausa di almeno 10 minuti, oppure in un turno di 8 ore è presente solo la pausa mensa (mensa non conteggiata nell'orario # 10 0 Non esistono di fatto interruzioni, se non di pochi minuti (meno di 5) in un turno di 7-8 ore. RECUPERO SPP IOG corso MMP multimed 59

60 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA L'ATTIVITÀ DELLE BRACCIA E LA FREQUENZA DI LAVORO NELLO SVOLGERE I CICLI (Massimo punteggio possibile = 10). Scegliere una sola risposta: è possibile scegliere valori intermedi. (Descrivere l'arto più interessato) # 0 0 # # 1 0 # # 3 0 # # 4 0 # # 6 0 # # 8 0 # 10 0 I movimenti delle braccia sono lenti con possibilità di brevi frequenti interruzioni (20 azioni/minuto o 1 azione ogni 3 secondi) I movimenti delle braccia sono costanti e regolari e non troppo veloci. (30 azioni/minuto o 1 azione ogni 2 secondi) con possibilità di brevi interruzioni. I movimenti delle braccia sono più rapidi e costanti (circa 40 azioni/minuto) ma con possibilità di brevi interruzioni I movimenti delle braccia sono abbastanza rapidi e costanti, (Circa 40 azioni/minuto) la possibilità di interruzioni è più scarsa e non regolare. I movimenti delle braccia sono rapidi e costanti.(50 azioni/minuto).sono possibili solo occasionali e brevi pause. I movimenti delle braccia sono molto rapidi e costanti. La carenza di interruzioni rende difficile tenere il ritmo (60 azioni/minuto e oltre) Frequenze elevatissime (70 azioni e oltre): non sono possbili interruzioni. FREQUENZA SPP IOG corso MMP multimed 60

61 Indice OCRA Analisi dei Rischi da MMP PRESENZA DI ATTIVITÀ LAVORATIVE CON USO RIPETUTO DI FORZA DELLE MANI/BRACCIA (ALMENO UNA VOLTA OGNI POCHI CICLI DURANTE TUTTA L'OPERAZIONE O COMPITO ANALIZZATO): S I NO Possono essere barrate più risposte: sommare i punteggi parziali ottenuti. Scegliere se necessario anche più punteggi intermedi e sommarli (Descrivere l'arto più interessato, lo stesso di cui si descriverà la postura). SE SI: L'ATTIVITÀ LAVORATIVA COMPORTA CHE: Vengono maneggiati oggetti che pesano più di 3 Kg Si afferrano e si sollevano tra pollice e indice oggetti di peso superiore al Kg. (In Pinch) Si usa il peso del corpo per ottenere la forza necessaria per compiere un'azione lavorativa Le mani vengono usate come attrezzi per dare colpi L'ATTIVITÀ LAVORATIVA COMPORTA USO DI FORZA INTENSA, QUASI MASSIMALE NEL: # 1 UNA VOLTA OGNI POCHI CICLI 0 # # 2 UNA VOLTA OGNI CICLO 0 # # 4 CIRCA METÀ DEL CICLO 0 # # 8 PIÙ DELLA METÀ DEL TEMPO 0 Tirare o spingere leve Schiacciare pulsanti Chiudere o aprire Premere o maneggiare componenti Uso attrezzi. L'ATTIVITÀ LAVORATIVA COMPORTA USO DI FORZA DI GRADO MODERATO NEL: Tirare o spingere leve Schiacciare pulsanti Chiudere o aprire Premere o maneggiare componenti Uso attrezzi. # 4 1/3 DEL TEMPO 0 # 6 CIRCA METÀ DEL TEMPO 0 # (*) # 8 PIÙ DELLA METÀ DEL TEMPO 0 # (*) # 16 PRESSOCHÈ TUTTO IL TEMPO 0 # 2 1/3 DEL TEMPO 0 # 4 CIRCA METÀ DEL TEMPO 0 # 6 PIÙ DELLA METÀ DEL TEMPO 0 # 8 PRESSOCHÈ TUTTO IL TEMPO 0 (*) N.B.: Le due condizioni s egnalate non pos s ono es s ere ritenute accet SPP IOG corso MMP multimed 61 FORZA

62 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA PRESENZA DI POSIZIONI SCOMODE DELLE BRACCIA DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL COMPITO RIPETITIVO (Massimo punteggio ottenibile = 11): DES TRO S INIS TRO ENTRAMBI (Descrivere il più interessato) # 1 Il braccio/le braccia non sono appoggiate sul piano di lavoro ma sono sollevate di poco per più di metà del tempo # 2 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle per circa 1/3 del tempo # 4 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle per più di metà del tempo # 8 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle per circa tutto il tempo # 2 Il polso deve fare piegamenti estremi o assumere posizioni fastidiose (Ampie flessioni o estensioni o ampie deviazioni # 4 Il polso deve fare piegamenti estremi o assumere posizioni fastidiose per più di metà del tempo # 8 Il polso deve fare piegamenti estremi per circa tutto il tempo B A # 2 # 4 # 8 Il gomito deve eseguire movimenti bruschi (Movimenti a scatto o dare colpi ) per circa 1/3 del tempo Il gomito deve eseguire movimenti bruschi (Movimenti a scatto o dare colpi ) per più di metà del tempo Il gomito deve eseguire movimenti bruschi (Movimenti a scatto o dare colpi ) per circa tutto il tempo Afferra oggetti o pezzi o strumenti con la punta delle dita o con le ultime falangi: C A dita strette (Pinch) # 2 Per circa 1/3 del tempo A mano quasi completamente allargata (Presa # 4 Per più di metà del tempo Tenendo le dita a forma di uncino # 8 Per circa tutto il tempo D Presenza di gesti lavorativi della spalla e/o del gomito e/o del polso e/o mani identici, ripetuti per almeno 2/3 del tempo (Barrare comunque # E N.B.: Us are il valore più altro otte nuto tra i 4 blocchi di domande (A, B, C, D) pre s o una s ola volta e s ommarlo e ve ntualme nte all'ultima domanda (E) POSTURA SPP IOG corso MMP multimed 62

63 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA PRESENZA DI FATTORI DI RISCHIO COMPLEMENTARI (scegliere una sola risposta per blocco): # 2 # 2 # 2 # 2 # 2 # 3 Vengono usati per buona parte del tempo (Più della metà) guanti inadeguati al lavoro da svolgere (Fastidiosi, troppo spessi, di taglia sbagliata, ecc.) Vengono usati strumenti vibranti per buona parte del tempo (Più della metà) Vengono usati attrezzi che provocano compressioni sulla pelle (Arrossamenti, calli, bolle, ecc.) Vengono fatti lavori di precisione per più della metà del tempo (Lavori in aree inferiori ai 2-3 mm.) Sono presenti più fattori complementari che complessivamente occupano più della metà del tempo (Quali. Sono presenti uno o più fattori complementari che occupano tutto il tempo # 1 I ritmi di lavoro sono determinati dalla macchina ma esistono zone "polmone" per cui si può accel. o decel. il ritmo di # 2 I ritmi di lavoro sono completamente determinati dalla macchina COMPLEMENTARI SPP IOG corso MMP multimed 63

64 Analisi dei Rischi da MMP Indice OCRA Tabella 1 : Le fasce di rischio e i corrispondenti valori di Check- list e indice OCRA RISCHIO ASSENTE =FASCIA VERDE CHECK-LIST fino a 6 OCRA 2 RISCHIO LIEVE = FASCIA GIALLA CHECK-LIST fino a OCRA RISCHIO MEDIO = FASCIA ROSSA CHECK-LIST fino a OCRA RISCHIO ELEVATO =FASCIA LILLA CHECK-LIST 19 e oltre OCRA 8 e oltre RISCHIO ELEVATISSIMO Oltre 29 RISCHIO ELEVATO Da 19 a 29 RISCHIO MEDIO da 15 a 18,9 RISCHIO PRESENTE da 12 a 14,9 RISCHIO LIEVE da 9,1 a 11,9 RISCHIO MOLTO LIEVE da 6,1 a 9 RISCHIO ASSENTE fino a 6 SPP IOG corso MMP multimed 64

65 Analisi dei Rischi da MMP Movimentazione dei pazienti Questa attività rappresenta un rischio quando dobbiamo occuparci di pazienti NON AUTOSUFFICENTI, ovvero quando dobbiamo movimentare parzialmente o totalmente pazienti che: Richiedono un sollevamento parziale o totale a carico dell operatore sanitario non sono in grado di offrire aiuto - in parte o completamente - con gli arti inferiori SPP IOG corso MMP multimed 65

66 Analisi dei Rischi da MMP PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI In base agli studi condotti si è visto che normalmente la movimentazione di PZ PARZIALMENTE NON COLLABORANTI PZ TOT NON COLLABORANTI CARICO DISCALE MEDIO CARICO DISCALE ELEVATO SPP IOG corso MMP multimed 66

67 Analisi dei Rischi da MMP Principi da seguire per il sollevamento dei pazienti Le tecniche di movimentazione variano in relazione al grado di collaborazione del paziente. Per questo prima di movimentare un paziente è sempre bene verificare quali sono le sue potenzialità motorie e di comprensione. E bene comunque seguire sempre alcune regole di base: 1. Informare il paziente in merito alle azioni che si stanno svolgendo 2. Evitare flessioni della schiena 3. Sfruttare la muscolatura delle gambe 4. Avere una buona presa del paziente 5. Eseguire la movimentazione dopo aver ben stabilizzato il proprio corpo con un ampia base di appoggio 6. Eseguire la movimentazione preferibilmente in collaborazione tra due operatori di altezza simile 7. Suddividere la movimentazione in più fasi tra loro ben coordinate SPP IOG corso MMP multimed 67

68 Analisi dei Rischi da MMP COME DIMINUIRE IL CARICO DISCALE È stato dimostrato che l uso di strumenti di ausiliazione contribuisce in modo significativo alla riduzione dei carichi discali fino a valori pari al 50% dei valori di carico altrimenti dovuti PARZIALMENTE NON COLLABORANTI NON COLLABORANTI AUSILII MINORI SOLLEVATORE ATTREZZATURE SPP IOG corso MMP multimed 68

69 Analisi dei Rischi da MMP L uso degli ausili, se pertinente rispetto alla manovra da eseguire, non è facoltativo ma obbligatorio Ciò che è discrezionale è la scelta di quale ausilio a fronte di una diversificazione di ausili disponibili Anche il preposto risponde per la mancata vigilanza nel caso in cui il lavoratore non ne faccia uso La presenza degli ausili può consentire la movimentazione anche a chi ha alcune limitazioni SPP IOG corso MMP multimed 69 69

70 Analisi dei Rischi da MMP SPP IOG corso MMP multimed 70

71 Ausili per la MMP AUSILII MAGGIORI (caratterizzati dall essere motorizzati) sollevatori Ausiliatori AUSILI MINORI (sistemi utilizzati a mano dall operatore) carrozzine, comode teli ad alto scorrimento, tavole di scivolamento, trapezi, Maniglioni SPP IOG corso MMP multimed 71

72 Ausili per la MMP In base agli studi condotti dal CeMOc (Centro Medicina occupazionale ICP) una dotazione di letti e/o barelle regolabili in altezza e la presenza di materassino rollbord sono equivalenti alla dotazione di sollevatori, poiché tutte le azioni di sollevamento legate ai trasferimenti possono essere eliminate a favore di azioni di traino e spinta Per questo, presso l Istituto Galeazzi, è in corso un programma pluriennale di progressiva sostituzione dei letti a movimento manuale con letti servo assistiti a 4 sezioni e 3 snodi e regolabili in altezza SPP IOG corso MMP multimed 72 72

73 Ausili per la MMP Lo standard generale punta sempre di più a garantire un alto livello di comfort al paziente attraverso la sezionabilità e regolazione elettrica del letto. E anche vero che anche nei reparti a basso rischio la presenza di un letto dotato di dispositivo di regolazione in altezza e sezionabilità può diventare indispensabile quando al reparto accedano pazienti completamente non autosufficienti o in sedazione generale. Caratteristiche dei letti che possono influire in modo diverso sulla movimentazione del paziente sono: Sezionabilità Altezza da terra Meccanismi di manovra delle parti Manovrabilità e Tipologia ruote Spondine laterali SPP IOG corso MMP multimed 73

74 Ausili Minori Distinguiamo tra ausili per la movimentazione del paziente: utilizzati soprattutto per la sua risistemazione a letto, si basano sul principio di andare a togliere attrito tra il corpo del paziente ed il letto su cui è adagiato favorendone lo scorrimento per traino e spinta. Il corpo del paziente in particolare, da supino scarica il proprio peso in quattro punti principali, ovvero capo, spalle, anche e piedi, posizionando teli/superifici scorrevoli si favorisce lo slittamento del corpo del paziente sopra il materasso Telo ad alto scorrimento materasso ausili per il trasferimento del paziente: utilizzati per trasferirlo da una postazione ad un altra SPP IOG corso MMP multimed 74

75 Ausili per la MMP Ausili di movimentazione dei pazienti SPP IOG corso MMP multimed 75

76 Ausili per la MMP Ausili di trasferimento dei pazienti SPP IOG corso MMP multimed 76

77 Ausili per la MMP 4 Ausili di movimentazione Telino ad alto scorrimento Telo da posizionare tra scapole e bacino utilizzabile a seconda della direzione di infilaggio per riposizionare il paziente sul letto o per portarlo in posizione antidecubito 5 8 SPP IOG corso MMP multimed 77

78 Ausili di movimentazione Ausili per la MMP Disco morbido ad alto scorrimento Utilizzabile per effettuare a letto rotazioni di 90 Utilizzato soprattutto quando il paziente seduto sul bordo del letto deve essere posizionato supino a letto 2 SPP IOG corso MMP multimed 78

79 Ausili di trasferimento Ausili per la MMP Cintura ergonomica imbottita con rivestimento interno antiscivolo, con maniglie su tutta la superficie per sostegno e supporto del paziente. Ha chiusura regolabile con velcro e chiusura di sicurezza. Utile nello spostamento del paziente nel letto, nel passaggio dalla posizione seduta a quella eretta, nella deambulazione. Occorre prestare attenzione che la cintura non scivoli sotto le ascelle determinando la disarticolazione omero-scapolare SPP IOG corso MMP multimed 79

80 Ausili per la MMP Ausili di trasferimento utilizzato per pazienti parzialmente collaboranti, per aiutarlo ad alzarsi da una sedia o dalla sponda del letto, a sedersi o stendersi sul letto o per farlo cambiare di posizione. E composto esternamente da un materiale a basso attrito e internamente da materiale bianco antiscivolo che garantisce una miglior presa. SPP IOG corso MMP multimed 80

81 Ausili per la MMP Quando si usano le carrozzine? Per Paziente non deambulante Quando si debbano fare percorsi lunghi con pazienti non in grado di restare in posizione assisa a lungo o più in generale quando hanno problemi di deambulazione Paziente non collaborante non in grado di stare in piedi SPP IOG corso MMP multimed 81

82 Ausili per la MMP Cosa valutare? Sedile Larghezza: tra il bacino e la spondina ci deve essere lo spazio di una mano per lato(circa 3 cm). Profondità: con la schiena ben appoggiata alla schienale, ci deve essere lo spazio di due dita (circa 4 cm) tra il bordo del sedile e il cavo popliteo. Inclinazione: deve essere preferita un inclinazione dall avanti all indietro, soprattutto se il paziente ha problemi d equilibrio o tende a scivolare. Schienale Se non vi sono indicazioni particolari, dovrebbe arrivare circa 4 cm sotto la parte inferiore della scapola. Schienali più alti sono indicati nel caso di forti disturbi dell equilibrio con incapacità del sostegno del tronco e del capo. Ruote posteriori Soprattutto nel caso di autospinta è importante che l asse delle ruote sia allineato all asse del paziente (più o meno a livello della spalla), poiché garantisce una spinta più funzionale ed efficiente. Inoltre quest allineamento favorisce un mantenimento più corretto della seduta. Bracciolo Estraibili: per favorire le manovre di movimentazione Regolabili in altezza: il gomito deve potersi appoggiare a 90 a spalla rilassata. Pedane Removibili: per favorire le manovre di movimentazione Regolabili in altezza: l angolazione del ginocchio deve essere mantenuta a 90 I poggiapiedi devono garantire la posizione della tibio-tarsica a 90 Pedalino posteriore La presenza del pedalino facilita le manovre di superamento di dislivelli. SPP IOG corso MMP multimed 82

83 Ausili per la MMP Altre Caratteristiche da considerare delle Carrozzine Materiali: struttura portante, tessuto/imbottitura Tipologia ruote: dimensioni, tipo Le ruote devono sempre essere verificate preventivamente, se sono sgonfie le azioni di spinta diventano inevitabilmente ad alto rischio Elementi accessori: porta flebo Condizioni generali Un adeguato comfort del paziente riduce il numero di manovre da fare sullo stesso che proprio per scorretta sistemazione può assumere posizioni errate che richiedono l esecuzione di manovre correttive da parte dell operatore SPP IOG corso MMP multimed 83

84 Movimentazione Manuale Pazienti La necessità, nei reparti di degenza, di provvedere alla movimentazione dei malati deriva, nella maggior parte dei casi, dall impossibilità degli stessi di eseguire in piena autonomia gli spostamenti e i cambi posturali. Questa esigenza porta inevitabilmente gli operatori ad eseguire movimenti e a sopportare carichi che possono presentare rischi per la propria salute. I rischi possono, tuttavia, essere notevolmente ridotti utilizzando tecniche corrette e introducendo nella pratica lavorativa l utilizzo di ausili per la movimentazione dei pazienti. Paziente non autonomo MOVIMENTAZIONE Carico Discale a rischio elevato SPP IOG corso MMP multimed 84

85 Movimentazione Manuale Pazienti Obiettivi della movimentazione perché si deve movimentare il paziente non autosufficiente? L esigenza di eseguire operazioni di movimentazione dei malati può nascere da diversi obiettivi: Riabilitativo-educativo: il paziente verrà coinvolto nella manovra di movimentazione con lo scopo di raggiungere il massimo livello di autonomia. Preventivo: il paziente verrà mobilizzato ad intervalli regolari per impedire l insorgenza di complicanze legate all immobilità (lesioni da decubito, retrazioni tendinee, complicanze polmonari ). Esecutivo: la manovra di mobilizzazione è richiesta per l esecuzione di azioni infermieristiche o d indagini diagnostiche. SPP IOG corso MMP multimed 85

86 Movimentazione Manuale Pazienti Eseguire correttamente un azione di movimentazione di un paziente richiede un attenta valutazione di diverse componenti così riassumibili Potenziale motorio del paziente ausili PIANIFICAZIONE DELLA MOVIMENTAZIONE operatori imprevisti ambiente e arredi SPP IOG corso MMP multimed 86

87 Movimentazione Manuale Pazienti Pertanto l esecuzione corretta di una buona manovra di movimentazione di un paziente implica la corretta esecuzione di queste attività COMUNICAZIONE PRESENZA DI UN LEADER MANOVRA DI MOVIMENTAZIONE ISTRUZIONI AL PAZIENTE VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE TEMPO SPP IOG corso MMP multimed 87

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