Elenco beni contenenti amianto. Articolo 45 sexies, comma 2 del D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg.e ss. mm.

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1 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2015 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 27 novembre 2015, n Elenco beni contenenti amianto. Articolo 45 sexies, comma 2 del D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg.e ss. mm. Il Relatore comunica: premesso che: nella riunione interdipartimentale tra il Dipartimento Urbanistica e ambiente, Dipartimento Politiche sanitarie, Azienda provinciale per i servizi sanitari e Agenzia provinciale della protezione dell ambiente di data 13 luglio 2009 è stato concordato, in attuazione della delibera della GP 1756/06, integrata dalla delibera 2367/09, di avviare anche in Trentino la mappatura delle coperture in cementoamianto. In tale sede si sono anche ripartite le competenze derivanti da tali adempimenti e stabilite le procedure da attuare. E iniziato quindi in alcune Valli del Trentino ( Valsugana, Val di Non, Giudicarie, Alto-Garda, Vallagarina, Rotaliana, Val D Adige e Valle dei Laghi) il censimento delle coperture in cemento-amianto con la tecnica Mivis che, avvalendosi dell analisi di riprese aeree iperspettrali, ha permesso di individuare le coperture nelle aree più densamente popolate della provincia, sorvolabili con voli rettilinei. I voli sono stati completati nel 2010 e, a fine anno, i dati del censimento sono stati ottenuti, georeferenziati come richiesto dalla legge, elaborati e inviati al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio. Complessivamente le coperture sospette di essere in cemento-amianto allora censite sono state 3.872, per una superficie totale di 1 milione e 878 mila metri quadrati. Vista la complessità delle attività connesse alla mappatura dell amianto riscontrate è emersa la necessità di stabilire che la prosecuzione delle attività stesse venisse effettuata dal gruppo interistituzionale per la mappatura dell amianto già operativo, integrato da un membro del Consorzio dei comuni e formato da persone qualificate che già operavano nel settore con competenze e professionalità provenienti da enti e istituzioni varie: PAT (Assessorati), APSS, APPA, Consorzio dei Comuni Trentini in rappresentanza di Comuni e Comunità. Successivamente, a seguito della modifica del Testo unico provinciale sulla tutela dell ambiente dagli inquinamenti, approvato con D.P.G.P. 26 gennaio 1987 n. 1-41/Leg, ad opera della Legge provinciale 3 aprile 2012 n. 5, è stato aggiunto, tra l altro, nel Testo unico citato, l articolo 45 sexies il cui secondo comma prevede che La Giunta provinciale predispone l elenco dei beni contenenti amianto da sottoporre a interventi di bonifica urgente, con riferimento ai beni individuati nella mappatura contenuta nel piano provinciale per la protezione dell amianto, per i quali risulta la pericolosità per la salute pubblica, in applicazione dei criteri previsti dall articolo 45 ter, comma 2, lettera d), individuando anche i termini per la realizzazione della bonifica. I criteri sopracitati sono stati definiti rispettivamente con: 1. la deliberazione n di data 30 dicembre 2011 con la quale, in attuazione della deliberazione n di data 2 ottobre 2009, sono state approvate le Linee Guida per la definizione A) dell indice di degrado delle coperture in cemento-amianto e B) delle priorità d intervento nei siti inquinati da a- mianto in provincia di Trento, unitamente C) alla Scheda di rilevamento dati. Tali linee guida, oltre a definire i tipi di intervento da porre in essere a seconda dell indice di degrado (I.D.) dei siti mappati, prevedono anche che se il manufatto presenta una superficie danneggiata ovvero se sono presenti danni evidenti ed indiscutibili (come crepe, fessure evidenti e rotture) in misura uguale o superiore al 10% della sua estensione si debba procedere alla bonifica, indipendentemente dall I.D., privilegiando l intervento di rimozione. 2. la deliberazione n. 775 di data 20 aprile 2012 con la quale, in attuazione della sopra citata deliberazione n. 3014/2011, è stata definita la corrispondenza tra i valori dell indice I.D. e i tipi di intervento nel modo che segue: a) nessun intervento immediato di bonifica: rivalutazione dell indice di degrado con frequenza tri-

2 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0003 ennale per siti con I.D. fino a 50,00 punti; b) bonifica non urgente: esecuzione della bonifica entro 3 anni per siti con I.D. oltre i 50,00 fino a 70,00 punti; c) bonifica urgente: esecuzione della bonifica entro i successivi 12 mesi per siti con. I.D. oltre i 70,00 punti. Al fine di poter dare attuazione al disposto legislativo sopra riportato è risultato necessario completare la mappatura delle coperture in cemento amianto sul territorio provinciale. Le operazioni di mappatura effettuate, per individuare probabili coperture in cemento amianto, sono state condotte in parte con le riprese con tecnica Mivis che hanno interessato ettari del territorio provinciale, mentre il restante territorio è stato oggetto di verifiche aeree dirette. Sono stati quindi pianificati i sopralluoghi (affidati da A.P.S.S. a seguito dell espletamento di n. 2 gare di appalto) finalizzati, da una parte a verificare la corrispondenza di quanto rilevato con le riprese o riferito dai privati, e dall altra alla classificazione degli edifici mappati o rilevati successivamente, mediante attribuzione del punteggio I.D. a ciascun sito mappato; i sopralluoghi si sono svolti nel 2012, sono proseguiti nel 2013 e conclusi nel 2014 su tutto il territorio provinciale per un totale di 4505 sopralluoghi complessivi, che hanno portato ad una evidenza di circa 1426 siti reali con presenza di coperture in a- mianto. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 767 di data 19 aprile 2013 sono stati inoltre approvati i criteri e le modalità per la concessione dei contributi per la rimozione con smaltimento di coperture in cemento amianto, ai sensi dell articolo 45 quinquies del D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg., con l intento di incentivare le segnalazioni da parte dei privati di siti con coperture in cemento amianto, e poter così integrare la mappatura del territorio e rendere pubbliche le misure di sostegno previste per la rimozione e lo smaltimento dell amianto. A seguito degli esiti della riunione del gruppo interistituzionale per la mappatura dell amianto di data 11 febbraio 2014, al fine di garantire l attendibilità dei riferimenti identificativi dei siti tramite p.ed., rilevati a seguito dei sopralluoghi A.P.S.S., rilievi Mivis e segnalazioni dei privati, in vista della successiva ufficializzazione, e stante la delicatezza della tematica che rileva ai fini della tutela della salute pubblica, i record relativi agli stessi sono stati sottoposti a ulteriore verifica a cura dell ufficio cartografico provinciale. In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 45 quater del D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg.e ss. mm, Iniziative di informazione sulla pericolosità dell'amianto, è stato predisposto un opuscolo informativo a cura del gruppo interistituzionale per la mappatura dell amianto dal titolo Amianto. Capire e affrontare i rischi per la salute derivanti dall'amianto in matrice compatta, in cui si danno indicazione anche dei riferimenti istituzionali utili per la popolazione. Al fine di sottoporre alla Giunta provinciale l'elenco di siti di cui sopra, al netto delle bonifiche intervenute in questi anni, e di ottenere una graduatoria attuale, in ordine alla priorità di bonifica/intervento dei siti contenenti amianto, è stata inviata con nota di data 10 dicembre 2014, una comunicazione a tutti i Comuni della Provincia Autonoma di Trento, accompagnata dall opuscolo informativo, seguita inoltre solo per i Comuni interessati da siti con presenza di amianto dall'elenco dei record dei circa 1426 siti suddivisi per competenza territoriale, per avere un riscontro da parte dei Comuni stessi in ordine alle bonifiche in corso di lavori o a situazioni sospette di ulteriori coperture in amianto. Infatti sia nel 2013 che nel 2014, ci sono state circa 500 bonifiche all'anno. Tale comunicazione è stata inviata anche ai Comuni nei cui territori, con le tecniche a disposizione, non si è rilevata presenza di siti con coperture in amianto, al fine di chiedere di comunicare eventuali situazioni sospette, di coperture in cemento amianto, e poter quindi disporre eventuali sopralluoghi. A seguito del riscontro dei dati da parte di tutti i Comuni (ad eccezione dei Comuni di Bondone, Roncone e Stenico, per i quali valgono ai fini del presente provvedimento i dati originari), sono stati aggiornati gli elenchi già verificati dall ufficio cartografico.

3 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0004 Sono stati quindi predisposti, al fine dell approvazione da parte della Giunta provinciale, gli elenchi aggiornati come di seguito indicato: 1. Tabella 1: contenente gli immobili da sottoporre a bonifica urgente (entro 1 anno); e comprende sia gli immobili originariamente con I.D. oltre 70,00 punti o, indipendentemente dal I.D., con danni superiori al 10% e quindi da sottoporre a bonifica urgente (entro 1 anno) sia gli immobili con I.D. oltre i 50,00 e fino a 70,00 punti e quindi originariamente da sottoporre a bonifica non urgente (entro 3 anni) ma che attualmente rientrano tra quelli da sottoporre a bonifica urgente considerato che la data del sopralluogo risale a 2/3 anni fa; 2. Tabella 2: contenente gli immobili con le caratteristiche della Tabella 1, per i quali è già stata presentata dichiarazione di inizio di attività; 3. Tabella 3: contenente gli immobili con I.D. fino a 50,00 punti e con danni inferiori al 10%, per i quali non è previsto nessun intervento immediato di bonifica, ma unicamente la rivalutazione dell indice di degrado con frequenza triennale, rispetto alla data dell'ultimo sopralluogo, tra cui anche quelli per i quali è stata già presentata dichiarazione di inizio attività, i cui lavori sono in corso o non ancora iniziati, o terminati con una bonifica parziale; Si precisa che il numero dei siti e i metri quadri corrispondenti indicati nelle allegate tabelle è riferito all attribuzione ai singoli proprietari responsabili della bonifica, e per tanto in caso di immobili che hanno in condivisione il medesimo tetto, lo stesso dato viene replicato in tabella per ciascun proprietario. Preso atto che, a seguito dei sopralluoghi, era già stata inviata da parte di APSS ai proprietari di edifici con coperture in cemento amianto, un informativa relativa alla rilevazione della presenza di amianto, alla sua pericolosità, ai rischi che comporta per la salute e alle tempistiche indicate per la bonifica. Tenuto conto inoltre che nella riunione d.d. 9 novembre 2013 del gruppo interistituzionale per la mappatura dell amianto, è emersa l opportunità di sottoporre alla Giunta provinciale per la relativa approvazione, gli elenchi dei beni contenenti amianto, così da ufficializzare, tra l altro, nei confronti dei Comuni e dei proprietari degli immobili la presenza dei siti contenenti amianto dove è prevista la bonifica urgente, in quanto risulta la pericolosità per la salute pubblica in applicazione dei criteri previsti dall art. 45 ter, comma 2, lettera d) del D.P.G.P. 26 gennaio 1987 n. 1-41/Leg., dando mandato ai Comuni di assumere a tal fine i provvedimenti di cui ai sopracitato art. 45 sexies, comma 3, art. 90, commi 3 e 5 e art. 91. Considerato che l'art. 45 sexies co. 3, prevede infatti che il proprietario dei beni contenenti a- mianto inclusi nell'elenco predisposto ai sensi del comma 2 deve procedere alla bonifica. Decorso inutilmente il termine per la bonifica previsto dal comma 2, si applica l'articolo 90, commi 3 e 5. Tenuto conto che a seguito dell ufficializzazione dei sopracitati elenchi: per gli immobili di cui alla Tabella 1 il Comune, in applicazione all art. 45 sexies co. 3 e dell'art. 90, comma 3 del Testo unico provinciale sulla tutela dell ambiente dagli inquinamenti, notifica ai proprietari l obbligo della bonifica, indicando il termine di 1 anno entro il quale devono provvedere. Decorsi inutilmente tali termini verrà applicato il comma 5 del sopracitato art. 90 e art. 91, come previsto dall art. 45 sexies, comma 3; per gli immobili di cui alla Tabella 2 il Comune, nel caso in cui alla dichiarazione di inizio dei lavori non segua la conclusione degli stessi e la bonifica totale del sito, dà applicazione all art. 90, commi 3 e 5 e art. 91; per tutti gli immobili di cui alla Tabella 3, il Comune verificherà la conclusione dei lavori o nel caso in cui i lavori non siano iniziati verificherà la rivalutazione dell indice di degrado dei siti con frequenza triennale, in capo al proprietario dell'immobile, rispetto alla data del primo sopralluogo. Periodicamente le strutture provinciali competenti interloquiranno con i comuni per aggiornare la situazione di bonifica dei siti già noti e integrare la mappatura con altre situazioni verificate. Ciò premesso si propone di approvare l elenco di tutti i beni contenenti amianto relativi ai siti censiti, distinguendoli nelle 3 tabelle sopra illustrate e allegati alla presente proposta di provvedimento quali parti integranti e sostanziali:

4 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0005 LA GIUNTA PROVINCIALE - udita la relazione; - visti gli atti e le norme citati in premessa; - visto l art. 45 sexies, comma secondo, del Testo unico provinciale sulla tutela dell ambiente dagli inquinamenti, approvato con D.P.G.P. 26 gennaio 1987 n. 1-41/Leg e, - visto l art. 45 sexies, comma terzo del Testo unico sopracitato unitamente agli articoli 90, commi 3 e 5 e 91 ad unanimità di voti, legalmente espressi, delibera 1) di dare atto che in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 45 quater del D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg.e ss. mm, Iniziative di informazione sulla pericolosità dell'amianto, è stato predisposto un opuscolo informativo a cura del gruppo interistituzionale per la mappatura dell amianto, dal titolo Amianto. Capire e affrontare i rischi per la salute derivanti dall'amianto in matrice compatta, in cui si danno indicazione anche dei riferimenti istituzionali utili per la popolazione, allegato 1 della presente deliberazione; 2) di demandare alle Strutture provinciali competenti la massima diffusione dell'opuscolo di cui al punto 1); 3) di approvare l'elenco di beni immobili di cui all allegato 2 contenente le seguenti tabelle: Tabella 1: contenente gli immobili da sottoporre a bonifica urgente (entro 1 anno); e comprende sia gli immobili originariamente con I.D oltre 70,00 punti o, indipendentemente dal I.D., con danni superiori al 10% e quindi da sottoporre a bonifica urgente (entro 1 anno) sia gli immobili con I.D. oltre i 50,00 e fino a 70,00 punti e quindi originariamente da sottoporre a bonifica non urgente (entro 3 anni) ma che attualmente rientrano tra quelli da sottoporre a bonifica urgente considerato che la data del sopralluogo risale a 2/3 anni fa; Tabella 2: contenente gli immobili con le caratteristiche della Tabella 1, per i quali è già stata presentata dichiarazione di inizio di attività; Tabella 3: contenente gli immobili con I.D. fino a 50,00 punti e con danni inferiori al 10%, per i quali non è previsto nessun intervento immediato di bonifica, ma unicamente la rivalutazione dell indice di degrado con frequenza triennale, in capo al proprietario dell'immobile, rispetto alla data dell'ultimo sopralluogo, tra cui anche quelli per i quali è stata già presentata dichiarazione di inizio attività, i cui lavori sono in corso o non ancora iniziati, o terminati con una bonifica parziale; 4) di pubblicare la presente deliberazione sul sito internet istituzionale della Provincia; 5) di comunicare a tutti i Comuni citati negli elenchi l approvazione del presente provvedimento per i conseguenti adempimenti di competenza; 6) di dare atto che periodicamente le strutture provinciali competenti interloquiranno con i comuni per aggiornare la situazione di bonifica dei siti già noti e integrare la mappatura con altre situazioni verificate. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA UGO ROSSI LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO SEGRETERIA DELLA GIUNTA ED ELEZIONI PATRIZIA GENTILE

5 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0006 infosalute Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Salute e solidarietà sociale Amianto Capire e affrontare i rischi per la salute derivanti dall amianto in matrice compatta

6 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0007 infosalute Amianto. Capire e affontare i rischi per la salute derivanti dall amianto in matrice compatta Assessorato alla Salute e solidarietà sociale Servizio Politiche sanitarie e per la non autosufficienza Ufficio Formazione e sviluppo delle risorse umane Via Gilli, Trento tel fax formazione.sanita@provincia.tn.it copyright Giunta della Provincia Autonoma di Trento L utilizzo del materiale pubblicato è consentito con citazione obbligatoria della fonte

7 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0008 MATERIALI CONTENENTI AMIANTO: I RISCHI PER LA SALUTE L amianto (o asbesto) è un minerale largamente utilizzato in passato nella costruzione e nelle coperture degli edifici (in particolare tra il 1960 e il 1985), spesso per ottenere isolamento termico, acustico o a scopi antincendio. L amianto può trovarsi in matrice compatta (all interno di un substrato resistente) o in matrice friabile. Dall aprile 1994 la legge ha vietato qualsiasi ulteriore installazione, commercializzazione, utilizzo e vendita di materiali contenenti amianto. L AMIANTO NEGLI EDIFICI Uno specifico censimento effettuato nel 2000 e nel 2001 ha dimostrato che la presenza di amianto libero o in matrice friabile in Trentino è piuttosto limitata e i siti notificati sono comunque sotto controllo se non già bonificati. I materiali in matrice compatta sono invece molto più diffusi: basti pensare alle coperture in cemento amianto usate per tetti o tettoie (in genere del tipo ondulato) o ai rivestimenti in vinilamianto di pavimenti. L amianto presente negli edifici non è di per sé fuori legge, ma deve essere sottoposto a precisi controlli. Per la legge il proprietario deve garantire che il materiale sia mantenuto in condizioni di sicurezza, riducendo al minimo la possibilità di rilascio di polveri e fibre di amianto che espongano a rischio le persone (lavoratori, inquilini, vicini, utenti, cittadini). DOVE SI TROVA IL CEMENTO AMIANTO Il cemento-amianto è stato utilizzato in numerosi manufatti: lastre piane e ondulate per tramezzi, rivestimento per interni ed esterni, realizzazione di pannelli e cabine, serbatoi per acqua, coperture di tetti (anche tegole), involucri di motori, involucri di apparecchiature elettriche tubi per condutture di acqua potabile e fognatura, condutture per gas (es. canne fumarie) e liquidi speciali, grondaie, linee elettriche. DOVE SI TROVA IL VINILAMIANTO Il vinilamianto è stato utilizzato principalmente per la pavimentazione interna di edifici pubblici, scuole, ospedali e alloggi privati. Oggi in massima parte è già stato rimosso e se non abraso superficialmente presenta una bassa pericolosità.

8 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0009 I RISCHI PER LA SALUTE Le fibre di amianto inalate possono causare gravi malattie, in particolare, ma non solo, a carico dell apparato respiratorio. L amianto è un potente agente cancerogeno, in grado di provocare tumori del polmone, della pleura o del peritoneo e probabilmente anche di altri organi. Il potere cancerogeno dell amianto è superiore a quello noto del fumo di sigaretta e anzi lo potenzia, nel senso che il rischio di tumore di un fumatore esposto contemporaneamente a fibre di amianto è molto maggiore. Quando inalato a dosi elevate o per lungo tempo, l amianto può provocare malattie dei polmoni (asbestosi) mentre i tumori, in particolare quelli della pleura, possono essere causati anche da dosi molto basse. Non riusciamo a sapere quanti tumori del polmone possano essere attribuiti all amianto; sappiamo invece che quasi tutti i tumori della pleura chiamati mesoteliomi sono dovuti a inalazione di fibre di amianto avvenuta in periodi anche molto lontani (fino a 30, 40 anni prima). Si tratta di tumori relativamente rari (1.000 casi all anno in Italia, circa 4 in Trentino) la cui frequenza è però aumentata costantemente negli ultimi anni. Una parte di essi colpisce chi ha lavorato in passato con l amianto ma una parte è attribuibile a esposizioni non lavorative o ambientali. Benché la scienza oggi non sia in grado di stabilire con certezza un livello di esposizione ad amianto che sia sicuro, ciò non significa che qualsiasi esposizione sia di per sé pericolosa. Quasi ogni giorno siamo esposti alla possibilità di inalare qualche fibra però, sulla base dei dati scientifici, la probabilità che qualcuno di noi si ammali tra qualche anno di malattie correlate a questi livelli di fibre di amianto è bassissima. Sappiamo comunque che più polvere di asbesto si inala maggiore è il rischio per la salute. Per questo dobbiamo limitare le possibilità di respirare fibre di amianto. Il rischio è maggiore quando si opera su materiali contenti amianto (demolizioni, manutenzioni, riparazioni, ecc.) senza adeguate protezioni o su materiali di amianto non trattati in maniera idonea. La migliore raccomandazione in presenza di amianto è di non allarmarsi inutilmente, senza però ignorare il problema sottovalutandone il rischio. Per questo è importante individuare le zone in cui è presente, sorvegliandone le condizioni e proteggendo tutte le persone che possano avere a che fare con esso. Quando il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è molto improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Ci sono invece situazioni in cui diventa necessario procedere alla bonifica. I materiali compatti (che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l ausilio di attrezzi meccanici), nei quali l amianto è fissato fortemente alla matrice come il cemento-amianto o il vinilamianto, hanno nulla o scarsa probabilità di liberare fibre se non alterati o non degradati. Altri materiali definiti friabili si possono sbriciolare anche con la sola pressione delle dita e per essi la probabilità di rilascio di fibre è decisamente più elevata: per questo l amianto friabile è considerato più pericoloso e merita una maggiore attenzione. La sola presenza di amianto non è necessariamente fonte di malattia: il rischio insorge quando c è una dispersione di polveri contenenti amianto (per danneggiamento dei materiali o per alterazione della struttura) che possono essere respirate dalle persone.

9 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0010 ASPETTI LAVORATIVI In passato numerosi lavoratori sono stati esposti all amianto nella sua estrazione, nella lavorazione, nella produzione e installazione di manufatti e nell uso di materiali che lo contenevano. Oggi alcune categorie di lavoratori possono ancora essere esposte all amianto, talvolta a loro insaputa, quando si trovano a operare su impianti, macchinari o edifici nei quali è presente: operai edili, idraulici, carpentieri, manutentori, caldaisti, meccanici, ecc. A questi vanno aggiunti tutti i lavoratori addetti alla bonifica dell amianto (ricopertura, incapsulamento o rimozione), al trasporto e alla gestione in discarica del materiale bonificato. Questi lavoratori sono informati e preparati ad affrontare le situazioni di rischio che ne derivano in quanto le aziende che intendono operare nel comparto amianto devono possedere particolari requisiti sia tecnologici che di formazione. Il personale deve frequentare speciali corsi abilitativi e la società iscriversi in apposite categorie presso la Camera di commercio. PER IL CITTADINO VERIFICARE LA PRESENZA DI AMIANTO Per tutelare la nostra salute è importante sapere se i materiali che ci circondano contengono amianto. La presenza di amianto in un materiale compatto può essere sospettata sulla base delle sue caratteristiche visive: è comunque più facile individuare il cemento amianto (coperture in eternit ) che il vinilamianto (certi pavimenti in linoleum ). In molti casi è possibile ottenere informazioni sulla natura del materiale chiedendole a chi lo ha installato o recuperando i documenti di acquisto. È preferibile però affidarsi a personale esperto in grado di dare indicazioni più precise (di solito le stesse ditte incaricate della rimozione) ma la presenza può essere provata con certezza solamente tramite esami approfonditi eseguibili presso laboratori (con spesa contenuta). In ogni caso è sconsigliato procedere personalmente al prelievo di pezzetti di materiale per portarli al laboratorio. Per consigli su come comportarsi è possibile contattare gli esperti dell Azienda provinciale per i servizi sanitari o dell Agenzia provinciale per la Protezione dell Ambiente. VALUTARE IL RISCHIO Una volta accertata la presenza di amianto è necessario valutare se questa può comportare rischi per le persone. La scelta degli interventi da mettere in atto dipende dall entità del rischio ed è legata a molti fattori: i quantitativi di amianto; il grado di friabilità dei manufatti; il tipo di legante della matrice; la posizione e la possibilità di contatto o di danneggiamento; condizioni di conservazione del materiale (presenza di sfaldamenti, crepe o rotture); le dimensioni dei manufatti; la frequentazione del sito da parte di persone.

10 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0011 Molto importante è l esame della superficie del manufatto. C è possibilità che le fibre di amianto vengano rilasciate nell aria se: la superficie è danneggiata, graffiata o fratturata; il materiale è soggetto a disturbo (per esempio se è esposto a contatti meccanici o a danneggiamenti accidentali). Per quanto riguarda le coperture, i principali punti da prendere in considerazione per valutare lo stato di degrado sono: la compattezza; le condizioni della superficie; l integrità della matrice; la presenza di trattamenti protettivi della superficie; lo sviluppo di muffe, licheni e muschio; la presenza di stalattiti e stillicidi. Ulteriori informazioni derivano dalla valutazione di un eventuale affioramento delle fibre. PRENDERE UNA DECISIONE All esito della valutazione del rischio si dovranno prendere decisioni a seconda delle diverse situazioni. MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO IN BUONE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE Fare qualcosa per il rischio da amianto non significa necessariamente toglierlo. Quando il materiale che contiene amianto è in buone condizioni, non è facilmente soggetto a danneggiamenti ed è improbabile che venga maneggiato è più conveniente lasciarlo tranquillo e adottare una strategia di bonifica o di manutenzione e controllo periodici affidati a ditte specializzate. GESTIRE AMIANTO LASCIATO IN LOCO Se decidete di lasciare dov è un manufatto in buone condizioni, bisogna: prendere nota di dove si trova, ad esempio segnalandolo su una mappa; tenere delle immagini fotografiche (che serviranno anche per un confronto successivo); tenere registrazione delle informazioni che lo riguardano; segnalare la presenza con il simbolo dell amianto, in modo che tutti sappiano che è presente e che deve essere trattato di conseguenza. Assicuratevi che venga fatto un efficace piano di controllo periodico dell amianto in loco, compreso quello eventualmente riparato, ricoperto o incapsulato, per verificare che le sue condizioni non siano cambiate nel tempo. La periodicità dei controlli dipende dal tipo di materiale, dalla sua collocazione e dalle sue condizioni. In edifici nei quali l amianto presente è adeguatamente controllato i livelli di fibre nell aria risultano spesso non significativi. MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO IN CATTIVE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE Se il manufatto è in cattive condizioni o è soggetto a possibili danneggiamenti e disturbi, dovrete decidere come intervenire per effettuare una bonifica. Bonificare non

11 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0012 vuole dire necessariamente rimuovere, il materiale può in alternativa essere confinato o incapsulato. Si tratta di valutazioni che è bene siano prese da personale esperto e non unicamente su base economica. Dal momento che le pratiche di bonifica per loro stessa natura potrebbero favorire la liberazione di fibre nell aria occorre che vengano adottate tutte le necessarie procedure di sicurezza. In rarissimi casi un manufatto contenente amianto danneggiato può essere riparato, può invece essere ricoperto con materiali protettivi (confinamento) o incapsulato in altri materiali non pericolosi, ad esempio in attesa di una successiva rimozione. In ogni caso si tratta di operazioni che devono essere fatte da personale specializzato e autorizzato. Ovviamente si raccomanda di eliminare anche le cause potenziali di ulteriore danneggiamento. Se si ritiene possibile il rilascio di fibre dal materiale e questo non può essere facilmente bonificato, oppure è possibile un ulteriormente danneggiamento, o si decide di risolvere definitivamente il problema, allora è bene optare per la sua rimozione. La bonifica può essere anche effettuata mediante: separazione dalle aree dell edificio dall ambiente esterno e dalle aree occupate da persone mediante una barriera a tenuta (sovracopertura o confinamento); trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti certificati (incapsulamento) e magari con l occasione integrati con l applicazione di materiali coibenti a spruzzo. In entrambi i casi si tratta di operazioni da effettuarsi solo da personale dotato di idonee protezioni e autorizzato dall Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Eventuali smaltimenti di materiale contenente o contaminato da amianto devono avvenire in siti e per tramite di trasporti autorizzati. Rimozioni eseguite scorrettamente possono aumentare il rischio di malattia delle persone esposte o creare un rischio laddove non esisteva attraverso una contaminazione ambientale. INFORMAZIONI A TERZI Le persone che possono avere a che fare con i materiali contenenti amianto (personale di pulizia o di manutenzione, tecnici manutentori esterni, riparatori, antennisti, spazzacamini, ecc.) devono essere preventivamente informate in modo che possano adottare procedure di sicurezza adeguate. Devono essere avvertite anche le persone che, per il loro lavoro o per il loro comportamento all interno dell edificio possono rendersi responsabili di danni ai materiali (muratori nella esecuzione di opere di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, riparazioni ecc.) IL CITTADINO DI FRONTE AL MATERIALE CONTENENTE AMIANTO Il proprietario di edifici contenenti amianto o chi ne ha la responsabilità deve preoccuparsi del possibile rischio delle persone che li occupano a scopo abitativo, lavorativo, pubblico, ecc. Tutelare le persone da questo rischio è un obbligo (DM 6/9/94). Deve procedere alla verifica dei materiali, alla valutazione dello stato di degrado e del rischio che ne può derivare alla salute delle persone e alla conseguente gestione del problema: monitoraggio, sorveglianza e/o bonifica. Deve inoltre informare adeguatamente le persone che potrebbero esserne interessate.

12 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0013 Il cittadino non proprietario che si trova a convivere con un manufatto di questo genere, ha il diritto di avere dal proprietario le informazioni in merito alle procedure messe in atto per la valutazione e il controllo del rischio. Qualora non abbia risposte o non le ritenga soddisfacenti il cittadino può segnalare il rischio per se stesso, la popolazione e per l ambiente al Sindaco del comune sul quale è locato lo stabile, il quale a sua volta, previa valutazione tecnica, può obbligare il proprietario a intervenire. Nel caso in cui il cittadino ritenesse che un cantiere di rimozione amianto non disponga o non proceda con le dovute cautele causando un potenziale rischio per i lavoratori addetti o per la propria e altrui salute, lo può segnalare all organo di vigilanza (Unità Operativa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari). LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IL PROBLEMA AMIANTO La Provincia autonoma di Trento, recependo in toto la normativa che prevede il censimento di tutto l amianto presente sul territorio nazionale, ha colto questa opportunità per facilitarne l eliminazione dal proprio territorio attraverso l adozione di misure di sostegno per la rimozione e lo smaltimento dell amianto (Testo Unico Provinciale sulla tutela dell ambiente dagli inquinamenti, approvato con D.P.G.P. 26 gennaio 87 n. 1-4/Leg., come modificato dalla Legge provinciale 3 aprile 2012 n. 5, art. 45 quinquies). La deliberazione della Giunta provinciale 767/2013 stabilisce criteri e modalità per la concessione di contributi per la rimozione e smaltimento delle coperture in cemento amianto. La volontà di migliorare le condizioni di vita e di salute e di lasciare ai posteri un territorio decontaminato ha portato la Provincia a legiferare oltre gli obblighi della normativa nazionale incentivando la bonifica dei materiali per rimozione. Conseguentemente, la mappatura di tutte le coperture presenti nel territorio assume una particolare valenza in quanto classifica le stesse in funzione di diversi parametri per stabilire la priorità di intervento. Questa viene espressa tramite un indicatore, chiamato indice di degrado, che considera molti parametri tra i quali lo stato di conservazione, l anno di posa, la vicinanza di luoghi di vita e di lavoro, obiettivi sensibili quali scuole, ospedali, centri di aggregazione. In base all indicatore e all estensione della superficie vengono stabiliti il periodo entro cui è necessario attivarsi e la possibilità di accedere agli incentivi per la rimozione e smaltimento.

13 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0014 INFORMAZIONI RELATIVE AGLI INCENTIVI PER LA RIMOZIONE Per che cosa sono previsti i contributi? Per la sola rimozione e smaltimento di coperture in cemento amianto di edifici situati nel territorio della provincia di Trento. Altre forme di bonifica non possono accedere ai contributi. Chi può fare domanda? Soggetti privati in possesso dell apposito documento di classificazione con attribuzione del relativo indice di degrado ID da parte della Azienda provinciale per i servizi sanitari. Come si ottiene la classificazione? Con richiesta di sopralluogo rivolta a: Azienda provinciale per i servizi sanitari Dipartimento di prevenzione Viale Verona, Trento Tel fax PEC apss@pec.apss.tn.it La modulistica è disponibile nel sito aziendale Effetti connessi ai valori dell indice di degrado Per valori ID da 0.01 a 50 la bonifica non è ritenuta urgente e si rinvia a nuova valutazione successiva da effettuare con periodicità triennale. Per valori ID da 50,01 a 70 la bonifica non è ritenuta urgente ma va effettuata entro tre anni. Per valori ID oltre 70 o in presenza di danni evidenti che interessano almeno il 10% della superficie la bonifica è considerata urgente e va effettuata entro 12 mesi. Spese ammesse a contributo Quelle riguardanti i lavori di rimozione e relativo smaltimento di coperture in cemento amianto, eseguiti da imprese specializzate iscritte all Albo Nazionale Gestori Ambientali alla categoria 10 (sottocategoria 10A o 10B), iniziati dopo l entrata in vigore dell articolo 45 quinquies del DPGP 1-41/1987 e dopo l ottenimento del documento di classificazione. Spese non ammesse a contributo Quelle relative a bonifiche effettuate con modalità diverse dalla rimozione; l IVA per i soggetti che possono recuperare l imposta; quelle relative a interventi di rimozione e smaltimento di coperture in cemento amianto di superficie inferiore o uguale a 10 m 2. Calcolo della spesa ammessa a contributo 22,50 euro/m 2 per superfici fino a 50 m 2 ; 20,00 euro/m 2 per superfici da 51 a 100 m 2 ; 17,50 euro/m 2 per superfici da 101 a 500 m 2 ; 15,00 euro/m 2 per superfici fino da 501 a 1000 m 2 ;

14 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II ,50 euro/m 2 per superfici fino da 1001 a 5000 m 2 con limite massimo di euro; 10,00 euro/m 2 per superfici oltre i 5000 m 2 con limite massimo di euro. Misura del contributo 40% della spesa ammessa per siti con indice di degrado ID fino a 50,00 punti; 55% della spesa ammessa per siti con indice di degrado ID oltre 50,00 e fino a 70,00 punti; 70% della spesa ammessa per siti con indice di degrado ID oltre 70,00 punti. Le percentuali vanno riferite alla spesa effettivamente sostenuta se inferiore alla spesa ammessa. Procedura semplificata Riservata a interventi di rilevanza minore, con superficie da bonificare inferiore a 100 m 2, con classificazione di priorità di bonifica urgente ed esecuzione entro i 12 mesi successivi. Presentazione domande dal 3 giugno al 31 ottobre di ogni anno. Procedura ordinaria Riservata a interventi diversi da quelli ammessi alla procedura semplificata. Presentazione domande dal 3 giugno al 31 luglio di ogni anno. A chi si presenta domanda per ottenere il contributo? All Agenzia Provinciale per l incentivazione delle attività Economiche (APIAE) via Solteri 38, Trento Tel fax PEC apiae.contr.prominv@pec.provincia.tn.it All agenzia ci si può rivolgere per eventuali chiarimenti riguardo la documentazione da presentare. Chi può presentare domanda? Il proprietario dell immobile; uno dei comproprietari nel caso di multiproprietà o di proprietà indivise (in tali casi è prevista l assegnazione di un unico contributo); l amministratore del condominio. Come presentare la domanda Su apposita modulistica (domanda, dichiarazione sostitutiva atto di notorietà e allegati prescritti) disponibile nel sito provinciale

15 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0016 INDIRIZZI UTILI PER PROBLEMI RIGUARDANTI L AMBIENTE E LA POPOLAZIONE Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica Centro per i Servizi Sanitari - Palazzina A, secondo piano Viale Verona, Trento Tel fax PER PROBLEMI RIGUARDANTI I LUOGHI DI LAVORO, I CANTIERI E IL PERSONALE DIPENDENTE Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (UOPSAL) Centro per i Servizi Sanitari - Palazzina A, primo piano Viale Verona, Trento Tel /4502/4661 fax /4540 Piazza A. Leoni, 11/A Rovereto Tel /3771 fax PER PROBLEMI RELATIVI ALLO SMALTIMENTO Agenzia Provinciale per la protezione dell Ambiente Settore Tecnico per la tutela dell ambiente Unità Operativa Aria, agenti fisici e bonifiche Via Mantova 16, Trento Tel ariaagfsuolo@provincia.tn.it

16 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0017 ATTENZIONE CONTIENE AMIANTO Respirare polvere di amianto è pericoloso per la salute Seguire le norme di sicurezza ATTENZIONE Ogni intervento su materiali contenenti amianto deve avvenire con l adozione di corrette misure di sicurezza. Presso l Azienda provinciale per i servizi sanitari è possibile ottenere informazioni sulle procedure corrette da utilizzare e sugli obblighi normativi vigenti ed autorizzazioni. L autorizzazione alle rimozioni è subordinata al rispetto degli obblighi relativi alla sicurezza per i lavoratori, per la popolazione e per l ambiente.

17 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0018 Allegato parte integrante Allegato 2 Comune Dati catastali indice di degrado della copertura (I.D.) Tabella 1 Coordinata X Coordinata Y Danni >10 % Denominazione Superficie della copertura Data sopralluogo ALA p.ed NO ott-2012 ALA p.ed NO ALA p.ed.237/ NO ATTREZZI ago-2012 ARTIGIANALE nov-2012 ALBIANO p.ed SI' 29-ago-14 ALDENO p.ed NO MAGAZZINO lug-13 ALDENO p.ed NO MAGAZZINO lug-13 - ARCO p.ed NO nov-12 ARCO estinta con fr. 219/2009 p.ed NO PARCHEGGIO PRIVATO ott-12 ARCO p.ed NO PARCHEGGI ott-12 ARCO p.ed NO nov-12 ARCO p.ed.1487/1 p.ed NO nov-12 ARCO p.ed.1268 p.ed NO CONDOMINIO ott-12 ARCO p.ed NO INDUSTRIALE nov-12 ARCO p.ed NO nov-12 ARCO p.ed.1353/ NO GARAGE ott-12 ARCO p.ed NO TETTOIA ott-12 ARCO p.ed SI TETTOIA RIMESSA ATTREZZI giu-13 ARCO p.ed. 989/ SI MAGAZZINO - LABORATORIO ott-12 ARCO p.ed NO TETTOIA ott-12 TETTOIA ATTREZZI ARCO p.ed NO EDILI ott-12 ARCO OLTRESARCA p.ed NO TETTOIA nov-12 ARCO OLTRESARCA p.ed NO BAR nov-12 AVIO p.ed NO STALLA 10-set-12 AVIO p.ed.1123/ NO ABITAZIONE set-12 AVIO p.ed.1123/ NO TETTOIA set-12 AVIO p.ed SI STALLA 10-set-12 AVIO p.ed NO set-12 AVIO p.ed 1246/ NO TETTOIA set-12 AVIO p.ed NO ABITAZIONE set-12 AVIO p.ed SI STALLA 10-set-12 AVIO p.ed 303/ NO TETTOIA set-12 AVIO p.ed SI OFFICINA set-12 AVIO p.ed NO set-12 AVIO p.ed NO ABITAZIONE set-12 AVIO p.ed 265/ NO ABITAZIONE set-12 AVIO p.ed NO TETTOIA CAPANNO set-12 Pag. 1 di 37 All. 002 RIFERIMENTO: 2015-S

18 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0019 BESENELLO p.ed NO RIMESSA ATTREZZI AGRICOLI ago-12 BLEGGIO SUPERIORE p.ed NO POLLAIO 35 3-ott-12 BOLBENO p.ed SI STALLA 21-set-12 BORGO p.ed NO ott-13 BORGO p.ed NO ATTREZZI set-13 BORGO p.ed.1449 p.ed.1448/ NO ott-13 BORGO p.ed p.ed NO CAPANONE ARTIGIANALE set-13 BORGO p.ed p.ed NO set-13 BORGO p.ed NO ABITAZIONE giu-13 BORGO p.ed.1718/ NO STALLA - FIENILE ago-13 BORGO p.ed NO LEGNAIA ago-13 BORGO p.ed p.ed.1898 p.ed.1899 p.ed.1900 p.ed.1901 p.ed.1902 p.ed.1903 p.ed.1904 p.ed.1905 p.ed NO GARAGE lug-13 BORGO p.ed SI' TETTOIA ago-13 BORGO p.ed NO ABITAZIONE ago-13 BORGO p.ed.1718/ SI' AGRICOLO lug-13 BORGO p.ed NO MAGAZZINO ARTIGIANALE ago-13 BORGO p.ed NO BORGO p.ed SÌ PERTINENZIALE ago-13 DISMESSO set-13 BORGO p.ed NO CAPANNONI set-13 BORGO p.ed NO CAPANNONI set-13 BORGO p.ed NO CAPANNONI ago-13 GARAGE BORGO p.ed NO PERTINENZIALE ago-13 BORGO p.ed NO GARAGE ago-13 BORGO p.ed.2051/ NO MAGAZZINIO - EX AZIENDA AGRARIA set-13 BORGO p.ed SI' FIENILE E ABITAZIONE ago-14 BRENTONICO p.ed.1412/ NO TETTOIA ago-13 BREZ p.ed NO ABITAZIONE lug-13 Pag. 2 di 37 All. 002 RIFERIMENTO: 2015-S

19 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0020 CALAVINO p.ed SI FIENILE giu-13 CALDONAZZO p.ed.1314 p.ed NO AGRICOLO ott-13 CALDONAZZO p.ed.750/ NO ott-13 CALLIANO p.ed NO ago-12 CALLIANO p.ed NO ago-12 CALLIANO p.ed NO ago-12 CALLIANO p.ed SI EDIFICIO ago-12 CALLIANO p.ed.51/ NO ABITAZIONE PRIVATA ago-12 CAMPODENNO p.ed.32/ NO ABITAZIONE set-13 CAMPODENNO p.ed NO ABITAZIONE E giu-13 CAMPODENNO p.ed NO lug-13 CAMPODENNO TERMON p.ed.55/ NO COPERTURA A 2 FALDE lug-13 CARANO p.f , SÌ LEGNAIA 60 3-lug-13 CARZANO p.ed NO TETTOIA PERTINENZIALE 60 9-ago-13 CARZANO p.ed NO PERTINENZIALE ago-13 CASTELNUOVO p.ed NO ATTREZZI ago-13 CASTELNUOVO p.ed NO ago-13 CASTELNUOVO p.ed. 245/ NO TETTOIA LEGNAIA 35 6-ago-13 CAVEDINE BRUSINO p.ed NO lug-13 CIMEGO p.ed NO MAGAZZINO set-12 CIVEZZANO p.ed NO STALLA set-13 CLES p.ed NO ABITAZIONE 60 4-lug-13 CLES p.ed NO GARAGE ago-13 CLES p.ed.624/ NO TETTOIA 10 2-set-13 CLES p.ed.132/ NO ABITAZIONE ago-13 CLES p.ed NO ABITAZIONE ago-13 CLES p.ed NO ABITAZIONE giu-13 CLES p.ed.509/ NO CONCERIA giu-13 CLES p.ed.132/ NO BAITA ago-13 CLES p.ed NO ABITAZIONE ago-13 CLES p.ed NO TERRAZZA ago-13 CLES p.ed.29/1 p.m NO TETTO ago-13 CLOZ p.ed NO giu-13 CLOZ p.ed.116/ SI' ABITAZIONE giu-13 CLOZ p.ed SI' BAR giu-13 COMANO TERME p.ed.132 p.ed NO FIENILE set-12 COMANO TERME p.ed.41/ NO BOX AUTO 5 27-set-12 COMANO TERME p.ed NO COPERTURA MAGAZZINO set-13 COMANO TERME p.ed NO COPERTURA RIMESSA ATTREZZI set-12 Pag. 3 di 37 All. 002 RIFERIMENTO: 2015-S

20 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0021 COMANO TERME p.ed SI LEGNAIA ago-12 COMANO TERME - CARES p.ed SI' LASTRE IN AMAINTO UTILIZZATE COME PANNELLO ISOLANTE lug-13 CONDINO p.ed NO FALEGNAMERIA set-12 CONDINO p.ed NO STALLA nov-12 DAMBEL p.ed NO COPERTURA EX STALLA lug-13 DENNO p.ed NO COPERTURA A 2 FALDE lug-13 DRO p.ed NO MAGAZZINO BOX TRATTORI ott-12 DRO p.f SI TETTOIE ott-12 DRO p.ed NO INDUSTRIALE ott-12 DRO p.ed SI BOX ott-12 DRO p.f SI LEGNAIA + TETTOIA GARAGE ott-12 DRO p.ed SI CAPANNO BOX AUTO/LEGNAIA ott-12 DRO p.ed NO TETTOIA ott-12 DRO p.ed NO TETTOIA ott-12 FAEDO p.ed.319/ NO ago-13 FAEDO p.ed.318/ NO ago-13 FIAVE' p.ed NO TETTOIA STALLA ott-12 p.ed.65 FIAVE' p.ed NO STALLA + FIENILE ott-12 FIAVE' p.ed NO LEGNAIA 15 3-ott-12 FIAVE' p.ed.150 p.ed SI ABITAZIONE set-12 FLAVON p.ed SI' COPERTURA A DUE FALDE lug-13 FOLGARIA p.ed SI' ATTREZZI giu-13 GIOVO FR. VERLA p.ed..376/ NO ABITAZIONE 40 3-set-14 GIOVO FR. VERLA p.ed..376/ NO ABITAZIONE 20 3-set-14 GIOVO FR. VERLA p.ed..376/ NO ABITAZIONE 50 3-set-14 GIOVO FR. VILLE p.ed NO set-14 GRIGNO p.ed NO LEGNAIA giu-13 GRIGNO p.ed.1339/ NO LEGNAIA giu-13 GRIGNO p.ed.923/ NO ABITAZIONE giu-13 GRIGNO p.ed NO ARTIGIANALE/ lug-13 GRIGNO p.ed NO TETTOIA 60 8-lug-13 Pag. 4 di 37 All. 002 RIFERIMENTO: 2015-S

21 Supplemento n. 2 al B.U. n. 7/I-II del 16/02/2016 / Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom 16/02/2016 Nr. 7/I-II 0022 GRIGNO p.ed.989/1 52, NO GRIGNO p.ed NO ATTREZZI giu-13 ARTIGIANALE lug-13 GRIGNO p.ed NO INDUSTRIALE lug-13 GRIGNO p.ed NO ARTIGIANALE lug-13 GRIGNO p.ed NO TETTOIA ATTREZZI 30 4-lug-13 GRIGNO p.ed SÌ TETTOIA ago-13 GRIGNO p.ed.3607/ NO TETTOIA AGRICOLO 20 4-lug-13 GRIGNO p.ed.1270/ SÌ GRIGNO p.ed.1049/ NO GRIGNO p.ed NO MAGAZZINO ARTIGIANALE lug-13 /MAGAZZ INO MATERIALI EDILI giu-13 MAGAZZINO/ LABORATORIO MARMI giu-13 GRIGNO p.ed NO / GARAGE giu-13 GRIGNO p.ed SÌ LEGNAIA lug-13 ISERA p. ed. 7/ NO BOMBOLE GAS 8 11-lug-14 ISERA p.f.213/ NO LASTRE DEPOSITATE A TERRA NR ago-12 ISERA p.ed SI ABITAZIONE PRIVATA set-12 ISERA p.ed.60 p.ed SI GARAGE 40 9-ago-12 LAVIS p.ed NO COPERTURA A FALDE nov-13 LAVIS p.ed NO COPERTURA A FALDE ott-13 LAVIS p.ed NO nov-13 COPERTURA A LAVIS p.ed NO FALDE nov-13 LAVIS p.ed SI' EDIFICIO 81 5-lug-13 LAVIS p.ed NO EDIFICIO lug-13 LAVIS p.ed NO EDIFICIO giu-13 LAVIS p.ed NO COPERTURA A DUE FALDE ago-13 LAVIS p.ed SI' OFFICINA lug-13 LAVIS p.ed NO TETTOIA A UNA FALDA ago-13 LAVIS p.ed NO COPERTURA A FALDE nov-13 LAVIS p.ed NO COPERTURA A DUE FALDE ago-13 LAVIS p.ed NO EDIFICIO nov-13 LAVIS p.ed NO MAGAZZINO AGRICOLO giu-13 p.ed NO BUNGALOW set-14 p.ed. 291/ NO POLLAIO set-14 BUNGALOW BEZZECCA p.ed NO 50 9-nov-12 BUNGALOW BEZZECCA p.ed NO 50 9-nov-12 BUNGALOW BEZZECCA p.ed NO 50 9-nov-12 Pag. 5 di 37 All. 002 RIFERIMENTO: 2015-S

Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta

Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Versione Stampabile Reg.delib.n. 2157 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Elenco beni contenenti amianto. Articolo 45 sexies, comma 2 del D.P.G.P. 26 gennaio 1987,

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