CITTA' DI BIELLA BIELLA ARREDO URBANO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI COSTITUENTI DEHORS
|
|
- Norberto Zanella
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CITTA' DI BIELLA BIELLA ARREDO URBANO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI COSTITUENTI DEHORS Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 in data 18 febbraio 2008 e successive n. 37 in data 31 marzo 2008, n. 113 in data 14 luglio 2008 e n.107 in data 28 luglio
2 INDICE Articolo 1 Principi Articolo 2 Oggetto Articolo 3 - Occupazione del suolo pubblico o di uso pubblico da parte di soggetti privati Articolo 4 - Definizione Articolo 5 - Composizione Articolo 6 - Ubicazione e dimensioni Articolo 7- Modalita' di presentazione dell'istanza e del rilascio di autorizzazione e di concessione di dehors e di strutture di cortesia Articolo 8 - Attivita' Articolo 9 Danni arrecati Articolo 10 - Manutenzione degli elementi e dell'area occupata Articolo 11 - Sanzioni e misure ripristinatorie Articolo 12 - Sospensione e revoca di autorizzazione e di concessione Articolo 13- Disposizioni transitorie e finali 2
3 ARTICOLO 1 Principi 1. L ottenimento del significativo privilegio di occupare continuativamente spazio pubblico per lo svolgimento di una attività privata comporta il dovere di contribuire anche formalmente alla qualificazione dell immagine urbana. ARTICOLO 2 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina le caratteristiche tipologiche riguardanti le attrezzature esterne e gli arredi da installare sul suolo pubblico o privato con servitù di uso pubblico, per la costituzione di dehors di pertinenza di pubblico esercizio di somministrazione. 2. La composizione e le caratteristiche tipologiche sono disciplinate con riferimento a due ambiti territoriali come definiti al successivo articolo 4. ARTICOLO 3 Occupazione del suolo pubblico o di uso pubblico da parte di soggetti privati 1. L organizzazione delle attrezzature esterne e degli arredi di cui all articolo 2 dovrà sempre considerare il contesto urbano di riferimento e le caratteristiche architettoniche delle facciate degli edifici in cui si andranno ad inserire, adottando come principio di base il conseguimento dell omogeneità degli elementi e il decoro complessivo dei luoghi. 2. Le attrezzature esterne e gli arredi dovranno avere carattere di provvisorietà, in quanto mantenibili in sito sino alla scadenza della autorizzazione/concessione d uso del suolo pubblico o di uso pubblico. Tali elementi dovranno possedere requisiti di agevole trasportabilità. Nessun elemento potrà essere infisso nella pavimentazione anche per mezzo di appositi innesti, salvo specifica autorizzazione a tutela della pubblica incolumità. 3. Nelle piazze, le occupazioni con arredi di pubblici esercizi di somministrazione dovranno essere omogenee per superficie degli spazi e caratteristiche dei materiali. 4. Al fine di non pregiudicare la percezione unitaria degli spazi urbani e degli edifici più rappresentativi della città sotto il profilo storico, monumentale e del paesaggio, e per non rischiare di occultare o limitare la vista degli elementi architettonici e decorativi particolarmente significativi e di vedute prospettiche, sono ammesse esclusivamente soluzioni con la composizione delle attrezzature e degli arredi di cui al successivo articolo L occupazione dovrà avvenire nel rispetto dei criteri enunciati nel Regolamento Comunale per l applicazione e la disciplina della Tosap. 6. Sono fatte salve le disposizioni in materia edilizia e di sicurezza stradale. ARTICOLO 4 Definizione 1. Per dehors si intende l insieme degli elementi (mobili, smontabili e comunque facilmente rimovibili) posti temporaneamente in modo funzionale ed armonico sullo spazio pubblico (o privato gravato da servitù di uso pubblico) che costituisce, delimita ed arreda lo spazio per il ristoro all'aperto - annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione - con le distinzioni di cui ai successivi commi, 3
4 2. Per dehors stagionale si intende la struttura, posta sul suolo pubblico (o privato gravato da servitù di uso pubblico) per un periodo complessivo non superiore a 270 giorni nell arco dell anno solare (occupazione temporanea, ai sensi del vigente Regolamento comunale per l applicazione e la disciplina della Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche ). 3. Per dehors continuativo si intende la struttura, posta sul suolo pubblico (o privato gravato da servitù di uso pubblico) per un periodo complessivo non inferiore all anno e non superiore a cinque anni, da determinare con apposita Deliberazione della Giunta Comunale, a far data dal giorno del rilascio della concessione per l'occupazione del suolo pubblico (occupazione permanente ai sensi del vigente Regolamento comunale per l applicazione e la disciplina della Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche ). 4. Per struttura di cortesia si intende la dotazione di sedute posta su suolo pubblico (o privato gravato da servitù di uso pubblico) ammissibile per laboratori artigianali di preparazione di prodotti alimentari destinati al consumo diretto. 5. Per ambiti territoriali si intendono le parti del territorio comunale definite come: a. interne all ambito di addensamento storico rilevante, come cartograficamente delimitato nell allegato 1; b. esterne all ambito di addensamento storico rilevante come cartograficamente delimitato nell allegato 1. ARTICOLO 5 Composizione 1. Gli elementi costituenti un dehors tipo, di cui ai precedenti articoli 2 e 4, sono classificati come di seguito indicato: a. arredi di base: tavoli e sedute ( sedie, poltrone, poltroncine, divanetti, dondoli, panche, sgabelli, poufs e simili); Detti arredi mobili dovranno essere scelti con cura in modo da risultare gradevoli ed ordinati. La documentazione di progetto deve pertanto contenere tutte le indicazioni utili per una loro adeguata valutazione tecnico-formale. Gli elementi di arredo che costituiscono le sedute devono essere realizzati: nell ambito territoriale interno all ambito di addensamento storico rilevante, con struttura portante in qualsivoglia materiale, ligneo, plastico o metallico,utilizzando preferibilmente tessuto, anche sintetico, non lucido, in tinta unita o a righe o decorato, per elementi accessori quali rivestimenti, cuscini ovvero per elementi costitutivi della seduta stessa (tipo seduta, schienale, bracciolo), tenendo conto delle indicazioni cromatiche, compositive e decorative che l Amministrazione Comunale riterrà di dare Sono altresì ammesse, preferibilmente nel centro storico e nei nuclei di antica formazione come definiti dal Piano Regolatore Generale Comunale, sedie in materiale ligneo, anche senza impiego di tessuto, purchè richiamino la tradizione biellese dei cadregat. Le sedute con struttura portante in plastica saranno ammesse esclusivamente se dotate di elementi accessori in tessuto. Le sedute di cortesia per laboratori artigianali di preparazione di prodotti alimentari destinati al consumo diretto saranno costituite esclusivamente da panche in materiale ligneo e/o metallico, anche senza impiego di tessuto. 4
5 nell ambito territoriale esterno all ambito di addensamento storico rilevante, con struttura portante in qualsivoglia materiale, ligneo, plastico o metallico, anche senza impiego di tessuto. Le sedute di cortesia per laboratori artigianali di preparazione di prodotti alimentari destinati al consumo diretto saranno costituite esclusivamente da panche in materiale ligneo e/o metallico o plastico, anche senza impiego di tessuto. In tutto il territorio comunale, sulle sedute è ammessa l eventuale apposizione dello stemma della Città di Biella o dell esercizio. Non è ammessa la stampa di altre scritte, simboli e pubblicità. Gli arredi di base non devono fuoriuscire dallo spazio concesso per l occupazione. b. attrezzature complementari di copertura e riparo; In tutto il territorio comunale, devono essere costituiti da coperture in tessuto, anche sintetico, non lucido, in tinta unita o a spicchi o a righe o decorati, tenendo conto delle indicazioni cromatiche, compositive e decorative che l Amministrazione Comunale riterrà di dare, montate su strutture portanti lignee o metalliche. Non è ammessa la stampa di scritte, simboli e pubblicità sulle attrezzature di copertura e riparo. In nessun caso è consentita, ad integrazione delle coperture, l installazione di teli verticali, abbassabili e/o raccoglibili lateralmente. Nei percorsi porticati e nelle gallerie sono ammesse esclusivamente soluzioni prive di copertura, in quanto trattasi di ambiti strutturalmente e funzionalmente coperti. c. attrezzature di delimitazione (verticale e orizzontale); Le attrezzature di delimitazione verticale, cioè gli eventuali manufatti atti ad individuare gli spazi, autorizzati o dati in concessione rispetto al restante suolo, potranno essere costituiti da fioriere ovvero da pannelli modulari con struttura portante metallica e cristallo di sicurezza e/o policarbonato di sicurezza (di colore da coordinare con l insieme degli altri elementi costituenti il dehors), di altezza massima non superiore a metri 1,50, misurata dal livello del suolo. L altezza complessiva delle fioriere, misurata dal livello del suolo, e comprensiva delle essenze ornamentali, scelte con cura tra le specie maggiormente resistenti agli agenti esterni, non potrà mai superare metri 1,50. Le fioriere dovranno essere preferibilmente di forma regolare e di materiale naturale; ogni altro materiale, ivi compresi gli elementi cementizi, dovrà comunque essere caratterizzato dalla possibilità di essere fornito in diverse textures superficiali e/o finiture cromatiche. La linea di delimitazione dell area di occupazione deve sempre essere costituita da una sola fila di elementi organizzati in scansione simmetrica e non, ma tale da garantire la maggior trasparenza possibile. Le fioriere ovvero i pannelli di delimitazione potranno essere posati in modo continuo o in modo discontinuo. Il titolare della autorizzazione o della concessione deve garantire il decoro delle attrezzature di delimitazione, attraverso la loro costante manutenzione, con particolare riguardo agli elementi vegetali posti nelle fioriere, anche durante i periodi di chiusura dell esercizio. 5
6 Le attrezzature di delimitazione verticale non devono avere scritte pubblicitarie. E ammessa l apposizione dello stemma della Città di Biella (secondo le caratteristiche tipologiche e dimensionali indicate dall Amministrazione Comunale). E ammessa anche l apposizione del logo dell esercizio purché di dimensione non superiore al 10% della superficie laterale totale occupata dalle attrezzature di delimitazione verticale e di altezza non superiore a metri 1,00. Non sono ammessi elementi di tipo seriale con scritte pubblicitarie di prodotti forniti a titolo di sponsorizzazione. Tutti gli elementi di arredo urbano collocati dalla Città (quali panchine, cestini, fioriere, paracarri, barriere, ecc.) non possono essere compresi nell area destinata a dehors. Potranno essere oggetto di trasferimento con oneri a carico del richiedente, previo nullaosta del Servizio Parchi e Giardini e Arredo Urbano e della Polizia Municipale. Le pedane (delimitazioni orizzontali), intese quali pavimentazioni sopraelevate costituite da strutture modulari mobili, devono essere facilmente smontabili, con altezza, misurata dal livello del suolo, non superiore al marciapiede, ove esistente. In caso di mancanza di marciapiede rialzato, è ammessa una altezza media non superiore a cm 15, misurata dal livello del suolo. Dovranno essere studiati accorgimenti atti ad occultare la vista laterale delle pedane mediante un uso ragionato delle attrezzature di delimitazione verticale. In generale, le pedane avranno preferibilmente superficie lignea. Nell ambito di addensamento storico rilevante, sono invece ammesse esclusivamente pedane a superficie lignea. Non sono ammesse delimitazioni orizzontali: - sui marciapiedi; - nei portici e nelle gallerie; - nei giardini ed in qualunque situazione con presenza di alberi, colmando eventuali difformità con opportuni accorgimenti di arredo. Nelle vie, e nelle piazze con pavimentazioni lapidee, il suolo deve essere lasciato preferibilmente a vista. E vietata la copertura di chiusini, bocche di lupo, botole, griglie di aerazione e simili. 2. L installazione di elementi riscaldatori mobili per il comfort degli utenti è ammessa purchè detti elementi siano omologati e a norma di legge, siano collocati entro lo spazio concesso per l occupazione e non arrechino intralcio o disturbo alla percorribilità pedonale. ARTICOLO 6 Ubicazione e dimensioni 1. Tutte le occupazioni devono rispettare la normativa sulle barriere architettoniche e le disposizioni del Codice della Strada, e non devono essere di impedimento alla circolazione pedonale. 2. I dehors devono essere installati garantendo la maggiore attiguità possibile all esercizio, salvo casi particolari legati allo stato dei luoghi. Dovrà essere sempre lasciato sul lato esterno rispetto al filo di fabbrica, uno spazio libero per i flussi pedonali non inferiore a metri 1,50 ovvero non inferiore alla larghezza del marciapiede esistente se di ampiezza maggiore. 6
7 3. I dehors continuativi non possono estendersi oltre il fronte del locale cui si riferiscono e devono essere allo stesso adiacenti, fatti salvi i casi particolari ed il mantenimento dello spazio libero di cui al comma precedente. 4. Le strutture di cortesia non possono estendersi oltre il fronte del locale cui si riferiscono e devono essere allo stesso adiacenti, fatto salvo il mantenimento di uno spazio libero per i flussi pedonali, la cui ampiezza minima sarà da valutare a cura della Polizia Municipale in base allo stato dei luoghi. 5. In generale, l occupazione sarà valutata dai settori competenti in sede di rilascio dell autorizzazione o della concessione, in riferimento all ambiente circostante ed alla tipologia proposta. Nel caso di parchi e giardini, il parere del Servizio Parchi e Giardini risulterà vincolante per quanto riguarda l indicazione delle modalità di collocazione del dehors. 6. La superficie da destinare a dehors, non potrà essere superiore alla superficie autorizzata al pubblico esercizio di somministrazione su sede fissa. ARTICOLO 7 Modalita' di presentazione dell istanza e del rilascio di autorizzazione e di concessione di dehors e di strutture di cortesia 1. Il titolare di un pubblico esercizio di somministrazione o di un laboratorio artigianale di prodotti alimentari destinati al consumo diretto che intendano collocare rispettivamente un dehors stagionale o continuativo ovvero una struttura di cortesia su suolo pubblico (o privato gravato da servitù di uso pubblico) devonoottenere la preventiva autorizzazione o concessione, rilasciata dal Settore Attività Economiche, con pareri vincolanti della Polizia Municipale e del Servizio Parchi e Giardini e Arredo Urbano. Il Servizio Parchi e Giardini e Arredo Urbano, avvalendosi eventualmente del Servizio Edilizia Privata, si esprimerà in merito all applicazione dei requisiti generali previsti dal presente Regolamento nonché alla coerenza tipologica e compositiva degli arredi e delle attrezzature, anche rispetto all ambiente circostante, ed ai materiali e colori proposti. 2. Per l'ottenimento della autorizzazione o della concessione, occorre presentare formale istanza in bollo almeno 45 giorni prima di quello previsto per l'installazione del dehors e della struttura di cortesia. La domanda deve essere indirizzata al Dirigente del Settore che rilascia l atto autorizzativo stesso (autorizzazione o concessione). I termini del procedimento per il rilascio della concessione sono stabiliti in 45 giorni. Trascorsi tali termini varrà il principio del silenzio-assenso. 3. L istanza, anche ai fini dell espressione del parere del Servizio Parchi e Giardini e Arredo Urbano, deve obbligatoriamente essere corredata dalla seguente documentazione: a. elaborato planimetrico nel quale siano opportunamente evidenziati: - tutti i riferimenti allo stato di fatto dell'area interessata, nonché l'indicazione della disciplina viabile vigente sull'area su cui il dehors o struttura di cortesia vengano ad interferire e l eventuale presenza di segnaletica stradale che necessita di integrazione, ovvero la eventuale presenza di fermate del mezzo pubblico, e/o di passaggi pedonali, e/o di chiusini per sottoservizi; - gli elementi costituenti il dehors (arredi, attrezzature, altro) ovvero la struttura di cortesia (panche e cestini) e la relativa composizione, con quote adeguate, con i necessari riferimenti all'edificio prospiciente per quanto riguarda aperture, materiali di facciata, elementi architettonici; 7
8 b. relazione tecnica, con documentazione fotografica a colori (formato minimo cm. 9x12) frontale e laterale, del luogo dove il dehors ovvero la struttura di cortesia dovranno essere inseriti (anche su supporto informatico se esplicitamente richiesto in fase istruttoria); c. campione del tessuto, per le sedute, ove previsto,e per l eventuale copertura; d. specificazioni relative a tutti gli arredi di base, alle attrezzature complementari di copertura e riparo, alle attrezzature di delimitazione orizzontale e verticale; f. e. nulla osta della proprietà dell edificio ovvero delle unità immobiliari prospettanti sull area interessata dal posizionamento del dehors nonchè dell esercente di eventuale negozio adiacente, qualora:.1: esclusivamente per dehors stagionale, l occupazione si estenda anche in aree limitrofe rispetto alla proiezione del pubblico esercizio richiedente; e.2: in generale, ed esclusivamente nelle isole pedonali, qualora sia ammissibile l'aderenza all edificio; h. f. dichiarazione che gli eventuali impianti elettrici e/o gas saranno realizzati ai sensi delle normative vigenti. In caso di rinnovi e proroghe, il Settore competente al rilascio deve darne preventiva comunicazione alla Polizia Municipale ed al Servizio Parchi e Giardini - Arredo Urbano. ARTICOLO 8 Attivita 1. Il dehors non deve essere adibito ad uso improprio. L area occupata è destinata all attività di somministrazione e/o consumo di alimenti e bevande nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente. ARTICOLO 9 Danni arrecati 1. Qualsiasi danno arrecato ai cittadini, al suolo pubblico o a proprietà private dagli elementi costituenti dehors ovvero strutture di cortesia, deve essere risarcito dal titolare del pubblico esercizio. 2. Per danni arrecati alla pavimentazione stradale, alle alberature ed al patrimonio verde o ad altro elemento di proprietà pubblica, i settori comunali competenti, relativamente al tipo di danno provocato, provvederanno all'esecuzione di specifici interventi di ripristino, addebitando al concessionario le spese sostenute oltre ad applicare le sanzioni previste dalla normativa vigente. ARTICOLO 10 Manutenzione degli elementi e dell'area occupata 1. E fatto obbligo mantenere lo spazio pubblico (dato in concessione/autorizzazione) in perfetto stato igienico-sanitario, di nettezza, di sicurezza, di decoro e nelle stesse condizioni tecnico estetiche con cui è stato autorizzato. 2. Tutti gli elementi costituitivi dei dehors ovvero delle strutture di cortesia devono essere manutenuti sempre in ordine, puliti e funzionali. Non possono essere aggiunti teli di ulteriore protezione, graticci di delimitazione, comunque altri oggetti non autorizzati. 8
9 3. L atto autorizzativo rilasciato per occupazione suolo pubblico con dehors ovvero con strutture di cortesia non costituisce titolo per effettuare interventi sull'area verde occupata o per la potatura delle alberature esistenti. 4. Lo spazio di ristoro all'aperto deve essere obbligatoriamente ed opportunamente dotato di cestelli per il contenimento dei rifiuti, da prevedere nel progetto. 5. L eventuale sostituzione di elementi di arredo con altri uguali ai precedenti per dimensione, forma e colore non richiede nuove autorizzazioni. 6. Allo scadere del termine della concessione/autorizzazione di occupazione suolo pubblico ed in caso di revoca o sospensione del provvedimento anzidetto, il titolare dell'esercizio è tenuto a rimuovere dal suolo pubblico medesimo ogni singolo elemento del dehors ovvero della struttura di cortesia. ARTICOLO 11 Sanzioni e misure ripristinatorie 1. La violazione delle norme e delle prescrizioni del presente regolamento è punita con le sanzioni amministrative pecuniarie da Euro 25,00 a Euro 500,00 come previsto dall art.7 bis del T.U.E.L. D.Lgs n.267 s.m.i., secondo le modalità della Legge n Le sanzioni amministrative si applicano indipendentemente da ogni altra forma di responsabilità a carico del trasgressore e degli eventuali obbligati in solido. 3. L accertamento, la contestazione e la definizione delle infrazioni amministrative o l opposizione agli atti esecutivi sono disciplinati in via generale dalla normativa vigente. 4. Sono fatti salvi: - le eventuali altre sanzioni pecuniarie previste nel Regolamento comunale per l applicazione e la disciplina della Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche; - le eventuali altre sanzioni amministrative e penali derivanti dalla legislazione e dai regolamenti in materia ambientale, igienico-sanitaria, urbanistica ed edilizia; - l eliminazione, ove occorra, del motivo che ha dato luogo all infrazione, ed il conseguente ripristino dello stato di luoghi. ARTICOLO 12 Sospensione e revoca di autorizzazione e di concessione 1. I provvedimenti di sospensione e di revoca sono applicati in osservanza della normativa vigente in materia di disciplina generale del procedimento amministrativo. 2. La concessione/autorizzazione è sospesa qualora si verifichi una delle seguenti condizioni: a. agli arredi autorizzati siano apportate sensibili modificazioni rispetto al progetto approvato; b. gli impianti tecnologici non risultino conformi alla normativa vigente; c. la mancanza di manutenzione comporti nocumento al decoro, alla nettezza e/o pericolo per le persone e/o le cose e/o vengano meno le condizioni igienicosanitarie; d. i manufatti non risultino essere nelle medesime condizioni di efficienza tecnico estetica posseduti al momento del rilascio della concessione/autorizzazione. 9
10 3. Nel caso della sospensione di cui sopra, l'occupazione del suolo pubblico e l'attività ivi esercitata potrà riprendere solo quando sarà accertato il venir meno dei presupposti di fatto che legittimano l'adozione del provvedimento di sospensione. 4. La concessione/autorizzazione è revocata qualora si verifichi una delle seguenti condizioni: a. le attività svolte sull'area siano causa di disturbo alla quiete dei residenti, ove tale disturbo venga accertato dalle autorità competenti; b. in caso di mancato pagamento del canone dovuto per l occupazione di suolo pubblico e della TARSU; c. in caso di mancata apertura dell'esercizio e di conseguente inutilizzo dell'area adibita a dehors ovvero a struttura di cortesia per un periodo superiore a 30 giorni consecutivi, fermo restando il periodo di godimento delle ferie; d. nel caso di reiterazione delle violazioni di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma I provvedimenti di cui al presente articolo sono adottati dal soggetto preposto al rilascio della concessione/autorizzazione, previa notifica di un atto di diffida con cui si intima la regolarizzazione della situazione e l'eliminazione delle cause che hanno determinato le irregolarità accertate, nei termini indicati nella diffida stessa. 6. I presupposti di fatto per l'applicazione di detti provvedimenti sono accertati dal soggetto preposto al rilascio della concessione/autorizzazione, anche su segnalazione della Polizia Municipale e del Servizio Parchi e Giardini Arredo Urbano. 10
11 ARTICOLO 13 Disposizioni transitorie e finali 1. Le norme del presente Regolamento si applicheranno a tutte le istanze di autorizzazione e di concessione di cui all articolo 7, presentate dopo la sua entrata in vigore. 2. Sono fatte salve le installazioni a carattere continuativo già autorizzate prima dell entrata in vigore del presente Regolamento, fino alla loro naturale scadenza. Eventuali rinnovi o proroghe potranno essere autorizzati per un periodo massimo di ventiquattro mesi dall entrata in vigore del presente Regolamento. 3. Tutte le installazioni stagionali già autorizzate devono essere adeguate alle prescrizioni del presente Regolamento entro ventiquattro mesi dalla sua entrata in vigore. In caso di inerzia, decorso il periodo transitorio, si applicheranno i provvedimenti di cui all articolo Ai fini dell applicazione delle disposizioni di cui al comma3, sono assimilati a installazioni già autorizzate ed a dehors esistenti, i dehors oggetto di autorizzazione stagionale rilasciata nelle tre annualità precedenti l entrata in vigore del presente Regolamento. Per quanto non espressamente disciplinato dal presente Regolamento si fa riferimento al Decreto Legislativo 285/1992, al vigente Regolamento per l occupazione di Suolo Pubblico, al Regolamento per il Canone sulle iniziative pubblicitarie, al Regolamento di Polizia Urbana, di Igiene e Sanità Pubblica, al Regolamento Edilizio nonché alle Norme Tecniche a corredo della zonizzazione acustica comunale. 11
12
DEHORS Disciplina di installazione e gestione di dehors Art. 1- Definizioni dehors
DEHORS Disciplina di installazione e gestione di dehors Art. 1- Definizioni 1. Per dehors si intende l insieme degli elementi ( mobili, smontabili o facilmente rimovibili ) posti in modo funzionale ed
Regolamento PER L INSTALLAZIONE DI TENDE SOLARI ED OMBREGGIANTI
Regolamento PER L INSTALLAZIONE DI TENDE SOLARI ED OMBREGGIANTI ART.1 Richiesta e rilascio di autorizzazione Il presente regolamento definisce i soggetti e le autorizzazioni necessarie per l installazione
COMUNE DI SPILAMBERTO
Provincia di Modena COMUNE DI SPILAMBERTO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE (DEHORS) Sommario ART. 1 OGGETTO,
OGGETTO: ARREDO URBANO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI COSTITUENTI DEHORS MODIFICA APPROVAZIONE
C I T T À DI B I E L L A ORIGINALE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 107 DEL 28 LUGLIO 2009 OGGETTO: ARREDO URBANO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI COSTITUENTI
COMUNE DI BRUNATE Provincia di Como
COMUNE DI BRUNATE Provincia di Como REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DEI CHIOSCHI PER ATTIVITA SOCIO-CULTURALI E PER LA VENDITA DI PRODOTTI ARTIGIANALI Allegato alla Deliberazione di Consiglio Comunale
- SUAP - VIA DUCA DEL MARE, LATINA
AL COMUNE DI LATINA - - VIA DUCA DEL MARE, 7 04100 LATINA Oggetto: Richiesta autorizzazione occupazione temporanea di suolo pubblico per spazi di ristoro antistanti locali di pubblico esercizio di somministrazione
LINEE GUIDA PER L INSTALLAZIONE DI DEHORS TAVOLI E SEDIE
LINEE GUIDA PER L INSTALLAZIONE DI DEHORS elaborate ai sensi dell art. 10 del Regolamento per la disciplina dell occupazione temporanea di suolo pubblico per spazi di ristoro all aperto annessi a locali
REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO MEDIANTE L'ALLESTIMENTO DI DEHORS TEMPORANEI
REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO MEDIANTE L'ALLESTIMENTO DI DEHORS TEMPORANEI Approvato con D.C.C. n. 75 del 26.4.2006 Modificato con D.C.C. n. 15 del 13.1.2010 Modificato con D.C.C. n.
ARTICOLO 1 OGGETTO E FINALITÀ
COMUNE DI NISCEMI Regolamento Comunale dell occupazione del suolo pubblico con allestimento di strutture di ristoro all aperto stagionali e continuativi 1 Regolamento Comunale dell occupazione del suolo
OGGETTO: Richiesta concessione occupazione permanente suolo pubblico mediante (ved.art.4 regolamento) Il/Lasottoscritto/a. Nato/a Prov.
FAC - SIMILE Marca da bollo 14,62 AL COMUNE DI SANREMO SETTORE PATRIMONIO OGGETTO: Richiesta concessione occupazione permanente suolo pubblico mediante (ved.art.4 regolamento) Il/Lasottoscritto/a (cognome)
REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO CON DEHORS STAGIONALI E PERMANENTI
89 REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO CON DEHORS STAGIONALI E PERMANENTI APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 68 Reg./22 Prop.Del. NELLA SEDUTA DEL 26/05/2008 MODIFICATO
Città di Filottrano REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO A SERVIZIO DI ATTIVITA COMMERCIALI NEL CENTRO STORICO
REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO A SERVIZIO DI ATTIVITA COMMERCIALI NEL CENTRO STORICO INDICE Articolo 1: Oggetto e finalità Articolo 2: Definizioni Articolo 3: Composizione Articolo 4:
DISCIPLINA DEI PADIGLIONI (DEHORS) PERMANENTI E CONTINUATIVI AD USO RISTORO SU SUOLO PUBBLICO O PRIVATO ASSOGGETTATO AD USO PUBBLICO
Approvato con Deliberazione di C.C. n. 07 del 08/05/2014 CITTA' DI AGROPOLI PROVINCIA DI SALERNO DISCIPLINA DEI PADIGLIONI (DEHORS) PERMANENTI E CONTINUATIVI AD USO RISTORO SU SUOLO PUBBLICO O PRIVATO
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DEL CANONE CONCESSORIO NON RICOGNITORIO
Città di CERNUSCO SUL NAVIGLIO Provincia di Milano COMUNE DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO (Provincia di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DEL CANONE CONCESSORIO NON RICOGNITORIO Approvato con deliberazione
REGOLAMENTO PASSI CARRABILI
REGOLAMENTO PASSI CARRABILI (Artt. 22, 26 e 27 del codice della strada Art.46 del relativo regolamento di esecuzione) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 APRILE 1997, N 15 Art. 1 Art.
CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI RIETI
CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI RIETI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PASSI CARRABILI Applicazione del d.lgs n.285 del 30 aprile 1992, nonché del d.lgs. n.507 del 15 novembre
GENERALITA RICHIEDENTE PROVINCIA C.A.P. INDIRIZZO N. TELEFONO FAX CODICE FISCALE P.IVA. della DITTA N. TELEFONO FAX E MAIL
Comune di San Giuseppe Vesuviano Provincia di Napoli C.A.P. 80047 Piazza Elena d Aosta, 1 Codice Fiscale 84002990632 P.IVA 01549271219 Marca da bollo 14,62 Al Responsabile del Servizio Gestione del territorio,
COMUNE DI ARBA. Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi
COMUNE DI ARBA Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi Adottato con deliberazione consiliare n. 9 del 28.04.2010 1 Articolo 1 Ambito di applicazione. Il presente Regolamento disciplina
REGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI
Comune di Modena Settore Promozione dello sviluppo e innovazione economica REGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 128 del 11/2/1985 e modificato con deliberazione
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER IMPIANTI PUBBLICITARI CAPO 1
ALLEGATO 1 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER IMPIANTI PUBBLICITARI CAPO 1 Art. 1 Impianti previsti dal piano impianti pubblicitari collocabili su proprietà privata La collocazione
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ESPRESSIONI ARTISTICHE DI STRADA
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ESPRESSIONI ARTISTICHE DI STRADA Approvato con deliberazione di C.C. n. 34 del 31/05/2016 SOMMARIO Articolo 1 - Oggetto e principi Articolo 2 - Definizione Articolo
COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DI INSTALLAZIONE E GESTIONE DEI DEHORS
COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DI INSTALLAZIONE E GESTIONE DEI DEHORS Approvato con delibera del Consiglio Comunale n 28 del 30/04/2013 1 Indice: Art. 1 Oggetto
C O M U N E D I C A S T E L F I D A R D O PROVINCIA DI ANCONA
C O M U N E D I C A S T E L F I D A R D O PROVINCIA DI ANCONA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI ALL APERTO ANNESSI AD ESERCIZI PER LA SOMMINISTRAZIONE
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLE BACHECHE COMUNALI. Approvato con delibera C.C. n. 242 del
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLE BACHECHE COMUNALI Approvato con delibera C.C. n. 242 del 13.12.2007, esecutiva 1 INDICE Art. n. 1 pag. n. 3 Art. n. 2 pag. n. 3 Art. n. 3 pag.
Comune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE
Comune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n.2272 del 4.10.1995. Art.1 PRINCIPI GENERALI
Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi Adottato con deliberazione consiliare n. 22 del 25/02/2010
COMUNE DI MANIAGO ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE DEL MANIAGHESE SERVIZIO COMMERCIO Comuni di Maniago, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna, Vivaro Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi Adottato
COMUNE DI RAVENNA REGOLAMENTO INERENTE IL CONSUMO SUL POSTO DI PRODOTTI DI GASTRONOMIA
COMUNE DI RAVENNA AREA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO COMMERCIO ARTIGIANATO E PUBBLICI ESERCIZI REGOLAMENTO INERENTE IL CONSUMO SUL POSTO DI PRODOTTI DI GASTRONOMIA Approvato con deliberazione
Regolamento sulle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione dei regolamenti e delle ordinanze
Comune di Bagnolo Mella Provincia di Brescia Regolamento sulle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione dei regolamenti e delle ordinanze approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
REGOLAMENTO SALE GIOCHI
APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 74 DEL 23.10.1997 MODIFICATO CON DELIBERA DI C.C. N. 15 DEL 28.02.2000 REGOLAMENTO SALE GIOCHI REGOLAMENTO SALE - GIOCHI ART. 1 A norma dell art. 19 punto 8) del DPR 24/7/1977
PIANO COMUNALE DELLE CESSIONI A FINI SOLIDARISTICI
PIANO COMUNALE DELLE CESSIONI A FINI SOLIDARISTICI (ai sensi dell articolo 29 bis e 29 ter, della l.r. 6/2010 e della delibera di Giunta Regionale n. X/5061 del 18 aprile 2016 e l allegato A Linee guida
COMUNE DI JESOLO PROVINCIA DI VENEZIA
COMUNE DI JESOLO PROVINCIA DI VENEZIA DISCIPLINARE DI ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DEL CANONE DI OCCUPAZIONE SPAZI E AREE PUBBLICHE Arredi strutturati - dehor su suolo pubblico
COMUNE DI TALAMELLO Provincia di Pesaro-Urbino REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEI PASSI CARRABILI
COMUNE DI TALAMELLO Provincia di Pesaro-Urbino REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEI PASSI CARRABILI Approvato con atto di Consiglio Comunale n.11 del 19.03.2008 TITOLO I NORME GENERALI Articolo 1
CITTÀ DI IGLESIAS III SETTORE SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
III SETTORE SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO
Città di Cinisello Balsamo
Città di Cinisello Balsamo Regolamento per la determinazione e applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni alle norme delle ordinanze e dei regolamenti comunali Approvato con Delibera
CITTA DI BONDENO Provincia di Ferrara Settore Finanziario Ufficio Tributi
CITTA DI BONDENO Provincia di Ferrara Settore Finanziario Ufficio Tributi Bollo AL COMUNE DI BONDENO UFFICIO TRIBUTI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI PUBBLICITA, SU TENDE
&,77$ ',9,*(9$12 &5,7(5, 3(5 /$ &21&(66,21( '(/ 682/2 38%%/,&2 1(//( $77,9,7$ ', 6200,1,675$=,21( 3,$==$ '8&$/( H =21( $ 75$)),&2/,0,7$72
&,77$ ',9,*(9$12 &5,7(5, 3(5 /$ &21&(66,21( '(/ 682/2 38%%/,&2 1(//( $77,9,7$ ', 6200,1,675$=,21( 3,$==$ '8&$/( H =21( $ 75$)),&2/,0,7$72 $SSURYDWRFRQGHOLEHUD]LRQHGL&RQVLJOLR&RPXQDOHQGHOPDU]R $UW$PELWRGLDSSOLFD]LRQH
COMUNE DI GANDINO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO SETTIMANALE
COMUNE DI GANDINO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO SETTIMANALE Approvato con delibera C.C. n. 61 del 30.09.2002 Modificato con delibera C.C. n. 11 del 27.03.2009 Modificato con delibera
BACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI
BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO 30 OTTOBRE 2013 1 BACINO INTERREGIONALE FIORA NORME PAI Disposizioni immediatamente vincolanti:
PIANO DELL ARREDO URBANO REGOLAMENTO TENDE DA SOLE
PIANO DELL ARREDO URBANO REGOLAMENTO TENDE DA SOLE (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 del 1 aprile 2015) PIANO DELL ARREDO URBANO REGOLAMENTO TENDE DA SOLE INDICE Titolo I - Disposizioni
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DEL CANONE PATRIMONIALE NON RICOGNITORIO
Comune di Ponte San Pietro Cümü de Pùt San Piero Provincia di Bergamo Bèrghem REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DEL CANONE PATRIMONIALE NON RICOGNITORIO Approvato con deliberazione C.C. n. 17 in
REGIONE MARCHE 24 settembre 1992, n. 47: Norme di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1 disciplina dell'attività di estetista.
REGIONE MARCHE 24 settembre 1992, n. 47: Norme di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1 disciplina dell'attività di estetista. (Pubblicata nel B.U.R. 28 settembre 1992, n. 84) Art. 1 - Finalità 1.
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE E L ESERCIZIO DEI PASSI CARRABILI
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE E L ESERCIZIO DEI PASSI CARRABILI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del 31.03.2008 Modificato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 in
CITTÁ DI LIGNANO SABBIADORO
CITTÁ DI LIGNANO SABBIADORO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER LA VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE DAI REGOLAMENTI E DALLE ORDINANZE COMUNALI APPROVATO
CITTA DI SANREMO. Sanremo 04 febbraio 2016
CITTA DI SANREMO REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI DEHORS STAGIONALI E PERMANENTI. 1 REGOLAMENTO Sanremo 04 febbraio 2016 Documento elaborato da: Comune di Sanremo: Settore Lavori Pubblici 1 Settore
COMUNE DI NERVIANO. Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni di: Regolamenti ed Ordinanze Comunali.
COMUNE DI NERVIANO Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni di: Regolamenti ed Ordinanze Comunali. INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art.
Comune di Candia Lomellina. REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE
Comune di Candia Lomellina REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE Approvato con delibera C.C. n.34 del 29.09.2014 INDICE Art.1 Oggetto del Regolamento pag. 3 Titolo I Svolgimento di sagre e
COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1
COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1 REGOLAMENTO COMUNALE Diritti sulle Pubbliche Affissioni Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 del 29.03.2007 1 ART. 1 - SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI
REGOLAMENTO PER ACCESSI E PASSI CARRABILI
COMUNE DI SONA REGOLAMENTO PER ACCESSI E PASSI CARRABILI (artt. 22, 26 e 27 del Codice della Strada ed artt. 44, 45 e 46 del relativo Regolamento d Esecuzione) Approvato con delibera di Consiglio Comunale
REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI
REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento
RICHIESTA DI CONCESSIONE OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE MEDIANTE STRUTTURE ESTERNE PER RISTORO ALL APERTO - DEHOR
Protocollo: N del Pratica: N / Marca da Bollo RICHIESTA DI CONCESSIONE OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE MEDIANTE STRUTTURE ESTERNE PER RISTORO ALL APERTO - DEHOR Il/la sottoscritto/a nato
REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DEGLI APPARATI DI RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI RADIOTELEVISIVE SATELLITARI
Allegato alla deliberazione di C.C. n. 24 del 29.06.2010 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DEGLI APPARATI DI RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI RADIOTELEVISIVE SATELLITARI Art.1 1. Il presente Regolamento disciplina,
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO A TERZI DI STRUTTURE COMUNALI PER L ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI
Comune di Licata Dipartimento 5 Lavori Pubblici - Servizi Tecnologici ed Operativi e Programmazione OO.PP. Approvato con Delibera del Commissario Straordinario n 2 del 23/02/2010 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE
CITTA DI VIGEVANO. Regolamento per l arredo urbano e l installazione di dehors e dehors chiusi dei pubblici esercizi
CITTA DI VIGEVANO Regolamento per l arredo urbano e l installazione di dehors e dehors chiusi dei pubblici esercizi APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 23 DEL 27/05/2013 Modificato con Deliberazione
COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI
COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Provincia di Arezzo) REGOLAMENTO PER L OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO MEDIANTE MANUFATTI TIPO DEHORS STAGIONALI E PERMANENTI Approvato con deliberazione del Commissario Straordinario
REGOLAMENTO APLLICAZIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE. Art. 2 - PRINCIPI E MISURE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE
REGOLAMENTO APLLICAZIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE Art. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 2 - PRINCIPI E MISURE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE Art. 3 - AUTORITA COMPETENTE Art. 4 - SOGGETTI ACCERTATORI
COMUNE DI ATRIPALDA. TITOLO I Principi ed istituti generali
COMUNE DI ATRIPALDA MODIFICHE E SOSTITUZIONI AL REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PER IL POSIZIONAMENTO ESCLUSIVAMENTE DI GAZEBO, SU AREA PUBBLICA O PRIVATA ANTISTANTE GLI ESERCIZI COMMERCIALI
DECORATO AL VALOR MILITARE VIA GENERALE GIARDINO, 1 (provincia di Vicenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE
DECORATO AL VALOR MILITARE VIA GENERALE GIARDINO, 1 (provincia di Vicenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 15
A U T O R I Z Z A Z I O N E O C C U P A Z I O N E T E M P O R A N E A S U O L O P U B B L I C O N 3 4 D E L 1 2 A P R I L E
MARCA ASSOLTA N. 01152152261174 DEL 14.02.2017. 16,00 UNIONE DEI COMUNI ELIMO ERICINI (Comuni di: Buseto Palizzolo, Custonaci, Città di Erice, Paceco, San Vito lo Capo, Valderice) S. U. A. P. ***********
INSEGNE DI ESERCIZIO (ART. 82/V)
INSEGNE DI ESERCIZIO (ART. 82/V) NORMA GENERALE Si definisce insegna di esercizio la scritta in caratteri alfanumerici, completata eventualmente da simboli e da marchi, realizzata e supportata con materiali
DISCIPLINA DEGLI ARREDI COSTITUENTI I DEHORS E LE ATTREZZATURE ESPOSITIVE
CITTÀ DI UDINE Dipartimento gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell Ambiente Servizio Edilizia Privata e Sportello Unico ARREDO URBANO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ARREDO URBANO DISCIPLINA DEGLI
Documentazione per domanda di autorizzazione per tende. - Mod. 1 compilato in ogni parte (2 copie di cui 1 in bollo da 16,00)
Documentazione per domanda di autorizzazione per tende. - Mod. 1 compilato in ogni parte (2 copie di cui 1 in bollo da 16,00) - almeno 4 fotografie a colori di buona qualità, stampate su supporto fotografico
COMUNE di BONDENO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL INSTALLAZIONE E DELLA GESTIONE DI DEHORS
COMUNE di BONDENO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL INSTALLAZIONE E DELLA GESTIONE DI DEHORS Approvato con deliberazione consiliare n. 35 del 18 aprile 2007 Modificato con DCC. N.
COMUNE DI LURAGO MARINONE Provincia di Como
COMUNE DI LURAGO MARINONE Provincia di Como via Castello, 2 - Cap.22070-031/895565-031/937208 P.IVA 00602460131 Ufficio Segreteria Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione nr. 5 del 8 marzo 07;
Viale Beverora, Piacenza
Marca da bollo Euro 16,00 P.G. n del Al Servizio Entrate del Comune di Piacenza Viale Beverora, 57 29121 - Piacenza RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO (Regolamento per l occupazione
REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 14 del 26 Marzo 2009 REGOLAMENTO SULLA
Comune di Orbassano Provincia di Torino
Comune di Orbassano Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LE AREE ALTERNATIVE DI COMMERCIO SU AREA PUBBLICA Approvato con D.C.C. n. del I N D I C E Art.1 Definizioni Pag.3 Art.2 Oggetto Pag.3 Art.3 Estremi
Comune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO. corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi edilizi dal D.P.R.
Comune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO "Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi
IL CONSIGLIO COMUNALE
Modifiche al Piano Generale degli Impianti Pubblicitari: inserimento musei ed Istituzioni culturali tra i luoghi di interesse pubblico; deroghe al Piano per dimensioni impianto; rinnovo tacito autorizzazioni
INDICE. pagina 1 di 10
INDICE INDICE...1 ARTICOLO 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE...2 ARTICOLO 2 - DEFINIZIONI...2 ARTICOLO 3 - USO PUBBLICO DEI PORTICI E DEI PORTICATI...5 ARTICOLO 4 - CARATTERISTICHE, DIMENSIONI E DISTANZE DEI PORTICI...5
CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento Approvato con D.C.C. n. 20 del 30/01/2004 Modificato con D.C.C. n. 33 del 03/05/2012 Titolo I - Regole per la gestione e custodia degli animali Art. 1 - Principi generali 1.
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE NORME SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE.
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE NORME SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE. ART.1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento ha per
COMUNE DI SESSAME REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE E PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI ED ALLE ORDINANZE COMUNALI
COMUNE DI SESSAME REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE E PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI ED ALLE ORDINANZE COMUNALI (Approvato con D.C.C. n 21 in data 27/09/2010) INDICE Articolo
REGOLAMENTO DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE
COMUNE DI CASTEL SAN PIETRO TERME PROVINCIA DI BOLOGNA AREA SERVIZI PER LA COLLETTIVITA E IL TERRITORIO REGOLAMENTO DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL C.C.
C O M U N E D I G A M B A S C A
Prot. 2530 NUMERO IDENTIFICATIVO DELLA MARCA DA BOLLO 0 1 1 2 1 8 9 6 0 9 7 5 1 9 CODICE PRATICA 02595150042-01102014-1209 P R O V V E D I M E N T O C O N C L U S I V O N. 1 / 2 0 1 4 D E L P R O C E D
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APERTURA E LA GESTIONE DI SALE GIOCHI
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APERTURA E LA GESTIONE DI SALE GIOCHI Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 18 del 28.02.2008 1 INDICE TITOLO I - PRINCIPI GENERALI... 3 Art. 1 DEFINIZIONI... 3 Art.
Il nuovo condono edilizio
Il nuovo condono edilizio Legge provinciale 8 marzo 2004, n. 3 Disposizioni in materia di definizione degli illeciti edilizi (condono edilizio) entrata in vigore il 10 marzo 2004 Piergiorgio Mattei Direttore
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE (DEHORS) approvato con deliberazione di C.C.
Regolamento per la disciplina di installazione e gestione dei dehors Allegato Tecnico
CITTA DI TORRE DEL GRECO PROVINCIA DI NAPOLI 3 SETTORE ASSETTO DEL TERRITORIO E DECORO AMBIENTALE Dirigente Arch. Michele Sannino Gruppo di lavoro Arch. Michele Sannino Arch. Antonio Sarnello Commissario
REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER LA COLLOCAZIONE DEGLI ELEMENTI DISSUASORI DELLA SOSTA
COMUNE DI CERVETERI ( Provincia di Roma ) Necropoli della Banditaccia Sito United Nations Educational Scientific and Cultural Organization PATRIMONIO MONDIALE DELL' UMANITA' REGOLAMENTO PER IL RILASCIO
COMUNE DI ASIAGO Provincia di VICENZA. Ufficio Comando Polizia Locale
COMUNE DI ASIAGO Provincia di VICENZA Ufficio Comando Polizia Locale REGOLAMENTO PER LA SOSTA A TITOLO ONEROSO RISERVATA AI RESIDENTI ED ALLE ATTIVITA PRODUTTIVE CON SEDE IN ASIAGO Approvato con delib.
COMUNE DI ALATRI. Provincia di Frosinone REGOLAMENTO SULL INSTALLAZIONE DEGLI APPARATI DI RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI SATELLITARI
COMUNE DI ALATRI Provincia di Frosinone REGOLAMENTO SULL INSTALLAZIONE DEGLI APPARATI DI RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI SATELLITARI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale N.25 del 25/06/2003
Art. 1 (Oggetto, definizioni e tipologie)
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA COLLOCAZIONE DI ELEMENTI DI ARREDO DI VARIA TIPOLOGIA SU SUOLO PUBBLICO OVVERO PRIVATO GRAVATO DI SERVITU DI PUBBLICO PASSAGGIO Art. 1 (Oggetto, definizioni e tipologie)
COMUNE DI CASSANO VALCUVIA Provincia di VARESE
COMUNE DI CASSANO VALCUVIA Provincia di VARESE REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DEGLI APPARATI IM RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI RADIOTELEVIS1VE SATELLITARI Approvato con deliberazione consiliare n. 18 del
Comune di Cingoli. Balcone delle Marche. tel fax
REGOLAMENTO PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PUBBLICHE ART. 1 DENOMINAZIONE DEI MERCATI E DELLE FIERE Nell'ambito delle classificazioni del commercio su aree pubbliche operate dall'articolo 20 della
COMUNE DI ANZI REGOLAMENTO PER L USO DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE
COMUNE DI ANZI Provincia di Potenza REGOLAMENTO PER L USO DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.16 DEL 29/6/2012 INDICE DEGLI ARTICOLI Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art.
COMUNE DI PORRETTA TERME
COMUNE DI PORRETTA TERME PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO COMUNALE PASSI CARRABILI Approvato con D.C.C. n. 13 del 18/03/05 INDICE Art. 1 - Contenuto del Regolamento. Art. 2 - Definizione di passo carrabile.
Approvato con DCC n.39 del 25/7/2003
REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE E L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE DI REGOLAMENTI COMUNALI E DI ORDINANZE DEL SINDACO E DEI DIRIGENTI Approvato con DCC n.39 del 25/7/2003 Art.
COMUNE DI ROVATO (Provincia di Brescia) CRITERI COMUNALI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI
COMUNE DI ROVATO (Provincia di Brescia) CRITERI COMUNALI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI Approvato con deliberazione consiliare n. 91 del 22.12.2008 Art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE 1.
CITTA DI CANNOBIO Provincia del Verbano Cusio Ossola
CITTA DI CANNOBIO Provincia del Verbano Cusio Ossola REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO COMUNALE PER ESERCIZIO DI ATTIVITA COMMERCIALE, ARTIGIANALE, DI PUBBLICO ESERCIZIO E SIMILI Approvato
COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO
COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO R E G O L A M E N T O Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia
REGOLAMENTO COMUNALE PASSI CARRABILI
COMUNE di BUTTIGLIERA ALTA REGOLAMENTO COMUNALE PASSI CARRABILI Artt. 22, 26 e 27 D.Lgs. 30 aprile 1992, n, 285 (Codice della Strada) Art. 46 D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione)
PROGETTO INTEGRATO D AMBITO DEHORS ESTIVI ED INVERNALI
Arch. Ezio Giardino Via Segantini, 58 10024 MONCALIERI (TO) ITALY Tel +39011.6615636 fax +39011.6615986 eziogiardino@libero.it PROGETTO INTEGRATO D AMBITO DEHORS ESTIVI ED INVERNALI Come da indicazioni
Regolamento per l applicazione del canone concessorio patrimoniale non ricognitorio
Regolamento per l applicazione del canone concessorio patrimoniale non ricognitorio Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 73 del 26 novembre 2013 Modificato con deliberazione del Consiglio
REGOLAMENTO PASSI CARRABILI
REGOLAMENTO PASSI CARRABILI Artt. 22, 26 e 27 del Codice della Strada Art. 46 del relativo regolamento di esecuzione, modificato dall art. 36 del D.P.R. 16.09.1996 N. 610 SOMMARIO: ART. 1: Contenuto del
REGOLAMENTO PER IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE ED IN OCCASIONE DI MANIFESTAZIONI VARIE
REGOLAMENTO PER IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE ED IN OCCASIONE DI MANIFESTAZIONI VARIE Approvato con Deliberazione di C.C. n. 19 del 9 aprile 2003 I N D I C E TITOLO I... 1 COMMERCIO
Oggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale
Oggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale Premesso che l articolo 42, comma 2, lettera a), del D.Lgs. 18 agosto 2000 numero 267 T.U.EE.LL. attribuisce
REGOLAMENTO PER L'ISTALLAZIONE DEGLI APPARATI DI RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI RADIOTELEVISIVE SATELLITARI NEI CENTRI STORICI
REGOLAMENTO PER L'ISTALLAZIONE DEGLI APPARATI DI RICEZIONE DELLE TRASMISSIONI RADIOTELEVISIVE SATELLITARI NEI CENTRI STORICI Art.3, Comma 13, L. 249/97 Approvato con deliberazione del C.C. n. 43 dell'
COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese)
COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 28.04.2004) Art 1 Il presente Regolamento disciplina l utilizzo dell area comunale ubicata in località
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA SANZIONI AMMINISTRATIVE
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA SANZIONI AMMINISTRATIVE Sanzione Pagamento in misura ridotta entro 60 giorni Art. 8 - Comportamenti vietati Comma 1 Comma 2 (a-b-c-d-e) da.25 a.250.50 Comma 2 (f) da 50 a