PROGETTO CPRA-REGIONE TOSCANA SEMINARIO FORMATIVO
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1 PROGETTO CPRA-REGIONE TOSCANA SEMINARIO FORMATIVO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ARTIGIANATO E MICROIMPRESE Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81: applicazione e novità Firenze, 19 ottobre 2011 c/o ENFAP Toscana REQUISITI DI SALUTE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO NEL COMPARTO ARTIGIANO Dott.ssa Susanna Battaglia Medico del Lavoro c/o UF PSLL Pisa Dott. Gaetano Goglia Medico del Lavoro c/o UF PSLL Pisa
2 AMBIENTE DI LAVORO DEVE RISPONDERE A CRITERI DI SICUREZZA IGIENE SALVAGUARDIA DELLA INTEGRITA FISICA DA CAUSE TRAUMATICHE ATTRAVERSO INTERVENTI DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI E DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO SALVAGUARDIA DELLA SALUTE, MANTENIMENTO DELLO STATO DI BENESSERE (integrità psicofisica) ATTRAVERSO UN OPERA DI PREVENZIONE DALL ESPOSIZIONE A FATTORI NOCIVI DI TIPO ESOGENO PROVENIENTI DALL AMBIENTE DI LAVORO E DALLA SUA ORGANIZZAZIONE
3 AMBIENTE DI LAVORO DEVE RISPONDERE A CRITERI DI SICUREZZA FONTI DI RISCHIO AMBIENTE: assetto, organizzazione IMPIANTI: elettrici, ecc.. APPARECCHIATURE: saldatura, ecc.. MACCHINE: presse, taglierine, ecc.. UTENSILI: trapano, martello pneumatico, ecc. PRESIDI: accessori vari EVENTI PARTICOLARI: esplosioni, incendi,ecc IGIENE FONTI DI RISCHIO AGENTI CHIMICI AGENTI FISICI AGENTI BIOLOGICI LAVORO FISICO POSIZIONI INCONGRUE ELEMENTI ORGANIZZATIVI SPECIFICI (ritmi, cadenze operative, rapporti spazio/tempo, ripetitività, mancanza di creatività, monotonia)
4 LUOGHI DI LAVORO ART. 62 D.Lgs 81/08 e smi I LUOGHI DESTINATI A OSPITARE POSTI DI LAVORO UBICATI ALL INTERNO DELL AZIENDA O UNITA PRODUTTIVA, NONCHE OGNI ALTRO LUOGO DI PERTINENZA DELL AZIENDA O DELL UNITA PRODUTTIVA ACCESSIBILE AL LAVORATORE NELL AMBITO DEL PROPRIO LAVORO NO MEZZI DI TRASPORTO CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI INDUSTRIE ESTRATTIVE PESCHERECCI CAMPI, BOSCHI E ALTRI TERRENI DI UN AZIENDA AGRICOLA O FORESTALE
5 LUOGHI DI LAVORO REQUISITI DI SALUTE E SICUREZZA ART. 63 D.Lgs 81/08 e smi I LUOGHI DI LAVORO DEVONO ESSERE CONFORMI AI REQUISITI INDICATI NELL ALLEGATO IV ALLEGATO IV OVE VINCOLI URBANISTICI O ARCHITETTONICI OSTINO AGLI ADEMPIMENTI.. IL DATORE DI LAVORO, PREVIA CONSULTAZIONE DEL RLS E PREVIA AUTORIZZAZIONE DELL ORGANO DI VIGILANZA TERRITORIALMENTE COMPETENTE, ADOTTA LE MISURE ALTERNATIVE CHE GARANTISCONO UN LIVELLO DI SICUREZZA EQUIVALENTE
6 LUOGHI DI LAVORO OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ART. 64 D.Lgs 81/08 e smi q LUOGHI DI LAVORO CONFORMI AI REQUISITI DI CUI ALL ALL. IV D.Lgs 81/08 q VIE DI CIRCOLAZIONE INTERNE O ALL APERTO CHE CONDUCONO A USCITE DI EMERGENZA E LE USCITE DI EMERGENZA DEVONO ESSERE SGOMBRE ALLO SCOPO DI CONSENTIRNE L UTILIZZAZIONE IN OGNI EVENIENZA q I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A REGOLARE MANUTENZIONE TECNICA q I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A REGOLARE PULITURA q GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI DI SICUREZZA, DESTINATI ALLA PREVENZIONE O ALL ELIMINAZIONE DEI PERICOLI, DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A REGOLARE MANUTENZIONE E AL CONTROLLO DEL LORO FUNZIONAMENTO
7 LOCALI SOTTERRANEI O SEMISOTTERRANEI ART. 65 D.Lgs 81/08 e smi E VIETATO DESTINARE AL LAVORO LOCALI CHIUSI SOTTERRANEI O SEMISOTTERRANEI IN DEROGA POSSONO ESSERE DESTINATI AL LAVORO LOCALI CHIUSI SOTTERRANEI O SEMISOTTERRANEI, QUANDO RICORRANO PARTICOLARI ESIGENZE TECNICHE IL DATORE DI LAVORO DEVE ASSICURARE IDONEE CONDIZIONI DI AERAZIONE, ILLUMINAZIONE E MICROCLIMA
8 AMBIENTI DI LAVORO ALLEGATO IV STABILITA E SOLIDITA GLI EDIFICI CHE OSPITANO LUOGHI DI LAVORO DEVONO ESSERE STABILI E POSSEDERE UNA SOLIDITA CHE CORRISPONDA AL LORO TIPO D IMPIEGO ALTEZZA, CUBATURA E SUPERFICIE - AZIENDE CON PIU > 5 LAVORATORI - LAVORAZIONI CHE COMPORTANO LA SORVEGLIANZA SANITARIA LIMITI MINIMI ALTEZZA NETTA NON INFERIORE A METRI 3 CUBATURA NON INFERIORE A M 3 10/LAV. OGNI LAVORATORE OCCUPATO IN CIASCUN AMBIENTE DEVE DISPORRE DI UNA SUPERFICIE DI ALMENO 2 mq DEROGHE..?!..DECIDE L ORGANO DI VIGILANZA PRESCRIVENDO ADEGUATI MEZZI DI VENTILAZIONE DELL AMBIENTE PER I LOCALI DESTINATI AD USO UFFICI E PER QUELLI DELLE AZIENDE COMMERCIALI I LIMITI DI ALTEZZA: Normativa Urbanistica
9 PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, LUCERNARI, SCALE E MARCIAPIEDI MOBILI, BANCHINA E RAMPE DI CARICO I LOCALI DI LAVORO CHIUSI DEVONO: q q q q ESSERE BEN DIFESI CONTRO GLI AGENTI ATMOSFERICI AVERE APERTURE SUFFICIENTI PER UN RAPIDO RICAMBIO D ARIA ESSERE BEN ASCIUTTI E BEN DIFESI CONTRO L UMIDITA AVERE LE SUPERFICI DI PAVIMENTI-PARETI-SOFFITTI TALI DA POTER ESSERE PULITE E DETERSE AL FINE DI OTTENERE ADEGUATE CONDIZIONI IGIENICHE - I PAVIMENTI DEVONO ESSERE: FISSI - STABILI ANTISDRUCCIOLEVOLI ESENTI DA CAVITA /PROTUBERANZE O PIANI INCLINATI PERICOLOSI - PARETI DEI LOCALI: A TINTA CHIARA - FINESTRE, LUCERNARI, DISP. VENTILAZIONE: DEVONO POTER ESSERE APERTI, CHIUSI, REGOLATI E FISSATI DAI LAVORATORI IN TUTTA SICUREZZA - SCALE E MARCIAPIEDI MOBILI: DEVONO FUNZIONARE IN TUTTA SICUREZZA, MUNITI DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA, POSSEDERE DISPOSITIVI DI ARRESTO DI EMERGENZA IDENTIFICABILI E ACCESSIBILI
10 PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, LUCERNARI, SCALE E MARCIAPIEDI MOBILI, BANCHINA E RAMPE DI CARICO - BANCHINE E RAMPE DI CARICO DEVONO ESSERE ADGUATE ALLE DIMENSIONI DEI CARICHI TRASPORTATI - BANCHINE DI CARICO DEVONO DISPORRE DI ALMENO UN USCITA - RAMPE DI CARICO EVITARE CHE I LAVORATORI POSSANO CADERE PARTI DI PAVIMENTO CONTORNANTI I FORNI DEVONO ESSERE COSTITUITE DI MATERIALI INCOMBUSTIBILI PAVIMENTI E PARETI DI LOCALI DESTINATI A LAVORAZIONE/MANIPOLAZIONE/UTILIZZAZIONE/CONSERVAZIONE DI MATERIE INFIAMMABILI/ESPLODENTI/CORROSIVE/INFETTANTI DEVONO CONSENTIRE UNA FACILE E COMPLETAASPORTAZIONE DELLE MATERIE PERICOLOSE LOCALI, LUOGHI DI LAVORO, TAVOLI DI LAVORO, NEI QUALI SI FABBRICANO/MANIPOLANO/UTILIZZANO MATERIE O PRODOTTI TOSSICI/ASFISSIANTI/ IRRITANTI/INFETTANTI: DEVONO ESSERE FREQUENTEMENTE E ACCURATAMENTE PULITI
11 VIE DI CIRCOLAZIONE ZONE DI PERICOLO VIE DI CIRCOLAZIONE ZONE DI PERICOLO LE VIE DI CIRCOLAZIONE (comprese scale, scale fisse, banchine e rampe di carico) DEVONO ESSERE SITUATE E CALCOLATE IN MODO CHE PEDONI-VEICOLI- LAVORATORI POSSANO UTILIZZARLE IN PIENA SICUREZZA CALCOLO DELLE DIMENSIONI: DEVE BASARSI SUL NUMERO POTENZIALE DI UTENTI E SUL TIPO DI IMPRESA OCCORRONO DISPOSITIVI PER IMPEDIRE CHE I LAVORATORI NON AUTORIZZATI POSSANO ACCEDERE ALLE ZONE DI PERICOLO OCCORRONO ADEGUATE MISURE DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI CHE ACCEDONO ALLE ZONE DI PERICOLO LE ZONE DI PERICOLO DEVONO ESSERE SEGNALATE IN MODO VISIBILE IN CASO DI NECESSITA..IL TRACCIATO DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE DEVE ESSERE EVIDENZIATO
12 PORTE E PORTONI PORTE E PORTONI LE PORTE DEI LOCALI DI LAVORO DEVONO, PER NUMERO, DIMENSIONI, POSIZIONE E MATERIALI CONSENTIRE UNA RAPIDA USCITA DELLE PERSONE ED ESSERE AGEVOLMENTE APRIBILI DALL INTERNO IN CASO DI LAVORAZIONI E MATERIALI CON RISCHIO ESPLOSIONE/INCENDIO E PRESENZA DI ALMENO 6 LAVORATORI: ALMENO UNA PORTA OGNI 5 LAVORATORI DEVE ESSERE APRIBILE NEL VERSO DELL ESODO E AVERE LARGHEZZA MINIMA DI m 1,20 NEGLI ALTRI CASI (numero e dimensioni porte) FINO A 25 LAVORATORI: UNA PORTA CON LARGHEZZA MINIMA DI m 0, LAVORATORI: UNA PORTA AVENTE LARGHEZZA MINIMA DI m 1,20 CHE SI APRA NEL VERSO DELL ESODO PORTE E PORTONI LAVORATORI: UNA PORTA CON LARGHEZZA MINIMA DI metri 1,20 E UNA PORTA CON LARGHEZZA MINIMA M 0,80, CHE SI APRANO ENTRAMBE NEL VERSO DELL ESODO > 100 LAVORATORI: DOTAZIONE COME PUNTO PRECEDENTE E IN PIU ALMENO 1 PORTA CHE SI APRA NEL VERSO DELL ESODO CON LARGHEZZA MINIMA M 1,20 OGNI 50 LAVORATORI OCCUPATI PORTE E PORTONI APRIBILI NEI DUE VERSI DEVONO ESSERE TRASPARENTI
13 SCALE LE SCALE FISSE A GRADINI, DESTINATE AL NORMALE ACCESSO AGLI AMBIENTI DI LAVORO, DEVONO ESSERE COSTRUITE E MANTENUTE IN MODO DA RESISTERE AI CARICHI MASSIMI DERIVANTI DA AFFOLLAMENTO PER SITUAZIONI DI EMERGENZA LE SCALE E RELATIVI PIANEROTTOLI DEVONO ESSERE PROVVISTI, SUI LATI APERTI, DI PARAPETTO NORMALE O DI ALTRA DIFESA EQUIVALENTE PARAPETTO NORMALE COSTRUITO CON MATERIALE RIGIDO E RESISTENTE ALTEZZA UTILE DI ALMENO 1 METRO SIA COSTITUITO DA ALMENO DUE CORRENTI SIA COSTRUITO E FISSATO IN MODO DA RESISTERE AL MASSIMO SFORZO CUI PUO ESSERE ASSOGETTATO PARAPETTO NORMALE CON ARRESTO AL PIEDE: PARAPETTO COMPLETATO CON FASCIA CONTINUA POGGIANTE SUL PIANO DI CALPESTIO ED ALTA ALMENO 15 cm EQUIVALENTE AI PARAPETTI NORMALI: QUALSIASI PROTEZIONE (muro, balaustra, ringhiera) REALIZZANTE CONDIZIONI DI SICUREZZA CONTRO LA CADUTA VERSO I LATI APERTI, NON INFERIORI A QUELLE DEI PARAPETTI STESSI IMPALCATURE, PASSERELLE, RIPIANI, RAMPE DI ACCESSO, BALCONI E POSTI DI LAVORO O PASSAGGIO SOPRAELEVATI DEVONO ESSERE PROVVISTI SUI LATI APERTI, DI PARAPETTI NORMALI CON ARRESTO AL PIEDE
14 LUOGHI DI LAVORO ESTERNI I LUOGHI DI LAVORO ALL APERTO DEVONO ESSERE OPPORTUNAMENTE ILLUMINATI CON LUCE ARTIFICIALE QUANDO LA LUCE DEL GIORNO NON è SUFFICIENTE QUANDO I LAVORATORI OCCUPANO POSTI DI LAVORO ALL APERTO: DEVONO ESSERE PROTETTI CONTRO GLI AGENTI ATMOSFERICI E CONTRO LA CADUTA DI OGGETTI NON DEVONO ESSERE ESPOSTI A LIVELLI SONORI NOCIVI O AD AGENTI NOCIVI (gas, vapori, polveri) DEVONO POTER ABBANDONARE RAPIDAMENTE IL POSTO DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO BISOGNA EVITARE SCIVOLAMENTI E/O CADUTE
15 SPOGLIATOI E ARMADI PER IL VESTIARIO SPOGLIATOI OBBLIGATORI: QUANDO I LAVORATORI DEVONO INDOSSARE INDUMENTI DI LAVORO SPECIFICI E QUANDO PER RAGIONI DI SALUTE E DECENZA NON POSSONO CAMBIARSI IN ALTRI LOCALI GLI SPOGLIATOI DEVONO ESSERE DISTINTI FRA I DUE SESSI* E ADEGUATAMENTE ARREDATI * NELLE AZIENDE CHE OCCUPANO FINO A 5 LAVORATORI LO SPOGLIATOIO PUO ESSERE UNICO E UTILIZZATO SECONDO TURNI PRESTABILITI E CONCORDATI LOCALI DESTINATI A SPOGLIATOIO DEVONO: - AVERE UNA CAPACITA SUFFICIENTE - ESSERE VICINI AI LOCALI DI LAVORO AERATI - ILLUMINATI - BEN DIFESI DALLE INTEMPERIE - RISCALDATI IN CASO DI ATTIVITA INSUDICIANTI/POLVEROSE/CON SVILUPPO DI FUMI O VAPORI/ DOVE SI USANO SOSTANZE VENEFICHE/CORROSIVE/INFETTANTI/PERICOLOSE GLI ARMADI PER GLI INDUMENTI DA LAVORO DEVONO ESSERE SEPARATI DA QUELLI PER GLI INDUMENTI PRIVATI
16 SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI ACQUA NEI LUOGHI DI LAVORO O NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEVE ESSERE MESSA A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ACQUA IN QUANTITA SUFFICIENTE (per uso potabile e per lavarsi) DOCCE - DOCCE SUFFICIENTI E APPROPRIATE DEVONO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI QUANDO IL TIPO DI ATTIVITA O LA SALUBRITA LO ESIGONO - DEVONO ESSERE PREVISTI LOCALI PER DOCCE SEPARATI PER UOMINI E DONNE O UN UTILIZZAZIONE SEPARATA DEGLI STESSI - I LOCALI DOCCE DEVONO ESSERE RISCALDATI NELLA STAGIONE FREDDA E AVERE DIMENSIONI SUFFICIENTI PER CONSENTIRE A CIASCUN LAVORATORE DI RIVESTIRSI SENZA IMPACCI E IN BUONE COND. IGIENICHE - LE DOCCE DEVONO ESSERE DOTATE DI ACQUA CORRENTE CALDA E FREDDA E DI MEZZI PER ASCIUGARSI GABINETTI E LAVABI I LAVORATORI DEVONO DISPORRE, IN PROSSIMITA DEI POSTI DI LAVORO/SPOGLIATOI/ DOCCE DI GABINETTI E LAVABI CON ACQUA CORRENTE CALDA GABINETTI SEPARATI PER UOMINI E DONNE (o utilizzo separato in caso di vincoli urbanistici o Architettonici e nelle aziende che occupano lavoratori di sesso diverso in n. non superiore a 10 PULIZIA
17 Ambienti di lavoro: vie di fuga ed uscite di emergenza Le vie e le uscite di sicurezza devono essere sempre sgombre da ostacoli e consentire rapidamente l evacuazione verso luoghi sicuri. NON PARCHEGGIARE AUTO, MOTO, BICICLETTE DAVANTI ALLE USCITE DI SICUREZZA!!! Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza sono determinate dalle dimensioni dei luoghi di lavoro, dalla loro ubicazione, dalla loro destinazione d uso, dalle macchine installate e dal numero massimo di persone presenti.
18 Ambienti di lavoro: pavimenti I pavimenti e le vie di circolazione devono essere mantenuti puliti e liberi dal materiale. Le superfici dei pavimenti devono essere mantenute asciutte e in uno stato tale da evitare qualsiasi infortunio. In caso di pavimento bagnato questo deve essere immediatamente asciugato. Durante il lavaggio dei pavimenti segnalare il pericolo
19 Microclima Clima nei locali di lavoro Sommario Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi Temperatura Umidità
20 Microclima Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO- 1) Ambienti di lavoro Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori. ( segue) 20
21 Microclima Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell'aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d'aria fastidiosa Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all'inquinamento dell'aria respirata deve essere eliminato rapidamente.
22 Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO - 1) Ambienti di lavoro Temperatura dei locali Microclima La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell'aria concomitanti. 22
23 Microclima Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO- 1) Ambienti di lavoro La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione. ( segue) 23
24 Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1) Ambienti di lavoro Umidità dei locali Microclima (5 di 6) Nei locali chiusi di lavoro delle aziende industriali nei quali l'aria è soggetta ad inumidirsi notevolmente per ragioni di lavoro, si deve evitare, per quanto è possibile, la formazione della nebbia, mantenendo la temperatura e l'umidità nei limiti compatibili con le esigenze tecniche.
25 Microclima (6 di 6) Allegato IV - REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1) Ambienti di lavoro Gli apparecchi a fuoco diretto destinati al riscaldamento dell'ambiente nei locali chiusi di lavoro di cui al precedente articolo, devono essere muniti di condotti del fumo privi di valvole regolatrici ed avere tiraggio sufficiente per evitare la corruzione dell'aria con i prodotti della combustione, ad eccezione dei casi in cui, per l'ampiezza del locale, tale impianto non sia necessario.
26 Illuminazione dei locali di lavoro Sommario Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro Illuminazione sussidiaria
27 Illuminazione (1 di 5 ) Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1) Ambienti di lavoro Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d'illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori. ( segue)
28 Illuminazione (2 di 5) Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO- 1) Ambienti di lavoro I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, devono disporre di un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza Gli ambienti, i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, i luoghi ed i posti indicati al punto , si devono adottare adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza della illuminazione.
29 Illuminazione (3 di 5) Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1) Ambienti di lavoro Illuminazione sussidiaria Negli stabilimenti e negli altri luoghi di lavoro devono esistere mezzi di illuminazione sussidiaria da impiegare in caso di necessità Detti mezzi devono essere tenuti in posti noti al personale, conservati in costante efficienza ed essere adeguati alle condizioni ed alle necessità del loro impiego. ( segue)
30 Illuminazione (4 di 5) Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO- 1) Ambienti di lavoro Quando siano presenti più di 100 lavoratori e la loro uscita all'aperto in condizioni di oscurità non sia sicura ed agevole; quando l'abbandono imprevedibile ed immediato del governo delle macchine o degli apparecchi sia di pregiudizio per la sicurezza delle persone o degli impianti; quando si lavorino o siano depositate materie esplodenti o infiammabili, l illuminazione sussidiaria deve essere fornita con mezzi di sicurezza atti ad entrare immediatamente in funzione in caso di necessità e a garantire una illuminazione sufficiente per intensità, durata, per numero e distribuzione delle sorgenti luminose, nei luoghi nei quali la mancanza di illuminazione costituirebbe pericolo. Se detti mezzi non sono costruiti in modo da entrare automaticamente in funzione, i dispositivi di accensione devono essere a facile portata di mano e le istruzioni sull'uso dei mezzi stessi devono essere rese manifeste al personale mediante appositi avvisi. ( segue)
31 Allegato IV -REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1) Ambienti di lavoro Illuminazione L'abbandono dei posti di lavoro e l'uscita all'aperto del personale deve, qualora sia necessario ai fini della sicurezza, essere disposto prima dell'esaurimento delle fonti della illuminazione sussidiaria Ove sia prestabilita la continuazione del lavoro anche in caso di mancanza dell illuminazione artificiale normale, quella sussidiaria deve essere fornita da un impianto fisso atto a consentire la prosecuzione del lavoro in condizioni di sufficiente visibilità.
32 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO La valutazione dei rischi deve considerare anche: tempi, ritmi, pause; spostamenti, viaggi, trasferte; procedure di lavoro; compiti e mansioni; struttura organizzativa; orari di lavoro, part-time, lavoro notturno, ecc ; presenza di lavoratori particolari (disabili, apprendisti, giovani, immigrati, donne in gravidanza / allattamento, ecc ); organizzazione delle squadre di emergenza; generi di conforto (bevande fresche e calde, ecc ) In generale tutto ciò che può essere causa di stress. Valutazione stress lavoro-correlato
33 IL MEDICO COMPETENTE E GLI AMBIENTI DI LAVORO
34 TITOLI E REQUISIT I TITOLI E REQUISITI DEL MEDICO COMPETENTE art. 38 D.Lgs 81/08 e smi SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO O MEDICINA PREVENTIVA DEI LAVORATORI E PSICOTECNICA DOCENZA IN MEDICINA DEL LAVORO AUTORIZZAZIONE EX ART. 55 D.Lgs 277/91 SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA* O IN MEDICINA LEGALE* Con esclusivo riferimento al ruolo sanitario delle Forze Armate (compreso Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza): SVOLGIMENTO DI ATTIVITA DI MEDICO NEL SETTORE DEL LAVORO PER ALMENO QUATTRO ANNI *I medici in possesso dei suddetti titoli sono tenuti a frequentare appositi percorsi formativi universitari eccetto coloro i quali dimostrino di aver svolto l attività di medico competente per almeno un anno nell arco dei tre anni anteriori all entrata in vigore del D.Lgs 81/08.
35 SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DI MEDICO COMPETENTE art. 39 D.Lgs 81/08 e smi DIPENDENTE O COLLABORATORE DI UNA STRUTTURA SANITARIA ESTERNA PUBBLICA O PRIVATA, CONVENZIONATA CON L IMPRENDITORE LIBERO PROFESSIONISTA DIPENDENTE DEL DATORE DI LAVORO NEI CASI DI AZIENDE CON PIU UNITA PRODUTTIVE O DI GRUPPI DI IMPRESE IL DATORE DI LAVORO PUO NOMINARE PIU MEDICI COMPETENTI INDIVIDUANDO TRA ESSI UN MEDICO CON FUNZIONI DI COORDINAMENTO
36 OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE art. 25 D.Lgs 81/08 e smi COLLABORA CON IL DATORE DI LAVORO E CON SPP: VALUTAZIONE DEI RISCHI, ATTIVITA DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEI LAVORATORI, ORGANIZZAZIONE PRIMO SOCCORSO AZIENDALE DV R PROGRAMMA ED EFFETTUA LA SORVEGLIANZA SANITARIA ISTITUISCE E AGGIORNA UNA CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO PER OGNI LAVORATORE SOTOPOSTO A SORVEGLIANZA SANITARIA Cartella Sanitari a - Consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso - consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio
37 OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE art. 25 D.Lgs 81/08 e smi FORNISCE INFORMAZIONI AI LAVORATORI E A RICHIESTA, AI RLS, SUL SIGNIFICATO DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA INFORMA OGNI LAVORATORE INTERESSATO DEI RISULTATI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA E A RICHIESTA, GLI RILASCIA COPIA DELLA DOC. SANITARIA COMUNICA PER ISCRITTO, IN OCCASIONE DELLA RIUNIONE EX ART. 35, A DATORE DI LAVORO, RSPP E RLS, I RISULTATI ANONIMI COLLETTIVI DELLA SORVEGLIANAZA SANITARIA VISITA GLI AMBIENTI DI LAVORO ALMENO UNA VOLTA ALL ANNO PARTECIPA ALLA PROGRAMMAZIONE DEL CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI COMUNICA, MEDIANTE AUTOCERTIFICAZIONE, IL POSSESSO DEI TITOLI E REQUISITI DI CUI ALL ART. 38 AL MINISTERO DELLA SALUTE Al Ministero della Salute
38 SORVEGLIANZA SANITARIA E EFFETTUATA DAL MEDICO COMPETENTE ART. 41 D.Lgs 81/08
39 SORVEGLIANZA SANITARIA La sorveglianza sanitaria rappresenta L INSIEME DEGLI ATTI MEDICI, FINALIZZATI ALLA TUTELA DELLO STATO DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI, IN RELAZIONE ALL AMBIENTE DI LAVORO, AI FATTORI DI RISCHIO PROFESSIONALI E ALLE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ LAVORATIVA. Comprende visite mediche finalizzate a controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità sanitaria alla mansione specifica. Le visite mediche includono esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio e ritenuti necessari dal medio competente. La sorveglianza sanitaria è deputata inoltre alla prevenzione delle malattie professionali.
40 SORVEGLIANZA SANITARIA ESAMI CLINICI ESAMI BIOLOGICI INDAGINI DIAGNOSTICHE GIUDIZIO DI IDONEITA ALLA MANSIONE SPECIFICA
41 GIUDIZIO DI IDONEITA DEL MEDICO COMPETENTE IDONEITA IDONEITA PARZIALE, TEMPORANEA O PERMANENTE CON PRESCRIZIONI O LIMITAZIONI INIDONEITA TEMPORANEA INIDONEITA PERMANENTE
42 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI ALTEZZA, SUPERFICIE E CUBATURA VERIFICARE LA PRESENZA DEL DVR VERIFICARE PERIODICAMENTE I LUOGHI DI LAVORO (organizzazione del lavoro, numero dei lavoratori presenti, utilizzo aree o locali di lavoro) VERIFICARE L AGGIORNAMENTO DEL DVR NEL CASO DI MUTAMENTI DEI LUOGHI DI LAVORO VERIFICARE CHE L ALTEZZA DELLE AREE DI LAVORO NON SIANO INFERIORI A METRI 3.00 (salvo deroghe o regolamenti comunali) VERIFICARE CHE LA SUPERFICIE A DISPOSIZIONE DI OGNI LAVORATORE NON SIA INFERIORE A 2.mq (salvo deroghe) VERIFICARE CHE LA CUBATURA A DISPOSIZIONE DI OGNI LAVORATORE NON SIA INFERIORE A m cubi (salvo deroghe)
43 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR VIE DI CIRCOLAZIONE PAVIMENTI E PASSAGGI VERIFICARE L IDONEITA DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE E DEI PASSAGGI (larghezza, fruibilità) VERIFICARE CHE LE VIE DI CIRCOLAZIONE SIANO MUNITE DELLA SEGNALETICA DI EMERGENZA VERIFICARE CHE LE VIE DI CIRCOLAZIONE SIANO MUNITE DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA VIE ED USCITE DI EMERGENZA VERIFICARE L IDONEITA DELLE VIE E DELLE USCITE DI EMERGENZA (larghezza, fruibilità,..) VERIFICARE LA PRESENZA DELLA SEGNALETICA DI EMERGENZA (DLgs 493/96) VERIFICARE LA PRESENZA DELL ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA CONTROLLARE L INTEGRITA DELLE PAVIMENTAZIONI CONTROLLARE CHE LE PAVIMENTAZIONI NON PRESENTINO PUNTI O AREE SCIVOLOSE
44 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR PORTE E PORTONI SCALE VERIFICARE L IDONEITA DELLE PORTE (larghezza, fruibilità) INDIVIDUARE QUALI PORTE SONO UBICATE SULLE VIE DI ESODO INDIVIDUARE LE PORTE LA CUI APERTURA E NEL VERSO DELL ESODO INDIVIDUARE LE PORTE DOTATE DI MANIGLIONI ANTIPANICO INDIVIDUARE QUALI PORTE HANNO LE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA AL FUOCO (REI) VERIFICARE NUMERO E UBICAZIONE DELLE SCALE VERIFICARE LA TIPOLOGIA DELLE SCALE VERIFICARE LARGHEZZA DELLE RAMPE VERIFICARE NUMERO GRADINI DELLA SINGOLA RAMPA VERIFICARE DIMENSIONI DEI GRADINI CONTROLLARE IDONEITA PARAPETTI E CORRIMANO CONTROLLARE LA PRESENZA DI IDONEO ANTISDRUCCIOLO
45 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR SCALE DI EMERGENZA VERIFICARE EFFETTIVA PRESENZA SCALE DI EMERGENZA VERIFICARE NUMERO E UBICAZIONE SCALE DI EMERGENZA CONTROLLARE LARGHEZZA DELLE RAMPE VERIFICARE SE LE SCALE DI EMERGENZA SONO UBICATE ALL INTERNO O ALL ESTERNO DELLA STRUTTURA SCALE SEMPLICI PORTATILI VERIFICARE EFFETTIVA PRESENZA SCALE PORTATILI VERIFICARE NUMERO E LOCALI D USO VERIFICARE TIPOLOGIA SCALE PORTATILI (es. scala in appoggio, scala doppia, ) VERIFICARE L AVVENUTA INFORMAZIONE DEI LAVORATORI AUTORIZZATI ALL UTILIZZO DELLE SCALE PORTATILI VERIFICARE TIPOLOGIA SCALE DI EMERGENZA INTERNE (es. protetta, a prova di fumo, )
46 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR PORTATA SOLAI DI ARCHIVI, MAGAZZINI, DEPOSITI VERIFICARE IDONEITA PORTATA SOLAI RISPETTO AI CARICHI SU ESSI GRAVANTI VERIFICARE IDONEITA DISTRIBUZIONE CARICHI SU SOLAI CONTROLLARE PRESENZA NECESSARI CARTELLI INDICANTI I CARICHI MASSIMI AMMISSIBILI Kg/mq PARETI TRASPARENTI E VETRATE VERIFICARE EFFETTIVA PRESENZA DI PARETI TRASPARENTI E VETRATE, IL NUMERO E L UBICAZIONE VERIFICARE CHE DISPONGANO DI IDONEE SEGNALAZIONI CHE NE EVIDENZINO LA PRESENZA VERIFICARE ACCESSIBILITA PARETI TRASP. E VETRATE VERIFICARE SE E QUALI PARETI TRASP. E VETRATE RISULTANO PROTETTE CONTROLLARE LE CARATTERISTICHE DI SICUREZZA DELLE VETRATURE (vetri temperati, stratificati, armati)
47 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR LOCALI SOTTERRANEI VERIFICARE PRESENZA DI LOCALI SOTTERRANEI VERIFICARE CHE ALL INTERNO DEI LOCALI SOTTERRANEI SIANO ATTUATE LAVORAZIONI SALTUARIE (salvo deroghe) VERIFICARE LE CONDIZIONI IGIENICHE DEI LOCALI SOTTERRANEI VERIFICARE LE CONDIZIONI MICROCLIMATICHE DEI LOCALI INTERRATI (umidità) DEPOSITI, ARCHIVI, MAGAZZINI di materiale cartaceo VERIFICARE LA PRESENZA DI DEPOSITI, ARCHIVI, MAGAZZINI VERIFICARNE L UBICAZIONE VERIFICARE LA PRESENZA DI: Compartimentazioni, rivelatori d incendio, dispositivi o impianti di lotta incendi VERIFICARE LA PRESENZA DI IDONEO CPI, SE IL QUANTITATIVO DI MATERIALE CARTACEO DEPOSITATO IN CIASCUN LOCALE RISULTASSE SUPERIORE A Kg CONTROLLARE STABILITA SCAFFALATURE INSTALLATE IN ARCHIVI, DEPISITI E MAGAZZINI VERIFICARE IGIENE DEI LOCALI VERIFICARE AVVENUTA INFORMAZIONE DEI LAVORATORI ADDETTI A DEPOSITI, ARCHIVI, MAGAZZINI
48 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR SERVIZI IGIENICI ILLUMINAZIONE NATURALE E ARTIFICIALE VERIFICARE NUMERO E UBICAZIONE DEI SERVIZI IGIENICI PER UOMINI E DONNE VERIFICARE LA PRESENZA DI IDONEI SERVIZI IGIENICI PER PORTATORI DI HANDICAP VERIFICARE L IGIENE DEI SERVIZI IGIENICI VERIFICARE L IDONEITA DELL ILLUMINAZIONE NATURALE DEI LOCALI DI LAVORO VERIFICARE L ESPOSIZIONE DEI LOCALI DI LAVORO VERIFICARE L IDONEITA DELL ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE (lampade al neon, plafoniere ) VERIFICARE IL FUNZIONAMENTO E L INTEGRITA DEI SINGOLI PUNTI LUCE
49 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA VERIFICARE LA PRESENZA DI IMPIANTI O DISPOSITIVI DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA VERIFICARE NUMERO E UBICAZIONE DEI PUNTI LUCE DI EMERGENZA CONTROLLARE LE CARATTERISTICHE DELLE LAMPADE E LORO ALIMENTAZIONE ELETTRICA SEGNALETICA DI EMERGENZA VERIFICARE LA PRESENZA E L IDONEITA DELLA SEGNALETICA DI EMERGENZA (vie e uscite di emergenza, ) VERIFICARE LA PRESENZA DI IDONEA SEGNALAZIONE DI SOFFITTI O ARCHITRAVI BASSI OVVERO SCALINI ALTI (strisce a 45 di colore bianco/rosso ovvero nero/giallo) CONTROLLARE LE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE DEI CARTELLI VERIFICARE IL FUNZIONAMENTO DEI PUNTI LUCE CONTROLLARE LA DATA DELL ULTIMO INTERVENTO DI MANUTENZIONE
50 CHECK LIST ANALISI LUOGHI DI LAVORO ISPESL CHECK LIST PER LA COMPILAZIONE DEL DVR TEMPERATURA DEI LOCALI VERIFICARE L IDONEITA DELLA TEMPERATURA DEI LUOGHI DI LAVORO, TENENDO NEL DOVUTO CONTO DEL TIPO DI ATTIVITA RIFIUTI SPECIALI VERIFICARE LA PRESENZA DI RIFIUTI SPECIALI VERIFICARE LA PRESENZA DI CONTENITORI CONTROLLARE LA PRESENZA DI UN IDONEO CONTRATTO CON IMPRESA AUTORIZZATA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI VERIFICARE L AVVENUTA INFORMAZIONE DEI LAVORATORI IN MERITO ALLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI
51 PRONTO SOCCORSO CONTROLLARE LA PRESENZA DEL - PACCHETTO DI MEDICAZIONE - CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO VERIFICARE L IDONEITA DEL CONTENUTO DI CASSETTA O PACCHETTO CONFORMEMENTE A QUANTO INDICATO DAL DM n luglio 2003
52 PRONTO SOCCORSO CONTENUTO MINIMO CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Guanti sterili monouso (5 paia). Visiera paraschizzi Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1). Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2). Teli sterili monouso (2). Pinzette da medicazione sterili monouso (2). Confezione di rete elastica di misura media (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2). Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2). Un paio di forbici. Lacci emostatici (3). Ghiaccio pronto uso (due confezioni). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2). Termometro. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
53 PRONTO SOCCORSO CONTENUTO MINIMO PACCHETTO DI MEDICAZIONE Guanti sterili monouso (2 paia). Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1). Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3). Pinzette da medicazione sterili monouso (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1). Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1). Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1). Un paio di forbici (1). Un laccio emostatico (1). Confezione di ghiaccio pronto uso (1). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1). Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.
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