Contribuenti minimi. del Quadro CM di UNICO 2012.

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1 FISCO Contribuenti minimi nel quadro CM di UNICO 2012 di Edoardo Sesini e Valerio Artina (*) L ADEMPIMENTO All interno del Modello UNICO 2012 Persone fisiche, il quadro CM, il cui utilizzo e` necessario per la dichiarazione dei redditi derivanti dalle attivita` svolte nel regime dei contribuenti minimi, e` rimasto sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno. Nel Modello dichiarativo 2012, inerente i redditi prodotti nel corso del 2011, a nulla rilevano le modifiche della Manovra 2011 sul regime agevolativo dei contribuenti minimi cosı` come previsto dalla Finanziaria Tali novita` rilevano, infatti, a decorrere dal 2012, non impattando sulla compilazione del Quadro CM di UNICO " Riferimenti Legge 24 dicembre 2007, n. 244, art. 1 commi da 96 a 117 D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, art. 27 Regime dei minimi valido per il periodo d imposta 2011 Il quadro CM deve essere utilizzato da parte di tutti i contribuenti che rispettano i requisiti per l accesso al regime dei contribuenti minimi in base alle disposizioni previste dalla Finanziaria 2008 (art. 1, commi da 96 a 117, Legge 24 dicembre 2007, n. 244). Le condizioni che dovranno essere state verificate per l applicabilità del regime dei contribuenti minimi sono pertanto, in relazione al periodo 2011, riportate nella Tavola n. 1. A tali condizioni si aggiungeranno, a decorrere dal 1º gennaio 2012, anche i nuovi requisiti stabiliti dalla Manovra 2011 (art. 27 del D.L. 6 luglio 2011, n. 98). Previa verifica, i contribuenti potranno quindi utilizzare il quadro CM all interno del Modello UNICO Persone Fisiche 2012, avendo cura di barrare, sulla sinistra della prima sezione, la casella che identifica la tipologia di reddito da loro prodotta, ossia: reddito d impresa; reddito di lavoro autonomo; reddito prodotto in un impresa familiare (per cui verrà suddiviso tra i componenti il nucleo familiare) (cfr. Tavola n. 2). Si rammenta che i contribuenti minimi determinano i redditi dell esercizio sempre mediante l applicazione del principio di cassa, in base al quale i proventi e le spese sono conseguiti nel momento in cui si incassano o si verifica il relativo esborso. Sul reddito così determinato si renderà applicabile un imposta sostitutiva pari al 20%. Tale imposta sostituisce l IR- PEF, le addizionali regionali e l IRAP. Il reddito che risulterà assoggettato ad imposta sostitutiva non dovrà essere fatto concorrere nella determinazione del reddito utile per il riconoscimento delle altre detrazioni di cui all art. 13, del T.U.I.R. Lo stesso assume invece rilevanza, insieme al reddito complessivo, per il riconoscimento delle detrazioni relative ai carichi di famiglia (art. 13 del T.U.I.R.) e per la base imponibile dei contributi previdenziali ed assistenziali. Laddove il contribuente utilizzi il quadro CM, si deve sottolineare che non gli sarà possibile la contestuale compilazione con altri quadri di determinazione del reddito, quali i quadri RF, RG, RE o RD, in quanto la condizione di accesso al regime in esame riguarda la posizione del contribuente considerata nel suo insieme e non una specifica attività da costui svolta (si veda, a titolo esemplificativo, il citato limite reddituale in presenza di più attività). In presenza di più attività, nel rigo CM1 dovrà essere indicato il codice attività relativo all attività prevalente. Agevolazioni I contribuenti minimi sono esclusi dall applicazione degli studi di settore e dei parametri e sono esonerati anche dalla compilazione dei relativi modelli per la comunicazione dei dati rilevanti (art. 1, comma 113). Gli stessi sono inoltre esenti dall imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e conseguentemente esonerati dall obbligo di presentazione della dichiarazione IRAP (art. 1, comma 104). Numerose anche le agevolazioni a livello contabile ed extracontabile, principalmente correlate alla non operatività degli obblighi di tenuta della scritture contabili e dei vari obblighi previsti dal D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633; in luogo di detti obblighi, se- (*) Dottore commercialisti in Bergamo PRATICA FISCALE e Professionale 15 n. 22 del 28 MAGGIO 2012

2 Tavola n. 1 - Le condizioni d accesso al regime dei minimi periodo d imposta 2011 SI` Condizioni che se soddisfatte consentono l accesso al regime dei contribuenti minimi Ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a euro. In caso di esercizio contemporaneo di piu` attivita` il limite va riferito alla somma dei ricavi e dei compensi relativi alle singole attivita`. Non hanno effettuato cessioni all esportazione. Non hanno sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori (art. 50, comma 1, lettere c) e c-bis), T.U.I.R.), anche assunti secondo la modalita` riconducibile a un progetto, programma di lavoro o fase di esso (art. 61 e ss del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276) ne erogato somme sotto forma di utili da partecipazione agli associati (art. 53, comma 2, lettera c), T.U.I.R.). Non hanno erogato somme sotto forma di utili di partecipazioni agli associati con apporto costituito da solo lavoro (art. 53, comma 2 lett. c) del T.U.I.R.). Nel triennio solare precedente non hanno effettuato acquisti di beni strumentali, anche mediante contratti di appalto e di locazione, pure finanziaria, per un ammontare complessivo superiore a euro. FISCO NO Condizioni che precludono l accesso al regime dei contribuenti minimi I soggetti non residenti che svolgono l attivita` nel territorio dello Stato. Coloro che si avvalgono dei regimi speciali per la determinazione dell imposta sul valore aggiunto. Coloro che effettuano in via esclusiva o prevalente cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato e terreni edificabili, ovvero di mezzi di trasporto nuovi. Soggetti che partecipano a societa` di persone o ad associazioni professionali ovvero a societa` a responsabilita` limitata a ristretta base societaria che hanno optato per la trasparenza ai sensi dell art. 116 del T.U.I.R. Tavola n. 2 - La prima sezione del quadro CM condo quanto previsto dal D.M. 2 gennaio 2008, art. 7 vigono i seguenti adempimenti: numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali; certificare i corrispettivi, annotando sulle fatture emesse operazione effettuata ai sensi dell articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008 ; integrare la fattura, con l indicazione dell aliquota e dell imposta relativa, per gli acquisti intracomunitari o soggetti alla disciplina del reverse charge. Limitatamente a tali operazioni i contribuenti minimi risultano tenuti a versare l Iva dovuta entro il giorno 16 del mese successivo a quello a cui l operazione si riferisce ; presentare gli elenchi INTRASTAT; effettuare la rettifica della detrazione dell imposta ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, art. 19-bis2, nella dichiarazione annuale IVA relativa all anno precedente a quello dal quale trova applicazione il regime di franchigia. La rettifica della detrazione risulta obbligatoria anche nell ipotesi in cui si decida di tornare, per opzione, al regime ordinario e deve essere effettuata nella dichia- PRATICA FISCALE e Professionale 16 n. 22 del 28 MAGGIO 2012

3 razione annuale relativa all anno in cui trova applicazione l opzione esercitata; essere titolare di un conto bancario o postale in cui far affluire le somme riscosse nell esercizio dell attività e da cui attingere le relative spese, nell ipotesi in cui si sia esercenti arti e professioni; FISCO assoggettare all imposta di bollo le fatture emesse di importo superiore ai 77,47 Euro. I contribuenti minimi risultano comunque soggetti all applicazione delle ritenute previste dal D.P.R. n. 600/1973 che verranno considerate a titolo d acconto dell imposta sostitutiva dovuta. Tavola n. 3 - Le componenti da tenere in considerazione per la determinazione del reddito lordo DETERMINAZIONE DEI REDDITI COMPONENTI POSITIVI Plusvalenze e sopravvenienze attive concorrono in misura piena alla determinazione del reddito complessivo. COMPONENTI NEGATIVI Minusvalenze e sopravvenienze passive concorrono in misura piena alla determinazione del reddito complessivo. I costi relativi ad autovetture, autocaravan, ciclomotori, motocicli(ad es: costi di manutenzione, tassa di possesso, assicurazione, canoni di leasing, ecc) sono deducibili al 50%, in deroga agli ordinari criteri di deducibilita`. Lo stesso principio si rende applicabile anche in relazione alle spese di telefonia (acquisto degli apparecchi e costi di gestione). Le quote di ammortamento residue per beni strumentali acquistati in esercizi precedenti non possono essere dedotte durante la permanenza nel regime semplificato, (in tale senso circ. 26 febbraio 2008, n. 13/E); tali quote rimangono quindi sospese e potranno essere dedotte solo successivamente al rientro nel regime ordinario di determinazione del reddito, salvo che i beni oggetto della procedura di ammortamento non siano stati nel frattempo ceduti. Le spese per omaggi, vitto e alloggio possono essere dedotte integralmente dal reddito a condizione che le stesse risultino essere inerenti all esercizio dell attivita` di impresa o di lavoro autonomo. Compilazione della prima sezione CM 3 - Rimanenze Il costo di acquisto relativo alle merci, durante l applicazione del regime, andrà imputato, secondo il criterio di cassa, all esercizio in cui si realizza il pagamento delle stesse. Nel presente rigo dovrà invece essere data evidenza delle rimanenze finali relative all esercizio precedente a quello in cui si è entrati nel regime in esame. E, infatti, previsto dal D.M. 2 gennaio 2008, art. 4, comma 1, lettera a), che i componenti positivi concorrono alla formazione del reddito per la parte che eccede le rimanenze finali riferite all esercizio precedente a quello dal quale decorre il regime agevolato. Il valore di tali rimanenze deve essere prioritariamente dedotto dall ammontare dei componenti positivi e fino a capienza degli stessi. Laddove si dovesse riscontrare un eccedenza delle stesse, queste potranno essere fatte valere anche nei periodi d imposta successivi. A tale fine dovranno trovare indicazione nel rigo CM20. Si veda l esempio n. 1. CM7 - Contributi previdenziali ed assistenziali Per ciò che riguarda i contributi previdenziali ed assistenziali si deve precisare che rilevano, anche in questo caso, i contributi versati nel corso dell esercizio, in applicazione del principio di cassa ed in ottemperanza delle disposizioni di legge. Per quanto riguarda l individuazione dei contributi previdenziali ed assistenziali si dovranno tenere in considerazione le somme versate a titolo personale, le somme versate per i collaboratori dell impresa familiare fiscalmente a carico e quelli versati per i PRATICA FISCALE e Professionale 17 n. 22 del 28 MAGGIO 2012

4 FISCO ESEMPIO n. 1 Un contribuente che avesse fatto ingresso nel regime dei contribuenti minimi nel corso del 2011, e che avesse evidenziato dell esercizio 2010 rimanenze finali pari ad euro , avendo prodotto redditi nel corso del 2011 per euro , potrebbe abbattere interamente la base imponibile, ed inoltre riportare all anno successivo la differenza di rimanenze non utilizzate pari a euro collaboratori non a carico, ma per cui non è stato esercitato il diritto di rivalsa. Il totale degli importi versati andrà indicato in colonna 1, del rigo CM7, mentre in colonna 2 dovrà essere data indicazione dell importo utilizzato per ridurre il reddito indicato al rigo CM6. Sostanzialmente, quindi, l importo indicato in colonna 2 non coinciderà con quello indicato in colonna 1 se i contributi versati saranno superiori ai redditi prodotti nel corso dell anno e, dunque vi sarà un eccedenza di contributi versati riportabile agli anni successivi. Anche per i contributi previdenziali ed assistenziali è infatti valido un ragionamento analogo a quanto previsto per le rimanenze finali: l eccedenza di versamenti effettuati nel corso dell esercizio che non ha trovato capienza nei redditi prodotti nel corso dell anno è riportabile agli anni successivi, per la deduzione ai sensi dell art. 10 del T.U.I.R. CM9 - Perdite fiscali Anche le perdite fiscali possono essere computate in diminuzione del reddito prodotto nell esercizio d impresa, arte o professione per l intero importo che trova capienza nei redditi prodotti. La formazione di perdite nel corso dell esercizio andrà invece indicata, congiuntamente all indicazione delle perdite pregresse suddivise per anno, nei righi CM22 e CM23. Tavola n. 4 - Righi CM22 e CM23 PRATICA FISCALE e Professionale 18 n. 22 del 28 MAGGIO 2012

5 FISCO Anche in tale regime risulta, infatti, applicabile il disposto dell art. 84, commi 2 e 3, del T.U.I.R., che prevedono la riportabilità delle perdite illimitatamente per quelle prodotte nei primi 3 esercizi dalla data di inizio dell attività elariportabilità per 5 esercizi, relativamente alle perdite prodotte in esercizi successivi. Si evidenzia che per i contribuenti minimi non rilevano le modifiche apportate all art. 84, comma 1, dall art. 23, comma 9, D.L. 6 luglio 2011, n. 98, attinenti il limite dell utilizzo delle perdite per l 80% degli utili prodotti, valido per le società di capitali. L utilizzo delle perdite nel corso dei successivi esercizi ma non oltre il quinto è infatti previsto dal comma 108, dell art. 1, Legge 24 dicembre 2007, n In caso di fuoriuscita dal regime agevolato, si evidenzia che le perdite non dovranno essere indicate in detti righi, ma dovranno trovare indicazione in quelli appositamente previsti all interno del quadro RS, righi RS8 e RS9. Tavola n. 5 - Righi RS8 e RS9 ESEMPIO n. 2 Compilazione del quadro CM Supponendo di dovere compilare il quadro CM per un lavoratore autonomo che abbia maturato nel 2011 la seguente situazione: compensi 2011: di cui incassati nel 2011: spese sostenute e pagate nel 2011: contributi previdenziali ed assistenziali: ritenute d acconto subite nel corso dell anno: la compilazione del quadro dovrebbe essere effettuata come segue: PRATICA FISCALE e Professionale 19 n. 22 del 28 MAGGIO 2012

6 Compilazione della seconda sezione FISCO Per quanto attiene alla compilazione della seconda sezione non vi sono grosse particolarità da segnalare rispetto a quanto normalmente indicato per la generalità dei contribuenti nel quadro RN. Si dovrà quindi giungere alla determinazione dell imposta a debito (CM18) o a credito (CM19), attraverso l indicazione delle ritenute d acconto subite, dell eccedenza di imposta derivante dalla precedente dichiarazione e della relativa quota già utilizzata in compensazione tramite Mod.F24, degli acconti versati. Per quanto in particolare attiene al rigo CM12, relativo ai crediti d imposta, la compilazione deve essere effettuata con riferimento ad altri righi: Tavola n. 6 - Compilazione del rigo CM12 PRATICA FISCALE e Professionale 20 n. 22 del 28 MAGGIO 2012

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