Conferenza dei Sindaci dell ULSS n.1

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1 Conferenza dei Sindaci dell ULSS n.1 Deliberazione n.3 del Oggetto: Approvazione e sottoscrizione dell Accordo di Programma tra ULSS n.1 e Conferenza dei Sindaci avente per oggetto il Piano di Zona La Conferenza dei Sindaci dell ULSS n.1 riunita nella seduta del 23/11/10, conclusa la discussione sul punto 3 all ordine del giorno : Premesso che la Regione Veneto: - con D.G.R. n.157 del 26 gennaio 2010 Approvazione delle Linee Guida Regionali sui Piani di Zona (L. n.328/2000, L.L.R.R. n.56/1994, n.5/1996, n.11/2001, DGR n.1764/2004, DGR n.1560/2006, DGR n.3702/2006, DGR n. 1809/2009) ha definito, con il documento di cui all Allegato A del medesimo provvedimento di cui costituisce parte integrante, le Linee Guida per la predisposizione dei Piani di Zona prevedendo in anni cinque la durata del Piano di Zona con monitoraggio e ri-pianificazione annuale degli interventi in esso previsti (punto n.5.2.1); - con D.G.R. n.2082 del 3 agosto 2010 ha approvato il documento di indirizzo regionale contenente gli obiettivi generali della programmazione sociale e socio-sanitaria e specifici per singola area di intervento (Allegato A) previsto dalle Linee Guida Regionali per la predisposizione dei Piani di Zona di cui alla citata DGR n.157/2010 e il documento recante le indicazioni per la stesura del documento Piano di Zona (Allegato B); - con il suddetto provvedimento n.2082/2010 ha, altresì, stabilito nella data del 30 novembre 2010 il termine per l adozione, da parte della Conferenza dei Sindaci di concerto con l Azienda Ulss n.1, del Piano di Zona ; Preso atto che è stata convocata, per la giornata di giovedì 25 novembre 2010 la seduta deliberativa della Direzione Strategica dell'a.u.l.s.s n.1 per l approvazione dell'accordo di Programma Comuni/ULSS avente per oggetto il Piano di Zona ; Richiamata la deliberazione della Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1, n. 2 del con la quale questa assemblea: ha formalmente avviato il procedimento di elaborazione del Piano di Zona ; ha costituito l Organo di Governo Politico cui è stata affidata la direzione politico/istituzionale del suddetto procedimento; ha insediato il Gruppo di Coordinamento Tecnico costituito dai Gruppi di Lavoro tematici per aree di intervento ( Tavoli Tematici ) e dall Ufficio di Piano, ridefinendone composizione, incarichi di responsabilità, compiti e funzioni; Atteso che: ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento locale" il Comune è l'ente titolare delle funzioni amministrative relative ai settori organici dei Servizi alla Persona e alla Comunità;

2 la L.R. n. 56 del 14 settembre 1994 avente ad oggetto: "Norme e principi per il riordino del Servizio Sanitario Regionale in attuazione del D.Lgs n. 502" definisce la partecipazione dei Comuni compresi nell'ambito territoriale dell'azienda sanitaria, affidando alla Conferenza dei Sindaci l'elaborazione e l'approvazione del Piano di Zona dei Servizi Sociali quale principale strumento di integrazione delle politiche sanitarie e sociali sul territorio; la L.R. n. 5 del 3 febbraio 1996 che ha approvato il Piano Socio Sanitario Regionale per il triennio 1996/1998 all'art. 4 ribadisce la necessità della realizzazione di un sistema integrato di erogazione dei servizi sociali e ad elevata integrazione socio-sanitaria attraverso la gestione unitaria dei servizi in ambiti territoriali omogenei mediante la delega da parte dei Comuni della gestione dei servizi stessi all'unità Locale Socio-Sanitaria o, alternativamente, con la stipula di accordi di programma tra gli enti interessati; - l'unità Locale Socio-Sanitaria, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della Legge Regionale del 14 settembre 1994, n.56, recepisce i contenuti del piano di zona, all'interno del piano attuativo locale di cui all'articolo 6, comma 3, della stessa legge, definendo gli interventi di propria competenza nei servizi ad elevata integrazione socio-sanitaria anche rispetto all'individuazione degli oneri finanziari all'interno dei rispettivi livelli di assistenza, nonchè nel Piano delle Attività Territoriali di cui all'art.3 quater del D.Lgs. 502/92, e successive modificazioni ed integrazioni, inteso quale strumento operativo di programmazione dell'attività dei Distretti Socio-Sanitari; la Legge n. 328, denominata "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali" prevede all'art.19 che i Comuni associati, d'intesa con le Aziende Unità Sanitarie Locali, a tutela dei diritti della popolazione, nell'ambito delle risorse disponibili, provvedono a definire il Piano di Zona per gli interventi sociali e socio sanitari, mediante lo strumento dell'accordo di programma, individuando : a) gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione; b) le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità; c) le forme di rilevazione dei dati nell'ambito del sistema informativo; d) le modalità per garantire l'integrazione tra servizi e prestazioni; e) le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all'amministrazione penitenziaria e della giustizia; f) le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell'ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della comunità; g) le forme di concertazione con l'azienda Unità Sanitaria Locale e con i soggetti del terzo settore (di cui all'art. 1, comma 4 della L.328/2000);

3 la L.R. n.11 del 13 aprile 2001 recante "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112" dispone all'art. 128 che i Comuni e le Province svolgono i propri compiti di progettazione, realizzazione e gestione della rete dei servizi sociali in recepimento del principio di sussidiarietà e in armonia con la programmazione regionale che persegue l'obiettivo dell'integrazione sociosanitaria assicurata nel territorio dalle UU.LL.SS.SS., precisando che il piano di zona, si cui all articolo 8 della legge regionale n. 56/1994 e agli articoli 4 e 5 della legge regionale 3 febbraio 1996, n. 5, nonché previsto dall articolo 19 della legge n. 328/2000, è lo strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell integrazione sociosanitaria (art.128, comma 5) e stabilendo che la Giunta regionale individua le procedure e fissa i termini per la presentazione agli uffici regionali del piano di zona da parte della Conferenza dei Sindaci ed in caso di mancata elaborazione, approvazione e presentazione nei termini stabiliti, trascorsi inutilmente i predetti termini, la Giunta Regionale interviene nominando in via sostitutiva un commissario ad acta per la realizzazione di tali adempimenti (art. 128, comma 7); ai sensi dell'art.132 della L.R. 11/2001, con particolare riferimento alla previsione di cui al 3 comma del citato articolo e dell'art. 3 septies del D.Lgs. 502/92, le ULSS, organizzate ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, intervengono nel processo di fornitura delle prestazioni socio-assistenziali, anche attraverso la programmazione, progettazione e gestione dei servizi delegati dagli enti locali e sulla base degli indirizzi espressi dalla Conferenza dei Sindaci; l'art. 8 della L.R. n. 56/1994 favorisce la promozione della delega della gestione dei servizi sociali da parte dei Comuni in favore delle aziende sanitarie secondo le modalità previste dal Piano Regionale Socio-Sanitario; i soggetti di cui al comma 4 dell'articolo 1 della Legge n. 328/2000, dotati di propria potestà decisionale, patrimoniale ed organizzativa, concorrono alla programmazione, realizzazione e gestione della rete dei servizi sociali, attraverso l'accreditamento o altre specifiche forme di concertazione; il D.P.C.M. 29 novembre 2001 "Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza" allegato 1 c) LEA Socio Sanitari e la successiva D.G.R. n del allegato 5, come modificata dalla D.G.R. n.3972 del hanno individuato i livelli essenziali che devono essere garantiti a tutti gli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale; la parte 7 la procedura di costruzione e gestione del Piano di Zona dell Allegato A della DGR n.157 del 26 gennaio 2010 prevede, al punto 7 del sotto paragrafo 7.2 l adozione del Piano di Zona da parte della Conferenza dei Sindaci e del Direttore Generale dell Azienda Ulss attraverso l Accordo di Programma (art. n.19 della L.328/200 e art. n.34 del D.L.vo n.267/2000); l Accordo di Programma deve essere sottoscritto dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, per espresso mandato della Conferenza dei Sindaci, dal Direttore dell Azienda Ulss e da eventuali istituzioni pubbliche interessate ;

4 Sottolineato che la procedura di elaborazione del Piano di Zona si è sviluppata attraverso una serie articolata di approfondimenti istruttori, i quali hanno visto non solo la trattazione delle singole questioni nell'ambito di incontri tra gli EELL e soggetti pubblici, ma anche il loro confronto con i rappresentanti dei soggetti privati di cui al comma 4 dell'art.1 della Legge n. 328/2000 e di altri soggetti della comunità ; Segnalato come tale processo si sia sviluppato: sulla base di plurime sessioni di studio e di ricerca e tramite l attivazione di appositi gruppi di lavoro tematici, per area specifica di intervento, collegati all Ufficio di Piano; sulla base di conferenze istituzionali (Organo di Governo Politico, Comitati dei Sindaci, ecc.), mirate in particolare alla definizione del quadro procedurale e programmatorio di riferimento ; Constatato, che tale ampio processo di programmazione partecipata risulta comprovato dalla documentazione in atti e constatato, a tal riguardo, che il coinvolgimento degli Enti interessati ha riguardato - per le materie di comune interesse - la stessa Amministrazione Provinciale di Belluno direttamente rappresentata nell Organo di Governo Politico, individuato dall Esecutivo della Conferenza dei Sindaci nella seduta del e confermato dalla Conferenza dei Sindaci con provvedimento n.2 del ; Rilevato, inoltre, che l'istruttoria di Piano ha conosciuto un ampio e diffuso svolgimento a livello locale, precipuamente per mezzo dei Comitati di Distretto all'uopo convocati, rispettivamente nelle date del Distretto n.1 - Cadore, del Distretto n.2 - Agordo e del Distretto n.3 - Belluno; Rilevato, altresì, che gli organismi del Terzo Settore sono stati del pari partecipi alle fasi di programmazione e stesura dell'impianto pianificatorio e che tale partecipazione si è, proceduralmente, realizzata mediante trasmissione in forma scritta alla Conferenza dei Sindaci di specifica manifestazione di interesse e dichiarazione di impegno a concorrere, anche con risorse proprie, alla realizzazione degli obiettivi del Piano di Zona; Precisato, pure sulla scorta degli apporti partecipativi così acquisiti, che il Piano di Zona contiene una esaustiva definizione della rete locale dei servizi sociali, essendo indubbia da un lato la sua valenza pianificatoria e, dall'altro lato, il suo carattere spiccatamente esecutivo poichè esso prefigura le strutture, i servizi e le modalità attuative mediante le quali saranno raggiunti sul territorio gli obiettivi stabiliti dalla programmazione di materia; Richiamata la deliberazione n. 406 del Approvazione e sottoscrizione dell'accordo di Programma tra ULSS n. 1 e Conferenza dei Sindaci avente per oggetto il Piano di Zona ; Ribadito come la cennata disciplina di settore disponga, con particolare riferimento all art. 128 della LR 11/01 e al punto 7 del sottoparagrafo 7.2 della parte 7 dell Allegato A della DGR 157 del , che il Piano costituisca oggetto di puntuale Accordo di Programma sottoscritto dal Direttore Generale dell Azienda ULSS e dal Presidente della Conferenza dei Sindaci da quest ultima delegato, con conseguente impegno alla sua osservanza da parte delle singole Amministrazioni interessate;

5 Considerato che il rispetto dell iter procedurale indicato dalla normativa vigente per la stipulazione dell Accordo di Programma assicura una forma di programmazione negoziata del tutto consentanea alle modalità partecipative che, in ossequio al principio di sussidiarietà, hanno contraddistinto la fase di elaborazione del piano; Valutato come ulteriori considerazioni circa l'opportunità politico-amministrativa di una tale scelta e circa la sua congruità tecnico-giuridico siano comunque rinvenibili nel parere sulla procedura di approvazione del Piano di Zona dei servizi alla persona e sulla vincolatività dell accordo di programma per i Comuni compresi nell ambito dell U.L.S.S. N.1 trasmesso dall avv. Enrico Gaz in data , rif. nota ns. prot n /D.Soc. del , e disponibile in atti d ufficio presso la segreteria della Conferenza, nonché nel testo dell Accordo di Programma per quanto occorra da intendersi qui richiamato a completamento della presente deliberazione; Appurato che la totalità degli elaborati di cui si compone il Piano di Zona risulta depositata su supporto cartaceo in atti della Conferenza dei Sindaci e che dette allegazioni costituiscono la documentazione ufficiale che la Conferenza medesima e la Direzione Strategica di questa ULSS n.1 hanno visionato (benchè la notevole mole quantitativa ne imponga, in vista di una trasmissione ad ogni altro soggetto e/o ente interessato, di renderne disponibile, soprattutto, la sola versione informatica); Visto il Regolamento di funzionamento della Conferenza dei Sindaci approvato il 21/6/2002; Accertato che l Assemblea della Conferenza dei Sindaci si è espressa con votazione palese : votanti 31 favorevoli 31 contrari 0 astenuti 0 d e l i b e r a 1.Di fare proprie le considerazioni espresse nella narrativa di premessa e, per l'effetto, di approvare, nel testo allegato al presente provvedimento, l'accordo di Programma tra la Conferenza dei Sindaci dell'ulss n.1 e l'azienda ULSS n.1 - Belluno avente per oggetto il Piano di Zona ; 2.Di incaricare il Presidente della Conferenza dei Sindaci alla sottoscrizione dell allegato Accordo di Programma, acquisita, formalmente, analoga deliberazione della dell'a. ULSS n. 1; 3.Di trasmettere, ai fini dell acquisizione del visto di congruità, alla Regione Veneto, il presente provvedimento, l'allegato Accordo di Programma e gli elaborati del Piano di Zona

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