SICUREZZA STRADALE E AMBIENTE COSTRUITO
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- Aldo Ferretti
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1 Modena, 11/04/2014 Convegno SICUREZZA STRADALE E AMBIENTE COSTRUITO La prevenzione degli incidenti stradali nel Piano regionale della prevenzione Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica
2 Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti Gli incidenti stradali sono un problema che interessa la sanità pubblica mondiale perché è forte l impatto sulla salute delle persone. L Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite, nel Piano d azione per la sicurezza stradale , indica che ogni anno circa 1,3 milioni di persone, di cui più della metà non sono né passeggeri, né conducenti di veicoli, muoiono per incidente stradale e all incirca tra i 20 e i 50 milioni di persone sopravvivono agli incidenti stradali con conseguenti traumi e handicap. Gli incidenti stradali nel mondo sono una delle prime tre cause di morte nella fascia di popolazione compresa tra i 5 e i 44 anni di età.
3 Conseguenze economiche degli incidenti stradali La stima delle conseguenze economiche degli incidenti stradali è molto alta, calcolata tra il l 1% e il 3% del prodotto interno lordo di ciascun Paese. Considerato poi che la fascia di popolazione più colpita è quella compresa tra i 5 e i 44 anni di età, tale stima interessa il futuro produttivo di ciascun Paese. Pertanto una riduzione del numero di feriti e di morti sulle strade permetterebbe di evitare sofferenze, riorientare la crescita e mettere a disposizione risorse che potrebbero essere utilizzate a fini più produttivi.
4 E necessario un approccio ampio poiché molti di questi fattori sono interrelati. Può essere inefficace concentrarsi in un unico punto della catena se non vengono adottate azioni complementari in grado di influenzare fattori collegati, appartenenti ad un altra area di interesse Rapporto Acheson Independent Inquiry Inequalities in Health (Acheson Inquiry) HMSO,1997
5 Pianificare la sanità pubblica capacità di analisi dei problemi di salute della popolazione e di comprensione delle priorità capacità di intervenire sui determinanti di malattia promuovendo e supportando la messa in atto di politiche generali e di programmi di sanità pubblica capacità di valutare i risultati dei programmi attuati e di migliorare progressivamente l efficacia degli stessi
6 Prevenzione delle patologie indotte dall'ambiente costruito La Regione Emilia-Romagna ha ritenuto di affrontare il tema del rapporto tra ambiente costruito e salute in modo approfondito, pur non essendo tra i campi previsti dall intesa Stato-Regioni alla base del Piano di prevenzione: l argomento, in particolare, presenta una rilevanza alta e trasversale rispetto a tutti i temi oggetto del Piano.
7 Piano Regionale della Prevenzione
8 Ambiente costruito e salute L ambiente costruito è uno dei determinanti di alcuni tra i più grandi problemi di salute pubblica odierni, come le malattie cardiovascolari, l obesità, il diabete, l asma, gli incidenti, la depressione, le violenze e le disuguaglianze sociali.
9 Ambiente costruito e salute L ambiente costruito influenza le abitudini all esercizio fisico della popolazione, il sistema di mobilità usato, la accessibilità alle risorse presenti, la possibilità di stare all aperto e in spazi verdi, i fattori che determinano la sicurezza e le relazioni sociali.
10 PIANIFICAZIONE E QUALITA DELLA VITA La pianificazione territoriale determina le caratteristiche dell ambiente di vita delle persone, delinea le relazioni tra le varie componenti ambientali, influisce in modo diretto ed indiretto sui comportamenti e sugli stili di vita.
11 La struttura del territorio in cui si vive determina: la necessità di spostamenti delle persone (servizi, funzioni..) modalità di spostamenti (distanze <400 mt a piedi, tempo di percorrenza, infrastrutture)
12 I programmi del Piano Regionale della Prevenzione La promozione di stili di vita favorevoli alla salute I programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Le relazioni tra ambiente e salute Alimentazione e salute Lavoro e salute La relazione tra ambiente costruito e salute La vigilanza e il controllo sui rischi presenti in ambiente di vita e di lavoro Le emergenze di sanità pubblica
13 La relazione tra ambiente costruito e salute Interventi per la sicurezza nei bambini e nelle fasce deboli La realizzazione di una campagna regionale per la promozione dell uso delle cinture posteriori era stata prevista a supporto ed integrazione delle iniziative già realizzate, nell ambito del PRP in 8 aziende Ausl della regione. Nel corso del 2013 è stata avviata dalla Regione Emilia-Romagna in tutte le 9 province della regione A ciascuno il suo, una nuova importante campagna di comunicazione per promuovere la sicurezza stradale con messaggi veicolati attraverso bus urbani, manifesti, spot radio e internet. Questa campagna è stata orientata a sensibilizzare tutti gli utenti della strada sull osservanza delle regole, invitando ciascuno a fare la propria parte comportandosi con attenzione e rispetto nei confronti degli altri utenti, in particolare di quelli più deboli.
14 La relazione tra ambiente costruito e salute La componente salute negli strumenti di pianificazione urbanistica documento regionale sulla definizione dei contenuti igienico sanitari degli strumenti di pianificazione territoriale È stato predisposto un documento preliminare intitolato ll contributo della sanità pubblica per la pianificazione nell ottica della promozione della salute quale strumento di confronto e base per un percorso di formazione da proporre agli operatori dei Dipartimenti che partecipano alle Conferenze di pianificazione.
15 PRP Valutazione La letteratura scientifica mostra come gli interventi di maggior successo, in tutti i setting e in tutte le popolazioni target, siano quelli multicomponenti (che agiscono contemporaneamente a livello del macroambiente e/o micro-ambiente e/o individuale), adattati al contesto locale, che utilizzano le risorse esistenti di una comunità e che coinvolgano le figure interessate già nella fase di pianificazione e di realizzazione
16 Ricercare interventi tali da sostenere e promuovere la costruzione di reti di relazioni, a livello regionale e a livello locale, tra soggetti, enti ed istituzioni interessati alla promozione di stili di vita favorevoli alla salute, capaci di supportare l organizzazione, nei diversi contesti, di interventi multisettoriali integrati.
17 Quali strategie? L introduzione dei progetti nella programmazione ordinaria delle Aziende Sanitarie Il miglioramento della qualità degli interventi e delle competenze degli operatori attraverso il consolidamento di specifiche abilità nel campo della promozione della salute (progettazione, comunicazione e valutazione)
18 Il nuovo Piano Nazionale della prevenzione Dal confronto e dall analisi critica che ha accompagnato tutto il percorso e l esperienza dei Piani precedenti sono emersi gli elementi portanti: buona pratica della pianificazione (percorsi metodologicamente condivisi, al fine di favorire la qualità della programmazione, la comparabilità dei prodotti e dei risultati e le crescita di cultura ed expertice di tutti i livelli di responsabilità coinvolti nella messa a punto e nell attuazione dei Piani) scelta di fissare (pochi) obiettivi comuni a Stato e Regioni e lasciare alla programmazione inserita nei vari contesti regionali la definizione delle popolazioni target e la gestione delle azioni funzionali al raggiungimento di tali obiettivi.
19 Nuovo Piano nazionale della prevenzione Attenzione coerenza con obiettivi ed indicazioni internazionali Piano Mondiale di Prevenzione per la sicurezza stradale Dieci Anni di Azione per la Sicurezza Stradale rivolto a tutti gli Stati Membri, che fornisce le linee guida per le buone pratiche nella lotta contro i principali fattori di rischio di incidente.
20 Fattori di rischio/determinanti determinanti legati alla persona (le condizioni di salute, l età, l assunzione di farmaci ) fattori di rischio riconducibili a stili di vita che comportano consumo dannoso di alcol e sostanze psicotrope, e a scorretti comportamenti alla guida (utilizzo dei cellulari, disattenzione, eccessiva velocità, mancato utilizzo dei sistemi di protezione). determinanti attribuibili alla sicurezza delle strade, alla sicurezza dei veicoli. fattori sociali (condizioni socioeconomiche disagiate, stato di migrante, minor accesso alle risorse di formazione e informazione sulle misure di prevenzione e più in generale all acquisizione della cultura della sicurezza sulle strade)
21 Interventi che si sono dimostrati efficaci per la riduzione degli incidenti stradali promuovere stili di vita corretti; integrare i dispositivi di sicurezza stradale durante la pianificazione dello sviluppo del territorio e nella pianificazione di città e trasporti, progettare e costruire strade più sicure, migliorare i dispositivi di sicurezza dei veicoli; promuovere il trasporto pubblico; controllare la velocità sulle strade da parte della polizia stradale e adottare misure di riduzione della velocità della circolazione; elaborare e applicare la legislazione in armonizzazione con quella internazionale che prevede l uso obbligatorio delle cinture di sicurezza, del casco e dei dispositivi di sicurezza in auto per i bambini; individuare e applicare limiti d alcolemia alla guida che prevedano, se superati, il divieto di condurre veicoli; migliorare il trattamento del traumatismi in seguito a incidente stradale.
22 Nuovo Piano nazionale della prevenzione La prevenzione degli incidenti stradali richiede un approccio multisettoriale e il coinvolgimento di numerose Istituzioni. La sanità pubblica contribuisce, tuttavia, alla prevenzione degli incidenti stradali attraverso: informazione e formazione sui fattori che alterano lo stato psicofisico alla guida quali uso di alcol e droghe o l assunzione di farmaci; informazione e formazione sui pericoli legati alla guida senza cinture e senza casco e senza sistemi di ritenuta per i bambini; attività di advocacy presso le altre istituzioni coinvolte, in particolare per promuovere una mobilità sostenibile e sicura (potenziamento del trasporto pubblico locale, pianificazione urbanistica, messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola).
23 IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE DELLA L.R. 20/2000. IL CONTRIBUTO DI ARPA E AUSL Individuazione dei contenuti conoscitivi e valutativi nei processi di pianificazione previsti dalla L. R. 24 marzo 2000 n 20 Metodi e strumenti di lavoro per i soggetti tecnici ed istituzionali coinvolti nei processi di pianificazione territoriale
24 Dobbiamo lavorare insieme per costruire programmi, adottare azioni concrete per rispondere alle esigenze locali e per la prevenzione delle malattie attraverso un ambiente sano. L ambiente rappresenta la base per stare in buona salute e siamo tutti coinvolti. Dr.ssa Maria Neira Director Pubblib Health and Environment WHO
25 Modena, 11/04/2014 Convegno SICUREZZA STRADALE E AMBIENTE COSTRUITO Grazie per l attenzione Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica
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