SOMMARIO. 1.1 Possibili modalità operative per la costituzione di un Fondo di compensazione Configurazione del Fondo di compensazione...
|
|
- Uberto Tarantino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Perequazione Territoriale SOMMARIO 1. Premessa Possibili modalità operative per la costituzione di un Fondo di compensazione Configurazione del Fondo di compensazione Formalizzazione del modello di perequazione territoriale Modalità di programmazione, attuazione e gestione delle quote esogene per la parte produttiva Modalità di programmazione, attuazione e gestione delle quote esogene per la parte residenziale... 9
2 1. PREMESSA Il presente elaborato propone un esempio di come sia possibile costituire un Fondo di compensazione, calcolare e gestire un modello di perequazione territoriale. 1.1 Possibili modalità operative per la costituzione di un Fondo di compensazione Affrontando in modo specifico la problematica dell equità intercomunale, un metodo possibile per gestire tale aspetto è la condivisione della base imponibile mediante la costituzione di un Fondo di compensazione. Nella fattispecie quest ultimo, che può essere considerato lo strumento finanziario della perequazione territoriale, raccoglie risorse dagli Enti avvantaggiati dalle scelte di pianificazione territoriale e fornisce risorse agli Enti sfavoriti dalle scelte adottate. Pertanto, si prevede che il Fondo sia alimentato mediante quote dei tributi riscossi dagli Enti locali o mediante altre entrate di natura paratributaria da loro conferite. Si tratta evidentemente di uno strumento di natura finanziaria, vale a dire di un dispositivo di natura economica, mediante il quale si cerca di indurre le Amministrazioni pubbliche ad un atteggiamento più cooperativo rispetto a quello che potrebbe essere ottenuto mediante altri strumenti (pianificatori, giuridici, ecc.). Attraverso il Fondo, dunque, l obiettivo della perequazione territoriale intercomunale aumenta le sue probabilità di successo, anche perché, per poter giungere alla materiale costituzione del Fondo ed al successivo impiego delle risorse finanziarie ad esso conferite, risulta indispensabile provvedere alla determinazione in via preventiva di una vasta serie di valori, sia reali che monetari, la cui onerosità contribuisce a rendere l Accordo intercomunale maggiormente vincolante per le Amministrazioni (e gli eventuali altri soggetti) che poi lo sottoscriveranno sulla base di elementi più chiari e precisi relativamente sia ai diritti vantati sia ai doveri assunti in seguito all Accordo stesso. In termini meramente esemplificativi, vengono di seguito individuate alcune potenziali voci di entrata afferenti al Fondo di compensazione per la realizzazione degli interventi di rilevanza intercomunale. Nella fattispecie, possono essere attribuite al Fondo le seguenti entrate dirette derivanti ai Comuni dal rilascio dei titoli abilitativi e dall applicazione della imposta comunale sugli immobili: gli oneri di urbanizzazione secondaria, nella quota percentuale da concordare tra i Comuni del PTdA; il contributo relativo al costo di costruzione, nella quota percentuale da concordare tra i Comuni del PTdA; il contributo per opere necessarie al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi ed il contributo per la sistemazione ambientale dei luoghi (previsti dapprima dall art. 10 della Legge 10/1977, poi abrogato e ripreso dall art. 19 del D.P.R. 380/2001) da prevedere per gli interventi produttivi, nella quota percentuale da concordare tra i Comuni del PTdA; il gettito IMU derivante dai nuovi insediamenti che si realizzeranno (aliquote applicate ai fabbricati), nella quota percentuale da concordare tra i Comuni del PTdA. Le entrate dirette di cui sopra potranno eventualmente essere implementate con ulteriori risorse che, in termini esemplificativi, potrebbero essere le seguenti: risorse della Provincia necessarie all adeguamento delle infrastrutture di proprietà e competenza definite nell Accordo che verrà sottoscritto; risorse integrative da parte di altri Enti o dai Comuni aderenti definite tramite successive intese. Analogamente per quanto riportato in merito alle potenziali voci di entrata afferenti al Fondo di compensazione, di seguito vengono esemplificati i possibili parametri oggettivi per la redistribuzione delle risorse afferenti al Fondo, in modo che essi non siano influenzati dall origine territoriale delle risorse. In particolare, al fine di fornire una molteplicità di soluzioni a tale aspetto, sono stati forniti quattro diversi parametri oggettivi (alternativi tra loro): la percentuale di incidenza della superficie territoriale di ogni Comune sulla superficie territoriale totale dei 14 Comuni aderenti al PTdA; la percentuale di incidenza della popolazione residente di ogni Comune sulla popolazione residente totale nei 14 Comuni aderenti al PTdA; la media tra le percentuali dei suddetti due valori, ossia della percentuale di incidenza di ciascun Comune relativa alla superficie territoriale ed alla popolazione residente; la percentuale di incidenza della densità territoriale (popolazione residente superficie territoriale) di ogni Comune sulla densità territoriale totale dei 14 Comuni aderenti al PTdA. La ripartizione delle risorse potrà inoltre avvenire attraverso una ulteriore soluzione, rappresentata da specifici accordi redistributivi fra i Comuni da definire nell Accordo intercomunale che gli stessi dovranno sottoscrivere per l attuazione del meccanismo di perequazione territoriale intercomunale. La effettiva redistribuzione delle risorse del Fondo dovrà essere opportunamente distinta a seconda delle fasi temporali relative alle voci di entrata. Infatti, mentre le entrate derivanti dal gettito IMU rappresentano introiti annuali, quelle derivanti dagli oneri concessori per gli interventi edilizi rappresentano introiti una tantum a seconda dei tempi non prevedibili in base ai quali i vari ambiti di trasformazione (residenziali, produttivi, ecc.) verranno attuati e realizzati. Pertanto, se l Accordo intercomunale stabilisce che le maggiori risorse che affluirebbero nelle casse dei Comuni in cui sono consentiti gli interventi di natura esogena, vengano invece convogliate nel Fondo comune, nessuno dei 1
3 Comuni coinvolti ottiene un vantaggio specifico. Le risorse una tantum derivanti dagli oneri concessori, così come le entrate correnti (principalmente il gettito dell IMU), anziché andare a vantaggio dei soli Comuni che ospitano gli ambiti intercomunali, confluiscono nel Fondo e, pertanto, possono essere distribuite anche tra gli altri Comuni coinvolti secondo i criteri oggettivi di redistribuzione precedentemente illustrati (o ulteriori criteri redistributivi da definire). A questo punto la localizzazione delle quote insediative esogene in un Comune o in un altro tra quelli aderenti al PTdA tende a diventare indifferente, in quanto vengono a cadere i frequenti fattori di concorrenza esistenti tra i Comuni. A seconda dei contenuti dell Accordo che i Comuni sottoscriveranno, l utilizzo delle risorse potrà essere utilizzato sia per il finanziamento delle opere ed infrastrutture per la qualificazione degli ambiti intercomunali, sia per il finanziamento di opere, infrastrutture e servizi di interesse dei singoli Comuni, in coerenza con gli indirizzi e le previsioni dei PGT. Il perfezionamento del modello perequativo dovrà consistere nel considerare sia i costi e benefici diretti, ossia direttamente connessi all infrastrutturazione degli ambiti residenziali e produttivi, sia quelli indiretti, derivanti dall adeguamento dei servizi impiegati dalle attività residenziali e produttive una volta insediate. Prendendo come riferimento esemplificativo i costi e benefici derivanti dalla realizzazione di un insediamento produttivo di carattere esogeno condiviso a livello intercomunale, di seguito vengono elencate le variabili complessive potenzialmente da considerare nel modello di perequazione. In particolare, gli effetti diretti sono rilevati mediante le entrate e le uscite direttamente collegate all impianto dell ambito produttivo: Entrate dirette - insediamenti produttivi oneri di urbanizzazione secondaria per insediamenti produttivi; contributo per opere necessarie al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi; contributo per la sistemazione ambientale dei luoghi. Uscite dirette - insediamenti produttivi opere da realizzare per la qualificazione dell ambito; manutenzione delle infrastrutture realizzate. Gli effetti indiretti sono rilevati mediante le entrate e le uscite derivanti dall esistenza nel tempo dell ambito produttivo e dalle attività ivi svolte: Entrate indirette - insediamenti produttivi IMU su insediamenti produttivi; addizionale provinciale consumo energia elettrica; tassa / tariffa smaltimento rifiuti industriali; ricavo servizio idrico attività produttive; canoni fognature e depurazione attività produttive; ricavo consumo gas metano attività produttive; ricavi trasporto pubblico per gli addetti; contributi di bonifica; finanziamento opere pubbliche indirette. Uscite indirette - insediamenti produttivi costi smaltimento rifiuti industriali; costi servizio idrico attività produttive; costi fognature e depurazione attività produttive; costi erogazione gas metano attività produttive; costi trasporto pubblico per gli addetti; realizzazione di opere pubbliche (infrastrutture, servizi di interesse collettivo); manutenzione ordinaria opere pubbliche indirette. Prendendo invece come riferimento esemplificativo i costi e benefici derivanti dalla realizzazione di un insediamento residenziale di carattere esogeno condiviso a livello intercomunale, le entrate ed uscite legate all aumento della popolazione residente potenzialmente da considerare nel modello perequativo sono le seguenti: Entrate dirette - insediamenti residenziali oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia residenziale; contributo relativo al costo di costruzione per edilizia residenziale. Uscite dirette - insediamenti residenziali manutenzione infrastrutture realizzate. Entrate indirette - insediamenti residenziali IMU su residenze; addizionale comunale IRPEF; addizionale comunale consumo energia elettrica; 2
4 altre entrate tributarie comunali; tassa / tariffa smaltimento rifiuti urbani; ricavi servizio idrico ad uso civile; canoni fognature e depurazione ad uso civile; ricavo consumo gas metano ad uso civile; Imposta Provinciale di Trascrizione (Provincia); imposta su RC Auto (Provincia); altri tributi provinciali; eventuale finanziamento di ulteriori opere pubbliche. Uscite indirette - insediamenti residenziali costi smaltimento rifiuti urbani; costi servizio idrico ad uso civile; costi fognature e depurazione ad uso civile; costi erogazione gas metano ad uso civile; costi adeguamento servizi comunali; costi adeguamento servizi provinciali; eventuale costruzione di ulteriori opere pubbliche; manutenzione ordinaria opere pubbliche. Infine, un altro aspetto significativo da definire nella costituzione del modello perequativo riguarderà il fattore temporale, ossia la valutazione del variare nel tempo dell'effetto di ciascun fattore di entrata o di uscita. Ciò consentirà sia di considerare adeguatamente i risvolti finanziari dell'operazione, sia di far emergere gli effetti a medio-lungo termine dell'operazione a regime, ossia dopo la sua ultimazione. Tale aspetto permetterà quindi di verificare l'entità effettiva delle compensazioni finanziarie da realizzare fra un Ente e l'altro periodicamente nel tempo sulla base dell'andamento reale delle diverse variabili. Di conseguenza, un ulteriore questione legata al tempo è quella della validità delle ipotesi iniziali. Infatti, soltanto nel corso del tempo è possibile verificare la validità delle ipotesi, per cui un Accordo di perequazione dovrebbe comprendere anche meccanismi di monitoraggio e di eventuale aggiustamento in seguito all effettivo andamento delle variabili di base. 1.2 Configurazione del Fondo di compensazione Le caratteristiche del Fondo di compensazione non possono prescindere dalle scelte relative all Accordo intercomunale. La natura e le caratteristiche del Fondo vanno quindi rapportate alle scelte che vengono definite nell Accordo che ne costituisce il presupposto, poiché nel caso in cui si decida di avvalersi della costituzione di una figura giuridica dotata di un proprio bilancio, anche il Fondo potrebbe configurarsi come strumento la cui gestione è affidata al nuovo soggetto. Non è quindi possibile fornire un modello unico di riferimento, ma si può tentare di schematizzare le principali tipologie di Fondo a cui ci si potrebbe ispirare nell applicazione concreta del PTdA del Casalasco. Si possono individuare in termini approssimativi tre tipologie di Fondo, di seguito schematicamente riportate in ordine crescente di complessità: a) Fondo virtuale : non si ha un effettiva concentrazione in un unico sito delle risorse finanziarie da condividere e la compensazione avviene solo in termini contabili. Sono ugualmente necessari uno o più organi di gestione dell Accordo per decidere le modalità di utilizzo delle risorse che devono essere condivise; tuttavia, sulla base di tali decisioni, le delibere di spesa sono effettuate volta a volta da uno o l altro dei Comuni e gli aspetti di compensazione economica sono risolti o distribuendo attentamente gli impegni di spesa o attraverso trasferimenti compensativi di risorse da un Ente all altro. b) Fondo dipendente : il Fondo non ha una propria autonomia giuridica, benché abbia uno o più organi di gestione. Dal punto di vista contabile, il Fondo vive all interno di una delle Amministrazioni aderenti al PTdA e all Accordo, nel cui bilancio viene istituita un apposita voce; questa Amministrazione assume la titolarità giuridica del Fondo ma agisce sulla base delle determinazioni assunte dagli organi di gestione; gli altri Comuni alimentano il fondo trasferendovi le risorse che hanno incassato e che in base all Accordo devono essere condivise. c) Fondo indipendente dalle Amministrazioni firmatarie dell Accordo: viene costituito un soggetto con propria capacità giuridica (ad esempio: il Fondo è gestito attraverso la costituzione di un Consorzio, una Società pubblica, o simili, fra gli Enti partecipanti). In questo caso il Fondo, o meglio il Consorzio o la Società che lo gestisce, ha un proprio bilancio, e ciascun Ente firmatario provvede periodicamente, con apposite delibere, a trasferire al Fondo le risorse che ha incassato dalle fonti che secondo l Accordo devono essere condivise. In questo caso il Consorzio o Società può assumere anche le funzioni di Ente appaltante delle opere pubbliche da realizzarsi con le risorse del Fondo stesso. In termini parzialmente intrecciati con la scelta sulle caratteristiche giuridiche del Fondo, si pone il tema dell ampiezza ed articolazione delle funzioni attribuite al Fondo stesso, ovvero all Organo che lo gestisce. Anche dal punto di vista delle funzioni, si possono individuare, a fini esemplificativi, tre livelli-tipo: 3
5 A) Funzioni di natura strettamente finanziaria. La funzione che il Fondo svolge è quella di incassare dagli Enti partecipanti le entrate e risarcire i singoli Enti dei costi sostenuti da ciascuno di essi, senza altri compiti se non quelli che attengono alla verifica delle entrate e delle spese da questi sostenuti. B) Funzioni di natura finanziaria e operativa. Il Fondo assume le funzioni di cui al punto A, inoltre, i suoi organi di gestione devono: sollecitare i singoli Enti ad un tempestivo e puntuale adempimento dell Accordo; reperire possibili forme di finanziamento presso altri Enti pubblici e soggetti privati; formulare programmi e definire priorità per l utilizzo ottimale delle risorse; coordinare e seguire le fasi di realizzazione delle opere pubbliche (ed eventualmente assumere anche le funzioni di stazione appaltante). C) Funzioni di natura finanziaria, operativa e gestionale. Il suo organo di gestione svolge tutte le funzioni di cui al precedente punto B, si caratterizza per il fatto che ad esso è demandata la realizzazione di tutte le opere pubbliche (ossia funge da stazione appaltante) nonché di ogni altro intervento anche di tipo organizzativo connesso all insediamento produttivo di carattere esogeno. Può assumere inoltre compiti gestionali; in questo caso potrebbe essere il medesimo soggetto che funge da gestore unico delle infrastrutture, dei servizi e delle attrezzature in dotazione alle aree produttive. 1.3 Formalizzazione del modello di perequazione territoriale. Il modello di perequazione territoriale si fonda sull attivazione di un Fondo di compensazione, che in questo caso si intende specifico per le politiche insediative per le funzioni produttive industriali. Sulla base delle esperienze maturate in anni recenti in Italia, si devono individuare le voci di entrata afferenti al Fondo. Nella fattispecie, sono attribuite al Fondo le seguenti entrate dirette derivanti ai Comuni dal rilascio dei titoli abilitativi e dall applicazione dell imposta comunale sugli immobili: Modalità di programmazione, attuazione e gestione delle quote esogene per la parte produttiva gli oneri di urbanizzazione secondaria, nella quota del 10% (da ipotizzare come aggiuntivo rispetto alle attuali tariffe comunali); il contributo per opere necessarie al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi ed il contributo per la sistemazione ambientale dei luoghi (previsti dapprima dall art. 10 della Legge 10/1977, poi abrogato e ripreso dall art. 19 del D.P.R. 380/2001) da prevedere per gli interventi produttivi, nella quota del 50%; il gettito IMU derivante dai nuovi insediamenti residenziali e produttivi che si realizzeranno (aliquote applicate ai fabbricati), nella quota del 100%. Con particolare riguardo a queste ultime, il riferimento alle tariffe in vigore (novembre 2013) è stato effettuato in termini puramente convenzionali ai fini del calcolo. Nel perfezionamento del modello, tali tariffe dovranno essere sostituite dalle nuove aliquote relative all Imposta Municipale Unica in funzione della rivisitazione finanziaria in corso. Con riferimento invece agli oneri di urbanizzazione secondaria, è stata ipotizzata una omogeneizzazione delle tariffe (deliberazione di una tariffa forfettaria ), che i Comuni concorderanno prima di attivare le procedure di perequazione. Le entrate dirette di cui sopra potranno eventualmente essere integrate da ulteriori risorse che, in termini esemplificativi, potrebbero essere le seguenti: risorse della Provincia necessarie all adeguamento delle infrastrutture di competenza definite mediate apposito Accordo sottoscritto; risorse integrative da parte di altri Enti o dai Comuni aderenti definite tramite successive intese. Considerando che il modello descritto nel presente Paragrafo rappresenta una mera simulazione delle entrate al Fondo di compensazione, le percentuali sopra indicate potranno essere concordemente ricalibrate a fronte di un impegno formale degli Enti e dei soggetti pubblici e privati coinvolti. Un altro elemento fondamentale per l applicazione dei meccanismi perequativi è l individuazione di parametri oggettivi per la redistribuzione delle risorse afferenti al Fondo ai comuni partecipanti all accordo o al PTdA. In questa fase, al fine di fornire una molteplicità di soluzioni a tale aspetto, sono stati forniti quattro diversi parametri oggettivi (alternativi tra loro): la percentuale di incidenza della superficie territoriale di ogni Comune sulla superficie territoriale totale dei 14 Comuni aderenti al PTdA; la percentuale di incidenza della popolazione residente di ogni Comune sulla popolazione residente totale nei 14 Comuni aderenti al PTdA; la media tra le percentuali dei suddetti due valori, ossia della percentuale di incidenza di ciascun Comune relativa alla superficie territoriale ed alla popolazione residente; 4
6 la percentuale di incidenza della densità territoriale (popolazione residente superficie territoriale) di ogni Comune sulla densità territoriale totale dei 14 Comuni aderenti al PTdA. 5
7 Comune Superficie territoriale (kmq) % di incidenza sulla Superficie territoriale totale Popolazione residente al 01/01/2012 (n. abitanti) % di incidenza sulla popolazione residente totale Media delle % di incidenza della Superficie territoriale e della popolazione residente Densità territoriale (n. abitanti/kmq) % di incidenza sulla densità territoriale totale CASALMAGGIORE 63,69 23, ,05 35,61 237,15 19,39 CASTELDIDONE 10,80 3, ,83 2,88 53,33 4,36 CINGIA DE' BOTTI 14,41 5, ,37 4,80 95,28 7,79 GUSSOLA 25,35 9, ,12 9,17 113,14 9,25 MARTIGNANA DI PO 14,73 5, ,11 5,73 130,35 10,66 MOTTA BALUFFI 16,66 6, ,13 4,60 59,12 4,84 RIVAROLO DEL RE ED UNITI SAN GIOVANNI IN CROCE SAN MARTINO DEL LAGO 27,29 9, ,57 8,25 75,67 6,19 16,14 5, ,98 5,92 116,42 9,52 10,34 3, ,52 2,64 46,13 3,77 SCANDOLARA RAVARA 17,08 6, ,65 5,43 85,66 7,00 SOLAROLO RAINERO 11,45 4, ,24 3,70 88,91 7,27 SPINEDA 10,33 3, ,02 2,89 61,47 5,03 TORRICELLA DEL PIZZO 24,32 8, ,13 5,49 27,51 2,25 VOLTIDO 12,31 4, ,28 2,88 32,66 2,67 TOTALE 274,90 100, ,00 100, ,79 100,00 Ai soli fini dell esplicitazione ed esemplificazione del meccanismo perequativo, si è scelto di utilizzare come parametro di ripartizione la percentuale di incidenza della densità territoriale di ciascun Comune, anche se in via generale il parametro scelto normalmente è la media tra le percentuali della Superficie territoriale e la popolazione residente. La redistribuzione ottenuta dal modello espresso deve essere opportunamente distinta a seconda delle fasi temporali relative alle voci di entrata. Infatti, mentre le entrate derivanti dal gettito IMU rappresentano introiti annuali, quelle derivanti dagli oneri concessori per gli interventi edilizi rappresentano introiti una tantum a seconda dei tempi non prevedibili in base ai quali i vari ambiti di trasformazione per le funzioni produttive verranno attuati e realizzati. Sulla base dei poli produttivi sovracomunali sopra indicati è possibile eseguire una prima stima delle entrate afferenti al Fondo di perequazione per la realizzazione di circa mq di slp Oneri di urbanizzazione secondaria Valore medio degli oneri al mq: Euro: 8,00 Totale oneri: x 8,00 Euro: ,00 Quota parte per il fondo: 10% Euro: ,00 Contributo per le opere necessarie al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi DPR 380/2001 art. 19 Valore medio del contributo al mq: Euro: 6,00 Totale contributi x 6,00 Euro: ,00 Quota parte per il fondo: 50% Euro: ,00 Contributo per la sistemazione ambientale dei luoghi DPR 380/2001 art. 19 Valore medio del contributo al mq: Euro: 0,30 Totale contributi x 0,30 Euro: ,00 6
8 Quota parte per il fondo: 50% Euro: ,00 Imposta Municipale Unica (IMU) Valore medio al mq per anno Euro: 1,50 Totale imposta per anno x 1,50 Euro: ,00 Da ciò si evince che l entrata una tantum ammonta a Euro ,00 mentre le entrate annuali ammontano a Euro ,00. 7
9 In funzione del criterio di ripartizione precedentemente scelto, la ripartizione del fondo può essere espressa dalle seguenti tabelle: Ripartizione delle entrate afferenti al Fondo di compensazione per la realizzazione degli interventi produttivi Entrate una tantum derivanti dagli oneri concessori Comune Parametro per la redistribuzione delle risorse (% di incidenza sulla densità territoriale) CASALMAGGIORE 19,39 Entrate previste ,00 Redistribuzione del fondo di compensazione - Euro ,00 CASTELDIDONE 4, ,16 CINGIA DE' BOTTI 7, ,55 GUSSOLA 9, ,81 MARTIGNANA DI PO 10, ,10 MOTTA BALUFFI 4, ,53 RIVAROLO DEL RE ED UNITI 6, ,33 SAN GIOVANNI IN CROCE 9, ,10 SAN MARTINO DEL LAGO 3, ,91 SCANDOLARA RAVARA 7, ,69 SOLAROLO RAINERO 7, ,73 SPINEDA 5, ,77 TORRICELLA DEL PIZZO 2, ,13 VOLTIDO 2, ,19 Ripartizione annuale delle entrate afferenti al Fondo di compensazione per la realizzazione degli interventi produttivi Entrate una tantum derivanti dall Imposta Municipale Unica Comune Parametro per la redistribuzione delle risorse (% di incidenza sulla densità territoriale) CASALMAGGIORE 19,39 Entrate previste ,00 Redistribuzione del fondo di compensazione - Euro ,42 CASTELDIDONE 4, ,27 CINGIA DE' BOTTI 7, ,51 GUSSOLA 9, ,37 MARTIGNANA DI PO 10, ,90 MOTTA BALUFFI 4, ,18 RIVAROLO DEL RE ED UNITI 6, ,96 SAN GIOVANNI IN CROCE 9, ,46 SAN MARTINO DEL LAGO 3, ,93 SCANDOLARA RAVARA 7, ,29 SOLAROLO RAINERO 7, ,27 SPINEDA 5, ,19 TORRICELLA DEL PIZZO 2, ,34 VOLTIDO 2, ,92 8
10 1.3.2 Modalità di programmazione, attuazione e gestione delle quote esogene per la parte residenziale Anche per le quote residenziali esogene è possibile implementare un modello di perequazione territoriale nell ottica di una visione condivisa ed unitaria in materia di programmazione e pianificazione urbanistica. Poiché ad oggi non risultano programmate dai PGT specifiche quote residenziali esogene, il presente paragrafo esplicita le possibili modalità con cui i comuni e gli altri enti territorialmente partecipanti al PTdA possono prevedere, attuare e gestire le previsioni insediative di interesse sovralocale che potranno presentarsi sul territorio. Innanzitutto la quota residenziale esogena è definita dal PTCP di Cremona. In altre parole, sulla base delle dinamiche demografiche e dell effettiva attuazione delle previsioni relative al comparto produttivo, commerciale e direzionale, il territorio del Casalasco potrà definire uno specifico valore esprimibile in Superficie lorda di pavimento, al netto delle azioni finalizzate alla riduzione del patrimonio edilizio non occupato. Questa volta, all interno del Fondo di compensazione possono essere attribuite le seguenti voci di entrata individuate secondo un ipotetica quota: gli oneri di urbanizzazione secondaria nella quota del 10%; il contributo relativo al costo di costruzione, nella quota del 50%; il gettito IMU derivante dai nuovi insediamenti residenziali e produttivi che si realizzeranno (aliquote applicate ai fabbricati), nella quota del 100%. Se si ipotizzasse, a solo scopo esemplificativo, una slp complessiva pari a mq, sarebbe possibile applicare la metodologia indicata al fine di valutarne l effetto in termini di risorse economiche disponibili per il Fondo di perequazione. Oneri di urbanizzazione secondaria Valore medio degli oneri al mc: Euro: 10,00 Totale oneri: x 3 x 10,00 Euro: ,00 Quota parte per il fondo: 10% Euro: ,00 Contributo sul costo di costruzione Costo base di costruzione al mq: Euro: 392,82 Stima contributo totale (5%): x392,82x0,05 Euro: ,00 Quota parte per il fondo: 50% Euro: ,00 Imposta Municipale Unica (IMU) Valore medio al mq per anno Euro: 1,50 Totale imposta per anno x 1,50 Euro: ,00 Coerentemente con quanto visto nel paragrafo precedente, si evince che l entrata una tantum ammonta a Euro ,00 mentre le entrate annuali ammontano a Euro ,00. Utilizzando il medesimo criterio di ripartizione già precedentemente adottato (percentuale di incidenza della densità territoriale), la distribuzione delle risorse può essere espressa dalle seguenti tabelle: Tabella Ripartizione delle entrate afferenti al Fondo di compensazione per la realizzazione degli interventi residenziali Entrate una tantum derivanti dagli oneri concessori Comune Parametro per la redistribuzione delle risorse (% di incidenza sulla densità territoriale) CASALMAGGIORE 19,39 9 Entrate previste ,00 Redistribuzione del fondo di compensazione - Euro ,59 CASTELDIDONE 4, ,44 CINGIA DE' BOTTI 7, ,69 GUSSOLA 9, ,51 MARTIGNANA DI PO 10, ,66 MOTTA BALUFFI 4, ,69 RIVAROLO DEL RE ED UNITI 6, ,44 SAN GIOVANNI IN CROCE 9, ,34 SAN MARTINO DEL LAGO 3, ,81 SCANDOLARA RAVARA 7, ,30 SOLAROLO RAINERO 7, ,55
11 SPINEDA 5, ,32 TORRICELLA DEL PIZZO 2, ,98 VOLTIDO 2, ,69 Ripartizione annuale delle entrate afferenti al Fondo di compensazione per la realizzazione degli interventi produttivi Entrate una tantum derivanti dall Imposta Municipale Unica Comune Parametro per la redistribuzione delle risorse (% di incidenza sulla densità territoriale) CASALMAGGIORE 19,39 Entrate previste ,00 Redistribuzione del fondo di compensazione - Euro ,35 CASTELDIDONE 4, ,82 CINGIA DE' BOTTI 7, ,13 GUSSOLA 9, ,84 MARTIGNANA DI PO 10, ,22 MOTTA BALUFFI 4, ,54 RIVAROLO DEL RE ED UNITI 6, ,74 SAN GIOVANNI IN CROCE 9, ,86 SAN MARTINO DEL LAGO 3, ,23 SCANDOLARA RAVARA 7, ,57 SOLAROLO RAINERO 7, ,82 SPINEDA 5, ,55 TORRICELLA DEL PIZZO 2, ,83 VOLTIDO 2, ,48 10
Cremona, 26 luglio 2012
Cremona, 26 luglio 2012 Luca Menci Marco Banderali Alex Massari Gianluca Vicini 1 Sommario SOMMARIO 1 Contenuti del Protocollo d intesa 2 Analisi conoscitiva e ricognizione delle previsioni derivanti dagli
Casalmaggiore, 4 febbraio 2013
Progetto di Casalmaggiore, 4 febbraio 2013 Alex Massari Marco Banderali 1 Sommario SOMMARIO 1 Obiettivi del 2 Ipotesi, temi e possibili strategie del 3 Modalità operative di gestione (criteri di perequazione
L ESPERIENZA DELLA PEREQUAZIONE TERRITORIALE NEL PTCP DI BOLOGNA
L ESPERIENZA DELLA PEREQUAZIONE TERRITORIALE NEL PTCP DI BOLOGNA COSTITUZIONE EUROPEA Articolo 1-3 Obiettivi dell'unione L Unione Europea promuove la coesione economica, sociale e territoriale Articolo
La Finanza Locale. Scienza delle finanze CLEAM cl. 6 A.A
La Finanza Locale Scienza delle finanze CLEAM cl. 6 A.A. 2011-2012 Struttura della lezione L articolazione del sistema di finanza pubblica: problemi Le modalità di finanziamento degli enti locali Tributi
TABELLA A: Residenza
Tipi di intervento TABELLA A: Residenza Oneri di urbanizzazione primaria Oneri di urbanizzazione secondaria Totale Parametro di variazione del valore unitario (Tabella D) ( /mq.) 75,00 ( /mq.) 83,00 (
BOZZA DI REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E GESTIONE DEL FONDO COMPENSATIVO DIPENDENTE
BOZZA DI REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E GESTIONE DEL FONDO COMPENSATIVO DIPENDENTE Tra Provincia di Bologna Comune di. Comune di.. Premesso che: - tra la Provincia di Bologna ed i Comuni di.. è stato
DETERMINAZIONE CRITERI E VALORI DELLA MONETIZZAZIONE DI AREE A STANDARD NELL AMBITO DEI PIANI ATTUATIVI
DETERMINAZIONE CRITERI E VALORI DELLA MONETIZZAZIONE DI AREE A STANDARD NELL AMBITO DEI PIANI ATTUATIVI 1 PREMESSA Il comune di Monticello Brianza ha adottato la variante al Piano di Governo del Territorio
PI 4.0 RELAZIONE ECONOMICA
COMUNE DI GORNATE OLONA Piazza Parrocchetti, 1-21040 INDUSTRIA TERMOPLASTICI S.p.a Via delle Industrie Gornate Olona ( VA ) ( FIRMA ) PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO ( DATA ) via delle Industrie in variante
Patrimonio della PA SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI
Patrimonio della PA SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI Dati relativi all anno 2017 DATI ANAGRAFICI DELLA PARTECIPATA Codice Fiscale 01651340190 Denominazione GAL Oglio Po Soc. Cons. a r.l.
COMUNE DI PIEVE D OLMI
COMUNE DI PIEVE D OLMI Provincia di Cremona P i a z z a X X V A p r i l e n 8 2 6 0 4 0 P i e v e d O l m i ( C R ) t e l. 0 3 7 2 / 6 2 6 1 3 1 - f a x 0 3 7 2 / 6 2 6 3 4 9 C. F. 8 0 0 0 3 2 9 0 1 9
FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014
FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014 Pavia, 27 giugno 2014 Lombardia 1544 comuni in 12 province, Piemonte 1207, Veneto 581, Emilia-Romagna 348, Toscana 287, Liguria
COMUNE DI PALAGIANELLO Provincia di Taranto
DETERMINAZIONE DEL VALORE VENALE DELLE NUOVE AREE FABBRICABILI AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - ANNO 2005 - (ART. 5 D. LGS. 504/1992) INDICE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Articolo 1 (Oggetto) Articolo 2 (Principi)
DISPOSIZIONI DI RIORDINO DELLE FUNZIONI CONFERITE ALLE PROVINCE IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 7 APRILE 2014, N. 56 (DISPOSIZIONI SULLE CITTA METROPOLITANE, SULLE PROVINCE, SULLE UNIONI E FUSIONI DI COMUNI)
Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE
Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE 2017-2019 Il Bilancio di Previsione 2017-2019 è stato redatto secondo i nuovi principi contabili ai sensi del D.Lgs 118/2011 "Disposizioni in materia di
SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE
SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE LE POLITICHE DI ENTRATA CORRENTE 2005 A seguito dell approvazione della legge finanziaria 2005 (legge 311/04) i Comuni continuano a disporre dei seguenti tributi. TIPOLOGIA
ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI Premessa Gli Atti di programmazione degli interventi (API) definiscono gli interventi di tutela, valorizzazione, trasformazione, riqualificazione e di nuova edificazione
SETTORE PROGRAMMAZIONE TERRITORIO E PARCHI SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVVEDIMENTO. N. 22 / 2018
Provincia di Como Prot. n. 34815 del 18.09.2018 SETTORE PROGRAMMAZIONE TERRITORIO E PARCHI SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVVEDIMENTO. N. 22 / 2018 OGGETTO:VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
La pianificazione urbanistica in forma associata dopo la Legge regionale 20/2000. Arch.. Carla Ferrari
La pianificazione urbanistica in forma associata dopo la Legge regionale 20/2000 Arch.. Carla Ferrari 15 gennaio 2005 Vantaggi della pianificazione in forma associata:! condivisione del sistema delle conoscenze!
COMUNE DI PALAGIANELLO Provincia di Taranto
DETERMINAZIONE DEL VALORE VENALE DELLE NUOVE AREE FABBRICABILI AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - ANNO 2006-2007-2008-2009-2010 - (ART. 5 D. LGS. 504/1992) INDICE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CITTÀ METROPOLITANA MILANO SINTESI DOSSIER 03. Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici
Assessorato all Area metropolitana, Casa, Demanio Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità MILANO CITTÀ METROPOLITANA SINTESI DOSSIER
Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano
Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano Centro Studi PIM INU Lombardia Seminario Città metropolitana e governo del territorio Sala Conferenze INU Lombardia Via Duccio
Le entrate dei livelli inferiori di governo
Lezione 2 Le entrate dei livelli inferiori di governo LE ENTRATE DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO Trasferimenti da livelli superiori Tariffe e/o tasse Imposte TRASFERIMENTI Con finalità - di finanziamento
2 PIANO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala 2 PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Cristiano Montagner IL SEGRETARIO
ATTUAZIONE DEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
giovedì, 21 marzo 2013 ATTUAZIONE DEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA Ing. Bruno Cirant Dirigente dell Area Pianificazione del Territorio e S.I.T. Ufficio Pianificazione
E CATEGORIE D INTEVENTO
ALLEGATO O.U. A4 Tabella A4 4^ classe di comuni Edilizia residenziale (funzione abitativa)* omogenee A omogenee B omogenee C omogenee D omogenee E CATEGORIE D INTEVENTO ( /mq) ( /mq) ( /mq) ( /mq) ( /mq)
CAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE
CAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE Come descritto in premessa sono considerati Ambiti di Trasformazione quelle aree di grandi dimensioni (sia di espansione che di trasformazione-riqualificazione urbana,
RIAPERTURA DEI TERMINI BANDO PER LA FRUIZIONE DI VOUCHER A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ FINALIZZATI ALL INCLUSIONE SOCIALE
PROT. 26/2017 RIAPERTURA DEI TERMINI BANDO PER LA FRUIZIONE DI VOUCHER A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ FINALIZZATI ALL INCLUSIONE SOCIALE (Regione Lombardia - Assessorato Reddito di Autonomia Personale
Dinamica della spesa sanitaria italiana e meccanismi di finanziame. Politiche Pubbliche - - Prof. Leonzio Rizzo
Dinamica della spesa sanitaria italiana e meccanismi di finanziamento - Economia e Politiche Pubbliche - - Prof. Leonzio Rizzo 20 aprile 2016 Sommario 1 Forme di finanziamento dei livelli inferiori di
SCHEMA DI CONVENZIONE in relazione ad interventi sottoposti a Permesso di Costruire Convenzionato (PdCC)
SCHEMA DI CONVENZIONE in relazione ad interventi sottoposti a Permesso di Costruire Convenzionato (PdCC) L'anno. il giorno. del mese di presso l Ufficio Tecnico del Comune di Capriano del Colle (Bs) (oppure)
CAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE
CAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE Come descritto in premessa sono considerati Ambiti di Trasformazione quelle aree di grandi dimensioni (sia di espansione che di trasformazione-riqualificazione urbana,
IL NUOVO P.T.C.P. (L.R. 12/05) E LA PIANIFICAZIONE D AREA VASTA IL COORDINAMENTO CON I COMUNI PER L AGGREGAZIONE DEI SERVIZI
1.770 Km2 Municipalities: 115 Inhabitants: 339.246 IL NUOVO P.T.C.P. (L.R. 12/05) E LA PIANIFICAZIONE D AREA VASTA I casi della provincia di Cremona IL COORDINAMENTO CON I COMUNI PER L AGGREGAZIONE DEI
Contributo di costruzione: cos è e quando va pagato. Autore : Maria Monteleone. Data: 04/01/2018
Contributo di costruzione: cos è e quando va pagato Autore : Maria Monteleone Data: 04/01/2018 Per il rilascio del permesso di costruire occorre pagare il contributo di costruzione commisurato agli oneri
Legami di Terra ORTO SOCIALE
Legami di Terra ORTO SOCIALE S I N E R G I C O L IDEA E IL progetto Creare un nuyovo modello di welfare sociale basato sul lavoro di comunità, affondando le radici nella cultura contadina del territorio.
D I R E Z I O N E T E R R I T O R I O E D AM B I E N T E
ALLEGATO A COMUNE DI GALATINA Provincia di Lecce D I R E Z I O N E T E R R I T O R I O E D AM B I E N T E SERVIZIO EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA R E L A Z I O N E OGGETTO: Adempimenti Regionali per l attuazione
Via Corsica 1, Casalmaggiore (CR) Tel Fax
Via Corsica 1, 26041 Casalmaggiore (CR) Tel. 0375 203122 Fax 0375 42525 e-mail: ufficiodipiano@concass.it Via Corsica 1, Casalmaggiore (CR) Tel. 0375203122 Fax 037542525 e-mail ufficiodipiano@concass.it
OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO, TARIFFE, AGEVOLAZIONI E SCADENZE DELLA TARI (Tassa sui rifiuti) ANNO IL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO, TARIFFE, AGEVOLAZIONI E SCADENZE DELLA TARI (Tassa sui rifiuti) ANNO 2015. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che: - la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità
Il Rendiconto della Gestione per il Cittadino
Il Rendiconto della Gestione per il Cittadino 2003 PREMESSA LE ATTIVITA' DEL COMUNE La domanda che i cittadini generalmente si pongono è di cosa si occupa il Comune?. A riguardo l articolo 13 del D.Lgs.
La Variante al Piano Territoriale Regionale e i nuovi compiti del piano comunale
La Variante al Piano Territoriale Regionale e i nuovi compiti del piano comunale I nuovi capisaldi della pianificazione comunale La carta del consumo di suolo È un elaborato già richiesto da diversi piani
COMUNE DI CERRO MAGGIORE
COMUNE DI CERRO MAGGIORE In sintesi, il bilancio 2014: - è un documento contabile sintetico, che si riferisce all anno anno 2014; - contiene le previsioni delle somme di denaro in entrata ed in uscita
COMUNE DI SEGRATE MILANO YOU
COMUNE DI SEGRATE MILANO YOU 2018 1 VALUTAZIONE INVESTIMENTO E RICAVI Superficie ambito di P.I.I. superficie 306 860 mq Parametri edilizi di riferimento Destinazione Slp(mq) V(mc) Residenziale 60 308 mq
Prot. 460 CRITERI DI RIPARTO DEL FONDO STRAORDINARIO
Prot. 460 CRITERI DI RIPARTO DEL FONDO STRAORDINARIO ANNO 2017 0. Premessa In attuazione di quanto definito nell ambito dell assemblea consortile in occasione dell approvazione del consuntivo 2016 e del
COMUNE DI BUGUGGIATE Provincia di Varese
COMUNE DI BUGUGGIATE Provincia di Varese Determinazione delle tariffe relative agli oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria ai sensi dell art. 44 della L.R. 12/05 Novembre 2015 Determinazione delle
PIANI ENERGETICI COMUNALI
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2012-13 PIANI ENERGETICI COMUNALI PIANI ENERGETICI COMUNALI (PEC) L articolo
AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE
Delibera n. 17 del 4 febbraio 2009 OGGETTO: AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE Premesso e considerato che: i titoli abilitativi
CAPITOLO IV PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE E INCENTIVAZIONE
CAPITOLO IV PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE E INCENTIVAZIONE Il presente Documento di Piano in conformità con l art. 8 c. 2 della L.R. 12/05, intende disciplinare i criteri di attuazione degli istituti di
I costi di insediamento
I costi di insediamento Docente: Prof. Stefano Stanghellini Collaboratore: Arch. Alessandro Mascarello I costi della produzione insediativa Kp = spese da sostenere per insediare sul territorio persone
RESIDENZA. INDICE EDIF. <1 INDICE EDIF. >=1 e <3 INDICE EDIF. >=3 4,52 6,59 11,11 9,96 14,50 24,46
RESIDENZA INDICE EDIF. =1 e =3 Z.T.O. VAR. ONERI 1 ONERI 2 TOTALE ONERI 1 ONERI 2 TOTALE ONERI 1 ONERI 2 TOTALE A 7,62 5,28 12,90 3,61 5,28 8,89 2,55 5,28 7,83 P.E.E.P
Previsioni. definitive. esercizio in. corso AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Di cui - Vincolato 0,00 - Finanziamento investimenti 0,00 - Fondo ammortamento 0,00 - Non vincolato 0,00 INCASSI DERIVANTI DA ACCERTAMENTI
Superficie territoriale del comparto 14V (mq) ,14
Allegato D alla Convenzione Rep. N. 10 del 09/05/2014 1 SCHEDA NORMA: COMPARTO PEREQUATIVO Via Aldo Moro 14V 1. Dati di Progetto Superficie territoriale del comparto 14V (mq) 28.748,14 Indice di Utilizzazione
Comune di Cerro Maggiore
Comune di Cerro Maggiore L ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, previsto dal D.Lgs. 267/2000 e dal nuovo D.Lgs. 118/2011, stabilisce che l attività di programmazione dell ente locale
C O M U N E D I V I G N OL A Struttura Pianificazione Territoriale Sportello Unico Servizio Edilizia Privata e Gestione del Territorio
C O M U N E D I V I G N OL A Struttura Pianificazione Territoriale Sportello Unico Servizio Edilizia Privata e Gestione del Territorio TABELLE PARAMETRICHE REGIONALI DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE DEL COMUNE
PIANO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova P.I. Elaborato RELAZIONE DI DIMENSIONAMENTO PIANO DEGLI INTERVENTI Il Sindaco onorevole dott. Massimo Bitonci Progettisti architetto Damiano Scapin pianificatore
Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5.
Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5.000 abitanti opere di urbanizzazione primaria sistema viario pedonale e
REGOLAMENTO GENERALE
CITTÀ DI ALBA PROVINCIA DI CUNEO Medaglia d'oro al V. M. REGOLAMENTO GENERALE delle ENTRATE COMUNALI Sommario Articolo 1 Oggetto del regolamento 1 Articolo 2 - Riscossione delle entrate relative alla tassa
LE NUOVE RELAZIONI FINANZIARIE TRA REGIONI ED ENTI LOCALI
RAPPORTO SULL ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE CAPITOLO 5 LE NUOVE RELAZIONI FINANZIARIE TRA REGIONI ED ENTI LOCALI Legge delega 5 maggio 2009, n. 42 Delega al Governo in materia di federalismo fiscale,
AGGIORNAMENTO ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA E MAGGIORAZIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PER LO SVILUPPO DEL FONDO AREE VERDI
Comune di NOVEDRATE Via Taverna, 3-22060 Novedrate (CO) Tel. 031.789.7711 Provincia di Como FDA International Urbanistica, Architettura di Marco Facchinetti, Marco Dellavalle Via Ripamonti 44 20141 Milano
ONERI URB ONERI URBANIZZAZIONE Secondaria /mc. Primaria /mc 1,00% 1,0<3,0 15,20%
TABELLA 1 determinazione del contributo per l'incidena delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria relativa alla Residenza ONERI URB. 2006 ONERI URBANIZZAZIONE 2016 adeguamento adeguamento
PIANO ATTUATIVO COMUNALE Area EX S.I.C.C. Ambito T11 Comune di Lodi (LO) RELAZIONE ECONOMICA
PIANO ATTUATIVO COMUNALE Area EX S.I.C.C. Ambito T11 Comune di Lodi (LO) RELAZIONE ECONOMICA Indice 1- Premessa 2- Costi a carico dell operatore 3- Costi a carico dell operatore pubblico 4- Programma temporale
I costi di insediamento
I costi di insediamento Docente: Prof. Stefano Stanghellini Collaboratore: Arch. Alessandro Mascarello I costi della produzione insediativa Kp = Pa + Ki + Ku + Ck + Kc + Op + I + (C + T + P) Kp = spese
CITTÀ DI VENARIA REALE PROVINCIA DI TORINO RELAZIONE DI STIMA PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MERCATO DELLE AREE EDIFICABILI SITE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENARIA REALE (TO), INSERITE NELLA VARIANTE
Disposizioni di attuazione dell'articolo 119 della Costituzione
Disposizioni di attuazione dell'articolo 119 della Costituzione di Antonio Brancasi (Nota di lettura per il Gruppo di lavoro sul federalismo fiscale) 10 luglio 2007 Entrate delle Regioni a) Tributi regionali
DUP DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE OPERATIVA
COMUNE DI TRIVIGNANO UDINESE PROVINCIA DI UDINE DUP DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE OPERATIVA -- 1 SEZIONE OPERATIVA - PARTE PRIMA 1. ANALISI DELLE RISORSE 1) ANALISI DELLE RISORSE PER TITOLI
Comune di Spilamberto. Proposta di Bilancio 2003
Comune di Spilamberto Proposta di Bilancio 2003 Direzione Servizi Finanziari Entrate Il Bilancio 2003 che la Giunta intende presentare al Consiglio è stato elaborato secondo i principi enunciati dal T.U.
MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO: ART. 16 DPR 380/2001 DI COSTRUZIONE - RIVALUTAZIONE DEGLI ONERI DI (art.5 della Legge n 10/1977) Legge Regionale 23.9.1998 n 89 RELAZIONE Premesse Gli interventi che comportano trasformazione
L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 18 ottobre 2010 - ARG/gas 177/10 Criteri e modalità di applicazione delle componenti tariffarie GS T e RE T e modificazioni dell Allegato A alla deliberazione dell Autorità 6 novembre 2008,
INDIVIDUAZIONE DEL VALORE MEDIO DELLE AREE EDIFICABILI AI FINI IMU ANNO Relazione di stima
INDIVIDUAZIONE DEL VALORE MEDIO DELLE AREE EDIFICABILI AI FINI IMU ANNO 2014 Relazione di stima PREMESSE La presente relazione è finalizzata alla determinazione del valore di mercato medio delle aree con
COMUNE DI CAPACI Città Metropolitana di Palermo Area IV URBANISTICA AA.PP. -
COMUNE DI CAPACI Città Metropolitana di Palermo Area IV URBANISTICA AA.PP. - ALLEGATO B AGGIORNAMENTO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE ANNO 2017 Oneri di urbanizzazione e costo di costruzione (Artt. 7, 8
BILANCIO 2017/2019 NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO 2017/2019 NOTA INTEGRATIVA Art. 11, comma 5, del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 lettere: a) CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI PER LA FORMULAZIONE DELLE PREVISIONI - Analisi andamento
Le risorse disponibili sull esercizio finanziario 2010 per le finalità di cui al presente atto ammontano complessivamente ad euro ,00.
ALLEGATO 1) Programma annuale degli interventi di qualificazione delle scuole dell infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali nonché per le azioni di miglioramento della proposta
COMUNE DI TRICESIMO Provincia di Udine
COMUNE DI TRICESIMO Provincia di Udine Codice Fiscale 00466980307 tel. 0432 855400 Fax 0432 855409 C.A.P. 33019 TRICESIMO Piazza Ellero, 1 e-mail: tributi@com-tricesimo.regione.fvg.it REGOLAMENTO PER L
COMUNE DI SASSARI Settore Attività Produttive ed Edilizia Privata
COMUNE DI SASSARI Settore Produttive ed Edilizia Privata Aggiornamento quinquennale relativo al calcolo degli oneri Concessori relativi alle urbanizzazioni Primarie e Secondarie RELAZIONE Articolo 1 PREMESSA
B2 RELAZIONE FINANZIARIA PIANO DEI SERVIZI 1
La fattibilità economica degli interventi previsti nel Piano dei Servizi è complessivamente garantita dagli introiti che l Amministrazione Comunale raccoglierà nel periodo di vigenza del Piano stesso.
Perequazione urbanistica Compensazione Urbanistica Perequazione Territoriale
Perequazione urbanistica Compensazione Urbanistica Perequazione Territoriale La L.R. 01/2005 conteneva l art. 60 sulla perequazione, finalizzato principalmente a garantire una equa distribuzione dei diritti
Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003
Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE AUTORITA D AMBITO LOMBARDE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI REDAZIONE DEL PIANO D AMBITO E AGGIORNAMENTO
La fattibilità dei progetti
La fattibilità dei progetti 12.XII.2005 La fattibilità dei progetti La fattibilità di un progetto dipende dalla capacità che quest ultimo ha di determinare condizioni per un effettiva cooperazione fra
La gestione dell ente locale può essere intesa, innanzitutto, in senso soggettivo o oggettivo:
2 La gestione dell ente locale può essere intesa, innanzitutto, in senso soggettivo o oggettivo: - in senso soggettivo, deriva dalla coordinata attività della tecnostruttura, posta in essere in attuazione
RELAZIONE TECNICA. Dirigente Dr.ssa Annamaria Sposito. Elaborazione tecnica Arch. Ivan Fiaccadori. Elaborazione carta tecnica GIS Arch.
ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 13/2009 (AZIONI STRAORDINARIE PER LO SVILUPPO E LA QUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ED URBANISTICO DELLA LOMBARDIA) SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI MANTOVA RELAZIONE
COMUNE di CAMPI BISENZIO REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DI DOTAZIONI URBANISTICHE (AREE A STANDARD, EDILIZIA SOCIALE E OPERE IDRAULICHE)
COMUNE di CAMPI BISENZIO REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DI DOTAZIONI URBANISTICHE (AREE A STANDARD, EDILIZIA SOCIALE E OPERE IDRAULICHE) APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. n. 41 del 03.03.2015 V Settore
Il monitoraggio nella pianificazione territoriale delle province
Unione Province d Italia - Provincia di Pistoia Pistoia, Palazzo Puccini, 10 febbraio 2011 Il monitoraggio nella pianificazione territoriale delle province Provincia di Milano, Marco Felisa sommario Storia
Comune di Sant'Antonino di Susa
Fondo pluriennale vincolato per spese correnti previsione di competenza 39.945,95 Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale previsione di competenza 290.463,26 Utilizzo avanzo di Amministrazione
Bilancio di previsione Comune di Albano Sant'Alessandro
Bilancio di previsione 2014-2016 1 Anno 2014: conseguiremo gli obiettivi del Patto di stabilità Saldi finanziari di competenza mista contenuti nei limiti degli obiettivi annuali 2 Le principali novità
CITTÀ DI MOLFETTA Settore Territorio
MODIFICA E INTEGRAZIONE DELLE DELIBERE Consiglio Comunale n.284 del 27 marzo 1976 Consiglio Comunale n.48 del 12 marzo 1998 Consiglio Comunale n.11 del 25 luglio 2001 Consiglio Comunale n.107 del 18 aprile
INCONTRI CON I TERRITORI
INCONTRI CON I TERRITORI [ART. 9.5 del PTCP] LE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE capitolo 01 capitolo 02 capitolo 03 capitolo 04 capitolo 05 capitolo 06 capitolo 07 capitolo 08 capitolo 09 ambiti sovracomunali
Economia dei tributi_polin 1
Entrate pubbliche Economia dei tributi_polin 1 Quesiti 1. Che cos è un imposta e che cosa la differenzia da altre entrate pubbliche? 2. Quali sono gli elementi costitutivi di un imposta? 3. Quali elementi
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DELLE AREE FABBRICABILI AI FINI DEGLI ACCERTAMENTI I.C.I.
ALLEGATA ALLA DELIBERA DI C.C. N. 30 DEL 12.06.2012 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DELLE AREE FABBRICABILI AI FINI DEGLI ACCERTAMENTI I.C.I. Approvata con atto di C.C.
Comune di Casnigo VARIANTE PGT Piano dei Servizi 20 febbraio 2018
INDICE 1. Elementi costitutivi del Piano dei servizi... 2 2. Zona S1: aree per l'istruzione pubblica... 2 3. Zona S2: aree per servizi pubblici... 2 4. Zona S3: aree per attrezzature religiose... 2 5.
PIANO REGOLATORE GENERALE
COMUNE DI SEDRIANO Provincia di Milano PIANO REGOLATORE GENERALE NORME TECNICHE D ATTUAZIONE LUGLIO 2006 Studio di architettura ed urbanistica prof. arch. Piero Puddu e collaboratori - viale dei Mille,
COMUNE di TORRE d ISOLA. Rendiconto 2017 e Bilancio 2018
COMUNE di TORRE d ISOLA Rendiconto 2017 e Bilancio 2018 27 aprile 2018 1 PREMESSA Il presente documento è di carattere puramente divulgativo e non è incluso tra i documenti ufficiali di contabilità dell
ACCORDO TERRITORIALE PER GLI AMBITI PRODUTTIVI SOVRACOMUNALI
lo strumento negoziale che la Provincia e i Comuni possono utilizzare per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni e per definire gli interventi di livello sovracomunale temporale definito da realizzare
PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SULLA PROPOSTA DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 E PLURIENNALE 2013/2015 E DEI DOCUMENTI ALLEGATI
COMUNE DI BRESCIA RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 E PLURIENNALE 2013-2015 Comune di BRESCIA PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SULLA PROPOSTA DEL BILANCIO DI PREVISIONE
La Pianificazione degli Interventi del Servizio Idrico Integrato da parte del Regolatore Locale.
Azienda Speciale Ufficio d Ambito della Provincia di Mantova La Pianificazione degli Interventi del Servizio Idrico Integrato da parte del Regolatore Locale. Ing. Francesco Peri Per Servizio Idrico Integrato
PIANO D AREA PERIODO RELATIVO ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEI COMUNI DI CISTERNA D ASTI SAN DAMIANO D ASTI TIGLIOLE
PIANO D AREA PERIODO 2007 2009 RELATIVO ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEI COMUNI DI CISTERNA D ASTI SAN DAMIANO D ASTI TIGLIOLE AREA GESTIONALE ASTI SERVIZI PUBBLICI Il presente documento
r lt MUNICIPIO DI MESSINA ~Oi{ lpropo~nte:.g~ L'ASSESSORE A~~~POLlTICHEDEL TERRITORIO Dott. AVV '#j 'x...
~ ~Oi{ 1 ",,f;t ~~ J;5 1);' MUNICIPIO DI MESSINA ---_._--_. i I, [PROPOSTA ISTRUITA DA: DIPARTIMENTO ATTIVITA EDILIZIE E REPRESSIONE ABUSIVISMO I ~ I lpropo~nte:.g~ L'ASSESSORE A~~~POLlTICHEDEL TERRITORIO
COMUNE DI GORDONA Provincia di Sondrio
COMUNE DI GORDONA Provincia di Sondrio C.F.: 00115780140 Piazza S.Martino n. 1-23020 Gordona (SO) Tel. 0343 42321 - U.T. 41773 - Fax. 43321 www.comune.gordona.so.it e-mail: acgordona@provincia.so.it CALCOLO
DIPARTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA DIPARTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007-2013
RELAZIONE ECONOMICA DI FATTIBILITA
RELAZIONE ECONOMICA DI FATTIBILITA 0. Dati urbanistici 1. Costo dell area 2. Oneri d urbanizzazione primaria e secondaria e opere a scomputo oneri 3. Opere di urbanizzazione aggiuntive non a scomputo oneri
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO (Enti con Popolazione fino a Abitanti) Comune di Prazzo Provincia di Cuneo
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO 2019-2021 (Enti con Popolazione fino a 2.000 Abitanti) Comune di Prazzo Provincia di Cuneo Comune di Prazzo Pag. 1 di 9 (D.U.P.S. Siscom) SOMMARIO a) ORGANIZZAZIONE
LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI
CORSO DI FORMAZIONE PER REVISORI PROFESSIONISTI SEGRETARI E DIRIGENTI ENTI LOCALI LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI Torino, 18 ottobre 2003 Art. 3, comma 4: i Comuni e le Province hanno autonomia: statutaria