PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI TITOLO IX, CAPO I D.Lgs. 81/2008
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1 PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI TITOLO IX, CAPO I D.Lgs. 81/2008
2 Definizioni Rischio connesso all uso professionale di sostanze o preparati impiegati nei cicli di lavoro, che possono essere intrinsecamente pericolosi o risultare pericolosi in relazione alle condizioni d impiego. AGENTE: l agente chimico, fisico o biologico presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute (D. Lgs. 81/08) AGENTI CHIMICI: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuto, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato SOSTANZE: gli elementi chimici ed i loro compositi allo stato naturale o ottenuti mediante qualsiasi procedimento di produzione PREPARATI: miscele o soluzioni costituite da più sostanze
3 Agente chimico: Tutti i prodotti chimici utilizzati durante il turno di lavoro anche se non potenzialmente dannosi per la salute. Rischio chimico: Rischio connesso all utilizzo ed alla manipolazione di agenti chimici pericolosi.! PER LA SICUREZZA pericolo di incendio e/o esplosione pericolo di contatto con sostanze corrosive pericoli di intossicazione o asfissia! PER LA SALUTE pericolo d inalazione e/o contatto con sostanze nocive che possono provocare effetti irreversibili
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9 Simbologia tradizionale
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17 Schede di Sicurezza " Molto più dettagliate delle etichette " Rivolte all utilizzatore professionale (datore di lavoro); " Per la protezione della salute e della sicurezza sul posto di lavoro e la protezione dell ambiente. " Accompagnano obbligatoriamente l immissione sul mercato di sostanze e preparati pericolosi; " Sono una vera e propria guida alla manipolazione sicura da parte di chi utilizza professionalmente un prodotto pericoloso " Le schede contengono 16 informazioni " Devono essere richieste al produttore o fornitore del prodotto " Vanno conservate nel luogo di lavoro rendendo facile e rapida la loro consultazione
18 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 2. Identificazione dei pericoli 3. Composizione/informazione sugli ingredienti 4. Interventi di primo soccorso 5. Misure antincendio 6. Misure in caso di rilascio accidentale 7. Manipolazione ed immagazzinamento 8. Controllo dell esposizione / protezione personale 9. Proprietà fisiche e chimiche 10. Stabilità e reattività 11. Informazioni tossicologiche 12. Informazioni ecologiche 13. Considerazioni sullo smaltimento 14. Informazioni sul trasporto 15. Informazioni sulla regolamentazione 16. Altre informazioni
19 Esempio di Scheda di sicurezza Nuova versione 6
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28 Danno da Agenti Chimici! dall inalazione! dal contatto (pelle e mucose)! dall ingestione Effetti riscontrati: " irritazioni apparato respiratorio " allergie respiratorie e cutanee " irritazioni pelle e occhi " alterazioni sul sistema nervoso " alterazioni al fegato e all apparato digestivo
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32 Rischio Chimico! Particelle solide di varie dimensioni disperse nell aria! ossido di carbonio! acetilene! protossido di azoto! ozono! nebbie acquose! nebbie oleose! nebbie di solventi! vapori di solventi! vapori di acidi! scarichi di motori (carrelli trasportatori)! fumi di saldatura
33 La Legislazione D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 Attuazione dell art. 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Titolo IX ( sostanze pericolose) Capo I: Protezione da agenti chimici Capo II: Protezione da agenti cancerogeni e mutageni Capo III: Protezione dai rischi connessi all'esposizione ad amianto
34 Articolo Valutazione dei rischi 1. Nella valutazione di cui all articolo 28, il datore di lavoro determina preliminarmente l eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuta anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione in particolare: a) le loro proprietà pericolose; b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza (omissis); c) il livello, il modo e la durata dell esposizione; d) le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti tenuto conto della quantità delle sostanze e dei preparati che li contengono o li possono generare; e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici (omissis); f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare; g) se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese. (omissis) 7. Il datore di lavoro aggiorna periodicamente la valutazione e, comunque, in occasione di notevoli mutamenti che potrebbero averla resa superata ovvero quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità.7. Il datore di lavoro aggiorna periodicamente la valutazione e, comunque, in occasione di notevoli mutamenti che potrebbero averla resa superata ovvero quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità.
35 Articolo Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi 1. (omissis) misure: a) progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro; b) fornitura di attrezzature idonee per il lavoro specifico e relative procedure di manutenzione adeguate; c) riduzione al minimo del numero di lavoratori che sono o potrebbero essere esposti; d) riduzione al minimo della durata e dell intensità dell esposizione; e) misure igieniche adeguate; f) riduzione al minimo della quantità di agenti presenti sul luogo di lavoro in funzione delle necessità della lavorazione; g) metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti chimici. 2. Se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un agente chimico pericoloso e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi è solo un rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori e che le misure di cui al comma 1 sono sufficienti a ridurre il rischio, non si applicano le disposizioni degli articoli 225, 226, 229, 230.
36 Articolo Misure specifiche di protezione e di prevenzione 1. (omissis) misure da adottarsi nel seguente ordine di priorità: a) progettazione di appropriati processi lavorativi e controlli tecnici, nonché uso di attrezzature e materiali adeguati; b) appropriate misure organizzative e di protezione collettive alla fonte del rischio; c) misure di protezione individuali, compresi i dispositivi di protezione individuali, qualora non si riesca a prevenire con altri mezzi l esposizione; d) sorveglianza sanitaria dei lavoratori a norma degli articoli 229 e Salvo che possa dimostrare con altri mezzi il conseguimento di un adeguato livello di prevenzione e di protezione, il datore di lavoro, periodicamente ed ogni qualvolta sono modificate le condizioni che possono influire sull esposizione, provvede ad effettuare la misurazione degli agenti che possono presentare un rischio per la salute, con metodiche standardizzate di cui è riportato un elenco meramente indicativo nell ALLEGATO XLI o in loro assenza, con metodiche appropriate e con particolare riferimento ai valori limite di esposizione professionale e per periodi rappresentativi dell esposizione in termini spazio temporali.
37 Rischio Chimico VALUTAZIONE DEI RISCHI DATORE DI LAVORO Determina, preliminarmente, l eventuale presenza di agenti chimici pericolosi Valute anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori prendendo in considerazione " le loro proprietà pericolose " le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza " il livello, il tipo e la durata dell esposizione " le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza degli agenti chimici, compresa la quantità " i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici " gli effetti delle misure preventive e protettive adottate " le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria (se disponibili)
38 Valutazione preliminare dei rischi SI Rischio basso/ irrilevante NO Valutazione dettagliata dei rischi Gestione rischi livello 1 Misure generiche prevenzione/ protezione Gestione rischi livello 2 Misure specifiche prevenzione/ protezione Gestione emergenze incendi Sorveglianza sanitaria Predisposizione documento valutazione rischi Formazione/informazione lavoratori Aggiornamento periodico valutazione rischi SI Riduzione rischio adeguata NO Monitoraggio agenti chimici rischio ineliminabile
39 ! Rischio basso per la sicurezza! Rischio irrilevante per la salute! Rischio NON basso per la sicurezza! Rischio NON Irrilevante per la salute CLASSI DI RISCHIO SALUTE SICUREZZA MODESTO MODESTO MEDIO MEDIO ALTO ALTO MOLTO ALTO MOLTO ALTO
40 Valutazione del rischio chimico Esempio " Analisi della struttura del documento " Metodologia " Modalità del procedimento di valutazione:! Raccolta dati! Analisi generale delle attività! Valutazione e quantificazione
41 data INDICE SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI UTILIZZATI Scheda N. Nome commerciale Tipo di prodotto/utilizzo 1 SHELL TIVELA OIL S SHELL ITALIA Lubificante per ingranaggi 2 OLIO HYDRO 46 - PETRONAS LUBRICANTS Olio per impianti idraulici 3 SYSTEM GC300 - PETRONAS LUBRICANTS Grasso lubrificante 4 SVITOL PRAY - PETRONAS LUBRICANTS Sbloccante, lubrificante spray SINTOIL LR - GREEN STAR Fluido emulsionabile per lavorazione metalli 6 FAI TU COLOR TRASPARENTE LUCIDA - PETRONAS LUBRICANTS Vernice spray 7 VERNIFER OBLO' BIANCO - PETRONAS LUBRICANTS Vernice per metalli 8 LIQUIDO FRENI DOT - PETRONAS LUBRICANTS Liquido per freni 9 SYSTEM SIL400 - PETRONAS LUBRICANTS Silicone trasparente adesivo 10 OSSIGENO - AIR LIQUIDE ITALIA Gas per saldatura 11 ACETILENE - AIR LIQUIDE ITALIA Gas per saldatura % ELIO, ARGON - AIR LIQUIDE ITALIA Gas per saldatura 13 SIDERGAS S6 - SIDERGAS Filo per saldatura 14 DILUENTE NITRO MONN FIRE Diluente 15 INK Q - VIDEOJET Inchiostro per marcatori 16 GASOLIO Carburante per motori diesel 17 ACIDO SOLFORICO 94/98 % Acido minerale
42 stato solido polvere cristallino pasta scaglie granuli liquido gas aerosol Idrogel um µg/m 3 mg/m 3 ppm % temp. utilizzo ambiente penetrazione inalazione cutanea ingestione trasform.-stato-fisico solido / polvere solido / aerosol solido / liquido solido / vapore liquido / solido liquido / areosol liquido / vapore liquido / gas aerosol/vapore etichettatura E esplosivo C corrosivo O comburente Xi irritante Xn nocivo F facilmente infiammabile F+ estremamemte infiammabile T tossico T+ molto tossico N nocivo per l'ambiente tipo e capacità cisterne serbatoi fusti sacchi bottiglie bombole scatole bombolette movimentazione manuale carrello elevatore transpallet meccanica pneumatica condutture aerazione assente naturale forzata naturale + forzata
43 Nome commerciale - Fornitore (p. 1) tipo di prodotto/ utilizzo Scheda N. Fasi del ciclo e/o postazioni dove è presente o utilizzato data scheda sostanza preparato stato fisico (p.9) punto di ebollizione C (p. 9) condizioni di incompatibilità e materiali da evitare (p. 10) prodotti di decomposizione termica (p. 10) vie di penetrazione (p. 11) etichettatura (p.15) frasi R (p. 15) frasi S (p. 15) Pulizia metalli in officina FULCRON - AREXONS Detergente feb-92 x liquido > 100 inalazione 10, 11, 12, 31, 34, 35, 36, 38, 41, 50, 51, 53, 67 temperatura di utilizzo gradi C trasformazione di stato fisico confezioni tipo e capacità movimentazione al coperto deposito aerazione stoccaggi differenziati sostanze pericolose (p. 2) cute * unità di misura Norme Italiane e europee TWA STEL TLV ACGIH (p.8) TWA STEL simboli frasi R - ambiente liquido / vapore taniche manuale si naturale si
44 N. DESCRIZIONE OPERAZIONI LAVORATIVE CHE COMPORTANO UTILIZZO DI AGENTI CHIMICI Durata (minuti/g) 3 ATTIVITA' DI PULIZIA GENERICA 10 E indicatori Prodotti usati Elenco prodotti N. Schede Gravità Durata Livello espositivo classe di frasi R 1 fattore % 2 fattore Quantità totale in azienda (Kg o litri) stimato correzioni misurato 3 fattore indicatore di rischio rischio sicurezza ambiente E Detergenti 65, 81, 85, 86, 89, 114, 115, , , 11, 12, 31, 34, 35, 36, 38, 41, 50, 51, 53, BASSO
45 Utilizzo dpi (dispositivi di protezione individuale) Da utilizzare durante esposizione a sostanze pericolose " Guanti da chimici; " Occhiali protettivi per chimici; " Tuta da lavoro per chimici; " Mascherine per le vie respiratorie.
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47 PROTEZIONE DELLE MANI
48 PROTEZIONE DEGLI OCCHI
49 PROTEZIONE DEL CORPO E DELLA PELLE
50 PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
51 PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI TITOLO IX, CAPO II D.Lgs. 81/2008
52 I Cancerogeni Agenti chimici, fisici o biologici in grado di alterare il materiale genetico di una cellula rendendola capace di sviluppare un tumore in seguito ad una esposizione più o meno prolungata nel tempo AGENTE ALTERAZIONE ESPOSIZIONE Simmetria con gli altri agenti chimici come modalità di esposizione cambia in modo significativo il rapporto DOSE/DANNO
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