Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Aggiornamento tecnico del rischio chimico

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1 Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Aggiornamento tecnico del rischio chimico

2 In questa unità didattica verrà analizzato cosa debba intendersi per rischio chimico negli ambienti di lavoro e come insorge. In particolare vedremo quali sono gli agenti chimici pericolosi, in quali categorie sono classificati e quali sono i prodotti chimici delle lavorazioni da non ritenersi dannosi. Verranno illustrati, infine, i possibili interventi di prevenzione e protezione dall esposizione a tali sostanze chimiche.

3 Il rischio chimico in ambiente di lavoro è inteso come l insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nei luoghi di lavoro di Agenti chimici pericolosi.

4 Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che, in base alle loro caratteristiche chimiche, chimicofisiche e tossicologiche, sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al D.Lgs. 52/97 e al D.Lgs. 285/98 e s.m.i., o che rientrano, comunque, nei criteri di classificazioni ivi previsti.

5 La maggior parte delle sostanze o preparati chimici, oltre ad essere classificato in una categoria di pericolo è identificato mediante simboli o lettere. Fai clic sulle diverse parti del grafico per ottenere maggiori informazioni.

6 In questo grafico ti sono presentati ulteriori simboli o lettere con cui si classificano sostanze o preparati chimici. Fai clic sulle diverse parti del grafico per ottenere maggiori informazioni.

7 Questo grafico propone ulteriori simboli o lettere con cui si classificano sostanze o preparati chimici. Fai clic sulle diverse parti del grafico per ottenere maggiori informazioni.

8 Nei luoghi di lavoro, vengono prodotte anche alcune sostanze chimiche che non sono classificate come pericolose. Per esempio, la lavorazione meccanica dei materiali inerti produce l emissione di polveri minerali. Mentre temperature intorno ai inducono il bitume ed i conglomerati alle emissioni di fumi e di vapori. Tali materiali non sono classificati come agenti chimici pericolosi. Di conseguenza, le polveri, i fumi ed i vapori di bitume, derivati dalle lavorazioni, presenti non intenzionalmente sul posto di lavoro, non hanno etichettatura, né schede di sicurezza.

9 Secondo il Decreto Legislativo numero 25 del 2002, i rischi di tipo chimico a cui si può essere soggetti nei luoghi di lavoro, si distinguono in Rischi per la sicurezza e Rischi per la salute. Tra i primi rientrano quelli di tipo infortunistico: incendi, esplosioni l entrata in contatto con sostanze aggressive e/o corrosive. La seconda tipologia di rischi comprende quelli igienicoambientali, come le esposizioni a sostanze tossiche e nocive, con compromissione dell equilibrio biologico, intossicazioni e malattie.

10 In una ambiente di lavoro un rischio chimico si concretizza nel momento in cui si realizzano due condizioni: Presenza di agenti chimici pericolosi; Esposizione. L esposizione può essere definita come quella condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilità che agenti chimici pericolosi, tal quali o sottoforma di emissioni (polveri, fumi, nebbie, gas e vapori) possano essere assorbiti dall organismo attraverso: Ingestione, contatto cutaneo o inalazione.

11 E possibile proteggersi e prevenire il rischio chimico? La risposta è si. E possibile, infatti, pianificare interventi di prevenzione e protezione, ma, prima di tutto, è necessario effettuare una valutazione dei rischi. Il processo di valutazione del rischio chimico può essere suddiviso in quattro fasi. La prima, riguarda l individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico, cioè dei pericoli. La seconda fase si riferisce all identificazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico. La terza fase concerne la rilevazione e la misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico. Ed infine, la quarta ed ultima fase riguarda la stima e la valutazione dell esposizione agli agenti chimici pericolosi.

12 Dopo aver effettuato la valutazione dei rischi chimici a cui si può essere soggetti in un ambiente di lavoro, è possibile pianificare interventi di prevenzione e protezione. Gli interventi di prevenzione, che riguardano l eliminazione o almeno la riduzione del rischio, possono essere distinti in interventi di prevenzione primaria e secondaria. Mentre i primi, infatti, si riferiscono a tutte quelle azioni finalizzate all eliminazione del rischio, i secondi sono relativi al controllo dello stesso. Gli interventi di protezione, invece, che riguardano la difesa il contenimento del rischio, possono essere sia di ordine collettivo, sia individuale. Nei primi rientrano, per esempio, l areazione degli ambienti, la formazione e l organizzazione, i secondi comprendono, invece, l insieme di dispositivi di protezione individuali.

13 Ci sono prodotti considerati pericolosi in tutta l Unione Europea e come tali sono regolamentati. Su tali prodotti vi è l obbligo di apporre in modo visibile ed indelebile una etichetta che ne attesta il grado di pericolosità. II fornitore e' obbligato, inoltre, a munire ogni contenitore (bottiglia, fusto, sacco) di una etichetta che deve riportare ben chiare le seguenti informazioni: denominazione della sostanza o del preparato - nome chimico delle sostanze presenti nel preparato, la lettera 'R' indicante i rischi specifici e la lettera 'S' indicante i consigli di prudenza, il quantitativo del contenuto, nome e indirizzo del responsabile dell'immissione sul mercato. Vi è la raccomandazione di seguire scrupolosamente le istruzioni stampate sulle etichette in merito al loro utilizzo, al loro immagazzinamento ed alle modalità di smaltimento. Tra i prodotti con queste caratteristiche sono compresi le sostanze chimiche, i detersivi, i prodotti per la casa, i solventi e le vernici.

14 La scheda di sicurezza: è un documento che fornisce informazioni tecniche precise sul prodotto: è destinata agli utilizzatori dei preparati pericolosi; è gratuita; eve accompagnare i prodotti pericolosi in commercio. Tutti i prodotti chimici devono essere accompagnati dalle relative schede di sicurezza che contengono numerose informazioni sui pericoli, sugli accorgimenti da adottare durante l'uso e per la loro conservazione o stoccaggio e sui rimedi da attuare ai fini della sicurezza e del rispetto ambientale.

15 In questa unità didattica è stato analizzato cosa si intende per rischio chimico negli ambienti di lavoro e come questo insorga. In particolare abbiamo visto quali sono gli agenti chimici pericolosi e in quali categorie sono classificati, e quali sono i prodotti chimici delle lavorazioni da non ritenersi dannosi. Infine sono stati illustrati i possibili interventi di prevenzione e protezione dall esposizione a tali sostanze chimiche.

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