Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Fiora

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Fiora"

Transcript

1 Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Fiora DELIBERA N. 3 del 22/04/2002 OGGETTO : Adozione degli obiettivi e priorità degli interventi cui deve attenersi il Piano di Tutela delle Acque. Allegati: obiettivi e priorità degli interventi cui deve attenersi il Piano di Tutela delle Acque. Assunta nella seduta del Comitato Istituzionale del 22/04/2002. Alla seduta sono: presente assente X Tommaso Franci (Presidente) Ass. Ambiente Regione Toscana (Delegato) X Marco Verzaschi Ass. Ambiente Regione Lazio (Delegato) X Francesco Battistoni Ass. Ambiente A.P. Viterbo. (Delegato) X Giancarlo Bastianini Vice Pres. A.P. Grosseto (Delegato) X Filippo Peroni Sindaco di Ischia di Castro X Francesco G. Bozzini Presidente Comunità Montana Zona S Presiede il Presidente Tommaso Franci. Assiste con funzioni di Segretario il Segretario Generale Dott. Ing. Francesco Pistone. IL COMITATO ISTITUZIONALE Visto: - la legge 18 maggio 1989 n. 183 recante Norme per il riassetto organizzativo e funzionale per la difesa del suolo ; - l art. 15 della legge 18 maggio 1989, n. 183, che istituisce il territorio del Bacino del fiume Fiora come Bacino di rilievo Interregionale; - l intesa tra la Regione Toscana e la Regione Lazio per la costituzione dell'autorità del Bacino del fiume Fiora e per disciplinare lo svolgimento delle funzioni amministrative relative al bacino stesso, approvata, ai sensi dello stesso art.15 della L. 183/89, con Delibera C.R. della Toscana n. 74/99 e Delibera G.R. del Lazio n. 2057/99; - il Decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 2000 Delimitazione del bacino idrografico del fiume Fiora ; - il D. Lgs n. 152 del 11 maggio 1999, aggiornato con le modifiche del D. Lgs. n. 258 del 18 agosto 2000 recante Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/Cee concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/Cee relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole ; Considerato: 1

2 - che, in base al comma 2 art. 44 del D. Lgs. 152/99, entro il 31 dicembre 2001 le Autorità di Bacino di rilievo nazionale ed interregionale, sentite le Province e le autorità d'ambito, definiscono gli obiettivi su scala di Bacino, cui devono attenersi i piani di tutela delle acque, nonché le priorità degli interventi; - che, ai sensi del comma 1 art. 44 del D. Lgs. 152/99, il Piano di tutela delle acque costituisce un piano stralcio di settore del piano di bacino ai sensi dell'articolo 17, comma 6 ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183; Richiamata: - la Delibera del Comitato Istituzionale di questa Autorità di Bacino n. 2 del 02/02/2001, avente ad oggetto Adozione del Progetto di Piano Stralcio di Bacino Tutela delle risorse idriche superficiali soggette a derivazioni ai sensi dell Art. 17, comma 6-ter della L. 183/89 ; Preso atto: - dei contenuti dei piani di tutela delle acque, di cui all allegato 4 del D. Lgs. 152/99, sostituito dall'articolo 25 del D.lgs 18 agosto 2000, n. 258; - del documento predisposto dal Comitato Tecnico e approvato nella seduta del 15/03/2002; - del fatto che nel processo di stesura del documento in argomento sono stati interessati le Province di Grosseto, Viterbo e Siena e gli ATO 6 ed 1; DELIBERA è approvato il documento Obiettivi e priorità degli interventi cui deve attenersi il Piano di Tutela delle Acque (Allegato A), facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; di dare mandato al Segretario Generale di trasmettere alla Regione Toscana e alla Regione Lazio il documento oggetto della presente deliberazione. Il Segretario Generale (Dott. Ing. Francesco Pistone) Il Presidente (Ass. Tommaso Franci) 2

3 ALLEGATO A Art. 44 comma 2 D.Lgs. 152/99: obiettivi e priorità degli interventi cui deve attenersi il Piano di tutela delle acque. A seguito dell attività conoscitiva svolta dalla Segreteria Tecnica, attraverso l analisi dei dati disponibili all interno della struttura, è emerso che all interno del Bacino Interregionale del Fiume Fiora non sussistono particolari elementi di criticità inerentemente alla risorsa idrica. Gli obiettivi che si propongono nel presente paragrafo si configurano secondo quanto previsto all art. 44 del D. Lgs. 152/99 e si riferiscono, prevalentemente, a porre l accento su alcuni punti già considerati nei contenuti del Piano di tutela delle acque, di cui all Allegato 4 del D. Lgs. 152/99 (sostituito dall'articolo 25 del D. Lgs 18 agosto 2000, n 258). In particolare, si sottolinea l importanza dell aspetto conoscitivo del sistema delle acque superficiali e sotterranee teso a definire i principali aspetti geologici, morfologici ed idrogeologici, attraverso la raccolta, l omogeneizzazione e l archiviazione sistemica degli studi e dei dati di base; identificazione della situazione di zero, intesa come lo stato di fatto attuale degli aspetti riguardanti il chimismo, l eventuale carico inquinante, le pressioni sullo stato quantitativo in funzione della disponibilità definita dal bilancio idrogeologico ed individuazione delle azioni e degli interventi con sequenza temporale in funzione delle eventuali situazioni critiche individuate in questa fase. Qualora il quadro conoscitivo risulti inadeguato e/o incompleto, il Piano dovrà prevedere ulteriori ricerche mirate alla copertura delle lacune così individuate. Conseguentemente a quanto sopra, altro punto su cui si vuole incentrare l attenzione è la rete di monitoraggio e la sua gestione, che rappresentano il punto fondamentale per la gestione della risorsa idrica. Questa, definita secondo le caratteristiche dettate nell Allegato 1 del D. Lgs. 152/99 (sostituito dall'articolo 25 del D. Lgs 18 agosto 2000, n 258), deve essere riferita anche ai corpi i- drici significativi, così come definiti per il Bacino. La ricostruzione dell aspetto conoscitivo permetterà l individuazione degli eventuali punti di crisi; anche in funzione di ciò, dovrà essere redatta una prima normativa di gestione della risorsa idrica, sia volta al risparmio idrico e relativa alle utilizzazioni in atto, sia finalizzata alla regolamentazione dei nuovi prelievi, così come previsto dalle leggi vigenti. Come priorità di intervento si segnala la salvaguardia della risorsa idrica del M. Amiata in riferimento all uso prioritario di tipo potabile dell acqua, di cui all art. 2 comma 1 della L. 36/94, raggiungibile attraverso scelte politiche sulla gestione della risorsa idrica. Il Monte Amiata rappresenta il più importante serbatoio idrico della Toscana Meridionale; vari studi identificano una generale tendenza alla diminuzione dei valori di risorsa erogata dall acquifero. In particolare, la sorgente Ermicciolo, situata nei pressi di Vivo d Orcia (Comune di Castiglione d Orcia), della quale esistono misure continuative di portata, mostra una continua diminuzione delle portate erogate per complessivi 96 l/s, pari ad una riduzione di circa il 58% nell ultimo trentennio. A questo proposito si ricorda l esistenza di un Protocollo d intesa tra la Regione Toscana, il Bacino Regionale Ombrone, il Bacino Nazionale Tevere ed il Bacino Interregionale Fiora finalizzato alla definizione del bilancio idrico dell acquifero del M. Amiata. Il piano di lavoro, ratificato dalla commissione tecnica in data 27/11/2001, è stato redatto anche attraverso l esame bibliografico di tutti i lavori di interesse, tenendo conto delle informazioni affluenti dai vari Enti che hanno operato od operano a vario titolo sul vulcano Amiata. Lo studio prevede il miglioramento dei bilanci idrici fin qui svolti, attraverso il superamento delle incertezze legate soprattutto alla mancanza di dati puntuali idonei. A tal fine il piano di lavoro prevede la realizzazione di una rete di monitoraggio in continuo delle entrate e delle uscite, analisi di dettaglio con particolare riferimento al rilievo geostrutturale delle fratturazioni, fattore 3

4 che sembra condizionare in maniera preponderante la circolazione idrica, la realizzazione del SIT, l elaborazione del modello idrogeologico e la modellazione idrodinamica dell acquifero. La salvaguardia del Monte Amiata è inserita come priorità di intervento non in relazione ad una effettiva situazione di pericolo relativamente alla risorsa in esso contenuta, ma in funzione di un potenziale danno causato da una drastica riduzione delle quantità d acqua di questo acquifero, utilizzata per l approvvigionamento idrico di molti comuni, non solo del Bacino Interregionale del Fiume Fiora. Relativamente all inquinamento delle acque, si ricorda che è in corso uno studio sulla valutazione della vulnerabilità dell acquifero del Monte Amiata, proposto dall Amministrazione Provinciale di Grosseto e finalizzato alla difesa del territorio e alla disciplinata gestione delle risorse idriche. Sempre in relazione all uso potabile della risorsa, il Piano dovrà prevedere l attuazione dell art. 21 D.Lgs. 152/99 e art. 24 L. 36/94 per l individuazione e la gestione delle aree di salvaguardia (intese come zona di tutela assoluta, zone di rispetto e zone di protezione) per il mantenimento ed il miglioramento delle caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano. Riguardo questo aspetto, si riporta in allegato l elenco dei corpi e bacini idrici di interesse per l uso potabile, redatto dall Acquedotto del Fiora S.p.A. Gli stessi rappresentano elementi di particolare interesse in quanto in essi trova origine una risorsa idrica destinata ad uso potabile ed a servizio di intere zone urbane e/o rurali. Altresì, sono stati indicati anche elementi sui quali sono in corso o stanno per iniziare approfondimenti tecnici mirati ad un migliore utilizzo della risorsa, sempre ad uso potabile. L elenco delle acque sotterranee è costituito da acquiferi sensu lato, cioè sia da zone nelle quali il contesto idrogeologico consente l accumulo della risorsa, sia da zone di alimentazione e ricarica; per le acque superficiali occorre considerare quei bacini idrografici interessati da previsioni di realizzazione di laghetti collinari, anche in derivazione, a fini idropotabili, come risulta dal PTC della Provincia di Grosseto. Inoltre, sarà di fondamentale importanza il recepimento del Piano stralcio di tutela delle risorse idriche superficiali soggette a derivazioni, redatto da questa Autorità di Bacino ed adottato con Delibera n 2 del Comitato Istituzionale nella seduta del 02/02/2001. Per consentire l affinamento del Piano stralcio di cui sopra dovrà essere eventualmente rielaborato ed attivato il progetto di potenziamento del sistema di controllo delle acque superficiali e sotterranee con particolare riferimento alle portate di magra, facente parte del piano stesso come allegato alla relazione generale. 4

5 Elenco dei corpi e bacini idrici di interesse per l uso potabile (ALLEGATO - Acquedotto del Fiora S.p.A.) Acque sotterranee M. Calvo - Selva Si tratta di un piccolo ma significativo nucleo di arenaria Pietraforte caratterizzato da una tettonica piuttosto complessa che ne determina una suddivisione in due strutture con significato idrogeologico profondamente differente: una si presenta come una sinforme galleggiante sulle altre formazioni impermeabili liguri; l altra, invece, costituisce un embrice in comunicazione con l acquifero profondo carbonatico (nonché geotermico) di cui ne rappresenta un importante zona di alimentazione. Ripa di Cellena - Catabbio Questa zona costituisce una dorsale geologicamente composita ( serie toscana + unità subliguri), caratterizzata da corpi calcarei sovrapposti a formazioni impermeabili nei quali trovano origine numerose piccole sorgenti capaci di soddisfare le esigenze idropotabili di alcuni centri rurali. Probabilmente, l utilizzo della risorsa corrisponde alla quasi totalità delle potenzialità, ma piccoli incrementi possono apportare grandi benefici all intera zona. Dorsale Selvena - Elmo Si tratta di una tipica dorsale carbonatica impostata sui termini mesozoici della Serie toscana, il cui lato occidentale è rialzato per faglia rispetto ai terreni impermeabili liguri e subliguri. In tale posizione sono ubicate alcune sorgenti per limite di permeabilità nell ambito di percorsi carsici e subcarsici piuttosto superficiali. La risorsa è qualitativamente ottima, quantitativamente ridotta ma sufficiente per le richieste di gran parte dell anno; anche in questo caso l utilizzo è circa pari alla disponibilità, ma sono possibili alcuni incrementi i cui benefici potrebbero migliorare l approvvigionamento delle frazioni rurali. Acquifero delle Vulcaniti A testimoniare l importanza di questo acquifero basta citare la sorgente de La Nova, che, peraltro, rappresenta uno degli elementi fondamentali del Piano d Ambito dell AATO 6 Ombrone per sopperire alla carenza di risorsa idrica del settore meridionale della provincia di Grosseto. Tuttavia, il quadro conoscitivo appare ancora lacunoso e tale da escludere, al momento, una ulteriore suddivisione in sottobacini che, invece, costituirebbe un importante elemento funzionale alla corretta gestione dell acquifero, senza pregiudicare oltremodo sfruttamenti (sostenibili) diversi da quello potabile. 5

Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Fiora

Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Fiora Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Fiora DELIBERA N. 6 del 06/04/2006 OGGETTO: L.388/2000 (L.F. 2001) Assegnazione fondi per il finanziamento dei piani stralcio di assetto idrogeologico, per l

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22-12-2003 (punto N. 24 ) Proponente TOMMASO FRANCI Decisione N.24 del 22-12-2003 DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

Dettagli

Autorità di Bacino. DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE (legge 18 maggio 1989 n.183 art.12)

Autorità di Bacino. DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE (legge 18 maggio 1989 n.183 art.12) DELIBERA N. 5 Seduta del 03 marzo 2004 OGGETTO: D.Lgs. 152/99. Adempimenti previsti dall art. 44, comma 4. Definizione degli obiettivi e delle priorità di intervento per la redazione dei Piani di tutela

Dettagli

DELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino

DELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino Pagina 1 di 6 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE DEL BACINO DEL FIUME SERCHIO, DI CUI ALLE DELIBERE DI COMITATO ISTITUZIONALE N. 121 DEL 1 AGOSTO 2002 E N. 152 DEL 20 FEBBRAIO 2007.

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DELIBERA N. 110 DEL 4 Aprile 2002 (n. 4/02) OGGETTO: Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152, articolo 44 comma 2. Obiettivi su scala di bacino cui

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 21 ) Delibera N.225 del

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 21 ) Delibera N.225 del REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 10-03-2003 (punto N. 21 ) Delibera N.225 del 10-03-2003 Proponente TOMMASO FRANCI DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 DELIBERAZIONE 8 ottobre 2003, n. 171

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 DELIBERAZIONE 8 ottobre 2003, n. 171 DELIBERAZIONE 8 ottobre 2003, n. 171 Articolo 18 del decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152 concernente la tutela delle acque dall inquinamento. Individuazione delle aree sensibili del bacino regionale

Dettagli

Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD

Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD Monitoraggio qualitativo e quantitativo dei corpi idrici sotterranei della regione Puglia 29/03/2011 ARPA - Il monitoraggio

Dettagli

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 13 ) Delibera N.939 del

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 13 ) Delibera N.939 del REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 26-10-2009 (punto N. 13 ) Delibera N.939 del 26-10-2009 Proponente MARCO BETTI DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

Dettagli

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE CICLO 2015-2021 (Direttiva Comunitaria 2000/60/CE, D.L.vo 152/06, L. 13/09) ELENCO ELABORATI ALLA RELAZIONE GENERALE Tav.1. Inquadramento territoriale Tav.2. Aggiornamento

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi

Dettagli

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate)

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo vigente) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo con modifiche proposte

Dettagli

GIUNTA REGIONALE. Omissis

GIUNTA REGIONALE. Omissis Pag. 160 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XL - N. 48 (11.09.2009) GIUNTA REGIONALE Omissis DELIBERAZIONE 27.07.2009, n. 397: D.Lgs 152/06 e s.m.i. e D.M. 131/08 - Approvazione del documento

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 07 DEL 15/02/2011 Oggetto: Aggiornamento relativo alla fascia di riassetto - zone di approfondimento e conseguente a modifica morfologica del

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA dell Assessore all Ambiente;

LA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA dell Assessore all Ambiente; Oggetto: Individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola in attuazione della direttiva 91/676/CEE e del D.lgs. 152/99, successivamente modificato con D.lgs. 258/2000. LA GIUNTA REGIONALE

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32 IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA. I Segretari Daniela Lastri Gian Luca Lazzeri

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32 IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA. I Segretari Daniela Lastri Gian Luca Lazzeri 8.8.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32 IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA con la maggioranza prevista dall articolo 26 dello Statuto. DELIBERAZIONE 24 luglio 2012, n. 63 Il Presidente

Dettagli

Processo di costruzione del progetto di Piano

Processo di costruzione del progetto di Piano Relazione Generale Capitolo 1 Processo di costruzione del progetto di Piano 1.1. Inquadramento normativo La legge 18 maggio 1989, n. 183, Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa

Dettagli

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata. Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata. Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata Forum Nazionale sull Acqua Roma Teatro Capranica, 18 ottobre 2011 Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 33 DEL 20.05.13 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 ottobre 2016

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 ottobre 2016 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 ottobre 2016 Approvazione del secondo Piano di gestione delle acque del distretto idrografico della Sardegna. (17A00641) (GU n.25 del 31-1-2017) IL

Dettagli

ELENCO ALLEGATI AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE. Prima elaborazione del Progetto di Piano di Bacino

ELENCO ALLEGATI AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE. Prima elaborazione del Progetto di Piano di Bacino AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE Prima elaborazione del Progetto di Piano di Bacino (Legge 18 maggio 1989 n. 183 D.P.R. 9 ottobre 1997 art. 3 comma 3) ELENCO ALLEGATI SETTEMBRE 1999 AUTORITA' DI BACINO

Dettagli

O GG E TTO : Approvazione modifiche al piano di Tutela delle Acque - Elaborato di Piano "Criteri per la delimitazione delle Aree di Salvaguardia"

O GG E TTO : Approvazione modifiche al piano di Tutela delle Acque - Elaborato di Piano Criteri per la delimitazione delle Aree di Salvaguardia O GG E TTO : Approvazione modifiche al piano di Tutela delle Acque - Elaborato di Piano "Criteri per la delimitazione delle Aree di Salvaguardia" N. 189 IN 14/03/2019 RICHIAMATI: LA GIUNTA REGIONALE del

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 43 DEL 13/11/2008 Oggetto: Approvazione Studio delle condizioni di pericolosità idraulica delle aree prossime al canale del Guercio in un tratto

Dettagli

2. Il Piano di gestione delle acque del distretto idrografico

2. Il Piano di gestione delle acque del distretto idrografico 4. Il Piano di gestione delle acque del distretto idrografico della Sicilia è riesaminato e aggiornato nei modi e nei tempi previsti dalla direttiva 2000/60/CE e dallo stesso Piano. Art. 4. della Sicilia

Dettagli

Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro

Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Corrado Soccorso Dipartimento Difesa del Suolo Sezione Geologia e Georisorse Settore Tutela Acque Iniziativa

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI Area: CONSERVAZIONE E TUTELA QUALITA' DELL'AMBIENTE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI Area: CONSERVAZIONE E TUTELA QUALITA' DELL'AMBIENTE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 819 28/12/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 19910 DEL 20/12/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI Area: CONSERVAZIONE E TUTELA QUALITA'

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 16 DEL 24.03.14 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE Decreto n. 42/ 2015 Piano di bacino del fiume Tevere VI stralcio funzionale P.S. 6 per l assetto idrogeologico P.A.I. - proposta di modificazione aggiornamenti ex art.

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Protezione degli ecosistemi: assicurarne l integrità attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche promuovere la cooperazione tra paesi nella gestione dei bacini

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 66 DEL 26.11.13 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 32 DEL 01.07.10 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 16 DEL 19/03/2012 Oggetto: Modifiche alle seguenti cartografie di cui all art.4, comma 1, lett. c) delle NdA del PAI: - Tav. 2 sezione 248080

Dettagli

Dipartimento di Scienze della Terra

Dipartimento di Scienze della Terra Dipartimento di Scienze della Terra Giovedì 27 Maggio 2010 ore 15.00, Aula A Conferenza - dibattito su Dissesto idrogeologico e pianificazione territoriale organizzata da Dipartimento di Scienze della

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale - DIAM LEGISLAZIONE

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DELIBERA N 210 del 9 Ottobre 2008 ( 13 /2008) OGGETTO: Adozione di modifiche alle Tav. 2, 4, 5 e 7b di cui all art. 4 delle NdA del PAI (DCI n.180/06),

Dettagli

AUTORITA INTERREGIONALE

AUTORITA INTERREGIONALE AUTORITA INTERREGIONALE di BACINO della BASILICATA www.adb.basilicata.it Piano di bacino stralcio del bilancio idrico e del deflusso minimo vitale NORME DI ATTUAZIONE Collaborazione Sogesid S.p.A. Consulenza

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 23 DEL 10.04.13 Oggetto: Piano Stralcio Tutela dei corsi d acqua interessati da derivazioni (PDER - DCI 65/00 e 73/00; DCRT 259/00, DCRL 15/01).

Dettagli

I Forum di informazione Legnaro, 29 aprile 2009

I Forum di informazione Legnaro, 29 aprile 2009 I Forum di informazione Legnaro, 29 aprile 2009 Il Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali e la direttiva 2000/60 Piano di gestione delle acque Direttiva Quadro sulle acque 2000/60/CE

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 18 luglio 2006 Seduta pubblica Sessione II ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 33 Presidente Giacomo Ronzitti Consiglieri

Dettagli

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Dott. Alberto Cisotto Autorità di bacino dell Alto Adriatico L articolo 14 della direttiva

Dettagli

Percorso partecipato alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

Percorso partecipato alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Piano di Settore per la pianificazione delle risorse idriche (PPRI) con la finalità di garantirne l idoneitl idoneità qualitativa, la disponibilità quantitativa e la tutela dall inquinamento inquinamento

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 48 DEL 26.09.11 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano)

NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano) NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano) Una comunicazione della Commissione del 21 febbraio 1996 imposta

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 28 DEL 16/06/2008 Oggetto: Modifica cartografica delle perimetrazioni delle aree inondabili (Tav. 4 elemento 6) e degli ambiti normativi (Tav.

Dettagli

INTERGEO Progetto e Sviluppi Provincia di Prato Servizio Governo del Territorio

INTERGEO Progetto e Sviluppi Provincia di Prato Servizio Governo del Territorio Dott.ssa Daniela Quirino INTERGEO Progetto e Sviluppi INTERGEO Progetto coofinanziato dal Ministero per l innovazione tecnologica nel quadro di sviluppo dell e-government e coordinato con gli interventi

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 21 ) Delibera N.1244 del

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 21 ) Delibera N.1244 del REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 28-12-2009 (punto N. 21 ) Delibera N.1244 del 28-12-2009 Proponente MARCO BETTI DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 21/34 DEL

DELIBERAZIONE N. 21/34 DEL Oggetto: Disciplina Regionale di recepimento del D.M. 7 aprile 2006 Criteri e norme tecniche per l utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento di cui all art. 112 D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152.

Dettagli

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, BENI AMBIENTALI, PARCHI, Servizio Acque e Demanio Idrico PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE D.Lgs. 03.04.2006 n.152 e s.m.i ELABORATO N. TITOLO A1.1 SCALA PIANO DI TUTELA DELLE

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 43 DEL 02.08.11 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

COMUNE CORTE DE CORTESI CON CIGNONE Provincia di Cremona. Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

COMUNE CORTE DE CORTESI CON CIGNONE Provincia di Cremona. Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale COMUNE CORTE DE CORTESI CON CIGNONE Provincia di Cremona DELIBERAZIONE N. 14 Adunanza del 18.01.2018 Codice Ente 10735 8 Corte de Cortesi con Cignone Codice Materia: COPIA Verbale di Deliberazione della

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 ottobre 2016. Approvazione del secondo Piano di gestione delle acque del distretto idrografico della Sardegna. IL PRESIDENTE DEL

Dettagli

DISTRETTO DELL APPENNINO CENTRALE AUTORITA DI BACINO DEL FIUME TEVERE

DISTRETTO DELL APPENNINO CENTRALE AUTORITA DI BACINO DEL FIUME TEVERE CONSIGLIO NAZIONALE DELL ECONOMIA E DEL LAVORO Roma 10 giugno 2009 Consultazione e partecipazione pubblica delle parti sociali ai fini della Direttiva 2000/60/CE sul Piano di Gestione del Distretto Idrografico

Dettagli

SETTORE DIRETTIVE EUROPEE NORMATIVA NAZIONALE NORMATIVA REGIONALE NOTE

SETTORE DIRETTIVE EUROPEE NORMATIVA NAZIONALE NORMATIVA REGIONALE NOTE R.D. n. 1443/27 (ricerca e coltivazione di sostanze minerali e delle acque termali e minerali) R.D. n. 1775/33 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) DIR 75/440/CEE

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 aprile 2013

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 aprile 2013 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 aprile 2013 Approvazione del Piano di bacino del fiume Tevere - 6 stralcio funzionale - P.S. 6 - per l'assetto idrogeologico - PAI - primo aggiornamento,

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE Decreto n.60/2014 Piano di bacino del fiume Tevere VI stralcio funzionale P.S. 6 per l assetto idrogeologico P.A.I. art. 43, comma 5 delle Norme Tecniche di Attuazione

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE. Decreto n. 50/2018

AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE. Decreto n. 50/2018 - A AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE Decreto n. 50/2018 Piano di bacino del fiume Tevere- VI stralcio funzionale P.S.6 per l'assetto idrogeologico

Dettagli

Milano, 23 aprile 2009

Milano, 23 aprile 2009 Milano, 23 aprile 2009 Il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle

Dettagli

Relazione di sintesi. Progettazione interna ex art.90 D.Lgs. 163/2006

Relazione di sintesi. Progettazione interna ex art.90 D.Lgs. 163/2006 Relazione di sintesi Progettazione interna ex art.90 D.Lgs. 163/2006 Giugno 2008 IL PIANO Stralcio PS5 Il Piano Ps5 Piano stralcio dell area metropolitana romana è un Piano redatto in forza della ex legge

Dettagli

Il Programma di Tutela e Uso delle Acque in Regione Lombardia

Il Programma di Tutela e Uso delle Acque in Regione Lombardia Il Programma di Tutela e Uso delle Acque in Nadia Chinaglia D. G. Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, LEGGE REGIONALE 26/03 Piano di Tutela delle Acque d.lgs. 152/99 Atto di Indirizzi

Dettagli

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA 7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni PIANO IRRIGUO NAZIONALE PSR 2007/2013 E PAC 2014/2020 CONSORZI DI BONIFICA Intervento del Consorzio della Bonifica Reatina 14,

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 novembre 2013

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 novembre 2013 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 novembre 2013 Approvazione del «Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione».

Dettagli

INQUINAMENTO DA NITRATI

INQUINAMENTO DA NITRATI INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1593 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione del primo aggiornamento della "Carta delle limitazioni per l'installazione

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 62 DEL 30.10.12 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell

Dettagli

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 19/09/2018

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 19/09/2018 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1024 SEDUTA DEL 19/09/2018 OGGETTO: Direttiva Tecnica Regionale per la disciplina degli scarichi delle acque reflue - approvazione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BOLLETTINO UFFICIALE N. 13 DEL 01/04/2010

REGIONE PIEMONTE BOLLETTINO UFFICIALE N. 13 DEL 01/04/2010 REGIONE PIEMONTE BOLLETTINO UFFICIALE N. 13 DEL 01/04/2010 Autorità di bacino del fiume Po Parma Deliberazione24 febbraio 2010, n. 1/2010 Atti del comitato istituzionale - Adozione del Piano di Gestione

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013

DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni

Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni I recenti strumenti di pianificazione della gestione del rischio idraulico e il loro recepimento nella pianificazione

Dettagli

Inquadramento nazionale nell applicazione delle Direttive 2000/60/CE e 2006/18/CE

Inquadramento nazionale nell applicazione delle Direttive 2000/60/CE e 2006/18/CE Inquadramento nazionale nell applicazione delle Direttive 2000/60/CE e 2006/18/CE Maurizio Pernice Scanu Gabriela Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare Ecomondo Rimini, 9 novembre

Dettagli

D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 FINALITA

D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 FINALITA D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE

Dettagli

Omissis. DELIBERAZIONE , n. 348: Legge 25 febbraio 1992 n. 215; affidamento. all Ente strumentale Abruzzo Lavoro;

Omissis. DELIBERAZIONE , n. 348: Legge 25 febbraio 1992 n. 215; affidamento. all Ente strumentale Abruzzo Lavoro; Pag. 18 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XXXIX - N. 32 (30.05.2008) Omissis DELIBERAZIONE 24.04.2008, n. 348: Legge 25 febbraio 1992 n. 215; affidamento all Ente Strumentale Abruzzo Lavoro

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 762 del 05/12/2017

Delibera della Giunta Regionale n. 762 del 05/12/2017 Delibera della Giunta Regionale n. 762 del 05/12/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 6 - Direzione Generale per l'ambiente, la difesa del suolo e l'ecosistema U.O.D.

Dettagli

CAPITOLO 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

CAPITOLO 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO CAPITOLO 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le principali norme nazionali per le indagini finalizzate alla ricerca della risorsa idrica e per l uso e la tutela di quest ultima nascono nel 1933 con il Regio Decreto

Dettagli

Bacino Regionale Ombrone

Bacino Regionale Ombrone Bacino Regionale Ombrone PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (L. n 183/89 - L.R. n 91/98 - L. n 365/2000) ALLEGATO A Progetto di piano stralcio per l'assetto idrogeologico Bacini Regionali Toscana Nord, Toscana

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-12-2015 (punto N 23 ) Delibera N 1185 del 09-12-2015 Proponente FEDERICA FRATONI DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE

Dettagli

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque R e g g i o E m i l i a 25 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque Adeguamento del PTCP al Piano Regionale

Dettagli

SVILUPPO MAPPE DI PERICOLOSITÀ DA ALLUVIONI

SVILUPPO MAPPE DI PERICOLOSITÀ DA ALLUVIONI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2007/60/CE (Decreto Legislativo n. 49/2010) SVILUPPO MAPPE DI PERICOLOSITÀ DA ALLUVIONI Grosseto, 19 Aprile 2013 Dott. Ing. Francesco Pistone Ufficio Tecnico del Genio Civile

Dettagli

Distretto dell Appennino Centrale

Distretto dell Appennino Centrale Autorità di Bacino del Fiume Tevere Distretto dell Appennino Centrale Giornata di Consultazione e Partecipazione pubblica ai fini della Direttiva 2000/60/CE e ai fini del processo di Valutazione Ambientale

Dettagli

Consiglio Regionale - Deliberazioni n 000343 del 23/11/1999 (Boll. n 52 del 29/12/1999, parte Seconda ) CONSIGLIO REGIONALE

Consiglio Regionale - Deliberazioni n 000343 del 23/11/1999 (Boll. n 52 del 29/12/1999, parte Seconda ) CONSIGLIO REGIONALE Si trasmette per opportuna conoscenza copia della deliberazione in oggetto, con annessa cartografia allegata quale parte integrante all'atto stesso, relativa all'individuazione dell'area di salvaguardia

Dettagli

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno, Regione Abruzzo, Regione Basilicat

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno, Regione Abruzzo, Regione Basilicat PIANO DI GESTIONE ACQUE (Direttiva Comunitaria 2000/60/CE, D.L.vo 152/06, L. 13/09, D.L. 194/09) ALLEGATO 1 alla Delibera di Comitato Istituzionale del 24 febbraio 2010 Elaborati di Piano Febbraio 2010

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE Decreto n. 48/ 2015 Piano di bacino del fiume Tevere VI stralcio funzionale P.S. 6 per l assetto idrogeologico P.A.I. aggiornamenti ex art. 43, comma 5 delle Norme Tecniche

Dettagli

Reggio Emilia, 8 maggio 2009

Reggio Emilia, 8 maggio 2009 Reggio Emilia, 8 maggio 2009 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle acque Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE (DQA) D.

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO n. 10 DEL 07/03/2016 Oggetto: aggiornamento delle seguenti cartografie di cui all art.4, comma 1, lett. c) delle NdA del PAI a seguito di studio

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del 30-8-2016 43989 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 agosto 2016, n. 1268 Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Conformità

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 310. SANITA' PUBBLICA D) Igiene del suolo e dell'abitato D.Lgs. 18-8-2000 n. 258 Disposizioni correttive e integrative del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, in materia di tutela delle acque dall'inquinamento,

Dettagli

REGIONE LAZIO. 16/11/ prot. 710 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

REGIONE LAZIO. 16/11/ prot. 710 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 17599 DEL 26/10/2018 STRUTTURA PROPONENTE Direzione: Area: LAVORI PUBBLICI, STAZIONE UNICA APPALTI, RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Prot.

Dettagli

PIANO D AMBITO INDICE 1. RELAZIONE RIASSUNTIVA GENERALE...1:1 1.2 FINALITÀ E PORTATA DELL ADEGUAMENTO DEL PIANO D AMBITO...1:2

PIANO D AMBITO INDICE 1. RELAZIONE RIASSUNTIVA GENERALE...1:1 1.2 FINALITÀ E PORTATA DELL ADEGUAMENTO DEL PIANO D AMBITO...1:2 INDICE CAPITOLO 1 1. RELAZIONE RIASSUNTIVA GENERALE...1:1 1.1 PREMESSA...1:1 1.2 FINALITÀ E PORTATA DELL ADEGUAMENTO DEL...1:2 1.3 IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO N NELLA PROVINCIA

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE

AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE Decreto n. 57/2018 Piano di bacino del fiume Tevere- VI stralcio funzionale P.S.6 per l'assetto idrogeologico P.A.I. - aggiornamenti ex art. 43,

Dettagli

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 2 ) Delibera N.930 del

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 2 ) Delibera N.930 del REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 26-10-2009 (punto N. 2 ) Delibera N.930 del 26-10-2009 Proponente CLAUDIO MARTINI DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Pubblicita

Dettagli

Geol. Manuela Ruisi. Autorità di bacino del fiume Tevere. Ufficio Studi e Documentazione per l'assetto Idrogeologico e U.R.P. Unità Risorse Idriche

Geol. Manuela Ruisi. Autorità di bacino del fiume Tevere. Ufficio Studi e Documentazione per l'assetto Idrogeologico e U.R.P. Unità Risorse Idriche Ufficio Studi e Documentazione per l'assetto Idrogeologico e U.R.P. Unità Risorse Idriche - Regio Decreto 1775/33 aggiornamento D.Lgs 152/06 Art. 7 Le domande di cui al primo comma relative sia alle grandi

Dettagli

REGIONE LAZIO. 07/05/ prot. 201 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

REGIONE LAZIO. 07/05/ prot. 201 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 7459 DEL 04/05/2018 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione

Dettagli

EFFETTI DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE SUL GOVERNO DELLE ACQUE IN ITALIA

EFFETTI DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE SUL GOVERNO DELLE ACQUE IN ITALIA CONSIGLIO NAZIONALE DEI GEOLOGI Forum Nazionale sull Acqua Roma, 18-19 ottobre 2011 EFFETTI DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE SUL GOVERNO DELLE ACQUE IN ITALIA Antonio Rusconi Università IUAV Venezia; Gruppo

Dettagli

Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi

Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi 30 marzo 2009 Il Piano stralcio Bilancio Idrico Dott. Ing.. Isabella Bonamini i.bonamini@adbarno.it http://www.adbarno.it Lo stato della procedura di adozione

Dettagli

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore

Dettagli

2. Carte di sovrapposizione della struttura di PUC con i tematismi ambientali

2. Carte di sovrapposizione della struttura di PUC con i tematismi ambientali Risposta ai rilievi di carattere ambientale emersi nella seduta di Conferenza dei Servizi tenuta in data 17/03/2016, nota della Regione Liguria prot. n. 62156 Tale documento costituisce integrazione del

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DELIBERA N.160 DEL 20 Gennaio.2005 (n. 02/05) OGGETTO: Deliberazione n.141 dell 11.12.03 - Rimodulazione interventi ex L. 183/89 anno 2003. Modifiche e

Dettagli