Progetto SP.A.L. - Spazi aperti nel Lodigiano

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1 Progetto SP.A.L. - Spazi aperti nel Lodigiano Allegato 5 Abaco delle opere tipo - Studio di Fattibilità - INDICE Impianto di macchia e fascia boscata (Mb1) Impianto di siepe arboreo arbustiva (Sa1) Completamento di siepe arboreo arbustiva esistente (Cs1 Cs2) Impianto di filare monospecifico e filare campestre (Fl1 Fl2 Fl3) Impianto di filare in presenza di infrastrutture ed impianti tecnologici (Fl4 Fl5) Completamento filare esistente (Cf1 Cf2) Riqualificazione di corsi d acqua (Rc) Elenco delle specie arboreo arbustive (Veg) INTERVENTI SUL SISTEMA AGRICOLO POST SS9 Impianto di boschi e fasce boscate a bordo strada (Mb2 Sa2) Filari e siepi arboreo arbustive a T (Fl6 Sa2) Colture a biomassa (Cb) INTERVENTI PER LA FRUIZIONE Percorsi ciclabili e percorsi pedonali (Pc - Pp) Osservatori faunistici (Of) Materiale informativo (Mi) Aree di sosta (As) Orti condivisi e orti didattici (Od) Qualificare gli spazi aperti in ambito urbano e peri-urbano Bandi Ambiente 2010 Fondazione Cariplo

2 Interventi volti alla riqualificazione del mosaico paesistico ambientale dell ambito interposto tra il nucleo di Casalpusterlengo e Zorlesco; tali opere fanno particolar riferimento alla ricostruzione dei caratteri identitari del paesaggio rurale, nonché alla riqualificazione dei corsi d acqua e della fascia di territorio che si snoda lungo il Brembiolo e necessita di naturalizzazioni ed interventi di potenziamento del corridoio ecologico. Impianto di macchia e fascia boscata Mb1 Impianto di siepe arboreo arbustiva Sa1 Completamento di siepe arboreo arbustiva esistente Cs1 Cs2 Impianto di filare monospecifico e filare campestre Fl1 Fl2 Fl3 Impianto di filare in presenza di infrastrutture ed impianti tecnologici Fl4 Fl5 Completamento filare esistente Cf1 Cf2 Riqualificazione di corsi d acqua Rc Elenco delle specie arboreo arbustive Veg

3 Lato esterno Lato interno MACCHIA E FASCIA BOSCATA: impianto areale che interessa superfici di diversa entità, svolgendo funzioni di filtro, di mitigazione visiva, nonché di connessione ecologica in quanto sede di possibile insediamento e transito di specie animali. Nell impianto di nuove macchie boscate mesofile - ove le dimensioni lo rendano possibile (almeno 1 ha) - è opportuno prevedere un andamento seriale della vegetazione che riprenda le configurazioni naturali, ed operare in modo da creare una transizione nella composizione: da una zona centrale prettamente arborea, ad una fascia circostante arboreo arbustiva, fino ad una fascia periferica costituita quasi esclusivamente da arbusti (Cfr. schema). Lato interno SCENARIO PROGETTUALE - FASE 1 Lato esterno 1,01 ha SCENARIO PROGETTUALE - FASE 2 0,6 ha Il Modulo è replicabile e si assembla sul lato interno: il lato esterno corrisponde ai margini del bosco il lato interno corrisponde alle zone interne del bosco Specie arboree dominanti Specie arboree dominate Specie arbustive In riferimento alle specie da utilizzare, Cfr. «Elenco delle specie arboreo arbustive Veg» Impianto di macchia e fascia boscata Mb1

4 SIEPE ARBOREO ARBUSTIVA: impianto lineare di specie arboree ed arbustive di medie e piccole dimensioni, con funzione connettiva tra gli elementi vegetali presenti sul territorio e di ricomposizione del tessuto rurale. Tale elemento risulta utile per il transito e la sosta della fauna di medie-piccole dimensioni e può essere impiegato come fascia tampone lungo i corsi d acqua, ai margini delle strade e dei campi. Tali elementi lineari vegetali concorrono a ricostruire la trama del mosaico paesistico ambientale riconsegnando alla collettività i caratteri identitari del paesaggio rurale. Lo schema d impianto della siepe arboreo arbustiva può variare da 1 a 4 file, in relazione alla disponibilità di spazio da adibire alla nuova piantagione. Il Modulo è replicabile e si assembla sula lato corto: sono da prediligersi specie arboree ed arbustive autoctone o tipiche del paesaggio locale il lato interno corrisponde alle zone interne del bosco Specie arboree autoctone Specie arbustive autoctone Scala 1:200 SCENARIO PROGETTUALE - FASE m Larghezza: 2,5/5 m SCENARIO PROGETTUALE - FASE m Larghezza: 2,5/5 m In riferimento alle specie da utilizzare, Cfr. «Elenco delle specie arboreo arbustive Veg» Impianto di siepe arboreo arbustiva Sa1

5 COMPLETAMENTO DI SIEPE ARBOREO ARBUSTIVA ESISTENTE: impianto lineare di specie arboree ed arbustive ad integrazione delle formazioni lineari discontinue esistenti. Completamento di fascia arboreo arbustiva (Cs1) Robinia pseudoacacia Si propongono due tipologie di completamento delle siepi esistenti, in ragione dello spessore della fascia interessata: Specie arborea autoctona 1) Completamento di fascia arboreo arbustiva Interventi su fasce vegetate di larghezza non superiore a 5 m. 2) Completamento di siepe arboreo arbustiva Interventi su siepi di larghezza inferiore ai 5 m. L intervento di completamento consta di una prima fase di riqualificazione della riva esistente (con estirpamento di specie arboree ed arbustive infestanti), e di una seconda fase volta alla piantagione di specie arboreo arbustive autoctone o proprie del paesaggio del lodigiano. Tali elementi lineari svolgono una funzione connettiva (quindi ecologica) tra gli elementi vegetali presenti sul territorio e di ricomposizione del tessuto rurale. Stato di fatto Progetto Scala 1:400 Completamento di siepe arboreo arbustiva (Cs2) Specie arbustiva infestante Rubus idaeus Specie arboree autoctone Specie arbustive autoctone Stato di fatto In riferimento alle specie da utilizzare, Cfr. «Elenco delle specie arboreo arbustive Veg» Progetto Scala 1:400 Completamento di siepe esistente Cs1 Cs2

6 FILARI: impianto lineare di specie arboree funzione polivalente. con Tali elementi vegetali concorrono a ricostruire la trama del mosaico paesistico ambientale, svolgendo anche una funzione ecologica in quanto elementi di connessione. Riqualificano la viabilità - in particolare interpoderale e ciclabile - inserendosi come elementi di equipaggiamento paesaggistico e di mitigazione climatica (ombreggiamento estivo). 5 m Filare monospecifico(fl1) Il progetto prevede 3 tipologie di filari: filare monospecifico con sesto d impianto di 5m, costituito da Acer campestre, Carpinus betulus, Fraxinus ornus, Prunus padus, Ulmus minor; filare monospecifico con sesto d impianto di 7m, costituito da Populus alba, Populus nigra, Prunus avium, Quercus robur, Salix viminalis, Tilia cordata; filare campestre con un sesto di impianto di 7m, costituito in maniera alternata da Acer campestre, Morus nigra, Morus alba, Populus nigra, Quercus robur. 7 m Filare monospecifico(fl2) SCENARIO PROGETTUALE - FASE 1 Fl1/2/3: m SCENARIO PROGETTUALE - FASE 2 Filare campestre (Fl3) 0 m 7 m Impianto di filare monospecifico e campestre Fl1 Fl2 Fl3

7 FILARI PROSSIMI AD INFRASTRUTTURE O IMPIANTI TECNOLOGICI: impianto lineare di specie arboree ubicato in corrispondenza di elementi d interferenza col mosaico paesistico, esistenti od in previsione. Possibile schema d impianto dei filari in corrispondenza della fascia che sarà interessata dalla nuova infrastruttura (Fl4) 1) Filare con sesto d impianto che si dirada progressivamente. Tale soluzione consente di realizzare un filare che potrà essere conservato anche in fase di realizzazione delle nuove infrastrutture, in ragione della dimensione dei varchi che si creano nel sesto d impianto. Varco per l infrastruttura in previsione 2) Filare affiancato da siepe arbustiva in corrispondenza degli impianti tecnologici. Tale impianto consente di ottenere soluzioni di continuità in corrispondenza dei tralicci, varchi caratterizzati dall assenza di vegetazione arborea. Possibile schema d impianto dei filari in corrispondenza degli impianti tecnologici (Fl5) Soluzione di continuità Impianto di filare in presenza di infrastrutture ed impianti tecnologici Fl4 Fl5

8 COMPLETAMENTO DI FILARI ESISTENTI : impianto lineare di specie arboree ad integrazione delle formazioni lineari discontinue esistenti. Si propongono due tipologie di completamento dei filari esistenti, in ragione delle specie arboree presenti: Completamento di filari con specie a veloce/medio accrescimento (Cf1) Stato di fatto Progetto 1) Specie arboree a veloce/medio accrescimento In presenza di filari con specie appartenenti a tale categoria (Acer campestre, Populus alba, Populus nigra, Salix viminalis) si opera inserendo esemplari della stessa specie a completamento della formazione lineare. 2) Specie arboree a lento accrescimento In presenza di filari con specie appartenenti a tale categoria (Quercus robur, Quercus spp.) si opera inserendo oltre ad esemplari della stessa specie, una serie di esemplari ad accrescimento veloce che consentono di completare a breve e medio termine la formazione lineare discontinua. Una volta cresciute le specie principali (a lento accrescimento), questi dovranno essere abbattuti. Tale opzione consente di ottenere soluzioni di continuità già a medio termine, là dove il solo inserimento di specie a lento accrescimento comporterebbe il raggiungimento di un risultato in un arco di tempo molto dilatato. Completamento di filari con specie a lento accrescimento (Cf2) Stato di fatto Progetto Esemplari a lento accrescimento, di nuovo impianto Esemplari ad accrescimento veloce, di nuovo impianto, da abbattere in una seconda fase Completamento filare esistente Cf1 Cf2

9 RIQUALIFICAZIONE DEI CORSI D ACQUA MEDIANTE OPERE DI INGEGNERIA NATURALISTICA: Pennello Messa a dimora di culmi e rizomi di canne Rullo spondale in fibra di cocco Fascina viva spondale Messa a dimora di talee di salice Copertura diffusa di salici Ribalta viva Palificata semplice Rete anti-nutria Scavi in terra Piano di campagna Riqualificazione della siepe arboreo arbustiva esistente Talee di salice Fascina viva di salice Riqualificazione di un corso d acqua minore: sezione tipo Riqualificazione di corsi d acqua Rc

10 PENNELLO: Intervento finalizzato alla protezione di sponde in erosione, in quanto tende a modificare la direzione del flusso dell acqua. Deve essere realizzato con tronchi di larice o castagno aventi diametro di 25/35 cm combinate con ramaglia e fascine vive. Vanno inseriti ogni 10-15m, occupando per 1/3 la larghezza dell alveo e inclinati circa 30 rispetto la sponda. MESSA A DIMORA DI CULMI E RIZOMI DI CANNE: Sezione e simulazione realizzata con rizomi e/o culmi di canna. L intervento è da prevedersi lungo le sponde a pochi centimetri sottostanti il livello della quota media dell acqua. Sezioni Vista prospettica Riqualificazione di corsi d acqua Rc

11 RULLO SPONDALE IN FIBRA DI COCCO: Opera di protezione del piede della sponda. Si realizza costituendo un rullo con stuoie in fibre di cocco in cui vengono inseriti rizomi di piante igrofile e terra vegetale. È fissato al suolo da un palo battuto manualmente o meccanicamente. La tipologia è applicabile ai corsi d acqua sia naturali che artificiali caratterizzati da limitate forze erosive. Sezione della fascina Vista del rullo Sezione del rullo FASCINA VIVA SPONDALE: La fascinata viva spondale di salici è un opera di protezione del piede della sponda. È costituita da una serie di fascine di rami vivi di salici legati e posati al piede della sponda al livello medio dell acqua. La tipologia è applicabile a tutti i corsi d acqua sia naturali che artificiali, con particolare riguardo a sponde di corsi d acqua caratterizzati da un trasporto solido di dimensioni ridotte. Diametro delle fascine di cm, con almeno cinque rami di diametro maggiore di 1 cm; realizzate con ramaglie di specie con elevata capacità vegetativa (salici). Vista prospettica della fascina Riqualificazione di corsi d acqua Rc

12 TALEE DI SALICE: Le talee di salice sono dei segmenti di ramo con una forte capacità di ricaccio che si mettono a dimora isolatamente o in gruppo e che, crescendo, formano nuovi arbusti o nuove piante. Per quanto riguarda i salici, non tutte le specie si prestano per quest opera. La tipologia è applicabile a tutti i corsi d acqua sia naturali che artificiali, compresi quelli del reticolo minore, con particolare riguardo a sponde e versanti poco minacciati dalle forze erosive dell acqua. Tra i vantaggi applicativi si riscontra il buono e rapido sviluppo di ripariali con interventi minimali. cotico erboso da idrosemina ricaccio radicale La planimetria mostra una disposizione delle talee di salice piuttosto irregolare sviluppo apicale talee di salice stuoia di cocco Sezione Riqualificazione di corsi d acqua Rc

13 COPERTURA DIFFUSA: La copertura diffusa si realizza coprendo le sponde con ramaglia viva di specie vegetali con capacità di propagazione vegetativa, nel nostro caso diverse varietà di Salix. La ramaglia ha disposizione perpendicolare alla direzione del flusso dell acqua ed è fissata al substrato mediante filo di ferro teso tra picchetti e paletti vivi e/o morti. Va inoltre predisposta una difesa al piede che verrà realizzata con fascine o pietrame verso la punta del pennello. Sezione Vista prospettica Riqualificazione di corsi d acqua Rc

14 RIBALTA VIVA : La ribalta viva è utile per la ricostruzione e stabilizzazione di sponda mediante strati alterni di fascine di diametro 25/30 cm e ramaglia viva di salici, disposti perpendicolarmente alla linea di sponda stessa. Il modulo andrà ripetuto sino a riempire l erosione e raggiungere l altezza desiderata. PALIFICATA VIVA SEMPLICE: La palificata viva di sostegno viene impiegata per il consolidamento delle nicchie di erosione ed è composta da tondame di legno durevole posto alternativamente in senso longitudinale e trasversale a formare un castello in legname che verrà costipato con inerti ricavati dallo scavo e con terriccio concimato per l inserimento di talee legnose adatte alla riproduzione vegetativa. Vista prospettica Sezione Sezione Riqualificazione di corsi d acqua Rc

15 PROTEZIONE ANTI-NUTRIA: Sperimentazioni in atto nell ambito di cantieri di ingegneria naturalistica, permettono di osservare come talune opere consentano di prevenire e contrastare i danni arrecati dalle nutrie alle sponde dei corsi d acqua e delle aree umide. Interventi quali la ribalta viva, che operano una copertura vegetale completa della sponda rinforzandola inoltre mediante fascine e sviluppo dell apparato radicale dei salici, rendono più difficile per le nutrie scavare le tane e di conseguenza danneggiare la sponda stessa. Tali interventi possono essere integrati con la messa in opera di una rete metallica a doppia torsione in maglia esagonale 6x8. Buche scavate dalle nutrie Intervento diffuso di ingegneria naturalistica Ribalta viva Rete metallica con fascina viva e talee di salice Rete metallica a doppia torsione Riqualificazione di corsi d acqua Rc

16 INTERVENTI SUL SISTEMA AGRICOLO POST SS9 Interventi volti alla mitigazione degli impatti prevedibili a seguito della realizzazione della variante alla SS9-Via Emilia; tale infrastruttura genererà una cesura netta dell ambito rurale interposto tra il nucleo di Casalpusterlengo e Zorlesco, introducendo dinamiche di frammentazione, pressione edilizia, immissione di inquinanti. Le opere proposte fanno particolar riferimento alla ricucitura del tessuto interrotto dagli interventi, alla creazione di fasce filtro tra l infrastruttura e le colture agricole, all introduzione di colture arboree a biomassa polivalenti. Impianto di boschi e fasce boscate a bordo strada Mb2 Sa2 Filari e siepi arboreo arbustive a T Fl6 Sa2 Colture a biomassa Cb

17 MACCHIA E FASCIA BOSCATA A BORDO STRADA: impianto areale o lineare che interessa superfici di diversa entità, svolgendo funzioni di filtro, di mitigazione visiva, acustica e di barriera anti inquinamento. I margini delle macchie e fasce boscate lungo la SS9 dovranno presentare margini ondulati; tra l infrastruttura e gli impianti dovrebbe essere mantenuta una fascia a prato di ampiezza variabile tra i 4 e gli 8 m. Lo schema d impianto prevede che le prime 2 file siano composte totalmente da arbusti, le successive 2 file solo da arbusti nelle zone dove l impianto si avvicina maggiormente alla strada, così da evitare ogni interferenza. 4/8 m 2.5 m Variante alla SS9-Via Emilia (Asse principale o secondario) Semina di prato File arbustive File arboreo arbustive Coltivi Lato strada 2.5 m ESTENSIONE ha Scenario progettuale - fase 2 0,69 1 m Lato coltivi Scala 1:200 Specie arboree autoctone Specie arbustive autoctone INTERVENTI SUL SISTEMA AGRICOLO POST SS9 Impianto di macchia e fascia boscata a bordo strada Mb2 Sa2

18 FILARI E SIEPI ARBOREO ARBUSTIVE A T: impianto lineare di vegetazione a T che interessa i margini della nuova infrastruttura stradale, svolgendo funzioni di mitigazione visiva e, localmente, di barriera acustica e anti inquinamento. L inserimento di siepi e filari a T in maniera non continuativa lungo la strada, ha la funzione di interrompere il forte segno del tracciato mitigando lo squarcio prodotto dalla linearità e dal suo orientamento; consentono inoltre la ricostruzione del disegno di paesaggio rurale, salvaguardando l economia agricola. Al fine di evitare conflittualità tra la fauna e la strada, sono previste aree a prato tra la strada e la siepe arboreo arbustiva, in modo tale da garantire la visuale dell animale. Filare o Sa1 Filare o Sa2 Per lo schema d impianto si faccia riferimento a Fl1, Fl2, Sa1, Sa2. 1) Struttura originaria tipo 2)Inserimento della strada Sa2 Filari a T Sa1 ESTENSIONE m Filari/Siepi a T 160 3) Inserimento delle mitigazioni Siepe arboreo arbustiva a T INTERVENTI SUL SISTEMA AGRICOLO POST SS9 Filari e siepi arboreo arbustive a T Fl6 Sa2

19 COLTURE ARBOREE DA BIOMASSA: L inserimento di colture arboree da biomassa consente la conservazione dell attività agricola a bordo strada, con effetto tampone nei confronti delle polveri per le produzioni più prossime e le abitazioni. Tale impianto monoculturale (solitamente di Populus Alba o Salix) di scarso valore ecologico, va ad inserirsi in un sistema più complesso dettato dalla ricostruzione della trama del paesaggio rurale per mezzo di siepi arboreo arbustive e di filari. 1) Paesaggio rurale originario 2) Inserimento della strada 3) Inserimento di filari/siepi e colture a biomassa Quest ultimi possono essere costituiti da specie da biomassa (Popolus alba) o da specie per la produzione di legname di pregio (Juglans regia), ed essere regimati anch essi da un ciclo di taglio con cadenze lunghe. In tal modo si viene a creare una trama stabile che ricostruisce i caratteri identitari del paesaggio locale, all interno del quale si succedono - lungo l infrastruttura colture a biomassa con cicli di taglio breve. Una corretta gestione dei cicli di taglio all insegna dell alternanza degli areali lavorati, garantirebbe il mantenimento di macchie vegetate (alternate a macchie tagliate) consentendo alla fauna di migrare in zone meno interferite e svolgendo ruolo ecologico. Cb1) Impianto a file singole (taglio con turno biennale) Colture a biomassa Filare o siepe arboreo arbustiva, semplice o a T (segno strutturante del paesaggio rurale) Mitigazione dalle infrastrutture (fascia tampone) Produzione di legno (biomassa o di pregio) Riqualificazione paesistica (trama del paesaggio rurale) Cb2) Impianto a file binate (taglio con turno annuale) Colture a biomassa: ciclo di taglio medio/breve Filari arborei: ciclo di taglio medio/lungo INTERVENTI SUL SISTEMA AGRICOLO POST SS9 Colture a biomassa Cb1 Cb2

20 INTERVENTI PER LA FRUIZIONE Interventi volti a garantire una maggiore fruibilità di quest ambito rurale interposto tra il nucleo di Casalpusterlengo e Zorlesco, caratterizzato dalla presenza del Plis del Brembiolo. Tali opere prevedono il potenziamento e la messa a sistema dei percorsi ciclo-pedonali, nonché la dotazione degli spazi con attrezzature utili a fini didattici e del tempo libero. Percorsi ciclabili e percorsi pedonali Pc - Pp Osservatori faunistici Of Materiale informativo Mi Aree di sosta As Orti condivisi e orti didattici Od

21 PERCORSI CICLABILI: itinerari con pavimentazioni in terra stabilizzata/calcestre, con sottofondo di inerti compatto. Possono essere provvisti di illuminazione, in corrispondenza di aree di sosta o della località Borasca, ed attrezzati con segnaletica informativa non invasiva. PERCORSI PEDONALI: itinerari da intendersi quali percorsi campestri e percorsi lungo il Brembiolo, con fondo e sottofondo meno strutturato tipico dei sentieri. Sezione trasversale Eventuale Percorso ciclabile in sede propria Sezione longitudinale Sezione tipo EVENTUALE INTERVENTI PER LA FRUIZIONE Percorsi ciclabili e percorsi pedonali Pc - Pp

22 OSSERVATORI FAUNISTICI: Punti di osservazione della fauna, ubicati nel territorio del Plis del Brembiolo; in funzione delle specificità locali potranno essere selezionate le diverse tipologie di osservatorio faunistico. A titolo esemplificativo Struttura di osservazione faunistica ad alzana (Of1): ubicabile in prossimità del corso del Brembiolo, in un punto ove sia disponibile una visuale a 360 del colatore e del suo paesaggio. Postazione di osservazione faunistica con schermatura in cannicciato e pannelli didattici (Of2), con variante coperta (Of3): ubicabile lungo i percorsi prossimi al Brembiolo od alle lanche. Osservatorio subacqueo (Of4): ubicabile in corrispondenza delle lanche di Zorlesco, area soggetta ad interventi di riqualificazione, monitoraggio e contenimento delle specie alloctone, reinserimento di specie autoctone. Tali punti di osservazione faunistica potranno essere integrati con pannelli esplicativi (temi naturalistici e culturali), connessi ai percorsi del parco e, dove ciò non interferisca con l osservazione, essere ubicati in prossimità di un area di sosta. Questi elementi consentiranno al parco ed al comune di dotarsi di attrezzature utili ai fini didattici e fruitivi. Struttura di osservazione faunistica ad alzana (Of1) Postazione di osservazione faunistica con schermatura in cannicciato e pannelli didattici (Of2), con variante coperta (Of3) Osservatorio subacqueo (Of4) INTERVENTI PER LA FRUIZIONE Osservatori faunistici Of

23 BACHECHE E PANNELLI DIDATTICI: Attrezzature informative da prevedersi all interno dell ambito di studio, lungo il percorso di progetto e nel Plis del Brembiolo. Queste dovranno essere realizzate in coerenza con le attrezzature del Plis, corredate da pannelli didattici e trattare tematiche quali la flora, la fauna, l agricoltura lodigiana ed i suoi prodotti, le biomasse etc. Materiale informativo di altro genere potrà essere distribuito alle scolaresche, nei punti parco ed in comune. Bacheche informative e pannelli didattici (Mi) AREE DI SOSTA: Aree votate alla sosta, ubicate lungo il percorso di progetto ed attrezzate con bacheche informative, panche, tavoli. Tali aree dovranno essere individuate in coerenza con quelle previste dal Plis del Brembiolo. Aree di sosta attrezzate (As) Materiale divulgativo INTERVENTI PER LA FRUIZIONE Pannelli didattici ed aree di sosta Mi As

24 ORTI CONDIVISI ED ORTI DIDATTICI: Orti dedicati ad attività di condivisione, di socializzazione, di sensibilizzazione e didattiche. Potenzialmente ubicabili tra il nucleo Borasca e la futura bretellina, ove è previsto il passaggio di un percorso ciclopedonale del Plis del Brembiolo e dove sono state previste ulteriori misure di mitigazione richieste dagli abitanti della località Borasca. In tale micro paesaggio sono affrontabili temi quali le varietà coltivate nel lodigiano, le varietà antiche, l uso della risorsa acqua, il compostaggio, la coltivazione biologica etc., ed avviabili collaborazioni con scuole e con centri di assistenza sociale. Sezione tipo INTERVENTI PER LA FRUIZIONE Orti condivisi ed orti didattici Od

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