VARIANTE AL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO, DI INIZIATIVA PRIVATA, DENOMINATO PP1-PP2 COMUNE DI FONTEVIVO, LOCALITÀ CASE ROSI

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1 COMUNE DI FONTEVIVO VARIANTE AL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO, DI INIZIATIVA PRIVATA, DENOMINATO PP1-PP2, LOCALITÀ CASE ROSI PROGETTISTI: ReCS ARCHITECTS Parma, Italia Via Alceste De Ambris 4/a Parma, 43122, Italia T F Milano, Italia Via Guglielmo Pepe 28 Milano, 20159, Italia T Parma via Martiri Liberazione 36 Tel cod. fisc. e P.I CONSULENZA SPECIALISTICA: Studio Associato ETHOS - Consulenze Ambientali Integrate Piazzale Badalocchio 5/a 43126, Parma P.IVA/CF COMMETTENTI: - - Reggiani s.p.a. - RELAZIONE: Relazione del verde TECNICI: SCAFFARDI Arch. MARIO Via Mansfield, Parma (Pr) BERNINI Ing. GIAN LORENZO Via Martiri della liberazione Parma (Pr) nov-15 Tutti i diritti sono riservati a norma di legge, di questo elaborato è vietata la riproduzione e la cessione a terzi senza esplicita autorizzazione

2 INDICE 1 DISPOSIZIONI GENERALI Motivazioni della progettazione proposta SUDDIVISIONE DELLE AREE Area A Area B-H Area C Area D Area E Area F Area G Area I

3 1 DISPOSIZIONI GENERALI 1.1 MOTIVAZIONI DELLA PROGETTAZIONE PROPOSTA La presente proposta di adattamento delle aree verdi accessorie al comparto urbano è stata formulata tenendo conto di tre elementi costitutivi fondamentali: Coerenza con l ecosistema potenziale della foresta planiziale le cui essenze costitutive, un tempo comuni, risultano estremamente ridotte in numero ed in areale occupato. Coerenza con le tradizionali colture storiche presenti sul territorio e collegate all agricoltura rurale tipica delle zone della bassa Parmense. Mantenimento della diversità, intesa come biodiversità e quindi come implemento dell opera di progetto alle pratiche di conservazione sul territorio delle essenze autoctone, ed intesa come capacità di fornire agli abitanti del comparto urbano una serie articolata di aree verdi, adibite a molteplici scopi oltre a quello ricreativo e funzionale (mitigazione dell incidenza urbana) ed utilizzabili come compendio per le attività a positiva ricaduta sociale come gli orti sociali o la didattica del piano formativo. 3

4 2 SUDDIVISIONE DELLE AREE Le aree verdi saranno suddivise in comparti numerati e per ognuna sarà fatta una proposta che prevederà l elenco delle essenze floristiche utilizzate o consigliate, la disposizione nello spazio attraverso renderizzazione grafica o proposta di sesti di impianto e le motivazioni della scelta disposta. 2.1 AREA A L area A costituisce il confine della zona urbana e localizza l accesso all intero comparto. L impianto delle alberature sarà disposto secondo la tradizione locale, dettata dall originaria necessità di fornire ombreggiamento sulle strade di passaggio. Le essenze potranno essere scelte tra le tipologie esposte in tabella. 4

5 Tipologia Essenze di impianto Caratterizzazione Distanza dei sesti I Platano Platanus Sp Platanus acerifolia Tipico viale alberato con la classica essenza rilevabile in tutta la pianura padana (valore storico.) 6 mt II Bagolaro Celtis australis Migliore copertura e facile attecchimento (valore funzionale) 6 mt III* Farnia Quercus robur Ripristino funzionale delle essenze naturali sul territorio (valore ambientale) 6 mt Tabella 1 - Tipologie di impianto proposte tipologia consigliata 2.2 AREA B-H L area B costituisce il fronte sull accesso principale del quartiere, lo scopo delle piantumazioni sarà di mascherare il comparto industriale esistente, l area H costituisce invece il polmone verde del quartiere nell area ricreativa centrale. Per entrambe le aree si provvederà all impianto di specie autoctone costitutive del querceto misto, questa scelta oltre a garantire la migliore resa funzionale delle alberature permetterà la formazione di due isole di propagazione della vegetazione tipica 5

6 della foresta planiziale, in più, consentirà ai cittadini di rientrare in contatto con una tipologia forestale ormai sconosciuta. L impianto delle alberature sarà disposto nell area B secondo un apposito sesto di impianto naturalizzante, nell area H le piante saranno disposte in raggruppamenti al fine di garantire la funzionalità dell area ricreativa. Le essenze potranno essere scelte tra le tipologie esposte in tabella. Tipologia Essenze di impianto Caratterizzazione Distanza dei sesti Arboree Quercus robur Carpinus betulus I Querceto misto Ulmus carpinifolia Acer campestre Tilia cordata Arbustive Cornus sanguinea Impianto inserito nell area B tipologia a sesto speciale con lato di 6 mt e inserimento sfalsato per ricreare la massima naturalità e fornire una buona copertura. 6 mt Cornus mas Viburnum tinus II Querceto misto Quercus robur Carpinus betulus Ulmus carpinifolia Acer campestre Tilia cordata Impianto inserito nell area H deve permettere la fruizione ottimale della zona, eventuale essenze arbustive saranno inserite solo nelle zone di margine, l impianto generico prevederà la creazione di zone con impianti ravvicinati di 3-5 essenze di cui una di maggior altezza (quercia, tilio o olmo) contornata da altre di altezza minore (acero, carpino.) Variabile Tabella 2 - Tipologie di impianto proposte 6

7 Figura 1: Sesto di impianto speciale per zona B. 7

8 2.3 AREA C L area C costituirà una zona periferica del quartiere, il progetto prevede la costituzione di un area di sgambamento per cani, vista la vicinanza alle zone di laminazione e la necessità di una copertura vegetazionale veloce per garantire ombreggiamento all area si è scelto di inserire essenze tipiche della vegetazione ripariale caratterizzate da una rapida crescita e una buona capacità di attecchimento oltre che a una discreta resistenza alla variazione chimica del substrato conseguente alle deiezioni degli animali fruitori dell area. Tipologia Essenze di impianto Caratterizzazione Distanza dei sesti I Zona ripariale Arboree Populus nigra Salix alba Salix caprea L impianto inserito nell area C deve permettere la fruizione ottimale della zona. Eventuali essenze arbustive saranno inserite solo nelle zone di margine, l impianto generico prevederà la creazione di zone con impianti singoli di esemplari delle specie proposte. Variabile Tabella 3 - Essenze vegetazionali dell area C. 8

9 2.4 AREA D L area D caratterizza tutti i viali alberati di contorno alle infrastrutture. Per l impianto si sono scelte specie autoctone, tipiche del bosco planiziale ma con un tasso di crescita limitato, questo permetterà di limitare l ingombro della chioma sulla strada e le pertinenze private, diminuire gli interventi di manutenzione e diminuire l impatto degli apparati radicali sui marciapiedi. Tipologia Essenze di impianto Caratterizzazione Distanza dei sesti I Acero campestre Carpino Acer campestre Carpinus betulus Le essenze saranno inserite singolarmente come da planimetria di progetto. Variabile Tabella 4 - Essenza vegetazionali inserite lungo le infrastrutture. 2.5 AREA E L area E costituisce una zona a verde gravata dalla servitù di passaggio del metanodotto, non è pertanto possibile prevedere alcun impianto arboreo al suo interno, si propongono pertanto i seguenti interventi funzionali: Inserimento di un filare su ogni lato dei confini dell area, utilizzando essenze autoctone o importanti storicamente per ricreare le condizioni dell antica pratica agricola della vite maritata, all interno del sesto di impianto si provvederà a inserire dei tutori per permettere alle viti di accrescersi tra una pianta e l altra, le piante saranno soggette a manutenzione attraverso la capitozzatura a testa di salice. Mantenimento dell area e istituendo una zona a prato senza impianto di alberature, l innesto del prato potrebbe essere effettuato a mezzo della pratica del fiorume conservando la composizione dei prati circostanti alla zona urbanizzata e quindi la coerenza ambientale autoctona. Inserimento all interno del prato, nelle porzioni più distali (quindi lontani dalla linea interrata) piccoli nuclei arbustivi al fine di migliorare la percezione visiva della zona verde 9

10 Le essenze potranno essere scelte tra le tipologie esposte in tabella. Tipologia Essenze di impianto Caratterizzazione Distanza dei sesti I Olmo* Ulmus carpinifolia Ripristino funzionale delle essenze naturali sul territorio (valore ambientale) 6 mt II Salice Salix alba III* Gelso Morus alba Migliore copertura e facile attecchimento (valore funzionale) Tipico insesto derivante dal periodo di allevamento del Baco da seta (valore storico) 6 mt 6mt IV Impianto di prato semplice Utilizzo della tecnica del Fiorume Cornus sanguinea Cornus mas V Arbusti Viburnum tinus Euonymus europaeus Berberis vulgaris Inserimento di piccoli nuclei arbustivi sui margini dell area verde a completamento del prato variabile Prunis spinosa Rosa canina Tabella 5 - Tipologie di impianto proposte tipologia consigliata 10

11 2.6 AREA F L area F fornisce una zona tampone tra la porzione abitativa e il comparto industriale del quartiere, si ritiene possa essere oggetto di un impianto che fornisca una nota di colore e possa essere oggetto di progetti sociali per gli abitanti di quartiere, si propone pertanto l impianto di un frutteto monospecifico di ciliegi che potranno essere scelti nella varietà selvatica (Prunus avium) o nelle differenti varietà commerciali produttive o estetiche (ex Prunus cerasum o Prunus canescens) l impianto rispecchierà la costituzione lineare geometrica tipica dei frutteti frutteto con sesti di 4 mt. 2.7 AREA G L area G risulta essere una zona funzionale pubblica con un uso ricreativo e commerciale, vista la pavimentazione della zona e la limitata presenza arborea si propone l impianto di essenze arboree come da progetto utilizzando le essenze proposte per le aree A (qualora vi fosse necessità di istituire un comparto vegetazionale di grandi individui) o D (qualora si decidesse per una limitata manutenzione e un minor impatto degli apparati radicali sulla pavimentazione.) 11

12 2.8 AREA I L area I è costituita da una duna verde posizionata a ridosso della via provinciale con lo scopo di mitigare l interferenza acustica dei mezzi in transito. La duna verrà piantumata con essenze arbustive tipiche del querceto misto, si propone eventualmente se funzionale ad alleviare l impatto acustico, di inserire sulla sommità un filare di noccioli (Corilus avellana). La struttura a pollone dei noccioli si presta molto bene a tale scopo, inoltre l accrescimento relativamente veloce e la predisposizione naturale a occupare delle zone di margine rendono questa essenza la più indicata per la copertura vegetazionale in questa posizione. Tipologia Essenze di impianto Caratterizzazione Distanza dei sesti Corilus avellana Arbusti I Nocciolo Cornus sanguinea Cornus mas Viburnum tinus Prunus spinosa In sommità saranno inseriti i polloni di nocciolo, sulle pareti della duna saranno disposte le varie essenze arbustive caratteristiche. 3 mt Viburnum Populus Rosa canina Tabella 6 - Essenze vegetazionali costitutive dell opera di mitigazione dell impatto acustico. 12

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