Le posizioni dei principali sindacati nel mondo sulla crisi israelo-palestinese. gennaio 2009

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1 Dipartimento Internazionale Le posizioni dei principali sindacati nel mondo sulla crisi israelo-palestinese gennaio 2009 A cura di Maria Teresa Polico

2 DIPARTIMENTO INTERNAZIONALE CGIL Le posizioni dei principali sindacati nel mondo sulla crisi israelo-palestinese gennaio 2009 INDICE ARGOMENTO Unione europea Francia Appello della CGT a manifestare sabato 10 gennaio 2009 Spagna Comunicato delle CC.OO e UGT sulla crisi a Gaza Svezia Comunicato del sindacato svedese - LO - sulla crisi a Gaza Organizzazioni internazionali Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1860 (2009) su Gaza Comunicato dell Ufficio internazionale del lavoro (ILO) sulla situazione umanitaria a Gaza Organizzazioni sindacali internazionali Gaza: la CIS dà il benvenuto alla risoluzione ONU, arrivano i primi aiuti del sindacato Gaza: la CIS chiede un cessate-il-fuoco immediato e lancia un appello umanitario La CES chiede un azione forte dell Europa per mettere fine alla violenza a Gaza Africa Il COSATU condanna l attacco israeliano di Gaza America Latina e Caraibi La CUT condanna l aggressione di Israele nella Striscia di Gaza Medio e Vicino Oriente Comunicato di Histadrut sulla situazione nel sud di Israele e a Gaza I sindacati arabi condannano l aggressione israeliana di Gaza come terrorismo di stato Comunicato della Federazione Generale dei Sindacati Palestinesi Stati Uniti Comunicato sulla crisi a Gaza dell USLAW: solidarietà con i lavoratori palestinesi e israeliani 2

3 Le Monde 07/01/09 Solidarietà con il popolo palestinese Appello della CGT a manifestare sabato 10 gennaio 2009 Il territorio di Gaza vive una situazione umanitaria raccapricciante. Hamas continua a bombardare il sud di Israele. Se ogni violenza contro i civili è una violazione delle convenzioni di Ginevra, niente può giustificare il blocco inflitto da anni a Gaza, tanto più, oggi, che l impegno dell esercito israeliano è massiccio e criminale. Chiediamo al governo francese che si faccia portatore alle Nazioni Unite di una risoluzione che ordini il cessate-il-fuoco immediato pena le sanzioni, il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e l insediamento di una forza di protezione. Chiediamo al governo francese e all Unione europea di sospendere l accordo di associazione e di fermare la cooperazione militare con lo Stato di Israele. Chiediamo alla comunità internazionale di far rispettare le sue risoluzioni che sono alla base della soluzione del conflitto, specialmente attraverso la creazione di uno stato palestinese pienamente sovrano sull intero territorio palestinese occupato. La CGT invita i suoi iscritti e tutti i lavoratori a mobilitarsi contro la guerra partecipando numerosi alle iniziative e alle manifestazioni organizzate ovunque in Francia a favore di una pace giusta e durevole tra palestinesi e israeliani. Il punto di incontro per la manifestazione parigina è sabato 10 gennaio 2009 alle a Place de la République. 3

4 UGT e CC.OO 07/01/09 Comunicato delle CC.OO e UGT sulla crisi a Gaza La Confederazione Internazionale dei sindacati (CIS) chiede l immediato cessate il fuoco a Gaza e lancia un appello umanitario Mobilitazioni contro l attacco di Israele a Gaza: fermiamo il massacro. Solidarietà con la Palestina CC.OO, UGT, USO, PSOE e IU, ed altre organizzazioni sociali e politiche, hanno indetto manifestazioni in distinte località (a Madrid, per domenica 11 gennaio alle 12.00, poi a Nettuno a Puerta del Sol, e a Barcellona per sabato) in risposta ai brutali attacchi del governo israeliano contro Gaza, che hanno causato centinaia di morti e di feriti, e in solidarietà con la popolazione palestinese. Le organizzazioni che hanno convocato le manifestazioni chiedono al governo spagnolo, alla Commissione e al consiglio dell Unione europea e all ONU di agire con decisione per porre fine all attacco militare di Israele e per aiutare la popolazione palestinese vittima. Chiedono ad Hamas e a tutte le organizzazioni palestinesi di porre fine agli attacchi contro la popolazione israeliana. Gaza Di fronte ai brutali bombardamenti dell esercito israeliano sulla popolazione di Gaza, che hanno già causato centinaia di morti e di feriti, e di fronte ai preparativi per un intervento militare terrestre, le confederazioni sindacali dell UGT e delle CC.OO hanno concordato il seguente comunicato. Denunciamo le azioni militari intraprese dal governo israeliano, diretto da Ehud Olmert e Tzipi Livni, che fanno parte di un operazione pianificata denominata Piombo fuso, in violazione delle norme più elementari del diritto internazionale e del rispetto dei diritti umani. I motivi presentati dal governo israeliano porre fine agli attacchi missilistici di Hamas contro la popolazione israeliana sono assolutamente sproporzionati per un azione di guerra massiccia che ha provocato centinaia di vittime in pochissime ore. D altra parte, l azione militare di Israele contro la popolazione di Gaza, la più sanguinosa dalla guerra dei sei giorni del 1967, non può essere isolata dalla campagna elettorale del prossimo febbraio nella quale i principali partiti, il Likud e kadima, e i loro candidati Benjamin Netanyahu e Tzipi Livni competono con posizioni dure verso i palestinesi, lasciando da parte qualsiasi proposta seria che possa condurre alla soluzione del conflitto e alla pace. La responsabilità e la gestione della rottura della tregua a Gaza, nei primi di dicembre, che si trova nelle mani dei settori politici più radicali di Israele e dei Palestinesi, non può cancellare la sistematica opposizione del governo israeliano a fare concessioni politiche nel rispetto delle risoluzioni ONU, e a continuare la sua politica di promozione di nuovi insediamenti di colonie israeliane in Cisgiordania che impediscono qualsiasi soluzione del conflitto. Le CC.OO e l UGT chiedono al governo spagnolo, alla Commissione e al Consiglio dell Unione europea e all ONU di agire con decisione, e con la massima urgenza, per porre fine all attacco 4

5 militare di Israele e per aiutare la popolazione palestinese vittima dello stesso. Chiedono altresì ad Hamas e a tutte le organizzazioni palestinesi di porre fine agli attacchi contro la popolazione di Israele. Questo nuovo e particolarmente funesto episodio del conflitto tra Israele e Palestina pone, ancora una volta, la manifesta necessità di risolvere definitivamente il conflitto stesso. Avrebbero dovuto dedicarsi senza indugio a questo compito, nel quadro ONU, e con i suoi principali attori, con la collaborazione dei paesi della regione e con le principali potenze mondiali. Il diritto dei palestinesi a creare uno stato sovrano, l adempimento delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU sul conflitto e il diritto dello stato di Israele ad un esistenza pacifica sono la base necessaria per qualsiasi soluzione duratura. La Confederazione Sindacale Internazionale (CIS) chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza e lancia un appello umanitario Il numero di morti e di feriti nel conflitto tra Israele e Hamas è in aumento. La CIS sollecita nuovamente il cessate il fuoco e uno sforzo considerevole per aiutare e portare assistenza necessaria al popolo di Gaza. Si stima che oltre 500 persone, tra cui si contano 100 vittime della popolazione civile, sono morte a Gaza dall inizio della reazione militare di Israele agli attacchi di missili di Hamas. Circa cittadini di Gaza sono rimasti feriti, e per lo meno quattro israeliani sono morti e vari sono i feriti in conseguenza degli attacchi missilistici. In una lettera al segretario generale dell ONU, Ban Ki-moon, la CSI ha chiesto all ONU di esercitare la sua autorità per giungere ad un immediato cessate il cessate il fuoco e aprire la strada a nuove iniziative per il processo di pace. Nonostante le notizie relative al permesso di far entrare a Gaza convogli di aiuti e di combustibili per generare elettricità e per cucinare, la situazione umanitaria rimane estremamente seria e potrà essere alleviata in modo adeguato solo quando sarà introdotto il cessate il fuoco. La comunità internazionale deve esercitare la pressione necessaria per fermare gli scontri e procedere con urgenza ad affrontare la crisi umanitaria. In ultima istanza, il dialogo e il negoziato sono l unica strada per la soluzione di questo conflitto, ma è poco probabile che questo accada a meno che i paesi che possono influenzare gli eventi non esercitino la loro influenza, ha affermato il segretario generale della CIS, Guy Ryder. Il risultato che tutti loro vogliono vedere ad eccezione degli interessi più estremi è una soluzione giusta ed equa, sulla base del diritto internazionale che risiede su due stati sovrani che coesistono pacificamente. Ciò nonostante, l attuale susseguirsi del conflitto rende persino più difficile la gestione. Qualunque siano le provocazioni, è il momento che entrambe le parti attuino il cessate il fuoco, ha aggiunto. La CIS, in collaborazione con le organizzazioni affiliate palestinese (PGFTU) e giordana (GFJTU), la Federazione Internazionale dei lavoratori del Trasporto (ITF) e altre federazioni sindacali internazionali, lanciano un appello di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, concentrandosi sugli aiuti medici e sull urgente necessità di alimenti. 5

6 Comunicato del sindacato svedese - LO - sulla crisi a Gaza In riferimento alla guerra e alla crisi umanitaria a Gaza, il sindacato svedese LO ha rilasciato il 7 gennaio la seguente dichiarazione. Il sindacato svedese, LO, chiede il cessate-il-fuoco immediato e assistenza umanitaria a Gaza. Il presidente del sindacato svedese, Wanja Lundby-Wedin, ha dichiarato in riferimento alla escalation della violenza a Gaza, che la comunità internazionale deveunire, in tutti i modi, le sue forze per arrivare a un cessate-il-fuoco immediato a Gaza e assistere la popolazione che sta soffrendo fortemente della guerra tra Hamas e Israele. La Confederazione Internazionale dei Sindacati ha esortato l organizzazione delle Nazioni Unite, in una lettera al suo segretario generale, ad esercitare tutta la sua autorità per giungere al cessate-ilfuoco e aprire la strada a nuovi sforzi nel processo di pace. Il sindacato svedese raccomanda che siano prese effettivamente le misure necessarie richieste per fermare i combattimenti, e che sia posto rimedio al più presto alla crisi umanitaria. Il conflitto può essere risolto soltanto attraverso la strada del dialogo e dei negoziati. Il sindacato svedese LO sostiene l appello all assistenza umanitaria lanciato dalla CIS per la popolazione di Gaza che si concentra principalmente sui prodotti alimentari e sui medicinali. LO darà anche un contributo di euro. La Confederazione Europea dei Sindacati ha anche sollecitato l Unione europea ad agire con maggiore decisione. La risposta israeliana agli attacchi missilistici di Hamas è del tutto sproporzionata e servirà soltanto ad incoraggiare le forze estreme in Palestina. Israele, che soltanto poche settimane godeva di estese relazioni privilegiate con l Unione europea, deve agire in modo responsabile, o saranno tratte le conseguenze - afferma Wanja Lundby-Wedin, come il presidente della CES. 7 gennaio

7 UNRIC/ITA/1319/09 Bruxelles, 9 gennaio 2009 GAZA - RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU 1860 (2009) Il Consiglio di Sicurezza, Richiamando tutte le sue risoluzioni attinenti, incluse le risoluzioni 242 (1967), 338 (1973), 1397 (2002), 1515 (2003) e 1850 (2008), Sottolineando che la Striscia di Gaza costituisce parte integrante dei territori occupati nel 1967 e formerà parte dello Stato palestinese, Enfatizzando l importanza della sicurezza e del benessere di tutti i civili, Esprimendo forte preoccupazione per l aumento della violenza e il deterioramento della situazione, in particolare per le gravi perdite tra la popolazione civile seguite al rifiuto di estendere il periodo di tregua; ed enfatizzando che la popolazione civile palestinese e israeliana devono essere protette, Esprimendo forte preoccupazione dinanzi al peggioramento della crisi umanitaria a Gaza, Enfatizzando la necessità di garantire un flusso regolare e prolungato di beni e persone attraverso i varchi di Gaza, Riconoscendo il ruolo vitale esercitato da UNRWA nella distribuzione di assistenza umanitaria ed economica all interno di Gaza, Ricordando che una soluzione duratura per il conflitto israeliano-palestinese può essere raggiunta unicamente attraverso mezzi pacifici, Riaffermando il diritto di tutti gli Stati nella regione di vivere in pace, all interno di confini sicuri e riconosciuti internazionalmente, 1. Sottolinea l urgenza di e chiede un cessate il fuoco immediato, durevole e pienamente rispettato, che conduca al completo ritiro delle forze israeliane da Gaza; 2. Richiede il libero approvvigionamento e la distribuzione di assistenza umanitaria in ogni parte di Gaza, inclusi cibo, combustibili e trattamenti medici; 3. Accoglie con favore le iniziative atte a creare e aprire corridoi umanitari e altri meccanismi per la consegna costante di aiuti umanitari; 4. Fa appello agli Stati Membri perché sostengano gli sforzi internazionali di alleviare la situazione umanitaria e economica a Gaza, incluso attraverso contributi aggiuntivi ad UNRWA, estremamente necessari, e attraverso il Comitato Ad Hoc di Collegamento. 5. Condanna tutti gli atti di violenza e ostilità diretti contro la popolazione civile, così come tutti gli atti di terrorismo; 7

8 6. Fa appello agli Stati Membri affinché intensifichino gli sforzi per raggiungere accordi e fornire garanzie a Gaza al fine di sostenere un cessate il fuoco durevole e pacifico, che permetta anche di prevenire il traffico illecito di armi e munizioni e assicurare la riapertura dei varchi sulla base dell Accordo del 2005 su Movimento ed Accesso stipulato dall Autorità Palestinese ed Israele; a questo proposito, accoglie favorevolmente l iniziativa egiziana e gli altri tentativi in corso, a livello regionale ed internazionale; 7. Incoraggia il compimento di passi tangibili nella direzione di una riconciliazione interna alla Palestina e in supporto dei tentativi di mediazione dell Egitto e della Lega degli Stati Arabi, come espresso nella risoluzione del 26 novembre 2008 e coerentemente con la risoluzione 1850 (2008) del Consiglio di Sicurezza ed altre risoluzioni pertinenti; 8. Richiede nuovi ed urgenti sforzi delle parti e della comunità internazionale per raggiungere un accordo di pace esaustivo basato sulla visione di una regione in cui due Stati democratici, Israele e Palestina, vivano fianco a fianco in pace con confini sicuri e riconosciuti, come previsto dalla risoluzione 1850 (2008) del Consiglio di Sicurezza, e richiama anche l importanza dell Iniziativa Araba di Pace; 9. Accoglie favorevolmente la proposta del Quartetto, in consultazione con le parti, di un incontro internazionale a Mosca nel 2009; 10. Decide di mantenere il tema nella propria agenda. 8

9 OIL Giovedì 8 gennaio 2009 INEWS/09/gaza Comunicato dell Ufficio internazionale del lavoro (ILO) sulla situazione umanitaria a Gaza L Ufficio internazionale del lavoro (ILO) è profondamente preoccupato per l aggravarsi delle conseguenze umanitarie causate dall escalation di violenza a Gaza. Conformemente al mandato che lo lega al mondo del lavoro, l attenzione dell Ufficio è focalizzata sulla sorte dei lavoratori e delle loro famiglie che hanno vissuto le difficoltà causate da molti mesi di chiusura e che ora sono esposti alle devastazioni della guerra. Ancora prima dell inizio del conflitto, Gaza era la regione con il tasso di disoccupazione più elevato del mondo. L ILO fa eco alla dichiarazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite in cui richiede l immediata cessazione dell azione militare e di ogni atto di violenza e rivolge un appello a tutte le parti interessate nella regione e a tutti gli attori internazionali perché esplorino tutte le possibilità per porre fine alle ostilità e aprire l accesso all assistenza e all'approvvigionamento umanitario. Cibo, acqua e medicine, carburante per i generatori elettrici, denaro per pagare i dipendenti pubblici. Queste misure di prima necessità devono essere seguite da disposizioni urgenti in materia di protezione sociale e occupazione. L ILO sta lavorando in stretta collaborazione con il gruppo dei paesi delle Nazioni Unite per il territorio palestinese occupato e partecipa, nell ambito del suo mandato, agli sforzi di assistenza immediata e di ricostruzione. 9

10 CIS 09/01/09 Gaza: la CIS dà il benvenuto alla risoluzione ONU, arrivano i primi aiuti del sindacato Bruxelles, 9 gennaio La CIS ha dato il benvenuto all invito del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad un cessate-il-fuoco immediato e duraturo a Gaza mentre il primo aereo carico di aiuti umanitari del sindacato è stato scaricato in Egitto per la distribuzione a Gaza. La risoluzione delle Nazioni Unite riconosce quanto seria sia la crisi umanitaria, e la necessità per Israele e Hamas di fermare immediatamente i combattimenti. Questo è un passo in avanti importante che le due parti del conflitto devono da subito rispettare. La comunità internazionale deve fare ogni cosa perché questo possa accadere, ha affermato il segretario generale della CIS: La risoluzione ripete altresì l invito ad una pace generale basata su una visione di una regione dove due stati democratici, Israele e la Palestina, vivono accanto in pace all interno di confini sicuri e riconosciuti. Siamo anche lieti di informare che la prima spedizione di aiuti umanitari sindacali sta per raggiungere Gaza, e molte organizzazioni sindacali affiliate alla CIS e alle Federazioni delle Global Unions stanno inviando fondi per rispondere al nostro appello. Anche se il cessate-il-fuoco disperatamente richiesto fosse applicato, i bisogni umanitari sono enormi, e il movimento sindacale nel mondo sta facendo la sua parte per aiutare ad alleviare la sofferenza della popolazione a Gaza, ha aggiunto Ryder. Il primo volo umanitario, su un aereo messo a disposizione dalla compagnia aerea giordana, la Royal Jordanian Airways, è arrivato ieri pomeriggio all aeroporto di al Areesh in Egitto, vicino al confine con Gaza. Il carico, che include tre ambulanze, una serie di forniture sanitarie, latte per bambini, riso, farina e alimenti per bambini, sarà distribuito all interno di Gaza dalla Croce Rossa. La consegna degli aiuti è stato il primo nell ambito dell appello fatto dalla CIS, dall ITF, dal GFJTU giordano e dal PGFTU palestinese. 10

11 CIS 29/12/09 Gaza: la CIS chiede un cessate-il-fuoco immediato e lancia un appello umanitario Bruxelles, 5 gennaio Di fronte al numero crescente di morti e di feriti che provoca il conflitto tra Israele e Hamas, la Confederazione Sindacale Internazionale (CIS) ha ripetuto la sua richiesta di cessate-il-fuoco immediato e ha lanciato un appello a favore di un aiuto eccezionale per dare assistenza alla popolazione di Gaza che ne ha grande bisogno. Oltre 500 persone, di cui un centinaio di civili, sarebbero stati uccisi a Gaza dopo che Israele ha lanciato, oramai 10 giorni, una reazione militare sempre più intensa per rispondere ai lanci di missili di Hamas. Circa 2500 abitanti di Gaza sono stati feriti e per lo meno quattro israeliani sono stati uccisi e molti altri feriti durante questi attacchi. In una lettera inviata al Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, la CIS ha sollecitato l ONU ad esercitare la sua autorità per ottenere un cessate-il-fuoco immeditato e per aprire una via che dia nuovo impulso al processo di pace. Anche se si è appreso che un convoglio di aiuti, e di carburante per la produzione di elettricità e per uso domestico, è stato inviato a Gaza, la situazione umanitaria rimane allarmante e non potrà migliorare seriamente che con un cessate-il-fuoco. La comunità internazionale deve fare immediatamente pressione perché cessino i combattimenti e che sia data tutta l attenzione necessaria alla crisi umanitaria. Infine, il dialogo e il negoziato sono i soli modi per regolare questo conflitto, ma non potrà esserci finché i paesi che sono in grado di influenzare il corso delle cose non si decideranno veramente a farlo, ha dichiarato Guy Ryder, segretario generale della CIS. Ad eccezione dei sostenitori di posizioni più estreme, entrambi desiderano arrivare ad una soluzione giusta ed equa, basata sul diritto internazionale che implica due stati sovrani che coesistono in pace. L attuale ciclo di violenze respinge ogni giorno questa possibilità. Qualunque siano le provocazioni, è necessario che le due parti cessino il fuoco da subito, ha aggiunto. La CIS, in collaborazione con i suoi affiliati in Palestina (PGFTU) e in Giordania (GFJTU), e in collaborazione con la Federazione Internazionale dei Lavoratori del Trasporto (ITF) e altre Federazioni sindacali internazionali (FSI), lancia un appello per un aiuto umanitario a favore della popolazione di Gaza, principalmente di derrate alimentari e di aiuto medico fortemente necessario. 11

12 CES 05/01/09 La CES chiede un azione decisiva dell Europa per mettere fine alla violenza a Gaza La Confederazione Europea dei Sindacati (CES) deplora l uccisione di decine di civili innocenti e chiede la cessazione immediata della violenza da parte di Hamas e di Israele e il ritiro delle truppe israeliane in seguito al bombardamento e all incursione su Gaza in risposta al lancio di missili da parte di Hamas. Invita l Unione europea ad agire con decisione per ottenere un cessate il fuoco e avviare il dialogo. Il Segretario generale della CES, John Monks ha affermato: la risposta israeliana alle ripetute provocazioni di Hamas è del tutto sproporzionata e incoraggerà soltanto gli estremisti in Palestina. Un paese al quale gli era stato esteso appena poche settimane fa un rapporto privilegiato con l Unione europea deve agire in maniera responsabile, o si dovranno trarre le conseguenze. La reazione dell Unione europea è stata fino ad oggi deludente. L assenza del ruolo istituzionale che Javier Solana avrebbe dovuto svolgere se il Trattato di Lisbona fosse entrato in vigore ha avuto ancora una volta una risposta inadeguata, aggravata dall indecisione della Presidenza. 12

13 COSATU Il COSATU condanna l attacco israeliano di Gaza Il Congresso dei Sindacati del Sud Africa condanna fortemente il feroce attacco israeliano del popolo palestinese, mentre gli aerei da guerra e gli elicotteri da combattimento hanno ucciso minimo 155 persone e ferito 200 persone a Gaza. E stato riferito che a Gaza City i morti e i feriti giacciono sparsi a terra dopo che oltre 30 attacchi aerei hanno distrutto parecchie zone militari che includono due zone dove Hamas stava ospitando cerimonie per il conferimento delle lauree delle nuove matricole. La perdita di vite umane oggi è persino peggiore dell offensiva israeliana di cinque giorni a marzo, che uccise oltre 120 persone. Si tratta della più alta perdita di vite umane in un solo giorno in più di 20 anni. E il governo israeliano dice perfino che l attacco di oggi è solo l inizio della loro offensiva contro la popolazione di Gaza. Secondo le notizie date dagli operatori sanitari, ci sono tra i morti il capo della polizia, Tawfiq Jabber, il capo della sicurezza di Hamas, e il governatore di Gaza centrale. Contrariamente alla dichiarazione di Israele che aveva mirato soltanto all infrastruttura terroristica, le riprese televisive mostrano chiaramente bambini feriti che sono trasportati in ospedale. Fino ad ora ci sono ancora civili che stanno subendo le conseguenze più pesanti dei bombardamenti e degli spari. Il COSATU appoggia l opinione del presidente palestinese, Mahmud Abbas, secondo la quale la campagna aerea israeliana è criminale e sostiene il suo invito rivolto alla comunità internazionale affinché intervenga. La federazione sindacale riafferma con più forza che mai la sua richiesta che Israele deve ritirare immediatamente tutte le forze di occupazione da Gaza e porre fine all occupazione dell intero territorio palestinese. Deve rispettare il diritto internazionale per i diritti umani, astenersi dall imporre punizioni collettive sui civili palestinesi (come da dichiarazione del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani del 6 luglio 2006), che oggi ha manifestamente violato. Tutti i lavoratori e i sudafricani amanti della pace e il mondo dovrebbero intensificare il boicottaggio dei prodotti israeliani. Il COSATU ripropone il suo invito al governo sudafricano di rompere le relazioni diplomatiche con Israele dell Apartheid e di introdurre sanzioni contro di lui fino a che non porrà fine all occupazione militare della Palestina che dura da 40 anni e non riconoscerà il diritto del popolo palestinese alla sovranità e all autodeterminazione. Patrick Craven, portavoce del COSATU, Johannesburg 13

14 Nota ufficiale della CUT Nazionale La CUT condanna l aggressione di Israele nella Striscia di Gaza La Centrale Unica dei Lavoratori (CUT Brasile), si rivolge al pubblico per esternare la sua posizione solidale al popolo palestinese di fronte agli attacchi criminali che sta subendo da parte dello stato di Israele dallo scorso 27 dicembre. La CUT chiede la fine immediata dell invasione terrestre della Striscia di Gaza, la fine dei bombardamenti e dell assedio che impedisce qualsiasi aiuto umanitario e sottopone 1 milione e mezzo di palestinesi residenti a rimanere senza acqua, elettricità e alimenti. L aggressione sionista ha provocato oltre 500 morti nella popolazione civile, tra cui molti bambini donne e anziani. Bambino palestinese fa il segno di vittoria La CUT non accetta la versione del governo israeliano, in base alla quale starebbe agendo per difendersi. Dietro il pretesto di un azione a carattere difensivo, l esercito israeliano distrugge scuole, ospedali, abitazioni, uccidendo un infinito numero di civili innocenti, un caso tipico di terrorismo di stato. Il governo di Israele occupa i territori palestinesi, con l appoggio degli Stati Uniti, che è altrettanto complice della politica di sterminio del popolo palestinese, al quale viene negato dal 1947/48, con la divisione della Palestina e con la creazione dello Stato di Israele, il diritto di vivere nella propria terra natale. L Esecutivo nazionale della CUT orienta i sindacati a livello statuale e le entità della CUT ad integrarsi nei comitati esistenti dei diversi stati, ad aiutare la nascita di altri, e ad aumentare le azioni e manifestazioni per la fine immediata dell invasione israeliana della Striscia di Gaza, dei bombardamenti e dell assedio. Queste manifestazioni devono realizzarsi nei prossimi giorni e proseguiranno fino al completo ritiro delle truppe israeliane e al cessate-il-fuoco. La CUT riafferma la sua storica posizione di sostegno totale alla legittima causa del popolo palestinese ad uno Stato sovrano e di condanna del sionismo come forma di razzismo, e lavorerà anche con i suoi omologhi nazionali e internazionali per estendere l aiuto umanitario alle vittime della barbarie che colpisce la Strisca di Gaza. Le nostre entità sindacali devono impegnarsi in questa direzione. Totale appoggio alla lotta del popolo palestinese! Fuori le truppe israeliane dalla Striscia di Gaza! Fine immediata dei bombardamenti e dell assedio! San Paolo, 6 gennaio Esecutivo nazionale della CUT 14

15 Histadrut 13/01/08 Dichiarazione di Histadrut sulla situazione nel sud di Israele e a Gaza Sabato, 27 dicembre 2008, Israele ha lanciato l operazione piombo fuso per proteggere i cittadini nel sud di Israele che erano sottoposti al fuoco quotidiano di missili e di ordigni che colpivano i civili nelle città, nei Kibbutzim e nei villaggi. E importante ricordare che Israele si è ritirato completametne dalla Striscia di Gaza nel 2005, smantellando tutti i suoi insediamenti civili. Da quando Hamas ha violentemente preso il potere a Gaza, ha rinunciato a tutti gli accordi con Israele. Ha imposto un regime dittatoriale ai cittadini di Gaza, e verso i dirigenti del PGFTU, (che sono stati obbligati a lasciare la Cisgiordania per mettere in salvo le loro vite, e le vite dei loro familiari) ed è ricorsa ad un aggressione senza limiti verso i residenti israeliani nel sud del paese. Negli ultimi 8 anni sono stati lanciati sulle città israeliane, i kibbutzim, i villaggi e le città oltre missili e ordigni. Hamas ha ripreso e aumentato i suoi attacchi nelle recenti settimane, dichiarando unilateralmente nulla qualunque tregua. Histadrut riconosce il bisogno urgente per lo Stato di Israele di operare contro il comando e i centri di controllo della rete organizzativa del terrorismo appartenente ad Hamas. Come è stato chiaramente dichiarato nella sua Carta del 1988, l obiettivo fondamentale di Hamas è l eliminazione dello Stato di Israele, e l istituzione di uno stato islamico tra il fiume Giordano e il Mediterraneo. Hamas rappresenta gli estremisti della regione, coloro che sono inclini al Jihad senza fine e alla distruzione. Assieme ai suoi alleati e agli sponsor come l Iran e Hizbullah, Hamas non solo vuole la distruzione di Israele, ma anche la distruzione di tutti i gruppi positivi nella regione, incluso il nostra omologo il PGFTU, che cerca una soluzione negoziale alle questioni controverse e alla soluzione a favore di due stati. Hamas non riconosce il diritto di Israele ad esistere. Al contrario, la politica dei governi israeliani successivi è stata cercare una soluzione in favore di due stati (che è fortemente sostenuta da svariate risoluzioni di Histadrut). Israele ha il diritto di creare un chiaro deterrente al fine di evitare ulteriori attacchi contro un milione di cittadini israeliani innocenti, in generale, e centinaia di lavoratori, in particolare. I cittadini israeliani soffrono quotidianamente del lancio continuo di missili che uccidono cittadini innocenti e causano una distruzione massiccia di proprietà. Nessun paese democratico al mondo consentirebbe che la sua sovranità sia violata e che i suoi cittadini siano sottoposti ad attacchi terroristici su base giornaliera. Le armi letali, tra cui missili di lungo raggio, sono costantemente utilizzate contro i civili che vivono nelle città meridionali in Israele. Ad esempio, nelle città israeliane di Be ersheva e Ashdod, hanno subito colpi diretti sia la scuola materna e una scuola. Fortunatamente questi attacchi non hanno causato nessuna vittima per via della completa chiusura delle scuole nel sud di Israele. 15

16 Hamas utilizza tattiche disdicevoli come colpire i civili israeliani mentre utilizzano civili palestinesi come scudi umani. Come risultato, le Forze di Difesa Israeliane sono obbligate a combattere l infrastruttura terrorista nel mezzo della popolazione civile. Questo porta al dolore e alla sofferenza non solo della parte israeliana, ma anche di palestinesi innocenti, che sono obbligati con i mezzi della violenza e con la dittatura a collaborare con Hamas e con i suoi comandanti. Histadrut preferivache la situazione attuale non si sviluppasse in questo modo. Israele ha lanciato l operazione Piombo fuso dopo ave agito con grande moderazione per molti anni verso i costanti attacchi terroristici insopportabili da Gaza e compiendo qualsiasi sforzo diplomatico per evitare il confronto. Israele ha accettato uno stato di tregua, mentre Hamas ha sfruttato l accordo per costruire le sue truppe e per riarmarsi. Hamas non solo si è riarmato, ma ha posto fine alla tregua lanciando sui civili israeliani fino a 80 missili al giorno. In quel momento, Israele non aveva scelta se non rispondere ai ripetuti attacchi e alle ripetute aggressioni come un atto di autodifesa giustificata. E chiaro per Histadrut che la causa responsabile di questa situazione è l organizzazione Jihadista estremista di Hamas riconosciuta come organizzazione terrorista dagli Stati Uniti, dall Unione europea, dall Australia, dal Canada, dal Giappone e dal Regno Unito e non dal popolo palestinese. Di conseguenza, sosteniamo ogni sforzo possibile per evitare una crisi umanitaria e invitiamo a sostenere la cooperazione e gli sforzi coordinati con i sindacati internazionali e le organizzazioni che sostengono la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Histadrut sostiene il sincero desiderio di Israele di evitare di colpire palestinesi non coinvolti attraverso la diffusione di avvisi prima degli attacchi, dando così ai civili palestinesi il tempo per lasciare le aree sotto il fuoco, nonostante il danno per elementi colti di sorpresa, e il rischio che si aggiunge alle Forze di Difesa Israeliane. Histadrut si dispiace enormemente per ogni vittima innocente, sia che sia Israeliano e sia Palestinese. L unico modo per fermare la sofferenza da entrambe le parti è riprendere il processo di pace, che produrrà alla fine risultati positivi per ciascuno. Histadrut crede che l uso del dialogo e del negoziato sia l unico modo in cui questo conflitto potrà essere risolto. Di conseguenza, nel 2008 Histadrut e il PGFTU hanno accettato di riprendere i loro rapporti e sono riusciti a firmare un accordo epocale sotto gli auspici della CIS guidata da Guy Ryder, che ha sistemato tutte le questioni finanziarie restanti tra la Federazione Sindacale Palestinese e Israeliana. Si tratta di un precedente accordo che non ha eguali nel mondo. Secondo questo accordo, Histadrut trasferirà al PGFTU metà dei fondi raccolti da Histadrut per l Organizzazione delle Tasse per i lavoratori palestinesi legali occupati in Israele da datori di lavoro israeliani a partire dalla firma dell Accordo di Oslo (13 settembre, 1993). Quest accordo ha incluso gli obblighi finanziari che Histadrut pagherà al PGFTU. Le due parti si sono accordate sui totali che sono stati già pagati. Inoltre, Histadrut si è impegnato ad assistere i lavoratori palestinesi che hanno lavorato per i datori di lavoro israeliani, per migliorare le loro condizioni di vita, per fornire loro un aiuto legale, e per cooperare secondo la valutazione dei bisogni di entrambe le parti. 16

17 Histadrut ha espresso la sua solidarietà al PGFTU in altri settori come l applicazione di successo delle leggi del lavoro israeliane per i lavoratori palestinesi che lavorano nei territori occupati da parte della Corte del Lavoro Nazionale di Israele. Sostiene anche progetti finanziati congiuntamente dai Sindacati dei Lavoratori del Trasporto (The Hotline), e i Sindacati dei Lavoratori delle Costruzioni Israelo-Palestinesi che daranno il diritto ai lavoratori palestinesi delle costruzioni alla formazione professionale in Israele che li metterà così in grado di essere occupati dai datori di lavoro israeliani. Crediamo con forza che si tratti di una questione di interesse personale per gli israeliani e i palestinesi vedere cittadini soddisfatti e sereni che non saranno attirati dall estremismo o dal terrorismo. Histadrut non vuole trattare con le strutture politiche del disaccordo nel conflitto araboisraeliano. Ci è chiaro che il conflitto tra le due parti è un gioco a somma zero. Crediamo che i sindacati nella nostra regione siano la vera rappresentanza di base e, come tale, abbiamo il potere di cambiare l atmosfera e di creare una comprensione reciproca più forte. Il nostro ruolo è tutelare i diritti dei lavoratori, indipendentemente dalle differenze di religione, di razza e di sesso. E nostra sincera speranza che la cessazione immediata della violenza sarà raggiunta e una nuova realtà basta sulla sicurezza sarà creata sia per gli israeliani e sia per i palestinesi. Speriamo che le nostre attività congiunte e i nostri progetti con il PGFTU verranno ripresi e intensificati. Histadrut vede la nostra cooperazione come una priorità molto alta date la nostre convinzioni e noi dobbiamo rafforzare da entrambe le parti le forze positive e ragionevoli, e non permettere gli estremisti di fissare l agenda. Histadrut non cesserà i suoi sforzi tesi a promuovere la pace e la comprensione reciproca tra israeliani e palestinesi. Non permetteremo di essere delusi dagli estremisti, le cui opinioni e azioni, non aiutano i singoli palestinesi né la causa palestinese. 17

18 Labour Start 05/01/09 I sindacati arabi condannano l aggressione israeliana di Gaza come terrorismo di stato Damasco, 4 gennaio (Xinhua). L agenzia stampa ufficiale SANA ha riferito che il Consiglio centrale della Confederazione Internazionale dei Sindacati Arabi (ICATU), con sede a Damasco, ha condannato domenica la brutale aggressione israeliana nella Striscia di Gaza come crimine di guerra e terrorismo di stato organizzato. In una dichiarazione rilasciata alla fine dell incontro urgente a Damasco, il Consiglio ha invitato la comunità internazionale e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a fare pressione su Israele perché ponga fine alla sua aggressione su Gaza, tolga l assedio e apra i valichi. Il consiglio ha sollecitato tutte le fazioni palestinesi a ritornare all unità nazionale e a rimanere legati ai loro diritti legittimi nazionali mentre invita i paesi arabi a prendere una posizione unitaria a sostegno dei diritti dei palestinesi e della loro resistenza contro l occupazione. Nella stessa giornata di domenica, il Sindacato Generale degli Studenti Arabi ha invitato tutti gli studenti arabi e le organizzazioni giovanili a protestare mercoledì nelle università, nelle scuole, nelle capitali e nelle città a sostegno della resistenza palestinese a Gaza. Secondo l agenzia SANA, il sindacato ha chiesto di continuare le manifestazioni, i sit-in e le attività pubbliche per denunciare l aggressione israeliana di Gaza e il silenzio degli arabi, sottolineando la necessità di mobilitare tutte le risorse possibili per sostenere la popolazione a Gaza. Israele sta compiendo attacchi aerei e l offensiva di terra nella Striscia di Gaza. Le truppe israeliane sono entrate nella Striscia dopo otto giorni di intensive incursioni aeree, colpendo edifici che includono le moschee, le abitazioni e le installazioni di sicurezza di Hamas. L azione militare israeliana, finalizzata alla rappresaglia degli attacchi missilistici dei militanti di Hamas su Israele, ha fino ad oggi ucciso oltre 500 palestinesi e ferito oltre

19 PGFTU 31/12/08 Comunicato della Federazione Generale dei Sindacati Palestinesi A partire dalla firma dell accordo di pace a Oslo ha affermato la Federazione Generale dei Sindacati della Palestina e al sostegno al processo di pace nella regione, che è basato sulle risoluzioni del diritto internazionale e sulla volontà dei palestinesi di costituire uno stato palestinese indipendente sul territorio nazionale con Gerusalemme capitale e con il diritto dei rifugiati al ritorno, il lavoro del sindacato a tutti i livelli e nelle relazionali internazionali è stato quello di mobilitare il sostegno internazionale al processo di pace e di porre fine all occupazione israeliana di tutti i territori palestinesi e arabi, che è la peggiore e più lunga occupazione del secolo moderno. Nonostante questo sforzo, guidato dalla Federazione Generale dei Sindacati della Palestina negli anni, e persino ora, questi sforzi trovano risposta solo con il terrorismo da parte dell esercito israeliano di occupazione contro il nostro popolo. Dal 2000 fino ad oggi, l esercito di occupazione israeliano distrugge e uccide ogni essere vivente su questa terra, senza tener conto della distruzione delle infrastrutture, delle sedi dell Autorità Nazionale palestinese, della confisca della terra, dell espansione degli insediamenti e dell ultima costruzione del Muro dell Apartheid, che è la testimonianza vivente di estendere la barbarie israeliana contro il popolo palestinese e contro i suoi interessi legittimi. Ricordiamo a tutti coloro che amano la pace nel mondo come avvenne la distruzione della sede presidenziale a Ramallah e l assassinio del leader palestinese per la pace, Yasser Arafat, avvelenandolo per porre fine a tutti questi sforzi al fine di raggiungere una pace totale e giusta. E la criminale aggressione da parte dell offensiva dell esercito israeliano nella Striscia di Gaza, una serie di uccisioni e di massacri compiuti da Israele (stato occupante) contro il popolo palestinese che sono crimini di guerra secondo il diritto umanitario internazionale e le Convenzioni di Ginevra. 19

20 U.S. Labor Against the WAR (USLAW) * 02/01/09 Comunicato sulla crisi a Gaza: solidarietà con i lavoratori palestinesi e israeliani Riconosciamo che ogni comunicato su questa crisi è probabilmente contestabile. La situazione in Palestina e in Israele stessa provoca forti sentimenti e accende il dibattito. Ma, come si afferma nel comunicato, il silenzio di fronte a una sofferenza simile è insopportabile per un organizzazione devota alla pace e alla giustizia sociale. Al centro di questo comunicato c è il principio di solidarietà della classe lavoratrice internazionale, che non si schiera con qualsiasi governo ma piuttosto si schiera con tutti i lavoratori della regione. Nel presentare questo comunicato, noi non proponiamo di cambiare il compito o l attenzione principale di USLAW. Ma, proprio come riconosciamo che le situazioni in Iraq, in Afghanistan, in Iran e in Pakistan sono collegate tra di loro, comprendiamo anche che la pace e la stabilità vera in Medio Oriente non saranno raggiunte senza una soluzione del conflitto tra Israele e i Palestinesi. L attuale crisi potrebbe facilmente uscire dal controllo e condurre ad una guerra più vasta. Il ruolo giocato dal nostro governo è centrale per questo conflitto e per la sua soluzione. Siamo fortemente turbati dall escalation del conflitto in Medio Oriente, in modo particolare dall attacco militare di Israele su Gaza, uno dei posti con maggiore densità di popolazione sul pianeta, e dalla punizione collettiva in corso alla popolazione di Gaza. I bombardamenti che Israele ha intrapreso, hanno condotto alla morte di centinaia di civili innocenti e al ferimento di molte altre centinaia. Coloro che vogliono la pace e la giustizia non devono rimanere silenti di fronte a quest aggressione e alla sofferenza che ha inflitto. Crediamo che simili azioni non serviranno l interesse della pace e di un umanità più vasta nella regione. Nè Israele e né Hamas sono giustificate a colpire la popolazione civile altrui. Il governo statunitense ha fornito a Israele mezzi militari per realizzare questo attacco ed ha generosamente sottoscritto con il governo israeliano e con i militari, decine di miliardi pagati con i soldi delle tasse degli Stati Uniti. La mancata condanna del nostro governo alla sua ultimissima azione lo rende complice. La crisi economica che peggiora ogni giorno negli Stati Uniti richiede di re orientare seriamente la nostra politica estera e di fermare la spesa guadagnata duramente con i dollari dei contribuenti per le guerre per procura e di reinvestire le risorse richieste subito a casa. Il Consiglio di Sicurezza ha rilasciato il seguente appello: Gli Stati Membri hanno espresso forte preoccupazione per l escalation della situazione a Gaza e chiedono l immediata fine di ogni violenza. Le parti devono fermare immediatamente tutte le attività militari. Gli Stati Membri del Consiglio di Sicurezza invitano tutte le parti a rispondere ai seri bisogni umanitari ed economici a Gaza e a prendere le misure necessarie, che includono l apertura dei valichi, per garantire l approvvigionamento continuo di aiuti umanitari, che includono cibo, combustibile e trattamenti medici. Gli Stati Membri del Consiglio hanno sottolineato il bisogno di ripristinare la tregua piena, che aprirà la strada alla ricerca della soluzione politica ai problemi esistenti nel quadro di una soluzione israelo-palestinese. 20

21 Sosteniamo l invito alla fine della violenza. Osserviamo, tuttavia, che l incapacità del Consiglio di Sicurezza a prendere azioni efficaci nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite, e che le sue stesse risoluzioni adottate precedentemente e il diritto internazionale in gran parte dovuto alle obiezioni degli Stati Uniti è stato parte del problema. Chiediamo a tutte le parti di accettare un immediato cessate il fuoco e di cercare soluzioni pacifiche e durevoli. La storia recente dimostra che i bombardamenti, gli attacchi missilistici, i blocchi e le invasioni militari non daranno la strada migliore per la pace e per la sicurezza dei popoli nella regione. Proprio il contrario, tali azioni perpetueranno il ciclo di morti, di distruzioni, di paure e di alta insicurezza tra la gente di tutti i paesi, inclusi noi qui negli Stati Uniti. L USLAW fu fondata sul principio della solidarietà internazionale, sull opposizione al militarismo e al rispetto del diritto internazionale. Rifiutiamo l uso dei mezzi militari per risolvere i conflitti internazionali. La strada per la pace e per la sicurezza non può essere mai costruita con la guerra. Siamo guidati dalla convinzione che la solidarietà della classe lavoratrice internazionale offre una strada alla comprensione reciproca e alla pace. I lavoratori degli Stati Uniti, dell Iraq, dell Iran, di Israele, della Palestina e di tutto il Medio Oriente devono superare i confini delle nostre differenze per creare un terreno comune per la comprensione reciproca che creerà la pace, la prosperità e la sicurezza alla quale abbiamo tutti diritto. Kathy Black Gene Bruskin Eileen Connelly Fred Mason Bob Muehlenkamp Nancy Wohlforth * La US labor Against the War (USLAW) è una rete nazionale di sindacati, di camere del lavoro, di federazioni sindacali, di comitati contro la guerra e di altre organizzazioni sindacali che cercano la fine immediate della Guerra e dell occupazione in Iraq, di reindirizzare la politica estera americana per respingere l azione militare preventiva, e di riordinare le priorità nazionali americane al servizio dei bisogni umani. 21

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