Maxiemergenza Obiettivi:
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- Alberta Pieri
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1 Maxiemergenza Obiettivi: Definire il termine Descrivere le fasi di una maxiemergenza Riconoscere le figure sanitarie di riferimento sulla scena Illustrare il triagenon sanitario in maxiemergenza
2 Catastrofe Improvviso Violento Grandi dimensioni Ingenti danni materiali e feriti Sproporzione tra domanda ed offerta
3 Evento catastrofico ad effetto limitato Evento catastrofico che travalica le potenzialitàdi risposta delle strutture locali
4 Evento catastrofico ad effetto limitato: Sinonimo di incidente maggiore/maxiemergenza >>> integrità delle strutture di soccorso >>> limitata estensione nel tempo (<12 ore) delle operazioni di soccorso Attivazione piano di emergenza interno alla C.O. Attivazione se necessario dei piani operativi delle C.O. dei 118 limitrofi
5 Evento catastrofico ad effetto limitato: risposta immediata Ricognizione del sito Dimensionamento dell evento Individuazione della tipologia prevalente Individuazione e segnalazione delle vie d accesso Individuazione dei luoghi adatti per PMA e UMSS Suddivisione dell area in settori Primo TRIAGE
6 MAXIEMERGENZA: RISPOSTA DIFFERITA Mobilitazione delle risorse locali previste per la maxiemergenza Allestimento dei vari elementi della CATENA DEI SOCCORSI Secondo TRIAGE e stabilizzazione primaria Evacuazione organizzata dei feriti
7 LE FIGURE DI RIFERIMENTO Casacca rossa Casacca gialla Casacca bianca Casacca azzurra DIRETTORE SOCCORSI SANITARI DIRETTORE TRIAGE DIRETTORE POSTO MEDICO AVANZATO DIRETTORE DEI TRASPORTI
8 Direttore Soccorsi Sanitari: Medico esperto in grandi emergenze, con capacità organizzative; Assume controllo e coordinamento di tutte le operazioni sanitarie; Mantiene contatti con C.O. 118; Richiede mezzi e personale necessari sul luogo dell evento; Concorda con il Direttore P.M.A. modalità di evacuazione feriti; Collabora con responsabili FFOO, VVFF, Protezione Civile nel coordinamento e funzionamento del P.C.A.; NON TRATTA VITTIME. Garantisce adeguato cambio al personale presente sulla scena ene controlla lo stato psico-fisico
9 Direttore Triage: Primo Infermiere che arriva in posto successivamente infermiere U.M.S.S.; Coordina recupero ed evacuazione della scena (Piccola Noria) ; Supervisiona operazioni di estrazione e recupero dei feriti in coordinamento con VVFF Responsabile dell area di raccolta dei feriti; Regola il flusso delle vittime verso il P.M.A.; Mantiene contatti con D.S.S. e Direttore P.M.A;
10 Direttore Posto Medico Avanzato: Medico che coordina personale del P.M.A.; Assume controllo e coordinamento di tutte le operazioni sanitarie; Supervisiona attività di triage entrata e uscita; Supervisiona procedure di stabilizzazione; Verifica corretta compilazione cartellino triage; Concorda con il D.S.S. modalità di evacuazione feriti
11 Direttore dei Trasporti: Personale tecnico della C.O. 118 (autista U.M.S.S.) Organizza e gestisce zona di arrivo mezzi di trasporto sanitarioaerei e terrestri; Organizza zona di imbarco dei pazienti per l evacuazione verso gli ospedali; Mantiene contatti con C.O. 118 per la gestione della Grande Noria ; Tiene traccia del flusso di pazienti e dei mezzi inviati agli ospedali; Monitorizzaadeguatezza n mezzi / necessitàlocale di mezzi e personale necessari sul luogo dell evento; Si attiene alle disposizione del Direttore P.M.A.circa le modalitàdi evacuazione feriti;
12 Coordinatore incidente maggiore Personale tecnico o sanitario della centrale Funzioni: * Responsabile della gestione tecnico sanitaria dell evento *Coordinamento con il DSS del personale operativo nella catena dei soccorsi
13 L INFERMIERE COADIUVA ATTIVITA : in AREA RACCOLTA FERITI (triage sanitario) in P.M.A.collabora alla stabilizzazione delle vittime insieme al medico Eventuale trasporto protetto della vittima
14 Il MEDICO: COADIUVA ATTIVITA : in P.M.A.stabilizza le vittime; Eventuale trasporto protetto della vittima;
15 Posto Medico Avanzato P.M.A. Definizione: Dispositivo funzionale di selezione e trattamento delle vittime, localizzato ai margini esterni dell area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell evento. Può essere sia una struttura (tenda, containers),sia un area funzionalmente deputata al compito di radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento e organizzare l evacuazione sanitaria dei feriti.
16 TIPOLOGIA DI P.M.A.
17 POSTO MEDICO AVANZATO CARATTERISTICHE Sempre in zona di sicurezza al di fuori dell eventuale rischio evolutivo. Ben segnalato e possibilmente non lontano dal Posto Comando Avanzato. Ben illuminato. Percorso unidirezionale.
18 NO
19 Inf. Dell'Oro Daniele PERIMETRO ZONA DI SICUREZZA CHECK POINT MEZZI NORIA DI EVACUAZIONE AREA RACCOLTA FERITI CATENA DEI SOCCORSI P.C.A. H CANTIERE NORIA DI SALVATAGGIO P.M.A. CRASH CHECK POINT MEZZI
20 CATENA DEI SOCCORSI DIRETTORE DEL TRIAGE PERIMETRO ZONA DI SICUREZZA D.S.S. DIRETTORE TRASPORTI MEDICI INFERMIERI VOLONTARI NORIA DI EVACUAZIONE H CANTIERE Inf. Dell'Oro Daniele NORIA DI SALVATAGGIO DIR.P.M.A. CRASH DIRETTORE TRASPORTI
21 POSTO MEDICO AVANZATO FUNZIONI : Accettazione Stabilizzazione Evacuazione
22 Modello unidirezionale di lavoro in P.M.A. Evacuazione S tabilizzazione Triage
23 Il Triagein Maxiemergenza: Definire il triage in maxiemergenza Capirne il razionale di utilizzo Differenziare il triagenon sanitario da quello sanitario
24 Caratteristiche del Triage Facile da ricordare Facile da eseguire Veloce Utilizzabile da tutti gli operatori Attendibile nello stabilire le priorità Il processo di Triagerappresenta la metodologia di approccio più corretta perché consente di individuare necessità a cui rispondere con soluzioni idonee a soddisfare le esigenze operative dell intera equipe sanitaria
25 Quanti Triage? Primo Triage Sul luogo del crash START Secondo Triage In entrata al PMA Terzo Triage In uscita dal PMA per il trasporto ospedaliero Un quarto triage verrà poi eseguito all ingresso in ospedale
26 Triage S.T.A.R.T (Simple Triage & Rapid Treatment) (Selezione semplice e Trattamento Rapido) *Sviluppatoinizioanni 80 in California (Hoag Hospital e Fire and Marine Department di Newport Beach) *UtilizzatodagliU.S.A, Arabia Saudita, Francia, Israelee Italia (D.L. 13/02/2001) *Consolidato utilizzo negli incidenti maggiori/catastrofi *Trattamento rapido di un elevato numero di pazienti con vari gradi di urgenza *Classificazione prioritaria per codice colore
27 Codici colore del Triage Codice VERDE = Urgenza minima (Ambulatory o walking wounded) Codice GIALLO = Urgenza relativa (Delayed) Codice ROSSO = Estrema urgenza (Immediate) Codice NERO = Deceduto o non salvabile (Dead or nonsalvageable)
28 Strumenti per la classificazione Braccialetti colorati (per soccorritori) Dispenser da 50 pz. Colore verde giallo rosso Cartellini schede di Triage ( per medici ed infermieri)
29
30 Caratteristiche dei dispositivi * Facilità di applicazione * Alta visibilità * Resistenza ad eventi atmosferici e potenziali agenti lesivi * Disponibilità in quantitativi adeguati su tutti i mezzi di soccorso * Tracciabilità del percorso della vittima attraverso codici numerati * Registrazione di tutte le informazioni relative al paziente, al trattamento e alla destinazione 1 2 3
31 Il paziente cammina? Protocollo Start (sanitari) si VERDE no Il paziente respira? no Airway-cannula no NERO si si > 30 atti/min < 10 atti/min si ROSSO < 30 atti/min si Polso periferico presente? (radiale) si no ROSSO Esegue ordini semplici? si GIALLO
32 Il paziente cammina? NO Il paziente respira? SI Protocollo Start NO Pervietà- Canula (soccoritori) SI NO SI VERDE ROSSO ROSSO < 30 atti/min. SI >30 atti/min. < 10 atti/min ROSSO Polso radiale presente? NO ROSSO SI Esegue ordini semplici? NO SI GIALLO ROSSO
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