Inf. Dell'Oro Daniele
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1 L ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI: LA GESTIONE DELL ORDINARIA EMERGENZA URGENZA E L ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI A FRONTE DI UNA MAXIEMERGENZA O DI EVENTO MAGGIORE
2 H 118 S.S.U.Em. 118 Brianza 118 Brianza
3 ...L'ORGANIZZAZIONE e la qualità DEL SOCCORSO RIDUCONO SIGNIFICATIVAMENTE LA MORTALITA' PRE - OSPEDALIERA, I TEMPI DI DEGENZA MEDIA, LE SEQUELE INVALIDANTI... Giunta Regionale Lombardia N del 30/7/1991 Delibera istitutiva 118
4 1992 D.P.R Decreto De Lorenzo ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO ALLE REGIONI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI D ASSISTENZA SANITARIA D EMERGENZA
5 1999 Delibera Regionale n del 22/10/1999 Legifera in tema di: Soccorso sanitario avanzato Aggiornamento professionale di tutto il personale (volontario laico e professionista) che operi nell urgenza sanitaria extraospedaliera Convenzioni con i mezzi di soccorso di base per il S.S.U.Em. 118
6 Il SSUEm 118 Brianza H H vede dal 1996 la collaborazione di 2 Aziende Ospedaliere: AO San Gerardo Monza AO Vimercate - Desio (PO Desio e PO Vimercate) che partecipano con personale medico (anestesisti rianimatori) e non medico (infermieri di area critica, autisti) all attivit attività di Centrale Operativa e di soccorso avanzato
7 POPOLAZIONE E TERRITORIO DEL SSUEm 118 BRIANZA abitanti comuni: 57 superficie 399 kmq densità media 2000 ab/kmq non residenti persone territorio urbano e rurale con: insediamenti industriali attività terziarie viabilità ad alto traffico (SS 36, SS 35, A4, tangenziali)
8 LA CENTRALE OPERATIVA EMERGENZA URGENZA (C.O.E.U.) numero telefonico 118 RAPPRESENTA IL NUCLEO DELL INTERO SISTEMA del Soccorso Sanitario Urgenza Emergenza 118
9 LA C.O.E.U. 118 Brianza attualmente ha funzioni di: ascolto, attivazione e coordinamento dei mezzi di soccorso soccorso medico avanzato (MSA) con Automedica didattica e formazione sul soccorso d urgenza
10 FUNZIONI DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 Brianza ricezione e valutazione delle richieste di soccorso scelta del mezzo adeguato verifica delle risorse: mezzi di soccorso, ospedali verifica situazione posti letto per pazienti acuti collegamento continuo con i mezzi di soccorso scelta ospedale di destinazione interazioni con altri SSUEm 118
11 ALTRI COMPITI DELLA CENTRALE FORMAZIONE DEL PERSONALE DI SOCCORSO SECONDO STANDARD REGIONALI PROTOCOLLI PER LA GESTIONE DI EVENTI DI EMERGENZA IN CONFORMITA AI PIANI REGIONALI
12 PERSONALE DELLA CENTRALE OPERATIVA RESPONSABILE DELLA CENTRALE OPERATIVA MEDICO DI CENTRALE PERSONALE INFERMIERISTICO
13 RISORSE TECNOLOGICHE SISTEMA TELEFONICO SISTEMA INFORMATICO SISTEMA RADIO
14 LINEE ISDN LINEE ADSL SISTEMA TELEFONICO RICONOSCIMENTO DEL CHIAMANTE: - Linee ISDN e ADSL - Linee punto punto - Linee interne RUBRICA TELEFONICA ELETTRONICA
15 SISTEMA INFORMATICO Permette di inviare i dati dell intervento direttamente alle postazioni di soccorso collegate via WEB riducendo i tempi di attivazione dei mezzi di soccorso Permette l inserimento l da parte dell equipe equipe di soccorso dei dati sanitari e anagrafici del paziente
16 SISTEMA RADIO 2 canali: fonia e dati Invio stati della missione Ricezione dati intervento Ricezione sms GPS
17 GESTIONE DELL EVENTO SOCCORSO SANITARIO AREA BRIANZA H
18 Quando chiamare il 118? Si chiama per : grave malore, incidente stradale, incidente domestico, incidente sportivo, incidente sul lavoro, ricovero urgente Non si chiama per: ricovero programmato dimissione di ricoverato trasferimento trasporto non urgente
19 Obiettivo: Attuare la Catena della Sopravvivenza
20 MEZZI DI SOCCORSO I LIVELLO DI SOCCORSO (MSB) - con attrezzature di base - personale non medico addestrato AUTOAMBULANZA (tipo A, D.M. n. 553/87) II LIVELLO DI SOCCORSO (MSA) - personale sanitario addestrato - attrezzature complesse AUTOAMBULANZA (tipo A, D.M. n. 553/87) + IP AUTOMEDICA con mezzi MSB in appoggio
21 Quali i criteri di distribuzione sul territorio dei mezzi di soccorso di base? densità della popolazione viabilità locale e grandi vie di comunicazione presenza di attività produttive presenza di Associazioni di Soccorso presenza di strutture di Pronto Soccorso e Dipartimenti di Emergenza
22 Mezzi di Soccorso di base SSUEm 118 Brianza Ambulanze MSB 10 in convenzione h in convenzione h in convenzione a gettone con personale dipendente o volontario che non appartiene al SSN addestrato al soccorso e al trasporto d urgenza d con corsi riconosciuti a livello nazionale numericamente importante = 2000 unità
23 Territorio del SSUEm 118 Brianza e mezzi di soccorso di base Ambulanze MSB h 24 e h 12 Ambulanze MSB a gettone
24 Automedica MSA (Mezzo di Soccorso Avanzato) MEDICO ANESTESISTA RIANIMATORE MEDICO EMERGENZA TERRITORIALE INFERMIERE CON FORMAZIONE SPECIFICA NELL EMERGENZA EMERGENZA TECNICHE RIANIMATORIE MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA TRASPORTO OSPEDALE ADEGUATO AUTISTA CONOSCENZA LOGISTICA TECNICHE DI SOCCORSO
25 SOCCORSO MEDICO AVANZATO oggi Quattro Automediche a partenza da: Ospedale di Monza (Alfa 1) Ospedale di Carate (Alfa 2) Ospedale di Desio (Alfa 3) Ospedale di Vimercate (Alfa 4)
26 Territorio del SSUEm 118 Brianza e mezzi di soccorso avanzato (ottobre 2002) automedica
27 a partire dall anno anno ambulanze MSB con Infermiere
28 SOCCORSO SANITARIO AREA BRIANZA Ambulanza MSB con Infermiere Equipaggio: 1 Autista + 2 Soccorritori + 1 Infermiere esperto nell applicazione dei protocolli di urgenza emergenza: BLS-D, trattamento Infarto Miocardico Acuto, Insuff.. Respiratoria grave (EPA), Rimpiazzo Volemico,, Ipoglicemia, Intossicazione da Oppiacei, trattamento crisi asma bambino e adulto, trattamento crisi convulsive bamino e adulto
29 MSB + Infermiere
30 Quali i criteri di scelta della postazione del MSB + Infermiere? DECENTRAMENTO viabilità problematica e alta densità di popolazione (Cesano M.) scarsa presenza di ambulanze di soccorso di base (Vimercate - Vaprio) ACCENTRAMENTO presso PS ACCENTRAMENTO aree con buona viabilità (Desio e Giussano) presenza proporzionata di BLS di base (Desio e Giussano)
31 Elisoccorso
32 POLI REGIONALI BERGAMO BRESCIA COMO MILANO SONDRIO
33 Informazioni dal posto (Precise Ordinate Funzionali) determinanti per valutare la gravità del paziente fondamentali per individuare quanti e quali mezzi di soccorso utilizzare importanti nell assegnazione del codice di trasporto e dell ospedale di destinazione
34 LA SCELTA DELL OSPEDALE DI DESTINAZIONE La C.O.E.U. 118 decide l ospedale l di destinazione in base a: - patologia del paziente (problema reale e/o potenziale) - disponibilità di Sala Operatoria d urgenza d e posti letto dell Area Critica - tipologia mezzo di soccorso distanza da percorrere
35 Le Risorse Ospedaliere H H H H DESIO H VIMERCATE H MONZA
36 2005 Progetto di ContrAttacco Cardiaco Trasmissione ELETTROCARDIOGRAMMA da ambulanza Futura trasmissione ELETTROCARDIOGRAMMA da ambulanza
37 SSUEm 118 Brianza attività anno 2008 Utenti Richieste Utenza Soccorsi primari di base
38
39 ASPETTI LEGISLATIVI E STRUTTURE DI COORDINAMENTO NELLA MAXIEMERGENZA
40 CATASTROFE: caratteristiche dell evento imprevisto violento e improvviso di grandi dimensioni rilevanti danni umani e materiali sproporzione tra mezzi di soccorso disponibili e reali necessità
41 MEDICINA DELLE CATASTROFI Ha lo scopo di gestire lo squilibrio tra la necessità immediata e le risorse disponibili, per salvare il più alto numero di vittime possibile
42 MEDICINA DELLE CATASTROFI Strategia Logistica Tattica
43 ASPETTI LEGISLATIVI Il ruolo del 118 nella maxiemergenza/ catastrofe
44 Criteri di massima per l organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile
45 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 Centrali operative 118 La C.O. costituisce l interlocutore privilegiato in campo sanitario Il responsabile medico della C.O. 118 e / o dei Servizi di Prevenzione dell ASL diviene coordinatore della FUNZIONE 2 Il responsabile medico del 118 o un suo delegato sarà presente nel CCS e un operatore di Centrale sarà nella Sala Operativa
46 FUNZIONE DI SUPPORTO n 2 SANITA UMANA E VETERINARIA, ASSISTENZA SOCIALE Deve programmare e coordinare: Primo soccorso e assistenza sanitaria Interventi di sanità pubblica Attività di assistenza psicologica e di assistenza sociale alla popolazione coinvolgendo i referenti dei vari settori (assessorato regionale alla sanità, ASL, AO,dipartimento di prevenzione delle AA.SS.LL., ARPA, istituto zooprofilattico sperimentale, CRI, Associazioni di volontariato, etc)
47 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 A livello provinciale il Prefetto esplica la propria funzione con l ausilio di tre strutture distinte: Centro Coordinamento Soccorsi (CSS) Sala Operativa Centri Operativi Misti (COM)
48 CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI (CCS) Massimo organo di coordinamento delle attività di protezione civile a livello provinciale; composto dai responsabili di tutte le strutture operative presenti nel territorio >>> individua strategie di intervento >>> razionalizza le risorse disponibili >>> coordina attività dei COM
49 SALA OPERATIVA Articolata in Funzioni di supporto ciascuna delle quali è competente, per il proprio settore, della risposta operativa. Ogni singola funzione ha un suo responsabile
50 CENTRO OPERATIVO MISTO (COM) Struttura decentrata, costituita dai rappresentanti dei comuni e delle strutture operative, elemento di raccordo tra Prefettura e Sindaci
51 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 In caso di emergenza il responsabile medico del 118 o un suo delegato sarà presente nel CCS ed un Operatore di Centrale sarà nella Sala Operativa
52 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 Centrale Operativa 118 Pianificazione Allarme Emergenza
53 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 Centrale operativa 118 Pianificazione Preventiva conoscenza dei rischi e definizione degli scenari Definizione di procedure condivise con le altre forze di protezione civile Acquisizione di adeguate dotazioni di tele-radiocomunicazioni Predisposizione dei piani di emergenza
54 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 Centrale operativa 118 Allarme Allertamento del personale del S.S.U.Em. 118 come da procedura stabilita Verifica del materiale Verifica delle risorse Coordinamento con gli altri enti (Prefettura, Forze di Polizia, VVF, DEA, etc)
55 Direttive emanate dalla P.C.M. con supplemento al n 109 del 12 maggio 2001 Centrale Operativa 118 Emergenza Attivazione del piano di emergenza programmato per quello scenario
56 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Scenari ipotizzati: Evento catastrofico ad effetto limitato Evento catastrofico che travalica le potenzialità di risposta delle strutture locali
57 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico ad effetto limitato: Sinonimo di evento maggiore/maxiemergenza >>> integrità delle strutture di soccorso >>> limitata estensione nel tempo (<12 ore) delle operazioni di soccorso Attivazione piano di emergenza interno alla C.O. Attivazione se necessario dei piani operativi delle C.O. dei 118 limitrofi
58 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico ad effetto limitato: risposta immediata Ricognizione del sito Dimensionamento dell evento Individuazione della tipologia prevalente Individuazione e segnalazione delle vie d accesso Individuazione dei luoghi adatti per PMA e UMSS Suddivisione dell area in settori Primo TRIAGE
59 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico ad effetto limitato: risposta differita Mobilitazione delle risorse locali previste per la maxiemergenza Allestimento dei vari elementi della catena dei soccorsi Secondo TRIAGE e stabilizzazione primaria Evacuazione organizzata dei feriti
60 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico ad effetto limitato: risposta differita Istituzione del primo Posto di Comando Avanzato (PCA) Direttore dei soccorsi sanitari (DSS) sul posto Direttore del Triage Direttore dei Trasporti
61 Posto di Comando Avanzato (PCA) Prima cellula di comando tecnico a supporto del CCS. Composta, sul campo, dalle primarie strutture di soccorso (VVF, DSS, Forze dell ordine) con concorso anche di tutti gli altri organismi operativi di protezione civile
62 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico che travalica le potenzialità di risposta delle strutture locali Premessa: la maggior parte dei sopravvissuti si salva in quanto illesa o per l intervento di soccorritori occasionali
63 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico che travalica le potenzialità di risposta delle strutture locali Nelle prime ore la risposta sanitaria : Sarà gestita localmente Saranno utilizzate le risorse sanitarie disponibili coordinate dalla C.O. competente o da quella vicariante
64 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico che travalica le potenzialità di risposta delle strutture locali Compiti dei mezzi di soccorso disponibili: Effettuare la ricognizione e non il soccorso Suddividere l area in settori in base alla disponibilità delle risorse Organizzare il Posto di Comando Mobile
65 Centrale Operativa 118 Gestione maxiemergenza Evento catastrofico che travalica le potenzialità di risposta delle strutture locali Attivazione della catena straordinaria dei soccorsi sanitari UMMC (Unità Mobili Medico Chirurgiche) Ospedali da campo
66 LA CATENA DEI SOCCORSI
67 LIVELLI DI ALLARME DELLA C.O.-118 Lo stato di allertamento della C.O.118 si distingue nei seguenti livelli: LIVELLO 0: condizioni ordinarie, non si è a conoscenza di possibili situazioni a rischio LIVELLO 1: possibili situazioni a rischio (es.grandi affluenze di pubblico per manifestazioni sportive, concerti gare, ecc.) LIVELLO 2: aumentano le situazioni a rischio, piogge torrenziali,frane allagamenti, ecc. LIVELLO 3: scatta l allarme per il verificarsi improvvisamente della maxiemergenza.
68 CATENA DEI SOCCORSI Sequenza di dispositivi, funzionali e strutturali, che consentono la GESTIONE del complesso delle VITTIME di una CATASTROFE ad effetto più o meno limitato. Consiste nell identificazione, delimitazione e coordinamento dei vari settori di intervento per il salvataggio delle vittime, nell allestimento di una noria di salvataggio tra il luogo dell evento e il P.M.A. e di una noria di evacuazione tra il P.M.A. e gli ospedali.
69 CATENA DEI SOCCORSI AREA RACCOLTA FERITI PERIMETRO ZONA DI SICUREZZA CECK POINT P.C.A. MEZZI P.M.A. NORIA DI EVACUAZIONE H NORIA DI SALVATAGGIO CRASH CECK POINT MEZZI
70 CATENA DEI SOCCORSI DIRETTORE DEL PERIMETRO ZONA DI SICUREZZA TRIAGE D.S.S. DIRETTORE TRASPORTI DIR.P.M.A. MEDICI INFERMIERI VOLONTARI NORIA DI EVACUAZIONE H NORIA DI SALVATAGGIO CRASH DIRETTORE TRASPORTI
71 ACCESSO AL CANTIERE: 1. PRESENZA DI RISCHIO EVOLUTIVO 2. ASSENZA DI RISCHIO EVOLUTIVO
72 ACCESSO AL CANTIERE: PRESENZA DI RISCHIO EVOLUTIVO Attendere messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco Trasporto feriti in area raccolta Procedere a triage rapido (sweeping triage)
73 ACCESSO AL CANTIERE: ASSENZA DI RISCHIO EVOLUTIVO 1. Attendi autorizzazione dei vigili del fuoco 2. Procedi allo sweeping triage in loco 3. Evacua vittime verso l area di raccolta
74 POSTO DI COMANDO AVANZATO: Definizione: Struttura (mobile) che consente al D.S.S. di: coordinare l attività di intervento insieme a responsabili di altre funzioni mantenere i contatti con la centrale operativa 118
75 POSTO DI COMANDO AVANZATO: Personale : DIRETTORE SOCCORSI SANITARI D.S.S. (medico CO 118) Responsabile VVFF Responsabile FFOO Responsabile Protezione Civile
76 POSTO DI COMANDO AVANZATO: Funzioni: Individua zona per istituire: Area Raccolta Area P.M.A. Area stazionamento mezzi Area P.C.A. Il D.S.S. Informa C.O. 118 ubicazaione
77 IDENTIFICAZIONE DEL PERSONALE IN CANTIERE DIRETTORE DEI SOCCORSI SANITARI (D.S.S.) DIRETTORE DEL TRIAGE DIIRETTORE POSTO MEDICO AVANZATO DIRETTORE DEI TRASPORTI MEDICI INFERMIERI SOCCORRITORI
78 CASACCHE DI IDENTIFICAZIONE DEI RUOLI Casacca rossa Casacca gialla Casacca bianca Casacca azzurra DIRETTORE SOCCORSI SANITARI DIRETTORET RIAGE DIRETTORE POSTO MEDICO AVANZATO DIRETTORE DEI TRASPORTI
79 Direttore Soccorsi Sanitari: Medico esperto in grandi emergenze, con capacità organizzative; Assume controllo e coordinamento di tutte le operazioni sanitarie; Mantiene contatti con C.O. 118; Richiede mezzi e personale necessari sul luogo dell evento; Concorda con il Direttore P.M.A. modalità di evacuazione feriti; Collabora con responsabili FFOO, VVFF, Protezione Civile nel coordinamento e funzionamento del P.C.A.; NON TRATTA VITTIME SE NON STRETTAMENTE NECESSARIO. GARANTISCE ADEGUATO CAMBIO AL PERSONALE PRESENTE SULLA SCENA E CONTROLLA LO STATO PSICO FISICO
80 Direttore Triage: Primo Infermiere che arriva in posto successivamente infermiere U.M.S.S. ; Coordina recupero ed evacuazione della scena (Piccola Noria) ; Supervisiona operazioni di estrazione e recupero dei feriti in coordinamento con VVFF Responsabile dell area di raccolta dei feriti; Regola il flusso delle vittime verso il P.M.A.; Mantiene contatti con D.S.S. e Direttore P.M.A;
81 Direttore Posto Medico Avanzato: Medico che coordina personale del P.M.A.; Assume controllo e coordinamento di tutte le operazioni sanitarie; Supervisiona attività di triage entrata e uscita; Supervisiona procedure di stabilizzazione; Verifica corretta compilazione cartellino triage; Concorda con il D.S.S. modalità di evacuazione feriti
82 Direttore dei Trasporti: Personale tecnico della C.O. 118 (autista U.M.S.S.) Organizza e gestisce zona di arrivo mezzi di trasporto sanitario aerei e terrestri; Organizza zona di imbarco dei pazienti per l evacuazione verso gli ospedali; Mantiene contatti con C.O. 118 per la gestione della Grande Noria ; Tiene traccia del flusso di pazienti e dei mezzi inviati agli ospedali; Monitorizza adeguatezza n mezzi / necessità locale di mezzi e personale necessari sul luogo dell evento; Concorda con il Direttore P.M.A. modalità di evacuazione feriti;
83 Posto Medico Avanzato P.M.A.. Definizione: Dispositivo funzionale di selezione e trattamento delle vittime, localizzato ai margini esterni dell area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell evento. Può essere sia una struttura (tenda, containers),sia un area funzionalmente deputata al compito di radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento e organizzare l evacuazione sanitaria dei feriti.
84 TIPOLOGIA DI P.M.A.
85 POSTO MEDICO AVANZATO sempre in zona di sicurezza al di fuori dell eventuale rischio evolutivo, ben segnalato e possibilmente non lontano dal Posto Comando Avanzato, ben illuminato, ecc. CARATTERISTICHE
86 NO
87 POSTO MEDICO AVANZATO FUNZIONI : Accettazione Stabilizzazione Evacuazione
88 Evacuazione Stabilizzazione Triage Modello unidirezionale di lavoro in P.M.A.
89 NORIA DI EVACUAZIONE O GRANDE NORIA: Definizione Movimento delle ambulanze e degli altri mezzi di trasporto sanitario dal P.M.A. agli ospedali e viceversa DSS decide in base: richieste ricevute dal Responsabile del PMA, alle notizie ricevute dalla CO e dal Coordinatore dei trasporti sanitari
90 NORIA DI SALVATAGGIO O PICCOLA NORIA: Definizione Movimento delle ambulanze e degli altri mezzi di trasporto sanitario dal luogo dell evento al P.M.A. e viceversa Effettuato da personale tecnico, anche sanitario con ausili di trasporto (anche di fortuna) o anche con ambulanze
91 TRIAGE
92 Il Triage Sanitario Il termine Triage,deriva dal francese Trier e significa cernita, smistamento E un metodo dinamico utilizzato per suddividere i pazienti in categorie di priorità in base alla gravità delle lesioni subite Procedura sanitaria che consente di gestire le limitate risorse disponibili per ridurre al massimo la mortalità delle persone coinvolte
93 Caratteristiche del Triage Facile da ricordare Facile da eseguire Veloce Utilizzabile da tutti gli operatori Attendibilità nello stabilire le priorità Il processo di Triage rappresenta la metodologia di approccio più corretta perché consente di individuare necessità a cui rispondere con soluzioni idonee a soddisfare le esigenze operative dell intera equipe sanitaria
94 Quanti Triage? Primo Primo Triage Sul luogo del crash START Secondo Triage In entrata al PMA Terzo Triage In uscita dal PMA per il trasporto ospedaliero
95 *Sviluppato inizio anni 80 in California (Hoag Hospital e Fire and Marine Department di Newport Beach) *Utilizzato dagli U.S.A,Arabia Saudita,Francia,Israele e Italia (D.L. 13/02/2001) Triage S.T.A.R.T (Simple Triage & Rapid Treatment) (Selezione semplice e Trattamento Rapido) *Consolidato utilizzo negli incidenti maggiori/maxiemergenze *Trattamento rapido di un elevato numero di pazienti con vari gradi di urgenza *Classificazione prioritaria per codice colore
96 Codici colore del Triage Codice VERDE = Urgenza minima (Ambulatory o walking wounded) Codice GIALLO = Urgenza relativa (Delayed) Codice ROSSO = Estrema urgenza (Immediate) Codice NERO = Deceduto o non salvabile (Dead or nonsalvageable)
97 Strumenti per la classificazione Braccialetti colorati (per soccorritori) Dispenser da 50 pz. Colore verde giallo rosso Cartellini schede di Triage ( per medici ed infermieri) Inf.Donolato Fabio
98 Il paziente cammina? Protocollo Start (sanitario) si VERDE no Il paziente respira? no no NERO Airway-cannula 30 atti/min (o dispnea evidente) si ROSSO < 30 atti/min Polso periferico presente? (radiale) Esegue ordini semplici? no ROSSO si GIALLO
99 Il paziente cammina? Protocollo Start (soccoritori) SI VERDE NO Il paziente respira? NO Pervietà- Canula NO ROSSO SI SI ROSSO > 30 atti/min. ROSSO < 30 atti/min. SI Polso radiale presente? SI Esegue ordini semplici? NO NO SI ROSSO ROSSO GIALLO
100 Domande
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