Linee Guida per un Corretto Uso delle Attrezzature Munite di Videoterminale: versione 2

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1 Linee Guida per un Corretto Uso delle Attrezzature Munite di Videoterminale: versione 2 Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 1 di 14

2 INTRODUZIONE Nei luoghi di lavoro dell Ateneo (Segreterie, Uffici, Studi, Biblioteche, Aule di Informatica Laboratori ) l uso di attrezzature munite di Videoterminali (VDT) è ampiamente diffuso e indispensabile per lo svolgimento delle molteplici attività che si esplicano quotidianamente. Nell ambito e agli effetti della valutazione dei rischi (art.4, comma 1 del D.Lvo 626/94 e successive modifiche e integrazioni) e della informazione e formazione dei lavoratori (art.21), si ritiene opportuno indicare agli stessi i possibili effetti sulla salute che possono derivare da un uso improprio del VDT e/o da una postazione di lavoro inadeguata e le misure di prevenzione e protezione da adottare per minimizzare tali effetti. Si ricorda che ai sensi della normativa vigente, oltre al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo, si intende per lavoratore anche quello non organicamente strutturato e quello degli enti convenzionali, sia pubblici che privati, che svolge l attività presso le strutture dell Università, salva diversa determinazione convenzionalmente concordata, nonché gli studenti dei corsi universitari, i dottorandi, gli specializzandi, i tirocinanti, i borsisti ed i soggetti ad essi equiparati, quando frequentino laboratori didattici, di ricerca o di servizio. Si è pertanto ritenuto indispensabile aggiornare le linee guida sui VDT elaborate nell ottobre 2000 alla luce della recente normativa emanata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale di concerto con il Ministero della Sanità (Decreto Ministeriale del 2 ottobre 2000, Legge n 422 del 29 dicembre 2000). Per alcuni aspetti, tali decreti non introducono variazioni significative ma sono utili perché forniscono indicazioni chiare e precise (ad es. per la postazione di lavoro, per la tipologia del sedile.) ma modifiche sostanziali si hanno sulla definizione di lavoratore addetto al VDT e sulla sorveglianza sanitaria. Tutte le informazioni derivanti dalla recente normativa sono indicate in questo opuscolo in neretto. Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 2 di 14

3 Decreto Legislativo 626/94 Legge n 422 del 29 dicembre 2000 Lavoratore addetto alle attrezzature munite di VDT E il lavoratore che utilizza un attrezzatura munita di VDT, in modo sistematico o abituale, per almeno quattro ore consecutive giornaliere, dedotte le dovute interruzioni, per tutta la settimana lavorativa E il lavoratore che utilizza un attrezzatura munita di VDT, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le dovute interruzioni Sorveglianza Sanitaria Obbligatoria per i lavoratori addetti ai VDT come da definizione Idem (tenendo conto della definizione modificata) Periodicita delle visite di controllo Non definita Salvi i casi individuati dal Medico Competente, è biennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizione e per i lavoratori che abbiano compiuto il 50 anno di età; quinquennale negli altri casi EFFETTI SULLA SALUTE ATTRIBUIBILI ALL USO DEI VDT Il DM del 2 ottobre 2000 evidenzia che gli studi e le indagini epidemiologiche sinora svolti portano ad escludere, per i VDT, rischi specifici derivanti da radiazioni, ionizzanti e non, sia a carico dell'operatore che della prole. In particolare, nei posti di lavoro con VDT le radiazioni ionizzanti si mantengono a livelli rilevabili nei comuni ambienti di vita e di lavoro; inoltre, la presenza della marcatura CE sul VDT comporta che le radiazioni elettromagnetiche siano mantenute al di sotto dei limiti raccomandati e comunque paragonabili a quelli delle apparecchiature elettriche e televisive. Dall uso dei VDT può però derivare una serie di disturbi (visivi, muscolo-scheletrici, da affaticamento mentale) che, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, occorre prevenire. Pertanto, in questa versione aggiornata delle Linee Guida vengono contemporaneamente evidenziate sia le misure di prevenzione e protezione da adottare previste dal D.Lvo 626/94, già descritte nell opuscolo distribuito nell ottobre 2000, che le recenti variazioni introdotte Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 3 di 14

4 1) Disturbi visivi (Bruciore agli occhi, lacrimazione, secchezza, sensazione di corpo estraneo, stanchezza alla lettura, senso di fastidio alla luce e/o di pesantezza, vista annebbiata e/o sdoppiata) POSSIBILI CAUSE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (D.Lvo 626/94, titolo VI, allegato VII) MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (DM 2 ottobre 2000) Caratteristiche tecniche dello schermo del VDT e del piano di lavoro non rispondenti ai requisiti ergonomici Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell utilizzatore. Non deve avere riflessi e riverberi che gli possano causare molestia La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell utilizzatore del VDT e facilmente adattabili alle condizioni ambientali. I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee. L immagine deve essere stabile Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente e permettere una disposizione flessibile dello schermo e della tastiera Il piano di lavoro deve avere: a) una profondita' tale da assicurare una corretta distanza visiva dallo schermo, tenendo presente che schermi di grandi dimensioni richiedono tavoli di maggiore profondita' b) il colore della superficie chiaro, possibilmente diverso dal bianco, ed in ogni caso non riflettente Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 4 di 14

5 Condizioni sfavorevoli di illuminazione L illuminazione generale o specifica deve garantire una luce sufficiente ed un contrasto appropriato tra lo schermo e l ambiente, tenuto conto delle caratteristiche del lavoro e delle esigenze visive dell utilizzatore Al fine di evitare riflessi sullo schermo, abbagliamenti dell operatore ed eccessivi contrasti di luminosità, la postazione di lavoro va correttamente orientata rispetto alle finestre presenti nell ambiente di lavoro Fastidiosi abbagliamenti e riflessi sullo schermo o su altre attrezzature devono essere evitati strutturando l arredamento del locale e del posto di lavoro in funzione dell ubicazione delle fonti di luce artificiale e delle caratteristiche tecniche. Pertanto, come rappresentato in figura, è consigliabile che: L illuminazione artificiale dell ambiente deve essere realizzata con lampade provviste di schermi ed esenti da sfarfallio, poste in modo che siano al di fuori del campo visivo degli operatori; in caso di lampade a soffitto non schermate, la linea tra l occhio e la lampada deve formare con l orizzonte un angolo non inferiore a 60 (fig.1, pag.14). Va in ogni modo evitato l abbagliamento dell operatore e la presenza di riflessi sullo schermo qualunque sia la loro origine Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 5 di 14

6 Lo schermo sia posto il più possibile perpendicolare alla parete finestrata affinchè lo sguardo dell operatore sia parallelo alla sorgente di luce e non abbia frontalmente o alle spalle altre fonti luminose Le superfici vetrate siano dotate di tendaggi o di veneziane (di un unico colore in tinta pastello) in modo da poter regolare nelle diverse stagioni la qualità e la quantità di luce Le sorgenti di luce artificiale siano lampade fluorescenti, montate a soffitto con griglie in metallo spazzolato o schermo opaco per filtrare la luce. Microclima sfavorevole Per avere un buon microclima nell ambiente di lavoro, è consigliabile che: E richiesto il rispetto dei parametri microclimatici normalmente assunti per il comune lavoro d'ufficio. ci sia una buona climatizzazione, ottenibile evitando l eccessivo riscaldamento e garantendo il giusto grado di umidità (40-60%) sia ridotto con opportuni cambi d aria o con impianti di aria condizionata il calore prodotto dal VDT e dalle lampade di illuminazione siano evitate fastidiose correnti d aria In particolare, è necessario che nella postazione di lavoro la velocita' dell'aria sia molto ridotta, evitando la presenza di correnti d'aria provenienti da porte, finestre, bocchette di condizionamento, ventilatori, apparecchiature poste in vicinanza ecc. E' importante che l'aria non sia troppo secca per evitare possibili irritazioni degli occhi. Altrettanta precauzione va posta per le fonti di calore radiante che non devono essere poste nelle immediate vicinanze della postazione, quali impianti di riscaldamento e le finestre che possano essere colpite da irraggiamento solare diretto ecc. Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 6 di 14

7 Impegno visivo continuativo E obbligatorio il rispetto delle pause lavorative ovvero del cambiamento di attività: quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al VDT se il lavoratore svolge attività per almeno 4 ore consecutive INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L'INSORGENZA DI PROBLEMI VISIVI (DM 2 OTTOBRE 2000) a) Illuminare correttamente il posto di lavoro, possibilmente con luce naturale, mediante la regolazione di tende o veneziane, ovvero con illuminazione artificiale. Le condizioni di maggiore comfort visivo sono raggiunte con illuminamenti non eccessivi e con fonti luminose poste al di fuori del campo visivo e che non si discostino, per intensità, in misura rilevante da quelle degli oggetti e superfici presenti nelle immediate vicinanze, in modo da evitare contrasti eccessivi b) Orientare ed inclinare lo schermo per eliminare, per quanto possibile, riflessi sulla sua superficie c) Assumere la postura corretta di fronte al video in modo tale che la distanza occhi-schermo sia pari a circa cm d) Disporre il porta-documenti, se presente, alla stessa altezza e distanza dagli occhi, dello schermo, ricorrendo ai meccanismi di regolazione e) Distogliere periodicamente lo sguardo dal video per guardare oggetti lontani, al fine di ridurre l'affaticamento visivo f) Durante le pause ed i cambiamenti di attività previsti, e' opportuno non dedicarsi ad attività che richiedano un intenso impegno visivo, come ad esempio la correzione di un testo scritto g) Curare la pulizia periodica dello schermo h) Raccomandare l'utilizzo di eventuali mezzi di correzione della vista se prescritti Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 7 di 14

8 2) Disturbi muscolo-scheletrici (Dolore, intorpidimento, rigidità al collo, alla schiena, alle spalle, alle braccia, alle mani) POSSIBILI CAUSE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Posizione di lavoro scomoda (D.Lvo 626/94, titolo VI, allegato VII) Il lavoratore addetto all uso del VDT deve avere uno spazio di lavoro che gli permetta di assumere una posizione comoda (DM 2 ottobre 2000) Il piano di lavoro deve essere di dimensioni sufficienti e permettere una disposizione flessibile dello schermo e della tastiera E consigliabile che: la posizione del VDT sul piano di lavoro sia tale che il margine superiore dell apparecchio non si trovi ad un livello più elevato dell occhio dell utilizzatore al fine di non causare indebiti movimenti di estensione del collo il supporto per i documenti sia stabile, regolabile e collocato in modo tale fa ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi Il piano di lavoro deve: a) avere una superficie sufficientemente ampia per disporre i materiali necessari e le attrezzature (video, tastiera, ecc.) nonche' consentire un appoggio per gli avambracci dell'operatore davanti alla tastiera, nel corso della digitazione b) essere stabile e di altezza, fissa o regolabile, indicativamente fra 70 e 80 cm c) avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento e la movimentazione degli arti inferiori e per infilarvi il sedile Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 8 di 14

9 Il sedile di lavoro risulti stabile per permettere all utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda; avere uno schienale regolabile in altezza e in inclinazione Per chi lo desidera può essere messo a disposizione un poggiapiedi La corretta postazione di lavoro al VDT è rappresentata nella figura che segue. Il sedile deve: a) essere di tipo girevole, saldo contro slittamenti e rovesciamenti, dotato di basamento stabile o a cinque punti di appoggio b) disporre del piano e dello schienale regolabili in maniera indipendente cosi' da assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare avere i bordi del piano smussati, in materiale non troppo cedevole, permeabile al vapore acqueo e pulibile c) essere facilmente spostabile anche in rapporto al tipo di pavimento d) qualora fosse necessario, essere dotato di un poggiapiedi separato, per far assumere una postura adeguata agli arti inferiori dell'operatore Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 9 di 14

10 Posizioni di lavoro fisse e mantenute tali per tempi prolungati Tastiera non rispondente ai requisiti ergonomici E obbligatorio il rispetto delle pause lavorative ovvero del cambiamento di attività: quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al VDT se il lavoratore svolge attività per almeno 4 ore consecutive. La tastiera deve essere inclinabile e dissociata dallo schermo per consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l affaticamento delle braccia o delle mani. Deve avere una superficie opaca per evitare riflessi; i simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro. Lo spazio davanti alla tastiera deve essere sufficiente per consentire un appoggio per le mani e le braccia dell utilizzatore. Rapporto conflittuale operatore-vdt Al momento dell acquisto e della modifica del VDT, occorre scegliere il software in modo tale che sia adeguato alle mansioni da svolgere dal lavoratore e di facile uso. Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 10 di 14

11 INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L'INSORGENZA DI PROBLEMI MUSCOLO-SCHELETRICI (DM 2 ottobre 2000) a) Assumere la postura corretta di fronte al video, con i piedi ben poggiati al pavimento e il corpo appoggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolandone allo scopo l'altezza della sedia e l'inclinazione dello schienale b) Posizionare lo schermo del video di fronte in maniera che, anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po' piu' in basso dell'orizzontale che passa per gli occhi dell'operatore e ad una distanza dagli occhi pari a circa cm (figura 2) c) Disporre la tastiera davanti allo schermo (figura 3), salvo che lo schermo non sia utilizzato in maniera saltuaria, e il mouse, od eventuali altri dispositivi di uso frequente, sullo stesso piano della tastiera ed in modo che siano facilmente raggiungibili d) Eseguire la digitazione e utilizzare il mouse evitando irrigidimenti delle dita e del polso, curando di tenere gli avambracci appoggiati sul piano di lavoro in modo da alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle; e) Evitare, per quanto possibile, posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati. Nel caso in cui ciò fosse inevitabile fare frequentemente esercizi di rilassamento (collo, schiena, arti superiori ed inferiori) Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 11 di 14

12 3) Stress lavorativo ( Mal di testa, tensione nervosa, irritabilità, stanchezza eccessiva, insonnia, depressione) POSSIBILI CAUSE Responsabilità non commisurata alle capacità personali Carico di lavoro troppo elevato MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (D.Lvo 626/94, titolo VI, allegato VII) Il datore di lavoro deve assegnare le mansioni e i compiti lavorativi comportanti l uso dei VDT secondo una distribuzione che tenga conto, oltre ai rischi per la vista e per gli occhi dei lavoratori, anche dei problemi legati alle loro condizioni ergonomiche e all affaticamento fisico e mentale, evitando il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (DM 2 ottobre 2000) Rumore fastidioso E opportuno: sostituire le stampanti rumorose (spesso di vecchia generazione) con altre più moderne o isolarle fonicamente al fine di non perturbare l attenzione e la comunicazione verbale tenere sotto controllo il rumore delle ventole di raffreddamento e dei trasformatori dei VDT Eliminare eventuali problemi di rumore determinati in fase di stampa dalle stampanti ad impatto procedendo alla loro segregazione o insonorizzazione Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 12 di 14

13 INDICAZIONI ATTE AD EVITARE L'INSORGENZA DI PROBLEMI DA AFFATICAMENTO MENTALE (DM 2 OTTOBRE 2000) a) Seguire le indicazioni e la formazione ricevuti per l'uso dei programmi e delle procedure informatiche b) Disporre di tempo sufficiente per acquisire le necessarie competenze ed abilita' c) Rispettare la corretta distribuzione delle pause d) Utilizzare il software per il quale si e' avuta l'informazione necessaria e quando possibile facile da usare e) Affiancare all operatore una persona esperta cui rivolgersi in caso di anomalie del software e delle attrezzature per la soluzione del problema Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 13 di 14

14 Aggiornamento: 15 marzo 2001 Pagina 14 di 14

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