AREA AMBIENTE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI
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- Lucrezia Napoli
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1 AREA AMBIENTE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: D.LGS. 152/06 - BONIFICA SITI CONTAMINATI COMUNE DI UDINE SITO DENOMINATO CASERMA EX PIAVE DI UDINE - FONDAZIONE HOSPICE R.S.A. MORPURGO HOFMANN - AZIENDA SANITARIA MEDIO FRIULI; CONTAMINAZIONE STORICA - COD. ARPA: UD269 - PROVVEDIMENTO DI DIFFIDA IL DIRIGENTE Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale ; Visto la Legge 7 agosto 1990 n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi"; PREMESSO che: - con nota di data 01/10/2012, prot. n. 24, la Fondazione Hospice R.S.A. Morpurgo Hofmann in qualità di proprietaria, ha trasmesso la comunicazione di sito potenzialmente inquinato ai sensi art. 245 del D.Lgs. 152/06, in quanto, a seguito delle verifiche ambientali preliminari eseguite sul sito, è stato riscontrato un superamento delle CSC nei terreni, tali superamenti appaio riconducibile alla presenza di materiali da riporto contenenti residui provenienti da lavorazioni industriali di metalli, prot. prov.le n /12; - con nota di data 16/10/2012, prot. n. 2012/127071, la Provincia di Udine ha richiesto dei chiarimenti alla Fondazione Hospice R.S.A. Morpurgo Hofmann; - con nota di data 29/10/2012, prot. n. 26, la Fondazione Hospice R.S.A. Morpurgo Hofmann ha trasmesso una nota tecnica della società Copernico Srl, prot. prov.le n /12, dal documento tecnico si riassumono i seguenti dati ambientali: o presenza di riporti costituiti da materiali inerti in matrice sabbiosa-ghiaiosa; o presenza di riporti costituiti da scorie di altoforno in matrice sabbiosa-ghiaiosa; o presenza di riporti costituiti da sabbie violacee derivanti dalle attività di fusione dei metalli (sulla base del dossier fotografico si ritiene trattasi di ceneri di pirite); Pagina 1 di 6
2 o i dati relativi ai terreni campionati hanno evidenziato il superamento delle CSC con riferimento alla colonna A (verde residenziale) tabella 1 allegato V titolo V parte IV del D.Lgs. 152/06 per i seguenti parametri: ˉ arsenico, cadmio, mercurio, piombo, stagno, tallio, benzo(a)pirene e indeno (1,2,3-cd) pirene; - con nota di data 17/12/2012, prot. n. 2012/154891, la Provincia di Udine ha richiesto supporto ad ARPA FVG al fine di valutare se vi siano elementi che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione ambientale; - con nota di data 15/01/2013, prot. n. 2013/5400, la Provincia di Udine ha proceduto, ai sensi art. 244 del D.Lgs. 152/06, a richiedere informazioni al Comune di Udine; - con nota di data 28/01/2013, prot. n. 597, l ARPA FVG ha comunicato l esigenza di ulteriori approfondimenti da parte della proponente e che quindi, rendendosi necessario un nuovo confronto, le valutazioni restano sospese, prot. prov.le n /13; - con nota di data 06/03/2014, prot. n. 2014/26533, la Provincia di Udine ha sollecitato un riscontro al Comune di Udine ed all ARPA FVG, richiedendo inoltre informazioni storiche sulla Caserma Piave al Comando del Genio Militare 12 reparto infrastrutture; - con nota di data 23/04/2014, prot. n , ARPA FVG ha comunicato che non sono pervenuti gli approfondimenti di tipo analitico richiesti alla proponente; - con nota di data 07/05/2014, senza protocollo, il Comune di Udine, riscontra che: il verbale di consegna della Regione al Comune risulta datato Per quanto riguarda le ulteriori richieste sentiti i Servizi potenzialmente interessati non sono disponibili altri elementi utili, prot. prov.le n /14; - con nota di data 28/01/2015, prot. n. M_DE , il Comando del Genio Militare 12 reparto infrastrutture, ha comunicato gli estremi dell atto notarile di acquisto e specifica inoltre che non sono disponibili negli archivi amministrativi documenti tecnici sullo stato dei luoghi e degli immobili, prot. prov.le n. 9024/15; PRESO ATTO che a seguito della documentazione acquisita, è stata predisposta dalla Provincia di Udine la relazione istruttoria preliminare n. 9/2016, di data 02/03/2016, id , finalizza alla individuazione del soggetto responsabile, dalla quale si riportano le conclusioni: o non state acquisite informazioni e/o dati relativi al periodo ; o non ci sono elementi certi per definire il periodo esatto della messa in posto degli scarti industriali; o i riporti non sono stati messi in posto dalla società S.A.F.A.U. in quanto alla data di costituzione societaria (1934) l area era già di proprietà dell Esercito; o si presume con nesso deduttivo che l origine dei riporti possa essere dovuta a: ˉ utilizzo dell area quale bacino di deposito degli scarti industriali derivanti dalle attività della ex Società Anonima delle Ferriere di Udine, in quanto dalle foto Pagina 2 di 6
3 ˉ storiche risulta plausibile la mancanza di piazzali o luoghi atti all abbancamento degli scarti industriali presso il sito produttivo; messa in posto durante le fasi di costruzione (indicativamente tra il 1920 ed il 1928) e/o ricostruzione al termine della seconda guerra mondiale degli edifici e dei piazzali presenti. ; PRESO ATTO che con nota di data 09/03/2016, prot. prov.le n. 2016/20452, la Provincia di Udine ha dato comunicazione di avvio di procedimento di diffida a provvedere ai sensi del titolo V parte IV del D.Lgs. 152/06 rivolto al soggetto responsabile dell evento di superamento, informando la Proprietà, Il Ministero della Difesa 12 Reparto ispettorato delle infrastrutture dell Esercito ed il Comune di Udine; DATO ATTO che con nota di data 25/03/2016, prot. n. M_DE , prot. prov.le n /16, il Comando del Genio Militare 12 reparto infrastrutture ha trasmesso ad integrazione della precedente comunicazione i seguenti documenti: o Atto di compravendita n datato , volturato con atto n. 982 del relativo all acquisto dell area da parte del Demanio Militare; o Estratto di mappa della Caserma; o Decreto di esproprio relativo all ampliamento dell immobile datato ; o Estratto di mappa particellare dell area oggetto dell ampliamento datato ; PRESO ATTO che a seguito dell ulteriore documentazione acquisita è stata predisposta dalla Provincia di Udine la relazione istruttoria integrativa n. 9-bis/2016, di data 17/05/2016, id , finalizza alla individuazione del soggetto responsabile, dalla quale si riportano le conclusioni: o è stato possibile definire la provenienza dei terreni ed immobili antecedentemente all acquisizione da parte del Demanio Militare nel 1928; o permane l impossibilità a definire il periodo esatto della messa in posto degli scarti industriali; o gli scarti non sono stati messi in posto dalla società S.A.F.A.U. in quanto: ˉ alla data di costituzione societaria (1934) l area era già di proprietà dell Esercito; ˉ la precedente provenienza dei terreni ed immobili acquisiti dall Esercito non ha alcun nesso con attività riconducibili ad essa. o Pertanto, si presume, stante la precedente destinazione d uso e proprietà del sedime sul quale sono stati rinvenuti gli scarti industriali, che la loro messa in posto possa essere attribuita, con nesso deduttivo, alle fasi di costruzione/ampliamento della Caserma Piave e/o ricostruzione della stessa al termine della seconda guerra mondiale da parte dell Autorità Militare. CONSIDERATO che: - ai sensi del disposto artt. 244 e 245 del D.L.gs. 152/06, la Provincia ricevuta la comunicazione di potenziale contaminazione, dopo aver svolto le opportune indagini volte ad identificare il responsabile dell'evento di superamento e sentito il Comune, diffida con ordinanza motivata il responsabile della potenziale Pagina 3 di 6
4 contaminazione a provvedere; - la Provincia di Udine ha proceduto all acquisizione delle informazioni e della documentazione avvalendosi del Comune di Udine, della attuale Proprietà e dell Esercito Italiano proprietario del sito dal 1928 al 2007; - le aree oggetto di procedimento ambientale erano, antecedentemente al periodo , utilizzate quale sede di impresa edile ed attività agricola; - l area è stata interessata, senza soluzione di continuità, dalla presenza della ex Caserma Piave dal periodo al 2007; - dal confronto dei mappali catastali i fabbricati presenti sul sito sono stati oggetto di interventi edili, in particolare anche nel settore sud acquisito dell ex Esercito Italiano nel 1934; - i riporti costituiti da scarti industriali sono stati rinvenuti anche entro i catastali acquisiti dell ex Esercito Italiano nel 1934 ed in precedenza a destinazione d uso agricola; - nessuna attività è stata svolta sul sito dal 2007 ad oggi ad eccezione delle verifiche ambientali; RITENUTO pertanto di: - diffidare il soggetto responsabile, ai sensi comma 2 art. 244 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., a provvedere ai sensi del Titolo V della Parte IV del D.Lgs 152/06 stante lo stato di contaminazione dei suoli dovuta alla presenza di scarti industriali messi in situ durante le attività di costruzione e/o ricostruzione dell ex Caserma Piave; - indentificare quale responsabile dell inquinamento l Esercito Italiano che dal 1928 al 2007 ha avuto la disponibilità delle aree; - informare i soggetti proprietari dei catastali ad oggi potenzialmente interessati dagli accertamenti ambientali al fine di quanto previsto dall art. 253 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; - informare la Proprietà circa i propri obblighi, ai sensi dell art. 245 comma 2, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., in base al quale, fatti salvi gli obblighi del responsabile della potenziale contaminazione di cui all'articolo 242, il proprietario o il gestore dell'area deve attuare le misure di prevenzione secondo la procedura di cui all'articolo 242 e che è comunque riconosciuta al proprietario o ad altro soggetto interessato la facoltà di intervenire in qualunque momento volontariamente per la realizzazione degli interventi di bonifica necessari nell'ambito del sito in proprietà o disponibilità; - ricordare, sin d ora, ai sensi dell art. 250 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che: Qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano né il proprietario del sito né altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all'articolo 242 sono realizzati d'ufficio dal comune territorialmente competente ; VISTI inoltre: - il Regolamento per la disciplina dei procedimenti amministrativi approvato con Pagina 4 di 6
5 Deliberazione del Consiglio provinciale n. 5 del 13 febbraio 2012; - l art. 37 dello Statuto della Provincia di Udine, di attuazione del decreto legislativo n. 267 del 28 agosto 2000, che al comma 1, recita Spetta ai dirigenti l attuazione di tutti gli atti, compresi quelli che impegnano l Amministrazione verso l esterno, conseguenti all esercizio dei compiti di direzione degli uffici a cui sono preposti ; DATO ATTO che copia del presente provvedimento sarà pubblicata sul sito internet della Provincia di Udine, ai sensi della normativa di riferimento in materia di pubblicazione degli atti; Determina 1. di diffidare l Esercito Italiano, in qualità di soggetto responsabile della situazione di inquinamento del suolo nel sito in oggetto, ad attivarsi entro 30 giorni dal ricevimento della presente atto per gli interventi di cui al Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06, presentando il Piano della Caratterizzazione redatto conformemente all Allegato 2 del Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs 152/2006; 2. di notificare la presente diffida alla FONDAZIONE HOSPICE R.S.A. MORPURGO HOFMANN AZIENDA SANITARIA MEDIO FRIULI con sede in UDINE (UD) codice fiscale in qualità di proprietaria del sito per gli obblighi di intervento da parte dei soggetti non responsabili della contaminazione; 3. qualora il soggetto responsabile non si attivi entro i termine previsti o, altresì, non si attivi a titolo volontario la Proprietà, le procedure e gli interventi dovranno essere realizzati dal Comune di Udine, ai sensi dell art. 250 del D.Lgs. 152/06. Il presente atto è notificato: al Ministero della Difesa presso: o Palazzo Baracchini Via XX Settembre Roma. o 12 Reparto Infrastrutture Piazza I Maggio, Udine; alla Proprietà FONDAZIONE HOSPICE R.S.A. MORPURGO HOFMANN AZIENDA SANITARIA MEDIO FRIULI. Il provvedimento viene altresì inviato ai seguenti Soggetti: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione Centrale Ambiente e Lavori pubblici Servizio Disciplina Gestione Rifiuti - Sede Trieste; Comune di Udine; A.R.P.A. FVG. Il presente atto non comporta alcuna spesa né il verificarsi di minori entrate. Pagina 5 di 6
6 Ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 3 della L. 241/1990 e s.m.i. si precisa che il soggetto destinatario del presente provvedimento può ricorrere, nei modi di legge, contro il presente provvedimento, alternativamente al T.A.R. competente o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 gg. ed entro 120 gg. con decorrenza dalla data di ricevimento del presente atto o di piena conoscenza dello stesso. IL DIRIGENTE AMBIENTE ing. Paolo De Alti Responsabile del procedimento: dott. Marco Casasola tel fax L istruttore tecnico: dott. Luca D Amelio tel fax Istruttore Amministrativo: dott.sa Daniela Mostardi tel fax ; Orario apertura uffici: dalle ore 9.00 alle dal lunedì al venerdì; dalle alle il lunedì e mercoledì. In allegato: - informativa ai sensi dell art. 13 del D.Lgs. 196/2003. Pagina 6 di 6
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