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2 ASSEMBLEA DELL UNIONE PREMESSO CHE: - i Comuni di Lanusei, Loceri, Elini, Arzana, Bari Sardo ed Ilbono, con rispettive deliberazioni consiliari, si sono costituiti in Unione ai sensi dell art. 32 del T.U.E.L. 267/2000 e dell articolo 3 della Legge Regionale 12/2005 e successive modifiche ed integrazioni, denominata UNIONE COMUNI D OGLIASTRA- ; - con i medesimi atti sono stati approvati lo Statuto e l atto costitutivo dell Unione; - il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, all art. 66 prevede, tra le funzioni conferite agli Enti Locali quelle relative alla conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nonché la partecipazione al processo di determinazione degli estimi catastali, fermo restando quanto previsto a carico dello Stato, dall art. 65 del predetto decreto legislativo n. 112, in materia di gestione unitaria e certificata della base dei dati catastali e dei flussi di aggiornamento delle informazioni ed il coordinamento operativo per la loro utilizzazione attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), come modificato dall art. 1, comma 194, della legge 27 dicembre 2006 n La legge 135/2012, all articolo 19, nel definire le funzioni fondamenti dei comuni e nel prevedere la gestione associata delle stesse nei comuni con una popolazione inferiore a abitanti, alla lettera c) enumera, tra queste, le funzioni catastali; VISTI: - l articolo 7 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e l articolo 7 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in ordine alla individuazione del complesso di risorse da destinare all esercizio delle funzioni catastali; - il decreto ministeriale 28 dicembre 2000, n. 1390, emanato dal Ministro dell Economia e delle Finanze, con cui sono state rese esecutive, a decorrere dal 1 gennaio 2001, le Agenzie fiscali previste dagli articoli 62, 63, 64 e 65 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, come modificato dal successivo decreto ministeriale 20 marzo 2001, n. 139; - il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni, ed in particolare l articolo 14, concernente l affidamento di ulteriori funzioni statali ai Comuni e alla conseguente regolazione dei rapporti finanziari per l esercizio delle stesse; - il D.P.C.M. del 14/06/2007 recante Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, ai sensi dell articolo 1, comma 197, della legge 27 dicembre 2006, n l articolo 8 dello statuto dell Unione, che alla lettera x), individua la gestione dei servizi catastali tra quelli che possono essere oggetto di trasferimento all Unione per la gestione associata nel territorio dell Unione CONSIDERATO che: - l esercizio di funzioni associate tra Comuni rappresenta un importante strumento nelle mani dei singoli enti per migliorare i servizi offerti ai cittadini attraverso anche un abbattimento dei costi derivante dalle conseguenti economie di scala; - la gestione delle funzioni catastali in collaborazione tra Comuni e Agenzia del Territorio consente ai comuni di: - migliorare l'integrazione dei processi tecnico- amministrativi catastali e comunali; - migliorare la conoscenza dei beni immobiliari e quindi ottimizzare i processi impositivi sugli stessi; - favorire il processo di allineamento fra informazioni catastali e comunali; - rendere disponibile al cittadino un servizio più agevole, funzionale e conveniente, in quanto fornito fisicamente nell'ambito del proprio Comune e non esclusivamente nella provincia di riferimento; - che l articolo 9 dello Statuto prescrive che Il trasferimento è effettuato con l approvazione di una convenzione, da sottoscrivere formalmente, e si perfeziona con la sottoscrizione della medesima; VISTE le deliberazioni dei Consigli Comunali di Arzana, Elini, Loceri, Ilbono e Bari Sardo con le quali si dispone il trasferimento all Unione della funzione catastale per la gestione associata della stessa e contestualmente è approvato lo schema di convenzione che disciplinerà i rapporti tra Comune (titolare della funzione) e Unione Comuni d Ogliastra (soggetto delegato all esercizio della stessa) ;

3 VISTI: - Il D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 Testo Unico delle Leggi sull Ordinamento degli EE.LL. ; - Lo Statuto dell Unione Comuni d Ogliastra; - Il Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi - la L.R. 2/8/2005, n. 12, così come modificata dalla Legge 29/05/2007, n. 2; - Lo Statuto dell Unione; - La deliberazione del consiglio comunale di Arzana n. 11 del 08/07/ La deliberazione del consiglio comunale di Elini n. 18 del 30/09/ La deliberazione del consiglio comunale di Loceri n. 31 del 29/07/ La deliberazione del consiglio comunale di Bari Sardo n. 28 del 28/10/ La deliberazione del consiglio comunale di Ilbono n. 14 del 27/05/2013 All unanimità dei voti espressi, in forma palese, per alzata di mano DELIBERA - Di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. - Di accogliere il trasferimento delle funzioni catastali di cui all articolo 66 del D.Lgs 112/1998, meglio disciplinate nel DPCM 14/6/2007 disposto dai comuni di Arzana, Elini, Loceri, Bari Sardo ed Ilbono con le rispettive deliberazioni consiliari citate in premessa, inizialmente con l opzione di aggregazione di funzioni di cui all art.3 comma 2 lettera a), opzione di primo livello, fino ad arrivare, con funzioni assunte con gradualità crescente, all opzione di aggregazione di funzioni di cui all articolo 3 comma 2 lettera c) di terzo livello. - Di condividere, approvandolo, lo schema di convenzione, allegato A) al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, disciplinante i rapporti tra comune (titolare della funzione) e Unione Comuni d Ogliastra (soggetto cui la stessa viene conferita); DOPODICHE con separata votazione all unanimità dei voti espressi per alzata di mano; DELIBERA Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva ai sensi dei legge, stante l urgenza di provvedere.

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5 COMUNE DI \ UNIONE COMUNI D OGLIASTRA CONVENZIONE FRA I COMUNI DI ARZANA, BARI SARDO, ELINI, ILBONO, LANUSEI, LOCERI E L UNIONE COMUNI D OGLIASTRA DISCIPLINANTE IL TRASFERIMENTO DELLE MATERIE INERENTI LE FUNZIONI CATASTALI Il giorno presso la sede dell Unione Comuni d Ogliastra tra nato a che interviene nel presente atto nella sua qualità di Presidente dell Unione Comuni d Ogliastra con sede a Elini in esecuzione di quanto previsto dallo Statuto dell Unione all art. e dalla deliberazione dell Assemblea dell Unione n. del, esecutiva a termini di legge. Lo stesso nato a che interviene nella sua qualità di Sindaco del Comune di in esecuzione di quanto previsto dalla deliberazione del Consiglio Comunale di n. del, esecutiva a termini di legge. - nato a che interviene nella sua qualità di Sindaco del Comune di in esecuzione di quanto previsto dalla deliberazione del Consiglio Comunale di n. del, esecutiva a termini di legge. Premesso che: - con le deliberazioni consiliari di seguito indicate, i Comuni di Arzana, Bari Sardo, Elini, Ilbono, Lanusei e Loceri, hanno approvato lo Statuto dell Unione Comuni d Ogliastra provvedendo poi alla sua costituzione avvenuta, ad opera dei soci fondatori Lanusei, Arzana ed Elini in data 2007: - 1 -

6 - Comune di Lanusei deliberazione Consiliare n. del - Comune di Arzana deliberazione Consiliare n. del - Comune di Elini deliberazione Consiliare n. del - Comune di Ilbono deliberazione Consiliare n. del - Comune di Loceri deliberazione Consiliare n. del - Comune di Bari Sardo deliberazione Consiliare n. del - lo Statuto dell Unione Comuni d Ogliastra, all articolo 3, prevede che l Unione è costituita per lo svolgimento in forma associata di una pluralità di funzioni e servizi dei comuni aderenti al fine di ottimizzarne i risultati; - l articolo 8 dello statuto dell Unione, alla lettera x), individua la gestione dei servizi catastali tra quelli che possono essere oggetto di trasferimento all Unione per la gestione associata nel territorio dell Unione; - l articolo 9 dello Statuto dell Unione prevede che il trasferimento delle funzioni all Unione si perfeziona con l approvazione, a maggioranza assoluta, da parte dei consigli comunali dei Comuni aderenti e subito dopo da parte dell Unione, di uno schema di convenzione da sottoscrivere formalmente che deve prevedere: - il contenuto della materia o dei servizi trasferiti - la descrizione della regolamentazione dei rapporti finanziari fra gli Enti coinvolti - le forme di consultazione fra gli Enti - gli eventuali trasferimenti di risorse umane, finanziarie e strumentali - l eventuale durata, nel caso in cui la durata del trasferimento non coincida con quella dell Unione - le modalità di recesso

7 - i Consigli Comunali con propri atti deliberativi ai sensi dello Statuto dell Unione elencati di seguito, hanno approvato il presente schema di convenzione per il trasferimento all Unione delle materie inerenti le funzioni catastali. 1. Comune di Lanusei deliberazione Consiliare n. del 2. Comune di Arzana deliberazione Consiliare n. del 3. Comune di Elini deliberazione Consiliare n. del 4. Comune di Ilbono deliberazione Consiliare n. del 5. Comune di Loceri deliberazione Consiliare n. del 6. Comune di Bari Sardo deliberazione Consiliare n. del - L Assemblea dell Unione, ai sensi dello Statuto, ha deliberato in tal senso questo stesso schema di convenzione a seguito delle deliberazioni comunali sopracitate con deliberazione n. del. Tutto ciò premesso, ai sensi dell articolo 30 del D.Lgs 267/2000, convengono e stipulano quanto di seguito: ART. 1 - Oggetto della convenzione e finalità 1. I Comuni di Lanusei, Arzana, Elini, Ilbono, Loceri e Bari Sardo, di seguito indicati per brevità come Comuni o come Comuni conferenti, trasferiscono all Unione Comuni d Ogliastra, di seguito per brevità indicata come Unione, le funzioni catastali di cui all articolo 66 del D.Lgs 112/1998, meglio disciplinate nel DPCM 14/6/2007, inizialmente con l opzione di aggregazione di funzioni di cui all art.3 comma 2 lettera a), opzione di primo livello, fino ad arrivare, con funzioni assunte con gradualità crescente, all opzione di aggregazione di funzioni di cui all articolo 3 comma 2 lettera c) di terzo livello

8 2. Ai sensi dell'art. 3, comma 2, lett.a), del DPCM 14/06/2007, le funzioni catastali che si intendono, inizialmente e da subito conferite all Unione per la gestione in forma diretta e completa, sono elencate di seguito in modo non esaustivo: - consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale; - certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata; - aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione delle richieste di variazione delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica; - riscossioni erariali per i servizi catastali. 3. In prospettiva futura, ai sensi dell articolo 3 comma 2 lett. c) del DPCM 14/06/2007 si intendono conferite all Unione, per la gestione in forma diretta e completa, anche le funzioni elencate di seguito in modo non esaustivo : - verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati; - la verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto terreni; - verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto terreni; - definizione dell'aggiornamento della banca dati catastale, sulla base delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d'ufficio. A seguito della verifica di fattibilità tecnica organizzativa ed economica da effettuare con l Agenzia del Territorio, al fine di ottimizzare le risorse professionali e finanziarie disponibili, e conseguire la massima efficacia gestionale, nel rispetto dei parametri - 4 -

9 dimensionali fissati nel Protocollo d intesa ANCI/Agenzia del Territorio, l Unione potrà apportare modifiche all assetto iniziale sia in ordine al numero di Enti partecipanti sia in relazione al modello organizzativo di specifici e particolari procedimenti catastali per i quali potranno essere individuate modalità di gestione in ambito territoriale diverso e di maggiore estensione. ART. 2 - Modalità di trasferimento ed Organizzazione del Servizio l Unione assume tutte le competenze, le funzioni e svolge le attività attribuite dai Comuni conferenti, riguardanti le materie oggetto del trasferimento, subentrando agli stessi nei rapporti che essi hanno con soggetti terzi inerenti le materie trasferite. L Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni, dotandosi di una struttura organizzativa iniziale per la gestione associata delle funzioni conferite che potrà essere adeguata nel tempo per soddisfare le risposte di servizio definite in materia. L Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni, attraverso risorse economiche proprie o trasferite da altri Enti e/o quelle trasferite dai Comuni conferenti, secondo quanto previsto ed indicato al seguente art.4 della presente convenzione. L Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite dai Comuni, utilizzando sedi, strutture, attrezzature, beni strumentali e procedure proprie, di terzi o concesse in uso, secondo quanto previsto e indicato al seguente articolo 5 della presente convenzione; ART. 3 - Trasferimento del Personale L Unione Comuni d Ogliastra al fine di garantire l esercizio delle funzioni catastali decentrate sopra elencate, con proprio atto provvederà a definire la struttura organizzativa e gestionale del nuovo servizio istituito allo scopo

10 Fino a quando l Unione, ai sensi di quanto stabilito dall articolo 3 della Legge Regionale 12/2005 come modificata dalla L.R. 4 agosto 2011 n. 18, non dispone di una propria dotazione organica, per lo svolgimento della funzione catastale opererà con il personale distaccato dall Agenzia del Territorio e con il personale comandato dai comuni aderenti alla presente convenzione. Nella fase iniziale la funzione oggetto del presente trasferimento è esercitata con il personale dipendente, a tempo indeterminato e determinato, dei comuni aderenti all Unione, già destinato allo svolgimento dei servizi oggetto della funzione trasferita che, per il Comune di è individuato nelle unità meglio di seguito specificate; Stante la natura del comando il rapporto di lavoro del personale comandato, sia a tempo indeterminato sia determinato, continua ad essere gestito dal Comune titolare dello stesso. A tal fine gli atti di gestione del personale comandato all Unione sono adottati dal Comune titolare del rapporto di lavoro per tutti gli istituti giuridici ed economici, ivi comprese le progressioni economiche orizzontali e le progressioni verticali, previa acquisizione dei necessari elementi di conoscenza forniti dall Unione. Gli aspetti attinenti alla prestazione di lavoro, alla sua gestione ed organizzazione sono invece adottati dall Unione. In attuazione di quanto sopra, dalla data del, è disposto il comando, del seguente personale: 1. Sig. nato a il, dipendente a tempo indeterminato/determinato a tempo pieno/parziale avente il profilo Categoria posizione economica, tempo lavoro comandato all unione /36; - 6 -

11 Nei casi in cui il personale che opera nei Comuni conferenti in ruoli attinenti alle materie trasferite si trovi ad operare contemporaneamente per una parte del suo tempo, anche in altre attività non oggetto dei trasferimenti all Unione, la Giunta del Comune titolare del rapporto di lavoro e il Consiglio di Amministrazione dell Unione provvederanno ad assumere atti che definiscono le modalità con cui tale personale, esercita parte delle proprie attività lavorative per l Unione. Gli atti assunti dalle Giunte dei Comuni e dall Unione in materia di messa a disposizione all Unione del personale attraverso il comando, sono conformi oltre che alle norme vigenti e ai contratti nazionali di lavoro, anche agli accordi decentrati specifici siglati e sottoscritti fra i Comuni, l Unione e le organizzazioni Sindacali di categoria. Art. 4 - Rapporti finanziari fra Comuni ed Unione L Unione provvede annualmente, entro il 31 dicembre, a comunicare ai Comuni conferenti, la proposta adottata dal proprio Consiglio di Amministrazione del bilancio preventivo relativo all esercizio delle competenze, delle funzioni e allo svolgimento delle attività trasferite all Unione, indicando i programmi e gli interventi previsti e la struttura dei flussi finanziari ipotizzati per la copertura dei costi per spese correnti e per spese d investimento, fra cui quelle che si ipotizza di finanziare con i trasferimenti a carico dei Comuni stessi. L Unione delibera il proprio bilancio preventivo nei termini previsti, coordinandolo con i bilanci previsionali dei Comuni conferenti, al fine di assicurare la necessaria omogeneità dei rispettivi strumenti finanziari. L Unione rendiconta periodicamente ed almeno al 31 agosto e 30 novembre, lo stato di attuazione dei programmi e gli assestamenti da apportare al proprio - 7 -

12 bilancio, con il fine di coordinare ed omogeneizzare tali risultanze con quelle dei Comuni conferenti. Le variazioni ai bilanci e agli assestamenti previsionali definiti, che comportano modifiche a quanto precedentemente coordinato con gli stessi strumenti di programmazione finanziaria dei Comuni, devono trovare un nuovo coordinamento con i Comuni conferenti prima d essere assunti dall Unione. I trasferimenti statali, regionali, e di altri enti pubblici destinati all esercizio delle competenze, delle funzioni e allo svolgimento delle attività inerenti le materie oggetto della presente convenzione, destinati ai Comuni conferenti, spettano all Unione. L Unione utilizza tali trasferimenti nel rispetto dei vincoli di destinazione stabiliti dalle rispettive normative di riferimento. l Unione è titolare di tutti i proventi derivanti dai servizi trasferiti all Unione oggetto della presente convenzione L Unione sostiene tutti i costi di funzionamento della organizzazione centrale e delle Unità operative territoriali con cui articola l esercizio delle competenze, delle funzioni e lo svolgimento delle attività inerenti le materie che i Comuni trasferiscono con la presente convenzione. I costi di funzionamento sono iscritti nel bilancio dell Unione, dandovi copertura con i trasferimenti specifici per le materie da parte dello Stato, della Regione o da altri soggetti, con i proventi dei servizi erogati e con i trasferimenti richiesti ai Comuni, necessari al pareggio della gestione economica delle materie conferite. Tutti i costi di funzionamento non coperti da specifici trasferimenti della Regione o di altri enti sono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione dell Unione ai Comuni sulla base dei criteri di ripartizione specifici, secondo quanto previsto dal bilancio - 8 -

13 preventivo e dagli assestamenti in corso di esercizio e determinati sulla base della loro correlazione più analitica possibile con l entità dei servizi resi ai territori dei singoli Comuni. L Unione può procedere ad effettuare investimenti, sia in beni mobili che immobili, secondo quanto previsto dal piano degli investimenti e dal programma delle Opere approvate nel bilancio previsionale annuale e triennale. Ogni investimento, attribuibile direttamente al territorio di uno dei Comuni sarà finanziato, oltre che con eventuali trasferimenti del Comune interessato o di altri enti pubblici o soggetti terzi, con risorse finanziarie, le cui quote interessi e quote capitale saranno imputate al Comune interessato dall investimento. Quando l investimento riguardi più Comuni le quote interessi e capitale che risultano dai finanziamenti riguardanti investimenti di cui non è attribuibile una destinazione territoriale coincidente con uno dei Comuni conferenti, sono imputate a tutti i Comuni o a parte d essi a cui l investimento è destinato, secondo un riparto definito preventivamente fra i Comuni interessati ed esplicitamente indicato negli atti dell Unione che assumono l investimento. La titolarità degli investimenti effettuati dall Unione, rimane in capo all Unione stessa. L Unione può ricevere l incarico di gestire procedure di investimento per conto dei Comuni conferenti, curandone l istruzione, l espletamento delle gare, fino ad occuparsi della gestione delle forniture o della realizzazione delle opere, mantenendo in capo a ciascun Comune conferente, la titolarità del bene immobile o mobile correlato all investimento e tutti gli oneri economici e finanziari corrispondenti. ART. 5 - Utilizzo dei beni immobili, mobili e delle attrezzature - 9 -

14 L Unione all atto del trasferimento esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività trasferite oggetto della presente convenzione utilizzando sedi, strutture, attrezzature, beni strumentali e procedure proprie, di terzi o concesse in uso. Il trasferimento all Unione in uso gratuito dei beni, delle attrezzature, delle apparecchiature e delle strumentazioni, avviene sulla base di verbali di consegna sottoscritti dalle parti interessate. A seguito di specifici atti adottati dagli organi di indirizzo e di governo competenti dei Comuni conferenti e dell Unione, può essere trasferita all Unione, a titolo gratuito o a titolo oneroso, la titolarità dei beni immobili e mobili, delle attrezzature, degli arredi, delle strumentazioni e delle apparecchiature di proprietà dei Comuni o di terzi, destinate all esercizio delle materie conferite oggetto della presente convenzione. Salvo diversa decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione dell Unione, previa autorizzazione dei Comuni conferenti interessati, tutti i beni concessi in comodato d uso all Unione per l esercizio delle materie conferite, dovranno essere utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle attività connesse all esercizio di tali materie. L Unione potrà concedere a terzi il godimento di parte dei beni, per attività compatibili e necessarie a raggiungere le finalità connesse alle materie conferite. L Unione provvederà a condurre i beni concessi in comodato d uso gratuito con diligenza e provvederà a tutte le spese di gestione dei beni, ad esclusione delle spese per manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili e per l adeguamento alle norme di sicurezza, che rimangono in capo ai Comuni conferenti, fatta salva ogni diversa pattuizione deliberata dal Consiglio Comunale e dall assemblea dell Unione

15 Attengono alla manutenzione ordinaria anche la sostituzione di mobili, arredi, attrezzature, strumentazioni ed apparecchiature che nel corso del loro utilizzo da parte dell Unione si rendessero non più funzionali all uso, in relazione a quanto necessario per il buon esito dell esercizio delle materie conferite. Si può derogare a quanto sopra nel caso in cui alle spese per la manutenzione ordinaria si provveda con fondi appositamente trasferiti da soggetti terzi (Stato, Regione ecc) per lo svolgimento della specifica funzione. La copertura assicurativa relativa a danni di ogni natura che dovessero verificarsi per qualsiasi causa ai beni concessi in comodato d uso dai Comuni all Unione, è a carico dei Comuni. La copertura assicurativa per danni a terzi ed ai dipendenti a causa dell utilizzo e della conduzione dei beni concessi in comodato d uso all Unione, è a carico dell Unione. ART. 6 - Durata, Revoca e Recesso (fino qui) In accordo con l art.7 dello Statuto dell Unione, ogni Comune può recedere unilateralmente dall Unione. Tale eventualità provoca la contestuale revoca delle competenze, delle funzioni e delle attività inerenti tutte le materie trasferite dal Comune all Unione. In accordo con lo Statuto dell Unione, ogni Comune, pur non recedendo dall Unione, può revocare le competenze, le funzioni e le attività inerenti una o più funzioni precedentemente trasferite all Unione. Nei due casi precedenti di recesso e revoca il Comune revocante ritorna nella piena titolarità delle competenze, delle funzioni e delle attività inerenti le materie precedentemente trasferite all Unione, nei tempi previsti dallo Statuto dell Unione

16 La retrocessione delle titolarità delle materie precedentemente conferite comporta il trasferimento al Comune revocante, del personale originariamente trasferito all Unione o comandato alla medesima. Sulla base di specifici accordi da definire all atto del recesso o della revoca, nel rispetto dei vincoli imposti dalla normativa al tempo vigente, può essere trasferita, dall Unione al Comune revocante, anche la quota parte di personale impegnato in attività attinenti le materie oggetto della retrocessione, non direttamente imputabili al territorio del Comune recedente. Tutti i beni di proprietà del Comune, che l Unione utilizza in comodato d uso gratuito, tornano in uso al Comune revocante. Fatto salvo diverso accordo tra le parti da definire in occasione della revoca o del recesso, tornano nella titolarità del Comune revocante anche tutti i beni mobili ed immobili, destinati all esercizio delle attività revocate, trasferiti gratuitamente dal Comune interessato all Unione, durante il periodo in cui quest ultima ha gestito le materie oggetto della revoca. Il Comune revocante acquisisce la piena titolarità dei beni mobili ed immobili risultanti dagli investimenti effettuati dall Unione, destinati, per le materie retrocesse, esclusivamente al territorio del Comune revocante. In questo caso verranno trasferiti a quest ultimo anche gli oneri finanziari, sia la parte interessi che capitale, ed ogni altro onere residuo ancora in capo all Unione, relativo ai beni mobili ed immobili retrocessi. Le modalità sopra descritte si applicano anche quando i Comuni revocanti sono più di uno, relativamente ai soli investimenti effettuati dall Unione destinati esclusivamente ai Comuni revocanti per l esercizio delle materie oggetto della Revoca e localizzati su uno dei territori degli stessi Comuni

17 In questo caso la titolarità dei beni e degli oneri di qualsiasi natura ancora in carico all Unione, viene assunta da uno dei comuni revocanti interessati dai beni dell Unione sulla base di specifici accordi tra gli stessi. I Comuni revocanti interessati regolano con apposite convenzioni i rapporti con cui viene esercitata la gestione di tali beni dopo la retrocessione. La titolarità dei beni mobili e immobili, risultanti da investimenti effettuati dall Unione, non destinati esclusivamente ai territori dei Comuni revocanti per l esercizio delle materie oggetto della revoca, restano in capo all Unione che provvederà, se richiesto, a stipulare le necessarie convenzioni con i Comuni interessati alla retrocessione, affinché ne sia consentito la continuità di utilizzo. In caso di scioglimento dell Unione, ai sensi dell art.6 dello Statuto, le modalità di trasferimento dei beni immobili dall Unione ai Comuni sono definite dallo statuto e sono definite nell atto di scioglimento. ART. 7 - Controversie La risoluzione di eventuali controversie che possono sorgere tra le parti, anche nel caso di difforme e contrastante interpretazione, in merito alla presente convenzione, deve essere ricercata prioritariamente in via bonaria. Qualora non si addivenisse alla risoluzione di cui al primo comma, le controversie sono affidate ad un collegio arbitrale composto da tre arbitri: uno nominato congiuntamente dai Comuni conferenti; il secondo nominato dall Assemblea dell Unione; il terzo nominato in comune accordo fra le controparti, ovvero, in difetto, dal Presidente del Tribunale di Lanusei. Gli arbitri così nominati, giudicano in via amichevole, senza formalità, a parte il rispetto del diritto di contraddittorio

18 La pronuncia del collegio è definitiva e inappellabile ART. 8 - Rapporti fra i Comuni e l Unione Le relazioni ed i rapporti fra Unione e Comuni conferenti avviene sulla base di quanto previsto dallo statuto e dai conseguenti provvedimenti adottati in merito dagli organi di governo. ART. 9 - Norme finali Per tutto quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione si rimanda allo Statuto dell Unione e alle norme in materia di rapporti fra Enti Locali previste dalle leggi regionali e statali in materia

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